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L'Agrotecnico NaturalistaTRANSCRIPT
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l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 1
INTERVENTO DEL PRESI-DENTE AIN
Riceviamo dal presidente AIN, dott. Conti:
Caro collega,
lungi da divedere le persone, ed in partico-lare i naturalisti, in "buoni" e "cattivi" sul-la base di ciò che di-cono (magari posso farlo sulla base di ciò che fanno, ma questo è un discorso ben diver-so, che può essere fra-inteso e fuori luogo in questa sede).
Oltretutto, sebbene non apprezzi la critica fine a sé stessa e quin-di distruttiva, apprezzo le critiche quando so-no costruttive ed ap-prezzo coloro che si mettono in gioco e fanno proposte co-struttive, anche alter-native alle mie.
Dato che la costituzio-ne di una sezione "Na-turalisti" è obbiettivo di tutti (incluso il Pre-sidente Orlandi), non mi tirerò certo indie-
tro.
Se, poi, dai Naturalisti tutti, viene sostegno, e magari iscrizione all'Associazione (che ha avuto ed ha costi notevoli per sostenere i
La Notizia: Leggo con piacere dal sito Agrotecnici alcune interessanti notizie che
vi riassumo:Totale iscritti 795. Di questi credo che 120 siano naturalisti (chiederò la
conferma). La prima prova scritta è fissata per giorno 10 Novembre 2011, la secon-
da giorno 11 Novembre presso le sedi alle quali si è fatto richiesta nella domanda di
ammissione. Per tutti i colleghi che hanno scelto Rende, la nuova sede è Scigliano.
Corsi preparatori:
DATA LOCALITÀ TIPOLOGIA
2/3/4 settembre 2011 Feltre (BL) Residenziale
2/3/4 settembre 2011 Pieve Santo Stefano (AR) Residenziale
9/10/11 settembre 2011 Borgo Piave (LT) Residenziale
23/24/25 settembre 2011 Briatico (VV) Residenziale
23/24/25 settembre 2011 Torino Residenziale
30 settembre, 1/2 ottobre 2011 Faenza (RA) Residenziale*
3/4/5 ottobre 2011 Minoprio (CO) Residenziale
7/8/9 ottobre 2011 Briativo (VV) Residenziale**
7/8/9 ottobre 2011 Cefalù (PA) Residenziale
7/8/9 ottobre 2011 Faenza (RA) Residenziale
7/8/9 ottobre 2011 Garaguso Scalo (MT) Non Residenziale
Dal 15 al 20 ottobre 2011 Benevento Residenziale * corso residenziale riservato ai soci AIN (Associazione Italiana Naturalisti)
** corso residenziale riservato ai Naturalisti
Ovviamente, spero, che a Faenza siano ammessi anche i colleghi Naturalisti non i-
scritti all'AIN.
I Corsi sono facoltativi, ma per noi Naturalisti sarebbe utile non perdere quest'occa-
sione. Residenziale significa che è previsto vitto e alloggio.
LAN Libera Associazione dottori Agrotecnici Naturalisti 01/09/2011 Numero 2
L’AGROTECNICO NATURALISTA
SECONDO NUMERO!!!! Eccoci al secondo numero de L’Agrotecnico Naturalista: raccolta dei migliori post pubblicati sul Blog
LAN e che è interessante conservare. Come al solito l’invito di partecipare è esteso a tutti. Grazie.
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l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 2
Naturalisti , anche se dall'esterno, forse, non sembra - basti pensare al costo del consulen-te legale a disposizione dei soci per valutare le azioni da intraprendere per i ricorsi ai bandi o per la difesa da azioni da parte degli ordini-), ancora più importante adesso (non lo dico solo io, lo dice anche il Presidente degli Agrotecnici), ne sarò ben felice ed a d i-sposizione di tutti.
Inoltre il mio mandato scadrà nel 2013 e, da statuto, (fortunatamente !) non sarò più ri e-leggibile, quindi è bene che sangue giovane arrivi anche nel Consiglio Direttivo nazion a-le.
Quindi ben venga il saluto ai vostri utenti, dei quali ritengo che sarebbe opportuno mo-strare nomi, cognomi e numero, così come faccio io e come fa lei.
Cordiali saluti,
Maurizio Conti
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Ringrazio il Presidente Conti per l 'onore che ci fa intervenendo direttamente sul blog. Forse in i-
zia una stagione di collaborazione per il raggiu n-gimento in tempi quanto più brevi possibi li dell 'obbiettivo delineato dallo stesso dott. Conti: la creazione della Sezione Naturalisti, quello che io chiamo Agrotecnico Naturalista.
Gentil issimo dott. Conti qui sul blog non sono mai mancati e non mancheranno mai riferimenti diretti a ll 'AIN, nè tantomeno l' invito, più volte ribadito, ad iscr iversi. Tuttavia noi naturalisti della LAN ci riteniamo a tutti gl i effetti Agr o-tecnici Naturalisti. Per quanto riguarda nomi e cognomi, vale la pena di ricordare che la LAN non è un'Associazione costituita e che la stessa struttura di un blog non permette l ' identificazi o-ne di chi liberamente vi commenta: personalme n-te posso solo r ibadire che questo blog è visitato mediamente da 1300 visitatori unici a l mese.
Lei ci insegna che in Natura il ricambio è vitale e che tutto è impermanente. Io le auguro di co n-cludere il suo mandato nel più felice dei modi: dando finalmente una casa professionale, ricca e importante, a tutti i Naturalisti .
Pubblicamente la ringrazio per i l suo impegno.
Pietro Martino.
TRE DOMANDE AI PRESIDENTI ORLANDI E CONTI (Ad oggi non ci è pervenuta la risposta del Presidente Conti)
Cari colleghi tutti, Agrotecnici e Naturalisti.
Il cambiamento di per se incute paura: è normale! Ogni cambiamento porta con se una serie di incogni-te che solo in via presuntiva è possibile risolvere o cercare di delineare nel modo più completo possibile. E l'incertezza che queste presunzioni si trasformino in dato di fatto è l'innesco della paura che forse era meglio prima o un'altra strada.
E l'incertezza e quindi la paura, in questo caso viene sia da un lato che dall'altro: sia dai colleghi Agrotec-nici che dai Naturalisti. Probabilmente i primi diran-no "ma cosa vogliono questi?", "ci mancavano solo loro!", "ci ruberanno il lavoro?". I secondi invece a-vranno la sensazione sconcertante dell' ospitalità: "ma cosa ci facciamo noi qui?", "questo non è il no-stro Albo!", "Perchè non continuiamo a lottare per avere un nostro riconoscimento?", "Ma cosa cen-triamo noi con mucche, pecore, zootecnia, sfalci, ecc. ecc.", "cosa ne sappiamo noi di estimo?" ecc. ecc. Ognuno ha probabilmente ragione e ognuno è legit-timato a chiedersi queste e tante altre cose.
Tuttavia, da un mio punto di vista, le cose stanno in questo modo:
Per gli Agrotecnici:
La presenza di laureati qualifica l'albo.
c'è con la apertura ai Naturalisti la possibilità di crescere come Ordine
Probabilmente ci sarà la possibilità di poter ac-cedere ad altre mansioni
(non essendo un agrotecnico non saprei immaginare altro) Per i Naturalisti:
Una casa professionale ordinistica
La possibilità di avere una Sezione particolare
Problematica pensionistica
Tutela ordinistica
Opportunità lavorative prima "difficili"
In un matrimonio c'è quindi sempre una convenien-za da entrambe le parti. Personalmente credo in que-sto matrimonio e personalmente credo che per noi Naturalisti questa è una scelta giusta. Poi, come ho detto, la strada è lunga e irta. Ma meno di quella per-corsa fino ad ora!
Detto questo credo che per risolvere un bel po' di dubbi ci voglia un atto di chiarezza soprattutto pro-grammatica da parte del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati e anche e soprattutto da parte dell'Associazione Naturalisti Italiani.
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l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 3
Dalle mail che riceviamo e dai commenti è evidente che non tutto è chiaro e che laddove l'acqua è torbi-da difficilmente è possibile intravedere il fondale. Ecco perche rivolgo tre domande sia al Presidente Orlandi che al Presidente Conti. Non c'è bisogno che si risponda subito, e non c'è nemmeno bisogno di rispondere se non lo si vuole. Tuttavia credo che sia un atto dovuto. Soprattutto per noi Naturalisti.
L'Accordo di Roma è un escamotage pubblicitario o è un impegno programmatico vero e proprio? Tutti noi sappiamo che i Naturalisti possono iscriversi all'Albo degli Agrotecnici con o senza quell'Accordo, con o senza il via libera dell'AIN. Tuttavia se quell'Accordo c'è stato ed è stato reso pubblico allora qual'è la sua vera portata?
Qual'è il reale impegno per portare avanti l'Accor-do di Roma? E' veritiero e fattibile il fulcro stesso dell'Accordo e cioè la creazione della Sezione per i Naturalisti? E cosa succederà ai colleghi Agrotecnici?
DOMANDA ALL'AIN:
Qual'è il futuro dell'AIN dopo l'Accordo di Roma?
DOMANDA AGLI AGROTECNICI:
Qual'è il futuro del Collegio dopo l'Accordo di Ro-ma?
RISPONDE ORLANDI… Rispondo per me,ovviamente (l’unico peral-tro,credo,non in ferie). L’amico Presidente Conti ri-sponderà per ciò che gli compete,quando potrà. L’Accordo sottoscritto dal Collegio Nazionale con AIN ha una portata strategica,destinata ad incidere sul futuro di entrambi i soggetti firmatari. Benchè fra i due contraenti vi sia una diversità sostanziale (il Collegio Nazionale un “ente pubblico non economi-co”ed AIN un soggetto privato,non riconosciu-to),l’Accordo valorizza molto AIN ed il ruolo dei Naturalisti,anche per ciò che riguarda lo svolgimento del praticantato o di un percorso formativo equiva-lente. Se ciò può apparire singolare per qualcuno,non di certo per l’Albo degli Agrotecnici,che da tempo ra-
giona in maniera interdisciplinare e si è qualificato per essere un Albo moderno ed aperto alle innova-zioni (così definito,ad esempio,dall’Antitrust,di solito assai poco incline a lodare gli ordini professionali). Dunque la presentazione di Roma è tutto fuorchè uno spot:è una scommessa sul futuro. Aperta,non dimenticatelo,non solo a voi ma anche ai colleghi Biotecnologi. La creazione di una Sezione specifica per i Naturali-sti,con competenze solo a loro riservate,fa parte di questo “progetto di futuro”. Conclusi gli esami,con il nuovo anno,sarà creato all’interno dell’Albo un orga-nismo (composto evidentemente dai soli Naturalisti) che dovrà indicare il percorso per raggiungere questo obiettivo. Al Collegio Nazionale il compito di realiz-zarlo. Non è tutto. Si cercherà di coinvolgere nei Consigli provinciali,nelle Federazioni ed anche nel Consiglio Nazionale,man mano che gli organi si rinnoveranno alle compiute scadenze,i “migliori”Naturalisti dispo-nibili a vivere la vita ordinistica. Con modalità da definire,secondo le esigenze che si manifesteranno,ai Naturalisti saranno messe a dispo-sizione le strutture economiche che,pur autonome ed indipendenti,comunque gravitano intorno all’Albo, per meglio rafforzare la loro attività che,intanto,da autonoma sarà diventata libero professionale, con tutte le prerogative connesse. Qui mi fermo ,per concludere dicendo che non c’è limite alle cose che si possono fare,consegnandovi il concetto che l’Albo è uno strumento che vive con le idee e cammina con le gambe di chi lo compone:se le idee sono scarse e confuse e le gambe fiacche,non si va da nessuna parte. Se invece,come a me pare,di i-dee ce ne sono parecchie e se le gambe sono buone, allora tutto è possibile. Il futuro è sconosciuto ma,sia chiaro,risiede nelle no-stre mani:se non sarà soddisfacente la responsabilità sarà solo di noi stessi, non di altri. Però il futuro degli Agrotecnici, man mano che diventava tempo presen-
te, finora è stato più che soddisfacente . Roberto Orlandi
Ultimissime: E’ appena uscito il libro di Gabriele De Martis: Guida alla Flora del Parco Naturale Regionale del Molentargius Saline.
Edizioni Coedisar, Euro 25.00
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l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 4
IL DOTTORE AGROTECNICO NATURALISTA
Il termine DOTTORE AGROTECNICO NATU-RALISTA è stato coniato per la prima volta dalla LAN in occasione della pubblicazione del post:
http://lan.derivabile.net/?p=429
Ne rivendichiamo la paternità.
Aggiungiamo al possibile mansionario del futuro Dot-
tore Agrotecnico Naturalista, il suggerimento dell’ U-
tente Braga:
Nell’ambito della gestione delle bonifiche dei siti contaminati
(art. 242 d.lgs.152/06) il futuro Agrotecnico Naturalista po-
trà occuparsi di:
1)Pianificare e coordinare in campo gli interventi di prevenzioni
atti a rimuovere la fonte contaminate
2)Campionare le matrici ambientali interessate dalla contami-
nazione sotto la supervisione dell’ARPA
3)Produrre la relazione tecnica delle indagini ambientali esegui-
te per verificare l’efficacia delle operazioni di messa in sicurezza
del sito contaminato
4)Occuparsi assieme ad altri professionisti (geolo-
gi,chimici,biologi) del Piano di caratterizzazione dei siti conta-
minati
5)Coordinare in campo le attività previste dal piano di indagine
ambientale presente nel piano di caratterizzazione
6)Essere nominato Direttore tecnico di cantiere per le operazio-
ni di bonifica di siti contaminati
Da anni mi occupo da anni di queste interessantissime attività
che potrebbero essere inserite nel nuovo mansionaro degli Agro-
tecnici Naturalisti
Ricordiamo che il pdf con il principale studio del
mansionario dell’Agrotecnico Naturalista è pubblica
sul blog a questo indirizzo e aspetta solo vostri sugge-
rimenti:
http://www.lan.derivabile.net/download/agrotecnici-
naturalisti.pdf
ed è allegato come supplemento a questo numero!!!
LOGHI DELLA LAN
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l’Agrotecnico Naturalista
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ORDINI PROFESSIONALI E CITTADINI
Quando lo Stato e quindi il legislatore discute sulla necessità o meno di istituire un Albo professionale e perciò riconoscere la professione ad esso associa-ta,deve necessariamente ponderare un aspetto impor-tante. La garanzia da parte dello stato che il profes-sionista di quell’ordine abbia uno standard qualitativo minimo tale che il suo cliente possa essere sia soddi-sfatto che tutelato. La vera protezione di una professione ordinistica è direttamente applicabile non tanto al professionista ma al cittadino che rivolgendosi al professionista abili-tato gli riconosce quel minimo di preparazione cultu-rale e scientifica che rendono il professionista stesso adatto a quel compito. Dunque l’Ordine professionale tutela in primis il cit-tadino e in seguito il professionista. O almeno questo è l’intendo del legislatore nell’istituire l’ordine profes-sionale stesso. Se fosse stata istituita da tempo la figura del dottore naturalista,il cittadino avrebbe trovato in questo pro-fessionista la giusta figura professionale al quale rivol-gersi per i compiti definiti dalla legislazione stessa? Uno dei punti di maggior criticità nella istituzione dell’Ordine dei dottori naturalisti è sempre stato la non autonomia dei compiti professionali che sembra-no essere già prerogativa di altre figure professionali già presenti nella sfera ordinistica. Come dire che la difesa dell’ambiente naturale,in senso lato,sia stata e sia già svolta da geologi, biologi, ingegneri, architetti, agronomi, ecc. Come dire che la crescente antropiz-zazione del territorio e il conseguente sconvolgimento delle relazioni ambiente –territorio –uomo, siano già state abbondantemente sviluppate,studiate e applicate da tutti i professionisti che direttamente o indiretta-mente gravitano intorno al mondo dell’ambiente e della natura. E’successo veramente questo? Se mi dicessero se sia vero che ingegne-ri,architetti,geologi, nella loro attività professiona-le,non hanno sufficiente cognizione e non pongono sufficientemente in considerazione,l’habitat e l’ambiente,non solo direi immediatamente di si,ma lo griderei con quanto fiato ho in corpo. La sfera dell’habitat naturale è stata sventrata,mutilata,da questi professionisti. Ingegneri e architetti hanno invaso con il loro cemento e la loro ignoranza naturale,coste,spazi naturali,aree limitrofe agli insediamenti urbani,ecc. ecc. Gli architetti hanno progettato e realizzato verde urbano non considerando in primis l’ambente,la cor-relazione fitogeografica, la bionergetica, ecc. ecc. I ge-ologi, che hanno dato permessi e pareri favorevoli, si sono resi complici di questa situazione. E se oggi ci
ritroviamo a pagare tutto questo scempio non è certo per l’attività dei naturalisti ma certamente per l’attività di altri professionisti abilitati che hanno sempre o-steggiato l’istituzione della professione del dottore na-turalista. Dunque, è solo il dottore naturalista ad avere quella particolare sensibilità ecologica che avrebbe permesso una reale tutela dell’ambiente? Si! Se solo ci fosse sta-to,non dico altro, ma solo un parere vincolante su qualsiasi progetto da parte di un dottore naturali-sta,così come spesso è richiesto ai geologi,sicuramente non avremmo scempi e disastri di ogni ordine e gra-do. Hanno geologi, ingegneri, architetti, biologi, agro-nomi, competenze per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente? Forse si. Certamente il loro intendo tutelare è molto diverso da quello professionale pro-prio di un dottore naturalista. Non ci sono e possono essere paragoni! Uno spazio verde, urbano o extraurbano ,progettato e
realizzato da un agrotecnico naturalista si pone con-
cettualmente di diverse misura sopra uno stesso pro-
getto realizzato da altri professionisti abilitati. Lo è
per le conoscenze scientifiche del dottore agrotecnico
naturalista, e lo è per la sua competenza nel discernere
la volontà dell’uomo da quella dell’ ambiente e della
natura.
L’agrotecnico naturalista non solo tute-
la,concretamente, l’habitat e l’ecositema, ma diretta-
mente tutela anche e soprattutto il cittadino. Un pro-
getto, un qualsiasi progetto,che vede firma e timbro di
un dottore agrotecnico naturalista è la garanzia per il
cittadino,per l’Amministrazione pubblica,per lo Stato
che quel progetto ha un unico e solo vero protagoni-
sta:l’ambiente naturale. Nulla di più!!!
Ecco perchè oggi non deve andare sprecata l’opportunità data dal Collegio nazionale degli Agro-tecnici e degli Agrotecnici laureati a realizzare quel corpus e quello spazio giuridico normativo alla crea-zione di una sezione particolare all’interno della quale i professionisti che vi accederanno si ritroveranno non a competere con altri professionisti (non vi com-petizione perchè non vi è sovrapposizione di compiti e mansioni), ma a dettare quelle regole che oggi man-cano nel panorama della tutela dell’ambiente, della na-tura.
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l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 6
CHE LAVORO FA UN AGRO-TECNICO LAUREATO?
Questa domanda viene fatta spesso e volentie-ri:direttamente al blog o attraverso l’interrogazione dei motori di ricerca. Posso solo provare a rispondere. Il Collegio, come tutti i Collegi ,raggruppa professio-nisti che provengono da Istituti di scuola media supe-riore (geometri, periti, agrotecnici…). Tuttavia a que-sti Collegi si possono iscrivere anche laureati (trienna-le o magistrale, in base alla sentenza del Tar del Lazio) e quindi la denominazione del Collegio è per forza di cose cambiata:aggiungendo “…e XXXXX laurea-ti”dove per XXXXX intendesi la denominazione del Collegio. In Base al Dpr 308/2001 agli Albi Ordini professio-nali (che sono diversi dai Collegi, perchè raggruppano professionisti laureati e solo laureati) è statuito la divi-sione in Sezione A e Sezione B. Alla Sezione A appar-tengono i laureati quinquennali,alla Sezione B i trien-nali. Le mansioni sono diverse:più complete e artico-late per i primi,semplici e ridotte per i secondi. Per gli iscritti ai Collegi (mi sembra) non c’è distinzio-ne di mansionario tra diplomati e laureati. Quindi l’Agrotecnico laureato oltre che fregiarsi del titolo su-periore di Agr. Dott. ha mansionario identico al colle-ga diplomato. Ora, esulando dalla domanda,la futura Sezione Natu-ralisti (ma comincio a ipotizzare un’altra soluzio-ne:Sezione laureati) potrebbe anche nel Collegio Na-zionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laurea-ti,essere una Sezione vera e propria, innanzitutto ,ma con un mansionario leggermente diverso da quello dei colleghi diplomati. E qui una precisazione. Non vo-gliano i colleghi diplomati vedere la questione come una interferenza spropositata (una ingerenza inappro-priata:padroni in casa d’altri). Secondo me è un fattore di crescita di tutto il Collegio. E’ fuor di dubbio che la preparazione per titolo e esame tra un laureato e un diplomato sia diversa (non parlo dell’esperienza, ov-viamente) e quindi potrebbe sembrare giusto disporre di mansioni diverse per il titolo posseduto. Mi cimen-to nell’azzardare un’altra ipotesi. I diplomati iscritti da un certo numero di anni e con comprovata esperienza nel settore possono d’ufficio aver accesso alla Sezione laureati (…non parlo più di naturalisti!). Che ne pensate? L’Utente Braga, commenta: fai un po’di confusione tra ALBI e ORDINI… grazie a wikipedia facciamo un po’ di…ordine partiamo da qui: la denominazione di ordine professionale viene di so-lito usata in relazione a quelle professioni per le quali è richiesto un titolo di studio di livello non inferiore alla laurea (e tipicamente la laurea magistrale),oltre
ovviamente al superamento del relativo esame di abili-tazione. Invece per le professioni per le quali è suffi-ciente un diploma di scuola secondaria superiore si usa di solito la denominazione di collegio professiona-le. Tale distinzione terminologica non è, comun-que,seguita in modo rigoroso dal legislatore (ad esem-pio, l’Ordine dei giornalisti ha tale denominazio-ne,nonostante non sia richiesta la laurea per l’esercizio della professione). facciamo ancora un passo: L’albo professionale è un registro in cui sono raccolti i nomi e i dati di tutte le persone abilitate ad esercitare una professione regolamentata dalla legge. Le leggi statali impongono l’obbligo di iscrizione ad uno speci-fico albo,per poter svolgere determinate attività,in particolare là dove entrano in gioco la salute e la sicu-rezza dei cittadini. In Italia esistono diversi ordini ed albi professionali a cui si accede,solitamente,mediante il possesso di uno specifico titolo di studio,unito ad un eventuale periodo di praticantato,al superamento di un apposito esame di stato e al possesso di deter-minati requisiti morali,come avere la fedina penale immacolata. In altri casi potrebbe essere sufficiente il solo superamento dell’esame di stato. Gli iscritti ad un albo sono riconosciuti come professionisti che svol-gono attività ad elevato contenuto intellettuale e han-no l’obbligo di iscriversi ad apposite Casse previden-ziali a vantaggi degli iscritti. L’iscrizione all’albo è fondamentale soprattutto per chi intende svolgere la libera professione,in quanto consente di firmare pro-getti,perizie,consulenze,certificazioni,ecc.,la cui man-canza è punibile penalmente.L’albo è rappresentato da un registro pubblico cartaceo nonché da una banca dati informatizzata dei propri iscritti,in genere acces-sibile anche su internet sui siti istituzionali degli ordini professionali. Chiunque può chiedere e visitare l’albo professionale per sincerarsi se il professionista sia i-scritto. in conclusione:non confondiamo Ordini con Albi ! anche il ns. futuro Collegio ha un Albo professionale ovvero un elenco di nominativi dei professionisti
Ringraziamo Braga per la puntuale preci-sazione. A dir il vero non sappiamo se ab-biamo corretto bene il post o permangono ancora inesattezze.
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l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 7
LANSCHOOL Proprio cosi!
Come promesso un po’di post fa, sono veramente commosso nel presentarvi la LAN SCHOOL.
Una Scuola di formazione e-learning dove ospiteremo dei veri e propri corsi da poter seguire comodamente da casa.
I corsi, (bisognerà chiedere l’autorizzazione e la su-pervisione) potranno anche avere valenza di forma-zione professionale con crediti CFU da poter utilizza-re anche come punteggio valevole ai fini del pratican-tato.
Ultima fatica? No, ne vedrete delle belle!!!
PS: ovviamente i corsi che vedrete sono solo di “fac-ciata”. Ben presto saranno popolati dal vero corso e di questo ovviamente vi darò comunicazione.
La LANSCHOOL è una bella iniziati-
va, a pieno regime potrebbe dare ottime sod-
disfazioni ed essere un punto di riferimento
informativo e formativo di estremo interesse.
Ma ha bisogno di VOI!!! Ha bisogno della
vostra professionalità e del vostro impegno.
Ognuno di noi può realizzare un corso: è fa-
cile e immediato. Per esempio basta un video
postato su youtube e già quello può essere
una valida base di partenza. Gli argomenti
li lasciamo scegliere a voi. Noi della LAN-
SCHOOL ci occuperemo di inserire il tutto
sulla piattaforma così che possa essere fruibi-
le dagli altri utenti.
In un commento al post dell’annuncio dell’apertura
della LANSCHOOL, l’utente MARCO si di-
chiarava interessato e disponibile:
“Salve l’idea dei corsi è molto interessante,sarei inte-ressato a dare la mia disponibilità come insegnante,anche gratuita-mente …tenetemi aggiornato Marco” Caro Marco, il Blog ha cercato di contattarti attra-veso l’email che hai lasciato al momento dell’iscrizione ma non avendo risposto probabilmente non hai dato la giusta email. Bene, speriamo che leg-gerai il Notiziario e che quindi ti metterai subito in contatto con il Blog per definire la tua partecipazione al progetto. Se di MARCO in ascolto ce ne sono tanti, cosa a-spettate a farvi vivi. Basta un po’ di impegno e tanta volontà. Il resto, credeteci, è facile, molto facile. Non lasciamo cadere questa iniziativa!!! Del resto non è possibile che l’Admin del Blog possa mettersi e fare tutto lui!!! Qualcosa si sta preparando… tanto per far vedere come funzionano le cose. Non dimentichiamoci, che se la LANSCHOOL funziona bene e i corsi sono professionalmente all’altezza ci può essere la reale e concreta possibilità che questi corsi possano anche servire come crediti per il tirocinio di cui c’è bisogno per iscriversi all’esame di stato abilitante alla professione di Agrotecnico e Agrotecnico Naturalista.
Come si realizza un corso?
Utilizzando powerpoint
Utilizzando una videocamera
Utilizzando una serie di immagini e word
Utilizzando youtube
Utilizzando TUTTO CIO’ CHE SA-PETE UTILIZZARE
Una volta avuto il materiale di base del corso, pense-
remo noi a gestirlo al meglio per inserirlo sulla piat-
taforma MOODLE e renderlo un corso a tutti gli
effetti.
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n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 8
HUSTON: ABBIAMO UN PROBLEMA!!
Cari colleghi,avete incominciato a dare un’occhiata alle tracce d’esame per l’abilitazione? Vi siete scorag-giati? Siete andati in palla? Ve la siete un pochino fatta sotto? Insomma:Vi siete cacati addosso? In effetti,lo avevo più volte anticipato,per i Naturalisti il problema c’è ed è reale. Sia per i vecchi,che ormai per tanti anni tutto hanno fatto tranne che il loro me-stiere,sia per i nuovi che perlomeno hanno un po’fresco a mente tanta roba,le problematiche affron-tate dagli Agrotecnici in effetti sono molto professio-nali e molto attingono alla loro futura professione. Per noi naturalisti che ci troviamo,de facto,in questa avventura le cose sono un pò difficilotte. Molto pro-babilmente di questo dovevavo tener conto sia il dot-tor Conti (dell’AIN) che il Presidente Orlandi (come sapete Presidente del Collegio) e redigere un qualche cosa che prevedesse forme d’esame diverse (nel limite del possibile). Sicuramente questo non è stato fatto perchè le tracce sono ministeriali e l’esame di abilita-zione è per Agrotecnico e non per Naturalista!!! Tuttavia,noi naturalisti,non ci scoraggiamo!!! Ho esaminato attentamente le tracce,ecco quello che è emerso.
Le tracce riguardano alcuni temi più volte ri-petuti
Le tracce lasciano ampi margini per l’inquadramento del problema (scelta spe-cie,scenario,ecc.)
Si può usare il manuale
Sto preparando uno “schema d’attacco” all’ esemplifi-cazione delle tracce. Seguite il blog! Ritengo sia importante porre all’attenzione dei sogget-ti che terranno i corsi preparatori,di cercare quanto più possibile di attuare una “separazione”di indirizzo dei corsi stessi. Di “ripasso” per gli Agrotecnici,di “propedeutica” per i Naturalisti. Probabilmente riuscirò a sostenere in tempo utile l’esame di “Economia e gestione d’impresa”all’Università. Comunque sia da settembre sarò a vostra completa disposizione per ogni appog-gio (morale ,accademico…. ma non economi-co,ovviamente).
HUSTON: IL PROBLEMA È CONFERMATO!!!
…. ed è un problema non da poco!!!
Prima traccia anno 2010: Scelta una specie erbacea da pieno campo,il candidato illustri il piano di controllo delle erbe infestanti nella relativa tecnica colturale;avendo cura di giustificare le scelte operate con partico-lare riferimento alla competitività dei costi e al rispetto dell’ambiente Come la risolvo? Non sembra essere difficile. E’indispensabile e obbli-gatorio utilizzare il Manuale di agricoltura. Infatti scel-ta una pianta erbacea il Manuale aiuta parecchio: Ge-neralità, Caratteri botanici e biologici, Ambiente pe-doclimatico, tecnica colturale (e quindi controllo infe-stanti), Raccolta e infine, Produzione del seme. Con questi dati è abbastanza facile comporre una risposta soddisfacente. Sufficiente! Io ci ho provato e più o meno è venuto fuori quello che si trova nell’esempio di svolgimento della prova. Seconda traccia: Il candidato,fissati opportuni dati tecnico-economici,determini il costo di produzione di una specie erbacea da foraggio e in se-condo raccolto in vista di un rinnovato piano di produzione a-ziendale. …e qua son dolori!!! Qui c’è bisogno veramente di capire che cazzo vuole la traccia e non è semplice. Infatti l’esempio di svol-gimento proposto è lungo 5 pagine e comprende cose che sì sono presenti nel Manuale,ma disordinatamen-te. E comunque non sono riuscito a delinearne una minima soluzione. Non so voi!!! Il problema grave è proprio questo genere di proble-mi:un mix di estimo,gestione d’impresa,economia,ecc. Questo tipo di prova è costante negli anni,si ripete e sembra essere importante. Infatti anche nel 2009 vi è una prova (la seconda) che è più o meno sovrapponi-bile: Il proprietario di una azienda agraria di media estensione a indirizzo frutticolo chiede a un tecnico di sua fiducia di elabora-re il conto colturale per la produzione di uva da tavola a matu-razione precoce e da esportazione. Il candidato,previa definizio-ne di dati tecnico-economici probabili,rediga il conto colturale in risposta al quesito richiesto
![Page 9: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/9.jpg)
l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 9
Mentra la prima prova dello stesso annno: Il candidato,descritte le caratteristiche di un frutteto irriguo in fase di produzione crescente,formuli e giustifichi un sostenibile piano di concimazione annuale,trattando in particolare tempi e modalità di distribuzione dei concimi da utilizzare. non dovrebbe destare problemi. Il Manuale aiuta pa-recchio!!! Per concludere,bisogna capire a fondo che cosa è e come si redige un piano colturale:per quanto mi ri-guarda è la cosa che chiederò venga spiegata ai corsi di preparazione. Per il resto, chiederò a qualcuno di tenerci una lezione che pubblicherò su LAN SCHO-OL. Huston:il problema è in corso di definizione!
LAN Libera Associazione dottori Agrotecnici Naturalisti
L’Agrotecnico Naturalista Giornale Ufficiale della LAN
Raccolta di Articoli pubblicati sul sito web della LAN Per collaborazioni o info: scrivere: Pietro Martino
via G. Rossini 50 87011 Lauropoli CS
Oppure utilizzare il modulo CONTATTI presente sul sito.
INDICE n.2 Vol.1 del 01/09/2011
Intervento Presidente AIN dr. Conti
Tre domande ai Presidenti Orlandi e Conti
Ordini professionali e cittadini
Che lavoro fa un agrotecnico laureato
LanSchool
Histon: abbiamo un problema
Huston: problema confermato
SUPPLEMENTO n.1
Dispense esami di abilitazione
![Page 10: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/10.jpg)
l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 10
Confronto e integrazione tra competenze degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati e quelle dei Dottori Naturalisti.
(in BLU le competenze da fortificare per un migliore inquadramento delle attività dei Dottori Naturalisti)
Sezione Dottori Naturalisti come per legge n. del sull'istituzione dell'Ordine dei Naturalisti
Altre attività non ordinistiche Attività libere non tutelate da nessun Albo professionale
Agrotecnici e Agrotecnici Laureati Attività collegate al Collegio degli Agrotecnici e Agr. laureati
n
La classificazione e la valutazione del ruolo ecologico
delle specie vegetali ed animali, nonché delle
caratteristiche geolitologiche, geomorfologiche e
pedologiche degli ecosistemi naturali e antropizzati, sia
terrestri che d’acqua dolce o marini
rilievi flora e vegetazione;
indagini faunistiche (censimenti e campionamenti quali-
quantitativi)
analisi della qualità biologica dei corsi d’acqua mediante
campionamento dei macroinvertebrati bentonici e applicazione
dell’indice biotico esteso (IBE);
analisi della funzionalità fluviale mediante applicazione
dell’indice di funzionalità fluviale (IFF);
indagini ittiche in acque interne finalizzate all’applicazione di
indici ittici;
analisi delle biocenosi bentoniche, planctoniche e tectoniche
valutazioni della qualità degli ambienti pelagici, neritici, e
bentonici
elaborazione ed applicazione di modellistica ecologica
monitoraggi della qualità fisico- chimica e biologica delle
acque, e dei sedimenti
valutazioni sugli stock ittici
mappature delle biocenosi bentoniche e delle praterie di
fanerogame
L’assistenza tecnica per i programmi e gli interventi fitosanitari e
di lotta integrata (art. 11,comma 1,lettera g,legge n. 251/86 e
s.m.i.).
L’esecuzione di censimenti naturalistici del territorio a fini
di pianificazione e di progettazione con redazione di carte
della vegetazione, faunistiche, pedologiche,dell’uso del
suolo, paleontologiche e micropaleontologiche;
La direzione e manutenzione di parchi e la
progettazione,direzione e manutenzione di giardini,anche
localizzati,gli uni e gli altri, in aree urbane (art. 11,comma
1,lettera i,legge n. 251/86 e s.m.i.),e di conseguenza:· tutte le
questioni relative alla gestione del verde pubblico,degli spazi
verdi,ecc..
1
L’elaborazione, la restituzione computerizzata e la
gestione di dati naturalistici, la realizzazione e la
riproduzione di modelli ecologici di analisi, previsione,
tutela e recupero ambientale;
Presentazione di domande di autorizzazione in materia di
gestione rifiuti, scarichi idrici, pozzi, emissioni in atmosfera,
ecc... compresa la redazione di progetti e di perizie tecniche
Assistenza nelle registrazioni ambientali
Consulenza tecnico-legale ad imprese ed Enti pubblici in
materia ambientale j) Stesura di carte:
Le attività connesse agli accertamenti ed alla liquidazione degli
usi civici (art. 11,comma 1,lettera l,legge n. 251/86 e s.m.i.).
SUPPLEMENTO AL N.2 dell’AGROTECNICO NATURALISTA Giornale Ufficiale del Blog LAN
![Page 11: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/11.jpg)
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n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 11
Carte della vegetazione fisionomico strutturale con
disponibilità di foto aeree, di carta aerofotogrammetrica o
satellitare in scala, oppure cartografie redatte con metodo
fitosociologico, per approfondimenti fitoecologici (serie di
vegetazioni e indagini geo- pedologiche), per approfondimenti
floristici e segnalazioni di emergenze puntuali.
Carte faunistiche con compilazione di elenco faunistico,
individuazione delle tipologie ambientali di valenza faunistica
e definizione delle comunità animali.
Carte d'uso del suolo e del paesaggio.
Carte delle emergenze antropologiche, paletnologiche,
paleontologiche, micropaleontologiche.
Carte di sintesi dei valori e delle aree sensibili divise per
argomento o riassuntive di vari settori, a partire da carte
tematiche di base esistenti o già redatte in originale.
Carte della qualità dell’aria (I.A.P) effettuate con bioindicatori
(es. licheni e/o muschi). k) Progetti di Educazione ambientale:
progetti di percorsi didattici, di sentieri naturalistici anche
autoguidati nonché di allestimenti espositivi (diorami ecc.);
progetti di giardini didattici e orti botanici;
progetti di centri parco, di centri visitatori presso le aree
protette e di centri di didattica naturalistica anche con ricorso a
sussidi multimediali;
progetti delle attività di educazione e didattica ambientale di
privati, associazioni ed enti gestori di aree protette o di rilievo
naturalistici.
Le ricerche e le sintesi di autoecologia e sinecologia; La formulazione di piani per lo smaltimento e l’utilizzo delle
acque reflue di vegetazione (art. 3,comma 1,legge 11 novembre
1996,n. 574),e di conseguenza:· la competenza nella formulazione
di tutti i piani per lo smaltimento delle deiezioni zootecniche (vedi
anche le specifiche leggi regionali).
2
Le ricerche e le sintesi con finalità di qualificazione
ambientale inclusi monitoraggi, test biologici, uso di
indicatori biologici, valutazione di biodiversità, nel campo
della fitosociologia, fitogeografia, geobotanica,
dendrocronologia, palinologia, zoogeografia,
paleontologia, climatologia, geografia fisica e
antropologia;
piani e attività di monitoraggio ambientale per comparto
ecosistemico, anche con l’applicazione di metodi di
valutazione della qualità ambientale
piani ed attività di monitoraggio per la conservazione della
natura e della biodiversità
La certificazione delle produzioni vivaistiche (vedi specifiche
leggi regionali).
L’analisi previsionale degli effetti prodotti da agenti
inquinanti o sospetti inquinanti sulle specie, sugli
La predisposizione dei piani di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 9
aprile 2008,n. 81 integrato e corretto dal D.Lgs. 3 agosto 2009,n.
![Page 12: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/12.jpg)
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n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 12
ecosistemi e sulle comunità viventi, l’esecuzione di analisi
e monitoraggi di qualità ambientale mediante l’impiego di
indicatori biologici e indici biotici;
106).
Lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza,
la stima, la contabilità, il collaudo, la verifica delle opere
di bonifica da rumore mediante barriere verdi o miste;
La predisposizione dei piani di sicurezza nei cantieri mobili di
lavoro nel settore edilizio (D.Lgs. 9 aprile 2008,n. 81 integrato e
corretto dal D.Lgs. 3 agosto 2009,n. 106).
Gli studi,la valutazione di impatto ambientale su basi
naturalistiche, lo studio e la raccolta di dati per la
realizzazione di carte e di mappe di rischio ambientale,il
coordinamento di èquipes multidisciplinari, le analisi di
settore,gli studi di impatto e le opere compensatorie;
Studi per la Valutazione Ambientale di Piani e Progetti
(valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto
ambientale, valutazione di incidenza)
La rilevazione dei dati statistici (art. 11,comma 1,lettera f,legge n.
251/86 e s.m.i.);e di conseguenza:· la preferenza nelle attività di
rilevamento redatte nel settore agricolo (censimenti ISTAT
regionali, ecc.),così come previsto dal D.P.R. 6 giugno 2000,n.
197, art. 10.
3
Lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza,
la stima, la contabilità, il collaudo e la verifica delle opere
di mitigazione e degli interventi di rinaturazione e di
ingegneria naturalistica ai fini della tutela,del
consolidamento,del ripristino dell’ambiente nel campo
delle attività estrattive, delle discariche,delle infrastrutture
viarie, degli impianti industriali e di produzione
energetica, nonché dei lavori di sistemazione
idrogeologica (di fiumi, torrenti, laghi e altri corpi idrici) e
geomorfologica (frane, erosioni), e di consolidamento
delle coste, la ricostruzione di neoecosistemi sostitutivi, la
rinaturazione di aree degradate in genere;
Le attività catastali in genere ed i tipi di frazionamento (art.
1,legge 26.6.1990 n. 165 ed art. 145,comma 96,legge 23.12.2000,
n. 388 ed art. 26,comma 7-ter,legge 28.02.2008 n. 31).
Lo studio, la progettazione, la pianificazione e la
zonizzazione naturalistica del territorio anche nell’ambito
dei piani urbanistici e territoriali di vario livello inclusi i
piani di conservazione e sviluppo e i piani
particolareggiati, la realizzazione e gestione di parchi e
riserve naturali, oasi di protezione faunistica, aree di
rispetto ambientale, parchi fluviali, lagunari, lacustri e
marini;
redazione di piani di parchi (Nazionali, Regionali e Locali) e
loro strumenti attuativi (Piano di gestione, Piani di settore,
Piani particolareggiati, regolamenti d’uso, ecc.);
redazione di piani di gestione di riserve (Nazionali, Regionali,
Locali);
redazione di piani di gestione di oasi locali comunque istituite;
redazione di piani di gestione di siti Natura 2000
collaborazione ai lavori di pianificazione e assetto territoriale e
urbanistico a tutti i livelli di programmazione (piani regolatori
generali e loro varianti, piani territoriali regionali e provinciali,
piani particolareggiati) per zone in cui le attività umane
abbiano un'incidenza rilevante sugli ecosistemi naturali;
partecipazione alla realizzazione di studi propedeutici ai Piani
di bacino;
inserimento nella pianificazione degli aspetti di difesa
idrogeologica, con particolare riguardo alla funzione protettiva
della vegetazione, ai pericoli derivanti da erosioni, dissesti,
valanghe, corsi d’acqua, ecc.;
Le relazioni paesaggistiche nei settori di competenza. 4
![Page 13: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/13.jpg)
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n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 13
Lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza,
la misura, la stima, la contabilità, il collaudo e la verifica
delle opere di competenza naturalistica di selezione delle
specie, semina, messa a dimora e cura di essenze vegetali,
l’individuazione, la classificazione e la catalogazione di
erbe, arbusti e alberi presenti ai fini della progettazione e
gestione di parchi urbani e suburbani, aree verdi attrezzate
ed orti botanici;
progettazione di parchi urbani, giardini pubblici e aree verdi in
genere ai fini paesaggistici, igienici, ricreativi, tutelari e loro
strutturazione e manutenzione ai fini di cui sopra.
progettazione di interventi di inserimento ambientale di opere
civili ed industriali (strade, ferrovie, riqualificazione cave e
discariche], aree a verde connesse ad impianti energetici e
produttivi)
Il rilascio di certificati di prevenzione incendi (ai sensi del
disposto combinato della legge 7 dicembre 1984 e del D.M. 27
aprile 2005);vedi anche il riquadro nella home-page.
Lo studio, il censimento, la pianificazione e la
progettazione di interventi sul patrimonio faunistico del
territorio, relativi a problemi di gestione faunistico-
venatoria, ripopolamento, reintroduzione e riequilibrio
ambientale, inclusi i provvedimenti infrastrutturali e
biologici di continuità territoriale, di uso faunistico, di
conservazione e miglioramento della biodiversità;
Il rilascio di asseverazioni ed attestati di
certificazione/qualificazione energetica,per gli interventi a favore
dell’impiego di fonti energetiche rinnovabili e del risparmio
energetico in agricoltura,per le opere previste nei piani aziendali
ed interaziendali nonché nelle opere di miglioramento e di
trasformazione fondiaria (fra le altre Regione Piemonte –
Delibera di Giunta n. 1-12374 del 20.10.2009;Regione Liguria –
Delibera di Giunta n. 1601 del 2.12.2008;Regione Emilia-
Romagna –Delibera di Giunta n. 255 del 6.10.2009).
5
Lo studio, la pianificazione, la progettazione e la gestione
di strutture e percorsi di istruzione, interpretazione ed
educazione ambientale, o didattico-turistico-ricreativi, in
ambiente naturale. Il servizio di consulenza o
divulgazione didattica e ambientale, la realizzazione di
corsi, seminari e scuole di aggiornamento professionale e
di istruzione naturalistica;
preparazione di documentari e reportage;
pubblicazione di articoli su riviste divulgative o riviste dei
parchi e delle strutture museali;
esperto di fotografia naturalistica. p) Attività di gestione
museale:
pianificazione delle operazioni di allestimento di aree
tematiche;
gestione di campioni museali (dai minerali all’erbario);
Le attività di protezione dell’ambiente (quali,ad esempio,i piani
di smaltimento dei fanghi di depurazione,ecc.). 6
la fotointerpretazione e la fotorestituzione anche mediante
l’utilizzo di immagini telerilevate da aereo o da satellite,
sia a fini preventivi e di conservazione che a fini di
ripristino e monitoraggio a seguito di interventi antropici
o eventi catastrofici;
Attività di accompagnatore naturalistico
Il conferimento di incarichi professionali, per importi inferiori a
100.000,00 €. da parte delle PP.AA. ai sensi dell’art. 90 del D.Lgs.
12 aprile 2006, n.163 e s.m.i.
la progettazione, la realizzazione,la direzione e la cura di
mostre, musei, centri didattici, erbari, acquari, terrari,
esposizioni riguardanti il campo delle scienze naturali.
Attività nel Corpo Forestale dello Stato (vedi DL 3 Aprile 2001,
n.155 riportato a pag. 6). Sito Web http://www3.corpoforestale.it
Progettazione, stima, misura di impianti di
fitodepurazione di piccole medie entità.
Annotazioni.
![Page 14: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/14.jpg)
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n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 14
1. La stima, la misura,.... 2. Nel quadro di misure ecologiche ed ecodinamiche includere smaltimento di acque reflue di ogni tipo.... 3. Applicazioni informatiche a seguito di corsi professionali e/o Master postlauream 4. Come necessaria correlazione a tutte le relazioni paesaggistiche includere quella naturalistica redatta a tal scopo solo dal Dottore Naturalista. 5. Nell'ambito di dinamiche energetiche che investono la sfera ecologica il Dottore Naturalista certifica predisposizioni di natura energetica atti a preservare l'ambiente circostante.
Tue Annotazioni.
![Page 15: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/15.jpg)
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n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 15
Dispense per l’Esame di Abilitazione:
Molto materiale per affrontare l’esame di Abilitazione è già presente sul sito degli Agrotecnici.it.
Nella barra laterale a sinistra vi è un menu che comprende diverse cose riguardanti l’esame. La fi-
gura illustra il menu che appare:
Cliccando sulla voce: LE DISPENSE PER GLI ESAMI ABILITANTI, si apre una pagi-
na mostrata in figura dove inserendo il proprio codice fiscale è possibile accedere ad un nutrito archi-
vio di dispense riguardanti i corsi svolti negli anni passati
.
Altri documenti utili possono essere reperiti direttamente sul Blog.
![Page 16: Notiziario2](https://reader033.vdocuments.pub/reader033/viewer/2022042718/568bdd701a28ab2034b5d271/html5/thumbnails/16.jpg)
l’Agrotecnico Naturalista
n.2, vol.1 01/09/2011 Pagina 16
L’Agrotecnico Oggi, è la rivista uffi-
cale del Collegio degli Agrotecnici e
degli Agrotecnici laureati.
Oltre che in formato cartaceo è dispo-
nibile anche in formato pdf pronto per
essere scaricato ed eventualmente
stampato: ovviamente come naturalisti
consigliamo di leggerlo a video e solo
se necessario stampare la pagina/e
che interessano. La stessa cosa deve
essere fatta con il L’Agrotecnico Na-
turalista!!! Salviamo l’ambiente!
Diffondi l’AGROTECNICO NATURALISTA!!
Invia una email ai tuoi amici con il link dove scaricare i numeri de l’Agrotecnico Na-turalista: http://lan.derivabile.net/?page_id=448
Scarica l’ultimo numero e fotocopialo: distribuiscilo ai tuoi colleghi dell’Università e/o ai tuoi amici
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