19 settembre 2013

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianmaria Palmieri. Al nuovo Rettore dell'università del Molise tocca di do- vere gestire la 'bomba' lanciata dalla Regione che ha prima tolto 22 milioni di euro per l'Innovazione e la Ricerca e, poi, i 45mila euro per la sede di Isernia. Contrariamente a quanto sta avendosi in tutte le altre regioni d'Italia, la classe politica molisana ha deciso di fare fuori l'Unimol. Alla faccia della volontà di as- sicurare ai giovani il diritto allo studio, alla ricerca e alle possibilità di futuro. L’Oscar del giorno a Gianmaria Palmieri Il Tapiro del giorno a Nicola Cefaratti GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 87 - GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico REGIONE Troppi silenzi sul progetto delle 12mila Gran Manze A PAG. 5 REGIONE Università nessun segnale positivo A PAG. 2 ECONOMIA Non rinviabile un piano lavoro finalizzato ai giovani A PAG. 4 Il Tapiro del giorno lo diamo a Nicola Cefaratti. L'assessore comunale ha in- teso pubblicizzare la raccolta porta a porta per gli esercizi commerciali del centro come se avesse raggiunto la Luna. Non si è avveduto, invece, di es- sere arrivato a malapena a Gildone. Ben poca cosa la sua sortita e poco credibile a ridosso del prossimo voto per il rin- novo dell'Amministrazione. Ma in quat- tro anni, si chiedono i cittadini alle prese con un tributo sempre più alto e con un servizio assai scadente, cosa avrà mai fatto l'assessore?

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L'avvocato del diavolo

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aGianmaria Palmieri. Al nuovo Rettoredell'università del Molise tocca di do-vere gestire la 'bomba' lanciata dallaRegione che ha prima tolto 22 milioni dieuro per l'Innovazione e la Ricerca e,poi, i 45mila euro per la sede di Isernia.Contrariamente a quanto sta avendosi intutte le altre regioni d'Italia, la classepolitica molisana ha deciso di fare fuoril'Unimol. Alla faccia della volontà di as-sicurare ai giovani il diritto allo studio,alla ricerca e alle possibilità di futuro.

L’Oscar del giornoa Gianmaria Palmieri

Il Tapiro del giornoa Nicola Cefaratti

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 87 - GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

REGIONE

Troppi silenzisul progettodelle 12milaGran Manze

A PAG. 5

REGIONE

Universitànessunsegnalepositivo

A PAG. 2

ECONOMIA

Non rinviabileun piano lavorofinalizzatoai giovani

A PAG. 4

Il Tapiro del giorno lo diamo a NicolaCefaratti. L'assessore comunale ha in-teso pubblicizzare la raccolta porta aporta per gli esercizi commerciali delcentro come se avesse raggiunto laLuna. Non si è avveduto, invece, di es-sere arrivato a malapena a Gildone. Benpoca cosa la sua sortita e poco credibilea ridosso del prossimo voto per il rin-novo dell'Amministrazione. Ma in quat-tro anni, si chiedono i cittadini alle presecon un tributo sempre più alto e con unservizio assai scadente, cosa avrà maifatto l'assessore?

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19 settembre 2013

CAMPOBASSO. Le piccole università,tra le quali quella del Molise, stanno sof-frendo e non poco in questi anni a causadi una serie di leggi a livello nazionaleche ne riduce drasticamente la possibi-lità di crescere sul piano qualitativo.

E come se non bastasse oggi deve su-bire anche l'attacco della Regione Mo-lise che gli ha sfilato 22 milioni di europer l'Innovazione e la Ricerca e, poi, si èvista togliere i 45mila euro per la sede diIsernia. A rassegnare le dimissioni do-vrebbe essere l'assessore al ramo, Mi-chele Petraroia. A livello nazionale, asubire meno danni dai provvedimentisono, come al solito, i grandi atenei conesuberanza di docenti ed elevato turno-ver: più semplice per loro fare fronte aipropri programmi didattici e superarequesto triennio di sofferenza, mentrenelle piccole università i pochi docentipresenti non saranno in grado, per viadell’inesistente turnover, di assicurareuna didattica a norma oltre avere benscarse prospettive di crescita program-

mata. Viene da chiedersi, allora, se la poli-

tica sia consapevole di ciò o se invece cisi trovi di fronte ad una cinica e dannosascelta messa in atto per ridurre con mo-dalità capestro il pur rilevante numerodi università che, non può non consta-tarsi, costituiscono un sistema apparen-temente a crescita indefinita pernumero di sedi, di docenti ed aspirantitali.

Piuttosto problemi di significativitàscientifica e didattica sarebbero forse daindividuare nelle innumerevoli, costosecolonie dei megatenei (spesso funzio-nali, queste, solo alla proliferazione dicorsi e docenti fine a se stessa); non può,invece, non darsi supporto a realtà effi-cienti dal punto di vista scientifico-di-dattico e, perché no, con appropriatadislocazione geografica, capaci di at-trarre, anche se giovani, risorse e soddi-sfare la utenza. Ed allora c'è la necessitàche l'intera classe politica molisana sap-pia fare quadrato intorno all'Unimol per

salvaguardare una struttura universita-ria che, pure, nelle sue difficoltà e nellesue contraddizioni ha dato molto al ter-ritorio molisano e, soprattutto, alla cittàdi Campobasso.

E non, addirittura, danneggiarla con iprovvedimenti assunti. Così come, ora,va scongiurato il pericolo insito nelleleggi approvate che rischiano di portaread una desertificazione culturale nelmomento in cui verrebbero a mancare le

piccole università come quella del Mo-lise.

Un conto è riordinare le gemmazioniterritoriali, un altro è il pensare solo atagliare.

La classe politica molisana deve ritro-varsi intorno ad un programma capacedi rilanciare il sistema universitario intermini di qualità e di presenza come lavollero quanti si batterono negli anniper la sua nascita.

I tagli fatti dalla Regione rendono più fragile l'Ateneo. E l'assessore Petraroia?

di Italo Di Sabato*

De Benedetti è stato finalmente risarcito(potrebbe conquei soldi far rientrare gli 80 esuberi della sua azienda).Benissimo. La guerra dei vent'anni tra le due lobby di Po-tere si è conclusa. Spero adesso che si porti via tutto quel-l'antiberlusconismo che è stata un'accozzaglia di personeutilizzate come fans di potere. Però il danno è stato fatto:è nata una nuova destra legalitaria che ha proseliti di si-nistra. I vari guru ignoranti e senza un minimo di spessoreculturale sono cresciuti di fama e popolarità. E ha cattu-rato e raccolto la rabbia della gente e senza tradurla inqualcosa di costruttivo e "alto", ma semplicemente ade-guandosi. D'altronde non è una novità, solamente che si è

rafforzata con i nuovi mezzi di informazione attraverso in-ternet. Questi social network sono i "parlascrivi" ben de-scritto da Orwell nel romanzo 1984.

Ma per concludere e capire meglio i fenomeni reazio-nari che fanno presa al popolo (Leggete i commenti deiclassici lettori del Fatto , capite quando parlo di "massa"assecondata e non "innalzata") mi faccio aiutare da Igna-zio Silone tramite un pezzo tratto dalla "Scuola dei Ditta-tori":

"....gettare il discredito sul sistema tradizionale dei par-titi e sulla stessa politica, renderli responsabili di tutti imali della patria e aizzare contro di essi l'odio dellemasse…Discutere? Persuadere? Sarebbe una pazzia. Unaspirante dittatore non deve fare appello allo spirito cri-

tico degli uditori. Egli ne sarebbe la prima vittima. Un capofascista deve saper trascinare infiammare esaltare i suoiuditori, ispirando disprezzo e odio verso i perdigiorno chediscutono. 'Le chiacchiere non riempiono lo stomaco', eccouno slogan efficace contro i politicanti tradizionali. Tuttoquello che il capo fascista dirà, sarà enunciato nella formadell'evidenza, in modo da non dare adito al minimo dubbioo discussione.

Locuzione come 'può darsi', 'forse', 'a me sembra', 'salvoerrore', saranno rigorosamente evitate. Ogni invito alla di-scussione sarà respinto. 'Non si discute sulla salvezzadella patria', 'non si discute coi traditori', 'i disoccupatiaspettano lavoro e non parole', ecco risposte che ogni se-guace approverà”.

L'intervento

Università, assente la Regione

Il trionfo del fenomeno reazionario

Migliaia di chilometri di strade interne del Molise (statali, provinciali, comunali, inter-poderali) costituiscono un reticolo anche di straordinario interesse geomorfologico, pa-noramico e paesaggistico, che taluni privi di memoria storica e di sensibilità ecologica,vorrebbero pesantemente manomettere per ottenere una velocizzazione del traffico.Contro questa tendenza di nessuna utilità pratica, ma di grave manomissione del terri-torio, s’è detto contrario l’assessore regionale alle infrastrutture Pierpaolo Nagni, chedella viabilità a scorrimento veloce per i collegamenti interregionali è, invece, un fermosostenitore, tant’è che si va battendo per non perdere la Termoli-San Vittore, e per mi-gliorare sul piano della sicurezza e della agibilità le Fondo valli (Trigno, Biferno,Tappino,Fortore, Tammaro).

Diverso l’atteggiamento sulla viabilità interna, per la quale ha in progetto un pro-gramma di riqualificazione per renderla più efficiente a sostegno, come dice, “dello svi-luppo e della crescita delle tante aree interne che caratterizzano il nostro territorio” .Tradotto su piano pratico, il concetto equivale a “sfruttare i tracciati esistenti, miglioran-

doli, allargandoli, restando sempre in sintonia con l’ambiente e il paesaggio e tenendoben presente i due obiettivi primari di sicurezza e fruibilità”. Raramente è capitato diascoltare parole di tanto buonsenso da parte di un politico, abituati come siamo a vederliimpegnati a promuovere mega-progetti, mega-opere, mega-appalti in costante versionemegalomane, non priva di interessi poco raccomandabili. Nagni sovverte la tendenza ela prassi, per sposare l’idea di una viabilità territoriale su cui intervenire con garbo e ra-ziocinio, facendone contestualmente un mezzo per valorizzare il territorio nella sua ac-cessibilità e nel suo complesso socio-economico.

Concetti che assorbono in termini pratici e concreti le preoccupazioni degli ambien-talisti, in particolare, ma dei cittadini nella stragrande maggioranza, per i quali la riqua-lificazione delle infrastrutture viarie interne e non già il loro stravolgimento (come nelcaso della statale 87!), è la soluzione ideale per migliorare i collegamenti e salvaguardarel’ambiente. Salvaguardare il Molise.

Dardo

Pierpaolo Nagni: “E’ necessario distinguere la viabilità a scorrimento veloce da quella territoriale”

Viabilità interna: riqualificazione dei tracciati e non stravolgimentoRaramente è capitato di ascoltare parole di tanto buonsenso da parte di un politico, abituati come siamo a vederli impegnati a promuovere mega-progetti, mega-opere, mega-appalti in costante versione megalomane

CAMPOBASSO. Si dice che nel go-verno targato Frattura un ruolo deter-minante è ricoperto, in qualità dipersona di fiducia del presidente, dal-l’avvocato Salvatore Di Pardo. Cioè coluia cui si è rivolto nel 2011 l’attuale presi-dente della Regione per far tornare alvoto i cittadini con l’esito che tutti cono-sciamo.

Al che non sembra una baggianata af-fermare che l’avvocato sia una delle per-sone di cui più si fida il governatoreFrattura. Tanto da portarlo con sé a se-dere al tavolo con l’intera struttura

commissariale della Sanità molisana. E’nota a tutti, ad esempio, la presenzadell’avvocato Di Pardo, lo scorso 27marzo 2013, quando in Giunta regionaleil presidente della Regione, nominato dapoco anche commissario alla Sanità, haricevuto nella sede di via Genova l’alloracommissario ad acta per l’attuazione delPiano di rientro (Filippo Basso) e il sub-commissario Nicola Rosato. Si trattava diun incontro istituzionale “per portareavanti in uno spirito di collaborazione econdivisione la riforma della Sanità mo-lisana”.

In quell’occasione “sono state gettatele basi preparatorie per la riunione deltavolo Massicci” convocata a Roma ilmese successivo: il 17 aprile. Su un temacosì delicato, cosa ci fa Salvatore DiPardo al tavolo istituzionale? Che sial’avvocato di Frattura è cosa certa. Chesia anche avvocato della Regione Mo-lise?

Altrimenti, a che titolo segue i lavoridella Sanità per conto della Regione Mo-lise che poi cita in tribunale? Perché, so-prattutto in tema di Sanità, il nome di DiPardo è conosciuto anche da alcune

strutture sanitarie private accreditate.Non solo Neuromed e Fondazione Gio-vanni Paolo II, ma anche Villa Maria e,non da ultimi, l’Istituto oftalmico pentrosrl e il Centro di chirurgia ambulatorialeoculare Francesco Laurelli S.A.S. In rap-porto a questi ultimi due istituti sonostati fissati per oggi al Tribunale Ammi-nistrativo Regionale del Molise i ricorsi,a cura ovviamente dell’avvocato DiPardo, contro la Regione Molise (in per-sona del presidente in carica e commis-sario della Sanità Paolo Frattura) perl’attuazione del Piano di rientro dai di-savanzi del settore sanitario. In partico-lare Di Pardo chiede, per conto dei suoiclienti, l’annullamento del decreto del 27giugno 2013, numero 17. Di cosa sitratta? Del nomenclatore tariffario re-gionale per i ricoveri ospedalieri in Mo-lise firmato proprio da Paolo Frattura edal subcommissario Rosato. In praticaDi Pardo chiede al Tar, per conto di duestrutture private, di annullare le cifre ri-modulate e aggiornate da Frattura( concui sedeva al tavolo istituzionale dellaSanità per conto della Regione Moliseche Frattura rappresenta). E Pensareche lo stesso Frattura, a luglio 2013,aveva annunciato il decreto con grandeenfasi: “Andiamo avanti con la politicadel risanamento del nostro servizio sa-nitario, con l’obiettivo principale di as-sicurare una sanità di altissima qualitàper tutti i cittadini.

Con la rimodulazione delle tariffe peri ricoveri oggi recuperiamo un ritardoprotratto nel tempo”. Assodata l’indub-bia competenza del professionista DiPardo, il presidente della Regione Mo-lise Paolo di Laura Frattura potrebbespiegare ai molisani come può il legalerappresentante delle strutture privateseguire trattative in tema di Sanità ai ta-voli istituzionali? A che titolo il governa-tore consente, a chi porta in tribunale laRegione Molise, di seguire il riordino delsistema sanitario?

Ed infine, che garanzia possono averei cittadini molisani sui lavori portatiavanti dal commissario se c’è il rischiodi una commistione pubblico privata do-vuta al ruolo del legale Di Pardo che, inqualità di professionista, segue i ricorsidelle strutture molisane e sicuramentenon a titolo gratuito?

Antonio Careca

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19 settembre 2013

L’avvocato di Campobasso difende al Tar le strutture private ma siede ai tavoli istituzionali per conto della Regione Molise

Difesa e accusa nella Sanità: Salvatore Di Pardo da che parte sta?

“ASSASSINI. Meritano questo appellativo tutti coloroche, anche indirettamente, sono coinvolti nella morte diun ragazzo, appena trentenne, nel cantiere eolico di Mon-tenero di Bisaccia. La morte in un luogo di lavoro, perprincipio morale, uccide la dignità di tutti i lavoratori.Questa morte presenta una colpevole aggravante. Si con-suma in un cantiere utile solo alla speculazione in quantoil Molise, come è noto, già produce molta più energia diquanto ne consuma. E per questa specifica ragione al-l'unanimità gli organismi di base che operano nei varisettori della vita sociale hanno da tempo innalzato il

muro del rigetto contro la speculazione affaristica che sista consumando nel campo dell'energia specie quandoessa provoca anche gravi ed irreversibili danni di tipoambientale, culturale e salutistico. Perciò questo "delitto"che si è consumato oggi crea più sgomento, più rabbia,più indignazione. Ora spero tanto che le autorità costi-tuite rinuncino agli inutili ed irritanti comunicati strap-palacrime che nascono da false emozioni o da rituali dicircostanza, ma che impegnino il loro tempo ed i loro uf-fici a far cessare definitivamente ed immediatamenteogni tipo di attività nel campo energetico, a rendere effi-

cace e senza rinvii l'applicazione delle norme sui mancaticontrolli, l'assenza di prevenzione, sulle responsabilitàamministrative, civili e penali, affinché paghino i colpe-voli e vengano difesi e risarciti i titolari dei diritti violatie non vengano lasciati soli i familiari di chi ci ha rimessola vita. L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, re-cita l'articolo 1 della nostra Costituzione! Ma il prezzopiù grande, ironia della sorte, lo pagano sempre i lavora-tori. E mai come in questo momento storico: sia quandonon lavorano, sia quando, in modo crudele, lavorano”.

Nicola D'Ascanio

Giovane muore in un cantiere eolico, D’Ascanio:cessare ogni attività in campo energetico

A che titolo il legale del governatore partecipa alle trattative al fianco di Paolo Frattura?

di Massimo Dalla Torre

Presentata nel corso di una confe-renza stampa dal consigliere regionaledei Comunisti Italiani SalvatoreCiocca la proposta legge sull’approva-zione e attuazione dell’albergo diffusoche, per le caratteristiche peculiari cheha, tocca vari ambiti.

I quali, spaziano da quelli territorialiche hanno l’obiettivo di conservare erecuperare per quanto possibile i cen-tri storici, specialmente quelli dei pic-coli borghi rurali, a quelli prettamentenormativi inerenti alle disposizioni egli ordinamenti che non si discostanodai dettami socio-culturali che in moltiPaesi e centri dello stivale si riscontroe il Molise ne ha molti nel suo DNA.

“L’albergo diffuso ha sottolineatoCiocca è una struttura orizzontale incui vi sono posti di servizio per tutti,con un occhio particolare a quelli chericadono nella cosiddetta fascia della“terza età” che, non deve essere igno-rata, ma valorizzata come risorsa viva.

Ciò non significa costruire ospiziterritoriali, come hanno sostenuto al-cune voci di chi è rappresentante dialtre formazioni politiche, significa in-vece scegliere tra le tematiche che l’al-bergo diffuso offre, anche se questaopportunità turistica non ha ancorauna regolamentazione nazionale, percui ogni regione, secondo le propriecaratteristiche territoriali, sociali, eco-nomiche e imprenditoriali può rego-larsi. In estrema sintesi è l’offerta

dell’esperienza di vita a poco prezzoper chi non ha le possibilità economi-che per soggiornare fuori di casaanche per un fine settimana, raggiun-gendo la località prescelta a prezzi ac-cessibili.

Opportunità che potrebbe realiz-zarsi nella nostra realtà, valorizzandosemplicemente, senza alcun finanzia-mento pubblico, ma a carico d’impren-ditori locali, antichi stabili situati neicentri storici potendo contare su tutti iservizi alberghieri, cioè su accoglienza,assistenza, ristorazione, spazi e servizicomuni alloggiando in case e camereche distano non oltre 200 metri dallostabile nel quale sono situati la recep-tion, gli ambienti comuni e l’area ri-storo dell’Albergo Diffuso.

Il quale, è soprattutto un modello disviluppo del territorio che non creaimpatto ambientale.

Il tutto in considerazione che percreare un albergo diffuso non è neces-sario costruire niente, ci si limita soloa mettere in rete quello che esiste giàstimolando iniziative che coinvolgano iproduttori locali considerati la chiavedi accesso per l’offerta grazie non soloalla vicinanza delle strutture che locompongono ma alla presenza dellacomunità di residenti; ecco perché l’al-bergo diffuso riesce a proporre più cheun soggiorno, uno stile di vita.

Proprio per questo non può nascerein borghi abbandonati e il Molise è si-curamente la location adatta per rilan-ciare questa nuova offerta turistica.

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CAMPOBASSO. La crisi in atto e le polemiche sistanno avendo sulla questione lavoro, dovrebbespingere la Regione Molise ad accelerare sul nuovopiano per il lavoro.

Oggi, attraverso i fondi europei, ci sono 5 milionidi euro che potrebbero dare quel necessario respiroal sostegno dell’occupazione in Molise, con inter-venti rivolti principalmente a giovani, donne, disoc-cupati e inoccupati di lungo periodo.

Le misure e gli strumenti individuati per metterein opera il nuovo intervento regionale per il lavorosono molteplici, tra cui: progetti di formazione, ri-

qualificazione e ricollocazione dei disoccupati, dot-torati e percorsi di alta formazione all’interno delleimprese, incentivi per l’apprendistato finalizzati afavorire l’inserimento dei giovani nel mondo del la-voro.

Nelle previsioni, interventi specifici per le catego-rie più in difficoltà: saranno investite risorse percontrastare la disoccupazione femminile che rag-giunge dei livelli molto elevanti in Molise, così comeè stata individuata una precisa misura rivolta almercato del lavoro regolare degli immigrati. Il nuovopiano regionale sembra vedere destinare il 40%

delle risorse impegnate ai giovani persostenere il loro inserimento nelmondo del lavoro. Il piano metterà adisposizione anche, attraverso la cassaintegrazione, misure specifiche perconiugare il sostegno con il reddito egli interventi di orientamento, forma-zione e incentivazione per il reinseri-mento nel circuito dell’occupazione.L’obiettivo finale è quello di fare cre-scere il lavoro in quantità e in qualità.Da qui la necessità di un Piano perl'accesso dei giovani al lavoro, la con-tinuità dei rapporti di lavoro, il soste-gno e la promozione del fare impresa.

L'idea alla base dell'intervento stra-ordinario, finanziato con risorse co-munitarie, pari a 5 milioni di euro, èaumentare le competenze dei giovaniper contrastare la disoccupazione e laprecarietà professionale, sostenere lacreazione di nuove realtà imprendito-riali, premiare le imprese che inve-stono sui giovani e sulla loroformazione. Il Piano è costituito da 4fondi, ciascuno destinato a una linead'intervento: fondo per l'assunzionee la stabilizzazione, il fondo apprendi-

stato, formazione pre-inserimento nel mondo del la-voro per i giovani fra i 30 e i 34 anni, fondo fareimpresa.

Nella realizzazione di questo nuovo piano regio-nale per il lavoro, poi, l’intento deve essere quello disemplificare il più possibile le procedure burocrati-che per garantire l’attuazione dello stesso in tempibrevi. Infatti, si tratta di un vero e proprio interventostraordinario, che si rende indispensabile per af-frontare i problemi del mercato del lavoro nella re-gione Molise, che con la crisi economica di questoultimo periodo si sono ulteriormente aggravati.

Albergo diffuso: opportunità turistica per il rilancio dei centri storici del Molise

Lavoro, occorre unpiano straordinario

La Regione non può ignorare un problema di stretta drammaticità

Ieri ho appreso della inaugurazione del nuovo semina-rio di Larino ristrutturato con i fondi del terremoto e dellamanifestazione che prepara il grande evento di gennaioriferito al 450° anniversario del primo seminario della Cri-stianità, riconosciuto subito dopo la chiusura del Conciliodi Trento. Sempre ieri ho letto una nota che riporta una“indiscrezione” riguardo a un accordo con la Diocesi diTermoli-Larino che mette a disposizione del mega pro-getto Granmanze della Granarolo, sconosciuto non solo alSindaco di Larino, ma, anche, all’Assessore dell’Agricol-tura della Regione Molise, i terreni situati in contradaMonte Arcano che, se ben ricordo, sono del Seminario diLarino e non della Diocesi. Un fatto non secondario quellodella titolarità dei terreni perché serve a far capire il sensodel messaggio partito da Granarolo, che è quello, a mio pa-rere, di deviare l’attenzione dal sito che è stato scelto datempo e ciò per due ragioni fondamentalmente: non allar-mare e non stimolare i cittadini, contrari a questa opera, aorganizzarsi, che per il Molise vuol dire perdita di territo-rio in cambio di un pugno di fichi secchi; non creare aspet-tative nei proprietari dei terreni ricadenti sul sito scelto,che potrebbero alzare il prezzo degli stessi, visto che nonsono oggetto di espropriazione, ma di pura compravendita.

L’Associazione Larino Viva è tornata, e bene ha fatto, ainterrogare nuovamente il Sindaco Notarangelo, visto chedopo mesi dalla prima lettera aperta neanche si è degnatodi rispondere, per chiedere di esprimere il suo pensierorispetto a questa scelta e se è in possesso del progetto che,per esempio, l’assessore all’agricoltura della Regione Mo-lise, abile raccontatore di storie e, come tale, incantatoredei molisani pazienti, ha dichiarato di non conoscere.

C’è di più. Si è lamentato con quanti parlano e, come mee tanti altri ancora, hanno espresso la loro contrarietàsenza conoscere il progetto. Infatti, ha promesso a me e aquanti erano presenti all’incontro di un mese fa a Monta-gano, di esprimere il suo parere solo quando avrà visio-nato il progetto. Lo conoscono bene Ruta, che se n’è fattovanto; Leva che l’ha dichiarato una leva dello sviluppo delMolise e il Presidente della Regione Molise, di Laura Frat-tura, e non lui che dovrebbe essere il primo a essere coin-volto e informato e non viceversa! La verità è che chigoverna attualmente il Molise e lo rappresenta a livellonazionale, non pensava di trovare un’opposizione ma,sulla scia di una vecchia abitudine, il tacito consenso dellastessa.

Questi nostri illustri rappresentanti neanche si ricorda-vano di Larino Viva, che ha perso le elezioni di cinque annifa anche grazie alle iniziative del gruppo dirigente regio-nale del Pd e tutto a vantaggio del centro destra (Puchettie altri che hanno dato vita alla terza lista non a caso sonodiventati dirigenti di questo partito a livello locale, provin-ciale e regionale). Non pensavano a Larino Viva, e, nem-meno, a Rivoluzione Democratica, che, con la loroiniziativa di lancio di una petizione “No alle 12.000 manzenel Molise”, hanno aperto una prima importante rifles-sione che ha già coinvolto centinaia di molisani e, con essi,altri che, pur dichiarandosi nettamente contrari, nonhanno avuto il tempo e il modo per firmare. Sta qui il si-lenzio del sindaco Notarangelo e il tentativo, per fortunanon riuscito, di far trovare una stalla già fatta, come qual-

cuno dà per certo, a San Martino in Pensilis o, come altribene informati dicono, a Guglionesi – Montecilfone, o,anche a Larino, fino quando non arriva la smentita delVescovo e dell’ente più direttamente interessato, il Semi-nario, che è il titolare dei terreni citati, posti, come sa chili conosce, in pendenza e non in piano. Un fatto impor-tante la posizione dei terreni del Seminario perché miporta a riconfermare che non è questo il sito scelto.

La democrazia è coinvolgimento e partecipazione allescelte dei cittadini anche quando hanno delegato con illoro voto i propri rappresentanti in questo o quel livelloistituzionale. Chi non sente il dovere d’informare i citta-dini fa pensare che questi elementi basilari della demo-crazia non li conosce o, peggio, li disconosce.

Pasquale Di Lena

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19 settembre 2013

Tutti sanno qualcosa tranne l’assessore all’agricoltura Facciolla,abile raccontatore di storie e, come tale, incantatore

dei molisani pazienti. Il progetto lo conosce bene Ruta, che se n’è fatto vanto; lo conosce bene Leva, che l’ha dichiaratouna leva dello sviluppo del Molise, e il Presidente della Regione

Molise, di Laura Frattura, e non lui

CAMPOBASSO. Dalle analisi della banca dati Mud della Camera di Commerciodi Campobasso si evince che nel 2008 in regione Molise sono stati prodotti circa624 mila tonnellate di rifiuti di cui 487 mila riconducibili alla produzione di rifiutilegati alle attività produttive e 137 mila alla produzione di rifiuti urbani e specialiassimilabili agli urbani. Dalle informazioni divulgate dal Ministero dello SviluppoEconomico si evidenzia che in Molise lo smaltimento in discarica rappresenta laforma principale di gestione dei rifiuti.

I dati relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani della regione Molise, in ter-mini di raccolta differenziata, non particolarmente performanti nonostante labassa produzione pro capite, collocano la regione (6,5% di raccolta differenziatasul totale dei rifiuti prodotti) all’ultimo posto nella graduatoria delle regioni perpercentuale di raccolta differenziata.

A livello nazionale e stata raggiunta quota 30,6%, tuttavia la situazione apparediversificata nelle regioni delle diverse aree geografiche: le regioni del Nordd’Italia sono tendenzialmente quelle più virtuose con percentuali di raccolta dif-ferenziata che vanno dal 38,6% della Valle d’Aosta al 56,8%

del Trentino Alto Adige, al contrario, le regioni del Sud evidenziano ancora una

scarsa attenzione alla gestione differenziata dei rifiuti. L’ultimo rapporto del-l’Arpa Molise sulla gestione dei rifiuti urbani del 2008 cosi recita: “La RegioneMolise, calcolando i dati a disposizione per il 2008, e drammaticamente lontanada quell’obiettivo e lo è ovunque, in ogni Comune ed in ogni territorio sovraco-munale, senza alcuna eccezione virtuosa o realtà degna di distinguo. Si deve ri-levare, infatti, che la discarica è ancora l’unico strumento di gestione dei rifiutiesistente in Molise e che la produzione di Cdr, di Compost, i rispettivi “di qualità”,il recupero per la differenziazione e per il riciclaggio di metalli, di carta e di

plastica non sono stati assolutamente implementati, a dispetto di quanto pia-nificato, e che quindi i numeri e le statistiche riscontrabili sono ben lontani dagliobiettivi programmatici stabiliti. Passi avanti sono stati fatti solo nella raccolta enella gestione del percolato e nel convogliamento ed

utilizzo del biogas. Virtuosismi che sono legati ad un inflessibilità delle autoritàdi controllo ambientali nei confronti della gestione del percolato e alla chiaraconvenienza economico impiantistica legata al recupero del biogas quale combu-stibile idoneo alla produzione di energia”. Da qui l'infrazione europea che deve,ora, trovare una soluzione.

Nessun impianto è stato previsto dal Piano. Si rischia l'infrazione

Nel progetto Granmanze della Granarolo sono entrati in ballo anche i terreni del Seminario di Larino, ma potrebbe essere una mossa strategica

Rifiuti urbani, troppe le discariche

Non si governa con il silenzio e la furbizia

Il tentativo di far cadere la Commis-sione consiliare Lavori Pubblici non èandato in porto. Com’ è noto la Com-missione è presieduta da Michele Co-ralbo consigliere di CostruireDemocrazia e, dunque, esponentedell’opposizione. Un fatto alquantoanomalo visto che ogni Commissionerispetta, in proporzione, la composi-zione politica ed è composta da cin-que esponenti di maggioranza e tre diopposizione. Per la legge dei numeri,quindi, solitamente il presidente dellaCommissione fa parte dello schiera-mento di maggioranza. La Commis-sione Lavori pubblici rappresenta uncaso inusuale visto che Coralbo sitrova alla guida della Commissionegrazie al voto favorevole dei consi-glieri di maggioranza Elio Madonna eAlessandro Pascale . Tutto è nato dalla necessità di eleg-gere il nuovo il presidente della Com-missione dopo il rimpasto di Giuntacon cui il sindaco ha conferito la no-mina di assessore a Livia Mucci finoa quel momento presidente dellaCommissione Lavori Pubblici compo-sta da Elio Madonna, Alessandro Pa-

scale, Pierluigi Lagioia e Stefano Ra-mundo di maggioranza, Michele Co-ralbo vice presidente , MaurizioD’Anchise e Claudia Neri di opposi-zione. L’ingresso in Giunta di Mucciha comportato l’entrata , sia in Consi-glio che negli altri organi consiliari dicui Mucci faceva parte, del primo deinon eletti della lista di Progetto Mo-lise e cioè Giuseppe Santone. E quiarriva il blitz dei consiglieri di mag-gioranza. Il giorno della votazionedel presidente della Commissione, in-fatti, Madonna e Pascale , invece diseguire le indicazioni del sindaco deleggere come presidente il collega dimaggioranza entrato al posto di MucciGiuseppe Santone, hanno preferitovotare il collega di opposizione Co-ralbo lasciando tutti, in primo luogo ilsindaco, letteralmente di stucco. Lamossa non è affatto piaciuta a Di Bar-tolomeo che, dapprima ha fatto ca-pire a Coralbo che sarebbe statoopportuno dimettersi spontanea-mente dalla presidenza della Com-missione, poi, non avendo ottenuto ilrisultato sperato, ha invitato gli altriesponenti di maggioranza ad abban-

donare la Commissione. Stefano Ra-mundo e Giuseppe Santone hannoeseguito l’ordine e si sono dimessi,contemporaneamente si è dimessaanche il consigliere di opposizioneClaudia Neri ma, ugualmente, laCommissione non è decaduta e quindil’obiettivo non è stato centrato. Le di-missioni, infatti, non hanno provocatolo scioglimento dell’organo consiliareperché le dimissioni di un compo-nente comportano, in ogni caso, lasurroga. Proprio ieri, infatti, in Consi-glio comunale era prevista tra le pro-poste di deliberazione la surroga deiconsiglieri Ramundo e Santone inseno alla Commissione Lavori pub-blici. Dopo un’accesa discussione ilpresidente del Consiglio Massimo Sa-busco è stato costretto a ritirare laproposta perché i capigruppo consi-liari hanno dimenticato di indicareall’Ufficio di presidenza i nomi deiconsiglieri che in Commissione avreb-bero dovuto sostituire i dimissionari.Quindi, piaccia o no, la Commissioneresta in piedi e Coralbo resta il presi-dente.

Teresa Manara

Per non aver versato entro i ter-mini previsti per la presentazionedella dichiarazione annuale dellaritenuta alla fonte relativa agliemolumenti dell’anno d’imposta2006, per un ammontare di1.200.615 euro (modello unico2007), il legale rappresentantedella Società Solagrital scarl, consede a Monteverde di Boiano, Raf-faele Moreschi, è stato condannatoa 6.840 euro di multa in sostitu-zione di 6 mesi di reclusione oltrealle spese processuali. Nonché a 6mesi d’interdizione dagli uffici di-rettivi delle persone giuridiche e aldivieto di contrattare con la Pub-blica amministrazione per 1 anno,più altre sanzioni di minor conto. IlPubblico ministero aveva chiesto 7mesi di reclusione, la difesa invecel’assoluzione perché “il fatto noncostituisce reato” e, in subordine, ilminimo della pena, con conver-

sione in pena pecuniaria. Vista lasentenza, la difesa di Moreschi puòessere più che soddisfatta. DellaSolagrital sono anni che si riem-piono le cronache locali per i mo-tivi più svariati, alcuni essenzialiper l’esistenza della società, altriesiziali. Alternativa che tutt’ora oc-cupa la vita e il futuro di centinaiadi lavoratori. Ai quali certo nonfarà piacere leggere l’esistenza diuna condanna per non aver il le-gale rappresentante della societàversato entro i termini previsti i1.200.615 euro della ritenuta allafonte relativa agli emolumentidell’anno d’imposta 2006. Anchese, ripetiamo, i problemi da affron-tare e risolvere sono ben altri, e diben altra natura. Complicati ecomplessi al punto che la RegioneMolise e i ministeri coinvolti ai ta-voli del confronto ancora non nevengono a capo.

619 settembre 2013 Campobasso

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Un tavolo di coordinamentoistituito in Prefettura.

Condannato il legale rappresentante della Solagrital di Boiano.

6 mesi di reclusione valgono 6.840 euro!Per non aver versato entro i termini previsti i 1.200.615 euro della ritenuta alla fonte relativa agli emolumenti dell’anno d’imposta 2006

Lavori pubblici, la Commissioneconsiliare resta in piedi

CAMPOBASSO. Un tavolo di coor-dinamento delle attività di vigi-lanza nel comparto agroalimentaree della pesca è stato istituito ieri inPrefettura a Campobasso. Forze dipolizia, capitaneria di porto di Ter-moli, Nas dei carabinieri, rappre-sentanti delle dogane e dell’Asremcostituiscono questa task forcenella consapevolezza che le produ-zioni agroalimentari e la pesca co-stituiscono settori di primariarilevanza per l’economia regionale.Così si è concordato di attuare uncostante raccordo operativo per ilconseguimento di due obiettivifondamentali: il puntuale monito-raggio dei fattori di rischio e criti-cità, anzitutto a tutela deiconsumatori e protezione delle ec-cellenze alimentari; il rafforza-mento della collaborazione tra inumerosi soggetti preposti alleazioni ispettive, al fine di raziona-lizzare i controlli e superare la so-vrapposizione degli interventi,anche nell’ ottica di costruttivi rap-porti con gli operatori economici.

Agroalimentare, attività di vigilanza

Raccolta differenziata porta aporta, dal 30 settembre diventaobbligatoria per le attività com-merciali del centro storico edell’area murattiana . L’asses-sore Nicola Cefaratti l’aveva an-nunciato ma adesso si fa sulserio. Il sindaco Gino Di Barto-lomeo ha emanato un’ordinanzaper dettare le regole che do-vranno essere rispettate dal 30settembre. In particolare: agliesercenti che fanno parte dellacategoria ristorazione come bar,ristoranti, tavole calde e pizze-rie sarà consegnato un kit per laraccolta differenziata “porta aporta” composto da contenitoredi colore marrone con coper-chio dotato di serratura per ilritiro degli scarti alimentari (or-ganico) da 120 litri con relativisacchi biodegradabili in mater-bi, un contenitore di coloreverde con coperchio dotato diserratura per il ritiro di imbal-laggi in vetro da 120 litri, uncontenitore di colore azzurrocon coperchio dotato di serra-tura per il ritiro di imballaggi inalluminio da 120 litri, sacchi dicolore giallo per il ritiro dellacarta e sacchi verde per il ritirodella plastica. Agli esercenti ap-

partenenti alla categoria dicommercio alimentare comenegozi, fioristi e ortofrutta verràconsegnato un kit composto daun contenitore marrone per ilritiro dell’organico con relativisacchi biodegradabili, sacchigialli per la carta e verde per laplastica.

Per gli esercenti appartenentialla categoria di commercio nonalimentare come abbigliamento,calzature, ottica e casalinghiverrà consegnato il kit compo-sto da sacchi gialli per la carta everde per la plastica. La fra-zione merceologica del cartonesarà raccolta da tutte le attivitàfacendo attenzione che questivengano piegati in modo idoneoprima di essere conferiti al ser-vizio pubblico.

Le utenze commerciali do-vranno recarsi presso la sedeoperativa della Sea in piazzaMolise 27 per rifornirsi, ognidue mesi, del kit di buste. E’prevista una consegna a domi-cilio del kit solo in casi eccezio-nali legati a particolaricondizioni che non rendanopossibile l’approvvigionamentonella sede ad hoc. Per l’indiffe-renziato darà cura di tutte le

utenze provvedere al loro con-ferimento negli appositi conte-nitori stradali. Invece, per lefrazioni differenziata porta aporta e cioè vetro, carta, cartone,plastica, alluminio e organico,l’esposizione sarà a frontestrada a cura dell’utenza nellegiornate indicata dal gestore at-traverso un calendario per sin-gola frazione di rifiuto. Gliesercenti dovranno esporre i ri-fiuti alla chiusura dell’attività ecomunque nella fascia orariaindicata nella tabella degli ecogiorni. E’ vietato abbandonarequalsiasi tipo di rifiuto nellearee pubbliche e la Sea comuni-cherà all’ufficio ambiente tuttele non conformità riscontratecome, ad esempio, l’errata collo-cazione dei rifiuti, l’esposizionedi una tipologia di rifiuti ingiorni in cui non è prevista laraccolta oppure la presenza neisacchi di rifiuti non conformi aquelli che dovrebbero essereconferiti nello specifico conte-nitore.

La Sea non procederà allaraccolta di rifiuti che non fos-sero posti nei luoghi di raccoltaoppure in contenitori non con-formi o nei giorni in cui non èprevista la raccolta e, nel frat-tempo, avviserà la polizia muni-cipale mente l’utente dovràritirare i contenitori o i sacchi emettersi in regola conformandoil conferimento del rifiuto allenorme indicate. In relazione allae comunicazioni di non confor-mità emesse dalla Sea ed in-sieme ad altre segnalazioni oreclami, sarà cura dell’ammini-strazione comunale attraversola polizia municipale applicarele sanzioni previste.

719 settembre 2013Campobasso

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ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

Raccolta differenziata porta a porta, dal 30 settembrediventa obbligatoria per le attività commerciali del centro storico e dell’area murattiana

Emessa il 4 agosto 2008, l’ordinanza di rimozione del manufattodi circa metri 6,80 per metri 6,10, altezza metri 2,60, con coper-tura in lamiera di ferro e tavole di legno, realizzato in assenza dipermesso di costruzione, è stata notificata il 5 agosto 2009. Baste-rebbe questo dato a dimostrare come sia lenta e farraginosa laburocrazia in genere, in questo caso la burocrazia di Palazzo sanGiorgio. Di questo ha tenuto evidentemente conto il Tar Molisecui si è rivolto i destinatario dell’ordinanza, Antonio Di Rosa, ec-cependo un difetto di legittimazione passiva e facendo presenteche era stata presentata un’istanza di sanatoria mai decisa dalComune di Campobasso. Difatti nel corso dell’ udienza di meritoil difensore del ricorrente ha prodotto la copia di una Scia pre-sentata dal Di Rosa per procedere a una manutenzione straordi-naria in sanatoria del manufatto su cui il Comune non avevaesercitato i poteri di controllo di cui all’articolo 19 della legge241/1990. Così stando le cose, il Tar ha sentenziato l’improcedi-bilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Nella cir-costanza s’è trattato di una misera baracca, ma si pensi a ciò chesi viene a determinare quando la” sopravvenuta carenza d’inte-resse” riguarda un abuso edilizio o un intero fabbricato.

Il Comune emetteordinanzee poi si disinteressa

E se invece di una baracca, di mezzo ci sono abusi edilizi e interi fabbricati?

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 87 - GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA. Lunedì a mezzo-giorno, presso il Comune di Iser-nia, si terrà un incontro fra i ver-tici della Regione e quellidell’Unimol per confrontarsi ri-spetto ad alcune questioni ri-guar¬danti la sede universitariadi Isernia. Sul tale argomento, siregistrano le di¬chiara¬zioni delsindaco Luigi Brasiello. «Allo statoattuale – ha affermato Brasiello, –sulla base anche di quanto verràtrattato nella riunione fra RegioneMolise e Università, non c’è ilri¬schio reale che Isernia perda icorsi in Beni Culturali e Lettere eScienze Politiche. L’amministra-zione comunale non farà mancareil suo impe¬gno, giacché rilanciareil polo accademico cittadino è unodei punti priori¬tari del mio pro-gramma. Da par suo, la Regione

ha espresso la ferma volontà discon¬giurare ogni eventuale ridi-mensionamento della sede uni-versitaria iser-nina; e anche i no-stri parlamentari sonoefficacemente impegnati in taledirezione. Per quanto è dato sa-pere - aggiunge Brasiello - unodei motivi di incomprensione fraUnimol e Regione è stato il man-cato versamento delle quote re-gionali dei canoni di locazione perla sede di via Mazzini a Isernia. Equi va eviden¬ziato che si tratta disomme relative ai fitti del 2011 edel 2012, quando era in carica l’exgiunta regionale».

Il sindaco ha poi aggiunto: «Holetto sulla stampa le considera-zioni di Maz¬zuto. Le ho apprez-zate, ma sarebbe opportuno chela Provincia ren¬desse tangibile

il suo impegno ben oltre le sem-plici dichiarazioni. Il Co¬mune lofarà senz’altro». Quindi, ha con-

cluso: «La presenza dell’universitàa Isernia è un ele¬mento vitale,l’unica grande risorsa per il tes-

suto culturale, econo¬mico eso¬ciale. Non permetteremo anessuno di privarcene».

AGNONE. I conti pubblicinon sono ancora apposto – hadetto il sottosegretario all'eco-nomia Pierpaolo Baretta, adAgnone in occasione dell'aper-tura del festival dell'Avanti – eLetta sta insistendo molto perutilizzare i fondi europei. Ma bi-

sogna fare delle scelte: serve unmiliardo per l’Iva, 2, 4 miliardiper l’Imu, 400 milioni di europer le missioni all’estero. Nonci sono abbastanza soldi pertutto.

Ma se bisogna scegliere è ne-cessario farlo in direzione del-

l’investimento per il lavoro.L’Italia è in ritardo sulle sceltedi sviluppo. Ma secondo me cisono tre possibilità affinchél’Italia regga nella competizioneglobale: l’industria con il madein Italy e l’agroalimentare, lacultura e il turismo insieme, ba-sti pensare che abbiamo più del50% del patrimonio turisticomondiale, e la logistica. Siamo alcentro del Mediterraneo, questaposizione privilegiata va sfrut-tata con porti strategici”. “Seavessi la bacchetta magica – haaggiunto – ridurrei le tasse percoloro che danno lavoro ai gio-vani, a tempo indeterminato e afavore della ricerca e dell’inno-vazione, darei risposte econo-miche a chi lavora, e farei unintervento sul sociale, per i po-veri, i non autosufficienti e chiha disagi”. Ma la chiave di volta,per il sottosegretario, è proprionella cultura e nel turismo, inun unico sistema. “La cultura eil turismo – ha precisato – do-vrebbero avere lo stesso valoree la passione che ci fu durantel’industrializzazione negli annicinquanta”.

1119 settembre 2013Isernia

Università, lunedì l’incontro

L’economia al festivalde L'Avanti

Le parti, finalmente, torneranno ad incontrarsi per discutere della sede di Isernia

ISERNIA. Svolta nell’inchiesta sull’Ittierre: la Guardia di Fi-nanza di Isernia ha notificato un avviso di garanzia ad AntonioBianchi, presidente della newco di Pettoranello del Molise. Leipotesi di reato sono falso e truffa.Il provvedimento rientra in un procedimento aperto dalla Pro-cura di Isernia che da luglio scorso ad oggi ha portato ad ac-quisizioni di documenti e sequestri di tessuti, con 10mila capidi abbigliamento recanti il marchio di due note maison. Ieri,nell’ambito della stessa inchiesta, la Finanza di Isernia ha ispe-zionato la sede amministrativa della Ittierre e gli outlet apertiin Molise e in altre regioni, per verificare le licenze per la pro-duzione e la commercializzazione di prodotti che recano notimarchi della moda.“La Guardia di Finanza sta acquisendo alcune fatture emessedalla Ittierre per stabilire se c’e’ corrispondenza con capi con-traffatti trovati in alcuni esercizi commerciali”, aveva dichiaratoGabriele Melogli, uno degli avvocati di Antonio Bianchi.

Ittierre, Bianchitra gli indagati

I conti pubblici nell'intervento del sottosegretario, BarettaLa Guardia di Finanza lo ha iscrittonel Registro per falso e truffa

1219 settembre 2013 Termoli

Problemi per il raddoppio della linea ferroviariaA Termoli non pochi i problemi per le decisioni del Comune

TAVENNA. Ancora una tragedia inBasso Molise. Ancora il sangue diun giovane sacrificato alla causadel lavoro, questa volta. Un operaioabruzzese residente a Cupello, disoli trent’anni, classe 1983, haperso la vita questa mattina in lo-calità Sterparone, nell’agro di Ta-venna, nella zona che daMontenero porta a Palata. Era incompagnia di altri due dipendentidi una ditta esterna proprio di Cu-pello per verificare il funziona-mento di un anemometro per ilrilevamento del vento, probabil-mente propedeutica alla futura in-stallazione di un parco eolicoquando nel salire sul palo ha subitodelle vibrazioni e delle oscillazioniimprovvise, presagio che qualcheincidente potesse accadere di lì apoco. Nemmeno il tempo di avver-tire i compagni e il palo è venutogiù, portandosi dietro il giovaneche cadendo a terra avrebbe bat-tuto con violenza la testa propriosull’anemometro, morendo sul

colpo. L’incidente è avvenuto pocodopo le 10.30. I suoi due colleghihanno immediatamente chiamato isoccorsi, ma all’arrivo dei medicidel 118 e dei volontari della Miseri-cordia è stato solo possibile certifi-carne il decesso. Sul luogodell’incidente mortale sono inter-venuti i carabinieri della compa-gnia di Termoli e i vigili urbani diTavenna, coi primi che stanno co-ordinando l’attività investigativamirata a risalire alle cause dell’in-fortunio che ha spezzato l’enne-sima giovane vita di un’estatedavvero macabra in Basso Molise.Non sono state ancora fornite legeneralità del ragazzo, perché gliinquirenti hanno l’ingrato compitodi contattare i familiari per avver-tirli della scomparsa del loro con-giunto. Probabile il trasferimentodella salma all’obitorio dell’ospe-dale San Timoteo di Termoli per gliaccertamenti di natura medico-le-gali disposti dalla Procura fren-tana.

TERMOLI. In molti nelle ultime settimane, guar-dando il lungomare nord spoglio di attività commer-ciali, al di là dai lidi e delle poche postazioniautorizzate per ambulanti, ci ha chiesto che fineavesse fatto l’idea lanciata dall’amministrazione co-munale di Termoli per dare una chance di auto im-piego a giovani e disoccupati, quella dei chioschi:quindici spazi da riempire con varie tipologie mer-cantili. Una graduatoria, quella del maggio scorso, pubbli-cata nella sezione avvisi di via Sannitica che pur-troppo invece di accelerare l’avvio delle attività haregistrato solo ricorsi e lamentele, che avevamo an-nunciato giusto pochi giorni dopo la pubblicazionefatta su queste colonne dell’esito del bando di gara.Gli esclusi denunciano irregolarità, fanno corsedagli avvocati e lamentano poca chiarezza o, perdirla in modo più dolce, troppa leggerezza nello sti-

lare la graduatoria provvisoria per l’assegnazionedei chioschi in città. In particolare, a far venire “mal di pancia a diversiconcorrenti” è stata la vittoria per l’assegnazione delchiosco dei trabucchi che ha sfavorito un giovaneper soli due punti il quale, tra l’altro, denuncia ilfatto che “il Comune non si sarebbe ‘accorto’ di unfoglio (con tanto di protocollo e documento di copiaconforme) che gli avrebbe permesso l’assegnazionedi ulteriori dieci punti”. Il buio, la mancata chiarezza e la puzza del loscopervade l’animo di molti (troppi a dire il vero) par-tecipanti che, a pochi giorni dalla possibile gradua-toria definitiva, hanno già avanzato richieste diaccesso agli atti. In particolare, uno dei secondi clas-sificati, pur dicendosi fiducioso per il risultato dellagraduatoria definitiva, si manifesta “quantomenosospettoso per le motivazioni che non gli hanno

permesso di essere primo e che ri-spondono a una mancata considera-zione di assegnazione punteggio diun allegato al suo progetto”. Maancor peggiore è la risposta datagli:“Non l’avevo visto questo foglio”avrebbe espresso il “professionista”comunale. Non tutto, quindi, fila liscio sulle gra-duatorie pubblicate e ciò potrebbefar “tirare per le lunghe” tutte le asse-gnazioni chiamando in causa anchelo stesso Tar. I caffè ai nuovi chioschipossono aspettare, nel frattempo, ipossibili titolari si fanno camomille acasa … in qualche modo dovrannopassare questi mal di pancia…

TERMOLI. Otto chilometri di costa su cui modificare il tracciatodelle Ferrovie dello Stato per il raddoppio del binario unico che an-cora strozza la linea adriatica tra Lesina e Termoli. La procedura amministrativa di Rfi con gli enti regionali e locali diPuglia e Molise è partita poco prima della metà di maggio, ma se perle amministrazioni pugliesi problemi grossi non ce ne sono, solo ivincoli paesaggistici del litorale molisano stanno frenando le tappeper portare all’appalto il primo lotto da 106 milioni di euro, già fi-nanziato dal Cipe e dal ministero delle Infrastrutture. A farlo sapereè stato l’assessore regionale della giunta Vendola Giovanni Gian-nini, che convocando i sindaci dei comuni di Lesina, Serracapriolae Chieuti per l’acquisizione dei pareri necessari per far avanzarel’iter progettuale, ha voluto mettere le mani avanti, delineandoquelle che potrebbero essere le problematiche maggiori per giun-gere al traguardo, nella convinzione che i tempi siano maturi affin-ché il governo prenda di petto la situazione e rimuova tutti quegliostacoli burocratici che finora hanno strozzato una linea ferroviariadivenuta strategica per la Puglia e buona parte del Mezzogiorno.Come riporta la Gazzetta del Mezzoggiorno, il raddoppio Lesina-Termoli (38 chilometri) avrebbe tutto, infatti, per essere cantieriz-zato. C’è il progetto e ci sono anche i soldi (106 milioni), ma ilraddoppio nel tratto ‘delicato’ è stato progettato sulle dune di queltratto di costa molisana sulle quali la Regione ha posto il vincolopaesaggistico. Non se ne fa nulla, tocca a Rfi aggirare l’ostacolo pre-sentando una variante al progetto originario nel tratto da Campo-marino fino a Marina di Chieuti, poco più di otto chilometri.Giannini è ottimista: “Il progetto è già passato in conferenza servizial Mibac, i passi che si stanno compiendo vanno nella direzione giu-sta. La variante presentata da Rfi tiene conto di tutte le prescrizioniambientali richieste, il binario nuovo che sorgerà si allontaneràdalla tratta originaria in quel tratto di suolo molisano per ricomporsisubito dopo Chieuti. Parliamo - aggiunge Giannini - di una svoltafondamentale per ridare slancio ai collegamenti ferroviari sullalinea adriatica su cui si fonda la nostra azione di governo”.

Operaio muore in un cantiere

Chioschi, polemica sulla graduatoria Lesina-Termoli, troppi vincoli

Il 30enne di Cupello stava lavorando nella realizzazione del parco eolico

TERMOLI. La notizia dellachiusura del punto vendita Tronyall’interno del centro commer-ciale Sannicola ha sicuramenterappresentato una battuta d’ar-resto per la vertenza che daquasi un anno vede l’ammini-strazione comunale impegnataper cercare di salvaguardarel’occupazione all’interno delloshopping center.

Per questo, il vice sindaco condelega alle attività produttiveVincenzo Ferrazzano, che dallaprima ora sta seguendo la vi-cenda, continua a tenere stretti irapporti con i rappresentanti deilavoratori ed è proprio su questoversante che si registrano le no-vità più salienti.

“A novembre sarà giusto unanno di impegno in continui ta-

voli tecnici, tentando di creare lecondizioni più favorevoli possi-bili per il rilancio della strutturae per l’approdo di un nuovo im-prenditore nel ramo alimentare.Purtroppo registriamo l’assenzadella proprietà, in modo com-pleto, su questo problema e lecose sono ferme.

Una notizia positiva, tuttavia,c’è, poiché ultimamente è stata

cambiata la società di interme-diazione che per conto del capi-tale iraniano opera sul nostroterritorio. La nuova compaginegestionale è già venuta a Termolie ha fatto un incontro con i tito-lare dei negozi ancora aperti ed èvenuta fuori l’idea di ridimen-sionare la superficie destinataall’ipotetico ipermercato, perconvertire la parte del Sannicola

residua in ulteriore e diverse at-tività. Proprio con questa dispo-nibilità, che renderebbe menooneroso l’atterraggio di ungruppo alimentare, sono stati av-viati nuovi sondaggi con alcuniimportanti brand nazionali, chepotrebbero decidere di investirein loco”. Per questo Ferrazzanoincontrerà costoro ai principi delmese di settembre.

1319 settembre 2013Termoli

TERMOLI. Clamorosi segnali di ripresa per

il turismo a Termoli. Dopo una serie di segni

negativi che perduravano addirittura da un

paio d’anni, a luglio si è registrato un parziale

riscatto. Se le presenze, ovvero il computo dei

pernottamenti contabilizzati sulla costa sono

continuati a scendere, il numero nominale di

turisti e villeggianti è cresciuto. Una dicotomia

che si spiega con l’accorciamento delle va-

canze e la propensione a consumare periodi di

ferie più brevi. In soldoni, gli italiani sono arri-

vati in misura maggiore rispetto al luglio 2012

del 4,1%, anche se il dato complessivo delle

presenze è negativo di quasi altrettanto, -4.3%.

Ma il riscontro favorevole in senso assoluto è

quello degli stranieri, che nonostante la perdita

negli ultimi anni dei posti letto alberghieri

sono arrivati col 10,7% in più e con presenze

superiori del 22,1%.

TERMOLI. Prospettive di futuro per loZuccherificio del Molise e per l’intero set-tore bieticolo-saccarifero regionale sonostate definite e tracciate ieri mattina nellariunione convocata dal presidente dellaRegione Molise, Paolo di Laura Frattura.Indicazioni, scelte e passaggi concreti agaranzia della prossima campagna 2014.

Il governatore, assieme all’assessoreall’agricoltura, Vittorino Facciolla, con lapartecipazione dei consiglieri regionaliParpiglia, Cavaliere, Fusco Perrella, Fede-rico e Manzo, ha ricevuto nella sede di viaGenova a Campobasso l’amministratoreunico del Nuovo Zuccherificio srl, AlbertoAlfieri, i rappresentanti dei bieticoltori e

le organizzazioni sindacalidi categoria.

Lungo e proficuo dibat-tito, durante il quale il pre-sidente Frattura harimarcato l’interessamentoe l’impegno della Regioneper la prosecuzione dell’at-tività dello Zuccherificio.“Puntiamo e lavoriamo – haassicurato Frattura -, per lacrescita, il rafforzamento ela qualità dell’intero com-parto”.

Allo scopo, come ha sottolineato l’asses-sore Facciolla, il governo regionale staportando avanti un lavoro congiunto, tesoa ottimizzare e migliorare le condizioni dicoltivazione della barbabietola attraversopolitiche di incentivazione, con gli asses-sori al ramo delle Regioni Puglia, Abruzzoe Marche presso il Ministero dell’agricol-tura.

Nei prossimi giorni, dunque, si andrà adefinire l’attuazione completa degli ac-cordi sindacali, già siglati con le organiz-zazioni di categoria. Il 20 agosto, invece, siterrà un primo incontro tra le parti per ladefinizione degli accordi interprofessio-nali per la campagna 2014.

“Il nostro obiettivo principale – ha con-cluso il governatore Frattura –, restal’estensione significativa della coltivazionedella barbabietola nel nostro Molise, cosìda poter superare anche i costi del tra-sporto.

Sannicola, pronta la nuova proprietà

Zuccherificio, può partire la campagna A luglio presenze

ancora in discesa

ma c'è il segnale

di risveglio: più arrivi

e più stranieri

Il Comune cerca contatti per un confronto sul futuro

Uno spiraglio si apre per l'impianto saccarifero termolese

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1419 settembre 2013 Spettacolo

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di Charles N. Papa

ROMA - Classe ‘90 e dal 2006 su di un palco.Barbara Petti, giovane attrice molisana, è al se-condo anno di scuola del Centro Sperimentaledi Cinematografia dal quale in passato si sonodiplomati altri molisani come Karol Di Tom-maso in regia e Fabio Paolucci in fotografia. Unposto ambito da molti, un possibile trampolinoper una carriera nel cinema. Unica molisananel corso di recitazione (Cinzia Iademarco, altramolisana, frequenta l’ultimo anno del corso discenografia), ha appena iniziato il secondo deitre anni previsti e ci spiega quali sono le sueaspirazioni. Spiega come ‘proteggere’ quelsenso comune che è la cultura e come non farlaevaporare via dalla propria terra, dopo averstudiato per condividerla con la comunità.

Inizia il secondo anno alla scuola di ci-nema, le tue sensazioni.

“Le sensazioni sono positive, si porta con séla voglia di progredire nei nostri obiettivi enella nostra etica professionale e umana.Quando sono entrata nel corso di recitazione hoportato con me la mia necessità di recitare etutto il bagaglio delle mie esperienze recitativeche si sono e si stanno arricchendo di nuove co-noscenze. È un continuo mettersi in discus-sione , ricominciare da capo, confrontarsi con icompagni di corso, ho imparato che bisogna la-vorare sui limiti , che bisogna “scartavetrarsi” edessere fieri delle cadute. Di questi due anni miporto dentro grandi insegnamenti per quel cheriguarda il mestiere dell’attore e uno tra tutti èche la verità su noi stessi è il fondamento dellarecitazione , per un attore il contegno è unavirtù, ma non la reticenza”.

Sei sul palco dal 2006, giovanissima, haifrequentato scuole di recitazione e di di-zione, cosa vuoi fare da grande?

“Voglio fare… la marmellata di melecotogne,è pazzesca”.

La realtà molisana è desolante, teatrichiusi come il Loto e il Savoia, ma tu e altricolleghi attori, avete sperimentato un nuovomodo di fare teatro proprio al Loto, su ri-chiesta del pubblico, ci spieghi?

“Intanto posso annunciare con piacere, e nonme ne vorrà Sabelli , che saranno presto in can-tiere nuovi progetti per il Loto , il che lo escludedirettamente da questi due odiosi termini: “de-solante “ e “chiuso”. Per quanto riguarda noi,non ci siamo inventati nulla di nuovo , anzi ab-biamo rispolverato il teatro popolare propriograzie a quel contatto che promossero al lorotempo i due autori del teatro che abbiamo por-tato in scena, Dario Fo e Franca Rame . Teatrodella gente , per la gente, ma soprattutto in-sieme alla gente . A testimoniare la riuscita diquesti schemi , offerta libera, letture di poesie,musica dal vivo, aperitivo e spettacolo senzaquarta parete,e dell’apprezzamento del pub-blico per l’unione delle forze di molti giovanimolisani per un’iniziativa indipendente , stava

il teatro pieno e la richiesta del bis l’indomani”.Cosa credi si potrebbe fare per evitare

che aspiranti attori come te, siano costrettiad emigrare per studiare e per evitare al-tresì, che per lavoro si resti fuori dal Molise.

“Qualsiasi ragazzo , da Milano a Palermo è“costretto” ad andare in grandi città se vuolestudiare recitazione , per il semplice fatto cheaprire un ‘accademia a Campobasso nonavrebbe gran senso dal momento che le scuolenazionali già esistono a Roma e a Milano.Uscire dal guscio provinciale a 20 anni non èsolo giusto , ma sano e naturale , l’incontro conragazzi di tutta la nazione arricchisce l’espe-rienza individuale , ci fa crescere e mantieneregioni come il nostro Molise fresche aperte emature. Non c’è nulla di desolante e i problemilegati ai fondi e alla chiusura dei teatri sono le-gati alla politica e la politica è la stessa da de-cenni. Ciò che è desolante è solo e soltanto ilpessimismo di chi non ci incita a fare megliogiorno dopo giorno. Di opportunità di lavoro cené e tanta per chi ha saputo sacrificarsi e met-tere a frutto il proprio talento ,e non a Roma ,ma in realtà come la nostra. Non avrebbe altri-menti senso l’attuale intervista , che sta a dimo-strazione del fatto che la voglia i mezzi e lepersone (nonché gli appoggi ) qui non man-cano. Non avrei infatti trascorso l’intera estatea Campobasso con i miei “vecchi” e nuovi colle-ghi a lavorare incessantemente ( e retribuita) aprogetti comuni”.

La realtà molisana non agevola chi vuolecreare laboratori o scuole di teatro, nonmette nelle condizioni di creare professiona-lità attraverso studi e corsi professionali,siamo destinati a sparire culturalmente?

“No, al contrario. Importante è dove i propristudi si mettono a frutto . La mia esperienza ro-mana mi rende solo una molisana migliore . Lavita metropolitana mi rafforza solo nella miapassione regionale . Quando si è al liceo è im-portante tastare il terreno professionale , manon vedo la reale necessità di ghettizzarci inperiodo universitario. Sosteneteci , moralmenteed eticamente innanzitutto . Dateci motivi tan-gibili per tornare e raccogliere quello che ab-biamo seminato . Gli unici che possono farlosiete voi , siamo noi, pubblico e artisti unitinella comune passione che si chiama cultura,sul suolo comune che si chiama Molise”.

La scuola di cinema, che ambiente è?“È un ‘ambiente stimolante , pieno di giovani

che coltivano il loro sogno è uno spazio cultu-rale che ti permette di creare , sperimentare econfrontarti con tanti punti di vista . In un certosenso ti senti protetto all’interno delle sue aule, dei suoi giardini , nella sala cinema dove siproietta la “Dolce Vita “ sul grande schermo ,che ti fa sentire fortunato ,e si ha voglia di por-tarsela sempre con sé questa protezione , mauna volta fuori dobbiamo essere noi a proteg-gere le nostre idee ed occuparci delle cose chenon si vedono”.

Attrice cercasiBarbara Petti, unica molisana al corsodi recitazione del Centro Sperimentale

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