swot report
DESCRIPTION
SWOT analysis report of the italian footwear market. University project. In ItalianTRANSCRIPT
1
ANALISI SWOT Studio dell’ambiente, del settore e dell’impresa
Scarpe & Scarpe retail calzature e accessori
di Marchioro Martina e Cappozzo Andrea
Università degli studi di Padova, dipartimento di
Scienze statistiche
Anno accademico 2011/2012
22/02/2012-5/03/2012
2
L’ ambiente
La struttura del mercato della calzatura è suddivisa in modo eterogeneo. Le principali variabili di
segmentazione del mercato delle calzature sono: genere (uomo, donna); età (bambino, adulto,
anziano); materia prima di cui è composta la tomaia (pelle, tessuto, plastica ecc). Questa diversità di
prodotti finali si rispecchia in una varietà di processi industriali, imprese e strutture di mercato.
Come per gli altri prodotti del vestiario, il mercato delle calzature è molto sensibile al fattore moda,
soprattutto per quanto riguarda il segmento di mercato rivolto ai giovani e alle donne. Le principali
conseguenze sono un elevato tasso di innovazione di prodotto. Le nuove collezioni di calzature
vengono generalmente presentate due volte all’anno in occasione delle fiere di settore con un
calendario sincronizzato con quello del vestiario, con l’introduzione, ad ogni stagione, di una quota
consistente di nuovi modelli, fogge, colori e lavorazioni.
Come per l’intero comparto del vestiario e della moda, gli acquisti di calzature seguono un ciclo
stagionale composto da una stagione estiva ed una invernale. Le differenze climatiche influenzano i
consumi di calzature e la loro stagionalità nei diversi Paesi. Nei Paesi a clima più caldo, come il sud
dell’Europa il Sud degli USA o il centro America, le stesse scarpe possono essere utilizzate per
quasi tutti i mesi dell’anno. In altri Paesi più freddi, come nel Nord Europa o in Canada, gli acquisti
sono differenziati per stagione e le calzature pesanti (stivali, scarponi, etc.) hanno un peso maggiore
sul totale.
Tenendo in considerazione il mercato domestico delle aziende italiane, un fattore politico e legale di
peso considerevole riguarda la recente liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi, che porta
nuove opportunità ma anche possibili minacce alle imprese del retail della penisola.
L’INDUSTRIA CALZATURIERA ITALIANA: consuntivo Anno 2010
Anno
2008
Anno 2009 Anno 2010 Var% ‘10/’09
PRODUZIONE Milioni di euro
Milioni di paia
7319,24
225.2
6468,48
198
6755,86
202,5
+4,4%
+2,3%
EXPORT Milioni di euro
Milioni di paia
6914,98
221,8
5815,35
192,3
6611,57
221,4
+13,7%
+15,2%
IMPORT Milioni di euro
Milioni di paia
3350,26
352,6
3184,09
309,9
3703,26
355,0
+16,3%
+14,6%
SALDO
COMMERCIALE
Milioni di euro
3564,72 2631,26 2908,31 +10,5%
% Export su
produzione
% in valore
%in quantità
80,0
81,6
79,2
80,9
81,1
82,6
+2,4%
+2,1%
CONSUMI
INTERNI
Milioni di euro
Milioni di paia
3567,90
193,8
3543,94
191,5
3530,03
190,3
-0,4%
-0,6%
N° AZIENDE
(calzaturifici)
6263 6028 5804 -3,7%
N° ADDETTI
diretti
85918 82907 80153 -3,3%
3
Negli ultimi 10 anni la quantità di scarpe acquistate dalle famiglie italiane è rimasta stagnante,
mentre il valore della spesa è aumentato considerevolmente, da meno di 4,4 miliardi ad oltre 5,7
miliardi di Euro ,con un aumento tra il 1995 e il 2005 dei prezzi medi unitari del 34%.
Evoluzione dei consumi di calzature delle famiglie Italiane
Il Settore
Il settore del retail è classicamente suddiviso in forme distributive grocery e non grocery. Le prime
sono caratterizzate dalla vendita al dettaglio di beni alimentari e per la pulizia della persona e della
casa, di consumo non durevole. Le seconde riguardano un ampio assortimento di prodotti
circoscritti ad un tema specifico, di cui fanno parte anche i negozi di calzature.
L’osservatorio sul commercio del Ministero dello Sviluppo Economico ha censito in Italia nel 2005
circa 18.800 negozi indipendenti con sede fissa specializzati in calzature e pelletteria e 8.500 negozi
con sede fissa specializzati in calzature che sono succursali di altri negozi. In complesso quindi si
può dire che l’insieme di negozi indipendenti, catene e grandi superfici specializzate è composta in
Italia da quasi 27.500 punti vendita. Il numero dei punti vendita ambulanti supera le 5.000 unità.
La struttura della distribuzione di calzature per canali in Italia.
4
Analizziamo in dettaglio il settore della calzatura utilizzando il modello delle forze competitive di
Porter:
Concorrenza attuale: le imprese operano in un ambito competitivo internazionale,
caratterizzato da una elevata e crescente concorrenza, in particolare da parte dei Paesi
Asiatici. L’industria italiana, per rispondere a tale concorrenza, sta attuando strategie sia
difensive (costi di produzione controllati e decentramento delle fasi a maggior contenuto di
manodopera) che aggressive (differenziando l’offerta attraverso la qualità, l’innovazione, il
consolidamento del marchio e il servizio alla clientela). Per quanto riguarda la concorrenza
in territorio nazionale, invece, le catene di calzature si configurano come una categoria
commerciale piuttosto variegata e disomogenea, dove da una parte abbiamo uno dei casi di
massimo successo di marketing degli ultimi anni come Geox e dall’altra marche consolidate
che stentano a riposizionarsi se non secondo logiche di prezzo, come Bata. In mezzo tra
questi due estremi ci sono altre proposte (come Bertoldo, Cappelletto, Pittarello,
Scarpe&Scarpe ecc), che tendono più a un’estremità o all’altra.
Potenziali entranti: imprese che operano in settori differenti rispetto a quello delle calzature
(abbigliamento, accessori ecc) che potrebbero essere interessati ad ampliare la propria
offerta (H&M, OVSindustry, Zara ecc)
Prodotti sostitutivi: non esistono prodotti sostitutivi alla scarpa, sono i comportamenti dei
clienti ad essere sostitutivi rispetto alla tipologia del bene (la moda influenza il ciclo di vita
del prodotto)
Fornitori: produttori nazionali e internazionali di calzature, con possibilità di integrazione a
valle (per esempio Bata che da produttore divenne concorrente di retail di scarpe)
Acquirenti: clienti finali molto attenti all’assortimento, al rapporto fiduciario con il punto
vendita e alla prossimità sul mercato locale dello stesso.
I rischi e le opportunità potenziali di tale settore possono quindi essere così riassunte:
Rischi:
1. Rallentamento dei consumi
2. Ciclicità della domanda
3. Elevata concorrenza da parte dei produttori di paesi emergenti, anche nella fascia media del
mercato
Opportunità:
1. Leadership italiana nelle fasce alte e altissime del mercato internazionale delle calzature
2. Elevato grado di differenziazione del prodotto all’interno di ogni singolo segmento
3. Crescente potere contrattuale della distribuzione
5
L’azienda Scarpe & Scarpe S.p.a
Scarpe & Scarpe è un'azienda nata nel 1961 che da sempre si occupa di commercializzare calzature
e pelletteria, a cui in seguito si sono aggiunte anche linee di abbigliamento, soprattutto sportivo.
Nello spazio di pochi anni questi negozi, che rappresentavano dei punti vendita di grande interesse
per i consumatori per la vasta gamma di calzature e per la convenienza dei prezzi, hanno
raddoppiato o triplicato i loro spazi espositivi per far posto anche a valigeria, articoli sportivi e
abbigliamento sportivo e ora trattano molte famose marche presenti sul mercato. Oltre ad avere
ampliato le superfici, Scarpe & Scarpe ha messo in atto anche una politica di espansione a livello
territoriale che ha portato all'apertura di oltre 100 punti vendita sparsi in quasi tutte le regioni
italiane (fanno eccezione Calabria, Basilicata, Sardegna e Molise). Molto spesso, questi grandi
negozi si trovano nei pressi di centri commerciali e possono offrire ai clienti un facile parcheggio
gratuito e aperture straordinarie nei giorni festivi.
Per raccogliere maggiori informazioni riguardo l’azienda si è proceduto alla visita diretta di uno dei
suoi punti vendita. Da tale visita è emerso che la superficie di vendita è superiore ai 1000mq, la
merce esposta è suddivisa per reparti: uomo, donna, bambino e settore sportivo che comprende
anche il vestiario. Il personale si è dimostrato poco disponibile nei confronti della clientela,
limitandosi solamente al riordino dei prodotti e al servizio cassa. Per incentivare il cliente al
riacquisto la società rilascia gratuitamente su richiesta una tessera fedeltà vantaggi&vantaggi,
utilizzabile in tutti gli store del brand.
Dalla visita del sito web si è riscontrato che gli ultimi eventi sponsorizzati dall’impresa risalgono al
2010, indice di una limitata attenzione alla comunicazione e alla conoscenza da parte del pubblico
del marchio.
Analisi SWOT
Sintetizzando tutte le informazioni raccolte si procede alla stesura di una matrice SWOT al fine di
relazionare l’azienda Scarpe & Scarpe con il settore.
PUNTI DI FORZA
Prodotti differenziati per tipo di
calzatura
Prezzi convenienti
Ampiezza della gamma
Distribuzione omogenea dei punti
vendita sulla quasi totalità del territorio
nazionale
Realtà commerciale consolidata
PUNTI DI DEBOLEZZA
Disponibilità del personale
Comunicazione e pubblicità
Qualità dei materiali
OPPORTUNITA’
Leadership italiana nelle fasce alte del
mercato internazionale delle calzature
Elevato grado di differenziazione del
prodotto all’interno di ogni segmento
Crescente potere contrattuale della
distribuzione
MINACCE
Rallentamento dei consumi
Ciclicità della domanda
Elevata concorrenza da parte dei
produttori di paesi emergenti, anche
nella fascia media del mercato
6
Sitografia
http://www.politecnicocalzaturiero.it/udidattiche/u3/index.htm
http://www.modaportale.com/allegati/fck_user_resources/distretti_calzaturieri_Italia_realta_prospet
tive.pdf
http://giardiniangelo.com/fashionroom/?p=220
http://www.ancionline.com/anci/main.nsf/alldocs/1C97FAAF05CD07BEC125794F002F9C1F/$file
/Il%20Made%20in%20Italy%20delle%20calzature%20in%20cifre_ANCI.pdf
http://it.over-
blog.com/Scarpe_amp_Scarpe_presentazione_dellazienda_e_caratteristiche_distintive_dellofferta-
1228321765-art244116.html
http://www.scuolalavoromoda.it/media/manualeER/manuale/Capitolo%205.pdf
http://www.databank.it/documents/46258/46337/edicola_calzature.pdf
http://www.scarpescarpe.eu/