1. i tratti distintivi della comunicazione interna negli...
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Scala dei bisogni dell’individuo
AUTO- REALIZZAZIONE
STIMA/STATUS/ RICONOSCIMENTO
SOCIALITÀ/APPARTENENZA
SICUREZZA
FISIOLOGICI
3
L’atteggiamento dei destinatari matrice di Rollo-May
= BASSO
= MOLTO ALTO
Coefficiente di
complessità dello
speech
10
0 10
“FRUSTRATI” “SCETTICI”
“BEVITORI” “ALIENI”
“INNOCENTI” 5
Grado di soddisfazione correlata alla competenza sul tema
Sti
ma
de
lla
co
mp
ete
nza
su
l te
ma
Il mondo della comunicazione di impresa
statunitense è stato agitato e un po’ travolto dal
fenomeno CLUETRAIN.
Un piccolo ma determinato drappello di
comunicatori, con in testa Rick Levine, già
consulente della IBM, ha lanciato in rete il
Cluetrain Manifesto.
Un manifesto vero, con tanto di 95 tesi e un
invito a firmarlo e a discuterne.
L'obiettivo è una vera "riforma" del linguaggio
con cui le aziende comunicano nell'era di
Internet.
Da le “95 theses”
La “voce umana”
Le conversazioni tra esseri umani suonano umane. E si svolgono
con voce umana.
Sia che fornisca informazioni, opinioni, scenari, argomenti contro o
divertenti digressioni, la voce umana è sostanzialmente aperta,
naturale, non artificiosa.
Le persone si riconoscono l’un l’altra come tali dal suono di questa
voce.
Da le “95 theses”
Comunità/cultura/comunicazione e mercato
Per parlare con voce umana, le aziende devono condividere i
problemi della loro comunità.
Ma prima, devono appartenere a una comunità.
Le aziende devono chiedersi dove finisce la loro cultura di impresa.
Se la loro cultura finisce prima che inizi la comunità, allora non
hanno mercato.
Le comunità umane sono basate sulla comunicazione – su discorsi
umani su problemi umani.
Le aziende che non appartengono a una comunità della
comunicazione sono destinate a morire.
(segue)
Da le “95 theses”
La nuova organizzazione della comunicazione
Gli organigrammi funzionavano nella vecchia economia, in cui i piani dovevano essere ben compresi da tutta la piramide gerarchica e dettagliati piani di lavoro potevano scendere dall’alto.
Gli stili di management basati sul comando e sul controllo derivano dalla burocrazia e al tempo stesso la rafforzano. Il risultato sono la lotta per il potere e una cultura di impresa paranoica.
La paranoia uccide la conversazione. Questo è il punto. Ma la mancanza di conversazione uccide le aziende.
Ci sono due conversazioni in corso. Una all’interno dell’azienda, l’altra con il mercato.
Nessuna delle due va bene, nella maggior parte dei casi. Quasi sempre, alla base del fallimento ci sono le vecchie idee di comando e controllo.
I mercati non vogliono parlare con ciarlatani e venditori ambulanti. Vogliono partecipare alle conversazioni che si svolgono dietro i firewall delle aziende.
(segue)
Da le “95 theses”
La visione
Vogliamo accedere alle vostre informazioni, ai vostri progetti, alle
vostre strategie, ai vostri migliori cervelli, alle vostre vere
conoscenze. Non ci accontentiamo delle vostre brochures a 4 colori,
né dei vostri siti Internet sovraccarichi di bella grafica ma senza
alcuna sostanza.
Noi siamo anche i dipendenti che fanno andare avanti le vostre
aziende. Vogliamo parlare ai clienti direttamente, con le nostre voci e
non con i luoghi comuni delle brochures.
Il linguaggio tronfio e gonfio con cui parlate in giro – nella stampa, ai
congressi – cosa ha a che fare con noi?
(segue)
CAMBIA IL CONSUMO (domanda/offerta)
CAMBIANO LE ORGANIZZAZIONI
CAMBIA LA COMUNICAZIONE
CAMBIA L’EMPLOYERSHIP (aspettative/modelli di gestione delle risorse umane)
10
Oggi Ieri C
ON
SU
MO
O
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RS
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C
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UN
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ZIO
NE
CLIENTI
SEGMENTAZIONE
“SEMPLICI”
PER FUNZIONI
DIPENDENTI
JOB
INFORMATIVA
TOP - DOWN
INDIVIDUO/PARTNER
CRM (Customer Relationship
Management)
“COMPLESSE”
PER PROCESSI
PLAYER
COMPETENZE
LEVA DI GESTIONE
SISTEMICA
DISTRIBUITA
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LA COMUNICAZIONE INTERNA
è il sistema delle relazioni di scambio di:
valori
informazioni
dati
atteggiamenti
decisioni
suggerimenti
prescrizioni
comportamenti
una leva strategica ove le risorse umane sono un
fattore di successo interno
e quindi è
IN 4 ”TERRITORI DI SCAMBIO”
una leva strategica dei processi di cambiamento
(nuova cultura e nuovi valori-guida, riorganizzazione, qualità del servizio,
integrazione interna, ...)
LA COMUNICAZIONE INTERNA OGGI
SUL PIANO STRATEGICO
un sistema regolato di relazioni che crea impegno sul cambiamento
attraverso informazioni, opinioni, interpretazioni, gesti e iniziative
diffusi con modalità, strumenti e supporti coerenti
SUL PIANO TECNICO
azienda e dipendenti (a volte la comunità delle famiglie)
capi e collaboratori diretti
funzioni parallele (a volte al confine fra esterno/interno)
centro e periferia
NUOVI OBIETTIVI DELLA
COMUNICAZIONE INTERNA
Favorire il cambiamento
Sviluppare coerenza tra cultura e strategie
Ottimizzare i flussi di informazione operativa
(sia gerarchica sia interfunzionale)
Motivare e coinvolgere le risorse professionali
Diffondere il senso di responsabilità
Accelerare i processi decisionali
Migliorare la gestione del tempo
FUNZIONI E VALORE AGGIUNTO DELLA
NUOVA COMUNICAZIONE INTERNA
strategica
informativa
operativa
FUNZIONI BENEFICI TANGIBILI
• Orientamento comune verso i macro obiettivi
• Condivisione delle linee guida
• Appartenenza
• Conoscenza approfondita della realtà di
appartenenza
• Coinvolgimento
• Opportunità di crescita/Valorizzazione
• Responsabilizzazione
• Fluidificazione dei processi
• Tempestività e qualità esecutiva
• Accelerazione del processo decisionale
DALLA STAMPA AZIENDALE AL WEB
1970 1990 2000 1980
Stampa
aziendale
• De-specializzazione
• Controllo
Video
&
Convention
• Appartenenza
• Identificazione
• Mobilitazione
energie
• Strategie e obiettivi
• Guida e
valorizzazione
• Integrazione
• Specializzazione
• Targettizzazione
Target
Contenuti Strumenti
Tempi
Obiettivi Integrazione
mediatica Web
• Informazione e
gestione flussi
• Servizi di
supporto
• Personalizzazione
Da pochi per
pochi Da pochi per
molti Da molti per molti
EVOLUZIONE DEL MODELLI ORGANIZZATIVI
MODELLO FUNZIONALE
Personale Finanza
Amministrazione
e Contabilità
Vendite Medica Marketing ........ ...............
Direzione Generale
“staff”
“line”
MODELLO DIVISIONALE
Evoluzione del modelli organizzativi (segue)
Personale Amministrazione e
Contabilità
Personale Amministrazione e
Contabilità
Pianificazione Vendita . . .
Personale Amministrazione e
Contabilità
Pianificazione Vendita . . .
Personale Amministrazione e
Contabilità
Direzione Generale
Prodotto C Prodotto B Prodotto A
Pianificazione . . . Vendita
MODELLO PER PROGETTI
Direz. Generale
? ? Finanza Personale
Capo prog.
A Capo prog.
B
……… ……… ……… ………. ……….
…….
strutture
funzionali
fisse
Evoluzione del modelli organizzativi (segue)
Direzione Generale
Direz.
Medica
Direz.
Vendite
Direz.
Marketing
Direz.
Personale
Direz.
Amminis.
Direz.
Prodotti
(Mercati)
prodotto
A
prodotto
B
prodotto
C
MODELLO A MATRICE
Evoluzione del modelli organizzativi (segue)
Integrazione interna e
coordinamento tra unità
organizzative decentrate
Riduzione dei livelli
gerarchici e
snellimento delle
strutture centrali
Ampio decentramento
organizzativo e decisionale
IMPRESA “SNELLA” IMPRESA “RETE”
Caratteristiche modelli integrati
La logica dell’integrazione
L’integrazione interna significa
dimensione orizzontale
Connessione per linee orizzontali e oblique di posizioni diverse funzionalmente
interfunzionalità orientata alla migliore soluzione dei problemi
L’impresa rete
• Dal prodotto al SERVIZIO.
• Oltre l’internazionalizzazione, il “GLOCALE”.
• Dalla piramide all’impresa POLICELLULARE.
• Dalle funzioni alla LEARNING ORGANIZATION.
• Approccio "Lego" (strutture flessibili e reversibili: verso la virtual
company).
Ogni impresa è un SISTEMA di comunicazione/relazioni.
Ogni industria è un’industria della COMUNICAZIONE.
CULTURA AZIENDALE
INSIEME DI VALORI, TRADIZIONI, NORME E MITI
CONDIVISI DAI MEMBRI DI UNA ORGANIZZAZIONE CHE:
• Influenzano l’approccio a problemi, decisioni e strategie
• Determinano gli atteggiamenti di fondo verso le situazioni
aziendali e le persone
La cultura d'impresa e nuova comunicazione
divengono un fattore critico strategico
• Aumenta l'instabilità e l'imprevedibilità esterna
• Cresce la competitività
• Aumenta la complessità organizzativa e tecnologica
(compresenza di culture, modi di operare, professionalità
differenti)
QUANDO NEL BUSINESS:
Cambiamento e cultura
CAMBIAMENTO
Processo strategico
Processo strutturale
Ricaduta su una
cultura aziendale che
“non capisce”
necessità di spiegare le ragioni delle scelte (strategiche e/o strutturali)
La comunicazione agisce sulla cultura aziendale per:
• comunicare le motivazioni (esterne/interne) del
cambiamento
• spiegare come cambiano strategia e struttura
• indicare la direzione del cambiamento (obiettivi e azioni)
utilizzo di strumenti di comunicazione interna che consentano di “trasmettere” a tutti i livelli la
nuova cultura
Il ruolo della comunicazione nel
cambiamento
I ritorni che può creare
Sull’organizzazione del lavoro
• Ascolto
• Impegno
• Progettualità
• Tensione
• Responsività
Sull’identità Sul governo dello stress
• Aggregazione
• Appartenenza
• Condivisione
• Partecipazione
• Interfunzionalità
• Integrazione
• Trasversalità
• Collaborazione
• Cooptazione
• Efficienza
• Tenuta
• Motivazione
• Clima
Sui comportamenti
IMMEDIATEZZA
VISIBILITÀ DIFFUSA Di chi comunica
Come riduzione degli
intermediari
ASCOLTO Attitudine culturale ma anche supporti
e processi strutturati
QUALITÀ GARANTITA
DIALOGICITÀ Come tensione costante
Omologazione della c.I. A quella del
sociale o delle relazioni esterne
I VALORI DELLA NUOVA COMUNICAZIONE INTERNA
VISION
STRATEGIA DI BUSINESS
CULTURA VIGENTE OBIETTIVI
STRATEGIA DI GESTIONE
DELLE RISORSE UMANE STRATEGIA DI MARKETING
STRATEGIA DELLE
RELAZIONI ESTERNE
STRATEGIA DI
COMUNICAZIONE
INTERNA
STRATEGIA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA
MISSION
STRATEGIA DI
COMUNICAZIONE
ESTERNA STRATEGIA DI
COMUNICAZIONE AL
MERCATO E AL TRADE
STRATEGIA DI COMUNICAZIONE: modello di riferimento
Architettura del piano di comunicazione
POLITICA DI COMUNICAZIONE: I CONTENUTI E I VALORI DA COMUNICARE
SEGMENTAZIONE DEI PUBBLICI INTERNI
CONTROLLO DEI RISULTATI
INDIVIDUAZIONE DI SPECIFICI BISOGNI PSICOLOGICI E COMUNICAZIONALI
ARCHITETTURA DEI MESSAGGI (CONTENUTI)
SCELTA DI STRUMENTI, TECNICHE E MODALITA' DI COMUNICAZIONE (CANALI)
INTERVENTO
TRE DECLINAZIONI DELL’IDENTITÀ
• MISSION
“cosa siamo”, lo scopo per cui un’organizzazione esiste, i suoi
macro-obiettivi
• VISION
“cosa vogliamo diventare”, il sogno che si vuole realizzare, il
futuro desiderato, ciò che le persone che lavorano in azienda si
impegnano a costruire
• VALORI
i principi che guidano l’impresa e i suoi uomini nell’attuazione
della strategia aziendale, i punti di riferimento per il processo
decisionale e i comportamenti diffusi
CRITERI DI SEGMENTAZIONE
Livello gerarchico
Appartenenza a famiglie professionali
Appartenenza a gruppi socio-informali
Appartenenza a gruppi border-line
Appartenenza a gruppi di interlocutori rilevanti
Localizzazione geografica
Rete • Capo Area • Addetti Area • Direttore • Consulenti Retail • Consulenti Corporate • Consulenti Small Business • Addetti Clienti • Promoter Finanziario • Addetti Commerciali • ………………
Direzione • Responsabili • Professional • ………………
Top Management: • Direttore Generale
• Direttori Centrali
• Dirigenti
• ………………
Personale: • Addetti uffici filiale
• Consulenti
• Collaboratori
• ………………
Middle Management: • Responsabile di servizio
• Direttore di filiale
• Responsabile dell’ufficio
• ………………
LIVELLO
GERARCHICO
FAMIGLIE
PROFESSIONALI
• Stagisti
• Studenti serali
• Neo laureati
• Neo mamme/papà
• Atleti
• ………………
GRUPPI “SOCIO
INFORMALI”
CRITERI DI SEGMENTAZIONE – segue
• Informatici
• Direzione risorse umane
• Processi e organizzazione
• Supporter della comunicazione
• Delegati OO.SS.
• ………………
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
INTERLOCUTORI RILEVANTI
• Consulenti
• Fornitori abituali
• Partner strategici
• ………………
GRUPPI BORDER LINE
• Sedi
• Filiali
• Italia
• Estero
• ………………
CRITERI DI SEGMENTAZIONE – segue
SEGMENTAZIONE: I MODELLI CLASSICI
dirigenti
funzionari
quadri
impiegati
operai
marketing vendite produzione ricerca finanziario/amm. hr
dirigenti
quadri
impiegati
operai
funzionari
SEGMENTAZIONE: I MODELLI CLASSICI – segue
marketing vendite produzione ricerca finanziario/amm. hr
dirigenti
funzionari
quadri
impiegati
operai
marketing vendite produzione ricerca finanziario/amm. hr
SEGMENTAZIONE: I MODELLI CLASSICI – segue
dirigenti
funzionari
quadri
impiegati
operai
marketing vendite produzione ricerca finanziario/amm. hr
SEGMENTAZIONE: UN MODELLO INNOVATIVO
I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE INTERNA
• Fondamenti (mission, vision, valori)
• Linee guida
• Macro obiettivi
• Progetti di cambiamento
• Personale
• Organizzazione & Lavoro
• Mercato & Prestazioni
• Ordini di servizio
• Procedure operative
• Meccanismi operativi
• Ambiente interno & servizi
• Socialità & Iniziative
• Ambiente esterno
• Processi organizzativi
• Contesto
• Scenari
• Politiche (interne/esterne)
• Processi operativi
• Ruoli e responsabilità
• Servizi e prodotti
• …………………………
AR
EA
ST
RA
TE
GIC
A
AR
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INF
OR
MA
TIV
A
AR
EA
OP
ER
AT
IVA
I CANALI
STRUMENTI
CARTACEI
CANALI RELAZIONALI
(verticali e orizzontali)
STRUMENTI
INFORMATICI
EVENTI
A.
B.
C.
D.
A. Gli strumenti cartacei
• Carta dei Servizi
• Manuali delle procedure
• Proposte qualità
• House-organ
• Fondamenti strategici
• Reporting di progetto
• Cassetta delle idee
• Rassegna stampa
• Cosa Chi
• Booklet monografici
• Newsletter
• Cartellonistica
• Libri aziendali
• Rapporto capo-collaboratore
• Il team briefing
• Il sistema delle riunioni a cascata
• Open door
• Panel dei dipendenti
• Incontri face to face
• Gruppi di progetto
• Job rotation
B. Il canale relazionale
• Gruppi trasversali
• Riunioni interfunzionali
• Workshop operativi
• Focus group
• Circoli di qualità
• Convention
• Family Day
• Visite aziendali interne
• Premiazioni e celebrazioni
• Ruolo testimoniale dei dipendenti
• Presentazione di prodotti e di campagne pubblicitarie
• Indagini di clima interno
C. Gli eventi
D. Gli strumenti elettronici
• Video istituzionale
• Telegiornale
• Cd rom interattivi
• Business tv
• Videoconference
• Posta elettronica
• TV satellitare interna
• Intranet (Enterprise Postal)
• Info-point
• Shareware
• Groupware
• Focus group
• Liste di discussione
Am
bie
nte
Intra
net
Am
bie
nte
tra
diz
ion
ale
È INDISPENSABILE INTEGRARE CANALI/STRUMENTI
ON E OFF LINE
La gerarchia
I Media Gli strumenti relazionali ad hoc
(network interni)
Gli Eventi
I processi
operativi
Significa applicare specifici standard di misurazione
quali-quantitativa che consentano di verificare i livelli di
efficacia e di efficienza
verifica
Ascolto e feedback:
strumenti e criteri
Tutti gli obiettivi comunicativi, dai più semplici ai più
complessi, devono essere monitorati sia durante sia dopo
l’intervento.
Due livelli di monitoraggio
Efficienza
Nell’immediato si valuta
l’efficienza dell’intervento
di comunicazione
Efficacia
Sul medio periodo si valuta
l’efficacia di un intervento
di comunicazione
Efficienza significa:
• correttezza formale tecnica
dell’intervento o dello strumento
• livello di chiarezza espositiva
• gradimento estetico
• coerenza con le aspettative
Efficacia significa:
• capacità che iniziative e strumenti
hanno di produrre cambiamenti
effettivi nei comportamenti, nelle
conoscenze e nella cultura
organizzativa
verifica
Rela
zio
nali
Verifica del gradimento dei partecipanti con formulari ad hoc,
analisi della partecipazione
Modalità di verifica dell’efficienza
Raccolta del feedback a fine presentazione (in plenaria o su
schede)
Raccolta di mini verbali di valutazione personale
Presentazioni
Riunioni
Convention
verifica
Coupon
Cart
acei News letter
Survey ad-hoc Booklet
Questionario Spazio qualità
Ele
ttro
nic
i
Interviste
Numero di accessi, tempi di permanenza
Numero di messaggi inviati
Intranet
Applicativi ad hoc
Esempi
Modalità di verifica dell’efficacia verifica
Comportamentale
• Applicazione delle modalità
operative
• Adempimento delle procedure
• Rispetto delle regole aziendali
Cognitivo
• Informazioni strategiche
• Competenze applicative
• Nozioni interfunzionali
Culturale
• Appartenenza
• Committment
• Benessere
Osservazione
diretta
ascolto
diretto
ascolto
indiretto
Testing
e
sondaggi
Interviste
e
focus group
Esempi
NUOVI MODELLI DI GESTIONE: DALLA COMUNICAZIONE
INTERNA AL MARKETING INTERNO
ATTIVAZIONE DIFFUSA
COINVOLGIMENTO ATTIVO
ASCOLTO CONTINUO
Distribuzione del presidio e delle
responsabilità comunicative
Attivazione costante di canali “caldi” ad alto impatto emotivo
finalizzati allo sviluppo del commitment
Sviluppo di sistemi di monitoraggio differenziati e integrati per una verifica
costante su clima, cultura e organizzazione