sollevare issue 1/2015

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Visitate www.sollevare.it il primo portale italiano dedicato al vasto mondo del sollevamento #1 Anno 1 SPECIALE GIS 2015 Numerose le novità esposte alla quinta edizione delle Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali che si tiene a Piacenza dall’1 al 3 ottobre

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Visitate www.sollevare.it il primo por tale italiano dedicato al vasto mondo del sollevamento

#1Anno 1

SPECIALE GIS 2015Numerose le novità esposte alla quinta edizione delle Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali che si tiene a Piacenza dall’1 al 3 ottobre

FIVE-AXLESUPREMACY capacità nominale 250 t

Braccio telescopico da 70 m a 7sezioni con profilo MEGAFORM™e spinatura TWIN-LOCK™

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Editoriale

4 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Cari Lettori,

Do a Voi tutti il benvenuto a questa prima, indi-pendente, edizione cartacea della rivista SOL-LEVARE, pubblicata in concomitanza con la 5ª edizione del GIS - Giornate Italiane del Solle-vamento e dei Trasporti Eccezionali, che si terrà a Piacenza dal 1° al 3 ottobre prossimi.

Controcorrente con appassionata determinazione

Nonostante la difficile congiuntura che sta af-frontando tutta l’Editoria, abbiamo voluto pro-porre agli operatori italiani del sollevamento, della movimentazione industriale e portuale e dei trasporti eccezionali una versione cartacea del portale www.sollevare.it che ne costituisca il naturale completamento, per meglio appro-fondire le notizie, offrendo nel contempo analisi statistiche e ricerche di mercato, contenuti questi, che - non essendo disponibili in forma breve - diverrebbero scarsamente fruibili dai lettori del portale, ovviamente più interessati alle cosiddette “breaking news”.

La rivista SOLLEVARE costituirà anche il natu-rale completamento dei servizi offerti dalla Me-diapoint & Communications srl agli operatori del suddetto comparto, un’operazione che spero sarà apprezzata e sostenuta dalle imprese del settore dalle quali ci aspettiamo – come nel caso di www.sollevare.it e della fiera GIS – sia gli utili sugge-rimenti che le preziose critiche.

L’uscita inaugurale di SOLLEVARE giunge in un momento nel quale il mercato domestico sta dan-do incoraggianti segnali di ripresa, con numerose imprese italiane del comparto che stanno nuo-vamente acquistando macchine ed attrezzature anche finanziariamente importanti, e ciò dopo lunghi anni di preoccupante stasi.

Consentitemi, infine, una nota di carattere perso-nale: dopo oltre 35 anni di attività professionale a stretto contatto con gli operatori italiani ed esteri del sollevamento, debbo ammettere che il lancio della rivista SOLLEVARE realizza un mio deside-rio che, anche per i cosiddetti “casi della vita”, non si era realizzato.

Chiudo con un’aforisma di Oscar Wilde – il noto scrittore irlandese – che dice: “Quando gli Dei vogliono punirci esaudiscono i nostri desideri” ma aggiungo: speriamo non sia vero...

Fabio Potestà

Sommario Ottobre 2015 - #1

La fiera GIS p.8I convegni al GIS p.9Il premio Itala p.10Il premio Ilta p.11

Attualità p.12Cover Story p.24

Gru e autogruBocker p.28

Cormach p.30Jmg p.32

Liebherr p.34Manitowoc p.38

Ormet p.42Sennebogen p.44

Terex p.46

Carrelli Elevatori

Baumann p.48

PleAlmac p.50

Cte p.52Genie p.54

Gsr p.56Haulotte p.58Hinowa p.60

Imer p.62Jlg p.64

Palfinger PI p.66Platform Basket p.68

Socage p.70

TelescopiciManitou p.72

Merlo p.74

Trasporti eccezionali

Cometto p.76Fagioli p.78

Goldhofer p.80Mammoet p.82

Man p.84Mercedes p.86

Scania p.90Tii Group p.94

Movimentazione PortualeFthm p.96

Liebherr p.98Manuport p.100Movincar p.102

Movimentazione industriale

CPL p.104Tecnomovint p.106

Attrezzature/Componenti

Ssab p.108

AssociazioniAias p.110

Aisem p.112Ipaf p.114

Direttore ResponsabileFabio Potestà

CollaboratoriEmanuela Pirola, Rachele Donati De Conti, Tea Giusti, Maurizio Gussoni, Laura Mole Piane

Grafica e ImpaginazioneDaniela [email protected]

FotografiaArchivio Sollevare

Ufficio TrafficoDaniela [email protected]

Direzione e Redazione MEDIAPOINT & COMMUNICATIONS SRLCorte LambruschiniCorso Buenos Aires, 8/716129 Genova - Italytel. +39-010-5704948fax +39-010-5530088

Pubblicità Italia ed Esterotel. +39-010-5704948fax [email protected]

Pre-Stampa e StampaSevenSeas (RSM)

RegistrazioniTribunale di Genova n.27/2011.Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001Registro operatori di comunicazioneN.O 022258 del 20 gennaio 2012

Comunicazione agli abbonatiArt. 10 Legge 675/96.I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Communication Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati.Responsabile: Fabio PotestàTesti e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice.Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18

© Copyright 2015

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72

6 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

JMG CranesVia Sito Nuovo, 14 - 29010 Sarmato (PC)

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Move to solution

Attualità

SOLLEVAMENTO, LOGISTICA E TRASPORTI ECCEZIONALI: IL GIS PORTA ALLA RIBALTA QUESTI SETTORI

trasporto soprattutto delle merci pesanti. L’Italia, inoltre, anche per la sua confor-mazione geografica, ha un elevato nu-mero di terminal portuali e intermodali la cui efficienza è ovviamente legata alle macchine e alle attrezzature che operano in quelle strutture” ha affermato Fabio Potestà, responsabile dell’organizzazione del GIS. “Per questa ragione il nostro obiettivo è quello di consolidare sempre più il GIS quale One Stop Shop dove, cioè, tutti coloro che hanno esigenze di sollevamento, di movimentazione indu-striale e portuale e di trasporti eccezionali possano trovare una varietà di soluzioni alle loro problematiche.” Vista, inoltre,

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LLa quinta edizione del GIS, si presenta come l’edizione di maggior successo, sia per numero di partecipanti che di spa-zi espositivi allocati. Aumentato anche il numero di associazioni (alcune delle quali appartenenti a Confindustria) che hanno confermato il loro patrocinio e i cui membri sono tra i più regolari utilizzato-ri delle macchine e attrezzature esposte, a conferma dell’interesse nella formula innovativa di questa manifestazione. “L’Italia è ancora il secondo Paese ma-nifatturiero a livello europeo, con centri produttivi presenti in tutto il territorio e le conseguenti problematiche relative al sollevamento, alla movimentazione e al

Associazioni partecipanti

Info e orari

Il GIS 2015 è organizzato con il supporto delle seguenti associazioni:AISEM - Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazioneAITE - Associazione Italiana Trasporti EccezionaliANFIA - Associazione Nazionale Filiera Industria AutomobilisticaANNA - Associazione Nazionale Noleggi Autogru PLE e Trasporti EccezionaliASSOLOGISTICA - Associazione Italiana Imprese di Logistica, Magazzini Generali e Frigoriferi, Terminals OPerators Portuali, Interportuali ed AeroportualiCONFETRA - Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della LogisticaIPAF - International Powered Access Federation

Il GIS si svolgerà presso gli spazi espositivi di Piacenza Expo, una struttura su un’area complessiva di 30.000 m2 e a soli 500 m dall’uscita autostradale di Piacenza Sud sulla A1 (Milano-Bologna) e sulla A21 (Torino-Brescia).Orario di apertura al pubblico:dal Giovedi al Venerdi: 9,30-18,00Sabato: 9,30-17,00

One stop shop

8 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

l’obbligatorietà delle verifiche periodi-che delle macchine e attrezzature per il sollevamento e quella della formazione degli operatori delle stesse, al GIS 2015 sono state predisposte aree espositive appositamente dedicate alle aziende dei suddetti comparti.Infatti, l’ottimale funzionamento delle macchine e la loro manutenzione sono un elemento di fondamentale importan-za per rispettare i tempi della “Supply Chain” e, per questa ragione, tutti i co-struttori debbono poter offrire alla loro clientela un “network” di officine pre-senti su tutto il territorio nazionale alle quali potersi rivolgere con la massima affidabilità. Per questo motivo, è in net-to aumento al GIS 2015 la presenza di aziende espositrici (anche internazionali) che operano nei settori della componenti-stica e della ricambistica, ma anche quel-la di produttori degli pneumatici per la suddetta tipologia di macchine operatrici.Dal punto di vista prettamente merceolo-gico, al GIS 2015 hanno già confermato la loro partecipazione i più importanti costruttori (italiani ed esteri) di autogrù, carriponte, gru da autocarro, piattaforme per i lavori aerei, sollevatori telescopici, carrelli elevatori e reach stakers, ma an-che di martinetti idraulici per il solleva-mento e la movimentazione industriale e portuale, nonché mezzi e veicoli per i trasporti eccezionali. Collateralmente al GIS, si terrà un ricco programma di con-vegni ed eventi serali per i cui dettagli vi rimandiamo alle pagine successive. Ulte-riori informazioni sul GIS 2015 potranno essere desunte dal sito www.gisexpo.it.

Sala Auditorium della fi era di Piacenza (SALA A)ore 15,00-17,00Convegno organizzato col coordinamento di Ship2Shore e con il patrocinio di Assiterminal /Assoportisul tema: “Il futuro della portualità e della logistica intermodale italiane alla luce dei processi di riforma legislativa in corso”

VENERDI’ 02 Ottobre

Sala Auditorium della fi era di Piacenza (SALA A)Ore 10,00-13,00Convegno Nazionale ANNA -Associazione Nazionale Noleggi Autogru, PLE e Trasporti Eccezionali

Sala B della fi era di Piacenza (SALA B)Ore 8,30-14,00Convegno organizzato da INAIL - Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro sul tema: “Il sostegno dell’INAIL per la sicurezza degli apparecchi di sollevamento”

Sala C della fi era di Piacenza (SALA C)Ore 9,00-12,00Convegno organizzato da INTER CONTROL / DEDALO TECNOLOGIE Il convegno è riservato solo su invito personale. Sala D della fi era di Piacenza (SALA D Pad.1)Ore 10,00-16,30Workshop organizzato da IPAF ITALIA Sala Auditorium della fi era di Piacenza (SALA A)Ore 14,30-17,304° Convegno Nazionale dei Trasporti Eccezionali a cura di A.I.T.E - Associazione Italiana Trasporti Eccezionali Sala B della fi era di Piacenza (SALA B)Ore 15,00-18,00Convegno organizzato da ANFIA – SEZIONE GRU DA AUTOCARROsul tema: “La manutenzione e l’aggiornamento dei requisiti di sicurezza: indicazioni normative e obblighi giuridici”. Sala C della fi era di Piacenza (SALA C)Ore 14,00-18,00Convegno organizzato da FESICA CONFSAL - INTEGRAZIONE E LAVORO

SABATO 03 Ottobre

SALA B della fi era di Piacenzaore 10,00-13,00Convegno organizzato da UN.I.O.N sul tema: “L’Evoluzione delle norme tecniche nell’esecuzione delle verifi che e controlli degli apparecchi di sollevamento”

GIOVEDI’ 01 Ottobre

Sala Auditorium della fi era di Piacenza (SALA A)ore 10,00-13,00Convegno organizzato da ANIMA/AISEM sul tema: “Manutenzione e cicli di vita residua delle gru mobili” Sala B della fi era di Piacenza (SALA B)ore 10,00-14,00Seminario tecnico sulla saldatura organizzato da SSAB.Il convegno è riservato solo su invito personale. Sala C della fi era di Piacenza (SALA C)ore 9,30-18,00Convegno organizzato da FESICA CONFSAL - INTEGRAZIONE E LAVORO Sala D della fi era di Piacenza (SALA D Pad.1)ore 10,00 -13,00Seminario organizzato da IPI - INGEGNERIA PER L’INDUSTRIA

Il programma delle conferenze del GIS 2015

riportato è provvisorio e aggiornato al 16

settembre 2015. Le conferenze di cui sopra sono

quelle confermate; numerosi convegni sono in

via di defi nizione. Maggiori dettagli, orari e sale

saranno disponibili su www.gisexpo.it

Attualità

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 9

Le conferenze del GIS

Attualità

GLI ITALIAN TERMINAL AND LOGISTIC AWARDS SONO IDEATI PER EVIDENZIARE LE CAPACITÀ DEGLI OPERATORI ITALIANI DEL TERMINALISMO PORTUALE, INTERMODALE E DELLA LOGISTICA, RICONOSCENDONE LE QUALITÀ MANAGERIALI E L’ IMPORTANZA PER L’ECONOMIA NAZIONALE

Il GIS, e di conseguenza anche gli ITA-LA, rappresentano al momento l’unico evento italiano in grado di poter attira-re nel nostro Paese anche gli operato-ri esteri, presentando loro le capacità professionali sia dei terminalisti italiani che dei costruttori/distributori italiani di macchine, attrezzature e tecnologie da loro utilizzate. Gli awards saranno consegnati da illustri rappresentanti del mondo politico, istituzionale e da mem-bri di importanti associazioni sia italiane che internazionali. La cena di gala che chiuderà l’evento si terrà al Collegio Alberoni di Piacenza il 1 ottobre 2015.

Media partner dell’evento sono la rivista Sollevare, il portale www.sollevare.it e il portale www.ship2shore.it. Per ulteriori informazioni: www.gisexpo.it

LE CATEGORIELe imprese che possono concorrere alla 1ª edizione degli ITALA, Italian Terminal And Logistic Awards, appartengono alle seguenti categorie:• AUTORITA’ PORTUALI• CENTRI DI FORMAZIONE• CENTRI INTERMODALI• CENTRI STUDI / UNIVERSITA’• IMPRESE DI LOGISTICA• INTERPORTI• SPEDIZIONIERI• TERMINAL CONTAINER• TERMINAL FERROVIARI• TERMINAL MERCI VARIE E

SPECIALIZZATE• TERMINAL RINFUSE

Per i premi INNOVAZIONE e per quel-li alle CARRIERE possono partecipare anche le aziende che appartengono alle seguenti categorie:• COSTRUTTORI /DISTRIBUTORI

DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER IL SOLLEVAMENTO E LA MOVIMENTAZIONE DEI CONTAINER

• COSTRUTTORI /DISTRIBUTORI DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER IL SOLLEVAMENTO E LA MOVIMENTAZIONE DI MERCI SFUSE

• COSTRUTTORI /DISTRIBUTORI DI GRU PORTUALI, AUTOGRU, CARRELLI ELEVATORI, TRATTORI RO-RO

• SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO DELLE FLOTTE

• SOCIETA’ DI SOFTWARE

+

QQuesta iniziativa organizzata con Assi-terminal, Assoporti, Assologistica e la casa editrice di Ship2Shore, è stata volu-tamente calendarizzata al termine della giornata di apertura della 5ª edizione del GIS, Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, e mira a far convenire tutti gli operatori italiani del settore alla manifestazione piacentina, offrendo loro anche l’opportunità di vi-sionare le macchine e le attrezzature necessarie al comparto, partecipando, nel contempo, ad alcuni convegni de-dicati alle tematiche del terminalismo portuale, intermodale e della logistica.

Il nomeL’acronimo ITALA è stato volutamente selezionato ricordando il nome dell’autovettura italiana con la quale nel 1907 il giornalista Luigi Barzini (inviato speciale del Corriere Della Sera) insieme al principe Scipione Borghese e il pilota/meccanico Ettore Guizzardi presero parte al Raid internazionale Pechino-Parigi, vincendolo con grande vantaggio su tutti gli altri concorrenti, e dimostrando in tal modo che le capacità tecnologiche, la tenacia e lo spirito d’iniziativa degli italiani riescono a essere vincenti anche nelle sfide più difficili.

Itala 2015

10 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Il programma degli ITALA e l’elenco delle categorie riportati sono provvisori e aggiornati al 16 settembre 2015.

+

GGli ILTA, Italian Lifting & Transporta-tion Awards, sono un evento collaterale al GIS, organizzati dalla Mediapoint & Communications di Genova, in collabo-razione con le principali associazioni di categoria, tra cui AITE - Associazione Italiana Trasporti Eccezionali (www.aite.org) e ANNA -Associazione Nazionale Noleggi Autogrù e Trasporti Eccezionali (www.assoanna.com). Gli ILTA sono un evento creato per valorizzare le aziende e gli imprendi-tori italiani dei rispettivi comparti. Gli awards saranno consegnati da illustri rappresentanti del mondo politico, isti-tuzionale e da membri di importanti as-sociazioni sia italiane che internazionali. Media partner dell’evento sono la rivista Sollevare e il portale www.sollevare.it. La cena di gala che chiuderà l’evento si terrà nuovamente presso il Collegio Alberoni (Piacenza) e durante essa ver-ranno consegnati i premi della seconda edizione degli ILTA a quelle imprese

La locationIl Collegio Alberoni fu voluto dal cardinale Giulio Alberoni per accogliere i chierici poveri della diocesi di Piacenza. Il 13 luglio 1732 papa Clemente XII emise la bolla di fondazione dell’Apostolico Collegio di San Lazzaro che Giulio Alberoni eresse per l’istruzione di giovani ecclesiastici piacentini. Il 4 settembre 1732 Alberoni posò la prima pietra: la costruzione venne affidata al mastro muratore Giuseppe Buzzini e ai figli Antonio e Simone.

Attualità

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 11

Ilta 2015LA CENA DI GALA DELLA SECONDA EDIZIONE DEGLI ITALIAN LIFTING & TRANSPORTATION AWARDS SI TERRÀ IL 2 OTTOBRE 2015 NELLA BELLISSIMA SALA DEGLI ARAZZI DEL COLLEGIO ALBERONI DI PIACENZA

Trasporti Eccezionali• Con Rimorchio/Semirimorchio

(massa complessiva fino a 120 tonnellate)

• SPMT - Trasporto con modulare semovente

Categorie Speciali• Trasporto e/o sollevamento con

utilizzo di tecniche combinate

• Trasporto e/o sollevamento con innovazione di prodotto

• Innovazione sia in ambito operativo che per la sicurezza degli utilizzatori

PREMI SPECIALI ALLA CARRIERAVerranno premiate due persone che si sono particolarmente distinte per qua-lità manageriali nelle imprese di sol-levamento e di trasporto eccezionale. Verranno inoltre premiati per la loro professionalità due operatori commer-ciali di costruttori e/o distributori italiani di autogru e di mezzi e/o veicoli per i trasporti eccezionali e verrà consegnato un premio speciale alla carriera “Carlo Lenzi”.

I gold sponsorGenie, Liebherr e Terex.

I silver sponsor GoldHofer, Grove, Manitowoc e i marchi Scheuerle, Nicolas, Kamag di TII Group.

I support package sponsorCLP, Fassi Group, Ritchie Bros Auctioneers e SSAB.

Il programma degli ILTA e l’elenco degli sponsor riportati sono provvisori e aggiornati al 16 settembre 2015.

italiane (o filiali italiane di aziende este-re) che dimostreranno di aver eseguito attività di sollevamento e trasporti ecce-zionali di particolare rilievo nel periodo tra agosto 2013 e giugno 2015 . Per altre informazioni: www.ilta.biz

LE CATEGORIESollevamenti• Con Gru da Autocarro• Con Gru Telescopiche• Con Gru a Braccio Tralicciato (con Carro Gommato)• Con Gru a Braccio Tralicciato (con Carro Cingolato)

PIATTAFORME AEREE

Bronto SkyliftLa S 56 XR è una piattaforma autocarrata installabile su veicoli patente C prodotta da Bronto Skylift e distribuita in Italia da Pichler Veicoli Inustriali di Egna, in provincia di Bolzano. Questo colosso vanta un’altezza di lavoro di 56 m per uno sbraccio che alla massima estensione raggiunge i 40 m. Il jib è da 15 m mentre la portata in cesta raggiunge la ragguardevole soglia dei 700 kg. Il veicolo pesa complessivamente 26 t mentre a livello di dimensioni, queste sono di 11,9 m di lunghezza per 2,55 di larghezza e 3,75 di altezza in fase di trasporto. La larghezza massima con macchina stabilizzata è di 8 m.

GRU

CWE 525Un’idea innovativa: una gru retrocabina montata su carro cingolato largo 1. 850 mm, alto 2. 590 mm e lungo meno di 5 m. Il braccio è a 3 articolazioni con 6 sfi li idraulici.

COMPONENTI

Trackunit di DedaloTrackunit fornisce soluzioni telematiche chiavi in mano per la trasmissione remota su linea mobile dei parametri delle macchine operatrici e della loro posizione. Un semplice hardware di facile applicazione e confi gurazione abbinato a una piattaforma web permette ai possessori delle fl otte un’effi ciente gestione delle macchine.

REACHSTACKER

Obiettivo +10%Dal 2010 parte del gruppo statunitense Manitex, CVS Ferrari è specializzata in due grandi famiglie di prodotto: carrelli elevatori e reachstacker utilizzati per movimentare container vuoti e pieni, ma anche in molte applicazioni industriali e con una speciale predilezione per i prodotti “pesanti”. Senza dimenticare la capacità di sviluppare diversi varianti partendo da telaio, braccio e catena cinematica. La strategia per il futuro è molto chiara: incrementare la penetrazione sui mercati europei in cui la società vuole crescere del 10% entro l’anno, e aff rontare con prodotti ad hoc il mercato americano.

News

12 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

OLI E LUBRIFICANTI

BiodegradabileFuchs Lubrifi canti offre una vasta gamma di fl uidi per macchine per il sollevamento, il movimento terra e i trasporti eccezionali, che va dagli oli idraulici ai fl uidi per l’idraulica centralizzata e le trasmissioni, senza dimenticare gli oli per ingranaggio multifunzionali e i lubrifi canti. Tra questi vi è la linea Planohyd S di fl uidi idraulici sintetici biodegradabili particolarmente raccomandati, per la lor natura di esteri biodegradabili, nei sistemi idraulici ove perdite di prodotto conseguenti a rotture accidentali possono inquinare il terreno oppure, per il loro altissimo indice di viscosità, nei circuiti idraulici soggetti ad alte escursioni termiche e, per il loro bassissimo punto di scorrimento, in sistemi a funzionamento intermittente operanti in climi particolarmente rigidi.

COMPONENTI

L’innovazione delle pompeHANSA-TMP presenta l’ultima innovazione nel campo delle pompe a pistoni assiali con le nuove TPV 1500 a cilindrata variabile per circuito chiuso (da 7,4 cm³ a 21 cm³) che raggiungono prestazioni elevate e pressioni massime di 400 bar, mantenendo dimensioni compatte, leggerezza e un basso livello di rumorosità. La serie TPV 1500 prevede, tra gli optional, sensori elettronici per il controllo di: pressione, velocità di rotazione, angolo, man-on-boad, fi ltri e valvole i quali sono collegati ad una centralina elettronica che ne legge i segnali. La sensoristica a bordo le rende ideali per l’azionamento di macchine a controllo remoto come applicazioni agricole, minerarie, militari e macchine per il sollevamento.

SOLLEVATORI

In acciaio inoxMaxan presenta il nuovo Sh100 iL, un nuovo sollevatore elettrico in acciaio inox AISI304 adatto per applicazioni in settori quali l’alimentare, il farmaceutico, il biomedicale e dovunque vi siano strette norme igieniche.

COMPONENTI

Nuovo joystickAl GIS Hydac presenta il nuovo joystick controller unit G-pro che combina un joystick pollice all’unità modulare mobile. Ideale per macchine da costruzione e sollevamento (ma non solo) off re 6 uscite PWM e 3 digitali.

GRU

Marchetti AutogruMarchetti Autogru off re gru a braccio telescopico con portate da 25 a 90 t. Le tipologie proposte sono gru multistrada, su camion commerciale e, più recentemente, anche su carri cingolati. Proprio di quest’ultimo tipo sono stati vendute un buon numero di unità che stanno lavorando in Finlandia, alle isole Falklands, in Gran Bretagna, Olanda e Africa. L’azienda è al GIS dove espone una gru multi strada MG 90.4 con portata 90 t e una gru su camion MTK1006 con portata massima 80 t e braccio monocilindro per un’altezza totale di 42,5 m.

Corsidi formazione

L’associazione “Integrazione & Lavoro” off re corsi certifi cati con rilascio di attestato e patentino a rigore di legge secondo l’Accordo Stato Regioni del 22 Febbraio 2012, per operatori di macchine movimento terra, agricole e per il sollevamento.È possibile seguire il corso formativo in aula oppure online attraverso una piattaforma dedicata. Il certifi cato rilasciato dall’Associazione rispecchia i parametriISO 9001: 2008 eISO 18878 con validità internazionale. Tra i corsi disponibili:• Sicurezza Macchine.• Corso Formatori.• Responsabile del Servizio Prevenzione e Sicurezza.• Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e per la Sicurezza-Territoriale.• Formazione Lavoratori.• Dirigenti e Preposti.• Primo Soccorso.• Antincendio.• Haccp Alimentaristi.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 13

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News

CARRI PONTE

Sempre più SmartAl meglio non c’è limite. Konecranes ha perfezionato l’ammiraglia delle sue gru industriali (la gru a ponte Smarton), concentrandosi sull’interfaccia utente e sulla facilità d’uso per gli operatori e per il personale di manutenzione. Le nuove Smarton sono infatti dotate di un innovativo tablet che ne semplifi ca l’uso e la manutenzione. Il cliente riceve le informazioni sulla macchina e sul processo direttamente sul tablet, inoltre, grazie alle telecamere opzionali, la movimentazione è più sicura ed effi ciente. Nello specifi co sono disponibili altre tre funzioni intelligenti di nuovo sviluppo: Prevenzione Incagli, Centratura Sollevamento e Controllo Pendolamento Attivo.

PIATTAFORME AEREE

Tante novitàRuthmann continua ad ampliare la varietà e la selezione dei propri modelli. A maggio il successore della TB 270 e la nuova Steiger T 480 Height Performance sono state presentate in anteprima a Parigi. Poi è stata la volta della T 3XX, particolarmente adatta al noleggio. E ora arriva la Steiger T 170. Questa nuova piattaforma, con i suoi 17 m di altezza di lavoro, è ideale per i comuni e per le aziende municipalizzate. È progettata inoltre anche per essere allestita su veicoli sino a 7.5 t di massa complessiva. Sia la T 3XX che la T 170 sono equipaggiate con la nuova cabina di guida Ruthmann “cockpit”.

COMPONENTI

COBO TeraCOBO presenta due nuovi display della propria gamma Tera: Tera 7 Flex e Tera 7 LE. Sono display da 7 pollici con tecnologia a

LED e processore ARM a 32 bit, entrambi basati su sistema operativo Linuxche ne fanno la soluzione ideale per qualsiasi applicazioneHMI di fascia medio-alta.

ORMIG S.p.A. PIAZZALE ORMIG15076 OVADA (AL) ITALYTEL. (+39) 0143.80051 r.a. - FAX (+39) 0143.86568E-mail: [email protected] - [email protected] - www.pickandcarry.com

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News

ATTREZZATURE

Golfari ComatComat distribuisce in esclusiva l’intera gamma di golfari di sicurezza articolati Codipro, realizzati in acciaio legato di grado superiore a 8, che offrono un elevato carico massimo ammissibile e un coeffi ciente di sicurezza almeno pari a 4, in pieno accordo con le direttive e le norme europee (in particolare 2006/42/CE e UNI EN 1677-1).

PIATTAFORME AEREE

CO.ME.T. Offi cine per Nacanco11 nuove piattaforme New Eurosky 21/2/9 HQ di CO.ME.T. Offi cine sono andate ad arricchire la fl otta di Nacanco, uno dei leader italiani nel noleggio dei mezzi per il sollevamento aereo.

GRU

K 17-24 TS by CEMLa gru multifunzione K17-24 TS è la soluzione pratica e conveniente per i lavori in quota e sopra i tetti degli edifi ci. Caratteristica principale è l’incredibile estensione del braccio fi no a 18 m pur mantenendo una notevole capacità di carico (25 kg) nonché i suoi 800 kg di capacità di carico massimo che permettono di sollevare anche piccoli container, mentre il peso ridotto (2,5 t) garantisce facile trainabilità e maneggevolezza.

+

SSul l’isola della Riunione, situata a est del Madagascar si sta costruendo l’auto-strada offshore più imponente del Mon-do. Che per essere realizzata richiede tecnologie e attrezzature per il solleva-mento e il posizionamento all’avanguar-dia. Enerpac ha risposto ideando la gru offshore più grande del mondo. Si tratta di una gru a cavalletto con carroponte per una larghezza complessiva di 30 m e una capacità di sollevamento di 4.800 t, in grado di issare, spostare e abbassare gli elementi strutturali che andranno a costituire ponte a luci multiple situato in mare aperto, a 100 - 200 m dalla costa. La gru appartiene alla classe A5 per quanto

In sostanzaIn generale, optando per la configurazione con verricelli e carrelli, la gru a cavalletto Enerpac offre una movimentazione più agevole degli elementi in calcestruzzo. Consente inoltre di accelerare le operazioni di sollevamento e abbassamento. Utilizzando alcune tecnologie di modellazione informatica, Enerpac ha dimostrato che con i martinetti a trefolo e lo scorrimento ci vorrebbero 6 ore per completare un intero ciclo di sollevamento e posizionamento di un blocco. Con un sistema dotato di verricelli e carrelli ci vogliono invece solo 3 ore.

Attualità

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 17

ENERPAC

Sfida con la S maiuscolaLA COSTRUZIONE DI UN’AUTOSTRADA OFFSHORE PONE MOLTE DIFFICOLTÀ TECNICHE. ENERPAC INTEGRATED SOLUTIONS HA STUDIATO I REQUISITI DELLA COSTRUZIONE ED ECCO COME HA RISPOSTO

zando le classiche tecniche di montag-gio dei ponti. Durante la costruzione la gru a cavalletto Enerpac effettuerà 288 sollevamenti di carichi pesanti eseguen-do 144 cicli, ciascuno comprendente i seguenti passaggi:sulla banchina: prelievo del carico dal-la banchina dedicata alla fabbricazione, spostamento nella posizione di utilizza-zione sulla banchina e abbassamento sul piano della chiatta; nella posizione offshore prevista: prelie-vo dal piano della chiatta, spostamento nella posizione di spiegamento, abbas-samento del carico e recupero dei ganci privi del carico. Il principale requisito tecnico della gru a cavalletto Enerpac è quello di essere in grado di sollevare, spostare e posiziona-re accuratamente i blocchi di calcestruz-zo in un ambiente esposto alle maree. Considerati i diversi pro e contro delle due principali tecniche di sollevamento esistenti per questi tipi di cantiere (mar-tinetti a trefolo o verricelli), Enerpac ha optato per un sistema a verricelli sospesi formato da 8 verricelli con tamburo sca-nalato e una forza di trazione pari a 500 kN sullo strato esterno. La capacità del tamburo è di 800 m con un cavo da 52 mm. I verricelli selezionati presentano un tamburo scanalato conforme al “bre-vetto Lebus” per un avvolgimento otti-male. Per lo spostamento longitudinale del cavalletto, invece, Enerpac ha scelto un sistema a carrelli che comprende due carrelli per bilancino, per un totale di 4 carrelli per due bilancini. Ciascun car-rello dispone di 4 ruote, due delle quali sono azionate da motori idraulici e ri-duttori epicicloidali. Le ruote procedono lungo due guide parallele imbullonate alle travi della pista della chiatta. Data la complessità del cantiere e il limitato spa-zio a disposizione, abbiamo riportato qui solo i dati salienti della gru Enerpac ma per chi volesse saperne di più, l’articolo completo, a firma di Jeroen Naalden, di-rettore di Enerpac Integrated Solutions, è pubblicato su www.sollevare.it.

riguarda la struttura e alla categoria M5 per ciò che concerne il meccanismo ed è stata progettata per funzionare in un ambiente marino tropicale (IP66). Cia-scun pilastro del ponte è composto da una base a gravità in calcestruzzo arma-to, posizionata sul fondale marino su cui verrà posizionato un pilastro intermedio, che sporgerà dal mare. Una volta fissato alla base, al di sopra di questo sarà sistemato un segmento del piano stradale. La distanza tra i 48 pilastri è compresa tra gli 85 e i 120 m, mentre i segmenti del piano stradale del ponte saranno fabbri-cati sulla terraferma e posizionati utiliz-

News

COMPONENTI

VisibileIl display multifunzione Pioneer della Picotronik è in grado di visualizzare, grazie ai display ad alta effi cienza da 100 mm, diverse grandezze fi siche o indicazioni numeriche/alfanumeriche, visibili anche a grandi distanze. Tra le applicazioni possibili l’indicazione, in cifre o in lettere, del peso sollevato al momento da un carroponte.

CARRELLI

ApolloGli Apollo di Mouvers sono carrelli da trasporto per macchinari e impianti di grosse dimensioni che partono dalle 15 t di portata per arrivare alle 80. Motorizzati idraulicamente e comandati via radiocomando, presentano un funzionamento proporzionale.

COMPONENTISTICA

La piattaforma di controllo by MobaMOBA, tra i leader nella realizzazione di sistemi di controllo per il settore Off-Highway, presenta MOBA-Platform, una piattaforma composta da componentistica hardware e software, in continua evoluzione e modulabile. Cuore del sistema le due centraline master e slave MPC113 e MSC113, completamente ridondanti e il sensore di misura DSM 500 per l’estensione di parti mobili con tecnologia a ultrasuoni.

CARRI PONTE

Investire nel futuro

Omis si caratterizza per la costante ricerca di nuovi metodi di produzione per migliorare la qualità dei propri prodotti. Per questo investe in macchinari d’avanguardia quali stazioni automatiche di saldatura, macchine di taglio al plasma, tunnel di verniciatura, forni di asciugatura, centri di lavoro, torni a controllo numerico, dentatrici e rettifiche. Oggi la gamma comprende le

gru standard (carriponte monotrave con portate fino a 10 t e scartamenti fino a 25 m, paranchi ad altezza ridotta con corse gancio fino a 13 m e velocità di sollevamento da 4 m/min a 8 m/min) e i carriponte speciali e di grossa portata sopra le 70 t.

COMPONENTI

U-ControlL’azienda di Parma, già nota come Universal Controls International, si rivolge al settore dell’elettronica di controllo delle macchine industriali e, forte di collaborazioni di pregio (TTControl, Orlaco, Maximatecc e LSI-Robway), propone un’ampia gamma di soluzioni integrate per il controllo e l’automazione di ogni tipo di veicolo che sideclinano in tre macroaree: progettazione di sistemi elettronici a bordo veicolo, produzione di software subase CODESYS®, distribuzione di componenti. U-Control sarà al GIS.

GRU

50 anniEffer quest’anno compie 50 anni. Un traguardo importante, che la crisi ha reso ancora più apprezzabile. Per festeggiare degnamente tale anniversario l’azienda organizzerà l’Effer World Meeting 2015 il 6 ottobre prossimi presso la propria sede di Minerbio, nel bolognese.

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News

TCMe le gru cingolate

La TCM opera nel settore gru cingolate dal 2004 sviluppando diversi modelli con capacità differente: 28, 35, 50 e 70 t. Le caratteristiche che rendono le gru cingolate TCM adeguate alle richieste del mercato sono innazitutto i motori diesel che vengono montati su sovrastrutture con sistemi idraulici, che li isolano dal resto della macchina; inoltre i cingoli consentono di superare ripide pendenze e di esercitare minori pressioni di appoggio al suolo, utili soprprattutto con condizioni del terreno più morbide. La contro-rotazione dei cingoli, poi, permette alle gru di girarsi letteralmente sul posto. Questa caratteristica, combinata ai cingoli di piccole dimensioni, rende le gru TCM ideali per i siti ristretti o congestionati e per il lavoro in condizioni di scarso spazio.

CARRI PONTE

Per l’eolicoLe prestazioni fanno la differenza. Lo sa bene Welcon A/S - azienda danese leader nella produzione di torri per turbine eoliche mediante trasformazione di lamiere d’acciaio grezzo in moduli pronti per essere installati – che si è rivolta a Danish Crane Building e a Verlinde per il sollevamento di tubi di grandi dimensioni e di componenti per la costruzione della sua nuova officina di verniciatura. Sono state scelte diverse opzioni Verlinde, tra queste i paranchi Eurobloc VT11, VT5 e VT3 per la loro capacità di movimentare carichi di grandi dimensioni, garantendo sempre ottimali livelli di sicurezza.

GRU

Fullmatic 2.0È il livellatore di Ferrari International 2 con cilindro smorzatore, elettrovalvola e centralina, che interviene limitando l’inclinazione del cestello portapersone.

CARRELLI

NuovoOricar, concessionario ufficiale OM STILL per le provincie di Salerno e Avellino, ha festeggiato 40 anni di attività inaugurando il nuovo Showroom nella zona industriale di Battipaglia (SA) che si affianca alla storica sede cittadina. Fondata nel 1975 da Raffaele Oricchio,Oricar impiega circa 20 dipendenti.

PIATTAFORME AEREE

Vertical ItaliaIn collaborazione con la Cela, Vertical Italia oggi si propone di fornire soluzioni originali e personalizzate nell’ambito delle piattaforme aeree. Nasce così una gamma unica di piattaforme aeree dai 15 ai 30 m compatte, leggere e intuitive.

20 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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GRU

Ormig dal 1949Ormig produce autogru semoventi industriali Pick and carry dal 1949 e, da allora, la continua evoluzione del prodotto ha reso questa Società una tra le più importanti aziende nel settore del sollevamento e movimentazione, in grado di produrre macchine tecnologicamente avanzate.La gamma attuale comprende mezzi con portate da 5.5 a 60 t, con motori diesel, elettrici o ad alimentazione diesel-elettrica. Le gru Ormig sono indicate per lo spostamento di carichi nella movimentazione industriale, su piazzali

e dove serve una portata in semovenza; si caratterizzano per le contenute dimensioni in rapporto a prestazioni e maneggevolezza.

NOLEGGIO E FORMAZIONE

Nacanco al GIS Nacanco partecipa al GIS con due obiettivi principali: promuovere il noleggio di qualità e affermare il proprio ruolo nel mondo della formazione legata alle macchine e attrezzature per il lavoro in quota. Realtà leader nel noleggio, con una flotta di oltre 2.500 unità, seguite da 160 professionisti, e ben 16 sedi , Nacanco oggi offre a noleggio diverse tipologie di macchine per il sollevamento, dalle piattaforme aeree ai carrelli elevatori, dai sollevatori telescopici alle autogru, ma anche minibus, autocarri e trabattelli.

FACILE APRIRE CON “110 ANNI E NON SENTIRLI”. MA SAREBBE TROPPO BANALE PER ONORARE UN’AZIENDA ITALIANA COME TECI, DIVISIONE DELLA SOCIETÀ REDAELLI TECNA, CHE OGGI OPERA IN GRAN PARTE DEI PAESI DEL GLOBO PORTANDO ORGOGLIOSAMENTE IL MADE IN ITALY BEN OLTRE LE ALPI

SSe l’azienda ci passa il gioco di parole, ci piacerebbe piuttosto festeggiare i 110 anni aziendali con una frase come que-sta: “Dopo 110 anni danno ancora ‘fune’ da torcere”, parafrasando il famoso det-to. Che cade a pennello, visto che oggi, a distanza di oltre un secolo dalla sua fondazione, Teci continua a progettare, produrre e distribuire funi d’acciaio e relativi accessori per il sollevamento in-dustriale, la trivellazione, la perforazione (e relativa assistenza tecnica) conosciuti wordwilde sotto il famoso marchio “Tre-folo Rosso”. E detiene qualcosa come il 37% di quota di mercato in Italia e il 5% in Europa, con oltre 3.500 clienti attivi e uno stock di oltre 2.500 di funi standard e speciali. A magazzino Teci gestisce oltre 4.000 codici di accessori, numeri che la dicono lunga di che tipo di realtà stiamo parlando. Un’azienda che ha deciso di festeggiare i suoi (primi) 110 anni non con un semplice open house, ma con una serie di investimenti che la proietteranno

TECI

Sul filo della funenei suoi prossimi 110. A partire dall’am-pliamento della sede di Castegnato, nel bresciano, “costata” 1,8 milioni di euro ma che oggi è il più grande centro pro-duttivo e logistico del settore d’Europa: in Teci lo chiamano Distribution&Logistic Center, Cranes & Industry, e occupa una superficie di 25.000 mq (di cui 12.000 coperti) dove prima ve ne erano solo 15.000 complessivi. Nella nuova struttu-

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Attualità

+ I principi ispiratoriNon è solamente perché opera a livello globale; in Teci valori come la qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro sono sempre stati parte del DNA aziendale. Da questo ad aderire alle norme ISO 9001 e ISO14001 il passo è stato breve. Tali norme sono una garanzia internazionale di costante conformità alle specifiche contrattuali e normative del prodotto realizzato e del servizio fornito (cercando ove possibile di superare le aspettative del cliente); di continuo miglioramento della qualità del servizio fornito mediante attività di innovazione tecnica e organizzativa in coerenza con e nel rispetto della normativa ambientale; di continuo miglioramento di efficacia ed efficienza dei processi produttivi e dell’organizzazione aziendale mediante attuazione di tutte le azioni tecnologiche e organizzative necessarie a ridurre al minimo praticabile le non conformità, i tempi di produzione, gli scarti di lavorazione, i ritardi e le ri-lavorazioni; della massima attenzione alle variabili della salute e sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale nel corso delle attività produttive perseguendo la costante integrazione tra quanto previsto nel presente documento e quanto attuato dal SGI aziendale; di crescita e consolidamento, all’interno della struttura aziendale, di competenze e capacità in grado di fare crescere l’azienda e garantire la totale condivisione della mission e dei valori espressi nel presente documento e, infine, del rispetto dei dettati del Codice Etico aziendale nonché della collaborazione e trasparenza con gli Organi di Vigilanza per quanto attiene gli aspetti relativi all’ambiente e alla sicurezza. Tutti concetti ben racchiusi nello slogan dell’azienda: We are global leader in the production of steel wire ropes. We want people that enter a cable car, cross a bridge or work under crane to feel safe, because they know that safety is our priority.

mette’ i maggiori margini di crescita. In Russia per esempio, grazie all’apertura di sei filiali dirette in poco pù di quattro anni, siamo in grado di garantire un ser-vizio qualificato a tutti i principali pro-duttori di gru mobili e a torre, carroponti e/o macchine da perforazione, a partire dalla singola fune per arrivare al sistema di sollevamento completo. Ma ci stiamo muovendo anche in Medio Oriente e nel Sud-est asiatico, aree che offrono oppor-tunità commerciali e futuri sbocchi strate-gici. Ci aspettiamo un grosso sviluppo di queste due aree geografiche nei prossimi anni. Nonostante i più importanti costrut-tori di macchine per il sollevamento siano ancora italiani, tedeschi e americani, re-centi studi di settore prevedono che nel

breve-medio periodo tra i primi cinque produttori mondiali di macchine da sol-levamento tre saranno asiatici. Teci punta a proporsi come partner primario di que-ste realtà emergenti, non solo per quanto riguarda il ‘primo equipaggiamento, che rappresenta il 30 % del nostro business, ma anche nell’area degli utilizzatori finali che è un’altro 45% del business. Fuori dai confini nazionali saranno le nostre attività post-vendita e assistenza tecnica i nostri fiori all’occhiello, qualificandoci come specialisti di settore e partner affidabile a livello internazionale”. Insomma, da quel lontano 1905 durante il quale Luigi Spa-daccini fondava le Trafilerie e Corderie Luigi Spadaccini & C. che comprende-vano due unità produttive metallurgiche per la fabbricazione di corde e reti metal-liche con sede a Sesto San Giovanni (MI), nelle quali lavoravano circa 300 persone, uno stabilimento a Ponte dell’Oglio (PC) e due a Laorca (LC), per un totale di 500 operai e 50 impiegati, Teci di strada ne ha fatta parecchia. Oggi l’azienda pro-duce e distribuisce in tutto il mondo funi d’acciaio, con un vasto portafoglio clienti, che vanno dal piccolo artigiano alla gran-de società di costruzioni, dagli OEM agli utilizzatori finali. Ma soprattutto punta a crescere ulteriormente nel Mondo. Gui-data da un management con una spiccata capacità di anticipare i potenziali sviluppi del settore e, in particolare, con la capa-cità di intercettare la domanda.

ra trovano posto non soltanto il già citato magazzino ma anche innovative linee di taglio e confezionamento, reparti per la produzione di tiranteria manicottati, ben 4 torri per l’applicazione di capicorda (teste fuse) fino 90 mm di diametro. Ma anche un laboratorio di test metallurgico equipaggiato con due macchine per i test a fatica e altrettante per i test di trazione (da 120 e 300 t), nonché i nuovi sistemi automatizzati per il confezionamento e l’etichettatura dei prodotti. “Per sup-portare i progetti che Teci sta continua-mente sviluppando” spiega Andrea Co-losio, Logistic&Safety Manager di Teci, “occorreva una struttura adeguata, che garantisse un’ottimale razionalizzazione dei processi e della logistica, finalizzata a migliorare la qualità del servizio e in-crementare la capacità produttiva: questa struttura è il nuovo Distribution&Logistic Center, Cranes & Industry di Castegnato, appunto”. Ma quali sono questi progetti? Ce li spiega Francesco Asnao, Direttore della Divisione Teci: “L’attività di Teci si svolge su due fronti: in Italia puntiamo a rafforzare ulteriormente la nostra quota di mercato, ma è l’estero che oggi ‘pro-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 23

Guarda il video in 3D del nuovo sito Teci di Castegnato (BS)

PPerché andare fino in Svizzera, a Brem-bles, alle porte di Losanna, per vedere una Fassi Gru F990RA in azione? Non è la più prestazionale, eppure questo nuovo modello della gamma alta riu-nisce una serie di caratteristiche che lo pongono all’avanguardia assolu-ta per una variegata serie di mission. È proprio questo che ci ha spinto fino nel cuore della Svizzera Romanda per incontrare Jean-Luc Reymond che ha montato la sua F990RA, per la precisio-

Un “mostro” di versatilità

Jean-Luc Reymond non la cambierebbe con nessun’altra la sua Fassi F990RA, del resto è la nona Fassi della sua

vita lavorativa, la più performante, la migliore!

ne una F990RA.2.28 xhe-dynamic con jib L616, su un MAN TGS 35.440 8x2 nuovo fiammante, equipaggiato sia con la trasmissione idraulica Hydrodrive sull’asse anteriore che con il quarto asse sterzante. Una scelta che non lascia dub-bi: è la versatilità, ma anche la potenza, l’obiettivo che Jean-Luc Reymond vuole dal veicolo nato da questo binomio, vei-colo che è anche l’ammiraglia della sua piccola, ma efficiente, flotta. Una tuttofare docile ma potente. Veden-

do in azione la Fassi F990RA nell’angu-sto cantiere nella periferia di Losanna si capisce subito il perché della scelta di Jean-Luc Reymond. La strada è stretta e la stabilizzazione limitata sul lato de-stro del veicolo, ma le condizioni ideali di utilizzo della gru nel pieno rispetto della stabilità dell’assieme in relazione alle diverse possibilità di fuoriuscita dei supporti degli stabilizzatori sono garan-tite pienamente dal nuovo sistema Fassi FSC/SII (Fassi Stability Control). Questo nuovo sistema, infatti, utilizza un sen-sore d’angolo evoluto che incrementa i tempi di reazione riducendo la corsa minima di estensione dello stabilizzatore grazie all’intervento del sensore angola-re abbinato a un limitatore di momento a dir poco sofisticato. Ulteriore esigenza di questo particolare cantiere è anche quella di fare in fretta, perché i lavori bloccano l’accesso a una gruppo di vil-lette vicine a quella oggetto dell’inter-vento, che consiste nel trasferire delle spesse tavole di legno su una struttura dove andranno a costituire un grande terrazzo. Un albero enorme e la preci-sione del montaggio sono i due limiti maggiori all’operatività, che Jean-Luc Reymond riesce a superare dotando la sua Fassi di verricello per trasferire uno

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Cover Story

+ Precision Suisse anche nell’allestimentoChe tipo sia Jean-Luc Reymond pensiamo sia ormai ben chiaro, così il fatto che abbia trovato nella NotterKran SA il suo allestitore ideale è un indiscutibile indizio dell’affidabilità dell’azienda che ha dato vita, nel 2013, alla Fassi Suisse SA (nei cantoni di lingua tedesca diventa Fassi Schweiz, ndr). “La partnership con NotterKran è di lunga data” spiega Giovanni Fassi, AD Fassi Gru Spa. “Si tratta addirittura di uno dei più vecchi tra i nostri concessionari: la prima Fassi Gru l’ha infatti allestita nel 1965. In tutti questi anni abbiamo avuto modo di collaborare proficuamente su tutto il territorio elvetico, dove la struttura e l’organizzazione NotterKran è conosciuta e apprezzata. È stato quindi naturale, quando abbiamo deciso di avere una presenza diretta in Svizzera, rivolgerci a questa azienda, certi di poter contare su una struttura collaudata e professionale, ma soprattutto per poter sviluppare in totale sinergia, forti delle esperienze passate, tutte le nostre potenzialità

tecniche e commerciali, ulteriormente ampliate dalle recenti partnership con Cranab AB e Marrel SAS che allargano l’offerta alle gru per l’industria del legno e agli scarrabili e multibenne. Oggi per Fassi Gru il mercato svizzero si attesta su numeri interessanti, infatti deteniamo una quota del 34% tra i costruttori di gru articolate per camion e, anche grazie a modelli innovativi come la F990RA e alla competenza dei nostri servizi post-vendita, contiamo di avere un ruolo sempre più significativo”. Denis Herold è il responsabile della struttura di Aclens, nelle immediate vicinanze di Losanna, sede di Fassi Suisse SA e della filiale per la Svizzera Romanda della NotterKran SA, che ha invece il suo quartier generale a Boswil, nella svizzera tedesca a una trentina di chilometri da Zurigo. “Proprio a Boswil, nel lontano 1953, Armin Notter fondò l’omonima azienda che all’inizio si specializzò nella costruzione di stalle in struttura metallica” spiega Herold. “La prima gru

fu montata nel 1965 ed era una delle prime Fassi prodotte. Da allora il legame con la casa italiana si è sempre più consolidato: la qualità del loro prodotto era perfettamente funzionale alle nostre esigenze e alla domanda molto esigente dei nostri clienti. Questa sede è stata inaugurata nel 1990 e si affianca alle altre due officine operative nella Svizzera tedesca, quindi un totale di quattro strutture che garantiscono un servizio completo e puntuale a tutti i nostri clienti. Così possiamo affrontare un mercato che anche in Svizzera ha subito i contraccolpi della crisi economica mondiale, peggiorata ulteriormente dalla quotazione del franco svizzero che ci penalizza nelle esportazioni e comprime la domanda interna. Noi però possiamo contare su una clientela fedele che apprezza la qualità della nostra offerta, Fassi Gru in primis, ed è proprio sulla qualità del servizio che puntiamo per ritornare a crescere il prossimo anno”.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 25

a uno i pesanti elementi del terrazzo, sovraintendendo ovviamente anche alle operazioni di montaggio dove il posizionamento millimetrico è garanti-to dalla gru e dal suo controllo remoto, ma anche dalla velocità del verricello nei lavori verticali. Determinante è pure il flow sharing, cioè la capacità della gru

di eseguire senza nessun problemi an-che quattro movimenti in contempora-nea, oltre alla possibilità di salire molto in alto con una carico pesante come gli elementi di legno. Merito anche dell’XP (Fassi Extra Power), il sistema che atti-va un surplus di potenza nelle situazioni più impegnative e gravose, riducendo

proporzionalmente la velocità dei mo-vimenti della gru soggetti alla dinamica (bracci di sollevamento e rotazione), ma incrementando contemporaneamente le capacità di sollevamento.Docile, potente, ma anche agile. In un paio di ore il lavoro alla villetta è terminato e allora l’appuntamento nel pomeriggio è per una prova di abilità: sistemare un cassone nel piano più alto del magazzino della Reymond, opera-zione che con un muletto (di grandi di-mensioni però) si esegue con facilità: qui però l’obiettivo è dimostrare che si può lavorare in situazioni molto anguste e cosa lo è più dell’interno di un capan-none? Ovviamente la sfida è vinta e c’è anche il tempo per verificare la perfetta sinergia tra il radiocomando RCH/RCS e il GV (Graphic Visualizer) touchscre-en: il primo è il radiocomando digitale

+ Una vita per il sollevamentoJean-Luc Reymond non è figlio, ma genero d’arte: l’attività cui adesso è a capo l’ha infatti ereditata dal suocero nel 1996. Per la verità anche questa affermazione è in parte forzata, perché in realtà l’unico camion del suocero era dedicato al trasporto puro e semplice e si deve all’intuito imprenditoriale e alla capacità operativa di Jean-Luc la nascita e la crescita della TM Reymond SA, dove TM è l’acronimo di Transports Manutention. Una mission che l’imprenditore svizzero ha scelto fin dal suo debutto nel mondo del lavoro e ha sviluppato negli anni con caparbietà, ma soprattutto grande attenzione alla professionalità dell’offerta nonché alla qualità ed efficienza delle sue attrezzature. Non a caso, fin dalla prima gru, Jean-Luc Reymond ha scelto Fassi Gru e adesso, con questa F990RA, è arrivato alla nona.“Ho scelto subito di specializzarmi nei servizi di sollevamento e trasporto nel breve raggio perché avevo intuito le potenzialità di un’offerta professionale e precisa in questo ambito” spiega Jean-Luc Reymond. “Tutti i miei camion hanno sulle portiere il logo ‘Precision Suisse’, è una mia idea per sottolineare due concetti che sono da sempre alla base delle mie scelte imprenditoriali: io sono svizzero e lavoro sempre con materiali allestiti in Svizzera (ovviamente gru e camion fanno per forza eccezione, ndr), ma soprattutto serve a rimarcare la qualità e la precisione del mio servizio. Se dico che arrivo a una certa ora non sgarro neanche di un minuto e quando mi impegno a svolgere un servizio lo porto sempre a termine con piena soddisfazione dei miei committenti. I miei clienti più importanti sono

imprese di costruzione, ma anche piccoli artigiani sempre in ambito edile, poi le municipalità, per esempio per servizi di manutenzione delle linee elettriche, e poi l’industria con il trasporto e il posizionamento di attrezzature e macchine utensili. Il lavoro non manca, ma anche in Svizzera sentiamo il peso della recessione europea” prosegue ancora Jean-Luc Reymond, “tanti autotrasportatori che prima operavano su rotte internazionali sono in crisi per la concorrenza dei vettori dell’Est Europa e si sono ‘buttati’ sul sollevamento per cercare un’alternativa. Questo ha creato un aumento della concorrenza a fronte di una diminuzione del lavoro, in particolare sulle mission di piccola entità. È per questo che ho acquistato la Fassi F990RA, per alzare ulteriormente l’asticella della mia offerta in un ambito dove non ho concorrenti. Infatti, tutto l’allestimento del veicolo e non solo la gru è improntato alla versatilità, mentre il MAN dispone della trazione idraulica sulle ruote anteriori Hydrodrive e del quarto asse sterzante, per essere sicuro di poter accedere anche nei luoghi più impervi e su tutti i terreni. L’allestimento inoltre prevede un cassone che all’occorrenza può essere sostituito da una ralla per trasformare il camion in un trattore che può agganciare uno dei cinque semirimorchi che coprono praticamente tutte le mie esigenze di trasporto, dalle scavatrici al materiale edile. Una soluzione che ho già sperimentato con successo sugli altri due veicoli della mia flotta: un MAN TGS gemello dotato però di una gru Fassi F800RA e un Iveco Stralis 420E26 6x2 con una Fassi F455RA. I camion cambiano, ma le gru Fassi restano!”

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Cover Story

di nuova generazione (esclusiva Fassi) con ampio display grafico per il controllo a distanza delle funzioni della gru e, su richiesta, anche delle opzioni del veicolo e degli stabilizzatori; il secondo invece è l’innovativo pannello utente che rac-coglie tutte le informazioni inerenti lo stato funzionale della gru e le mostra in modo semplice e chiaro tramite il display grafico con cui l’operatore può interagi-re in maniera intuitiva grazie al sistema touchscreen. Infine, una nota di merito, puramente estetica, ma anche le finitu-re carbon look dei carter meritano una citazione. Non c’è due senza tre. La mattina se-guente nuovo scenario, questa volta in piena foresta. È estate e quindi non ci sono problemi di neve, ma la trasmis-sione Hydrodrive del MAN si rivela ugualmente utile, sulle strette strade

che portano al luogo dell’intervento, il secondo plus del veicolo, ossia il quarto asse sterzante. Poi è la Fassi F990RA a essere di nuovo protagonista, sfoderan-do tutte le sue caratteristiche di versatili-tà e potenza mostrate già nei precedenti interventi. Qui semmai è lo scenario a rendere ancora più apprezzabile l’inter-vento, che consiste nel trasporto e nel-la distribuzione sul tetto dell’ex-fienile

delle tegole per la nuova copertura. È adesso il momento di presentare la Fassi F990RA.2.28 xhe-dynamic con jib L616: una sigla complessa solo all’apparenza, a ricordare che della gamma F990 que-sto è il modello più performante. Nel-lo specifico “R” individua la rotazione continua, “A” la serie Fassi di apparte-nenza, “2” il doppio biellismo, “28” le due articolazioni e gli otto bracci sfila-bili. In “xhe-dynamic”, la “x” sta per extra, mentre “he-dynamic” è l’allesti-mento riservato alle gru dalla F510RA.2 alla F1950RA.2 con biellismi, rotazione continua, radiocomando RCH/RCS, co-mando stabilizzatori via radio, eventua-le esecuzione XP (presente sulla gru di Reymond), dispositivi CE. Infine il jib L616 è la massima offerta per questo modello e porta lo sbraccio idraulico fino a 32 m.

+ Dettagli Tecnici Modello: F990RA.2.28 xhe-dynamic con jib L616Capacità di sollevamento: fino a 80 tmSbraccio idraulico max: 32 m con jib (senza jib 20,15 m)Peso: 10.100 kg (8.570 senza jib)Veicolo: MAN TGS 35.440 8x2

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MACCHINE PARTICOLARI CAPACI DI RISOLVERE I CANTIERI PIÙ DIFFICILI. PUNTA DI DIAMANTE IL NUOVO JUNIOR HD 24/0-7 CINGOLATO

IIl mercato va affrontato con soluzioni d’a-vanguardia in grado di incrementare le altezze e le portate mantenendo inalte-rate le masse in gioco. Allo stesso tempo si devono proporre soluzioni innovative e originali capaci di togliere le castagne dal fuoco nei cantieri difficili, spesso legati al mercato della ristrutturazione edilizia in ambito urbano.Con questi obiettivi Böcker, attraverso la filiale di Nogarole Rocca in provincia di

BÖCKER

La forza dell’originalità

Il nuovo Junior HD 24/0-7 Cingolato al GIS verrà esposto nella versione personalizzata per Ciemme

28 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

+ L’opinione sul GISQueste le parole di Andreas Sparrer, Country Manager Italia, sulla partecipazione al GIS. “Considero il GIS di Piacenza l’unica fiera rilevante per quanto riguarda il sollevamento in Italia, una vetrina delle eccellenze nazionali e internazionali. In particolare mi aspetto un feedback importante a livello di informazioni e di tendenze dagli altri costruttori e dai visitatori: mi interessa molto l’opinione diretta degli operatori sulle nostre macchine esposte. Inoltre la fiera può essere molto importante per la ricerca di nuovi partner commerciali e per promuovere i nostri prodotti nel settore edile e del noleggio, in cui gli elevatori telescopici possono fare la differenza”.

Verona, è presente sul mercato italiano con tutta la sua gamma che si declina in cinque tipologie di prodotto: le gru auto-carrate e trainate; gli elevatori inclinati; gli ascensori a cremagliera; le minigrù; e i sollevatori verticali a colonna. In un contesto di continua evoluzione del pro-dotto va sottolineata la proposta delle macchine ultraleggere che beneficiano di un elevato utilizzo dell’alluminio e di acciai ultraleggeri a grana fine. Questi, realizzati attraverso uno specifico pro-cesso di lavorazione brevettato da Bö-cker, assicurano uno spessore molto con-tenuto ma un’elevata resistenza. Al pari della stabilizzazione variabile su oltre 200 posizioni che da molti anni è parte integrante della tecnologia presente sul-le gru allestite e trainate Böcker, è frutto dei notevoli investimenti operati dalla società nella Ricerca e Sviluppo, nelle

linee produttive e anche nel comparto informatico. Basti pensare come l’uffi-cio tecnico conti 29 persone e benefici di continui investimenti che, ogni anno, sfociano in almeno un nuovo prodotto e in continui miglioramenti alle macchine già in gamma. Tra i prodotti più interes-santi e innovativi proposti da Böcker al mercato italiano troviamo gli elevatori inclinati, le cosiddette scale, una vera e propria alternativa a molti altri siste-mi di sollevamento; così come risultano vincenti le gru Easy Line, modello entry level nel comparto edile con ottime pre-stazioni abbinate a un rapporto qualità-prezzo decisamente vantaggioso. Tra gli elevatori spicca l’HL 34 nella livrea “An-niversary Edition”, che va a festeggiare i 25 anni di Böcker in Italia, allestito su un 35 q (Nissan Cabstar) con funzionamento ibrido con motore elettrico 230 V e presa

di forza. Va poi sottolineato l’esordio del nuovo Junior HD 24/0-7 Cingolato che al GIS verrà esposto nella versione per-sonalizzata per Ciemme, il noleggiatore di Seregno che ha acquistato il primo modello prodotto dalla Casa madre a li-vello mondiale. Nello specifico il Böcker Junior HD 24/0-7 è un cingolato che rag-giunge i 24 m di altezza massima con uno sbraccio di circa 18 m e un range da 35° a 86° di inclinazione del pacco scala. Idea-le per l’utilizzo edile, beneficia di cingoli a doppia velocità gestiti da radiocoman-do, in grado di superare pendenze fino a 25°. Di tutto rispetto anche la velocità massima di sollevamento che si assesta su valori di 48 m/minuto. Il pacco scala è montato su ralla per lavorare su 180°, mentre la gabbia in alluminio prevede il supporto a mandrino manuale per la sua regolazione micrometrica.

Decisamente importante la capacità della gabbia dell’HL34 Anniversary Edition

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 29

CORMACH PRESENTA LA SUA GRU PIÙ GRANDE. UN CICLOPE DEL SOLLEVAMENTO CHE PER MUOVERSI HA BISOGNO DI UN VEICOLO A SEI ASSI

CORMACH

575000

ÈE’ grande? Molto di più. E’ gigantesca? Ancora di più. E’ ciclopica? Si, esatto, l’aggettivo che meglio definisce la 575000 AXO di Cormach è proprio ciclopica. Stiamo parlando del “peso massimo” mai realizzato dal Costruttore di Montichiari, una gru autocarrata che trova spazio su un veicolo a... 6 assi! Date le peculiarità che tra poco andremo a svelare, la 575000 AXO è stata omologata come veicolo ec-cezionale, derivato da un mezzo europeo standard. Su richiesta del cliente è stata sottoposta ad esami di certificazioni da parte di organismi tedeschi (Dekra e TUV) ed ha preso la strada per Israele. Si, perchè il cliente, molto esigente an-che per le personalizzazioni, è una ditta israeliana che ha già tra i suoi mezzi più performanti numerose gru Cormach della serie 230.000. Naturale quindi che per questa nuova macchina si rivolgesse al

Costruttore Bresciano famoso nel Mondo per l’estrema affidabilità dei sui prodotti e per flessibilità del suo ufficio tecnico nel progettare gru anche completamen-te tailor made. Ma veniamo alla nostra 575000 AXO. Innanzitutto una breve pre-sentazione del veicolo: si tratta di un Vol-vo FH 460 a sei assi. Una configurazione derivata dal noto 8x4, con l’aggiunta di due assali sterzanti, comandati che confe-riscono al mezzo, nonostante la lunghez-za di poco più di 12 m, una capacità di manovra eccezionale, al pari del mezzo di origine. Le strutture della gru sono re-alizzate con acciai ad elevatissimo limite elastico, quanto di meglio le acciaierie svedesi mettono a disposizione. Il brac-cio è articolato e telescopico, secondo lo stile classico delle gru per autocarro ed ha una lunghezza, nella versione base, di 33,5 m, raggiunta con 9 elementi sfilabili;

tale lunghezza può essere ulteriormente incrementata mediante una prolunga idraulica articolata e telescopica jib, fino a un totale di 62 m. Le capacità di solle-vamento variano ovviamente secondo il diagramma di carico, in funzione delle zavorre montate a contrappeso e della stabilizzazione messa in atto. Il sistema di controllo dinamico calcola la stabilità in tempo reale anche in funzione della posizione di ciascun stabilizzatore, e adegua continuamente le capacità di sol-levamento. La zavorra massima prevista è di 25.000 kg, ed è divisa in vari modu-li. La portata massima di sollevamento è “limitata” a 56.000 kg a 7 m che poi si converte a 8.300 kg a 32 m, mentre con il jib la massima è di 12. 000 kg a 20,35 m in orizzontale e 44 in verticale, che si traduce in 1.600 kg a 57,84 m di sbraccio orizzontale. In verticale a 60 m la gru è in

30 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

+ Il JIBSulla 575000 il jib può essere facilmente rimosso in pochi istanti e trasportato separatamente qualora le limitazioni stradali lo chiedessero. 4 sfili idraulici, la possibilità di lavorare in negativo fino a 20 gradi e 23,5 m di lunghezza totale completano il quadro di questo elemento che può montare un gancio standard da 15 t.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 31

grado di sollevare 3.200 kg. Dati i numeri salienti parliamo delle altre peculiarità. La ralla è a rotazione continua, aziona-ta da due gruppi motoriduttori con freni integrati. Quattro + quattro possenti mar-tinetti azionano l’articolazione del primo e del secondo braccio. Gli stabilizzatori, sono complessivamente 4 e nella configu-razione massima assicurano la stabilità su 360°. Il loro azionamento è integrato nel radiocomando, con i dispositivi previsti dalle norme CE, avendo piena visibili-tà della zona di azionamento. Il display del radiocomando fornisce in tempo re-ale le indicazioni relative alla posizione

gestione della zavorra e della configurazione del-la gru (jib, argano, pro-lunghe, ecc), booster, rigenerativo sfili, fari in opzione. Sempre sul ra-diocomando è presente un display su cui sono visualizzati i vari para-metri di funzionamento della gru tra cui il carico sospeso, la situazione del sollevamento in atto le percentuali rispetto ai limiti massimi, gli an-goli, i messaggi di aiuto all’operatore con tutte le

informazioni sulla sicurezza. Sempre a livello di sicurezza la gru è equipaggiata con il sistema di controllo Cormach Level 5 Plus, coperto da brevetto che sovrin-tende alla sicurezza delle strutture ed alla stabilità al ribaltamento. Un cenno finale al sistema idraulico composto da due pompe a cilindrata variabile con controllo Load sensing che garantiscono potenza e alto rendimento. Il sistema di sfilo telescopico della gru base dispone di 4 livelli di velocità oltre alle regolazioni dal radiocomando. Un sistema consente la movimentazione rapida dei martinetti principali, a vuoto, con l’impiego di una portata d’olio limitata. La pressione di esercizio massima è di poco superiore a 300 bar. Insomma questo “ciclope” si muove come una “gazzella”, è docile come un agnello e facile all’uso come una qualsiasi gru articolata, è un con-densato di tecnologie e di idee. Immagi-natelo operante anche “indor”: nessun martinetto di sfilo sporge sopra il brac-cio; l’ingombro posteriore della torretta in rotazione è limitatissimo (nulla a che vedere con le gru telescopiche); gli stabi-lizzatori possono essere piazzati a piace-re (anche quasi completamente retratti); gli accessori in punta al braccio (testate per argani, prolunghe speciali sagomate a gancio rialzato, prolunghe regolabili, rotatori speciali) possono essere montati e smontati in pochi minuti, grazie al si-stema di aggancio modulare Cormach.

e all’appoggio degli stabilizzatori. I due stabilizzatori anteriori sono di tipo arti-colato a compasso e telescopici, coprono un’ampiezza massima di 12,7 m mentre quelli posteriori, integrati nel telaio della macchina, hanno una tripla estensione e offrono una larghezza massima di 13,1 m. Le funzioni della gru sono controllate da un radiocomando avente una portata fino a 100 m circa. Oltre ai comandi di base sono attivi i seguenti sistemi: pulsante di emergenza, avvisatore acustico, av-viamento e spegnimento del motore del veicolo, selezione delle velocità, coman-do del sistema di aggancio della zavorra,

CON UN’ALTEZZA MASSIMA DI 8,5 M AL GANCIO E UNA PORTATA MASSIMA DI 6 T A 4,5 M LA NUOVA MC60S DEL COSTRUTTORE PIACENTINO È UNA GRU ELETTRICA DECISAMENTE VERSATILE

UUna delle novità del GIS, la MC60S è la chicca che JMG Cranes presenterà in anteprima assoluta e che va ad am-pliare la già nota Serie S del Costrutto-re di Sarmato. Ovviamente si tratta di una gru semovente elettrica con portata massima di 6 t. Ma non sono tanto le

prestazioni, ancorché invidiabili viste le dimensioni della macchina

(3,2 m di lunghezza del car-ro che diventa no 3,7 con il braccio, per una larghezza di 1,38 m che si restinge a 1,3 nella parte posteriore

della macchina e un’altez-za in fase di riposo di 1,86

m) a colpire di più chi guarda a questa macchina, quanto due chicche

tecnologiche che vanno in ausilio delle operazioni di guida, manovra e uso che apportano vantaggi non trascurabili. Stiamo parlando dello sterzo elettrico e del radiocomando. Il primo è a carico delle ruote posteriori che eseguono i movimenti di sterzatura azionate da un motore elettrico: questo combina una ragguardevole velocità di risposta del mezzo sia in movimento che in fase di lavoro a una bassa emissione acustica. Ovviamente l’asse posteriore compie

JMG

La nuova S di JMG

Gru e Autogrù

32 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Gli optionalA seconda delle esigenze per cui si acquista la MC60S, l’equipaggiamento può essere personalizzato grazie alla disponibilità di una serie di interessanti optional. In primis il caricabatterie a bordo, utile soprattutto se il mezzo è destinato al noleggio, ma non solo. Molto comodo anche il sistema di rabbocco automatico dell’acido delle batterie che oltre a permettere di ridurre i tempi di manutenzione consente anche di evitare spiacevoli danni derivanti da un riempimento eccessivo. Chiudono la panoramica degli optional disponibili le ruote antitraccia, l’argano idraulico, il jib meccanico o idraulico, il cestello portapersone, il paranco idraulico a catena, le forche idrauliche e, in alternativa al radiocomando, il comando a distanza via cavo.

una rotazione di 180 gradi. Questo, ab-binato alla possibilità dello sterzo ante-riore di controruotare e alle dimensioni compatte viste poc’anzi, conferiscono alla MC60S un elevato livello di mano-vrabilità anche in spazi stretti e angusti o in condizioni estreme. La trazione è di tipo bimotore sull’asse anteriore, cosa che garantisce la capacità di traslare e sterzare la gru in ogni condizione di ca-rico. La seconda innovazione sta, come si è detto, nel radiocomando. Sulle gru JMG quest’ultimo, abbinato alla presen-za di un distributore proporzionale com-pensato, permette all’operatore di ese-guire più movimenti simultaneamente: sollevamento, estensione e utilizzo del verricello mentre la gru è in movimen-to possono essere operazioni eseguite nello stesso momento, con precisione e fluidità. L’ulteriore novità a carico del radiocomando introdotta sulla MC60S rispetto agli altri modelli della serie è il fatto che questo è equipaggiato con un display frontale ai comandi, che ri-assume lo status della macchina a colpo d’occhio. Tra le altre caratteristiche tecniche che fanno della MC60S di JMG Cranes una macchina particolarmente versatile vi è

la configurazione del blocco batterie: i progettisti hanno optato per batterie 72 V a 625 Ah posizionate in un monobloc-co a T che garantisce l’ottima bilancia-tura dei pesi e la sicurezza delle batterie da urti e danni accidentali. Le batterie inoltre sono di tipo ad acido libero, con un ciclo medio di 8 ore di lavoro e una vita di 1.200 cicli garantiti come da nor-mativa IEC 60254-1; le piastre positive tubolari sono un’ulteriore garanzia di durata mentre l’adozione di un separa-tore in polietilene microporoso avvol-gente assicura un’elevata protezione da eventuali corto circuiti. Infine, anche la MC60S come tutte le altre gru JMG, è equipaggiata con un sistema di controllo remoto in telemetria.Oltre alla MC60S, la serie S è dispo-nibile con i modelli MC22S, 25S, 32S, 45S, 90S.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 33

DALL’ALTA TENSIONE ALLE NAVI DA

CROCIERA, LE AUTOGRÙ LTM LIEBHERR NON

CONOSCONO LIMITI

IIl sollevamento è un tema trasversale che vive della sua capacità di adattar-si a molteplici situazioni. Ancora di più quando le qualità tecniche e prestazio-nali sono quelle messe in campo dalle autogrù Liebherr, che in queste pagine vediamo alle prese con cantieri decisa-mente eterogenei: il settore energetico e quello navale.Partiamo dalla Bassa Sassonia, territorio in cui KVN Autokrane GmbH (società di Osnabrück che intrattiene con Liebherr un rapporto pluridecennale testimoniato da un parco di 18 autogrù in cui spiccano, tra gli altri, i modelli LR 1750, LR 1600/2 e LTM 11200-9.1) ha messo alla prova la

LIEBHERR

Tecnologia multisettoriale

34 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

+ Single-EngineSi chiama Liebherr Single-Engine Concept ed è il sistema che alimenta la sovrastruttura della nuova 300 tonnellate LTM 1300-6.2. Al posto del tradizionale sistema bimotore utilizzato sulle gru di questa classe, questa macchina è alimentata da un singolo motore con un albero meccanico. La LTM 1300-6.2 equipaggiata con questo sistema è stata premiata con l’ESTA Award of Excellence nella categoria Innovazione al recente Intermat. Un premio conferito per l’elevata efficienza del sistema, la riduzione del peso, la riduzione della manutenzione e dei consumi grazie all’ECOmode.

sua nuova LTM 1300-6.2 equipaggiata con il sistema Single-Engine Concept. La macchina, equipaggiata con un con-trappeso di 56 t e un jib da 5,5 m, è stata acquistata per l’ampliamento delle linee elettriche tedesche nel Vechelde dove la nuova gru Liebherr è stata protagonista in vari sollevamenti, tra i quali spicca una griglia del peso di 27 t. “La macchina”, ha affermato Kai Giesker, Direttore Com-merciale di KVN Autokrane GmbH, “è stata acquisita proprio per l’espansione delle linee elettriche tedesche da nord

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 35

a sud del paese, un settore nel quale ve-diamo ottime possibilità di sviluppo per le autogrù. In questo caso abbiamo anche avuto modo di utilizzare una macchina equipaggiata con il nuovo Single-Engine Concept di Liebherr, una soluzione che ci è piaciuta parecchio: l’albero meccanico assicura un’elevata efficienza e garanti-sce in termini di economia dei consumi. Noi siamo clienti Liebherr da molti anni e possiamo testimoniare come le nuove idee del costruttore di solito riescano a prevalere sul mercato. Il nostro obiettivo è di supportare queste tecnologie inno-vative sin dal loro esordio”. Restiamo in Germania, ma cambiamo decisamente scenario e ambientazione. Questa volta ci troviamo nel nord del paese, nello spe-cifico nei cantieri navali di Papenburger Meyer, dove due Liebherr LTM 1750-9.1 sono state utilizzate per i sollevamenti in notturna finalizzati a completare l’Inno dei Mari, la più grande nave da crociera mai realizzata in Germania. Con 348 m di lunghezza, l’imbarcazione, davvero im-pressionante, può ospitare fino a 4.180 passeggeri più un equipaggio composto da 1.550 persone ed è la testimonianza di come questo mercato non conosca segni di crisi, anzi stia vivendo un vero e proprio boom di richieste. In partico-lare, il lavoro svolto dalle due macchine Liebherr nel cantiere tedesco, benché in un primo momento rallentato da forti raf-fiche di vento, ha visto, sotto gli occhi di centinaia di “spettatori”, i sollevamenti più importanti e delicati (con pesi fino a 110 t) nelle prime ore del mattino.

Gru e Autogrù

36 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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MACCHINE NUOVE, SOLUZIONI TECNOLOGICHE E UNA PRESENZA GLOBALE. IN UNA PAROLA MANITOWOC

LLa metafora sportiva appare quasi ine-vitabile. Perché Manitowoc, con i sui vari brand, sembra una di quelle squa-dre moderne, reattive, che pressano l’avversario, impongono il loro gioco e, al fischio finale, risultano vincenti. Un pressing che si fonda su una filosofia a tutta tecnologia, decisamente evidente nei nuovi modelli di autogrù all-terrain.Non ancora paghi del l ’u l t ima GMK5250L, ecco che Grove ci regala altre due cinque assi: la GMK5180-1 e la GMK5200-1 che ripropongono tutte le caratteristiche apprezzate sulla 5250 con in più un contrappeso ottimizzato finalizzato alla più elevata flessibilità.

MANITOWOC

Pressing a tutto campo

Gru e Autogrù

38 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Le nuove macchine offrono un brac-cio principale da 64 m, che può esse-re esteso con due prolunghe da 8 m e un falcone da 18 m. Mentre le portate si assestano sulle 180 t per quanto con-cerne la GMK5180-1 e sulle 200 t per la GMK5200-1. I due nuovi modelli ripren-dono il sistema frizione VIAB Turbo Re-tarder, già visto sulla 5250L, che elimina il surriscaldamento, consente di limitare al massimo l’usura e influisce in modo positivo sui consumi di carburante. Le due macchine sono alimentate da un motore singolo a sei cilindri Tier IV Fi-nal Mercedes-Benz OM471LA, in grado di erogare 390 kW (520 hp) di potenza e una coppia di 2.460 Nm. A tale proposito

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 39

vale la pena di ricordare come l’utilizzo di un unico motore contribuisca in modo significativo alla riduzione dei consumi (i tecnici Grove assicurano fino al 30% di risparmio), alla diminuzione del peso complessivo e determini meno manu-tenzione. La tenuta di strada è garantita dalla varietà di configurazioni di carico per asse, che permettono di soddisfare le esigenze di qualsiasi mercato; inoltre le macchine beneficiano del sistema di sospensioni indipendenti Megatrak. Al solito, l’interfaccia utente è il sistema CCS, ormai autentico marchio di fab-brica di tutti i nuovi modelli Manitowoc.E quanto siano apprezzate le gru Grove

lo dimostrano le acquisizioni sparse nel mondo. A titolo di esempio Hird Group, società di spicco del Regno Unito, pro-prio in agosto ha aggiunto un’altra gru Grove alla propria flotta: una GMK4100L da 100 t. In questo nostro giro del mondo non poteva mancare un accenno alla Mani-towoc 31000, la più grande gru cingolata mai costruita dall’azienda, che sta con-tribuendo, con la sua capacità di 2.300 t, alla buona riuscita di un progetto di am-pliamento di un impianto petrolchimico gestito da Chunjo, la più grande società di noleggio di gru della Corea del Sud.Ma il pressing, per essere efficace, deve

essere fatto a tutto campo. Quindi è ne-cessaria anche una presenza territoriale importante e capillare, soprattutto nel settore delle gru a torre. Ed ecco che Manitowoc va a coprire il territorio russo con un nuovo rivenditore specializzato: stiamo parlando di Capital Crane LLC, partner del Gruppo Rentakran. Con sede a Mosca, la società dispone di al-tre due sedi a Krasnodar (nel sud della Russia) e a Ekaterinburg (negli Urali) e si propone di sviluppare l’attività a San Pietroburgo.

+ Sull’ascensoreDecisamente interessanti le ultime soluzioni di ascensore pensate da Manitowoc per le gru a torre. I due nuovi ascensori per operatori di gru includono una soluzione interna alla torre, detta CabLIFT, progettata in collaborazione con Alimak Hek; e una soluzione esterna alla torre, denominata Tower Crane Lift (TCL). “Abbiamo evidenziato le soluzioni tecniche e i vantaggi offerti da ciascuno dei due progetti”, ha dichiarato Alexandre Chanteclair, responsabile prodotti per le gru a torre a punta girevole Manitowoc. “Le soluzioni sono state progettate in modo tale da soddisfare i più elevati requisiti normativi”.

40 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

UNA CARRELLATA DI PRODOTTI DELLE DIVISIONI JEKKO MINICRANE E BASKET & PLATFORM, CON UN OCCHIO ANCHE A SOLUZIONI PARTICOLARI

CCon sede a Colle Umberto, in provin-cia di Treviso, Ormet ha attraversato un percorso di potenziamento patrimoniale che, accorpando tre aziende che fanno capo alla medesima compagine sociale, ha mantenuto inalterate le realtà produt-tive e commerciali, conservando marchi

ORMET

Diversificazione che paga

e peculiarità. In quest’ottica la società si è strutturata in molteplici divisioni specializzate. Lift & Handling si occupa della vendita e dell’installazione di gru da autocarro e caricatori per ecologia e legname; la divisione Basket & Platform è dedicata alla produzione e vendita di

cestelli-piattaforme per gru da autocar-ro; la Jekko Minicranes è specializzata nella produzione e vendita di minigru semoventi e piattaforme aeree, mentre la Overmat produce e vende miscelatori semoventi automatici e altri strumenti logistici per l’edilizia moderna. Infine la divisione Service segue l’officina, indi-spensabile per il servizio postvendita.Le macchine scelte per la partecipazio-ne al GIS ovviamente provengono dalla divisione Jekko Minicrane e Basket &

Gru e Autogrù

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+ Self LevelingLa serie 2 SL comprende i cosiddetti cestelli biposto autolivellanti per gru da autocarro ed è composta da tre modelli per due operatori. Il modello 2MF-SL è in acciaio verniciato; la versione 2AE-SL è realizzata in alluminio, mentre il 2MF-SLS è in acciaio inox. Tutte e tre le versioni presentano una portata di 200 kg

e dimensioni di 1.400 x 700 mm per un’altezza di 1.130 mm. Questi cestelli autolivellanti vanno a completare una gamma che include cestelli per una e due persone, cestelli monoposto autolivellanti e piattaforme.

Platform. Se al cestello biposto autoli-vellante abbiamo dedicato il box, me-ritano un accenno la SPX1275CDH e la SPX424DH-SPX424C+ che saranno sot-to gli occhi di tutti i professionisti del sol-levamento a Piacenza dal 1° al 3 ottobre 2015. La SPX1275CDH si segnala per una massima capacità di carico di 7.500 kg, per uno sbraccio orizzontale di 16,2 m e per un’altezza massima di 26,7 m. Il tutto attraverso una macchina cingolata compatta, stabilizzata in un quadrato di

4.600 mm per lato, e in grado si superare inclinazioni di 20°. È alimentata da un motore Isuzu da 26,9 kW. Ancora più compatta la SPX424DH-SPX424C+, il cui spazio di stabilizzazio-ne misura 4.020 x 4.020 mm. In questo caso le prestazioni parlano di una capa-cità massima di sollevamento di 2.400 kg, uno sbraccio orizzontale di 10,5 m e un’altezza di 13,5 m. Nella versione C+ la macchina vede l’alimentazione elettri-ca, mentre la versione standard utilizza un’unità Kubota da 14,9 kW. Molteplici le possibilità di jib e di attrezzature sup-plementari.Ormet, inoltre, rappresenta per il terri-torio italiano anche il brand Smartlift, la cui gamma comprende una serie di

robot per vetro che permettono di solle-vare e manipolare - fino a una capacità massima di 1 t e in modo intelligente ed efficace - lastre di vetro e altri elemen-ti con superficie ermetica. A Piacenza sarà esposto il modello SL 380 Outdoor High Lifter, per uso interno ed esterno, progettato per lavori che richiedono uno sbraccio aggiuntivo e una maggiore al-tezza di sollevamento (fino a 2.800 mm). High Lifter movimenta facilmente i cari-chi attraverso i lucernai delle cantine o sopra le aiuole ed è ideale per sostituire le finestre lungo i muri perimetrali. Si caratterizza per un’estrema facilità di trasporto mediante un semplice furgone (o un rimorchio), è dotato di testa gire-vole multifunzionale e della possibilità di effettuare regolazioni di precisione durante l’installazione.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 43

LE DEMOLIZIONI SONO OPERAZIONI COMPLESSE CHE NECESSITANO DI MACCHINE APPOSITE. COME LE SENNEBOGEN DI QUESTO CANTIERE

QQuando si tratta di eliminare vecchie co-struzioni ormai non più utili, l’ideale è rivolgersi a dei professionisti. L’azienda olandese Koole Enviromental opera in tutta Olanda e in Belgio ed è, appunto, specializzata in tali operazioni e usa per i propri cantieri caricatori e gru Sennebo-gen, particolarmente apprezzate soprat-tutto quando devono eseguire complesse operazioni di smontaggio. Per esempio una gru cingolata telescopica 683 e un escavatore cingolato 830 della serie E sono stati recentemente utilizzati in tan-

+ Quattro per l’acciaieriaÈ stato il fornitore coreano Shin Il Marine Transport Co., Ltd. a fornire alla Posco Specialty Steel, più grande produttore di acciaio in Corea, le macchine per la nuova acciaieria da poco aperta in Vietnam, vicino alla capitale Ho Chi Minh City. A gestire l’alimentazione dell’impianto sono stati chiamati ben quattro Sennebogen 830. Con un peso operativo di 38,5 t e uno sbraccio operativo di 15 m i nuovi caricatori sono stati attrezzati appositamente per la movimentazione di rottami ferrosi. A fare la differenza nella scelta finale del cliente è stato innanzitutto l’ottimo costo di gestione complessivo (total cost of ownership) che il Costruttore dalla verde livrea ha presentato per i suoi 830, che permettono di risparmiare fino al 40% rispetto a quanto proposto da macchine concorrenti. Inoltre la particolare pinza ragno proposta in fase di acquisto permette di alimentare gli impianti con cicli di meno di 30 secondi, velocità resa possibile anche dall’altezza che raggiunge la cabina estensibile, 2,7 m, che fornisce all’operatore massima visibilità sulle operazioni in atto.

SENNEBOGEN

Chiamate gli esperti

44 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

+ La nuova generazioneSennebogen ha da poco reso disponibile per l’acquisto la nuova generazione del suo caricatore speciale 723. Caratterizzato da dimensioni molto compatte relativamente alla categoria di macchine di cui stiamo parlando, il nuovo 723 è caratterizzato anche da un’eccezionale quantità di attrezzi che può montare, che ne fanno una macchina a dir poco sofisticata, in grado di

adattarsi in maniera quasi sartoriale alle esigenze di ogni cliente. Il nuovo 723 fa parte della serie E del Costruttore bavarese e vanta un peso complessivo di 27 t dislocate in maniera ottimale, cosa che garantisce enorme stabilità al mezzo. Il tutto racchiuso in 3 m di larghezza per un raggio di volta di 2,52 m, dimensioni che le consentono di muoversi agevolmente negli spazi a volte ristretti, per esempio, delle segherie, settore dove il 723 trova molto spesso applicazione. A muovere la macchina è stato chiamato un motore diesel Tier 4 Final che eroga 119 kW che alimenta una trasmissione a due velocità (fino a 20 km/h) con trazione integrale e offre la potenza necessaria per il movimento del braccio lungo 11 m.

dem per smantellare un complesso in-dustriale. Il nostro 830 era equipaggiato con una cesoia da 2,5 t, risultando quindi perfetto per eseguire le difficili opera-zioni di demolizione del cantiere che vi proponiamo nelle immagini di questo ar-ticolo. L’830 era mosso da un propulsore da 164 kW e montava un braccio da 14 m che, abbinato alla Maxcab in grado di elevarsi fino a 2,7 m e al sistema di videocamere posteriori, hanno permesso a Bart Versteeg, l’operatore, di sovrin-tendere perfettamente allo smantella-mento di una struttura in acciaio alta 7 m. Plus evidente dell’830 rispetto ad altri escavatori da demolizione disponibili in commercio sono le dimensioni relativa-mente compatte che gli permettono di muoversi bene anche in cantieri dove

lo spazio di manovra è ridotto. L’attacco rapido inoltre ha consentito di utilizzare l’830 anche in altre operazioni, come per esempio per i caricamenti, cambiando semplicemente l’attrezzatura finale del braccio in pochi minuti. Come abbiamo già detto, in abbinata all’830 c’era una gru telescopica cingolata 683 che grazie al braccio da 42 m e alla portata di 80 t ha sovrainteso alle operazioni di spo-stamento delle macerie e dei pezzi di acciaio più pesanti risultanti dalla demo-lizione. Grazie al robusto carro cingolato la 683 ha potuto muoversi anche durante i sollevamenti, agendo come una norma-le gru pick&carry.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 45

LE MACCHINE TEREX PROTAGONISTE NELLE FLOTTE E NEI CANTIERI DEL VECCHIO E DEL NUOVO CONTINENTE

CChe Terex sia un marchio globale è ri-saputo, ma osservare nel dettaglio come le sue macchine siano protagoniste a li-vello mondiale fa sempre impressione. In queste pagine una panoramica di sicuro effetto. Partiamo dalla Germania e precisamente da Aschaffenburg, cit-tà della Baviera in cui opera Autokran Wissel che ha recentemente arricchito la propria flotta con una nuova autogrù fuoristrada Terex Explorer 5600. Una macchina versatile che saprà certamente farsi valere in un contesto decisamente eterogeneo. La società bavarese, infatti, da oltre 50 anni opera in un range di applicazioni incredibile: dal trasporto dei pianoforti alla costruzione dei ponti e dei viadotti. Appena giunta nelle sede di

TEREX CRANES

Europa-America e ritorno

Wissel, la nuova Terex è stata immedia-tamente utilizzata per la messa in opera di una grande gru a torre.Ancora una Explorer, questa volta una 5500, per l’ennesima acquisizione da parte di un cliente d’eccezione. Stiamo parlando di Mammoet Germany che, nel

mese di luglio, ha acquistato una nuova unità di questa all terrain per due in-terventi: a Ludwigshafen sul Reno e a Leuna nel land della Sassonia-Anhalt. La macchina, che utilizza il monomotore, è equipaggiata con un braccio da 60 m e jib che si riveleranno molto utili nelle

46 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

+ All’UniversitàLa Texas Tech vanta un Campus con una delle più grandi strutture ricreative della nazione, il Robert H. Ewalt Student Recreation Center: 242.000 m² a disposizione di 35.000 studenti, docenti e personale. La ristrutturazione della sua parete di roccia per gli allenamenti ha visto l’utilizzo di una forbice Genie GS-5390 che, troppo grande per passare attraverso le normali porte, è stata posizionata con l’aiuto di una Terex Explorer 5600 all terrain. Il tiro è stato effettuato dalla Marks Crane di Lubbok e il tutto si è svolto durante la normale attività didattica, confinando il cantiere e arrecando un disturbo minimo alla vita del Campus.

velli di parcheggio sotterraneo in grado di ospitare più di 900 veicoli. Otto piani di sale conferenze offrono 14,925 m² di spazio per riunioni con una capacità to-tale di 9.950 persone. L’ultimo piano di-spone di una sala espositiva di 5.250 m². Un progetto notevole, che ha richiesto l’aiuto di una macchina da grandi presta-zioni, quali quelle offerte dalla cingolata Terex, una gru da 650 t che costituisce il gioiello della Gruas y Maniobras SAC, la società incaricata dei sollevamenti. Ol-trepassiamo ancora l’oceano e torniamo in Europa, nel Regno Unito, a Uxbrid-ge, dove il noleggiatore M&M Crane ha acquistato due Terex AC40/2L, in sosti-tuzione di altre due City Crane Terex del 2003 e 2004. Nella classe delle 40 t, l’AC40/2L è una macchina tra le più po-polari grazie a un braccio di 37,4 m che può raggiungere i 45,4 m e un’elevata compattezza. L’oltre Manica conferma la sua estrema vitalità grazie a Weldex, la più grande realtà di noleggio per quanto concerne le gru cingolate nel Regno Uni-to, che ha acquistato due Terex Superlift 3800. Investimenti importanti che fanno parte di un preciso piano di ampliamento che risponde a una domanda in chiara crescita.

operazioni presso le strutture Basf dove sarà chiamata a operare. Cambiamo decisamente area operativa, ma anche macchina, per trasferirci in Perù, e nello specifico a Lima, dove una gru cingola-ta Terex Superlift 3800 sta dimostrando tutte le sue capacità produttive all’in-

terno del Lima Convention Center, nel quartiere di San Borja. Il nuovo centro congressi è un progetto da 173 milioni di dollari e si estende su una superficie di 85,441 m², in un quartiere prevalen-temente residenziale. L’edificio, da 10 piani fuori terra, dispone di quattro li-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

BAUMANN RIBADISCE LA PROPENSIONE ALLO SVILUPPO DI SOLUZIONI INNOVATIVE CON L’ELETTRICO EGX 75 DA 120V IN AC CON PORTATA DI 75 Q

FFondata nel 1968, Baumann è conosciu-ta a livello internazionale per l’esperien-za e la competenza nello sviluppare soluzioni innovative, rivolte soprattutto alla sicurezza e alla produttività azien-dale nella movimentazione di materiali lunghi e ingombranti quali travi, tubi e profili in genere, nonché container. L’a-zienda - con oltre 13.000 mila carrelli che lavorano in tutto il mondo nei più

BAUMANN

Elettrico, ma come un diesel

Carrelli elevatori

48 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Dati tecniciModello EGX 75 / 14 /45 STLunghezza forche 1.400 mmAltezza di sollevamento Duplex 4.500 mmPortata 7.500 kg a baricentro 700 mm fino a 4.000 mmSistema elettrico AC da 120V con SupercapsCapacità batteria 775Ah / 120V

svariati campi di utilizzo e soprattut-to nel settore del legno, dell’acciaio e della plastica - offre un’ampia gamma di carrelli elevatori laterali con portate che vanno dalle 3 fino alle 50 tonnellate per la movimentazione di diverse tipo-logie di beni e prodotti. Macchine che, sinonimo di affidabilità e di lunga dura-ta, si traducono in una reale efficienza produttiva. L’intera gamma beneficia di una cabina (disponibile anche in ver-sione Extra-Large) spaziosa ed ergono-mica che garantisce ottima visuale, con un sistema di leve semplice e intuitivo, pensato per agevolare l’attività dell’o-peratore. Sedile e braccioli sono pluri-regolabili per adattarsi meglio alla taglia di ogni carrellista, mentre un sistema a idro-bussole assorbe le oscillazioni ver-ticali e orizzontali riducendo al minimo le sollecitazioni. Il dispositivo stabiliz-zante si avvale di due cilindri installati sotto la piattaforma che consentono al telaio di inclinarsi e, allo stesso tempo, garantiscono l’orizzontalità e stabilità del carico, anche in caso di asperità del terreno. I montanti sono appositamente progettati per il sollevamento di carichi lunghi. I profili speciali e il sistema di guide (i rulli sono installati obliqua-mente per assorbire le forze assiali e radiali) garantiscono una ridotta usura

e manutenzione, mentre la struttura a sezione speciale del montante consente una perfetta visuale. Già nella versione Duplex-Standard ogni macchina è sem-pre dotata di alzata libera appena sotto l’altezza della piattaforma. Come optio-nal sono comunque disponibili sistemi

triplex o a grande alzata libera a diverse altezze di sollevamento.Elementi distintivi della gamma Bau-mann che ritroviamo anche nel nuovo modello elettrico EGX 75 che sarà espo-sto durante il GIS in programma dall’1 al 03 ottobre presso il quartiere fieristico di Piacenza. Carrello da 120V in AC con portata di 75 quintali, il nuovo EGX 75 è equipaggiato con il rivoluzionario siste-ma elettrico 120V in AC, combinato a un efficiente sistema con “supercaps” che permette al carrello di avere una grande autonomia di esercizio e allo stesso tem-po offrire analoghe prestazioni a quelle di una macchina di pari portata, ma in versione diesel.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 49

+ Ha detto “Il settore che ci ha dato maggior soddisfazione è sicuramente quello industriale; i nostri clienti sono sia noleggiatori che utilizzatori finali ma siamo molto contenti anche dei risultati ottenuti dal settore agricolo, nel quale non vantavamo un’esperienza diretta ma dove abbiamo dedicato il maggior impegno progettuale che ci ha ampiamente ripagato”. Andrea Artoni, titolare di Almac Italia

Ple

E HANNO VINTO. DA MENO DI DUE ANNI SUL MERCATO, OGGI ALMAC ITALIA DISTRIBUISCE UNA RICCA GAMMA DI PIATTAFORME

AAvere il coraggio delle proprie idee. In-dubbiamente sono queste le parole che meglio riassumono la breve (ma inten-sa!) storia di Almac Italia, giovane azien-da fondata all’inizio del 2013 da Pietro Agosta Del Forte e Andrea Artoni. Due persone che in piena crisi hanno deciso di scommettere sul concetto di una piat-taforma assolutamente nuova e, non c’è che dire, unica. Vero è che Andrea Artoni proviene dallo stesso settore in cui Almac Italia sta muo-vendo i suoi passi, ossia quello delle piat-taforme aeree. Ma come può un’azienda, esperienza di uno dei fondatori a parte, nascere in piena crisi e, in poco meno di due anni, vendere oltre 100 macchine e fatturare qualcosa come 2 milioni di euro o poco più? La risposta è semplice: proponendo al mercato una macchina che nessun altro costruttore produce, ma soprattutto che con la sua originalità risponda a esigenze chiare e reali, come fanno appunto le piattaforme Almac, che si basano tutte su un concetto tanto sem-plice quanto geniale: coniugare i plus di una piattaforma scissors con quelli di una piattaforma ragno. Il risultato è una piattaforma con eleva-zione a forbice allestita su carro cingo-

ALMAC

Ci hanno creduto

classici stabilizzatori) le piattaforme Al-mac risultano essere ancora più versatili e comode nell’utilizzo. Semplice. Ma in realtà dall’idea alla sua realizzazione il lavoro svolto dal team di Almac non è stato poco: per far vedere la luce alle piattaforme della gamma Bibi, BiEasy e BiApple è stato necessario l’impegno di

lato, destinata a operare in sicurezza e con facilità anche in condizioni gravose (come per esempio terreni fangosi e/o in pendenza) e super compatta. Ma non solo. Grazie alla possibilità di scegliere un carro cingolato con siste-ma bi-livellante (che quindi delega la stabilizzazione ai cingoli piuttosto che a

50 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Dove è presente Almac oggi Oggi il 90% del fatturato Almac deriva dall’export: il mercato più proficuo del 2015 è quello australiano, ma per il 2016 in azienda hanno grandi aspettative per il mercato nord americano per entrare nel quale stanno ultimando le omologazioni ANSI (America) e CSA(Canada). Le macchine Almac sono distribuite da una rete di concessionari. Al momento in Italia sono tre i Master Dealer a cui a breve se ne aggiungerà un quarto per il

Centro-Sud Italia. All’estero Almac si avvale ugualmente di dealer su tutti i principali mercati europei, nonché in Australia e Stati Uniti.

uno staff di ben tre persone all’ufficio

tecnico che in due anni hanno progettato

6 modelli completamente nuovi arricchiti

con altrettante varianti di gamma (equi-

paggiamenti specifici per ogni settore).

Il primo modello è stato presentato

nell’autunno 2013 e, a distanza di 18

mesi, sono già state consegnate oltre

100 unità di cui oltre la metà montate su

Carro cingolato Bi-Livellante (a partire

dalla primavera 2015) per il quale Almac

sta portando avanti la domanda di rico-

noscimento di brevetto internazionale.

Attualmente dalla sede di Viadana, nel

mantovano, Almac distribuisce una gam-

ma di piattaforme composta dai modelli

Bibi 410, Bibi 510, Bibi 510-A, Bibi 630,

Bibi 630-L, Bibi 630-BL, Bibi 830-BL, BiE-

asy 1.5 e BiApple 2.0. Lo sviluppo dei

prodotti avviene con l’ausilio dei moderni

sistemi di progettazione meccanica agli

elementi finiti, ottimizzando così tempi-

stiche e risultati di processo, mentre la

qualità è garantita dalla scrupolosa scel-

ta di materiali e componenti di qualità,

nonché da rigorosi percorsi di collaudo

che permettono al Cliente di affidarsi a

piattaforme sicure, robuste e affidabili.

La Bibi 850-BL con livellamento su due

assi e possibilità di traslazione in quota

è, a oggi, il modello più richiesto.

Le scelte produttive di Almac sono sta-

te guidate da due obiettivi principali:

da una parte garantire la massima

qualità abbinata comunque a co-

sti contenuti e dall’altra mantenere

una struttura snella e reattiva alle

richieste del mercato.

Per questo in Almac avviene la pro-

gettazione delle macchine dalla

A alla Z che comprende anche

la scelta dei diversi fornitori della

componentistica necessaria. Una

volta che i componenti giungo-

no a Viadana, i dipendenti Almac

procedono all’assemblaggio delle

macchine e al successivo collau-

do. La componentistica utiliz-

zata è in prevalenza di origine

italiana e tedesca.

In Almac sono in grado di

re attraverso spazi di soli 80 cm (contro

l’1,3 m necessari alla BL). Invariata la

portata (250 kg) e il numero di persone

ammesso in cesta (due) che è una navi-

cella traslabile con parapetti smontabili

per garantire il passaggio in posti con

altezze inferiori ai 2 m.

Data la presenza degli stabilizzatori (il

cui posizionamento è di tipo automatico

come per la BL) l’area di stabilizzazione

è doppia: con una larghezza di stabiliz-

zazione di 1 m si può giungere a 6 m di

altezza di lavoro, mentre l’altezza opera-

tiva massima richiede un’area di stabiliz-

zazione di 1,3 m di larghezza.

L’alimentazione della Bibi 850-HE Light

è affidata a un motore endotermico (ben-

zina o diesel a scelta) abbinato a un’e-

realizzare macchine non solo standard, ma anche completamente customiz-zate. Per esempio l’attuale

gamma agricola è stata realizza-ta su richieste specifiche del cliente,

mentre in ambito industriale si privile-giano le richieste specifiche dei dealer internazionali: seguendo questa linea di produzione sono nati modelli come la nuova Bibi850-HE Light che farà il proprio esordio al GIS di Piacenza il prossimo ottobre.Al GIS Almac presenterà la nuova Bibi 850-HE Light, piattaforma scissors

cingolata con stabilizzatori verticali e altezza operativa di 7,9 m progettata appositamente per il mercato italiano.

Rispetto al modello Bibi 850-BL la nuova HE Light pesa solo 1.550 kg (450 in meno della BL) ed è più

compatta, riuscendo a passa-

lettropompa da 220V (2,2 kW). Entro l’i-nizio del 2016 Almac ha in programma di presentare al mercato anche la sua prima piattaforma ibrida con batterie al litio e motogeneratore, per la ricarica del-le batterie durante l’uso della macchina in esterno con motore endotermico. Il kit H4M (Hybrid for Motion) sarà disponibile sia sulle versioni BL che HE.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 51

QUESTA LA MISSION CTE CHE SI ESEMPLIFICA NEI RAGNI TRACCESS E NELLE PIATTAFORME AUTOCARRATE B-LIFT E ZED

SSemplificare il lavoro delle imprese che operano nel sollevamento di persone e cose. Da qui il costante e quotidiano impegno nella ricerca di soluzioni che - rispondendo alle più diverse esigenze professionali - ne aumentino l’efficienza, la produttività e la sicurezza. Questa la mission aziendale CTE che si declina in varietà di mezzi e attrezzature, professio-

CTE

Facilitare il lavoro

nalità del personale tecnico e commer-ciale, ricerca e progettazione, presenza territoriale, massima efficienza dei servi-zi, formazione e assistenza , consulenza tecnica e finanziaria. Una “metodologia” che in 30 anni di crescita ha portato CTE a essere un gruppo europeo in grado di competere a livelli molto elevati su qual-siasi mercato e con una presenza com-merciale su tutti i continenti. In termini produttivi la competenza CTE si traduce in tre gamme: i ragni Traccess e le piat-taforme autocarrate B-Lift e Zed.Traccess è la gamma di piattaforme se-moventi cingolate compatte e versatili pensate per il lavoro aereo in aree inter-ne, esterne, applicazioni nel verde, im-piantisti, fuoristrada e accessi stretti dove altre macchine non possono essere utiliz-zate per problemi di peso o di dimensioni

Ple

52 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ C’è anche GenieLa gamma di prodotti CTE comprende anche il marchio Genie, di cui la società è distributrice in Italia dal 1987. Nello specifico, la gamma Genie messa a disposizione del mercato italiano da parte di CTE comprende 24 modelli di piattaforme verticali (o scissor), 12 piattaforme girevoli articolate, 6 telescopiche, 8 sollevatori in alluminio per persone e 6 sollevatori in alluminio per materiali. La collaborazione tra CTE e il marchio Genie si confermerà al GIS, dove CTE sarà presente presso lo stand di Genie Terex in area esterna.

e di elevate pendenze. La gamma - che annovera tre modelli da 13 m (Traccess 135), 17 m (Traccess 170 e Traccess 170E) e 23 m (Traccess 230 e Traccess 230 E) di altezza massima e fino a 12 m di sbrac-cio – vede come caratteristiche comuni la portata di 200 kg in tutta l’area di lavoro, senza doppie portate e limitatori di cari-co; il jib, che consente di avvicinarsi ai punti di lavoro più difficili; la verticalità nella discesa e nella salita che permette di operare, agendo con un solo comando, per chiudere e aprire il pantografo; un’al-tezza da terra inferiore ai 2 m per il pas-saggio sotto le porte anche di 1 m di lar-ghezza; e un’estrema facilità di trasporto. L’assenza di cavi e tubazioni esterne al braccio garantiscono un design pulito ed evitano problemi durante le fasi di lavoro. La gamma Zed comprende piattaforme autocarrate da 14 a 32 m di altezza e si caratterizza, com’è evidente nella deno-minazione, per la configurazione a “Z”

in combinazione con la torretta girevole e telescopica, che permette di oltrepas-sare ostacoli posti fino a 12 m di altezza con un sbraccio fino a 20 m. L’escursione degli stabilizzatori consente di stabiliz-zare la piattaforma affrontando dislivelli fino a 220 mm. Mentre alcuni modelli be-neficiano della stabilizzazione ad H per stabilizzare la macchina anche in spazi ridotti. In quest’ottica da segnalare anche

la stabilizzazione variabile (in sagoma, a destra, a sinistra o estesa) e la portata maggiorata (fino a 300 kg).La gamma CTE si completa con le piat-taforme telescopiche autocarrate B-Lift suddivise in Versione Pro (fino a 3,5 t), Versione Easy (fino a 3,5 t) e High Range. Quest’ultima è il fiore all’occhiello della linea B-Lift con altezze di lavoro da 39 a 61 m. Ampia la disponibilità di opzioni e personalizzazioni per gli utilizzi più gravosi.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 53

GENIE CREDE NELLA PROPRIA GAMMA DI NUOVI SOLLEVATORI TELESCOPICI. CHE SI, SONO DISPONIBILI ANCHE IN ITALIA

IIl sollevatore telescopico è una macchina difficile da progettare. Non solo tecnicamente, ma anche e so-prattutto se si ha l’obiettivo di risponde-re alle esigenze dei clienti. Già. Quali clienti? Quelli finali (o gli utilizzatori)

GENIE

I nuovi sei

che cercano macchine affidabili, resi-stenti e versatili, o i noleggiatori che invece cercano buoni profitti, compat-tezza, portata e capacità di rotazione? Genie risponde a tutto questo con sei nuovi sollevatori telescopici, presentati

a Intermat ma nati a Umbertide. I sei mo-delli si dividono in tre categorie adatte ad applicazioni specifiche: il compatto, gli hi-reach e i girevoli. Con un’altezza di sollevamento fino a 13,57 m e 17,61 m, una capacità di sollevamento di 4.000 kg

54 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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+ Sempre più forte Nel 1987 CTE e Genie definirono un accordo di esclusiva per la commercializzazione delle piattaforme aeree americane, ma non per i sollevatori telescopici che venivano gestiti da una rete autonoma Genie. I recenti mutamenti del mercato e la volontà di Terex AWP di prepararsi in modo adeguato a una nuova fase di crescita, nonché di soddisfare in modo più completo le esigenze dei propri clienti, hanno portato però a un’evoluzione dell’accordo, basato ora su una duplice

strategia che prevede l’interazione tra le due reti commerciali. Il rinnovato accordo di distribuzione tra Terex AWP e CTE prevede quindi l’interazione delle rispettive forze commerciali e la commercializzazione da parte di entrambe, e direttamente agli utilizzatori finali, sia delle piattaforme aeree che dei sollevatori telescopici Genie.

e 3.000 kg alla massima altezza, i solle-vatori hi-reach GTH-4014 e GTH-4018 offrono prestazioni di alto livello nella configurazione con stabilizzatori. La trasmissione idrostatica e il nuovo riduttore consentono alle macchine di sfruttare una coppia elevata e una maggiore velocità, mentre in cantiere si possono apprezzare soprattutto la lunga portata, l’eccellente raggio di sterzata esterno, la larghezza complessiva della macchina e la buona guidabilità. Risul-tano invece semplici e intuitivi da uti-lizzare i sollevatori girevoli GTH-4016 R, GTH-4018 R e GTH-5021 R che tro-vano le sfide per cui sono stati proget-tati in quei cantieri dove sono richiesti sbraccio e capacità di sollevamento ai massimi livelli. Con comandi tra i più intuitivi oggi disponibili, gli operatori acquistano rapidamente dimestichezza nelle manovre e sono subito pronti a ini-ziare il lavoro, qualsiasi sia il loro livello di esperienza. Oltre alla capacità di sollevare carichi notevoli con o senza stabilizzatori, la tor-retta girevole agevola il posizionamento, rendendo le operazioni più semplici, ra-pide e precise. I tre modelli girevoli di questa famiglia offrono altezze di solle-vamento da 15,42 m a 20,87 m, capacità da 4.000 kg a 5.000 kg e fino a 2.000 kg o

2.500 kg alla massima altezza. Per chiu-dere non manca quindi che il compatto, ossia il GTH-2506 che con un’altezza di sollevamento fino a 5,79 m, una capacità di sollevamento di 2.500 kg e 2.000 kg alla massima altezza, riunisce in se ca-ratteristiche prestazionali di buon livello in un formato concentrato. Grazie alle sue dimensioni compatte, questa mac-china è infatti adatta a un’ampia gam-ma di applicazioni, quali lavori edili in interni ed esterni, ristrutturazioni, opere in muratura, architettura paesaggistica e attività industriali. Tra le diverse no-vità, gli assali sono dotati di doppi freni a disco per assicurare tutta la potenza frenante e la robustezza necessarie per ore e ore di lavoro in cantieri con condi-zioni ambientali estreme.

Antonello Cozzolino

Lorenzo Cipriani

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 55

LA SEMPLICITÀ APPLICATA ALLA

PIATTAFORMA AUTOCARRATA. IN UN

COSTRUTTORE: GSR

“C“Complicare è facile, semplificare è dif-ficile”. Il concetto dell’artista e designer Bruno Munari si sposa perfettamente con la filosofia costruttiva GSR, che ha elet-to la semplicità costruttiva come propria mission aziendale. Una filosofia proget-tuale e applicativa che si ritrova in tutte le famiglie dei mezzi del costruttore rimi-nese e che si associa ad altri due cardini di fondamentale importanza: rigidezza e affidabilità. Concetti evidenti nella serie PX, dai 18 ai 29 m di altezza, ma che rag-giunge i 36 m nelle versioni PXJ con jib. Una famiglia cui appartengono non pochi record. La E240PX, presentata la prima volta all’APEX 2011, è stata la macchi-na numero 6.000 prodotta dall’azienda

GSR

Parola d’ordine “Semplificare”

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56 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

riminese e lo stesso modello (il numero 7.000) pochi mesi fa ha preso la strada della Germania, acquistata da un cliente già possessore di una E210PX (10 m di sbraccio integrale con 220 kg di portata). Sotto il profilo tecnico alla doppia artico-lazione, la serie PX abbina un design pri-vo di ingombri che permette di raggiun-

ni di riavvolgimento. Speciali spazzole autopulenti impediscono l’ingresso di de-triti all’interno degli elementi telescopi-ci. Gli stabilizzatori compatti consentono una facile stabilizzazione con un ingom-bro molto ridotto e un ottimo livellamento su pendenze e terreni sconnessi. Il che permette di sfruttare al meglio tanto la portata in cesta (220/250/280/300 kg) quanto lo sbraccio massimo. Gli allesti-menti arrivano fino a 24 m su veicoli da 3,5 t quali Nissan Cabstar, Renault Ma-xity, Iveco Daily e Mercedes Sprinter. Si sale di categoria con i modelli E270PX e E290PX che sono applicati a veicoli da 6 a 7,5 t con portate in navicella da 220 a 280 kg e sbracci orizzontali che superano i 15,5 m. Anche in questa categoria le mac-chine sono tutte a sbraccio integrale, con la portata massima prevista in navicella. I modelli E320PXJ e E360PXJ, da 32 e 36 m, sono invece ideali per allestimenti super compatti e per l’impiego fuoristra-da su 4x4. Questi si arricchiscono del jib terminale e consentono di raggiungere gli sbracci orizzontali massimi senza al-

+ Per il noleggioLa semplicità, nella progettazione come nell’impiego, associata ad altri plus quali rigidezza e affidabilità, sono autentici marchi di fabbrica riconosciuti e apprezzati in Italia e nel mondo. Fattori che consentono di rispondere alle esigenze professionali degli utilizzatori più diversi, sollevandoli da complessi e costosi interventi di manutenzione e che garantiscono un sicuro ritorno dell’investimento nel lungo periodo. Per questo le macchine GSR da anni sono presenti nelle flotte di alcuni dei più grandi noleggiatori europei, tra cui Lavendon Group, Loxam, AFI Platforms e Kilotou.

cuna limitazione nelle prestazioni con la portata da 280 a 320 kg e con larghezze di stabilizzazione da 3,3 a 4,6 m nella ver-sione da 22,5 m di sbraccio con 320 kg. In comune a tutte le macchine: un’alta rigidezza strutturale e una robustezza generale apprezzabile fino alle massime prestazioni di sbraccio e di portata.

gere zone di lavoro precluse a macchine telescopiche tradizionali. I comandi, con joystick, consentono movimenti fluidi, precisi e delicati e più manovre simulta-nee. La grande attenzione alla sicurezza e alla salvaguardia del mezzo si evince dai tubi e dai cavi raccolti all’interno dei bracci, mentre sono assenti sistemi ester-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 57

HAULOTTE AFFRONTA IL MERCATO CON UNA SERIE DI NOVITÀ, SIA NELLA GAMMA DI MACCHINE CHE NEI SERVIZI

PProdotti, prodotti, prodotti. Novità, no-vità, novità. Nel 2015, in occasione di Intermat, ma soprattutto dei trent’anni del gruppo, Haulotte ha fatto il pieno di entrambi. Prodotti, novità. Ma anche ser-vizi. Vediamoli in sintesi. Partiamo dalle piattaforme ad albero con jib, segmen-to per il quale Haulotte ha presentato un’intera nuova generazione composta dai primi due modelli: Star 8 e Star 10. Questi modelli sono stati progettati per offrire semplicità di utilizzo, robustezza, affidabilità e massima agilità in ogni am-

HAULOTTE

Solution provider

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58 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ I plusNon solo macchine e prestazioni, ma anche accorgimenti che possono facilitare la vita dei tecnici o salvare quella degli utilizzatori. Nel primo caso

Haulotte offre l’Haulotte DIAG mentre in termini di sicurezza il Costruttore francese mette in campo l’Haulotte ACTIV’Shield Bar. Il primo è lo strumento

attraverso il quale Haulotte Group si impegna nella riduzione dei costi globali di gestione delle proprie macchine attraverso lo sviluppo di strumenti diagnostici universali utilizzati su tutti i modelli della gamma Haulotte, dai più vecchi a quelli attuali fino alle ultime novità (AWP e sollevatori telescopici). HAULOTTE ACTIV’Shield Bar, invece, è un dispositivo sviluppato per rispondere all’esigenza di proteggere gli operatori dai rischi di intrappolamento/schiacciamento, e testimonia l’impegno di Haulotte a garantire condizioni di lavoro sicure.

bito di lavoro. Tra i principali vantaggi si possono annoverare, infatti, una buona manovrabilità in spazi di lavoro ristretti, una manutenzione minima e tempi di fermo macchina ridotti, una durata su-periore e una trasportabilità ottimale. Saltando a un’altra categoria, quella del-le piattaforme articolate, qui Haulotte ha fatto debuttare la nuova HA20 RTJ, mac-china che possiede tutti i nuovi requisiti e miglioramenti introdotti con la gamma di piattaforme semoventi articolate da 16 m inaugurata con la “sorellina” HA16 RTJ. La HA20 RTJ da 20 m si caratterizza per il nuovo design ma anche per tre pecu-liarità: un rapporto peso – dimensioni – potenza – prestazioni ottimizzato, buoni comfort e facilità d’uso nonché una cesta modulare più robusta, resistente e ergo-nomica.In tema di sollevatori telescopici invece Haulotte Group ha presentato la nuova gamma con motorizzazioni Tier 4 Final Kohler KDI 3404, nominato proprio a Pa-rigi “Diesel Of The Year”, precedendo la concorrenza in materia di emissioni. La linea HTL ha anche beneficiato di altri miglioramenti tecnici ed ergono-

mici. Al fianco delle novità assolute non possiamo non parlare dei best seller del Costruttore francese tra cui la già citata sorella minore della nuova piattaforma articolata da 20 m, introdotta lo scorso anno, che ha già avuto modo di dimo-strare tutte le sue qualità nei cantieri di tutto il mondo. Ma adesso è disponibile in una nuova versione PRO, dotata di 4 ruote motrici e sterzanti, rotazione con-tinua della torretta a 360°, assale oscil-

lante e sistema di sicurezza Activ’Shield Bar di Haulotte. Altro best seller è la piattaforma a braccio telescopico HT23 RTJ grazie a un buon raggio di lavoro, a una rapida velocità di sollevamento e a movimenti completamente proporzio-nali e simultanei per una produttività ottimale. Allestimenti migliorati invece per le piattaforme a braccio lungo, ora denominate “RTJ PRO”. I modelli HA32, HA41, e HT43 RTJ PRO dispongono ora di un allestimento di livello superiore che comprende: una nuova generazione di ceste modulari (2,44 x 0,91 m), dotata di protezione della consolle di comando e vassoio portautensili in plastica ad alta resistenza; il dispositivo di sicurezza se-condario Activ’Shield Bar (di serie sulle versioni per il mercato europeo); compa-tibilità con funzioni diagnostiche avanza-te; nuovi optional disponibili.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 59

UUn ufficio Ricerca & Sviluppo con otto progettisti e un investimento annuo del 5% del fatturato (circa 1,8 milioni di euro), per una produzione di 1.500 macchine tra piattaforme e dumper. Questi numeri fanno comprendere la recente evoluzione Hinowa, tangibile in un costante ampliamento del lay-out produttivo, nella massima attenzione per

HINOWA

Oro, Leggerezza e Prestazioni

TRE FAMIGLIE DI PRODOTTI PER ALTEZZE DI LAVORO DA 14 A 26 METRI: LE CINGOLATE HINOWA. SU TUTTE LA LIGHTLIFT 26.14 PERFORMANCES IIIS

le richieste del mercato in un’interna-zionalizzazione che mira a conquistare mercati nuovi attraverso la proposta di prodotti di qualità.Su queste linee il costruttore veronese ha sviluppato tre famiglie di prodotti de-dicati al sollevamento, i cui nomi danno una chiara spiegazione del nostro titolo. La gamma Goldlift comprende le versio-

ni Goldlift 14.70 IIIS e Goldlift 17.80 IIIS; la famiglia Lightlift è composta dai mo-delli Lightlift 14.72 IIIS, Lightlift 19.65 IIIS e Lightlift 23.12 IIIS; la linea Perfor-mances annovera le piattaforme Lightlift 17.75 Performances IIIS, Lightlift 20.10 Performances IIIS e la recente Lightlift 26.14 Performances IIIS. Senza dimenti-care come i mezzi cingolati Hinowa pos-

Ple

60 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ L’eco dell’eventoA qualche mese di distanza – l’evento è andato in scena a fine giugno – non si è ancora esaurito l’eco dei National Open Days di Nogara, cui hanno partecipato circa 300 persone, rappresentanti di 150 aziende. Operatori del settore che, in due giorni di festa, hanno potuto vedere da vicino come nascono e vengono costruite le piattaforme, i sottocarri e i dumper Hinowa. Prodotti che per l’80% sono destinati al mercato internazionale e vedono un notevole appeal anche per quanto concerne il settore del noleggio.

sano beneficiare della versione Lithium, cioè con motore elettrico alimentato con batterie al litio che non richiedono ma-nutenzione e permettono di lavorare in interni senza essere collegati alla rete elettrica. La gamma completa si conno-ta della sigla IIIS che va a identificare una caratteristica comune, decisamente apprezzata: la stabilizzazione e destabi-lizzazione automatica di serie. Allo stesso modo tutte le macchine sono dotate di radiocomando o di filocoman-do. La Goldlift 14.70 IIIS è una macchina equipaggiata con motore termico Honda da 12,7 CV o unità Hatz da 10 CV che raggiunge i 14 m di altezza di lavoro e uno sbraccio massimo di 7 m. Stessi mo-tori, ma altezza di 16,91 m e sbraccio di 8,18 m, per la Goldlift 17.80 IIIS. Le opzioni motoristiche diventano tre (due Honda e un Hatz) per la Lightlift 14.72 IIIS, macchina da 13,90 m di altez-za e 6,76 m di sbraccio. Si sale di catego-ria con la Lightlift 19.65 IIIS che sfiora i

lift 20.10 Performances IIIS sono invece due macchine che non presentano alcu-na restrizione di portata e raggiungono rispettivamente altezze di 17,06 e 20,15 m e sbracci di 7,5 e 9,7 m con una capa-cità di 230 kg. Qualche parola in più la merita la nuo-va Lightlift 26.14 Performances IIIS in virtù di prestazioni ragguardevoli: 25,7 m di altezza operativa, sbraccio di 13,6 m e portata di 230 kg sull’intero arco di lavoro. Il braccio, in Domex 700, con-sente traiettorie filo muro e permette di superare con facilità eventuali ostacoli in quota, il sottocarro è a carreggiata varia-bile da 990 mm a 1.490 mm e la luce dal suolo è di 700 mm. La motorizzazione prevede un’unità termica Kubota a tre cilindri raffredda-ta a liquido, Tier4, e un motore elettrico 110-220 V.

HINOWA

Oro, Leggerezza e Prestazioni

19 m di altezza operativa e presenta uno sbraccio di 6,40 m. La Lightlift 23.12 IIIS assesta l’altezza operativa a oltre 23 m, mentre lo sbrac-cio è di 11,63 m; in questo caso la scelta motoristica è tra Honda e Perkins. Lightlift 17.75 Performances IIIS e Light-

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 61

QUATTRO NOVITÀ PER ALTRETTANTE GAMME DI PRODOTTO DI IMER

IMER

Quattro per quattropermanente. La macchina presenta una piattaforma di grande capacità, con una lunghezza comples-siva di 3,95 m (con esten-

sione manuale di 1,4 m) e stabilizzatori automatici per livellare su terreni non perfettamente pia-

ni, anche se è possibile lavorare alla massima altezza (13,90 m), en-

tro gli angoli di inclina-zione ammessi, senza obbligo di usare gli

stabilizzatori. La macchina per-mette inoltre di traslare alla

massima al-tezza senza limitazioni

di portata che al mas-simo è di 350 kg, autorizzata

anche sull’estensione della piattaforma. Restiamo nel-

la gamma Access ma ci spostiamo sulle IT 220 che acquisiscono

due modelli: IT 14220 e IT 17220, con altezza di lavoro rispettivamente di

16,40 e 19 m. Entrambe sono disponibili sia in versio-ne diesel che elettrica, quest’ultima una rarità

su piattaforme di questa dimensione. Da evidenziare la doppia estensione manuale asim-metrica della piattaforma (2 m

anteriore cui si aggiungono 90 cm in posteriore), che ga-rantisce un’ampia superficie di lavoro di 6,8 m. Si tratta di piattaforme versatili, adatte

per interni/esterni e per qualsiasi terreno grazie all’assale oscillante e alla trazione integrale sempre in presa.

Le due piattaforme sono dotate di stabilizzatori automatici per livellare la macchina su terreni sconnessi o inclinati mentre su terreni piani la

stabilizzazione non è obbligatoria. Con il modello IT 14220 è possi-bile la traslazione a pieno carico

(800 kg) alla massima altezza di lavoro (16,40 m), mentre con il modello IT 17220 la trasla-

zione a pieno carico (540 kg) è possibi-le fino all’al-tezza di la-voro di 16 m. Per entrambi i modelli la portata mas-sima è auto-rizzata anche sull’estensio-ne della piat-taforma.

+

GGrande fermento in casa Imer che si ap-presta ad affrontare il GIS forte di una nutrita schiera di novità. A partire dalle piattaforme a forbice elet-triche della serie 80 che vede l’evoluzione della precedente IT 4680 MC nella nuova IM 4680 MC. Quest’ultima adotta il carro base dei modelli IM 80 ma presenta un’estensione laterale della piattaforma di 0,36 m equipaggiata con cancelletto scorrevole e apertura massima di 60 cm che aumenta la capacità di carico di og-getti ingombranti, lasciando immutate maneggevolezza e agilità. Altra novità è la possibilità di traslare alla massima al-tezza mantenendo la piattaforma latera-le estesa e con la massima capacità con-sentita. Il peso complessivo è di 1.535 kg. Nella gamma Imer Access fa la sua apparizione la nuova IT 12180 DE, piat-taforma adatta sia per uso esterno che in-terno grazie alla doppia alimentazione diesel ed elettrica, senza nessuna limi-tazione di prestazioni e idea-le su qualsiasi tipo di terreno grazie all’assale oscillante e alla trazione integrale

Le cingolateL’IM R 13 arriva al GIS nel suo allestimento definitivo. Il ragno, con

altezza di lavoro massima di 13 m si aggiunge ai due modelli Imer Access IM R 15 e IM R 19. Si tratta di una macchina telescopica

con una struttura del braccio corta a 4 elementi. Le dimensioni compatte (lunghezza massima con cestello di 3,5 m) e il peso

totale di 1.460 kg ne permettono il trasporto su camion da 3,5 t. Grazie al sistema di montaggio rapido, il cestello può essere rimosso,

permettendo il passaggio attraverso le comuni porte. A terra e stabilizzata, invece, l’ IM R 13 vanta ingombri di soli 2,7 x 2,8 m ma

ne esiste anche una versione con cingoli allargabili idraulicamente.

Ple

62 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

AREA ESTERNA STAND F2 BISPAD. 1 GALLERIA

LA SERIE RT DEGLI SCISSOR JLG NON PASSA INOSSERVATA. IL NUOVO 5394RT È UNA MACCHINA POLIEDRICA E POSSENTE

EEdilizia, impiantistica, installazione di pannelli, ma anche produzioni televisi-ve, cinematografiche o eventi sportivi. Sono quasi infinite le applicazioni per la serie RT degli scissor JLG. Macchine robuste, di grandi dimensioni, concepite e costruite per muoversi agevolmente sui terreni accidentati e per garantire un’ele-vata capacità di sollevamento ad altezze comprese tra i 10,06 e i 18,30 m. Macchi-ne concrete, pensate per una produttività ad alti livelli. All’interno della gamma spicca il nuo-vo scissor 5394RT presentato a Intermat 2015, che con la piattaforma Mega-Deck®, abbina a un’area di lavoro di oltre 13,5 m2 una capacità di carico di 680 kg. Qualità tecniche di tutto rispetto che si traducono in una maggiore pro-duttività consentendo di portare in quo-ta un maggior numero di operatori, di strumenti e di materiali. Ma per essere realmente efficiente, una macchina con queste caratteristiche non può prescin-dere dalla mobilità. Largo, quindi, alla trazione integrale idrostatica per supera-re pendenze del 40%, all’asse oscillante frontale, alla trasmissione automatica e all’opzione di equipaggiarla di martinet-

JLG

Robusta, concreta, produttiva

Ple

64 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

ti idraulici autolivellanti (con un tempo medio di livellamento compreso tra 15 e 30 secondi) che consentono un posizio-namento ultrarapido. Nell’area di lavoro la macchina è equi-paggiata con una prolunga standard a estrazione multi-posizione su 1,15 m, ma è pronta ad accogliere tutti gli accessori Workstation in the Sky®, pensati per un evidente incremento delle prestazioni. Il pacchetto Skypower® comprende un ge-neratore con potenza di uscita continua di 7.500 W, un cavo d’alimentazione e una tubatura di aria/acqua installata nel condotto d’alimentazione; il pacchetto

Skyglazier® prevede il telaio per vetri e pannelli protetti dai danneggiamenti; o il pacchetto Nite Bright®, con lampade da 40 W per illuminare l’area di lavoro e ide-ale per lavori notturni e per qualsiasi atti-vità in condizioni di scarsa illuminazione. Robusta, grazie alle particolari coperture in acciaio, la 5394RT garantisce consumi ridotti e non crea problemi neppure per quanto concerne la manutenzione: un facile accesso a tutti i componenti del vano motore agevola infatti qualsiasi tipologia di intervento. Con la 5394RT, JLG conferma la capacità nel progettare macchine in linea con le esigenze prati-che degli operatori, alla ricerca di quelle prestazioni che permettano di aumentare la produttività senza pregiudicare quali-tà ed efficienza del lavoro.

+ Dati TecniciModello JLG 5394RTAltezza della piattaforma 18,30 mLarghezza 2,39 mCapacità piattaforma 680 kgTrazione integrale idrostaticaPendenza superabile 40%Estensione piattaforma 1,22 mCapacità in estensione piattaforma 227 kgPeso 7.994 kg Motore Diesel Kubota D1305 Potenza massima 18,5 kW (24,8 hp)

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 65

NEI PROSSIMI SEI MESI PROMETTONO FUOCO E FIAMME. PERCHÉ L’OBIETTIVO È DIVENTARE LEADER DEL MERCATO A SOLI TRE ANNI DALLA NASCITA DELL’AZIENDA. E SONO SULLA BUONA STRADA

GGolden year per Palfinger Platforms Italy che si prepara a dominare le classifiche del mercato dall’alto del boom di vendi-te che ha registrato nel primo semestre 2015, con più di 80 piattaforme vendute. La nuova realtà modenese frutto di una joint venture italo-tedesca si prepara, a soli tre anni dalla sua nascita, a con-quistare la leadership del mercato Italia già a partire dal 2016, come definito nei programmi di sviluppo dell’azienda, e si appresta a lanciare sul mercato la Short Smart Class ovvero una gamma a partire da 9 m di altezza operativa e caratte-rizzata da dimensioni molto compatte. Queste due caratteristiche principali renderanno le nuove piattaforme Short Smart Class particolarmente appetibili per le flotte noleggio specializzate, re-altà che oggi richiedono sempre di più prodotti compatti e di nicchia per dif-ferenziarsi dal mercato globale troppo inflazionato e con prezzi troppo livella-ti. Modello che racchiude molte (se non tutte) le principali features della gamma è sicuramente la P130A, piattaforma ultracompatta che proprio per questo viene installata su pick up, e di preciso sugli autotelai del Ford Ranger, raggiun-gendo un’altezza di lavoro di 13 m e uno

PALFINGER PLATFORMS ITALY

Attenti a PPI

Ple

66 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Le origini Palfinger Platforms Italy è una joint venture nata a inizio 2013 dalla sinergia tra il Gruppo industriale austriaco Palfinger AG, fra i leader a livello mondiale nel campo del sollevamento, e l’italiana Sky Aces, giovane azienda specializzata nel campo delle piattaforme aeree. La nuova realtà nata dalla joint venture è impegnata nella progettazione, realizzazione, commercializzazione e servizio post vendita di ben otto diverse gamme di piattaforme e macchine in genere per il sollevamento, dalla gamma Smart di modelli autocarrati e in versione kit, fino alla gamma di piattaforme articolate e telescopiche, dai 14 ai 24 mt di altezza di lavoro. Attraverso queste nuove famiglie di prodotti viene così completato il già esistente catalogo di piattaforme aeree proposte da Palfinger fino ai 100 m di altezza di lavoro e realizzate in Germania. Palfinger è nel mondo sinonimo di qualità dei materiali e di accuratezza nella progettazione e assemblaggio del prodotto, tutte doti ereditate da Palfinger Platforms Italy che rivolge particolare attenzione alla soddisfazione del cliente offrendo prodotti di qualità, dal design ergonomico e di semplice utilizzo, caratteristiche che li rendono alla portata di tutti. La rete Palfinger, infine, permette di garantire la distribuzione dei nuovi prodotti e la loro assistenza in tutto il mondo.

sbraccio di 6,3. Le dimensioni a macchi-na chiusa sono a dir poco ridotte, con un’altezza di soli 1,88 m e una lunghezza totale di 5,5. Nota a parte merita il nuovo sistema di stabilizzazione che permette il posizionamento su terreni scoscesi e disconnessi per interventi rapidi e veloci sempre nella massima sicurezza opera-tiva, carattere primario delle macchine Palfinger. Ma la P130A è solo la prima di tante sorprese. Durante i tre giorni del GIS 2015, che si svolgerà a Piacenza dall’1 al 3 ottobre, saranno svelati altri modelli sempre ca-

ratterizzati dal connubio tra prestazio-ni, ingombri compatti e semplicità d’uso che da sempre contraddistingue i pro-dotti Palfinger Platforms Italy.E con il potenziamento del proprio or-ganico mediante l’inserimento nei set-tori commerciali Italia ed estero di due nuove figure che daranno un ulteriore slancio alle attività di vendita, Palfin-ger Platforms Italy si appresta a vivere i prossimi sei mesi in un brulicare di no-vità e innovazioni che consolideranno la posizione di Palfinger Platforms Italy in Italia e nel Mondo.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 67

...PLATFORM BASKET. IL COSTRUTTORE EMILIANO È LIETO DI ANNUNCIARE LA PROPRIA PARTECIPAZIONE ALLA QUINTA EDIZIONE DEL GIS, UN APPUNTAMENTO ESSENZIALE PER GLI OPERATORI DEL SOLLEVAMENTO. APPUNTAMENTO A PIACENZA DALL’1 AL 3 OTTOBRE 2015

IIl GIS sarà l’ennesima occasione per l’a-zienda di Poviglio di metter in mostra i suoi gioielli. Ma sarà anche l’occasione di festeggiare i primi dieci anni di attivi-tà. A Piacenza saranno esposti (con gran-de fierezza) i modelli che hanno fatto e

PLATFORM BASKET

Sempre più...

che stanno facendo la storia e il successo di quest’azienda tutta Made in Italy: gli Spider 13.80, 18.90 PRO, 22.10 EVO e il 33.15. Di particolare interesse sarà il nuovo spider 22.10 EVO, una versione alleggerita rispetto al suo predecessore,

strumenti indispensabili quando si deve lavorare in spazi ridotti o su terreni im-pervi. Sono infatti un ottimo strumento di lavoro per chi si dedica alla potatura, ai lavori di manutenzione, di verniciatura e a qualsiasi altro lavoro di difficile accesso

caratteristica che consente di innalzare la portata in cestello a 230 kg, invece dei 200 standard. La leggerezza complessi-va della macchina rende molto più prati-co e semplice anche il trasporto, mentre le tre versioni disponibili (standard, elet-trica ed ibrida) ne fanno una piattaforma davvero versatile in quanto a possibili applicazioni. Tutta la gamma Platform Basket ha un metodo che si ispira a una flessibilità assoluta con un solo obietti-vo: essere disegnata per rispondere alle esigenze del mercato. Questa attitudine fa si che le piattaforme Platform Basket vengano apprezzate in tutto il mondo per la loro stabilità e, allo stesso tem-po, per la loro compattezza, rendendole

Ple

68 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Semplicemente Oggi più che mai Platform Basket si sta impegnando nel rendere i propri prodotti più semplici e attenti alle esigenze dei clienti. Perché l’essenza delle sue piattaforme sta nella loro semplicità, che rendono il loro utilizzo estremamente intuitivo oltre che sicuro. Proprio in quest’ottica è stato appena introdotto su tutta la linea PRO un display a colori disposto sul quadro generale, che permetterà al cliente fi nale di poter vedere in modo chiaro e preciso lo stato e il corretto funzionamento della macchina. Il nuovo display è l’ennesima dimostrazione della grande esperienza che Platform Basket ha accumulato durante i suoi dieci anni e del suo impegno a guardare sempre avanti.

con normali piattaforme. “L’innovazio-ne è tutto. Quando si è in prima linea si riesce a vedere quale sarà la prossi-ma innovazione necessaria. Quando si è dietro, si devono spendere le energie per recuperare terreno” afferma Carlo Molesini, direttore commerciale dell’a-zienda, che continua: “L’esperienza da noi maturata è sinonimo di competenza e di affi dabilità: in Platform Basket siamo

completare l’intera gamma, divenendo una delle poche aziende al mondo ca-pace di offrire altezze comprese tra i 13

e i 33 m, rendendola sempre più leader nel settore di piatta-forme aeree su cingo-

li. Durante i suoi pri-mi dieci anni di storia

Platform Basket è stata capace di sviluppare un

marchio noto a livello in-ternazionale, qualcosa di

incredibile guardando in-dietro agli inizi e sapendo che il settore di piattaforme aeree su cingoli rappre-senta un mercato di nicchia ; ora guarda al futuro con il desiderio di continuare questo percorso, guidato sempre dalla curiosità e dalla passione che da sempre contraddistinguono lo staff Platform Ba-sket, che sarà lieta di accogliervi presso il suo stand.

abituati a fare tutto con cura, precisione e passione. Nulla è fatto con approssi-mazione”. L’azienda di Poviglio sta met-tendo proprio questa esperienza nella progettazione del nuovo spider 27.14, una piattaforma cingolata estremamente compatta (unica di soli 3,5” di larghezza) che garantisce un’altezza di lavoro di 27 m e uno sbraccio laterale di 14. Il nuovo 27.14 permetterà a Platform Basket di

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 69

IIl mondo del sollevamento presenta una varietà di macchine quasi incredibile. Ci sono quelle ultra semplificate, quelle ipertecnologiche, quelle pressoché in-comprensibili. Poi ci sono le piattaforme pensate e realizzate appositamente per i veri professionisti ed esperti del mestie-re, che sono in grado di apprezzarne i vantaggi e le notevoli capacità tecniche. In questo settore rientrano appieno le Serie Socage TJ e TJJ, con un range di lavoro compreso tra i 30 e i 75 m. Queste macchine si caratterizzano per uno (le TJ) o due (le TJJ) jib, ovvero quell’ulte-riore snodo che permette un maggiore movimento e di superare più facilmente gli ostacoli in quota grazie all’assenza di ingombri sotto il cesto.

IDEALE PER APPLICAZIONI SOTTO CAPRIATA E SOTTOPONTE, LA FORSTE 75TJJ PUNTA DECISAMENTE IN ALTO. SENZA TIMORI

SOCAGE

Per lavori particolari

Ple

70 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Top di gamma è la ForSte 75TJJ, una piat-taforma aerea articolata installabile su autocarri con PTT minimo di 32 tonnella-te e, come suggerisce la denominazione, equipaggiata con un jib secondario che, è quasi tautologico ma rimane opportu-no sottolinearlo, permette all’attrezzatura di compiere manovre non effettuabili da una tradizionale piattaforma articolata con singolo jib. Grazie a questa caratte-ristica la ForSte 75TJJ è infatti in grado di effettuare complessi posizionamenti sotto capriata e sottoponte. A livello prestazio-nale ci troviamo di fronte a una macchina

con i fiocchi. Infatti la piattaforma Socage raggiunge un’altezza massima di lavoro di 75 m e uno sbraccio massimo di 40 m, a fronte di una capacità di carico di 600 kg (pari a sei operatori con i relativi at-trezzi). Performance simili richiedono una stabilizzazione adeguata, ecco perché la Socage è dotata, di serie, di un sistema a più aree che permette all’operatore di

+ Dati tecniciModello ForSte 75TJJAltezza massima 75,00 mAltezza cesto 73,00 mCesto in Alluminio allargabile idraulicamenteArgano 900 kgDimensione cesto 230x360x90x110 cmPortata Cesto 600 kgRotazione Cesto 360° (180°+180°)Rotazione Torretta 700°Sbraccio Massimo 40,00 mStabilizzazione HE + HEComandi ElettroidrauliciP.T.T. 32 t

scegliere tra diverse opzioni a seconda dello spazio disponi-bile per il mezzo. Le traverse stabilizzatrici posteriori sono composte da due estensioni idrauliche che aumentano il poligono di stabilizzazione e quindi lo sbraccio massimo dell’attrezzatura. A questo proposito il sistema di control-lo elettronico della piattafor-ma calcola automaticamente, a seconda dell’apertura delle quattro traverse stabilizzatrici, l’area di lavoro sicura. La mac-china prevede un visualizzato-re LCD da 7 pollici nei coman-di del cestello che consente un controllo in tempo reale di molteplici informazioni tra le quali spiccano l’area di lavoro

in 2D, lo stato del limitatore di momento e quello degli stabilizzatori. La rotazione della parte aerea è di 700° grazie a un sistema con ralla; mentre quella del cesto è di 360° (180°+180°). Per incrementare le possibilità di applicazione, la ForSte 75TJJ può essere equipaggiata con un verricello idraulico montato su jib, con capacità di 900 kg.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 71

LA GAMMA MHT (MANITOU HEAVY TELESCOPIC) SI ARRICCHISCE DEI NUOVI MODELLI: MHT 10130, MHT 10180 E MHT 10230

AAlzi la mano chi, tra letteratura e cine-ma, non ha mai sentito nominare i mo-schettieri di Alexandre Dumas. Quegli eroi, della Francia seicentesca, impe-gnati a combattere con le guardie del tremendo (almeno per lo scrittore fran-cese) cardinale Richelieu. Oggi, i tre moschettieri, attraverso il nostro ardito traslato, in luogo dei rinomati Athos, Porthos e Aramis, divengono i tre nuovi modelli di sollevatori telescopici MHT 10130, MHT 10180 e MHT 10230 pro-

MANITOU

I tre moschettieri

dotti, e non poteva essere altrimenti, dal Costruttore italofrancesce Manitou, ne-gli stabilimenti di Castelfranco Emilia.Presentati ufficialmente al mercato nel mese di giugno, i tre sollevatori vanno ad accrescere la gamma Manitou Heavy Telescopic (da cui l’acroni-mo MHT) pensata per la movimen-tazione di carichi pesanti e/o volumi-nosi su terreni difficili e irregolari. Come tutti i modelli della gamma - che già comprende le versioni MHT

Sollevatori telescopici

72 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

790, 1490 e 14350, quest’ultimo il solle-vatore telescopico più grande al mondo - i nuovi MHT trovano applicazione in molteplici settori: dall’edilizia ai lavori pubblici, dall’industria pesante fino alle miniere o alle grandi infrastrutture come strade, ponti, aeroporti e via di questo passo. I telescopici MHT garantiscono, infatti, prestazioni, affidabilità, preci-sione dei movimenti, manovrabilità, capacità fuoristrada ed estrema robu-stezza. Tanta potenza (con capacità di sollevamento da 7.500 a 13.500 kg per i nuovi modelli) che si associa a una no-tevole precisione dei movimenti garan-tita dalla trasmissione idrostatica e dalla semplicità d’utilizzo. Caratteristiche che propongono gli MHT come macchine ideali ovunque vi siano carichi pesan-

+ Dettagli TecniciAltezza di sollevamento (m)Capacità di sollevamento (kg)Sbraccio max (m)Capacità di sollevamento al max sbraccio (kg)Peso (kg)Raggio di sterzata (m)Sforzo di trazione (daN)Motore

Trasmissione

AssiPneumaticiFrame leveling/Stabilizzatori

MHT 101309,62

7.5005,17

3.500

18.4905,34

10.800Mercedes

176 hp/129 kWStage 4

Idrostatica con cambio a 2 marce

Dana17.5R25

Si/no

MHT 101809,63

11.0005,56

5.300

24.0005,50

15.970Mercedes

176 hp/129 kWStage 4

Idrostatica con cambio a 2 marce

Omci16.0R25

Si/no

MHT 102309,70

13.5005,87

6.000

28.3505,40

18.500Mercedes

176 hp/129 kWStage 4

Idrostatica con cambio a 2 marce

Omci18R25Si/no

ti e voluminosi, ma da movimentare in modo preciso e delicato. Senza dimen-ticare come la riconosciuta affidabilità Manitou si abbini in queste macchine a una particolare robustezza – grazie alla struttura sovradimensionata e al telaio rafforzato – e a un’interessantissima propensione al fuoristrada, agevolata anche da una manovrabilità a quattro ruote motrici e direttrici. Un insieme di caratteristiche tecniche che fanno degli MHT le macchine ide-

ali per cave, miniere, o per l’Oil&Gas. Senza scordare gli evidenti impieghi nell’edilizia prefabbricata o tradizionale. A livello tecnico va sottolineata anche la presenza di un correttore di livellamento che compensa le variazioni del terreno di +/- 10°, garantendo la massima stabi-lità e la più elevata sicurezza. Quest’ulti-mo aspetto è inoltre salvaguardato dalla cabina ROPS/FOPS, dal dispositivo di controllo del carico (in opzione su al-cuni modelli della gamma), dall’E-reco system per gli accessori, di telecamere anteriori e posteriori (su richiesta) e dal freno di stazionamento automatico.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 73

SE STATE CERCANDO UNA MACCHINA POLIVALENTE CHE SAPPIA ALL’UOPO AGIRE COME GRU, PALA, MULETTO O PIATTAFORMA, ALLORA IL ROTO 45.21 DI MERLO FA AL CASO VOSTRO. ECCO PERCHÉ

LLa location è da urlo. Siamo a Cime Bian-che, ai piedi del Cervino, a 2.814 m di altezza. La località è famosa per le piste da sci mozzafiato facilmente raggiun-gibili da Cervinia grazie a una serie di nuovi impianti di risalita. Bene, che ci facciamo qui? Siamo venuti per scopri-re chi e con che mezzi si sta occupando della realizzazione del nuovo impianto di innevamento delle piste del Cervino, attualmente gestite dalla Cervino SpA. E abbiamo avuto una gradevole sorpresa. Dei lavori è stata incaricata Ivies, azien-da di una delle realtà construction fiore all’occhiello della nostra nazione, il grup-po Cogeis. Che per realizzarli sta usando mezzi del proprio parco macchine, tra cui un sollevatore telescopico Roto 45.21 di Merlo che è anche il protagonista del nostro articolo. Arrivati a destinazione grazie appunto agli impianti di risalita poc’anzi descritti, troviamo il nostro Roto in piena attività presso il cantiere che sta costruendo l’edificio destinato a ospitare il gruppo pompe dell’impianto di inneva-mento, che si sviluppa per mentri e metri lungo tutte le piste del Cervino. Ma se la location è da urlo, la definizione vale anche per le condizioni in cui il cantiere sta erigendo la struttura. Le difficoltà non sono poche, legate principalmente alla morfologia del luogo stesso, non facile da raggiungere via strada. Una difficoltà che non ha minimamente preoccupato il Roto 45.21 che, giunto a Cervina per mezzo del consueto camion da trasporto, ha poi affrontato sulle sue ruote il sen-tiero sterrato che conduce al pianoro. E questo è già un plus enorme. A cui si aggiunge il fatto che, data la sua stessa natura di macchina telescopica rotativa,

MERLO

Fa di tutto

+ Il dealerLa Tractor Service nasce nel 1968 come concessionario macchine e attrezzature agricole, con annessa officina riparazioni. A partire dal 1988, entra nel settore delle macchine industriali, ampliando la gamma dei prodotti offerti e potenziando il settore assistenza e riparazione con 5 furgoni adibiti a officina mobile per assistenza presso il cliente, oltre a due autocarri con gru e un autoarticolato specifico per la consegna e/o il recupero dei mezzi presso il domicilio del cliente. Nel gennaio del 2001 apre una filiale ad Aosta che ospita un ufficio vendite, un magazzino ricambi e un’officina riparazioni, anch’essa con un furgone attrezzato come officina mobile a disposizione. Sensibile alle esigenze del mercato, negli ultimi anni Tractor Service ha avviato anche l’attività di noleggio di macchine movimento terra e accessori. Oltre alla sede principale di Romano Canavese e quella di Aosta, Tractor Service ha anche una sede a Torino.

Sollevatori telescopici

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+ I numeri del roto 45.21PRESTAZIONIPortata massima (kg) 4.500Altezza di sollevamento (m) 20,8Sbraccio massimo (m) 18Altezza alla massima portata (m) 10,6Sbraccio alla massima portata (m) 7,1Portata alla massima altezza (kg) 2.500Portata al massimo sbraccio (kg) 600Rotazione della torretta (gradi) ±208° / ±300°Motore turbo Deutz 4 cilindriPotenza del motore (CV) 133Trasmissione idrostaticaVelocità max (km/h) 25Impianto idraulico Load-Sensing (bar-l/min) 240-115Larghezza (m) 2,4Lunghezza (m) 6,6 Altezza (m) 2,98Massa totale a vuoto con forche (kg) 15.050

il nostro in cantiere fa praticamente da tuttofare. L’importante è equipaggiarlo con le giuste attrezzature, cosa che per un Merlo non è difficile, vista l’ampia gamma di attachment messa a punto negli anni e che si adatta perfettamente ai Roto. Quando arriviamo in cantiere, il 45.21 è impegnato nel sollevamento e posizionamento dei pannelloni di calce-struzzo prefabbricato che costituiscono le pareti (esterne e interne) della strut-tura. Sta quindi operando de facto come una gru edile, ma con enormi vantaggi. In primis può essere posizionato dove è più conveniente, tanto basta sollevare gli stabilizzatori, guidare in posizione e stabilizzare nuovamente. Poi il brac-cio telescopico, abbinato alla rotazione della ralla, gli permettono di coprire un’area di intervento davvero notevole. E la capacità di sollevamento, di certo non esigua, completa l’opera. Senza di-menticare il radiocomando: eh si, il 45.21 è equipaggiato con radiocomando con cui l’operatore svolge tutte le manovre scegliendo la posizione che gli garan-tisce la migliore visibilità. Per esempio, la posa dei pannelloni interni fa si che alcune fasi delle manovre, come il calo degli stessi nella struttura, siano oscurate alla visuale che si avrebbe dalla cabina.

sia il solo sollevatore telescopico dell’a-zienda non ci stupisce, ma ci lascia fa-vorevolmente impressionati quello che Zimone aggiunge:”La partnership tra Cogeis e Tractor Service è di vecchia data, infatti collaboriamo con loro da ormai 15 anni, durante i quali hanno acquistato diverse macchine Merlo tra cui due sollevatori fissi, due autobeto-niere e altri due telescopici rotativi oltre al 45.21. I primi acquistati sono tutt’ora all’opera (dal 1991, ndr) senza mai aver avuto particolari problemi. Fattore che ha reso tutte le aziende del Gruppo Co-geis, e non solo Ivies, affezionati clienti Merlo”. Il Roto 45.21 completerà i lavori a Cime Bianchein circa un mese dopo-diché proseguirà verso nuove avventure in altri cantieri seguiti da Ivies.

Ma con il radiocomando l’operatore può alzare e sfilare il braccio per portare il pannellone sulla verticale dell’edificio, quindi spostarsi a sua volta all’interno e da lì proseguire le manovre. Ma Marco Zimone, terza generazione della pro-prietà al lavoro in Tractor Service, dealer Merlo che segue le aziende del Gruppo Cogeis, ci tiene ad aggiungere alcune note. “Ivies ha acquistato la macchina circa un anno fa e sono già 700 le ore la-vorate. Oltre a falcone e verricello, Ivies ha acquistato anche forche, benna e la navicella del sistema Space, per la quale abbiamo fornito il corso di formazione. In azienda, infatti, sono diversi gli operatori abilitati all’uso del Roto 45.21. Che tra l’altro non è l’unico telescopico in livrea verde di Ivies”. Che il Roto 45.21 non

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 75

COMPONENTI DI ALTA QUALITÀ, TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA, SERVIZIO, SUPPORTO E UNA LUNGA ESPERIENZA. TUTTO QUESTO È COMETTO

CCometto è un marchio di assoluto livello mondiale nell’ambito dei trasporti ecce-zionali, delle costruzioni, dei prefabbri-cati, cui si aggiungono settori quali le acciaierie, l’energia eolica, l’oil & gas, i cantieri navali, l’offshore, la logisti-ca... Per un elenco quasi inesauribile. Tanti campi applicativi che beneficia-no dell’utilizzo di componenti di eleva-ta qualità e di una tecnologia all’avan-guardia che si sommano alla massima

COMETTO

Eccezionale per natura

attenzione per il cliente. Tra i sistemi modulari Cometto, merita una parti-colare menzione la serie MSPE, la cui modularità permette di creare diverse configurazioni di piattaforme in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di carico; mentre il sistema di gestione elettronica e il software dedicato Cometto consen-tono una sterzatura di ±135°. Ciascuna delle sospensioni è indipendente ed è collegata al computer tramite encoder. Queste caratteristiche permettono al-l’MSPE di muoversi in ogni direzione, unendo così l’assoluta precisione all’e-levata capacità. La gamma MSPE garantisce infatti una capacità di carico fino a 60 t per linea d’asse (MSPE Evo2 ) grazie al telaio in acciaio di alta qualità, la sospensione brevettata e specifici pneumatici svilup-pati con un fornitore selezionato tra i le-ader del settore. Il tutto si traduce in un grande vantaggio in termini di maneg-

Trasporti eccezionali

76 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Da oltre 60 anniCometto dal 1954 è sinonimo nel mondo di trasporto pesante, grazie alla produzione di semirimorchi e rimorchi per il trasporto eccezionale, semoventi modulari (SPMT) e altre numerose serie di veicoli. Il progetto che, più di altri, ha reso famosa l’azienda risale al 1982, quando la NASA ha acquistato il primo veicolo per la movimentazione della navicella spaziale nella base di Cape Canaveral. Da quel momento la gamma dei prodotti si è sviluppata vertiginosamente per soddisfare qualsiasi esigenza di trasporto. Chi volesse toccare con mano le ultime novità dell’azienda può recarsi al GIS 2015 presso lo stand E13 nel Padiglione 1, o nell’area esterna, allo stand H6/I1.

gevolezza, grazie alla minore quantità di assi necessari per spostare lo stesso carico e, di conseguenza, in termini di costi finali. In aggiunta, Cometto ha

sviluppato una serie completa di Unità di Potenza (Power Pack) che variano in funzione delle dimensioni del convoglio e della portata richiesta e che offrono,

accanto ai tradizionali motori termici, anche la possibilità di un Power Pack Ibrido ad alimentazione diesel/elettri-ca per soddisfare la richiesta di appli-cazione in ogni ambiente. Accanto alla tradizionale produzione nel trasporto pesante, la società ha recentemente lan-ciato il marchio Cometto HT (Handling Technology) che, al momento, include i veicoli: Cometto EMT (Semovente mo-dulare elettrico), Cometto EXSTREAM (Semovente elettrico con certificazione ATEX) e Cometto ETL 80 (Semovente a motore diesel). I veicoli elettrici, in particolare, rappre-sentano un nuovo concetto di movimen-tazione all’interno degli stabilimenti con interessanti applicazioni in ambienti dove siano richiesti emissioni zero, as-senza di rumore, trasporti sicuri e puliti in ambienti chiusi e protetti dall’inqui-namento. EMT ed EXSTREAM sono piattaforme elettriche modulari auto-caricanti e multidirezionali, alimentate da batterie, progettate per l’uso sia in interno che in esterno e con una portata da 18 a 100 t. Sono inoltre disponibili numerosi optio-nal e versioni: AGV, gomme antitraccia e sistema di diagnostica a distanza. Ci-liegina sulla torta: Cometto EMT è can-didato per il premio ILTA 2015 (Italian Lifting & Transportation Awards) per la categoria Innovazione di Prodotto.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 77

TERMINE INGLESE CHE INDICA UN RESTYLING NAVALE GRAZIE AL QUALE IL VASCELLO INTERESSATO VIENE INGRANDITO MEDIANTE L’INSERIMENTO TRA PRUA E POPPA DI UN’INTERA NUOVA SEZIONE

FAGIOLI

Jumboisation

e sollevamenti ad alto contenuto di in-gegneria e nella spedizione di impianti con complessità tecniche e logistiche di trasporto. E questo cantiere navale ne è una dimostrazione. Cliente di Fagioli in questa operazione di jumboisation è stato Fincantieri, e tutto si è svolto in fasi successive. La prima è stata posizionare alcune attrezzature apposite che succes-sivamente all’arrivo della nave sarebbero servite per spostare la prua in avanti una volta avvenuta la sezione dello scafo. Si, perché nella jumboisation la nave viene

+

NNon si tratta di un lavoro da tutti i giorni. Però accade, e neanche troppo raramen-te. La storia che segue vede come prota-gonista una nave da crociera della MSC alla quale è stata letteralmente aggiun-ta un’intera sezione (procedimento noto nella cantieristica come jumboisation): i lavori sono stati eseguiti presso i cantieri navali di Palermo e qui su Sollevare ne parliamo perché ad alcune importanti operazioni ha preso parte Fagioli, azien-da fra i leader nel Mondo nella progetta-zione e realizzazione di movimentazioni

Hanno eretto Golia...ThQuando ci sono di mezzo imprese difficili o lavori impossibili, chissà perché spesso Fagioli c’è. Sarà perché l’azienda con sede a Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, crede che la parola impossibile non esista. Almeno non per lei. Non contenta di aver “jumboizzato” in un anno quattro navi da crociera, Fagioli si è spostata in Francia, dove ha partecipato ai lavori di assemblamento di una gru Goliath con portata massima di 1.400 t. La gru è a Saint Nazaire, e il suo assemblaggio ha coinvolto non solo la divisione dei trasporti eccezionali di Fagioli, ma anche quella specializzata nei grandi sollevamenti. In effetti il peso complessivo dei vari elementi che sono stati trasportati e sollevati al fine di assemblare la gru ha sfiorato le 3.619 t. Il trasporto è stato affidato ai moduli SPMT mentre le operazioni di sollevamento sono state eseguite mediante l’uso combinato di torri di sollevamento e sistemi a fune.

letteralmente tagliata in due, le due par-ti vengono allontanate, nello spazio che si crea viene inserita la nuova sezione e poi si procede al ricongiungimento dei tre pezzi fra loro. Quindi, posizionate le prime attrezzature, la nave è stata portata all’interno del bacino dove, mediante una delicata operazione di manovra, la prua è stata appoggiata alle slitte destinate a muoverla mentre la poppa è stata appog-giata a dei blocchi di cemento. A questo punto il bacino è stato svuotato dall’ac-qua e si è proceduto al taglio dello scafo. Fagioli ha eseguito lo spostamento della prua, separata dal resto della nave, e con un peso pari a 13.750 t, in avanti di circa 30 m. Una volta eseguita questa opera-zione, Fagioli ha approntato un treno di moduli SPMT per 80 assi complessivi che hanno eseguito il trasporto della nuova sezione che pesava complessivamente 1.997 t. In questa fase i rischi maggiori erano legati alla possibilità di collisio-ne fra la sezione della nave e le pareti del bacino, per cui Fagioli ha eseguito una dettagliata progettazione dell’inte-ra fase. Dopo aver eseguito con successo il trasporto e l’inserimento della nuova sezione della nave tra la prua e la pop-pa Fagioli haovviamente provveduto a riportare la prua da 13.750 t della nave nella corretta posizione per completare il processo di jumboisation. Ora, credete che operazioni di questo tipo siano più uniche che rare? No, no. Nel solo 2015 le attrezzature Fagioli usate in questo cantiere hanno preso parte ad altre tre operazioni di jumboisation.

Trasporti eccezionali

78 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Giornate Italiane del Sollevamentoe dei Trasporti Eccezionali

Piacenza, 1-3 Ottober 2015

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AREAESTERNA

STAND I20/L3

Via Caorsana, 4

9 Piace

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OLTRE LE TANTE OPZIONI DEI MODULI THP, NEL SEGMENTO SPMT IRROMPE LA NUOVA GAMMA PESANTE DI SEMOVENTI PST/ES-E

SSono tante le parole che definiscono i prodotti Goldhofer. Ma se parliamo della gamma THP allora dobbiamo soffermar-ci su leggerezza e modularità. I moduli di Memmingen della serie THP/SL-S e THP/SL-L sono le gamme più leggere al mondo e sono completamente combina-bili con la gamma pesante SL. Il peso per linea d’asse è ridotto sotto le 2,5 t, mentre l’elevato momento flettente garantisce stabilità e caricabilità. Allo stesso tempo

GOLDHOFER

Modularità e rivoluzione

sono quasi infinite le possibilità di combi-nazione che i moduli offrono indipenden-temente dalle portate degli assi. Questa straordinaria flessibilità di impiego è il risultato della possibilità di combinazione tra le gamme THP/SL-L e THP/SL-S tra di loro oltre che con la famiglia pesante THP/SL con una portata per asse di 45 t. I moduli THP sono inoltre combinabili con le varie componenti Goldhofer qua-li colli d’oca, ralle, tavole piatte, tavole

Trasporto di un escavatore minerario di 250 t in una combinazione THP/SL-L (combinazione 1+1)

Trasporti eccezionali

80 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Nuova logisticaGoldhofer A.G. investe nel futuro con la realizzazione (che sarà completata a fine 2015) di un nuovo centro logistico di oltre 6.000 m2 che accelererà i processi produttivi e la velocità di consegna dei pezzi di ricambio. Per Stefan Fuchs, CEO di Goldhofer, il nuovo investimento è il conseguente proseguo della filosofia aziendale: “Con un’innumerevole serie di innovazioni siamo ormai a livello mondiale tra i costruttori Premium e grazie all’ottimizzazione delle tecnologie produttive e dei processi produttivi confermiamo di essere pronti alle nuove sfide del futuro. Questo nuovo stabile è un’ulteriore pietra miliare”. Nel nuovo centro logistico verranno immagazzinati oltre il 90% di tutti gli articoli Goldhofer.

il PST/ES-E (285) con sterzatura elettroni-ca multidirezionale e variazione idraulica della carreggiata, il PST/ES-E (315) con 45 t di portata/asse e il PST/ES-E (385), il modulare semovente con 60 t di portata/

asse. Tutti sono gommati con pneumatici standard provenienti dal settore camion o auto nelle dimensioni 215, 285, 315 e 385. Quattro le motorizzazioni disponibili con potenze da 150, 207, 360 e 390 kW, di cui due TIER 4 Final. Senza dimen-ticare l’opzione ibrida. Nello specifico il PST/ES-E (285) con sterzatura elettroni-ca multidirezionale ha una carreggiata di 1.810 mm e una stabilità di ribaltamento migliorata del 24% rispetto a un normale SPMT con una carreggiata di 1.450 mm. Basato su una larghezza di 2.430 mm, può essere trasportato a destinazione in container. “La nuova generazione SPMT di Goldhofer si distingue nei parametri rilevanti, quali capacità, momento flet-tente, velocità e forza di trazione”, spiega Horst Hàfele, Project Manager dei mo-duli pesanti e semoventi, “la velocità di marcia è stata migliorata dal 30 al 100% e la forza di trazione del 27,5%”.

allargabili (Kesselbrùcken) e tavole per escavatori. Inoltre sono combinabili con tutti gli altri adattatori e motori, come anche i semoventi idrostatici PST/SL e PST/SL-E da 45 t/linea d’asse di portata.Se queste qualità sono riconosciute e af-fermate a livello mondiale, di rivoluzio-ne si deve parlare affrontando la nuova gamma pesante di semoventi PST/ES-E, presentati ufficialmente a fine giugno, durante gli Innovation Days di Mem-mingen. “Questa è come una rivoluzio-ne mondiale nel segmento dei modulari pesanti”, ha commentato Stefan Fuchs, CEO di Goldhofer, “la nuova generazio-ne di modulari è la perfetta simbiosi tra due gamme di prodotto. Il trasporto più economico, grazie alla larghezza ridotta del modulo a 2.430 mm in container, e la stabilità di ribaltamento di un modulo largo 3.000 mm sono stati raggiunti in un unico prodotto”. La nuova generazione raggruppa tre nuovi semoventi modulari:

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 81

IL TRASPORTO (E LA MOVIMENTAZIONE) IN TUTTE LE SUE ACCEZIONI. LE SOLUZIONI MAMMOET A TUTTA SICUREZZA

QQuando si parla di Mammoet il pensiero va ai trasporti spettacolari, alle spedizio-ni via nave, all’installazione e rimozione di oggetti di grande dimensione e mas-se incredibili. Un’immagine che non si smentisce anche alle nostre latitudini. Mammoet Italy opera nei settori dell’in-dustria petrolchimica, dell’energia, della meccanica pesante e dell’ingegneria ci-vile e, in questi ultimi mesi, è stata pro-tagonista di interventi di assoluto rilievo.

MAMMOET

Specialista multimodale

Tra i tanti spicca il trasporto e l’instal-lazione del nuovo basket nella torre di varo per la posa di tubature sottomarine (JLT, J-Lay Tower), poi successivamente imbarcato sulla nave semisommergibile per lavori offshore Saipem 7000. Mam-moet Italy ha svolto il lavoro in più fasi. Il primo step ha visto il trasporto del ba-sket completo dallo stabilimento Fratelli Righini sino al cantiere temporaneo nel terminal SAPIR, dove la torre è stata posta orizzontalmente su una chiatta Saipem. Il trasporto è stato eseguito utilizzando carrelli idraulici semoventi modulari SPMT per un totale di 32 assi, azionati da 2 Power Pack Unit. In can-tiere, il basket è stato sollevato di diversi metri e riposizionato su un sistema di skidding montato sui carrelli, al fine di porre il basket a un’altezza adeguata per il suo inserimento nella torre. Que-sto sollevamento è stato eseguito con

Trasporti eccezionali

82 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Obiettivo AlgeriaIl mercato algerino risponde bene alla presenza diretta di Mammoet. Questo, in sintesi, è quanto emerge dalle parole di Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy e che ha curato la fondazione della filiale algerina e ne conserva la guida, ottimista per il futuro. “Per il prossimo futuro”, ha commentato, “partiamo da un backlog interessante, che ci ha convinto a effettuare investimenti in attrezzature dedicate a quel mercato. Mammoet

Algeria è ormai una realtà locale consolidata”. Tra i lavori più significativi: l’impianto di compressione del gas naturale di Tiguentourine, tre centrali elettriche turbogas a ciclo semplice e combinato, la linea ferroviaria Tiaret-Ghilizane.

DPI (Mammoet Workwear), che viene anche commercializzata verso terzi. Infine, ecco l’approccio metodologico. Ogni lavoro viene affrontato elaborando una soluzione ingegnerizzata, definita in fasi e movimenti, dove la sicurezza degli operatori, la minimizzazione degli im-patti sul cantiere e sull’area d’intervento e la riduzione dell’impatto sull’ambiente sono requisiti di progetto fondamentali.

il sistema idraulico JS 500 con 4 torri a controllo computerizzato. I carrelli con il carico sono stati quindi fatti avvicinare all’apertura alla base della torre di varo e, tramite un sistema di skidding, il ba-sket è stato fatto scivolare e agganciato con alcuni strand jacks, a loro volta mon-tati su un ulteriore sistema di skidding. Infine il basket è stato sollevato con gli strand jacks, traslato completamente all’interno della torre e agganciato ai suoi perni. Quello descritto è un clas-sico intervento alla Mammoet, dove è evidente l’attenzione da porre verso la sicurezza. Un aspetto che per la società

costituisce un vero e proprio presuppo-sto operativo che passa attraverso tre pilastri metodologici. Il primo è la for-mazione del personale. Ogni dipendente Mammoet segue obbligatoriamente cor-si base di sicurezza e pronto soccorso, cui si aggiungono specifici corsi per il personale qualificato e specializzato. Gli

operatori dei trasporti e dei sollevamenti sono certificati su ogni equipaggiamento (carrelli, sistemi di sollevamento idrauli-co, gru e perfino forklift) utilizzato. Il se-condo pilastro della sicurezza Mammoet è la cultura dei dispositivi individuali di sicurezza. La società ha addirittura sviluppato una linea personalizzata di

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 83

LE MOTRICI MAN PER IL TRASPORTO PESANTE SONO COSTRUITE SULLE ESIGENZE DEGLI UTILIZZATORI E NON TEMONO GLI IMPEGNI PIÙ GRAVOSI

QQuando si deve trasportare qualcosa di più largo, più alto o più pesante, bisogna lasciare spazio ai professionisti, incre-mentando le prestazioni e, allo stesso tempo, riducendo i costi. Partendo da questi presupposti MAN ha sviluppa-to numerose soluzioni specifiche per il settore e indirizzate alla massima red-ditività e affidabilità. Motrici per il tra-sporto pesante che escono dalla catena di montaggio come veicoli di serie, ma

MAN

Largo ai Professionisti

specializzati per questo particolare seg-mento del trasporto. Autocarri pesanti sottoposti a severi test e capaci di soddi-sfare i medesimi livelli di qualità di tutti i veicoli MAN. Uno sguardo all’equipaggiamento di serie permette di capire la qualità delle motrici dedicate a questo specifico set-tore. Il telaio di supporto dietro la cabina prevede radiatore supplementare, ser-batoio carburante, serbatoio olio e ser-

Trasporti eccezionali

84 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ MAN ModificationPer le necessità particolari – dalla cabina al telaio, dalla trasmissione all’elettronica o alla sovrastruttura – c’è MAN Modification che realizza soluzioni su misura per singole richieste o veicoli completi. Qualche esempio? I quattro assi “corti”, con un passo identico a quello dei veicoli a tre assi, ma con una capacità di carico sulla ralla decisamente maggiore. Oppure il “gigante della trazione”: un 8x6, il cui passo e la cui altezza della ralla sono pressoché invariati rispetto all’8x4. Per carichi massimi sulla ralla ecco la configurazione ruote 10x4, disponibile con un asse centrale e un asse trainato posteriore o in versione compatta con due assi centrali.

in linea D38 ad alta coppia in grado di sviluppare tutta la potenza necessaria, anche nelle situazioni più difficili; men-tre per uno spunto sicuro, confortevole e quasi esente da usura ecco il conver-titore di coppia idraulico, anche questo di serie, che consente le manovre più precise. In condizioni di marcia normali, il convertitore di coppia idraulico viene automaticamente escluso, in modo da poter trasportare efficientemente anche i carichi più pesanti. La potenza frenan-te viene invece generata dalla combi-nazione turbo EVB - intarder. Il turbo EVB lavora in base al regime del motore, mentre la potenza dell’intarder dipende dalla velocità. In questo modo è dispo-nibile il freno continuo ideale per tutti i range di velocità. L’impiego dei due si-stemi viene comandato automaticamen-te, per una potenza frenante fino a 750 kW. I MAN a 4 assi sono disponibili con due livelli di potenza, 412 kW (560 CV) e 471 kW (640 CV) e tre categorie di peso, fino a 250 t. Per la cabina ecco invece le varianti XL, XLX e XXL. Il doppio asse motore è disponibile con sospensioni a balestra e con molle ad aria.

batoi dell’aria; mentre l’attacco di traino anteriore è regolabile in abbinamento al paraurti in acciaio e alla piastra di mon-taggio e, allo stesso tempo, la traversa terminale posteriore doppia rinforzata per gancio di traino standard/eccezio-nale è montata ad altezza normale e ri-bassata. Se la ralla prevede il dispositivo di spostamento, l’impianto idraulico per trasporto eccezionale a tre livelli è indi-pendente dal cambio, con collegamen-ti sulla traversa terminale posteriore e

per l’attacco di traino regolabile. Il tutto senza dimenticare accorgimenti quali: piastra di supporto per collo di cigno, faro da lavoro estraibile sul supporto del gruppo motopropulsore, lampeggianti, scaletta di accesso alla piattaforma di la-

voro, collegamenti freni supplementari anteriori e posteriori, presa rimorchio supplementare e ABS posteriore e im-pianto aria compressa rinforzato. I veico-li Euro 6 MAN a 4 assi montano un nuo-vo gruppo motopropulsore: il sei cilindri

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 85

Trasporti eccezionali

86 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

IL NUOVO SLT SI PRESENTA COME UNO SPECIALISTA DI ALTO LIVELLO PER I COMPITI PIÙ GRAVOSI

DDa possenti turbine e trasformatori a mo-tori diesel navali e macchinari, fino a cal-daie e impianti eolici: i trasporti pesanti figurano tra i compiti più affascinanti di questo settore. Questi pesi massimi rap-presentano una categoria a sé: i trattori stradali pesanti portano carichi di diverse centinaia di tonnellate, a volte da soli fino a 250 t e a volte insieme ad altri, fino a un massimo di tre trattori, con peso com-plessivo dell’autoarticolato pari a 750 t. In questo modo possono nascere convogli con una lunghezza complessiva di 50 o addirittura 100 m, che ciò nonostante, grazie a tecniche sofisticate, sono ma-novrabili al centimetro e con un’attenta pianificazione trasportano il possente ca-

MERCEDES-BENZ

Lo specialista

rico su strade pubbliche fino a destinazio-ne. In questo segmento Mercedes-Benz Trucks ha completato la sua squadra di veicoli con il nuovo trattore stradale pe-sante SLT che rappresenta il coronamento della gamma di veicoli industriali appena rinnovata per l’introduzione della norma sui gas di scarico Euro VI e composta da Actros, Arocs, Antos e Atego. Nel caso dell’SLT si tratta di un progetto interno realizzato da Daimler Trucks con una se-rie di raffinatezze tecniche. Le ambizioni del nuovo SLT sono elevate: già a vuoto, la combinazione di trattore e semirimor-chio o rimorchio pesa da 60 a 65 t circa, ovvero 1,5 volte il peso degli autoartico-lati generalmente in circolazione sulle

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strade dell’Europa centrale. Che si tratti di motore, impianto di raffreddamento, frizione con Turbo Retarder o cambio a 16 marce totalmente automatizzato con programmi di marcia speciali, questo vei-colo high-tech coniuga una potenza ele-vata a un’estrema sensibilità, ovvero le massime prestazioni con una precisione al centimetro. In altre parole il nuovo SLT fissa nuovi parametri di riferimento nel suo segmento. Con un peso complessivo di 250 t, il trattore SLT è disponibile in numerose configurazioni a tre e quattro assi basate sui modelli Actros e Arocs. La progettazione del nuovo SLT è stata guidata dalla divisione CTT (Custom Tai-lored Trucks) della fabbrica di Molsheim (Francia), in stretta collaborazione con il reparto Sviluppo Veicoli Industriali di Stoccarda. Gli acquirenti del nuovo SLT potranno trarre vantaggio da una gamma

+ La gamma SLTMercedes-Benz produce il nuovo SLT in una vasta gamma di versioni. Quella di maggiore spicco è l’Actros SLT con sospensioni pneumatiche e cabine GigaSpace e BigSpace da 2.500 mm di larghezza. Di questo veicolo sono disponibili diverse varianti fra cui la 6x4 con passo di 3.400 o 4.000 mm e la 8x4 con passo di 4.000 mm. L’Arocs SLT con sospensioni meccaniche, realizzato sulla base del robustissimo Arocs Grounder, è disponibile oltre che con la cabina BigSpace anche con la cabina StreamSpace da 2.300.mm di larghezza nelle seguenti varianti: 6x4 con passo di 3.300 o 3.900 mm; 8x4 con passo di 3.90 mm; 8x6 con passo di 4.200 mm; 6x6 con passo di 3.900 mm e 8x8 con passo di 4.850 mm. Le versioni di SLT con trazione integrale con configurazioni 6x6, 8x6 e 8x8 si aggiungeranno nel corso dell’anno e verranno commercializzate prevalentemente nei mercati di esportazione. Come vero e proprio “truck internazionale” l’SLT sarà disponibile con guida sia a sinistra che a destra, anche in versioni speciali, come ad esempio per l’uso fuoristrada con pneumatici di dimensioni fino a 14.00 R 20 per tutte le varianti di trazione integrale.

di veicoli altamente specializzati prodot-ta da un unico fornitore con componenti perfettamente armonizzati tra loro: moto-re, cambio e assali portano tutti il marchio della Stella. Il veicolo base dell’SLT viene prodotto nella fabbrica di veicoli indu-striali di Wörth e completato a Molsheim. Questo gruppo comprende l’imponente torre di raffreddamento dietro la cabina, insieme ai componenti alloggiati al suo interno, il montaggio dell’asse anterio-re aggiunto sterzante per le motrici per semirimorchio a quattro assi, oppure i supporti per ganci di traino rinforzati anteriori e posteriori, la ralla scorrevole, una piastra di compressione sulla coda, la cosiddetta “passerella” dietro la torre di raffreddamento e i fari di lavoro.

Trasporti eccezionali

88 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

I VEICOLI SCANIA PER IL TRASPORTO ECCEZIONALE SONO COSTRUITI CON GLI STESSI STANDARD UTILIZZATI PER I VEICOLI DI LINEA E DA CANTIERE. CHE SONO UNA GARANZIA

SCANIA

Eccezionalmente standard!

Trasporti eccezionali

90 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

LLe direttive impongono ai mezzi elevate prestazioni in quanto, oltre a dover ga-rantire potenza e trazione anche a basse velocità, devono riuscire a coprire lunghi tratti di strada nelle ore di circolazione consentite. Partendo da questi presup-posti la scelta Scania è semplice, quan-to efficace: nella costruzione dei veicoli

per il trasporto eccezionale vengono impiegati i più robusti componenti del sistema di produzione modulare Scania, per fornire una soluzione di alta qualità in grado di soddisfare i requisiti imposti dalle norme e dalla strada.Il sistema modulare Scania offre mol-teplici opportunità in termini di telaio,

configurazione ruote, catena cinematica e cabina, che consentono di adattare il mezzo a ogni esigenza. I veicoli per il trasporto eccezionale sono così disponi-bili da due a cinque assi e fino a quattro assi motore. I motori spaziano dal 13 litri a 6 cilindri con potenze fino a 490 CV e 2.550 Nm di coppia, al V8 da 16,4 litri

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 91

con potenze che raggiungono i 730 CV e 3.500 Nm di coppia. Unità collaudate e affidabili che soddisfano la normativa Euro 6 e sono basate su una piattaforma globale caratterizzata da un’architettura trasversale che semplifica il servizio e la fornitura dei ricambi. Tutti i motori in dotazione erogano la massima coppia già a partire da 1.000 giri/min, di conse-guenza la frizione può essere rilasciata a bassi giri per fornire la piena capacità di trazione non appena il veicolo è in mo-vimento. La catena cinematica, disponi-bile anche con Scania Opticruise a due o tre pedali, consente di raggiungere masse complessive elevate e allo stesso tempo di ottimizzare i consumi anche nelle condizioni più gravose. Se il cam-bio marcia è gestito in modo automatico dall’Opticruise, l’autista ha comunque la possibilità di intervenire manual-mente in qualsiasi momento. Mentre la

+ Potenza a terraIl cambio Overdrive presenta 12 marce e due primini ed è caratterizzato da un rapporto di riduzione che arriva a 13,3:1. Nella marcia più alta ha un rapporto complessivo di 0,8:1 che permette una guida a bassi giri per spostamenti veloci quando il traffico lo consente. L’erogazione fluida è assicurata dagli assali con riduzione ai mozzi e dal motore Scania V8, brillante e di facile utilizzo, che eroga tutta la sua potenza in modo continuo e senza sforzo, grazie anche al suo maggiore frazionamento. Questa caratteristica contribuisce a ridurre lo sforzo per tutti i componenti della catena cinematica.

trollo della frizione automatica consente, inoltre, una partenza fluida con minimi slittamenti. Senza dubbio meritano una citazione le cabine, disponibili in diverse altezze e varie lunghezze e costruite con cura in ogni dettaglio per rendere piace-vole la vita sulla strada. Un ambiente di lavoro confortevole dove tutto è in vista e a portata di mano, con sistemi di sicu-rezza attiva e passiva. La gamma delle cabina Scania è identificata con le sigle P, G ed R e, grazie al sistema modula-re, offre pressoché infinite possibilità di personalizzazione.

modalità “manovra” offre il massimo controllo già a bassissime velocità con una precisione che non è azzardato definire millimetrica. Il sofisticato con-

Trasporti eccezionali

92 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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IL RIMORCHIO SCHEUERLE HIGHWAY GIANT DUAL LANE CON INTEGRATO UN MECCANISMO PIEGHEVOLE CONSENTE UN ENORME RISPARMIO SUI COSTI GRAZIE ALLA POSSIBILITÀ DI ESEGUIRE LE CORSE A VUOTO SENZA BISOGNO DI APPROVAZIONI SPECIALI

CCon lo sviluppo del suo nuovo rimorchio Highway Giant Dual Lane, Scheuerle ha alzato l’asticella della tecnologia dual-lane a un livello completamente nuovo. Il primo esemplare del nuovo rimorchio è stato recentemente consegnato alla Sterett Crane & Rigging di Owensboro, nel Kentucky (USA), azienda che lo ha scelto per svariate caratteristiche tra cui

TII GROUP

Giganti risparmiosi

l’innovatimo meccanismo pieghevole che consente di trasportare il rimorchio com-pletamente ripiegato su un semirimorchio ribassato che non ha bisogno di permessi per la circolazione. Questo consente alla Sterett Crane & Rigging di risparmiare moltissimo sulle corse a vuoto dei sui ri-morchi eccezionali. Inoltre il design non solo consente di disporre di diverse lar-

ghezze variabili del rimorchio, non solo le larghezze variabili veicolo (4,8 m , 5,4 m e 6m ), ma vi è anche la possibilità di allargare il rimorchio mentre è già carico, sempre in tutta sicurezza, permettendo così di adattare la larghezza del veicolo alle diverse normative degli Stati USA in maniera veloce ed estremamente economica, usando sempre e comunque

Trasporti eccezionali

94 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

un solo rimorchio. Al fine di ottenere un rapporto ottimale tra la tara e la capa-cità di carico, il telaio dello Scheuerle Highway Giant Dual Lane è realizza-to con una struttura leggera e robusta. Come collegamento al veicolo trainante possono essere ugualmente usati sia un collo d’oca che un timone standard e pos-sono essere posizionati con facilità anche

+ Per l’acciaio fusoIl trasporto di acciaio fuso è un tema decisamente rovente per le acciaierie di tutto il mondo. Come immaginabile per realizzare tali trasporti sono necessari veicoli estremamente affidabili e sicuri ma spesso quelli disponibili sul mercato che hanno tali caratteristiche sono adatti a coprire solo brevi distanze a causa della bassa velocità massima raggiungibile. Ma oggi Kamag offre una soluzione ad hoc attraverso il suo nuovo veicolo articolato Ladle Carrier 3503 che raggiunge velocità notevolmente superiori rispetto ai convenzionali veicoli per il trasporto dell’acciaio fuso, agevolando in tal modo le operazioni e rendendole nel contempo estremamente efficienti.

distanziatori o ponti dove necessario. Il fulcro dell’Highway Giant Dual Lane è la tecnologia dell’asse oscillante Scheuerle mediante cilindri idraulici che garanti-scono la più ampia corsa oggi disponibile sul mercato, facilitando così le manovre per posizionare il rimorchio sotto il carico per il successivo sollevamento. Lo stesso sistema in abbinata allo sterzo preciso che è un’altra caratteristica Scheuerle garantisce una facile manovrabilità an-che nelle curve più strette. Su richiesta l’Highway Giant Dual Lane è disponibile con PowerBooster (PB) che fornisce una spinta aggiuntiva ove necessario in fase di traino oppure trasforma il rimorchio in una unità autonoma in grado di muoversi senza l’ausilio di un trattore, eliminando la necessità di un secondo trattore in al-cune circostanze, risparmiando sui costi e guadagnando agilità in fase di manovra.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 95

LENTE DI INGRANDIMENTO PUNTATA SULLA GAMMA REACH STACKER COMPOSTA DA TRE MODELLI: FT45-60, FT 45-65 ED FT 45-70

LLocalità della bassa reggiana, Brescello è da sempre legato ai romanzi di Gua-reschi e agli immortali Peppone e Don Camillo, che il grande pubblico ha ap-prezzato soprattutto nella versione cine-matografica interpretata da Gino Cervi e Fernandel. Ma se il valore letterario e di spaccato di un’Italia scomparsa resta im-mutato, oggi – o meglio dal 2014 – c’è un motivo in più per essere orgogliosi della cittadina emiliana. Un motivo industria-le e che risponde al nome di FTMH, acronimo di Fantuzzi Team Material Handling, che affronta il mercato della movimentazione portuale con la gamma FT, composta dai modelli 45-60, 45-65,

FTMH

Meglio di Don Camillo

+ Giovani rampantiFondata nell’aprile del 2014, già nel mese di maggio la FTMH ha presentato al Cemat di Hannover il primo RS della gamma, il Modello FT 45-60, apprezzato per la semplicità ed efficienza delle soluzioni proposte, inclusa la nuova motorizzazione Volvo 4 Final. Lo scorso anno è servito per rafforzare l’organizzazione interna, la produzione, ottenere le certificazioni e organizzare un efficiente servizio post-vendita. Il 2015 ha visto il completamento della gamma di RS con il nuovo modello FT 45-70, con un nuovo spreader telescopico integrato di Piggy Back. E le sorprese non sono certo finite...

Movimentazione portuale

96 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

L’impianto idraulico si avvale di due pompe triple a ingranaggi dell’ame-ricana Parker e di quattro distributori idraulici Walvoil collegati in serie e in parallelo per ottimizzare la potenza del motore, ridurre il consumo carburante e migliorare le prestazioni della macchi-na. Il sistema sterzante, giusto per con-tinuare con una componentistica di alto livello, è a marchio Danfoss.Il motore per tutti e tre i modelli è il sei cilindri Volvo TAD 1170 VE con potenza massima di 235 kW per i 45-60 e 45-65 e di 265 kW per la macchina di maggiori dimensioni. I valori di coppia si assesta-no sui 1.550 Nm a 1.260 giri per il 45-60 e il 45-65, mentre nel caso del 45-70 rag-giungono i 1.750 Nm a 1.290 giri.

lock di tipo flottante, mentre la corona di rotazione è una Roth Hart di grande diametro per assorbire gli urti e modu-lare i movimenti. Progettato per applicazioni heavy duty, il braccio telescopico presenta due ci-lindri di sollevamento a doppio effetto, un cilindro di sfilo a doppio effetto e si avvale di un sistema di ingrassaggio centralizzato. I pattini di scorrimento, in Nylatron, garantiscono durata e fa-cilità di smontaggio. Mentre sei fari a Led garantiscono la perfetta operatività notturna.

visibili costantemente i valori del carico, il baricentro fronte ruote, il carico mas-simo ammesso, l’estensione, l’angolo, la velocità e le indicazioni generali della macchina.Lo spreader telescopico ha una struttu-ra a monocannocchiale con cilindri di posizionamento a 20’-40’ fissati esterna-mente per facilitarne la riparazione e la sostituzione. Realizzato in Weldox 900 per le strutture telescopiche e in Domex 600 per la struttura fissa, lo spreader be-neficia di due motori idraulici autofre-nanti per la rotazione e di quattro twist

45-70 con spreader o con spreader e pig-gy back integrato.Prima di tutto FTMH ha pensato al comfort e alla sicurezza dell’operatore e ha messo a disposizione una cabina mobile, con spostamento manuale per facilitare il service nel vano motore, di grande visibilità, dotata di sedile pneu-matico facilmente regolabile e ribalta-bile e di colonna sterzo regolabile in altezza e frontalmente. Con due porte di accesso e un’uscita di sicurezza po-steriore, l’accesso è garantito da una robusta scala antisdrucciolo. A livello comandi i joy-stick sono elettroidraulici, mentre il display Tetra 7, con interfaccia CAN-BUS, visualizza tutti gli elementi operativi e i parametri funzionali. Sono

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 97

LIEBHERR LANCIA LA NUOVA PULSER REACHSTACKER SERIES CON L’LRS 545

LIEBHERR

Un nuovo impulso

Stage IV / EPA Tier 4 Final e, con un peso di circa 70 t, garantisce un equi-

librio ottimale tra stabili-tà e velocità. Per ulteriore potenza, la macchina può beneficiare di una trazione ibrida opzionale Pactronic in grado di assicurare altri 110 kW, sen-

za consumi di carburante e incremento delle emissioni inquinanti. Nessun pro-blema, inoltre, sul fronte dell’affidabili-

tà: l’amplificatore di potenza ibrida è utilizzato da cinque anni sulle gru portuali, si tratta quindi di un

dispositivo ben collaudato e si-curo. A livello prestazionale

la nuova macchina impila cinque container in prima fila ed è in grado di ge-stire 45 t in prima fila e

31 t in seconda. La cabina è co-

moda, ergonomica e pensata in funzione dell’operatore che può optare per il volante o per un controllo steer-by-wire. La trasmissione è idrostatica, men-tre l’indipendenza delle ruote consente più agilità e raggi di sterzata contenuti, inoltre la trazione integrale individuale contribuisce a ridurre l’usura dei pneu-matici. Sotto il profilo della manutenzio-ne, nel nuovo LRS 545 è tutto a portata di mano e facilmente accessibile.

“L“La serie Pulser è il nuovo partner per la movimentazione delle merci per porti e terminal. Il suo design garantisce l’agi-lità desiderata per qualsiasi operazione con i container. Con l’ultima tecnologia di bordo, la nuova macchina garantisce un nuovo impulso a qualsiasi terminal”. Con queste parole Matthias Mungenast, Direttore Vendite per le gru portuali e i reachstacker Liebherr, presenta la nuo-va macchina del costruttore, che intende

unire la più avanzata tecnologia alla com-patibilità ambientale. Il nuovo LRS 545 è equipaggiato con un potente, ma eco-nomico, motore quattro cilindri Liebherr da 230 kW conforme alle più recenti EU

+ Dati tecniciModello Liebherr LRS 545Motore Liebherr D 944Potenza 230 kW a 1.700 giri/minPotenza addizionale 110 kWSerbatoio gasolio 460 lSerbatoio AdBlue 46 lTrasmissione Liebherr completamente idrostaticaFreni idrostatici a disco in bagno d’olioCabina LiebherrDimensioni cabina 1.500x1.500x1.600 mmPeso 545 Toplift 69 tPeso 545 Intermodal 74 t

Movimentazione portuale

98 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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Distributore FLOW SHARING a controllo elettronicoPermette l’esecuzione contemporanea di tre movimenti e una maggiore velocità di esecuzione.

Trasmissione IDROSTATICA a controllo elettronico4 modalità di guida: ECO DRIVE, NORMAL, ECO WORK e CREEP, per ottimizzare le resa del motore e i consumi di carburante

Sistema EASY WORK SYSTEMpermette di operare in qualunque posizione, adattando automaticamente l’area di lavoro in base alla confi gurazione degli stabilizzatori.

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MA ANCHE PER L’INDUSTRIA E LE NAVI RORO. UN NUOVO MODO DI MOVIMENTARE LE MERCI CHE FA GUADAGNARE TEMPO E SPAZIO

II porti esistono fin dall’antichità e da sem-pre la navigazione e la distribuzione via mare di merci e persone ha accompagna-to lo sviluppo della civiltà. Sembrerebbe quindi difficile poter inventare qualcosa di nuovo in tale ambito, e soprattutto un nuovo sistema per la movimentazio-ne delle merci in ambito portuale, dove esistono da tempo soluzioni più che col-laudate e molto efficienti, dove i margini per poter ulteriormente migliorare sono davvero bassi. Ma mai dire mai. E infatti, puntuale, è arrivato da poco un nuovo sistema di movimentazione che promette di portare una piccola rivoluzione con se. Innanzitutto perché è applicabile a ben tre diversi segmenti di attività: i termi-nal container, i RORO e l’industria. Ma di cosa stiamo parlando di preciso? Del cas-sette system, in italiano conosciuto come sistema di movimentazione a cassetta (o pallet) che è un metodo di trasporto oriz-zontale in cui la cassetta viene caricata e movimentata attraverso un rimorchio

MANUPORT

Cassette per i porti

Movimentazione portuale

100 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

speciale auto-sollevante e un trattore portuale. Nei porti italiani il sistema è sbarcato grazie alla genovese Manuport che proprio per il territorio nazionale è distributore sia del sistema a cassette di TTS Liftec che della Terberg, azienda olandese specializzata nella produzio-ne di trattori per la movimentazione di rimorchi nei terminal container, centri di logistica e industria. Forte di questa doppia rappresentanza Manuport sta

motori Mercedes da 240 HP e trasmis-sione automatica ZF, la cabina operatore offre la possibilità di guidare in entrambi i sensi di marcia grazie al nuovo sedile girevole Ergoturn Terberg e la strumen-tazione di bordo permette di manovrare agevolmente il rimorchio TTS che è do-tato di sterzatura automatica e manuale oltre che del piano sollevabile da 90 t nella versione base e di 170 t nella ver-sione speciale. Il sistema a cassette offre notevoli vantaggi in termini di sicurezza, produttività del ciclo di carico e scarico

+ Chi sonoManuport ha sede nel porto di Genova e opera nel settore portuale, logistico e industriale fornendo attrezzature per il sollevamento e la movimentazione di merci “chiavi in mano”. La divisione di assistenza tecnica Manuport Service garantisce un pronto intervento grazie a un team di esperti tecnici e opera su tutto il territorio italiano grazie a una rete di centri assistenza selezionati a Genova, La Spezia, Livorno, Civitavecchia, Napoli, Salerno, Palermo, Taranto, Brindisi, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia, Trieste, Bergamo e Milano. L’azienda garantisce una costante disponibilità di mezzi di sollevamento nuovi ed usati ed è distributore in Italia di Terberg Special

Vehicles, TTS Liftec, Terex Port Solutions, Zagro, Houcon Cargo System, Seacom Trailers System e VDL Container System. Oltre a distribuire quindi il sistema di movimentazione a cassetta (Cassette System) nelle tre diverse versioni, Manuport importa e distribuisce trattori portuali, reachstaker, forklift, locotrattori, spreader e rimorchi in vari modelli e dimensioni.

collaborando ad un progetto pilota con un armatore italiano in cui il sistema di carico della nave RORO sarà totalmente gestito attraverso le cassette. Il progetto, nella prima fase, prevede l’uso di due nuovi trattori Terberg serie RT223 4X4 in grado di sollevare 36 t sul piatto ralla e con una capacità di traino di 150 t ab-binati a due rimorchi TTS Liftec LTH90 e circa settanta cassette da 30’ e 45’. I Terberg RT223 4x4 sono equipaggiati con

delle navi nonché alti risparmi sui costi generali di gestione. Nel caso specifico l’armatore italiano che sta collaboran-do al progetto RORO potrà preparare il carico di container già posizionati sulle cassette (anche in double stacking) ben prima che la nave arrivi in porto, potendo così iniziare il carico della nave appena questa sia ormeggiata. Ma non solo: la capacità di stivaggio viene aumentata di almeno un 20-30%.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 101

OLTRE 2.000 MEZZI A NOLEGGIO PER LA MOVIMENTAZIONE DI AZIENDE, PORTI, AEROPORTI, STRUTTURE TURISTICHE, UTILITIES E CENTRI LOGISTICI

LLa movimentazione in ambito Business to Business (B2B). Questa la mission di Movincar che, attraverso la sede di Lei-nì, in provincia di Torino, e le altre filia-li poste sul territorio nazionale, fornisce servizi di vendita, noleggio e assistenza mezzi di movimentazione. Nello spe-cifico Movincar è specializzata soprat-tutto nel noleggio sul territorio Italiano (stiamo parlando di circa 2.000 unità tra carrelli elevatori, veicoli elettrici, mez-zi movimentazione container, eccetera) che trovano applicazioni in industrie, nelle principali società di logistica, nel settore aeroportuale e portuale. La socie-tà si propone anche come fornitore per il tempo libero, per il settore golf & utility car, senza scordare la fornitura di mano-dopera specializzata e di tutta la ricam-

MOVINCAR

Soluzioni a largo spettro

102 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Movimentazione portuale

bistica necessaria per la manutenzione dei mezzi di proprietà della clientela. L’ultimo ambito di attività è lo studio e la fornitura di soluzioni integrate per la movimentazione di componentistica o merce all’interno di magazzini o stabi-limenti produttivi, con strumentazioni che consentono di ovviare all’impiego di personale, grazie a mezzi a guida au-tomatica attivi 24 ore su 24 e sette giorni su sette.Per quanto concerne la movimentazione portuale il Gruppo Movincar è presen-te nella maggior parte degli scali ma-rittimi italiani garantendo disponibilità e assistenza su reach staker ed empty handler, carrelli frontali, terminal trac-tor, locotrattori, spreader e portacontai-ner omologati. Di tutto rispetto i marchi trattati. Tra questi Konecranes, uno dei

servizi logistici completi, consulenza per layout e movimentazione materiale. La gamma si muove dalle macchine termi-nale da 50 t alle gru portuali da 250 t e beneficiano del HybriLift Mantsinen, che assicura un notevole risparmio di carburante. Ambito in cui va sottolineata la presenza delle macchine ad alimen-tazione elettrica. Le Mantsinen vengono personalizzate in base alle esigenze del cliente e dotate di un adeguato attacco per il sollevamento. Per gli spreader Mo-vincar si affida invece a SweFrame Port Equipment AB.

+ La formazioneNon solo soluzioni B2B, ma anche Corsi di Formazione per conduttori di carrelli elevatori con attestato rilasciato dall’Ente Bilaterale Nazionale (EBPMI). I corsi proposti da Movincar si pongono come obiettivo la formazione di figure professionali che abbiano la conoscenza di tutte le operazioni teoriche e pratiche relative all’utilizzo di carrelli elevatori. Il percorso formativo ha una durata di 12 ore, di cui 8 di teoria e 4 di esercitazione pratica, cui si aggiunge il test finale teorico e pratico di guida.

principali fornitori a livello mondiale che si basa su tre punti essenziali: forti inte-laiature “a scatola”; controllo elettronico intelligente; sistemi idraulici efficienti e load-sensing. Il marchio presenta una vasta gamma per ogni applicazione: movimentazione container, intermoda-le, industriale, movimentazione di lastre d’acciaio, alluminio, cippato, materiali rocciosi, rulli di carta, top-loader, stoc-caggio gemellare. Per i trattori portuali merita una citazio-ne Mol, con la sua vasta gamma di ci-lindrate con trazione 4x2, che riservano particolare attenzione al comfort in ca-bina e alla sicurezza. Mantsinen Group è invece un precursore in soluzioni per la movimentazione dei più svariati ma-teriali nei porti attraverso varie tipologie di macchine, gru portuali, soluzioni per

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 103

CLP PRESENTA LA SUA NUOVA CAVALLETTA IDRAULICA DA 500 T, DIRETTA EMANAZIONE DELLA SUPERMILLE

CCrisi e difficoltà di mercato non fermano l’evoluzione dei processi industriali o l’in-novazione tecnologica, anzi. Le nuove ri-chieste, come l’ottimizzazione sempre più spinta di tempi e costi, spinge a realiz-zare macchinari sempre più performanti e sicuri. In questo contesto agisce CLP, attenta alle nuove necessità e pronta a rispondervi. Un esempio di questa pron-tezza è la serie delle cavallette idrauli-che dell’Azienda cuneese: già nel 2013 nasceva la prima Supermille, capace di sollevare 1.000 t a 10 m e ben 600 a quasi 13. Prestazioni che richiedono attenzio-ne alla progettazione, alla costruzione e all’utilizzo dell’attrezzatura. Operativa in Francia la Supermille si è dimostrata una carta vincente per i sollevamenti nel set-tore energetico dove carichi importanti devono essere posizionati ad altezze ele-vate. Le caratteristiche dell’ammiraglia Supermille CLP sono state recentemente introdotte anche nella nuova macchina di media portata, la 521-1260 che con le sue 500 t di portata a 10 m di altezza e 280 t a quasi 13 m è una macchina “tuttofa-re” ideale per le aziende che vogliano avvicinarsi all’utilizzo delle cavallette idrauliche con un mezzo capace di ope-rare in vari settori, dal montaggio delle

CLP

La nuova 500 t

Movimentazione industriale

104 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

+ Lo skidding di CLPSi chiama SK400 ed è il nuovo sistema di skidding che CLP sta mettendo a punto proprio mentre scriviamo e che sarà disponibile da ottobre. Composto da elementi modulari che possono essere raggruppati per ottimizzarne l’utilizzo anche in caso di particolari esigenze di spazio, i binari dell’SK400 possono essere di varie lunghezze (2.000, 1.500 o 1.000 mm) mentre le slitte di appoggio del carico sono

disponibili in lunghezze di 1.700, 2.200, 2.700 e 3.200 mm. In particolare l’altezza è ridotta in modo tale da limitare al massimo le difficoltà che spesso si incontrano quando si lavora in spazi angusti. La portata, come si intuisce dalla sigla del sistema, è di 400 t complessive su 4 slitte e due unità di tiro o spinta. Lo scorrimento avviene all’interno di guide sulle quali sono inseriti degli elementi di scorrimento opportunamente dimensionati e maneggevoli, mentre una barra di collegamento tra la slitta anteriore e quella posteriore facilità la sincronia del movimento. Sempre da ottobre saranno disponibili sistemi di skidding di CLP anche con portate di 100, 200 e 800 t.

presse al posizionamento di trasforma-tori e attrezzature simili. La possibilità di raggiungere i 13 m senza necessità di sopraelevare le basi o aggiungere delle strutture a dama in alto può essere deter-minante per portare a termine un parti-colare sollevamento in tempi rapidi e in sicurezza, prerogative indispensabili. Le dimensioni esterne della 521 sono 2.500 x 1.250 mm di base, mentre l’altezza tutto chiuso è di 4.380 mm per un’altezza di

importante per velocizzare le operazioni di sollevamento senza intaccare in alcun modo la sicurezza è stata sicuramente l’adozione del sistema LevelLift, un sof-tware di controllo che verifica in tempo reale la quota di salita di ogni elemento della cavalletta e fa si che il sistema man-tenga il corretto livellamento lungo tutta la corsa. Grazie all’adozione di valvole proporzionali nel circuito di sollevamen-to, un’esclusiva CLP, questo controllo avviene in modo graduale e senza alcun fastidioso effetto di “stop&go” che si avrebbe con sistemi tradizionali. Anche nella versione 521-1260 è disponibile su richiesta l’asservimento oleodinamico dei perni e dei collari di bloccaggio, con inserimento e disinserimento automatico radiocomandato.

trasporto di 2.500 mm. A differenza della Supermille, nella 521 cambiano i pesi di ogni singolo elemento, che si riducono al di sotto dei 12.000 kg per effetto dei ridotti spessori e delle ridotte dimensioni di pistoni e sfili. A livello di accessori sono stati migliorati i traslatori motorizzati con l’adozione di sistemi di controllo della ve-locità e dell’accelerazione tali da ridurre al minimo gli sforzi trasversali sull’insie-me della macchina, ma l’innovazione più

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 105

LA RETE D’IMPRESE TECNOMOVINT GROUP UNIFICA TUTTE LE SPECIALIZZAZIONI OPERANTI NEL SOLLEVAMENTO PER SODDISFARE OGNI NECESSITÀ

LLa ricerca di una soluzione e la fornitu-ra di una macchina appropriata coinci-de spesso con un progetto di semplicità. Questa, in estrema sintesi, la filosofia con cui Tecnomovint da 25 anni si dedica allo studio e alla realizzazione di accessori, attrezzature e impianti per il solleva-mento. L’azienda mette a disposizione del cliente un Ufficio Tecnico in grado di eseguire progettazioni personalizzate per qualsiasi tipologia di attrezzature di sollevamento, tecnologicamente avanza-te e in linea con la normativa europea. Il tutto con l’obiettivo di creare con le aziende una vera e propria partnership in virtù di una cooperazione che pun-ta alla produttività, all’efficienza e alla sicurezza. Tecnomovint si occupa sia della consulenza tecnica relativa agli impianti di sollevamento, sia delle ve-rifiche trimestrali di accessori e attrez-zature sotto-gancio con la creazione di

TECNOMOVINT

L’unione fa la forza

106 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Movimentazione industriale

corrette schede tecniche, senza scordare la manutenzione degli impianti di sol-levamento con unità mobili di pronto intervento. Inoltre esegue operazioni di revamping, ossia rigenera attrezzature e impianti di sollevamento soggetti a particolare usura così da procrastinarne la vita operativa. Tutte queste attività trovano coerenza in un pool qualificato di aziende con campi d’azione diversi e capaci, nel loro insieme, di offrire un servizio “chiavi in mano” a 360° rispetto ai diversi bisogni del cliente. La società è infatti capostipite della rete di imprese Tecnomovint Group, nata per unificare tutte le specializzazioni operanti nel settore del sollevamento in modo da soddisfare qualsiasi necessità del clien-te, attraverso un pacchetto integrato e completo di prodotti, ser-vizi e soluzioni tecniche che garanti-

scono un coordinamento strategico e una copertura geografica com-pleta. T.C.S. è specializzata nel montaggio di nuovi impianti di sollevamento, nella manutenzione, ri-parazione e ammoder-n a m e n t o di gru a ponte, gru a bandiera e paranchi elet-trici. RCS è una speciali-sta dell’assistenza, della riparazione, dell’installa-zione e dei cablaggi di ra-diocomandi industriali su attrezzature e impianti di

sollevamento ed è in grado di realizza-re e installare appli-cazioni meccatroniche. CSC Point è invece incaricata

della ricerca e commercializzazione dei componenti meccatronici, pneumatici, oleodinamici per attrezzature e impianti di sollevamento. Duemme Tecno si occu-

pa delle prove non di-struttive (PDN) su materiali e prodot-ti attraverso esami magnetoscopici,

liquidi penetranti, ma-gnetoinduttivi, magne-

flux, gassometri, nonché verifiche visive su attrezzature e im-

pianti di sollevamento. Progettazione, analisi tecniche e consulenze nella scelta degli acces-sori, delle attrezzature

e degli impianti di sollevamento è invece il cam-po d’azione di GM che, inol-

tre, organizza corsi di formazione e valuta la

vita residua delle gru a ponte e a bandiera. Seido, infine,

si occupa del recupero crediti.

+ Che gamma!Tecnomovint progetta e realizza attrezzature speciali, bilancini, ganci a C, pinze pneumatiche ed elettromeccaniche; costruisce impianti di sollevamento manuali e/o motorizzati quali gru a bandiera, a mensola e a colonna, monorotaie e impianti sospesi; commercializza accessori e attrezzature standard di sollevamento quali catene, fasce, brache, magneti, dinamometri, ventose che ottimizzano il trasporto e la movimentazione di carichi di ogni tipo, industriali e non; certificazione CE e relativi manuali tecnici corredano il tutto.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 107

PParola d’ordine: stupire. E ci sono ri-usciti, lo ammettiamo. Dalla Svezia ci si attende sempre qualcosa di nuovo e di altissima qualità, e Strenx, l’ultima novità di SSAB in fatto di acciai alto-resistenziali, non è stato certo inferiore alle aspettative. Definito “La bella” in opposizione a “La Bestia” rappresenta-ta dall’Hardox (per i motivi che è facile immaginare) Strenx ha rivoluzionato l’approccio che molti OEMs hanno e

SSAB

La Bella è quiSTRENX. UN NOME CHE SENTIAMO SPESSO. COMPLICE LA “RIVOLUZIONE” CHE HA PORTATO FRA GLI ACCIAI DI SSAB

avranno alla progettazione delle proprie macchine. Ma perché? Sappiamo che SSAB è sempre all’opera per migliorare i propri processi di produ-zione con l’obiettivo di sviluppare pro-dotti nuovi e migliori. Grazie a questa continua ricerca, fino ad oggi è stata in grado di garantire tolleranze sempre più strette e una lavorabilità sempre miglio-re. Ma non bastava. Con Strenx SSAB ha voluto definire nuove garanzie che

includono ristrette tolleranze di spes-sore, ristrette tolleranze di planarità e garanzie di piegatura, il tutto per alzare le promesse in termini di performan-ce, rendendo così Strenx nuovo e uni-co. Queste garanzie riflettono l’estrema precisione e omogeneità del materiale. Presentato al mercato ad aprile, in occa-sione di Intermat, Strenx ha già raccolto ottimi feedback: i clienti italiani apprez-zano il fatto di avere un unico marchio

108 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Componenti

che propone lamiere da treno, lamiere da coils e tubi. Il marchio, avendo alle spalle un’acciaieria come SSAB, garan-tisce loro affidabilità, assistenza tecnica, competenze e qualità costante in ogni foglio e per ogni consegna. Ma non solo. Garantisce anche servizi tecnici a supporto delle loro fasi di progettazione grazie in primis al Knowledge Service Center. E in seconda battuta grazie a una serie di iniziative ad hoc, quale, per esempio, il Seminario sulla saldatura che SSAB sta organizzando in occasione del GIS di Piacenza. L’esigenza di un semi-nario sulla saldatura di Strenx, è nato direttamente dal mercato: diversi clienti hanno richiesto consigli per perfeziona-re i propri processi di saldatura e per rispondere al meglio a tutte le richieste SSAB ha quindi deciso di organizzare un unico incontro dedicato a questo ar-gomento, dove interverranno proprio gli esperti del Knowledge Service Center. In tale occasione, gli ingegneri SSAB presenteranno le ultime innovazioni in fatto di saldatura oltre a una panora-mica sui vari metodi utilizzabili. Dopo una breve introduzione sul gruppo e

sull’offerta che oggi SSAB è in grado di offrire, saranno trattate le varie tecniche di saldatura che meglio si addicono a Strenx suggerendo ovviamente i giusti accorgimenti per un processo ottimale. Ma non solo. Ciliegina sulla torta sarà l’approfondimento di una tematica molto importante per gli OEMs: come prolun-gare la vita a fatica dei giunti saldati. E alla fine risulterà evidente la vera natu-ra di Strenx: un acciaio altoresistenzia-le facilmente lavorabile, che può essere saldato utilizzando qualsiasi comune metodo di saldatura.

+ Un centro a supportoIl Knowledge Service Center di SSAB consiste in un team di tecnici specializzati che vantano una radicata esperienza nel settore. Le loro competenze offrono supporto all’innovazione per i clienti attuali e potenziali presenti in tutto il mondo. Attualmente il Knowledge Service Center è suddiviso in quattro principali aree di competenza: tecnologia di giunzione e taglio termico, tecnologia strutturale, tecnologia di formatura, efficienza produttiva. I clienti possono richiedere approfondimenti riguardo gli acciai Strenx in ognuna di queste aree, ma certamente la saldatura costituisce uno dei punti critici. Il compito degli esperti di saldatura è di fornire supporto e informazioni tecniche ai clienti, relativamente alla giunzione degli acciai in tutte le loro varianti di spessore. Il Knowledge Service Center di SSAB dispone di un laboratorio di saldatura dotato delle attrezzature più moderne, per realizzare test e dimostrazioni.

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 109

Associazioni

AIAS E IPAF INSIEME PER LA SICUREZZA NEL SETTORE DEL SOLLEVAMENTO

AIAS E IPAF

Insieme è meglio

re. In questo contesto l’accordo poggia sull’e-levato profilo della Fe-derazione e sulla sua riconosciuta specificità nel sollevamento ae-reo: AIAS può quindi contare su un partner che condivide anche il rispetto delle normative

nazionali e internazionali.AIAS vanta oltre 6.000 professionisti iscritti in Italia, molti dei quali inte-ressati all’offerta formativa dei Centri di Formazione IPAF per le PLE e per

altre attrezzature di lavoro. AIAS Aca-demy aderisce agli standard UNI ISO 29990:2011 nella progettazione/eroga-zione dei propri percorsi formativi e offre diversificati servizi ai propri associati, in termini di corsi di formazione su ogni aspetto concernente la salute e sicurez-za sui luoghi di lavoro, oltre che attività di ricerca tecnica, legale e scientifica e di impulso normativo con le istituzioni.

UUn “sentire” comune non basta. Per questo dal 12 marzo del 2013 IPAF Italia e l’associazione AIAS operano congiuntamente in base a un accordo finalizzato all’erogazione della forma-zione sull’utilizzo in sicurezza delle attrezzature di lavoro, secondo quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2013. In quanto asso-ciazione sinda-cale di datori di lavoro rappresen-tativa dei consu-lenti alla sicurez-za, AIAS rientra tra i soggetti for-matori individua-ti dall’Accordo e pertanto può, attraverso AIAS Academy, eroga-re formazione di-rettamente o at-traverso proprie società o accordi. D’altro canto no-nostante la riconosciuta autorevolezza internazionale, nel nostro Paese IPAF ha incontrato alcuni ostacoli burocra-tici nell’operare con un riconoscimento giuridico diretto quale Ente certificato-

+ Oltre le PLELe modalità operative dell’accordo hanno l’obiettivo di mettere a disposizione dei Centri IPAF procedure snelle di erogazione di attestati in linea con le norme, favorendo la qualifica formale dei formatori e ampliando lo spettro della formazione su tematiche “altre” rispetto al sollevamento aereo. Molti Centri di formazione IPAF chiedevano, infatti, di poter erogare, a tariffe convenzionate, formazione anche sull’uso di attrezzature diverse dalle PLE.

110 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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e articolato mondo del sollevamento, della movimentazione industriale e

portuale e dei trasporti eccezionali.

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InformazioniPeriodicità: trimestraleUscite in un anno: 4Editore: Mediapoint & Communications

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GGru, carriponte e carrelli elevatori: Ai-sem, Associazione Italiana Sistemi di Sol-levamento, Elevazione e Movimentazio-ne, ha presentato i piani di controllo per la manutenzione e la sicurezza di queste macchine in un progetto realizzato in as-sociazione con INAIL. La presentazione è avvenuta a Roma lo scorso luglio. Il progetto riveste un ruolo particolarmen-te importante in Italia perché ad oggi di tali macchinari non esiste un censimen-to ufficiale, bensì si ricorre a stime più o meno precise, che indicano comunque le unità di tali macchine presenti sul terri-torio nazionale pari a molte migliaia. Ai-sem, l’Associazione presieduta da Pietro Almici, durante alcuni seminari nel cor-so del 2015 ha illustrato i contenuti del-

AISEM

Meglio fare chiarezzaAISEM PROMUOVE LA REALIZZAZIONE DI UN CENSIMENTO PER GRU, CARRI PONTE E CARRELLI MOVIMENTATORI CHE ANDRANNO POI SOTTOPOSTI A PIANI DI CONTROLLO PER LA MANUTENZIONE E LA SICUREZZA

Associazioni

112 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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tipo di apparecchio di sollevamento (fisso, mobile, trasferibile), nei quali vengono individuate le principali figu-re coinvolte nelle attività di controllo, unitamente a un elenco delle diverse verifiche da effettuare sulle macchine classificate in base a frequenza di uti-lizzo e metodi di ispezione. Le schede, per chi fosse interessato, sono disponi-bili gratuitamente sul sito www.aisem.it (in alto a destra, cliccando sul numero “4” e sul titolo: I piani di controllo degli apparecchi di sollevamento materiali). “Le schede sono un esempio unico di collaborazione tra costruttori ed enti di controllo” ha dichiarato Pietro Almici, presidente di Aisem e vice presidente di Anima, “e costituiscono un validissimo supporto al datore di lavoro sul quale, per legge, ricade la responsabilità della corretta manutenzione delle macchine. I piani di controllo vanno inoltre a coprire le apparecchiature già in funzione prima dell’entrata in vigore della ‘direttiva mac-chine’, secondo la quale tutti gli organi-smi di controllo fanno fede al manuale del costruttore, che rappresentano oltre il 60% del parco macchine installato in Ita-lia”. Sono già in via di discussione anche i nuovi documenti sul discorso inerente le verifiche periodiche, la manutenzione e la vita residua dei macchinari, altri temi scottanti e attuali nel settore.Un esempio di questo emergerà durante il convegno che Aisem organizzerà du-rante il prossimo GIS con il gruppo gru mobili.

+ Esempi concretiUn solco profondo nella trave di acciaio che sostiene l’argano di sollevamento, così profondo che lo spessore della trave, da 15 cm, è arrivato a misurarne appena 7,5. Una fenditura che piano piano si è formata nel punto in cui la fune d’acciaio che solleva il carico sfrega contro la trave, “mangiandosela” lentamente. Quanto tempo è passato senza che qualcuno abbia svolto delle efficaci verifiche di manutenzione su quella gru? “Anni, probabilmente” spiega Maurizio Tansini, a capo del Gruppo Sollevamento di Aisem. Ed è solo uno dei tanti esempi presentati nel corso degli incontri formativi voluti dall’associazione sul territorio e dedicati alla formazione degli operatori di verifica delle macchine. Un altro tipico problema, dovuto alla vetustà e al lavoro nel tempo, riscontrabile in una gru fissa è ad esempio l’usura degli ingranaggi all’interno del riduttore di sollevamento: “Il cedimento di questi elementi provocherebbe niente meno che la caduta immediata del carico, con le ovvie conseguenze del caso” continua Tansini. “Il punto è che per quantificare un simile rischio occorre una verifica professionale: smontare completamente il riduttore o almeno ispezionarlo in modo approfondito con un endoscopio. Sono diverse le parti critiche che periodicamente richiederebbero maggior attenzione e competenza”. In altre parole: chi si astiene dal fare adeguate verifiche periodiche non se ne accorgerà mai, se non troppo tardi, col rischio di mettere in pericolo la sicurezza di chi lavora, e di bloccare la produzione quando meno se lo aspetta.

le schede predisposte in collaborazione con Ucomesa, Inail, Ministero del Lavo-ro, Coordinamento tecnico delle regioni, Ance, Confindustria, che definiscono nel dettaglio le modalità di controllo e ma-nutenzione delle apparecchiature di sol-levamento, con l’obiettivo di diffondere una cultura della manutenzione e portare chiarezza su ciò che la legge impone in materia di sicurezza.Aisem e Ucomesa hanno elaborato in particolare tre documenti, uno per ogni

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale 113

L’IMPORTANZA DELLA BANCA DATI IPAF NELLA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI

imprese tendono a te-nere nascosti gli eventi infortunistici, mentre le istituzioni compe-tenti, pur disponendo di un’enorme quantità di dati e producendo statistiche generiche, hanno qualche difficoltà a condividere i dati con i soggetti privati come le asso-ciazioni di categoria.

La volontà di conoscere le cause degli incidenti e comprenderne le dinamiche, come primo passo verso la loro pre-venzione, ha spinto IPAF (International Powered Access Association) a creare l’Accident Database: un vero e proprio archivio elettronico degli incidenti. L’Ac-cident Database raccoglie le segnalazioni spontanee, effettuate online dai datori di lavoro e dagli operatori, di incidenti oc-corsi a piattaforme di lavoro elevabili in tutto il mondo. Dal 2012, IPAF ha iniziato una campagna di sensibilizzazione che ha coinvolto i costruttori, i noleggiatori

+

L’L’analisi degli eventi infortunistici è uno strumento prezioso per acquisire con-sapevolezza sui rischi in un luogo di lavoro. Per quanto concerne l’utilizzo di macchinari e attrezzature è fondamentale analizzare la dinamica degli incidenti per capire quali siano gli eventi più frequenti e dove sia necessario agire in funzione preventiva. Quello che, purtroppo, anco-ra manca è la cooperazione tra gli opera-tori del settore e le istituzioni. Spesso le

Come funzionaL’Accident Database prevede un meccanismo di segnalazione online in italiano attraverso una semplice pagina web (http://www.ipaf.org/it/risorse/banca-dati-sugli-incidenti/) e offre la possibilità di compilare un form, anche come segnalatori anonimi, descrivendo l’accaduto senza che le parti coinvolte risultino riconoscibili. Infatti, lo scopo del progetto è di fornire indicazioni statistiche generali sugli infortuni e non di dare luogo a processi sommari.

Associazioni

IPAF

Conoscere è prevenire

e gli utilizzatori finali di PLE, chiedendo di aderire al progetto e di dare il proprio contributo in termini di segnalazione de-gli episodi di cui siano a conoscenza. L’i-dea di fondo è che creando una casistica degli errori commessi più comunemente dagli operatori, sarà più facile, in futuro, calibrare in modo efficace la formazione. La condivisione dei dati relativi ai sinistri potrebbe, inoltre, generare una nuova base culturale comune da condividere tra produttori, noleggiatori e utenti finali.

114 Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

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