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Periodico di approfondimento sportivo regionale COPIA OMAGGIO - Anno XV n° 06 - MARZO 2018 All’interno il poster di Allan D D I I P P E E N N D D E E D D A A N N O O I I

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Periodico di approfondimento sportivo regionale

COPIA OMAGGIO - Anno XV n° 06 - MARZO 2018

All’interno

il poster

di Allan

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OBIETTIVO NAPOLI2

di Eduardo Letizia

Corsa scudetto, i dettaglie lo scontro direttofaranno la differenza

Più che il Napoli poté la Spal. Dopo i deludenti risultati degliazzurri contro Roma ed Inter, il pareggio della compagine fer-rarese contro la Juventus ha consentito agli uomini di Sarri dirimettersi in scia a due punti dai bianconeri e con uno scontrodiretto a questo punto potenzialmente decisivo per le sorti delcampionato.La vittoria contro il Genoa, che ha consentito il riavvicina-mento al primo posto, ha però visto il Napoli più in difficoltàdel previsto contro la ben organizzata formazione diBallardini. Come già accaduto in passato, la squadra di Sarriha dimostrato di non riuscire a sviluppare una manovra offen-siva brillante quando si trova ad affrontare avversari schiera-ti con il 3-5-2. Questo sistema di gioco crea problemi agliazzurri sia perché ostruisce gli spazi centrali in difesa, grazieai tre centrali più la copertura dei centrocampisti, sia perchénon lascia spazi in profondità per i movimenti degli esterni,dato che difficilmente, una retroguardia che in fase di nonpossesso difende a cinque, si fa sorprendere da tagli alle spal-le, come ad esempio quelli di Callejòn, preziosi per le sortioffensive napoletane. Nella gara del San Paolo il Genoa èstato abile, soprattutto nei primi 45 minuti, a tenere un pres-sing costante sulle fonti di gioco in mezzo al campo. SuJorginho, ad esempio, andava in pressing il mediano opposto,Bertolacci, mentre sui terzini si alzavano a turno gli interni dicentrocampo, in un sistema difensivo molto fluido e dinami-co che il Napoli è riuscito ad evadere solo quando è stato ingrado di dare velocità e qualità al dialogo sulla trequarti, pertrovare l’imbucata ai fianchi della difesa, dove sgusciavaMertens, che invece centralmente aveva poche possibilità difarsi valere in mezzo ai poderosi difensori genoani.Dopo un primo tempo equilibrato, il Napoli ha alzato il ritmo,costringendo il Genoa ad un atteggiamento più passivo. In

questo modo gli azzurri hanno innalzato la qualità del loropossesso palla, ma anche così le soluzioni per impensierirePerin non sono state molto frequenti, anche se quelle che cisono state sono risultate abbastanza clamorose.Decisivo per trovare i tre punti è stato, alla fine, un gol da cal-cio d’angolo, senza il quale gli azzurri avrebbero rischiato diperdere un treno importante nella corsa scudetto. Questo, tut-tavia, non deve essere un demerito per la squadra di Sarri. LaJuventus lo insegna: i campionati si vincono anche così.Dall’inizio della stagione i bianconeri hanno abituato a vitto-rie brutte, con 1-0 acciuffati magari negli ultimi minuti. Ladifferenza tra Napoli e Juventus, però, è che la squadra diAllegri è costruita per vincere in questo modo. Solidità, primadi tutto, poi una vasta rosa di giocatori che sanno essere deci-sivi al momento opportuno. Al Napoli manca questo. Mancala possibilità di usare un asso nascosto nella manica. Di tirarfuori un giocatore dalla panchina che sappia dare una scossaa gare bloccate. Gli azzurri le partite le possono vincere solocol gioco, con giocate di Mertens (o Insigne) o, come nell’ul-tima occasione, sfruttando calci da fermo. Non è poco, certo,e non a caso il Napoli si aggira con merito nei vertici dellaclassifica. In una lunga sfida come quella tra azzurri e bian-coneri, dove i dettagli saranno alla fine decisivi per la conqui-sta del titolo, il non poter attingere a risorse diverse dagliundici titolari è, d’altra parte, un malus pesante. In tal senso,poteva essere determinante il recupero di Milik. L’attitudinemostrata in campo nei pochi minuti a lui concessi dal suoritorno in campo fa però pensare che, anche quest’anno, si siastati troppo ottimisti in merito al recupero del polacco. Pertornare in forma, l’ex Ajax avrebbe bisogno di minuti, tempoe fiducia: tutte cose che il Napoli non ha. Girarlo in prestito agennaio per farlo recuperare con minori pressioni, magariportando almeno alla base un utile Inglese (ci accontentiamovisto che sappiamo che Giuntoli e De Laurentiis non hannoun buon rapporto con gli acquisti), sarebbe stato forse oppor-tuno. Come al solito, ci troviamo a dover sperare che le scel-te sbagliate operate a gennaio (e prima ancora in estare) allafine non vanifichino il lavoro di squadra e allenatore. Chivivrà vedrà…

Direttore generaleVINCENZO LETIZIA

GraficaGIUSEPPE BIZZARRO

Stampa4GRAPH

Registrazione Trib. Napoli n. 47 del 07/05/2003

QuestQuesta rivista rivista è andata è andata a in stin stampampa il 21/03/2018a il 21/03/2018

L’ESCLUSIVA 3

di Mariano Potena

Stefano Di Chiara:spero che il Napolivinca lo scudettoLa redazione di PianetAzzurro ha avuto il piacere di intervista-re in esclusiva Stefano Di Chiara (Roma, 21 febbraio 1956),ex difensore che ha militato, tra le altre, nella Lazio, nel Genoae nel Lecce, dove fu protagonista della prima storica promozio-ne in serie A nella stagione 1984/1985. Nel club giallorosso hacollezionato 117 presenze e 1 rete. Dopo aver terminato la car-riera di calciatore, ha iniziato quella di allenatore.Siamo ormai al rush finale del campionato e mancano 9gare alla fine, come giudica il campionato del Napoli finoad ora?“Un campionato tutto sommato positivo, perchè gli azzurrisono a ridosso della Juve. I bianconeri sicuramente sono piùforti a livello di qualità e di numero di giocatori, ma il Napolista facendo il suo campionato. C’è magari da ridire qualcosariguardo al cammino in coppa Italia, l’Europa League e laChampions, competizioni nelle quali poteva fare di più etogliersi anche qualche soddisfazione”.Secondo lei come arriveranno in classifica Napoli e Juveallo scontro diretto?“Mi auguro ci sia un po’ di suspence, nel senso che il Napoliarrivi allo scontro diretto ad un punto o due di distacco daibianconeri”.Il calendario dei bianconeri sembra essere più difficile,considerando l’impegno in Champions col Real Madrid,una eventuale semifinale e la finale di coppia Italia a pochepartite dalla fine, secondo lei ci sono possibilità che la squa-dra di Allegri perda punti?“Secondo me la forza della Juve sia orientata verso laChampions League, ma ha una rosa ampia e ha dimostrato dipoter partecipare a tante competizioni con la stessa efficiacia.Mi auguro da suddista che vinca il Napoli, ma la Juve è trop-po abituata a vincere”.Per quanto riguarda il mercato, chi consiglierebbe alNapoli di acquistare nel mercato estivo?“Al Napoli sarebbero dovuti restare Higuain e Cavani, secon-do me bastavano loro per vincere due o tre scudetti di seguito.Però ci sono delle cose che vanno contro ogni logica, come seall’epoca il Napoli avesse venduto Maradona, Giordano eCareca”.Definisce spesso in modo sarcastico “Sarri filosofo”. Cosanon le piace del mister del Napoli?“Io non ce l’ho assolutamente con Sarri, ma a me piace ilGattuso della situazione, oppure Conte, proprio come rappre-stentano il calcio: in modo virile, agonistico, di partecipazio-ne. Non vince il possesso palla. Ricordo quando giocavo aLecce e perdemmo con il Napoli di Maradona, il nostro prepa-ratore atletico ci disse che avevamo vinto i contrasti e il pos-sesso palla, e io risposi che però la partita l’avevamo persa. Seio tengo la palla per un ora e Maradona per 5 minuti, vinceMaradona 5-0”.Andrebbe d’accordo con il presidente De Laurentiis?“Penso di si. Il presidente ha fatto tante cose al Napoli, l’hapreso dalla serie C e l’ha portato ad essere una delle migliorisquadre a livello europeo, però sarebbe pure ora che vincessequalcosa. Ricordo quando ero allenatore della Pistoiese e per-

demmo a Napoli 2-0 con due gol di Calaiò. Il Napoli anche segiocasse in prima categoria sarebbe sempre fantastico, Napoliè una città unica al mondo, siete un popolo, una civiltà, unsenso di appartenenza. Ogni volta che vengo a Napoli è fanta-stico”.Questo è stato sicuramente l’anno del VAR, che sarà utiliz-zato anche nel prossimo mondiale, secondo lei è una giustasoluzione per evitare gli errori arbitrali?“Alla fine gli errori ci sono lo stesso, si perde tanto tempo. IlVAR ti aiuta a sbagliare di meno, ma alla fine sbagliano lostesso perchè l’interpretazione viene sempre dall’occhioumano”.La guida della Nazionale è stata affidata a Di Biagio, secon-do lei è un buon punto di partenza dopo l’esclusione almondiale?“Una volta c’erano i famosi allenatori veterani, che nasceva-no proprio nella FIGC, a Coverciano, come Bernardini, Vicini,Bearzot, Trapattoni. Di Biagio è giovane, ha fatto poca espe-rienza, lo vedo un buon allenatore ma non talmente carismati-co da poter rappresentare una rinascita importante come quel-la italiana, perchè bisogna ricostruire tutto da zero. Ci vuoleun uomo di grande esperienza e autorità”.Cosa è cambiato del calcio attuale rispetto a quando gioca-va lei?“La storia di Reina che ha fatto già le visite mediche al Milanè lo specchio del calcio di adesso, è stata una cosa che mi hadato profondamente fastidio. Io faccio parte di un calcio anti-co, dove sposavi la passione e il senso di appartenenza conuna squadra, come ad esempio il mio amico Antonio Juliano,Bruscolotti, Giordano e Maradona. Questo calcio di oggi nonmi piace. Il calcio alla mia famiglia ha dato tantissimo, ci hadato la fortuna di vivere certe emozioni inpensabili, io e miofratello ci siamo tolti tante soddisfazioni, ci siamo realizzaticome uomini e chi non ha vissuto il calcio di quel periodo nonpotrà mai capire quello che si sono persi”.

VOLATA SCUDETTO, CHI HA IL MIGLIORCALENDARIO TRA JUVE E NAPOLI? RISPONDONO AL QUESITO TRA LE MIGLIORIFIRME DEL GIORNALISMO ITALIANO

Michele PLASTINO (Teleroma 56) - Il calendariomigliore ce l’ha senz’altro la Juve, soprattutto perchèpuò giocarsi lo scontro diretto in casa. Penso proprioche questa partita risulterà decisiva...Antonio GIORDANO (Corriere dello Sport) - Misembrano appuntamenti con lo stesso coefficiente didifficoltà; lo scontro diretto decisivo in assoluto no,Napoli e Juve hanno altre partite difficili che oriente-ranno la classifica.Roberto BECCANTINI (La Stampa) - Il Napoli.Senza ombra di dubbio. Vero, la Juventus avrà ilMilan e lo scontro diretto in casa, ma Inter e Roma intrasferta. Più la Champions (due partite, come mini-mo). Più la finale di Coppa Italia. Lo scontro direttorisulterà decisivo? No.Gianfranco LUCARIELLO (LEGGO) -Calendario favorevole agli azzurri. Scontro ora comeora obbligato per i tre punti decisivo soprattutto per ilNapoli.Umberto CHIARIELLO (Canale 21) - La Juve haun calendario più difficile soprattutto se incrociatocon gli impegni di coppe. Certamente lo scontro diret-to sarà decisivo, ma solo nel caso lo vinca la Juve.Un pareggio o una vittoria azzurra potrebbero orien-tare in un senso o nell'altro ma con 4 turni ancoranulla è deciso il 22 aprile.Paolo DEL GENIO (TCS) - Il calendario è ugualesia per la Juve che per il Napoli. Lo scontro direttonon è detto che sarà decisivo...Francesco DE LUCA (Il Mattino) - Lucio PENGUE (Radio KissKiss Napoli) - La Juveè la superfavorita in tutto. Calendario, organico edesperienza. Il Napoli ha la freschezza e l'inconsapevo-lezza. Lo scontro diretto sarà decisivo, in tutti i sensi...Gianluca MONTI (Gazzetta dello Sport) -Calendario che si equivale, più tosto quello della Juveche però ha più partite in casa. Scontro diretto non

decisivo.Carlo CAPORALE (Televomero) - Calendari simi-li, con qualche insidia in più per la Juve nel finale,dopo lo scontro diretto che avrà un peso specifico fon-damentale. Ma al di là di questo, inciderà non pocol'aspetto psicofisico che le due squadre mostrerannoin questo finale di stagione. Non trascurando quantopossa incidere l'effetto "Champions" sul cammino deibianconeri.Angelo POMPAMEO (TvLuna) - Il Napoli hacomplessivamente il miglior calendario, ma di controha attualmente due punti in meno. Lo scontro diventadecisivo solo se a vincere sara’ la Juve. Nel caso con-trario, la vittoria o il pareggio del Napoli riaprirebbenuovamente la possibilita’ degli azzurri di arrivareallo scudetto.Ennio FO (Tele A) - Lo scontro diretto è decisivo!Ma, attenzione considerando il calendario, al NAPO-LI potrebbe bastare anche un pareggio. Aspettiamo ilrisultato di Juve-Milan e Sassuolo-Napoli per averemaggiori indicazioni.Vincenzo VITIELLO (EuropaCalcio) - Credo cheil Napoli abbia un calendario migliore rispetto allaJuventus che dovrà incontrare Milan, Inter, Roma eBologna. La Juve avrà il vantaggio di sfidare il Napolinel proprio stadio e di giocare in assoluto una gara inpiù in casa rispetto alla squadra azzurra: 5 match con-tro 4. Lo scontro diretto, comunque, sarà decisivo perl'assegnazione dello Scudetto.Dario DE SIMONE (Radio Traffic) - Difficile direchi ha il calendario migliore. Si equivalgono ma con-teranno molto il momento e le motivazioni delleavversarie più ostiche, ovvero le milanesi e la Roma.Lo scontro diretto sarà quasi decisivo perché moltoprobabilmente chi starà davanti al termine di quellapartita ci starà poi fino alla fine.Antonio SASSO (Il Roma) - Dopo i risultati delle

IL DOMANDONE4

ultime giornate non credo che sia facile fare un prono-stico sulla volata scudetto. Da oggi ogni partita saràuna battaglia sia per il Napoli che per la Juve. E saràdifficile per entrambi inanellare tutte vittorie fino alloscontro del 22 aprile, che comunque potrà risultaredeterminante ai fini della vittoria del campionato.Liberato FERRARA (Persemprenapoli.it) - Ilmiglior calendario lo ha il Napoli, che ha un soloscontro con una squadra interessata alla Champions,il Milan, ed una trasferta in casa diuna squadra impe-legata nella lotta retrocessione, il Sassuolo. La Juve haMilan in casa, e le trasferte contro Inter e Roma(anche se alla penultima i giochipotrebbero esseredefiniti). Quanto allo scontro diretto è chiaro che saràdecisivo, soprattutto se dovesse vincerlo la Juve. Mapiù di tutto potrà incidere la Champions della Juve.Antonello GALLO (Telecapri) - Allo stato attualenon credo che lo scontro diretto diverrà decisivo in unsenso o l'altro, considerando che sulla carta i bianco-neri hanno un calendario successivo assai complicatorispetto al Napoli.Raffaella IULIANO - A mio parere la situazionedelle prossime gare si presenta iperbolica, se si con-frontano gli avversari di Napoli e Juventus. Fino alloscontro diretto, saranno i bianconeri ad avere il calen-dario più favorevole, perché se si esclude lo scontrocon il Milan, le altre 3 gare dovrebbero garantire unavittoria facile ai campioni in carica. Le cose potrebbe-ro complicarsi nelle ultime quattro giornate, in parti-colare per gli scontri con Inter e Roma, e ancheVerona (ammesso che la lotta retrocessione non siagià decisa). Situazione inversa per gli azzurri, chedovranno prima affrontare quattro squadre sempreostiche come Sassuolo, Chievo, Milan e Udinese, mapotranno ottenere più facilmente i tre punti controFiorentina, Torino, Samp e Crotone, compatibilmentecon le aspirazioni delle squadre di media classifica

verso un posto in Europa.Lo scontro diretto conterà moltissimo per il morale,ma a mio parere non sarà decisivo per la vittoria fina-le del campionato.Luca CIRILLO (AreaNapoli) - La Juve ha il van-taggio di giocare lo scontro diretto in casa forte anchedel risultato dell'andata al San Paolo (0-1, ndr) che gliconsentirà di avere due risultati su tre a disposizione.Il Napoli ha il vantaggio di non avere altri impegnioltre al campionato e il calendario, sulla carta, presen-ta meno insidie per i partenopei anche se va detto chela squadra di Sarri, delle 9 gare restanti, ne giocherà 5in esterna mentre i bianconeri 5 allo Stadium. Inmezzo, c'è la Champions che potrebbe spostare ulte-riormente gli equilibri e togliere risorse ed energie psi-cofisiche alla banda di Allegri. Tutto aperto, vinceràchi avrà maggiormente nervi saldi e birra in corpo. AlNapoli restano due match difficili: Milan e Juve. AllaJuve ben cinque: Milan due volte tra campionato efinale di Coppa Italia, poi Napoli, Inter e Roma.Vincenzo LETIZIA (PianetAzzurro) - Fino alloscontro diretto il calendario della Juve è più agevole,dopo quel big-match quello del Napoli sarà in disce-sa. Quindi sarà vitale provare ad arrivare a quella par-tita non troppo staccati in classifica. Mi pare assoluta-mente evidente che lo scontro diretto sarà decisivo,soprattutto se a vincerlo dovesse essere la squadra diAllegri.Pio RUSSO (Radio Amore) - Il Napoli ha il calen-dario più facile. Lo scontro diretto risulterà decisivo.Marco MARTONE (ScrivoNapoli) - Sulla cartamigliore quello del Napoli. Scontro diretto decisivosolo se vince la Juve.Ciro TROISE (IamNaples.it) - La Juventus ha uncalendario più agevole prima dello scontro diretto, ilNapoli dopo, quindi è una situazione equilibrata. Loscontro diretto sarà ovviamente decisivo.

IL DOMANDONE 5

Tante critiche hanno suscitato le visite medicheche Reina ha sostenuto prima di legarsi al Milan.In verità, è tutto nella norma: il contratto di Pepescade a giugno, ma per regolamento da febbraioogni calciatore in scadenza di contratto può legar-si ad una nuova società. E il portiere spagnolo nonavendo avuto nessuna proposta di rinnovo dalNapoli ha fatto bene ad assicurarsi l’ultimo lautocontratto della propria carriera. Chi sarà a questopunto il nuovo portiere del Napoli? Lasciando per-dere le suggestive e fantasiose piste che si leggonoin queste ore tra social e giornali, con ogni proba-bilità sarà Mattia PERIN (Latina, 10 novembre1992) il nuovo estremo difensore azzurro. Già rag-giunto un’intesa di massima tra il procuratore delportiere e Alessandro Lucci, agente del calciatore

e Giuntoli. Adesso andrà trovato un accordo conPreziosi che per il proprio calciatore chiede nonmeno di 20 milioni. Perin, che ha appena recupe-rato la migliore condizione dopo un grave infortu-nio, è un portiere ancora relativamente giovanevisti i suoi 26 anni di età. Convocato sistematica-mente in Nazionale, discreto con i piedi, elasticotra i pali, formidabile nelle uscite viene considera-to, insieme a Donnarumma, il miglior prospettoitaliano nel ruolo. Proprio la caratteristica di esse-re agile e coraggioso nelle uscite ha convintoGiuntoli a suggerire la candidatura di Perin comeerede di Reina, visti i tanti gol che il Napoli hasubito dalla propria aria piccola. Le prossime set-timane dovrebbero essere quelle decisive per Perinal Napoli.

CALCIOMERCATO6

Mattia Perin l’erede di Reina: c’è il sìdel giocatore, il Genoa chiede 20 milioni

di di VVincenzo Letiziaincenzo Letizia

IL PERSONAGGIO 7

Emozionante, lo è stato per davvero vedere quel gesto d’affettoche la curva ha riservato verso l’allenatore azzurro, e l’eco di quel“Siamo tutti Sarri” è stato più forte di quanto lo siano state lepolemiche, che si sono susseguite, dopo quella frase pronunciatadal tecnico toscano nei confronti di una nota giornalista, con laquale si è prontamente scusato dopo la conferenza stampa chia-rendo, nel caso non si fosse capito, che si trattava di una sempli-ce battuta. Purtroppo il buon Maurizio, uomo genuino fino almidollo, dopo tutte le polemiche scaturite da quell’evento, avràcapito che in Italia certe battute forse è meglio non dirle, a menoche tu non sia intenzionato a fare “un’opera di bene”, allora inquel caso saranno tutti “Allegri”e ben disposti nei tuoi confronti.Ma ciò che ci preme sottolineare è quell’emozione di cui abbia-mo fatto cenno sopra, infatti quella ha fatto breccia nel cuore diMaurizio Sarri e probabilmente avrà un ruolo fondamentale nellapartita più importante che si andrà a giocare di qui a breve, ovve-ro quella del suo rinnovo contrattuale. Eh si, perchè il lavoro fattodal tecnico azzurro va assolutamente riconosciuto e premiato,anche perché ci risulta difficile riuscire trovare un altro allenato-re in grado di fare un campionato ai limiti del miracoloso cosìcome fatto dal Napoli guidato dal Toscano. Per quei pochi cheavessero problemi di memoria cerchiamo di rinfrescare unpochino le idee. Dunque, in estate la società per far si che questasquadra potesse lottare per lo scudetto aveva due compiti, confer-mare tutti i migliori giocatori della scorsa stagione (i famosi tito-larissimi) e garantire al tecnico azzurro dei ricambi idonei al suomodo d’intendere calcio. Ebbene, se nel confermare la rosa lasocietà è stata impeccabile, per quanto concerne i nuovi acquistiè stata davvero carente. Presentarsi ai nastri di partenza soltantocon Mario Rui e Ounas come nuovi innesti è stato davvero diffi-cile da digerire, anche perchè si era già capito dalla stagione pre-cedente che taluni calciatori (Giaccherini, Maksimovic, Rog etc.)erano poco funzionali al progetto tecnico del mister e quindiandavano necessariamente sostituiti, però evidentemente la diri-genza la pensava in maniera differente e quindi ha deciso di agirein questo modo, ignorando che le competizioni da affrontareerano tre e non una, e che quindi avere più frecce al proprio arcosarebbe stato fondamentale. Poco male, il tecnico Toscano fa dinecessità virtù ed inizia ad inanellare una serie di vittorie impres-sionanti in campionato, cosa da far impallidire i record stabiliti darealtà ben più blasonate in passato nel nostro campionato.Ovviamente con una coperta così corta, ridotta ancor più a bran-delli dagli infortuni di Ghoulam e Milik, davvero non si potevapensare di ottenere risultati similari anche sulle tre competizioni,e quindi gli eventi hanno portato gli uomini di Sarri inevitabil-

mente ad uscire dalle coppe ed a concentrarsi esclusivamente sulcampionato. Purtroppo il mercato di Gennaio (con l’EuropaLeague ancora in atto) non è stato foriero di novità, almeno iningresso, a differenza del mercato in uscita, dove sono stati cedu-ti Maksimovic e Giaccherini senza però sostituirli con nessuncalciatore, e di fatto la guida tecnica s’è trovata addirittura nel-l’impossibilità di contrapporre undici elementi in allenamento inquanto “numericamente” mancanti (e da qui l’acquisto dellosvincolato Milic). Ora mancano nove partite al termine della sta-gione, ed il Napoli di Sarri, secondo a due punti dalla Juve, hatotalizzato la bellezza di 73 punti, e questo è frutto soprattutto delbrillante lavoro del tecnico partenopeo, che ha dato una precisaidentità a questa squadra, creando un gruppo coeso ed un’unitàd’intenti che difficilmente si era viste prima nel panorama calci-stico mondiale. Il Napoli probabilmente non possiede fuoriclas-se nel vero senso della parola, ma per l’impianto di gioco volutodal tecnico ognuno degli undici impiegati da Sarri può definirsifuoriclasse nel proprio ruolo, per dirlo volgarmente nelle propriemansioni, e ciò è espressione del lavoro certosino che il tecnicoazzurro sta portando avanti da quasi tre anni. Non sappiamo se lasquadra partenopea riuscirà a vincere o meno lo scudetto, maquanto fatto finora da questo gruppo è solo da applaudire, perchèha quasi ridotto al lumicino, con lavoro ed applicazione, il gaptecnico nei confronti della juve che, ci preme ricordarlo, ha vintogli ultimi 6 campionati ed è stata finalista Champions per ben duevolte nelle ultime tre edizioni. Ora si avvicina uno snodo crucia-le, come dicevamo in precedenza, infatti a breve sembra che s’in-contreranno il patron azzurro ed il tecnico per ridefinire il futuro,ed a tal proposito vogliamo riportare le parole rilasciate di recen-te da Sarri in merito alla possibilità di restare a Napoli anche nelleprossime stagioni, infatti lui ha ribadito che rinnoverà solo “se cisaranno le premesse, ovvero solo se il progetto va avanti”. Insostanza lui non ne fa una questione economica ma di crescitaprogettuale, e qui inevitabilmente la palla passa alla società. Insostanza, crediamo che difficilmente con una smobilitazione inmassa o con un mercato stile 2017\2018 Maurizio Sarri decida direstare sulla panchina azzurra, e questo sarebbe davvero graveperchè attualmente sembra essere lui il vero top player del grup-po, e quindi sarà meglio che il patron azzurro si faccia due contie accontenti le giuste richieste del buon Maurizio. Il futuro azzur-ro deve necessariamente chiamarsi “Sarri”, anche perchè i tifosivogliono che questo sodalizio continui, ed infatti, domenica allostadio, il loro pensiero l’hanno palesato a chiare lettere…

di Salvatore Migliara

Napoli, il futuro deveNapoli, il futuro devechiamarsi “Sarri”chiamarsi “Sarri”

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di Armando Fico

Il redivivo Sassuolodi Politano in cercadi punti salvezza

Gli azzurri di mister Sarri, rinfrancati dal successo didomenica sera, contro il Genoa, al San Paolo, nell’ultimagara di campionato, prima della sosta, si ritufferannonella lotta scudetto, a distanza con i bianconeri, in attesadello scontro diretto del 22 aprile, affrontando, sabato 31marzo, vigilia di Pasqua, il Sassuolo, al Mapei Stadium diReggio Emilia, per dar vita ad un pomeriggio di autenti-ca battaglia nel tentativo di portare a casa altri punti cer-tamente fondamentali per continuare a coltivare il sognotricolore, un sogno che a Napoli, purtroppo manca da ben28 anni. Era infatti il campionato 1989/90 allorchéMaradona e soci cucirono sulle loro maglie il secondoscudetto della storia. Di fronte, gli azzurri, nel prossimoturno, si ritroveranno una squadra galvanizzata dal ritor-no alla vittoria, giunta dopo quasi tre mesi di astinenza.Berardi e compagni non vincevano dal 23 dicembre scor-so, quando batterono l’Inter di Spalletti. per 1 a 0. Per igiocatori neroverdi ed il tecnico Jachini, il successo diUdine ha rappresentato una vera manna dal cielo ed unaboccata di ossigeno, in vista di questo finale di stagioneinfuocato che vedrà impegnata la compagine emiliananella bagarre salvezza. Quella contro i friulani è stata unavittoria sofferta, ottenuta con una gara non certo esaltantema tuttavia di velocità e sacrificio. Alla Dacia Arena ilSassuolo ha dimostrato di potersi calare nei panni di unaformazione che dovrà sudarsi le proverbiali sette camicieper raggiungere la permanenza in massima serie. Oggi la classifica, per gli emiliani, è meno brutta del soli-to ma in arrivo c’è il Napoli, seconda forza del campio-nato che rappresenta un ostacolo molto duro da superare,anzi quasi proibitivo, visto il valore dei partenopei, anco-ra imbattuti lontano dal San Paolo e con il miglior rendi-mento esterno, in virtù dei 38 punti conquistati sui 42disponibili, frutto di 12 successi e due pari. Un bigliettoda visita da brividi che, naturalmente, preoccupa nonpoco l’allenatore. Il Sassuolo, comunque si giocherà lesue carte per riuscire ad impensierire la corazzata Napoli.I punti di forza della compagine neroverde sono il difen-

sore Acerbi, una vera barriera insuperabile, che merite-rebbe la convocazione in nazionale, il portiere Consigliun veterano della serie A e gli attaccanti Berardi ePolitano, quest’ultimo inseguito inutilmente, a gennaio,proprio dalla società partenopea. Da tenere d’occhioanche il neo arrivato Babacar, attaccante prelevato dallaFiorentina, che già si è messo in luce realizzando due retiimportanti. In realtà malgrado l’annata non brillante, ilSassuolo non è una squadra costruita per combattere perla salvezza ma per un campionato senza patemi d’animo:“Il non aver concretizzato la mole di gioco espressa incampo ci ha penalizzato, mentre dietro di noi, le altrehanno fatto punti e la classifica è questa, per fortunasiamo riusciti a vincere a Udine, altrimenti sarebbe statoun disastro.” Queste le parole del tecnico Iachini dopo lagara in Friuli. La squadra emiliana, attualmente, sembraaver vinto anche la paura e la tensione evidenziata neiprimi minuti di gioco nei due derby contro il Bologna,e contro la Spal. Ora, con la ritrovata serenità i nerover-di riusciranno ad essere più convinti della loro forza, pursapendo che la permanenza in A è ancora tutta da conqui-stare. Dal canto suo, il Napoli a Reggio Emilia, non puòconcedersi il lusso di perdere altri punti. In queste novefinali che attendono gli azzurri ci dovrà essere la massimadeterminazione, la massima concentrazione e quella cat-tiveria agonistica confacente alle grandi squadre. Purrestando la Juventus , la favorita numero uno per il titolo2018, i partenopei devono tentare il tutto per tutto perincorniciare nel migliore dei modi una stagione sicura-mente straordinaria, a prescindere dal risultato di maggio.Oltretutto la trentesima giornata di questo campionatopotrebbe giocare nuovamente a favore della formazionenapoletana, visto che la Juve dovrà incontrare il Milan diquest’ultimo periodo apparso, in forma smagliante.Almeno sulla carta il compito più facile infatti ce l’ha ilNapoli.

L’AVVERSARIO10

di Antonio Gagliardi

Anche quest’annofestival del gol al ‘Mapei Stadium’?Sassuolo-Napoli giunge alla sua quinta edizione: ilclub emiliano ha di che essere orgoglioso di questasua permanenza nella massima serie. Molti davanoper scontato si trattasse di una meteora e invece,oltre che la salvezza, è stata conquistata purel’Europa grazie al sorprendente sesto posto dellastagione 2015/16 che ha permesso l’accesso ai giro-ni dell’Europa League. Quest’anno si lotta per lasalvezza ma il fatto che ci siano due-tre squadremesse decisamente peggio autorizza a credere chela permanenza in Serie A abbia una percentuale dirischio molto limitata. Le sfide con il Napoli sono state aperte ad ognirisultato ed in ogni gara si è sempre segnato vistoche l’unico pareggio, l’anno scorso, si è chiuso sul2-2. Per il resto, due vittorie per gli azzurri ed unaper i neroverdi. Il primo incontro si giocò nel Febbraio 2014, 0-2con le reti di Dzemaili ed Insigne. Il 29 settembre2014 furono altri tre punti grazie alla rete diCallejon. Il Napoli targato Sarri cade nella partita di esordioal Mapei Stadium, 2-1, dopo essere passato in van-taggio. La sera del 23 agosto 2015 tra gli emilianifigurano due ex Paolo Cannavaro e Antonio FloroFlores e proprio una corta respinta del primo propi-zia il vantaggio azzurro: la palla finisce sui piedi diHamsik che non ha difficoltà a battere Consigli al3° minuto. Il Sassuolo non resta a guardare, provvi-denziale difesa di Hysaj su Berardi prima del beldisimpegno e del pari di Floro Flores alla mezzorache segna e non esulta, senza considerare i duemiracoli di Reina su Defrel. Nella ripresa il Napolisi rende pericoloso solo con Mertens ma è ilSassuolo a passare all’84° con Sansone che racco-glie di testa un cross bruciando i tentativi di inter-

venire di Maggio e Reina. L’anno scorso l’unico pareggio con due reti perparte. Buon inizio degli azzurri pericolosi conCallejon, Mertens ed Insigne, il Sassuolo rispondecon un diagonale di Berardi reso possibile da unbuco difensivo di Koulibaly. Napoli in vantaggioal 52° con un colpo di testa di Mertens che racco-glie un cross di Callejon a sua volta imbeccato daHamsik. Proprio dai piedi di Marekiaro, oltre che ilvantaggio del Napoli, parte anche il pari delSassuolo al 14°; suo uno sciagurato retropassaggio,Berardi non può far altro che scartare il regalo emettere la palla in rete. Sfortunati gli azzurri per idue legni colpiti da Mertens su punizione e daInsigne su tiro a giro ma sono i padroni di casa aportarsi avanti al 35° con un diagonale vincente diMazzitelli dopo un batti e ribatti in area. Passanoquattro minuti ed il Napoli pareggia con il rientran-te Milik, anche qui dopo un’azione confusa, suglisviluppi di un calcio d’angolo.

AMARCORD 11

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LazioBenevento 1

FiorentinaCrotone 1X+O.1,5

GenoaSpal 1X+U.3,5

ChievoSampdoria 1

CagliariTorino 1X+G

AtalantaUdinese 1

JuventusMilan 1X+U.3,5

di Vincenzo Letizia

LA SCOMMESSA12

Big match a Torino, poitante sfide già decisive in chiave salvezzaDopo la sosta, torna la serie Acon il big-match tra Juventus-Milan. Bianconeri ovviamente favoriti, ma occhio alla rab-bia dei ‘diavoli’ di Gattuso che piano piano hanno risalito laclassifica e vedono la possibilità di agganciare il treno per laChampions.Lazio-Benevento non dovrebbe avere storia, con gli uominidi Inzaghi decisi a riprendersi le posizioni privilegiate perl’Europa che conta e i Sanniti sempre più banda del buco.La Fiorentina affronta un Crotone affamato di punti, ma iViola giocheranno un’altra partita a mille all’ora per dedicar-la al loro povero capitano Astori.Il Genoa in casa è uno schiacciasassi, ma la Spal contro laJuve ha dimostrato di poter far punti contro chiunque, quin-di anche a Marassi.Il Chievo deve tornare a correre forte se non vuole rischiaredi impantanarsi nelle sabbie mobili della classifica, laSampdoria sembra, invece, aver perso mordente nelle ulti-

me esibizioni.L’Atalanta rincorre l’Europa, l’Udinese sembra aver giàtirato i remi in barca.Il Cagliari, dopo il rocambolesco ma prezioso successo aBenevento, potrà giocare più sereno contro un Torino chedeve ritrovarsi.Puntando € 10,00 sulla sestina secca si incasserebbero, com-prensivi di bonus, €261,60 circa. Per chi non ama rischiare, sotto proponiamo un sistemaridotto con la possibilità di poter sbagliare anche un prono-stico. Buon divertimento con le scommesse diPianetAzzurro e ricordate che il gioco è vietato ai minori epuò causare dipendenza patologica. Giocate con moderazio-ne.

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NUM Con 10,00 euro 1 x 2 Quota616 FIORENTINA 1X+O.1,5 1.33626 GENOA 1X+U.3,5 1.46621 CAGLIARI 1X+G 2.40 624 ATALANTA 1 1.42627 JUVENTUS 1X+U.3,5 1.44

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GOLOSANDO, l’utile guidaper tutti i buongustai Non v'è dubbio alcuno. Il cibo, il buon cibo, è uno degli aspetti più lietidella nostra quotidianità. Ma come orientarsi nella marea di propostegastronomiche che, per nostra fortuna, ci propone la nostra godibilissi-ma regione? Per venire incontro alla moltitudine di "golosoni" campaniè nato Golosando, una guida cartacea mensile, simpatica ed utilissi-ma, fondamentale per conoscere ed apprezzare al meglio i sapori dellanostra regione. Golosando si aggirerà per pizzerie, ristoranti, trattorie,sagre, pub, hotel, birrerie, vinerie, steak house, cornetterie, bar e disco-pub per conoscerne pregi e difetti, portandoli all'attenzione dei nostrilettori per fornire loro un'adeguata ed obiettiva disamina, preziosa perorientarne le scelte gastronomiche. Golosando approccerà ad ognisingolo locale tramite i suoi inviati, valutando la qualità delle pietanze edel servizio offerto. Nella rivista si spiegherà come arrivare al locale inquestione, illustrando con foto le bellezze del posto ed il locale stesso.Vi saranno, inoltre, info utili per prenotazioni e contatti.Interessantissime saranno poi le interviste con le considerazioni deglichef e dei proprietari. Non mancheranno poi i commenti dei clienti chevorranno prestarsi a dire la loro sul locale in questione. Insomma, unostrumento indispensabile per i golosi di tutta la regione!Golosando sarà in distribuzione presso i locali che diventeranno nostripartner e nei bar e punti di ritrovo della zona circostante agli esercizirecensiti.

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Il Casale a Pietrastornina, tra saporid’altri tempi e natura incontaminata

Immerso nel verde delle montagne delPartenio, in un ambiente suggestivo, rilas-sante, incontaminato si trova l'agriturismo ‘IlCasale’, vero paradiso dei golosoni. La strut-tura è completamente circondata dalla natu-ra, si respira aria pura e si mangia secondole antiche tradizioni della cucina locale, valo-rizzata dallo chef Biagio. Le materie primevengono dal territorio, scelte rispettandone lastagionalità. La frutta e la verdura arrivanodirettamente dagli orti del Casale, così comeil vino e il profumatissimo olio. L'ambiente èfamiliare, il personale cortese e i piatti preli-bati cucinati al momento. Abbondanti gli anti-pasti, deliziosi i primi come gli gnocchi al tar-

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Nelle foto in alto le pizzepreparate da Chef MarioMinucci, tra le quali spic-ca la Margherita conpiennolo giallo, acciughee origano, una, una veraspecialità del ristorante-pizzeria il Casale..

Nella foto qui a fianco loChef Mario Minucci.

Nelle foto in basso: Porcinie tartufo nero. Risottocon fondo di scalogno epancetta, con caciotta,Tartufo Bianchetto e sca-glie di caciotta. Risottofragole e petali di rosa.

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A Pasqua e Pasquetta festeggiaal ‘Casale’ a Pietrastornina (AV)