la settimana n. 25 del 1 luglio 2012

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 1 luglio 2012 O gni vocazione, anche quella al Matrimonio, è un sogno che vive nel cuore dell’uomo e va gradatamente realizzato, armonizzandolo con quello Dio. Il futuro, anche quello degli sposi, va preparato, con pazienza, assiduità, buona volontà, gioia e soddisfazione, nell’ordinarietà della vita quotidia- na, impegnati ad accumulare quei valori umani e cristiani, necessari a di- mostrare che si è fatto buon uso dei doni ricevuti. Il futuro sarà come lo stiamo preparando oggi. Se gli sposi riusciranno ad affrontare questo cammino insieme, facendo conto l’uno sull’altra e in- sieme su Dio, allora la loro felicità sarà piena e nessuno potrà distruggere la loro gioia, perché sarà il Signore a garantirla insieme alla sua pace. A colloquio con l’ammiraglio Ilarione Dell’Anna, comandante della Capitaneria di Porto di Livorno: «Il mare non è cattivo, ma sicuramente è imprevedibile» DI CHIARA DOMENICI alla grande finestra dell’ufficio del Comandante si vede un ampio specchio del porto mediceo: diportisti che entrano ed escono, una nave da crociera sullo sfondo e più lontana una portacontainer, pescatori sul molo, pilotine e rimorchiatori in attività. Questa fotografia coglie perfettamente la complessità e la varietà di tutto ciò che riguarda i compiti della Capitaneria di Porto di Livorno. «La nostra attività è molto ampia – racconta l’Ammiraglio Ilarione Dell’Anna, da quattro anni alla guida della Capitaneria livornese – non per niente la laurea per lavorare qui da noi si chiama “Scienza del governo e dell’amministrazione del mare”! Le nostre competenze spaziano dalle persone che frequentano il mare (pescatori, marittimi, bagnanti, diportisti, ecc) alla tutela dell’ambiente, fino alle attività come la pesca (con controlli sia in mare che a terra) in superficie o sottomarina, il soccorso e le emergenze in mare, le norme di sicurezza e molto altro: siamo l’Autorità che gestisce la vita di un porto nel senso più ampio. Nel 1994 è stata istituita anche l’Autorità portuale, ma essa ha compiti diversi, si occupa maggiormente della gestione banchine e delle attività commerciali del porto». «In passato sono stato in varie Capitanerie italiane, ma Livorno è da considerarsi un unicum in questo panorama, perché possiede sia la vocazione turistica, sia quella commerciale; ha una fascia costiera pregiata, un parco naturale (quello dell’arcipelago inserito nel più grande santuario dei cetacei)e quindi necessita di risposte adeguate e controlli particolari, poi c’è tutta l’attività mercantile, quella crocieristica, arrivano navi con merci pericolose, le gasiere, insomma è sicuramente un’ottima palestra per chi vuole fare questo lavoro». Quante persone lavorano in capitaneria? «A Livorno ne contiamo circa 250 e 600 in Toscana, la cui età media è di 33 anni. Per entrare in Capitaneria occorre studiare 5 anni in Accademia e nel contempo fare tirocini estivi nelle diverse strutture, ma in più sicuramente – sottolinea l’Ammiraglio – ci deve essere una motivazione, una “vocazione”, che va al di là del semplice studio. È necessario entusiasmo ed anche un forte senso di umanità, perché nelle situazioni di emergenza - penso al lavoro dei colleghi a Lampedusa con le barche dei clandestini, all’ultimo intervento con i passeggeri della Costa Concordia e a tante altre operazioni di soccorso- occorre avere una marcia in più ed uno spirito di solidarietà che va oltre il dovere professionale». Ma quanto conta la fede in questa professione? Rispondendo a questa domanda l’Ammiraglio si commuove: «In molte occasioni – confessa - ho riscontrato questo aspetto nei miei uomini. Chi “lavora” in mare sa quanto sia difficile, quanto coraggio serva. Chi lavora a stretto contatto con le forze della natura, con il mare, come con la montagna, sa che qualcosa di più grande c’è». I fusti tossici, la Costa Concordia, i vostri interventi negli ultimi tempi hanno raggiunto la ribalta dei giornali… «Facciamo il nostro dovere – afferma con orgoglio – il lavoro di recupero dei fusti è veramente difficile. Occorrono mezzi e uomini specializzati ed averne trovati già così tanti è un ottimo risultato, ma non ci fermeremo. La vicenda del Concordia è stata veramente argomento di dibattiti mediatici a tutti i livelli, anche troppo – ammette Dell’Anna – i nostri uomini sono stati all’altezza della situazione e di questo ne siamo fieri; le lodi ed i ringraziamenti ci hanno fatto piacere, ma occorre ricordare che il nostro lavoro è costante, giornaliero, molto spesso silenzioso e non solo nelle grandi emergenze». Anche la piattaforma OLT sarà controllata da voi? «Si. La linea sottomarina è già pronta (sono 30 km), la nave che resterà fissa al largo e che è in fase di trasformazione a Dubai, sarà portata a Livorno all’inizio dell’anno prossimo. Fra prove, controlli di sicurezza e formazione del personale, tutto entrerà a regime l’estate prossima». L’estate è iniziata e molta gente si riversa al mare, cosa consiglia? «Prudenza, prudenza, prudenza! Il mare non è cattivo, ma è sicuramente imprevedibile. Sono già tante le vittime in queste prime settimane estive, non vorrei continuare questo bollettino di guerra. Consiglio di programmare bene le proprie uscite in barca: conoscere le dotazioni di sicurezza e le previsioni meteo; in acqua, soprattutto nelle immersioni, mai da soli e poi sempre attenzione, perché molti incidenti sono originati dalla leggerezza con cui si affrontano certe situazioni. La Guardia Costiera, comunque sarà a disposizione di tutti i cittadini con le postazioni sottocosta, per garantire sicurezza e soccorso immediato. Auguro una buona estate a tutti!» D Prudenza, prudenza, prudenza! Livorno è da considerarsi un unicum nel panorama dei porti italiani, perché possiede sia la vocazione turistica, sia quella commerciale Nelle foto: L’ammiraglio Ilarione Dell’Anna; la sede della Capitaneria di Porto di Livorno; un’immagine del Porto mediceo IL GRANELLO DI SENAPE per gli sposi di mons. Ezio Morosi Istituzioni ed ESTATE SICURA

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Settimanale della DIocesi di Livorno

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Page 1: La Settimana n. 25 del 1 luglio 2012

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

1 luglio 2012

Ogni vocazione, anche quella al Matrimonio, è un sogno che vive nelcuore dell’uomo e va gradatamente realizzato, armonizzandolo con

quello Dio.

Il futuro, anche quello degli sposi, va preparato, con pazienza, assiduità,buona volontà, gioia e soddisfazione, nell’ordinarietà della vita quotidia-na, impegnati ad accumulare quei valori umani e cristiani, necessari a di-mostrare che si è fatto buon uso dei doni ricevuti.

Il futuro sarà come lo stiamo preparando oggi. Se gli sposi riusciranno adaffrontare questo cammino insieme, facendo conto l’uno sull’altra e in-sieme su Dio, allora la loro felicità sarà piena e nessuno potrà distruggerela loro gioia, perché sarà il Signore a garantirla insieme alla sua pace.

A colloquio con l’ammiraglio Ilarione Dell’Anna,comandante della Capitaneriadi Porto di Livorno:«Il mare non è cattivo, ma sicuramente è imprevedibile»

DI CHIARA DOMENICI

alla grande finestradell’ufficio del Comandantesi vede un ampio specchiodel porto mediceo: diportisti

che entrano ed escono, una nave dacrociera sullo sfondo e più lontanauna portacontainer, pescatori sulmolo, pilotine e rimorchiatori inattività. Questa fotografia coglieperfettamente la complessità e lavarietà di tutto ciò che riguarda icompiti della Capitaneria di Porto diLivorno.

«La nostra attività èmolto ampia –racconta l’AmmiraglioIlarione Dell’Anna, daquattro anni allaguida dellaCapitaneria livornese– non per niente lalaurea per lavorare quida noi si chiama“Scienza del governo edell’amministrazionedel mare”! Le nostrecompetenze spazianodalle persone che frequentano ilmare (pescatori, marittimi, bagnanti,diportisti, ecc) alla tuteladell’ambiente, fino alle attività comela pesca (con controlli sia in mareche a terra) in superficie osottomarina, il soccorso e leemergenze in mare, le norme disicurezza e molto altro: siamol’Autorità che gestisce la vita di unporto nel senso più ampio. Nel 1994è stata istituita anche l’Autoritàportuale, ma essa ha compiti diversi,si occupa maggiormente dellagestione banchine e delle attivitàcommerciali del porto».«In passato sono stato in varieCapitanerie italiane, ma Livorno è daconsiderarsi un unicum in questopanorama, perché possiede sia lavocazione turistica, sia quellacommerciale; ha una fascia costierapregiata, un parco naturale (quellodell’arcipelago inserito nel più

grande santuario dei cetacei)equindi necessita di risposteadeguate e controlli particolari, poic’è tutta l’attività mercantile, quellacrocieristica, arrivano navi conmerci pericolose, le gasiere,insomma è sicuramente un’ottimapalestra per chi vuole fare questolavoro».

Quante persone lavorano incapitaneria?«A Livorno ne contiamo circa 250 e600 in Toscana, la cui età media è di

33 anni. Per entrare inCapitaneria occorrestudiare 5 anni inAccademia e nelcontempo fare tirociniestivi nelle diversestrutture, ma in piùsicuramente –sottolinea l’Ammiraglio– ci deve essere unamotivazione, una“vocazione”, che va aldi là del semplicestudio. È necessarioentusiasmo ed ancheun forte senso di

umanità, perché nelle situazioni diemergenza - penso al lavoro deicolleghi a Lampedusa con le barchedei clandestini, all’ultimo interventocon i passeggeri della Costa

Concordia e a tante altre operazionidi soccorso- occorre avere unamarcia in più ed uno spirito disolidarietà che va oltre il dovereprofessionale».

Ma quanto conta la fede in questaprofessione?Rispondendo a questa domandal’Ammiraglio si commuove: «Inmolte occasioni – confessa - horiscontrato questo aspetto nei mieiuomini. Chi “lavora” in mare sa

quanto sia difficile, quanto coraggioserva. Chi lavora a stretto contattocon le forze della natura, con il mare,come con la montagna, sa chequalcosa di più grande c’è».

I fusti tossici, la Costa Concordia, ivostri interventi negli ultimi tempihanno raggiunto la ribalta deigiornali…«Facciamo il nostro dovere – affermacon orgoglio – il lavoro di recuperodei fusti è veramente difficile.Occorrono mezzi e uominispecializzati ed averne trovati già cosìtanti è un ottimo risultato, ma non cifermeremo.La vicenda del Concordia è stataveramente argomento di dibattitimediatici a tutti i livelli, anchetroppo – ammette Dell’Anna – inostri uomini sono stati all’altezzadella situazione e di questo ne siamofieri; le lodi ed i ringraziamenti cihanno fatto piacere, ma occorrericordare che il nostro lavoro ècostante, giornaliero, molto spessosilenzioso e non solo nelle grandiemergenze».

Anche la piattaforma OLT saràcontrollata da voi?

«Si. La linea sottomarina è già pronta(sono 30 km), la nave che resteràfissa al largo e che è in fase ditrasformazione a Dubai, sarà portataa Livorno all’inizio dell’annoprossimo. Fra prove, controlli disicurezza e formazione delpersonale, tutto entrerà a regimel’estate prossima».

L’estate è iniziata e molta gente siriversa al mare, cosa consiglia?«Prudenza, prudenza, prudenza! Ilmare non è cattivo, ma èsicuramente imprevedibile. Sono giàtante le vittime in queste primesettimane estive, non vorreicontinuare questo bollettino diguerra. Consiglio di programmarebene le proprie uscite in barca:conoscere le dotazioni di sicurezza ele previsioni meteo; in acqua,soprattutto nelle immersioni, mai dasoli e poi sempre attenzione, perchémolti incidenti sono originati dallaleggerezza con cui si affrontano certesituazioni. La Guardia Costiera,comunque sarà a disposizione ditutti i cittadini con le postazionisottocosta, per garantire sicurezza esoccorso immediato. Auguro unabuona estate a tutti!»

D

Prudenza,prudenza,

prudenza!

Livorno è da considerarsi un unicum nel panorama dei porti italiani,perché possiedesia la vocazioneturistica, sia quellacommerciale

Nelle foto:L’ammiraglioIlarione Dell’Anna;la sede dellaCapitaneria diPorto di Livorno;un’immagine delPorto mediceo

IL GRANELLODI SENAPEper gli sposi

di mons. Ezio Morosi

Istituzionied ESTATESICURA

Page 2: La Settimana n. 25 del 1 luglio 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI1 luglio 2012II

na lunga tavolaimbanditaoccupante tutta lapiazza, un centinaio

di persone in festa tra canti eballi: ecco come si presentavala piccola piazza della Caritasdiocesana, in via delleCateratte, allo sguardoincuriosito dei passanti. Per la prima volta i volontaridel Porto della Fraternità,coordinati da suor RaffaellaSpiezio, hanno organizzatouna festa di tutti i volontarilivornesi della Caritas, conl’intento di incontrarsi contutti gli altri gruppidei Centri Ascoltopresenti nelle varieparrocchie dellanostra Diocesi,coinvolgendo anchegli abitualifrequentatori dellastruttura, al grido«Insieme è più bello!» Per la serata è statoallestito un proiettorecon computerportatile, per laproiezione a murodei testi delle canzoniper il karaoke, un’ideamolto apprezzata cheha visto lapartecipazione dimolte persone. Sempre per l’occasione è stataindetta una lotteria conbiglietti ad offerta libera dadevolvere per le attività dellaCaritas, i cui premi - ben sette- sono consistiti in zaini,borse, serie di asciugamani,

tazze e tisane. Grandi lavori (come sempre)in cucina, in cui le cuochedella mensa hanno preparatoun pasto completo a based’insalata di mare e di frittodi paranza da offrire ai

numerosi partecipanti.Da parte delle altre Caritas èfortunatamente arrivata unadiscreta risposta all’iniziativa:presenti i membri di alcuniCentri Ascolto parrocchiali,quali S. Agostino, S. Andrea edei SS. Cosma e Damiano diNugola. Presente anche ilvincenziano Padre FrancescoGusmeroli, il quale cura,ogni ultimo lunedì del mese,una preghiera comunitariacon i volontari del centrodiurno. Le difficoltà create dalla crisieconomica hanno purtroppovisto aumentareconsiderevolmente il numerodelle famiglie disagiate che sirecano presso le varie Caritas,fila che vanno ingrossandosidi giorno in giorno: èpertanto fondamentale poteravere una comunità forte edunita che possa risponderenel modo appropriato aquesti momenti difficili.Feste di questo tipo sonoquindi importanti per creareuno spirito di unità tra levarie realtà parrocchiali, alfine di allacciare una rete direlazioni per intervenire nelmodo più opportuno in casodi necessità particolari oestreme.

Fabio Figara

U

lla presenza dei volontari dellasocietà di soccorso SVS e di

alcune autorità cittadine sono stateinaugurate due autoambulanzedonate dalla cittadinanza grazie alcontributo del 5x1000.È stata scelta come sede perl’inaugurazione l’area pedonaleFratelli Bandiera di Shangai, pertestimoniare il forte legame chel’associazione ha con lapopolazione e la voglia di esserepresenti nella città. Oltre ai duemezzi è stato inaugurato undefibrillatore donato dai familiari edagli amici della scomparsa DonataRossana, amica e volontariadell’associazione.Durante lo svolgimento dellamanifestazione ha portato i suoi

ringraziamenti e saluti il presidentedella provincia Giorgio Kutufà, cheha sottolineato il forte bisogno cheha la nostra comunità diassociazioni come queste in unperiodo non certo facile. «Bisognafar fronte a emergenze sempre piùdifficili-ha detto-e lo possiamo faresolo riuscendo a creare unacompleta sinergia tra leamministrazioni locali e questaimportante realtà del volontariato.Livorno è forte di questa capacità ditrovare persone generose chevogliono impegnarsi per aiutare glialtri, un elemento essenziale che cispinge ad avere fiducia peraffrontare il futuro».Nel corso dell’evento ha preso laparola anche don PlacidoBevinetto, cappellano dell’ospedale,e già volontario attivo dell’SVS.«Shangai è un quartieresignificativo-afferma- si sente vivala città e ancora ci si conosce tutti.Non sono livornese ma quello cheho apprezzato della città è lasensibilità che hanno le persone,sempre pronte a stare vicine a chiha bisogno. Un grazie a tutto quelloche fa l’SVS nella formazione deivolontari e all’impegno che mettenel farli diventare sempre più leva eaiuto per gli altri».Dopo l’inaugurazione con ilconsueto taglio del nastro, permano del presidente della provinciae dell’ex presidente dell’SVSGaribaldo Benifei, le ambulanzesono state portate nei pressi dellachiesa Santa Famiglia per labenedizione ai mezzi di soccorso.

Alice Carpentiere

A

Due nuoveautoambulanze

La ricchezzadel volontariatolivornese

Nella piazzaantistantela struttura del Porto dellaFraternità,si è tenuta la prima festadei volontarilivornesi della Caritas

L’ORGANO DELLA CHIESA DICASTELLANSELMO

arà inaugurato, allapresenza del vescovo

Giusti, l’organoottocentesco nellachiesa parrocchiale diSanta Maria Assunta eSan Lorenzo domenica8 luglio alle 21.A Castell’Anselmo èconservato un anticoorgano costruito nel1831 dal celebreorganaro DomenicoPucci di Lucca, che damolto tempo nonveniva più suonato eversava in pessimecondizioni. Ora invecel’organo tornerà adaccompagnare lefunzioni religiosegrazie al restauroiniziato nel 2007 efinanziato dallaFondazione Cassa diRisparmi di Livorno,con un contributo di92 mila euro.All’inaugurazionesaranno presenti ilpresidente dellaFondazione Barsotti, irestauratori e gliesponenti dellaSoprintendenza ai Beniculturali.

S

Domenica 8luglio alle 21

La parola alla CARITAS DIOCESANA

«Insieme è più bello»:la festa dei volontari

Page 3: La Settimana n. 25 del 1 luglio 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI1 luglio 2012 III

na torta speciale aforma di grande libroche ricorda il vangelooppure un grande

spartito, in una grande stanzadella cattedrale di Livorno cheper un giorno diventa unluogo dove presente e passatosi incrociano e si mescolanocome se il tempo avesse fattoun’eccezione...Un anniversario particolare,un evento importante come

Uun grande libro, che raccogliecentinaia di testimonianze, distorie da raccontare, dinostalgia e di speranza allostesso tempo, di gioia eringraziamento al Signore peruna vita sacerdotale al serviziodel prossimo e che solo apronunciare il numero70 fadavvero venire i brividi.Il 21 giugno 1942, monsignorPiccioni ordinò un sacerdote,un certo don Lelio Bausani,

oggi Monsignore Cappellanodi Sua Santità, nominato il 13settembre di tre anni fa dallaSegreteria di Stato della SantaSede, su richiesta del nostrovescovo monsignor SimoneGiusti.Esattamente giovedì scorso 21giugno, il Vescovo e numerosisacerdoti hanno festeggiato econcelebrato con monsignorBausani un traguardo , unevento al quale molte persone

hanno partecipatocon grandeattenzione eringraziamento perun uomo che nellasua semplicità, nellasua umiltà, nellasua perseveranza, hatrasformato lesofferenze patite ingioventù, in forzaper realizzare sognidiventati realtàimportanti come adesempio la CoraleDomenico Savio.Molti dei suoibimbi fanno ancoraparte della Coraleche non potevamancare allacelebrazione e cheha cantato braniscritti dal maestroBausani tanti annifa: dal 1965 infattila Corale Domenico

Savio è una grandefamiglia,“un’esperienza di vita,un coro che ti insegnaad ascoltarti e adascoltare “comericordava il soprano,di livellointernazionale, MariaLuigia Borsi, livornesed’adozione, inun’intervista alquotidiano LaRepubblica tre anni fa.Molti parroci chehanno incrociatomonsignor Bausani

nelle loro esperienze pastorali,hanno affiancato il Vescovonella messa che ha salutatoquesto settantesimoanniversario di sacerdozio cheraccoglie un po’ di storia dellacomunità livornese,rappresentata da moltepersone che ricoprono ruolidiversi in Diocesi, ma ancheda altre realtà; chi impegnatonel sociale, chi nelvolontariato, chi in politica,ha voluto ringraziarepersonalmente monsignorBausani per il suo lungo edinvidiabile cammino, nellasua permanenza in città finoad oggi.Prima del taglio della torta edel rinfresco organizzato dallasignora Neda che da anni siprende cura del maestro, ilVescovo, per la specialeoccasione, ha regalato unaspilla d’oro a monsignorLelio, ringraziandolo del suoimpegno.Oggi a 93 anni don Lelio,come ancora affettuosamentemolti lo chiamano, poteteincontrarlo in cattedrale, lasua casa, quella chiesa in cuicome un padre ha raccolto ecresciuto molti ragazzi; nondimenticando le parrocchie diSan Benedetto e Santa Lucia,dove ha iniziato il suocammino di presbitero.

Simone Marcis

Nei giorni scorsi il Vescovo ha reso no-ti gli spostamenti e i nuovi incarichi

di alcuni sacerdoti della nostra Diocesi:

Mons. Ezio MorosiDirettore della Casa del Clero Mons.AblondiVice Rettore del Seminario Vescovile Ga-vi

Mons. Paolo RazzautiRettore del Seminario Vescovile Gavi

M.R. Don Giuseppe Coperchini Sacrista della Cattedrale

Don Remigiusz Chola vice parroco a S. Croce - Rosignano Sol-vay

Don Claude Okondjo vice parroco a N. S. del Rosario

Don Marzio Farias Nogueira vice parroco a S. Maria del Soccorso

Don Jean Michael Noukouba parroco della parrocchia Beata MadreTeresa di Calcutta che nascerà nel quar-tiere di Salviano

Don Luciano Cantinivice parroco Beata Madre Teresa di Cal-cutta

Don Anibal Reyes Hernandez parroco a San Pietro e Paolo - Livorno

Don Cristian Leonardelli parroco S. Giovanni Gualberto in di Val-le Benedetta

Don Antonio Sapienzaparroco SS. Maria Assunta e Lorenzo inCastell’Anselmo

Don Didier Okito vice Direttore dell’ Archivio Vescovile

don Renzo Vignocchiin quiescenza per raggiunti limiti di età

Da Castell’Anselmo a Rosignano Solvay:tutti gli spostamenti

CONTINUANO GLI INCONTRI SUI DOCUMENTI DEL CONCILIO ALLA PARROCCHIA DEI SALESIANI

La Sacrosantum Conciliumon Gino Berto nel presentare la “SacrosantumConcilium”nella serie degli incontri programmati

dalla parrocchia dei Salesiani su “Un concilio tramemoria e profezia”, l’ha definita un documentointeressante frutto dell’impegno del movimentoliturgico che aveva contribuito a prepararla. È statol’unico schema che è riuscito a superareimmediatamente le votazioni dei Padri Conciliari nelnovembre del 1963. La Sacrosantum Concilium hapotuto avvalersi anche degli apporti del movimentoBiblico, del movimento Ecumenico, del movimentoPatristico che ha posto una particolare attenzione aitesti dei Padri della Chiesa dei primi secoli. Ildocumento vive la “dimensione comunitaria”dellaChiesa per cui la liturgia è una “sinfonia”, unapartecipazione corale.La relazione è stata tenuta dal diacono EnricoSassano che, forte della sua pluriennale esperienzanella liturgia, ha ricordato che la sua attenzioneverso questo tema era nata dalla presenza inparrocchia di don Vincenzo Savio, un appassionatodella liturgia, capace di farla vivere.“Da lui hoincominciato a capire la bellezza della liturgiaquando si riesce a comprenderla e a farla entrarenella nostra vita”, Sassano ha poi messo in risalto il

D significato di alcune parole come quella del“celebrare”, che è un atto che l’uomo ha fatto e fa inogni luogo e in ogni tempo. Il celebrare si sviluppasu tre elementi: la festa, il rito, il Sacramento. Lafesta è il momento simbolico in cui si vuoleraggiungere il sacro, la relazione con Dio, è un attodi comunione che unisce le persone. Il rito è un attoripetitivo, realizzato in forma gradevole nellacondivisione, mentre il Sacramento è “il senso”che laChiesa da ai suoi riti.Entrando nel merito della Sacrosantum Concilium haricordato la sua genesi remota che parte dal ritodell’Eucarestia. Dopo 400 anni di liturgia inalteratail movimento liturgico del XX secolo inizia uncammino di riflessione e di rinnovamento conl’enciclica Mediator Dei di Pio XII e il filosofoRomano Guardini specifica che la realtà del cristianosi manifesta proprio nella liturgia. All’atto pratico laSacrosantum Concilium attua dei cambiamentivisibili, non esiste più la distinzione tra altare epopolo, perché l’altare diventa mensa ed è rivolto aifedeli; le celebrazioni non avvengono più in lingualatina ma in italiano chiamando ciascuno ad unapartecipazione attiva. C’è una connessione direttatra Cristo, centro di tutto, con la Chiesa e la liturgia

che attraverso i sacramenti attua l’opera di salvezza.Cristo rende gloria al Padre e attraverso lui ciascunodi noi viene santificato. C’è anche un legame traliturgia terrena e liturgia celeste, l’una anticipal’altra, in un moto continuo da Dio verso l’uomo eviceversa. Dopo aver elencato e spiegato i capitoliche formano il documento conciliare il relatore hasottolineato la necessità di proseguire nelcambiamento, infatti dal Rituale dei Sacramenti alMessale Romano tutti i libri liturgici sono oraespressi in lingua corrente. La liturgia basata sullarivelazione biblica nella Chiesa fa sperimentare lareligione come vita, come nascita e appartenenza.La partecipazione liturgica -ha terminato Sassano-non è ancora maturata nella vita del cristiano, ilcristianesimo è molto spesso ridotto a dottrina e amorale mentre bisogna ricercare l’esperienzaprofonda con Gesù e con Dio. L’esperienza di vita vamessa in pratica a partire dal corpo, che è il modocon cui noi comunichiamo, l’incontro con l’altroavviene attraverso i cinque sensi che sono davalorizzare, avviene anche attraverso la poesia, lamusica, l’arte perché non c’è solo il bene e il vero afarci incontrare ma anche la bellezza.

Gianni Giovangiacomo

«Un uomo che nella sua

semplicità, nella sua umiltà,

nella suaperseveranza,

ha trasformato le sofferenze patite

in gioventù, in forza per

realizzare sogni»

Lutto in DIOCESIo scorso 14 giugno è morta Santina, lamamma di don Ivano Costa. Don

Ivano, che ha accudito sua mamma pertanti anni inferma e malata, le è rimastovicino fino alla fine. La redazione, anche anome dei lettori, partecipa al suo dolore eporge le proprie condoglianze.

L

Venerdì 29 GIUGNO

n occasione della festa patronale, alle18, alla parrocchia dei Santi Pietro e

Paolo, sarà celebrata una Messasolenne, con la presenza del vicario perla città monsignor Paolo Razzauti e didon Annibale Reyes Hernandez, chesarà parroco della comunità dalprossimo 1° luglio.

ISS.Pietro e Paolo

L’ANNIVERSARIO DI mons. Leilio Bausani70 ANNI

di musicae Vangelo

NUOVE NOMINE

Page 4: La Settimana n. 25 del 1 luglio 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI1 luglio 2012IV

VENERDÌ 29 GIUGNO21.15 incontro con il GAV del IV vica-riato alla chiesa di S. Maria di Monte-nero

SABATO 30 GIUGNO9.00 incontro con i partecipanti alviaggio ecclesiale nella diocesi di Do-doma in Tanzania11.00 S. Messa per la festa della poliziapenitenziaria al carcere delle “Sughe-re”

DOMENICA 1 LUGLIO11.00 S. Messa e cresime alla chiesa diSS. Pietro e Paolo17.00 a Guasticce, saluto ai bambinidel Sarawi18.00 S. Messa e benedizione dei nuo-vi automezzi della Misericordia di Li-vorno, alla Rotonda d’Ardenza

LUNEDÌ 2 LUGLIO9.00 incontro con l’Ufficio Scuola invescovado10.00 udienze clero in vescovado

MARTEDÌ 3 LUGLIONella mattina, udienze clero in vesco-vado11.00 Ora media e incontro in occasio-ne dell’anniversario di ordinazione didon Gino Franchi, alla parrocchia del-la Seton

DOMENICA 8 LUGLIO8.30 il Vescovo è in visita pastorale inGorgona21.00 a Castell’Anselmo, concerto diinaugurazione per l’organo restaurato

Agenda del VESCOVO

Giovedì nel CHIOSTRO

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Farronato L. - San Paolo e il progetto di Dio- EdPaoline, pp. 184, euro13,00

Lina Farronato che ha pubblicato molti libridi genere biografico, con uno stile coinvol-gente e in una forma narrativa, priva di appa-rati esegetici, tratteggia la figura dell’apostoloPaolo e l’incredibile percorso della sua vita.Paolo viene definito un sogno, un progettodi Dio. L’Apostolo, nelle sue Lettere alle co-munità ecclesiali dell’epoca, parla sempre diun piano di Dio, di un progetto eterno, di undisegno da realizzare, di un segreto tenutonascosto lungo i secoli e finalmente manife-stato in Cristo. Il libro è la storia di quel pro-getto di Dio che si realizza nella persona diPaolo il quale ingloba realtà socio-religiosedel mondo greco-romano in un annuncio disalvezza che ha il suo centro propulsore nellapredicazione di Gesù. L’autrice nel descriverela sua vita segue le piste storiche rilevabili ne-gli Atti degli Apostoli e nelle Lettere. Un filonarrativo che accompagna l’instancabileApostolo nelle sue peregrinazioni irte di dif-ficoltà e di pericoli, ma vissute con dedizioneeroica fino alla fine. Il risultato è un cammeodi godibile lettura per chiunque desideri co-noscere questo apostolo del Cristianesimoprimitivo.

ome è ormaiconsuetudine da moltianni, il mese di luglionella nostra diocesi è

sinonimo di Giovedì nelChiostro, il tradizionaleappuntamento estivo diriflessione e confrontoorganizzato dall’AzioneCattolica nel Chiostro delVescovado. Il tema degli incontri diquest’anno sarà "Coraggiosiper scelta", titolo ripresodall’invito che Papa BenedettoXVI ha rivolto all’Italia inoccasione della sua visitapastorale ad Arezzo, lo scorso13 maggio: L’Italia interareagisca alla tentazione delloscoraggiamento e, forte anchedella grande tradizioneumanistica, riprenda condecisione la via delrinnovamento spirituale edetico, che sola può condurread un autenticomiglioramento della vitasociale e civile. Ciascuno inquesto deve dare il suocontributo."A partire da questo invito,rivolto a tutta l’Italia ma inparticolare ai fedeli laici, cuiper vocazione e missione,secondo la grande lezione delConcilio, spetta di "trattare lecose del mondo ordinandolesecondo Dio", l’AzioneCattolica diocesana haorganizzato quattro lectio sualcuni ambiti in cui esercitarela virtù del coraggio, affidatealla riflessione di una religiosa,un diacono, un pastore e unlaico.A suor Raffaella Spezio,presidente della FondazioneCaritas, il compito di aprire iGiovedì con "Il coraggio diaffidarsi": l’episodioevangelico delle tentazioni diGesù sarà l’occasione perriscoprire il significato e ilvalore della fiducia edell’affidarsi, avendo comemodello il Signore ealimentando continuamente lanostra relazione con Lui. Il giovedì successivo il diaconoRenato Rossi affronterà il temadel "coraggio di scegliere": laparabola delle dieci verginipermetterà di capire quanto sia

Cimportante scegliere per viverein pienezza e con speranza ilproprio tempo, e scoprire ilvalore della perseveranza comeelemento essenziale perrimanere fedeli alle propriescelte.Sarà poi la volta di don GinoBerto, parroco dei Salesiani,che tratterà "Il coraggio di farerete": la lettura di Gesù chemette alla prova l’amore diSimon Pietro ci aiuterà ariflettere sull’importanza dellarelazione con gli altri esull’amore per la Chiesa,scoprendo come, attraverso lacomune figliolanza nel Padre,le diversità siano sempre unaricchezza.Infine il dott. NicolaSangiacomo, responsabile delServizio diocesano per ilProgetto culturale, concluderài Giovedì con "Il coraggio delquotidiano": attraverso laparabola dei vignaioli malvagisaremo invitati a rifletteresulla nostra vita e acomprendere che le scelte cherichiedono maggior coraggio eche trasformano davverol’esistenza sono quellequotidiane.Insomma, grazie all’invito delpapa e a quest’occasione diapprofondimento offertadall’AC diocesana, siamo tuttiinvitati a riscoprire il coraggiocome elemento essenzialedella nostra vocazione e asceglierlo come stile distintivodel nostro vivere quotidiano:un laico "coraggioso" è una

persona appassionata dellavita, in cui si spende conimpegno, talvolta fatica, masempre in vista di quelmiglioramento della vitasociale e civile cui si riferisce ilPapa. Il coraggio è dunque unavirtù che aiuta a guardare lavita con occhi diversi,affrontandone le gioie e ledifficoltà con speranza efiducia.

QUESTO IL PROGRAMMACOMPLETO:

5 luglio 2012, IL CORAGGIODI AFFIDARSI12 luglio 2012, IL CORAGGIODI SCEGLIERE19 luglio 2012, IL CORAGGIODI FARE RETE26 luglio 2012, IL CORAGGIODEL QUOTIDIANO

Tutti gli incontri si svolgerannonel Chiostro del Vescovado diLivorno, dalle ore 21,15 alle ore23.

Si comunica che da Lunedì 25 Giugno gli Uffici di Curia sarannoaperti al pubblico nei giorni:

MARTEDI’ - GIOVEDI’eVENERDI’dalle ore 10.30alle ore 12.30

Diocesiinforma

CORAGGIOSIPER SCELTA!

CURIA VESCOVILE nuovo orario di apertura

L'invito del Papa all'Italia al centro dei Giovedìnel Chiostro 2012

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI1 luglio 2012 V

el gruppo catechisticospesso arrivano nuoviragazzi, sappiamoaccoglierli ?

E tra i vecchi appartenenti algruppo qual è il clima? Siaccolgono reciprocamente ?

In situazioni simili occorre:1. Aiutare i ragazzi a riflettere sucome si è facilmentecondizionati da pregiudizi neiconfronti del prossimo.2. Insegnare a leggere i propri egli altrui comportamenti inun’ottica di cambiamento.3. Fare una esperienza critica dilettura dei messaggi chericeviamo.

Per riuscire a concretizzarequesto aiuto si potrebbeconcentrare l’attenzione suquesto tema attraverso degliincontri.

PRIMA FASE 1. L’animatore introducel’attività domandando airagazzi di elencare su di uncartellone le varie provenienzedi immigrati (italiani ostranieri) presenti nella nostracittà, indipendentemente dauna conoscenza personalediretta.

2. Si fanno le primeconsiderazione notando comemolti di questi provengono dalsud del mondo o della stessaItalia.

3. L’animatore, dopo aver dettoche sicuramente ciascuno ha inqualche modo semplicementeincontrato o fatto conoscenzacon una di queste persone,consegna a ciascuno lo schemaseguente, da compilare inmodo anonimo, mettendo unacroce nella colonna del "erauno che" nella rigacorrispondente alcomportamento riscontrato:Era uno che:-si arrangiava- era impreciso e vago- era perditempo- era confusionario- si immischiava negli affarialtrui- era sfaticato- viveva senza un programma- era servile (ecc)

4. Si ritirano tutti i biglietti,mischiandoli e ridistribuendolia caso.

5. Si invita ciascun ragazzo aportare motivazioni circa larelativa "ottica dell’aspettativa"secondo lo schema qui diseguito riportato (ad es: se nelbiglietto che gli è toccato c’è unacroce su "era perditempo", deveportare motivazioni, esperienzee racconti relativi a "sapevasprecarsi nei rapporti umani):Era uno che: ottica delpregiudizio - otticadell’aspettativasi arrangiavaconosceva l’arte del fare da sé;era impreciso e vagoaveva elasticità e tolleranza;era perditemposapeva "sprecarsi" nei rapporti;era confusionarioera un creativo;si immischiava negli affari altruiera solidale;era sfaticatonon collaborava con interessialtrui;viveva senza un programmaaccoglieva l’imprevisto nelquotidiano;era servileera accogliente della diversità;

N

SECONDA FASE1. L’animatore porta o faportare vari quotidiani oriviste che sono usciti in uncerto arco di tempo (unasettimana, dieci giorni) einvita i ragazzi a: - trovarearticoli che riguardino fatti incui siano in qualche modocoinvolte persone immigratela cui provenienza era statascritta sul primo cartellone; -ritagliarli e dividerli per lostesso "filone" (ad es: lo stessoavvenimento in cui è coinvoltoun immigrato riportato dagiornali diversi, oppurel’avvenimento seguito in piùgiorni nello stesso giornale...).

2. Fatto questo lavoro la primaconsiderazione da fare saràverificare se i pregiudiziespressi nella prima fase sonocorrelabili con la"provenienza" degli immigratiche più compaiono negli

articoli presi in esame.

3. Si dividono i ragazzi in tantigruppi quanti sono i "filoni"che abbiamo creato con iritagli di giornale. Si consegnaa ciascun capo gruppo: unfoglio grande, colla edevidenziatore.

4. Il compito di ciascungruppo è quello di:a) ordinare gli articoliincollandoli sul fogliob) segnare con l’evidenziatorequelle frasi degli articoli(titoli compresi) cheritengono favorire l’ottica delpregiudizioc) tentare, almeno per alcuni,a riformulare la frasenell’ottica dell’aspettativa.

5. Ci si ritrova insieme perpresentare i risultati edesprimere le difficoltàincontrate.

OSSERVAZIONI PER L’EDUCATOREQuesta attività può essereproposta con tutte e due lefasi a ragazzi tra i 13 e 15anni, per i più piccoli èconsigliabile svolgere laprima fase con uno schemapiù sempliceSi può concludere l’attivitàcon la lettura della "Paraboladel buon samaritano", con ilseguente commento:I protagonisti della parabolaraccontata da Gesù sono due.Il primo è quell’uomo senzanome e senza volto che portacon sé solo la sventura di averincontrato i briganti e diessere rimasto "mezzo morto"in mezzo alla via. Il raccontodel Signore lo presenta solocosì. Ma l’altro protagonista,quello che risplende comemodello del "prossimo", è ilSamaritano. Gesù si diverte apresentare questo personaggiofacendolo precedere da altredue figure di potenzialisoccorritori del malcapitatovittima della violenza deibriganti, un sacerdote e unlevita. A chiunque ascolti ilracconto, appare subito chiaroil contrasto tra l’indifferenzadi chi non avrebbe dovutoessere indifferente perchépersona che rappresenta Dio,che serve Dio (e quindi nonpuò non servire l’uomo) e lacarità operosa di chi invecenon era legato al "mezzomorto" da nient’altro che dalfatto di essere entrambiuomini. Gesù nella suanarrazione "spiazza" le attesedi tutti. La salvezza, ilsoccorso, la "compassione"arrivano inattese da chiappariva, secondo il normalemodo di pensare, il piùlontano, quello che aveva incomune di meno con l’uomosteso a terra.

Sono capacedi accogliere l’altro?

SUGGERIMENTI DI CATECHESI.........

Una piccola guida per gli educatori per insegnare ai ragazzi ad accogliere e conoscere nuove persone che si affacciano nel loro gruppo

LA CHIESA È VOSTRAiovani, siate tralci vivi nella chiesa, siate tralci carichi difrutti! Essere tralci vivi nella Chiesa-vigna significa anche

assumersi un impegno nella comunità ecclesiale e nellasocietà.Tutti, a seconda delle nostre vocazioni particolari, siamopartecipi della missione di Cristo e della sua Chiesa.Mettete quindi al servizio della Chiesa i vostri giovani talentisenza riserve, con la generosità propria della vostra età.La Chiesa e’ vostra, anzi, voi stessi siete la Chiesa!Da parte sua, la Chiesa ha tanto da offrire a voi giovani.La Chiesa-vigna ha bisogno anche di operai particolari, che laservano in maniera specifica, con radicalismo evangelico,consacrandole tutta la loro vita.Si tratta delle vocazioni sacerdotali e religiose, come pure dellevocazioni dei laici consacrati nel mondo.Sono sicuro che molti di voi, meditando il mistero dellaChiesa, sentiranno nel profondo dell’anima l’invito di Cristo:“Va anche tu nella mia vigna…”Se udrete questa voce rivolta personalmente a voi, non esitatea rispondere “si” al Signore.Non abbiate paura, perché servire Cristo e la sua Chiesa inmodo totale e’ una vocazione stupenda e un dono magnifico.Cristo vi aiuterà!

Giovanni Paolo II

G

CATEC

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI1 luglio 2012VI

Il fiore all’occhiellodella parrocchiadi Stagno

a festa di chiusuradell’Anno Serrano, tenutasi

come di consueto allaBarcarola, ha visto la presenzadelle massime autoritàreligiose e cittadine e di moltiamici degli iscritti al Club. Inun clima di festa, vari sonostati i momenti significativiche hanno punteggiato laserata.All’apertura c’è stata laconsegna di unriconoscimento particolare,consistente in una crocescolpita su un cubo, alCappellano monsignor EzioMorosi che propriorecentemente è stato insignitodell’onorificenza diProtonotario Apostolico dellaSanta Sede. MonsignorMorosi ringraziando i soci haricordato come l’anno appenatrascorso sia stato moltopositivo e pur con i limitidovuti alla nostra umanitàdebole, ha invitato con spiritodi umiltà e di servizio eproseguire nell’impegnointrapreso a favore dellevocazioni. Non c’è dubbioche grazie a Dio, ci sia unaripresa vocazionale alsacerdozio sia a livello localeche nazionale e mondiale(Livorno conta dopo moltianni 10 seminaristi). Infatti ilGovernatore del distretto che

era presente a Livorno, reducedal Congresso serrano a Bari,ha ricordato come i numeridiano con immediatezza dicomunicazione il senso dellalenta e costante crescita.Dopo quasi 50 anni ilnumero dei sacerdoti chehanno lasciato il ministero èsceso a meno di 1000 unitànel mondo, grazie al sistemadi monitoraggio voluto daPaolo VI.Ma c’è anche un alto numerosignificativo di ministrisacerdotali che chiedono dipotere tornare dopo avererinunciato ai voti: l’annoscorso infatti 460 sacerdotihanno chiesto il rientro. Siparla di crisi delle vocazioni,ma è importante sottolineareche dall’anno 2000 isacerdoti, diocesani e

religiosi, nel mondo sono insensibile aumento. Infatti dai405.000 nell’anno 2000, nel2010 siamo arrivati a 413.000.Inoltre, ilnumero checonsente anchealla Chiesa dicontare sullevocazionicome ai tempid’oro ècostituito daun buonserbatoio qualile vocazioni aldiaconatopermanente.Infatti, anchequesto un datoinedito, il diaconato conta35000 diaconi permanentiche svolgono il loro ruolo congrande competenza e grandeentusiasmo quale espressionedel volto positivo dellaChiesa. Monsignor SimoneGiusti, a tal propositoribadendo i dati confortantiha però voluto spostarel’attenzione su un fenomenoalquanto particolare in questiultimi anni: il forte calo dellevocazioni religiose femminili.C’è pertanto la necessità diinteressarsi alla “ridefinizionedel ruolo femminile nellaChiesa alla luce dellabellissima Lettera ApostolicaMulieris Dignitatem diGiovanni Paolo II” e il Serra èchiamato ad avere unaparticolare attenzione allepresenze religiose e allevocazioni femminili nellanostra città. Molto commovente è stato ilmomentodell’“incorporazione” di duenuovi soci nel Club, due laici

impegnati da sempre alservizio della Chiesalivornese: i fratelli Enrico eLuciano Della Bella. Mons.Giusti e il sindaco Cosimihanno dato loro il distintivodel Club. A chiusura della serata c’èstato il tradizionale passaggiodel martelletto che segnal’ingresso del nuovoPresidente. Il Past-President,Marco Creatini ha ripercorso

brevemente letappe piùsignificativecon relatoriillustri tra iquali ilPrefettoMannino, ilComandantedeiCarabinieriNuzzi, ilgiornalistavaticanistaTornielli,quindi, dopo i

ringraziamenti ha invitato ilnuovo Presidente a delineareil programma futuro del Club.Emanuele Tattanelli haricordato che essendo ilprossimo, l’anno dedicatoalla Fede, tutti siimpegneranno affinché essasia alimentata attraverso laconoscenza della Parola diDio e con una scelta dinamicadove i valori della lealtà,onestà, generosità econdivisione faccianofruttificare i talenti che Diodona a ciascuno. Sono statifatti poi alcuni nomi circa lepresenze ai futuri incontri:don Musi, don Vanzi,Emanuele Rossi ed è statodato un appuntamento allacittà per il 4 ottobre dovenella sala consiliare dellaProvincia il Colonnello dellaGuardia di Finanza, ilComandante BenedettoLipari terrà una conferenzadal tema: “Pagare le tasse è undovere anche etico?".

Monica Cuzzocrea

L

acebook è un network ormai allaportata di tutti, così anche la Stella

Maris di Livorno, ha aperto una suapagina; chiunque - cliccando “mipiace”- può accedervi e lasciare unmessaggio. Aspettiamo tanti amici esostenitori dalla città, ma anche tantiamici che sostano nel nostro centro epossono lasciarci una foto ed unmessaggio. Ci auguriamo che anchequesto piccolo servizio possa aiutare afar sentire il nostro centro “una casalontano da casa”. http://www.facebook.com/pages/Stella-Maris-Livorno

IMMAGINI E SANTI A BORDO

Salendo a bordo è assai facilericonoscere la religiosità della gente dimare; lo si scopre attraverso piccolecose. In modo particolare colpisconole immagini sacre che si trovanoappese nei locali: sono immaginetteinfilate tra i diversi avvisi in saletta dapranzo, sono fotocopie fissate con loscotch sulla lamiera di un quadroelettrico, sono immagini cherichiamano qualche devozioneparticolare, o qualche visita a bordo,regalate da un amico osemplicemente por-tata da casa. Spesso si incontra l’immagine di Gesùalle spalle del timoniere diffusa daitan-ti centri Stella Maris, l’immaginedella Vergine proveniente da qualcheporto lontano—i filippini sonoparticolarmente devoti alla Madonnadi Fatima; Papa Giovanni Paolosecondo ha certamente raccoltol’attenzione di molti. Dal mondo del cristianesimoorientale proviene l’immagine di sanNicola di Myra (o di Bari) che èvenerato come patrono dei marittimi,perché—secondo la leggenda—durante la sua permanenza a Barisalvò la vita ad alcuni marinai.

F

In “rete”anchein mare

otto lapresidenzadi donPiotr

Grajper da 3anni, e dopo lachiusura delconvento dellesuore maestreDorotee a luglio2011, la scuolamaterna sanLuca haproseguito lasua attivitàgrazie alleinsegnanti e alpersonale laico,che, lavorandoin equipe con ilparroco, hanno datocontinuità alla scuolareligiosa, secondo ilprogetto educativoappreso negli anniprecedenti,consolidatoquest’anno con i nuoviorientamenti.L’obiettivo del parrocoe delle insegnanti è laformazione deibambini delle 3 classi,attraverso latrasmissionedell’amore in Cristo,

un amore che sipropaghi dai figli aigenitori e viceversa.Cosa offre questascuola?Un servizioaccoglienza, ambientidecorati e allegri,didattica, studioprimario della linguainglese, manualità,psicomotricità, pranziseguiti dai nutrizionistidelle ASL, 2 giteall’anno con i genitori,la recita natalizia e difine anno.

C’è una vera simbiositra la scuola e laparrocchia, infatti ladirettrice è anchecatechistadell’alfabetizzazioneper la 1° e 2°elementare, mentre ibambini della maternae le loro famiglie fannoparte dei gruppi delcalendariodell’animazione dellasanta messadominicale,partecipano alle varieraccolte alimentari…

per non dimenticare lastupenda processionedella domenica dellePalme con i piccoli cheagitano il ramoscellod’olivo e la colombinabianca!Mercoledì 27 giugnoalle ore 16,00 si terràlo spettacolo finalesecondo il temadell’alimentazione

equilibrata, affrontatoin questa seconda partedell’anno scolastico.Sarà bello assistere allarecita di questibambini meravigliosiche hanno giàincontrato Gesù estanno preparando illoro cuoricino adaccoglierlo per sempre!

Monica Calvaruso

S

■ LA SCUOLA D’INFANZIA San Luca

EMANUELE TATTANELLI È IL NUOVO PRESIDENTEDurante la serata di chiusura dell’annodel Serra anchel’ingresso di due nuovi soci

Nelle foto: ilpassaggio del

martellettodal past

presidentMarco

Creatini alnuovo

presidentEmanuele

Tattanelli; laconsegna del

distintivo ainuovi sociLuciano e

Enrico DellaBella

La Stella Maris di Livornosu Facebook

Serra Club LIVORNO

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI1 luglio 2012 VII

Solidarietà e spiritodi gruppo

DI FABIO FIGARA

l Palio marinaro èun’istituzione per la nostracittà, fa parte della sua storia,della sua tradizione culturale

e sportiva. Il primo Palioufficiale fu il Palio dell’Antenna,dal nome dell’asta avente incima una bandierina (palio) chei rematori cercavano diraggiungere prima degli altri. Laprima gara ufficiale avvenneprobabilmente sotto Cosimo I.Il Palio dell’Antenna di oggi,dopo un lungo periodo disospensione, è stato poi ripresosulla base della gara del 1766,avvenuta per l’incoronazione diPietro Leopoldo, recatosi invisita alla città, di cui abbiamodocumenti e stampe tramite iquali poterne ricostruirel’organizzazione. Il Paliomarinaro, con l’impostazionepiù o meno attuale, nacqueinvece nel 1927, quando idiscendenti di AndreaSgarallinodettero il via alPalio rionale deigozzi, offrendocome premio lostendardo vintoalla fine del XIXsecolo a Genova,nel contesto diun altro palioremiero, daun’imbarcazionelivornese.«I valori del palio– dice Pasqui –così comedovrebberoesserlo quellidello sport ingenerale, sirispecchianomolto in quelli delCristianesimo, perché ciò checonta, oltre al sacrificio e al durolavoro, sono la solidarietà e lospirito di gruppo, chericerchiamo tramite l’attivitàsportiva. La voga è uno sport,ma è anche una ricchezza ditradizioni che dobbiamo cercaredi non disperdere perchérappresentano la nostra storia: èun mondo, quello della vecchiaLivorno, che sarebbe bello farriscoprire ai giovani, perchépossano costruire un ottimofuturo per questa città.»Vittorio Pasqui si avvicina almondo remiero per la passioneereditata dai genitori, che loindirizzano sin da giovane allavoga. Prosegue la sua carrierasportiva nel canottaggio, poi sidedica all’organizzazione dellaCoppa Barontini per anni fino adiventare presidente delComitato organizzatore delPalio marinaro, carica chericopre per l’ottavo annoconsecutivo. Oltre a questo, èvicepresidente dell’AssociazioneSportlandia di Livorno (ilPresidente è Mauro Martelli)che si occupa, con il supportodei Vigili del Fuoco, dei ragazzicon difficoltà intellettive.Il Comitato ha competenzenell’organizzazione delle variegare remiere quali la Coppa S.

I

Giulia, la Coppa Barontini e idue Palii, e nel coordinamentodelle varie cantine nel corsodell’anno. Purtroppo la crisi economica hacolpito anche questo settore:minori fondi da parte delComune e poca risposta ancheda parte dei privati hanno creatoseri problemi alle cantine, senzaconsiderare che alcuni rionisoffrivano già la mancanza distrutture adeguate. «Il Comuneha così dovuto approntare unpiano di ristrutturazionedell’organizzazione del Palio -

continuaPasqui -accorpandoalcuni rioni:dai sedici rioniinizialipartecipanticon altrettantigozzi, cioè leimbarcazionia remi, siamoarrivati oggi adaverne otto. Isedici rioni siaffrontavano

in due categorie, una “serie A” euna “serie B”, con tanto diretrocessioni e promozioni peril palio successivo: leimbarcazioni erano otto dadieci remi per la prima categoriaed altrettanti da quattro remiper la seconda. Questamodalità, proprio a cominciareda quest’anno che definirei “ditransizione”, è finita proprio perla “fusione” di alcuni rioni e laconseguente diminuzione delleimbarcazioni. Adesso leimbarcazioni da quattro remisono per i più giovani.»

Nella storia del palio gliaccorpamenti non sono unanovità, erano già avvenuti altrevolte, come per la fusione tral’Origine con il Magenta o per ilPontino con il S. Marco, ma iproblemi attuali hannoincentivato questa soluzione. Inpratica, a parte i rioni blasonaticome il Borgo, il Pontino S.Marco, il Venezia e l’Ovosodo,alcuni rioni hanno avuto lafusione in base alla zona dellacittà (nord o sud, est o ovest) oin base alle scelte delleCircoscrizioni: ad esempio ilColline si è fuso con il rioneStazione e il Fabbricotti con ilTorretta. Il prossimo anno sonopreviste altre fusioni, forseAntignano e Ardenza conMontenero e Quercianella. «Nonostante tutte le difficoltà etutti i cambiamenti, quest’annoriusciremo comunque adorganizzare nuovamente unabuona manifestazione. Sicomincia sabato 7 conl’estrazione delle boe inComune; domenica, nellamattina, avremo le gare dellegozzette (4 remi) conequipaggio femminile alle 10,30e maschile alle 11,15; alle 17,00avremo il Palio nazionaleSpecial Olympics per i ragazzicon difficoltà intellettive chevogano in due insieme adaltrettanti partner e untimoniere; alle 18,30 altra garadelle gozzette a 4 remi e alle19,15 il Palio marinaro a 10remi. Le gare del pomeriggiosono state spostate tutte dimezz’ora rispetto agli altri anniper il caldo. Le premiazioni,invece, avverranno giovedì 12 inFortezza Vecchia con Corteostorico dell’Associazione LaLivornina. Speriamo in unagrande partecipazione da partedella Città, per la quale e graziealla quale il Palio vive ancora.»

Domenica 8 luglio,

Come ogni estate,torna il Palio

marinaro livornese; abbiamo

incontratoVittorio Pasqui,

presidentedella

manifestazioneper riscoprire questa antica

tradizionedella

nostra città

SABATO 7 LUGLIOOre 17,00 - Estrazione delle boe nellasala del Consiglio Comunale saràpresente una rappresentanza delCorteo storico “La Livornina”

DOMENICA 8 LUGLIOTerrazza Mascagni – Palio MarinaroOre 10,30 – Gara gozzette a 4 remifemminileOre 11,15 - Gara gozzette a 4 remiMini PalioOre 17,00 – Palio Nazionale SpecialOlimpics (ragazzi con difficoltàintellettive) – equipaggi provenientida tutta Italia.Ore 18,30 - Gara gozzette a 4 remiOre 19,15 – Gara del palio marinarogozzi a 10 remiDurante le gare del pomeriggio sullaTerrazza Mascagni saranno esposti le piùsignificative riproduzioni d’abiti d’epocade “La Livornina” (Corteo storico dellacittà di Livorno)

GIOVEDI 12 LUGLIOIn Fortezza Vecchia Premiazione PalioMarinaroAlle ore 21,30 “La Livornina” con ilsuo Corteo Storico della Città diLivorno, offrirà alla cittadinanza laricostruzione dell’accoglienzariservata nel XVII sec. ai Granduchi inFortezza Vecchia con saluto alla voce esalve di cannone .Ore 22,00 – Premiazione degliequipaggi che partecipato al PalioMarinaroLa serata allietata dalla presenza delnoto attore livornese Marco Conte

ELENCO DEI RIONIPARTECIPANTI:

AntignanoArdenzaBenci BorgoColline - StazioneFabbricotti – Torretta (neltorretta compresoShangay)MagentaMonteneroPontino S.M.QuercianellaS. JacopoSalvianoVeneziaOvosodo

Il programmadel PalioMarinaro2012

Foto di VittorioPasqui: qui sopra con Gino De Martinodetto“Falanga”,responsabile dei Campidi Regata

SPECIALE Palio Marinaro

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI1 luglio 2012VIII