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Inchiesta “Sicilia avvelenata” L’Espresso 27.08.2015 Uno degli articoli che maggiormente mi ha colpito e stupito è l’inchiesta condotta da Fabrizio Gatti per l’espresso intitolata “Sicilia avvelenata”. E’ proprio il titolo che mi tocca nel profondo, proprio perché interessa la regione da dove provengo e dove ho trascorso parecchio tempo della mia vita. Il suo viaggio è da lui stesso definito come “viaggio nel disastro di una regione scandalosa”, come se la Sicilia fosse una malattia che affligge l’Italia. Non gli si può dare torto i fichi che crescono in mezzo alla corsia di sorpasso della Salerno-Reggio Calabria, le serre abusive sulle dune di Gela, i laghi di petrolio, le discariche abusive in pirolisi, gli scarichi tossici mai bonificati. Inoltre, Renzi rischia una multa di 185 milioni se in pochi mesi non riesce a mettere a norma 27 dei 57 comuni siciliani che non sono dotati di sistema fognario. Come se non bastasse, nonostante il dirigente del comando del corpo forestale 1200 uomini a disposizione, il corpo regionale ha registrato 127 verbali di infrazione nel 2013 e 143 nel 2014.

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Inchiesta “Sicilia avvelenata” L’Espresso 27.08.2015

Uno degli articoli che maggiormente mi ha colpito e stupito è l’inchiesta condotta da Fabrizio Gatti per l’espresso intitolata “Sicilia avvelenata”.

E’ proprio il titolo che mi tocca nel profondo, proprio perché interessa la regione da dove provengo e dove ho trascorso parecchio tempo della mia vita.

Il suo viaggio è da lui stesso definito come “viaggio nel disastro di una regione scandalosa”, come se la Sicilia fosse una malattia che affligge l’Italia. Non gli si può dare torto i fichi che crescono in mezzo alla corsia di sorpasso della Salerno-Reggio Calabria, le serre abusive sulle dune di Gela, i laghi di petrolio, le discariche abusive in pirolisi, gli scarichi tossici mai bonificati.

Inoltre, Renzi rischia una multa di 185 milioni se in pochi mesi non riesce a mettere a norma 27 dei 57 comuni siciliani che non sono dotati di sistema fognario. Come se non bastasse, nonostante il dirigente del comando del corpo forestale 1200 uomini a disposizione, il corpo regionale ha registrato 127 verbali di infrazione nel 2013 e 143 nel 2014.

Tutti questi episodi, oltre ad essere fenomeni radicatisi nel tempo indisturbati, rappresentano solo una parte della vergogna di una regione da tempo disgraziata. E in tutto questo tempo quante persone, funzionari e soprattutto politici hanno voltato lo sguardo dall’ altra parte? In quanti stanno facendo affondare la sicilia, consegnandola nelle mani della mafia?

Ho da poco visitato il museo della mafia di Salemi e mi sono accorto di quanto le varie organizzazioni stiano distruggendo questa regione da ormai 200 anni. La Sicilia non se lo merita: terra piena di cultura, posti meravigliosi, e gente buona ed onesta