progetto_isolana
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Simulazione nuova iniziativa imprenditorialeTRANSCRIPT
http://isolana.altervista.org/
INDICE
L’idea Pagina 2
L’allevamento ovino in Sardegna Pagina 5
Lavorazione della lana: da risorsa a rifiuto da rifiuto a risorsa Pagina 6
La riscoperta della tintura della lana con erbe naturali Pagina 16
L’uso della lana oggi Pagina 20
Il Business Plan Pagina 25
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L’IDEA
L’idea imprenditoriale della “IsoLana Srl” , nasce dal fatto che nella zona del Sarcidano, è del tutto inesistente un’impresa che operi in questo settore, ossia nella raccolta della lana di pecora e nella commercializzazione di prodotti ottenuti dalla sua trasformazione (isolanti termici, acustici e per la regolazione igrometrica dell’ambiente, pacciamanti agricoli, filati tinti con erbe naturali).Il Sarcidano è una zona ad alta vocazione agropastorale (a Nurri è presente il più importante caseificio gestito in forma cooperativa della Sardegna) e sono presenti centinaia di aziende di allevamento ovino. I tanti pastori di zona che fino a oggi hanno considerato la lana di tosatura come un rifiuto, per il semplice motivo, che in zona non esiste un centro smaltimento, troveranno nella nostra impresa un punto per il conferimento della lana evitando in questo modo di sostenere elevati costi di trasporto per raggiungere centri più distanti o di vendere a mediatori a prezzi molto ridotti.L’impresa sarà localizzata a Isili presso la zona industriale in località Perda ‘e Cuaddu. Presso la struttura sono previsti zona raccolta, zona trasformazione e zona commercializzazione sia all’ingrosso che al dettaglio.
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Isili Zona Industriale Perda ‘e Quaddu (Cerchiata in rosso la IsoLana srl)
L’impresa offrirà prima di tutto un servizio vantaggioso per i pastori, che avrebbero un punto di riferimento per lo smaltimento della lana, e inoltre un servizio anche per coloro che progettano di costruire un’abitazione ben coibentata senza l’uso di sostanze chimiche o dannose, per coloro che intendono praticare agricoltura biologica e per le artigiane tessili che intendono proporre manufatti raffinati ed esclusivi.Il prodotto che proponiamo è naturale, ossia è senza l’utilizzo di altre sostanze se non solo la lana di tosatura delle pecore. Intendiamo operare su tre linee di prodotti:1) isolanti per l’edilizia in grado di tenere l’ambiente caldo d’inverno ( cioè senza dispersioni di calore) e fresco d’estate (cioè impedisce che il surriscaldamento delle pareti passi all’interno dell’abitazione). Il prodotto ha un elevato potere igroscopico, ossia impedisce il passaggio dell’acqua verso l’interno, ma allo stesso tempo favorisce il passaggio del vapore e della condensa verso l’esterno evitando così problemi di umidità al’’interno. Il loro spessore permette l’inserimento oltre che sotto la soletta anche tra due strati di muro a mattoni senza creare ingombro.2) Prodotti pacciamanti agricoli: I pacciamanti agricoli in lana di pecora, rispetto ai pacciamanti petrolchimici presentano diversi vantaggi:
degradano lentamente, sono co2 riduttori non devono essere smaltiti possono essere riutilizzati abbattendo così i costi economici ambientali e di manodopera, biodegradano lentamente dando fertilità al terreno e proteggendolo le piante da diversi agenti patogeni vegetali. Una volta svolto il suo compito il telo grazie alla sua resilienza può essere riposto in un piccolissimo spazio per poi essere riutilizzato più volte, al termine del suo ciclo di vita potrà essere interrato continuando così a rendere feconda la terra
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con un’azione di fertilizzazione a lentissima cessione, risparmia le risorse idriche, contrasta l’uso di diserbanti ed erbicidi protegge ed evita l’erosione del suolo
evita gli stress terminci grazie all’ottimo isolamento termico e alla capacità di regolazione igrometrica previene gli shock termici da cambiamenti climatici a cui le colture sono sempre più soggette. Specie quelle più sensibili (tartufaie, antiche varietà di vitigni e di orticole, qualità a rischio di estinzione, ecc.)
le sostanze naturali e gli acidi grassi a catena corta della lana di pecora sarda fungono da repellente naturale prevenendo così le diverse patologie vegetali e l’uso di fitofarmaci
protegge dai fenomeni erosivi e dai ruscellamenti, è in grado di neutralizzare in modo attivo e costante l’inquinamento atmosferico e del suolo riduce i tempi di ossidazione necessari a decomporre le sostanze inquinanti.
3) Tintura della lana con essenze naturali.Il prodotto lana vergine 100% tinta con erbe naturali è destinato alle artigiane tessili della Sardegna che ancora operano in diversi centri dell’isola (Samugheo, Isili, Sarule, Tonara, San Basilio, Seulo, Ulassai, Nule). I filati in lana naturale bianca saranno acquistati dalla Tessile Crabolu srl di Nule e saranno tinti con le erbe naturali. Ogni lotto di lavorazione, grazie alle condizioni mai esattamente ripetibili, presenterà caratteri di unicità.
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L’ALLEVAMENTO OVINO IN SARDEGNA
Nella regione Sardegna, sono allevati attualmente 3 milioni di capi ovini,che rappresentano circa più del quaranta percento del patrimonio nazionale ed è di fondamentale importanza evidenziare che nella regione, l'allevamento della specie ovina, riguarda poco meno di tredicimila imprese zootecniche. In Sardegna, la pastorizia è dunque uno dei settori più praticati ed è diffusa prevalentemente nelle zone interne, questo perché ci sono migliori condizioni per farlo (terre migliori,clima migliore etc). La razza allevata è quella Sarda, specializzata nella produzione di latte, per la quale è stata promossa una significativa azione di selezione e miglioramento, supportato tra l'altro da un libro genealogico. Gli allevamenti Sardi, producono circa trentamila tonnellate di carne, trascurabile può ritenersi invece il valore della lana anche se di recente viene utilizzata nel campo edile. La carne prodotta congiuntamente al latte, trova collocazione sul mercato prevalentemente come agnello da latte, macellato a circa un mese di vita ad un peso vivo di nove-undici kg. Il latte prodotto dalle aziende pastorali,viene integralmente destinato alla vendita e alla caseificazione di cui in piccolissima parte si occupano gli stessi allevatori per promuovere la vendita diretta, ma in gran prevalenza è curata da sessanta-settanta imprese industriali private e cooperative. La lana come dicevamo, viene utilizzata sotto forma di feltro isolante in rotoli da utilizzare a riempimento delle intercapedini, verticali e orizzontali come isolante termico ed acustico. La lana ha avuto una notevole importanza nel campo della bioedilizia grazie alle sue ottime caratteristiche, infatti essa possiede buone proprietà acustiche e buone capacità termoisolanti, infatti la lana è impermeabile all'acqua, ma permeabile al vapore che assorbe e cede in continuazione, permettendo di sviluppare un giusto grado di umidità e garantendo un potere isolante stabile. La raccolta di lana ha fatto nascere centri di raccolta e mediatori che dopo la tosatura delle pecore da parte dei pastori acquistano la lana. La lana viene venduta a circa cinquanta-settanta centesimi al kg ma nonostante questa vendita, i pastori non recuperano le spese per la tosatura. Nonostante l'importanza di questo settore, negli ultimi anni si sente spesso parlare di settore dell'allevamento ovino (pastorizia), in Sardegna in crisi. Una delle cause di questa crisi che ha colpito il settore, è il fatto che il prezzo del latte viene stabilito dagli industriali tenendo conto dei costi di produzione sul pecorino romano (cioè il formaggio meno caro) anziché fare una media sui costi di tutti i formaggi derivati dal latte di pecora. Negli ultimi dieci anni inoltre i costi di produzione sono aumentati, mentre il prezzo del latte, che è la principale voce attiva del bilancio, è fermo a sessantacinque centesimi (0,65€/l) a litro (IVA compresa) esattamente come i primi anni novanta.
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LAVORAZIONE DELLA LANA: DA RISORSA A RIFIUTO, DA RIFIUTO A RISORSA
La lana, fino a poco tempo fa costituiva un’importante risorsa economica destinata a diversi tipi di produzione. In Sardegna, dopo la tosatura, riservata agli uomini, tutte le altre fasi di lavorazione erano di esclusiva competenza delle donne.
Tosatura delle pecore anni ‘50
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I prodotti finiti erano molteplici: materassi e cuscini (i materassi fino a una cinquantina di anni fa erano esclusivamente in lana e in crine), coperte e tappeti, bisacce, tessuti per il confezionamento di abiti tradizionali maschili e femminili.
In particolare durante il fascismo, all'epoca dell'autarchia, venne incrementato l'uso dell'orbace al posto dei tessuti tradizionali. Vi fu una vera e propria "campagna dell'orbace", che ebbe riflessi positivi sull'economia rurale della Sardegna. Di orbace erano infatti le uniformi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (le cosiddette "camicie nere") e delle organizzazioni giovanili del regime.
Il ciclo di lavorazione della lana partiva dalla tosatura (effettuata manualmente nel periodo primaverile maggio-primi di giugno), la lana così ottenuta veniva lavata lungo i corsi di acqua corrente. Il lavaggio consisteva nel passaggio in caldaie in acqua calda, nel risciacquo in acqua corrente e quindi nell’asciugatura al sole. Si procedeva successivamente con la cardatura, filatura, tinteggiatura dei filati, per poi passare alla tessitura di tappeti, coperte, tessuti per il confezionamento di abiti e altri manufatti La lana per il confezionamento di materassi e cuscini veniva cardata in modo grossolano e poi si procedeva all’imbottitura e alla trapunta, operazioni effettuate interamente a mano.
Lavaggio della lana (passaggio in acqua calda)
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Risciacquo della lana in acqua corrente
Asciugatura della lana
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Cardatura della lana
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Filatura della lana
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Tessitura
Prodotti finiti in lana (tappeti, borse, bisacce, sacco da pastore)
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Arazzi in lana
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Abito tradizionale femminile. Gonna e grembiule in orbace
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Abito tradizionale maschile. Giacca, gonnellino e calzari in orbace
La produzione di materassi in materiali sintetici, l’abbandono dell’abito tradizionale e il passaggio all’abbigliamento confezionato in serie, la produzione industriale di coperte e tappeti, l’aumento del reddito che consentiva, anziché di produrre in modo artigianale (prevalentemente per l’autoconsumo) di effettuare l’acquisto di prodotti in serie, ha comportato il fatto che la lana perdesse il suo valore economico. Per una
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trentina d’anni, fino a circa un decennio fa, la lana era diventata un rifiuto che comportava problemi di smaltimento.
La possibilità di utilizzare la lana per la produzione di materiali isolanti naturali per uso edile, apre nuove prospettive. Attualmente in Sardegna solo circa il 10% della lana prodotta viene destinato alla trasformazione, il resto dopo essere stato pulito viene imballato ed esportato come lana sucida prevalentemente in India, con destinazione finale la Cina (questo perché non è possibile un’esportazione diretta Italia Cina).
C’è quindi un’ampia disponibilità di materia prima che, se trasformata sul luogo, potrebbe consentire di creare valore aggiunto a livello locale. Ciò richiede però un’attività di publicizzazione del prodotto a livello nazionale e lo studio e l’ampliamento dei mercati, soprattutto nel Nord Europa, dove la sensibilità ecologica e la preferenza per l’uso di prodotti naturali è più avanzata rispetto ai Paesi del Mediterraneo.
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ERBE E COLORI NATURALI
<<Il paese di Isili ha una tradizione antichissima di filatura, tintura e tessitura che probabilmente ha origine nella civiltà nuragica. Spesso infatti troviamo tracce di questa antica arte nei siti archeologici del nostro territorio non solo risalenti all’epoca nuragica, ma anche all’epoca romana, bizantina e medioevale. Gli oggetti della tessitura, come fusaiole e pesi da telaio sono in terracotta e testimoniano che la tessitura in questa zona ha una sua continuità di circa tremilacinquecento anni. Oggi le tecniche si sono affinate, evolute meccanizzate, ma alcune artigiane continuano la tradizione appresa dalle loro madri. I loro prodotti rispettano questa tradizione, i filati vengono tinti con erbe e radici, i telai sono gli stessi che da secoli non hanno subito modifiche , i disegni sono simboli e motivi elaborati nel tempo. Questo non significa che le nostre artigiane rispettino passivamente ciò che hanno imparato, tutt’altro: esse costantemente creano nuove combinazioni e stilizzazioni di disegni, utilizzano materiali nuovi come i fili di rame, nuovi prodotti e colori sempre diversi e irrepetibili.
<<Anticamente si usava tingere la lana esclusivamente con prodotti vegetali ottenuti da piante, foglie, radici, fiori, cortecce, scorze, e secondo le proprietà tintorie di ciascuna di queste parti che ogni brava tessitrice imparava a conoscere.
Nonostante il metodo usato per la colorazione sia simile per tutti i prodotti vegetali usati, ogni esperienza è assolutamente unica: i risultati possono essere differenti perché sono diversi il periodo di raccolta delle piante, la loro età, il loro stato di salute, l’esposizione alla luce, il terreno e i prodotti chimici che esso contiene.
A Isili le piante più usate erano:
la ROBBIA (rubia peregrina) detta Orixedda per ottenere tutte le tonalità di rosso e rosa, dalle cui bacche si ricavava anche l’azzurro;
lo GNIDIO(daphne gnidio) detto truiscu, per colorare di giallo e, con aggiunta di additivi (allume di rocca, solfato di rame, solfato di ferro, sale da cucina, aceto, cenere) ottenere il vede e il nero 1
1 Dolores Ghiani Erbe e colori naturali 200116
ERBE E COLORI NATURALI2
NOME ITALIANO
NOME LATINO
NOME SARDO
PARTE USATA
PERIODO RACCOLTA
ADDITIVO 1 COLORE + ADDITIVO 1
ADDITIVO 2 COLORE + ADDITIVO
1+2
ALATERNO RAMUS ALTERNUNS
TASURU cime fogliose, bacche, rami
primavera inverno
sale da cucina, allume di rocca
giallo, giallo verde
solfato di ferro giallo cupo, verde
ROBBIA RUBIA PEREGRINA
ORISCEDDA radici, bacche primavera autunno
allume di rocca rosso, rosa, arancio, azzurro
solfato di ferro grigio
GNIDIO (erba corsa)
DAPHENE GNIDIUM
TRUISCU pianta, foglie primavera autunno
allume di rocca giallo intenso solfato di ferro nero
LENTISCO PISTACIA LENTISCUS
MODDIZZI cime fogliose primavera allume di rocca giallo senape solfato di rame verde, verde chiaro
CISTO CISTUS MURDEGU cime fogliose primavera allume di rocca giallo beige solfato di ferro + solfato di rame
verde, verde chiaro
ASFODELO ASPHODELUS MICROCARPUS
CARDILLONI radice primavera allume di rocca beige
EUFORBIA EUPHORBIA CHARACIAS
LUA cime fiorite e foglie
primavera allume di rocca giallo verde solfato di ferro verdone, nero
PPAPAVERO PAPAVER RHOEAS
PABAULI petali primavera allume di rocca grigio violetto solfato di ferro grigio scuro
GINESTRA SPARTIUM JUNCEUM
SCOVA rami, foglie, fiori maggio giugno allume di rocca giallo caldo solfato di ferro + solfato di rame
verde
GINESTRELLA OSIRIS ALBA cime, foglie, fiori maggio giugno allume di rocca giallo chiaro solfato di rame verde chiaro
ERBE E COLORI NATURALI2 Dolores Ghiani, Mariella Pisci 2001
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NOME ITALIANO
NOME LATINO NOME SARDO
PARTE USATA
PERIODO RACCOLTA
ADDITIVO 1 COLORE + ADDITIVO 1
ADDITIVO 2 COLORE + ADDITIVO
1+2
LECCIO QUERCUS ILEX ILISCI corteccia primavera autunno
allume di rocca rosso mattone solfato di ferro grigio
CEPPITONI INULA VISCOSA FRISA -FRISSA
fiori, pianta settembre allume di rocca giallo caldo solfato di ferro giallo marcio
NOCE JUNGLANS NUSCI foglie, mallo estate - autunno allume di rocca giallo marrone solfato di ferro verde marrone
MELOGRANO PUNICA GRANATUM
ARENADA buccia frutto autunno allume di rocca giallo senape solfato di ferro verde muschio
EDERA HEDERA HELIX L AUERA foglie bacche primavera autunno
allume di rocca giallo chiaro verde
solfato di ferro verde grigio
ROMICE lapazio crespo
RUMEX LOMPATZU pianta con semi tarda estate allume di rocca beige rosato
LAVANDA LAVANDULA SPICA OFFICINALIS
ABIOIS pianta fiorita primavera allume di rocca verde chiaro
CASTAGNO CASTANEA SATIVA CASTANGIA foglie, ricci autunno allume di rocca giallo sughero solfato di ferro grigio
ORTICA URTICA DIOICA OCCIAU pianta primavera allume di rocca verde acqua chiaro
FILLIREA PHILLYREA LATIFOLIA
ARREDELU rami, foglie, bacche
estate - autunno allume di rocca verde azzurro
FITOLACCA PHYTOLACCA DECANDRA
GRANA, AXINA DE MREXIANI
frutto autunno allume di rocca rosso arancio solfato di ferro verde
ERBE E COLORI NATURALI
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NOME ITALIANO
NOME LATINO NOME SARDO
PARTE USATA
PERIODO RACCOLTA
ADDITIVO 1 COLORE + ADDITIVO 1
ADDITIVO 2 COLORE + ADDITIVO
1+2
ASPARAGI ASPARAGUS OFFICINALIS
SPARAU pianta primavera allume di rocca verde chiaro
FUNGO PRATAIOLO
PSALLIOTA CAMPESTRIS
CARDULINU buccia, gambo autunno allume di rocca grigio, verde chiaro
ROSA ROSA ARROSA petali primavera allume di rocca grigio azzurro cenere
MALVA MALVA SILVESTRIS
NABREDDA fiori e foglie primavera allume di rocca verde, grigio
ALOE VERA ALOE pianta primavera allume di rocca beige scuro, marrone
ZAFFERANO CROCUS SATIVUS TZAFFARANU stami, fiori autunno allume di rocca giallo intenso, verde
VITE DEL CANADA
PARTHENOCISSUN TRISCUPIDATA
AXINEDDA BURDA
foglie, frutto estate - autunno allume di rocca beige, violetto, grigio
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USO DELLA LANA OGGI
UTILIZZO DELLA LANA DI PECORA PER LA PRODUZIONE DI ISOLANTI
ProduzioneLa lana è ottenuta dalla tosatura annuale delle pecore. Una volta tagliata viene lavata con soda per rimuovere il grasso ed eventuali impurità. Per proteggerla da tarme e parassiti vengono utilizzati gli stessi trattamenti utilizzati nel settore tessile per l'abbigliamento, testati già da 50 anni. La lana viene poi cardata (pettinata e ridotta in veli sottili) e sottoposta ad agugliatura (procedimento meccanico tramite macchine ad aghi), per creare feltri rotoli e pannelli della densità desiderata. La disponibilità a livello mondiale di ovini da lana, ammonta a circa 1,2 miliardi di capi. La tosatura, obbligatoria per la buona salute dell’animale, rende da 2,5 a 5 kg di lana all’anno. In Sardegna i capi ovini sono circa tre milioni, la resa dalla tosatura è più bassa si va da circa 1,5 a 2,5 kg per capo. La lana, così ottenuta, viene lavata con saponi naturali e trattata con sostanze protettive anti-tarme. Successivamente vengono realizzati i materassini isolanti con tre sole lavorazioni meccaniche; cardatura per l’omogeneità, agugliatura per la compattezza ed il taglio per ottenere le misure desiderate. Il tutto senza uso di leganti sintetici o naturali.
CaratteristicheLa lana di pecora ha eccellenti proprietà di isolante termoacustico, è traspirante ed altamente igroscopica. Può assorbire grandi quantità di acqua senza perdere il proprio potere isolante. In caso di incendio è autoestinguente e non emette sostanze tossiche. A differenza delle fibre vegetali, può essere attaccata da tarme o parassiti e deve quindi essere trattata..
Applicazione della lana di pecoraLe lane di pecora vengono proposte sotto forma di feltro isolante in rotoli da utilizzare a riempimento delle intercapedini, verticali ed orizzontali come isolante termico ed acustico. La lana non è un isolante di tipo portante.
Materassini posizionabili tra travi portanti e nelle pareti interne ed esterne di costruzioni a montanti in legno. Nelle intercapedini in muratura. Nei tetti tradizionali e ventilati con varie coperture.
Il materiale isolante a base di lana di pecora, compatibile con tutti i materiali da costruzione, è particolarmente idoneo per le costruzioni in legno in quanto si adegua al suo lavorio e mantiene il giusto livello di umidità. Fa, in parole povere, manutenzione alla strutture. I rotoli possono essere forniti in diverse larghezze e spessori a seconda della costruzione in cui vanno inseriti, il taglio può essere operato con un semplice paio di forbici oppure con un’apparecchiatura di taglio speciale fornita dal produttore.
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Nota per la posa in opera: in verticale ed orizzontale le lane con densità > di 30 kg/mc hanno una perfetta stabilità dimensionale. È sufficiente ancorare il materassino in alto per il tempo necessario a chiudere la parete. Per le strutture dove è prevista una camera d’aria riempita parzialmente è necessaria la tassellatura.
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Proprietà della lana di pecoraBuone proprietà termoisolanti. Conduttività termica 0,0318W/mK – Calore specifico pesato: 1,3 kJ/kgk.Buone proprietà acustiche: Coefficiente assorbimento acustico pesato alla densità di 30 kg/mc e spessore 65 mm = 1 ( classe A)Coefficiente di resistenza al passaggio del vapore µ = 2La lana è impermeabile all’acqua ma permeabile al vapore che assorbe e cede in continuazione per mantenere il giusto grado di umidità. Questo lavoro garantisce un potere isolante stabile ai materassini composti di lana di pecora, perché l’aria trattenuta dalla fibre rimane asciutta e non fa passare per conduzione il calore.Recenti scoperte hanno confermato la capacità della lana di assorbire e neutralizzare sostanze nocive come la formaldeide, Nox e Sox, presenti tra le mura domestiche. Utilizzando materiali traspiranti garantisce la depurazione dell’aria da questi composti tossici.Temperatura di incendio 600° C.Non fonde, non gocciola, carbonizza velocemente senza trasmettere la fiamma. Classe di infiammabilità 2 (normale) Loi (limit oxigen index) 25La temperatura di esercizio è da meno 60° C. ad oltre + 80° C. non risente degli sbalzi di temperatura e può essere impiegata tranquillamente anche sotto le coperture dei tetti in metallo.
Considerazioni sull’aspetto ecologico e sanitario della lana di pecoraL’allevamento ovino estensivo contribuisce alla conservazione del paesaggio colturale e culturale. Nelle regioni europee la lana di pecora è un sottoprodotto dell’allevamento di pecore madri e appare opportuno trasformare la lana in eccedenza in un prodotto a lunga durata. Proviene da una fonte rinnovabile ed è l’unico prelievo di materia prima che non rappresenti un danno od un impoverimento ma un beneficio. Il dispendio di energia per la produzione dei materiali isolanti a base di lana di pecora è in proporzione piuttosto basso. La lavorazione è a bassissime temperature e meccanica. Le condizioni di produzione possono essere giudicate positive. A differenza delle fibre vegetali la lana di pecora deve essere trattata contro le tarme, ma una volta montato il materiale non crea alcun problema.
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SmaltimentoLa lana di pecora è riciclabile e compostabile purché vengano rimossi eventuali supporti in polipropilene. Se trattata con sali di boro non può essere smaltita in siti di compostaggio, poichè causerebbe lisciviazioni del terreno. Il riutilizzo è possibile se il materiale è pulito e non è stato attaccato da insetti o muffe.
UTILIZZO DELLA LANA PER LA PRODUZIONE DI PACCIAMANTI AGRICOLI
Occorre ripensare l’agricoltura per la costruzione di un “agro-sistema” altamente produttivo ma sano, capace di “far bene al clima”, indipendente dall’energia dei combustibili fossili, dai fitofarmaci di sintesi, dai materiali biocompatibili ma energivori o di breve vita come le bioplastiche. Tutto il ciclo produttivo dei pacciamanti agricoli dalle materie prime (100% surplus eccedente di pura lana vergine di pecora sarda) fino al prodotto finito si realizza con filiera corta a km.zero e con una ingegnerizzazione industriale all’avanguardia. I prodotti specifici per l’agricoltura sono CO2 riduttori, evitano il ricorso a diserbanti, erbicidi sono altamente tecnici ad altissime prestazioni: termoenergetiche per protegge le piante da shock termici, di regolazione igrometrica, di bonifica acustica del verde a salvaguardia della biodiversità. I prodotti risparmiano fino al 60% di acqua, sono disinquinanti, restituiscono fertilità stabilizzano rafforzano e nutrono il terreno, proteggono il suolo dai fenomeni erosivi e di ruscellamento, ottimizzano la captazione solare per la produzione di energia pulita di serre e complessi fotovoltaici.
Grazie alla ricchezza di acidi grassi della lana di pecora sarda, mantenuti intatti grazie all’innovativo processo produttivo, svolge un’ azione preventiva per la salute delle piante. Si evita in questo modo il ricorso a erbicidi lumachicidi e altri composti di sintesi chimica. si creano le condizioni ottimali per risparmiare tempo costi di manodopera consumi idrici e per ridurre i consumi termoenergetici del 50%. Una gestione del verde e una produzione agricola di qualità non possono prescindere da una tutela attenta e continua della salute del territorio.
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BUSINESS PLAN
Il business plan è un documento, strutturato secondo uno schema preciso e rigido, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale (business idea).
Esso è uno strumento utile per valutare in modo consapevole i punti di forza e le capacità del progetto imprenditoriale. Non deve però essere considerato uno strumento assoluto, ma uno strumento dinamico, adattabile ai cambiamenti che avvengono all'interno o all'esterno dell'impresa.
I business plan possono anche diventare rapidamente obsoleti, ma hanno un altissimo valore se fatti e se usati correttamente. In pratica, ogni business plan è una sorta di vademecum dell'azienda o della business idea e deve essere verificato costantemente da ogni imprenditore, deve essere modificato perché è una previsione basata su dati statistici e questi dati sono talvolta difficili da reperire.
Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori.Indice
1 Contenuto 2 Struttura
o 2.1 L'imprenditore e l'idea
o 2.2 Cosa, dove, come, quando, ma soprattutto perché?
2.2.1 Cosa
2.2.2 Dove
2.2.3 Come
2.2.4 Quando
o 2.3 Le previsioni economico finanziarie
Contenuto
Un business plan da presentare a una finanziaria deve contenere soprattutto:
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Descrizione sommaria del progetto d'investimento ed illustrazione del tipo di impresa che si intende creare.
Presentazione dell'imprenditore e del management (esperienze pregresse e ruoli nella nuova iniziativa).
Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato). Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale.
Un piano di marketing, una matrice strategica di posizionamento, un'analisi su redemption della campagna pubblicitaria: anche il miglior prodotto del mondo potrebbe fallire se non se ne comunica l'esistenza.
Descrizione della fattibilità tecnica del progetto relativamente al processo produttivo, alla necessità di investimenti in impianti, alla disponibilità di manodopera e di servizi quali trasporti, energie, telecomunicazioni, ecc…
Piano di fattibilità economico - finanziaria quinquennale o triennale a seconda di quanto si vuole approfondire l'analisi; indicazione del fabbisogno finanziario complessivo (per investimenti tecnici, immateriali e per capitale circolante) e delle relative coperture.
Informazioni sulla redditività attesa dell'investimento e sui fattori di rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi realistiche e prudenziali.
Indicazione degli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione richiesta alla Finanziaria.
Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto.
Piano temporale di sviluppo delle attività.
Struttura
Il business plan si compone di due parti o macro-aree di lavoro: la parte iniziale, descrittiva, e quella successiva, che contiene i dati economico-finanziari.
La parte descrittiva è indispensabile per introdurre il lettore all'esposizione dei dati che avverrà nella seconda parte del piano, oltre alla presentazione dell'impresa o del progetto e alla trasmissione della visione imprenditoriale sottostante, si compone di quelle analisi e studi necessari per una corretta comprensione del mercato, della concorrenza, del prodotto/servizio offerto e del piano strategico e operativo. La parte economico-finanziaria copre invece molte aree di analisi di investimento e di bilancio. Il fine è quello di fornire uno strumento che consenta di interpretare i dati raccolti nella prima parte del business plan, disponendoli in una serie di prospetti che guidino il lettore nella valutazione del progetto e che siano al contempo gli strumenti per una presentazione professionale e accurata dello studio.
Il percorso per la realizzazione del business plan è costituito dalle seguenti fasi:CAP. FASI CONTENUTI FINALITA'
1 Descrizione del business e del contesto
Analisi della situazione corrente dell'azienda / progetto, dei prodotti / servizi, del mercato e
Esplicitare e strutturare l'offerta per aree di business alla luce del contesto del mercato e del
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del settore settore
2Strategie e posizionamento
Esposizione delle strategie adottate e del posizionamento nel settore.
Condivisione chiara e coerente delle strategie aziendali e valutazione del grado di rischio imprenditoriale
3 Piano Operativo
Stesura di una guida su tutte le decisioni in materia di localizzazione, produzione e marketing
Tradurre il pensiero strategico e le deliberazioni intraprese in un piano di azione concreto nei tempi e nei modi
4Struttura e management
Valutazione delle risorse umane, della struttura societarie ed organizzativa con l'assegnazione dei compiti e dei ruoli per il raggiungimento dei risultati prefissati
Comprensione dell'adeguatezza delle risorse disponibili ed analisi per assicurarsi la necessaria forza di lavoro e di know-how interna od esterna all'azienda
5Le risorse di finanziamento
Definizione delle fonti finanziarie che l'imprenditore / manager pensa di attivare per sostenere la crescita o la riorganizzazione della sua attività
Individuazione delle fonti di copertura finanziaria
6Schemi economico- finanziari
Redazione delle proiezioni inerenti ai risultati economici e finanziari attesi nel periodo di riferimento
Valutazione della redditività attesa e del fabbisogno di capitale
L'imprenditore e l'idea
La descrizione del progetto imprenditoriale consiste innanzitutto in una presentazione dell'attività che si vuole avviare e della motivazione che spinge a farlo. Sarà utile far leva su tali elementi:
Quali bisogni si vuole soddisfare Qual è il mercato in cui si vuole operare
Quali sono le attitudini personali e le capacità professionali che spingono l'aspirante imprenditore ad entrare in quel determinato settore.
Eventuali paternità intellettuali (ad esempio brevetti)
Cosa, dove, come, quando, ma soprattutto perché?
Cosa
In questa sezione del piano d'impresa dovrà essere fornita una dettagliata descrizione di cosa si va ad offrire al mercato, cioè le caratteristiche del prodotto o del servizio che si vuole offrire e a quali clienti potenziali si rivolge.
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Dove
In questa fase inizia una vera e propria raccolta di informazioni sull'ambiente dove la nuova attività andrà ad operare. Si dovrà quindi fare particolare attenzione al macro-ambiente ed al micro-ambiente. Il macro-ambiente riguarda tutto quello che l'impresa non può controllare direttamente:
la pubblica amministrazione il clima politico
il clima sociale
il clima economico
il clima culturale
Si pensi per esempio alle nuove mode, alle nuove leggi ecc. cioè elementi che indirettamente possono influenzare la vita di un'impresa.
Il micro-ambiente rappresenta in sostanza il campo di battaglia sul quale si cimenterà la nuova impresa. Esso è composto da:
clienti concorrenti
fornitori
intermediari commerciali
Come
Si dovranno ora prendere decisioni relative all'identità dell'impresa, cioè alla quantità di merce che si vorrà produrre, alla struttura dell'impianto, al livello di redditività del capitale investito. Una volta definiti questi obbiettivi bisognerà indicare come si vorrà raggiungerli.
Quando
Una pianificazione temporale del business plan consente di programmare quando immettere sul mercato i prodotti o i servizi (ad esempio non ha senso aprire un'attività turistica a stagione iniziata).
Le previsioni economico finanziarie
L'analisi del progetto dovrà essere ora completata con la valutazione degli aspetti finanziari e della fattibilità del business. Attraverso tale valutazione l'imprenditore deve: definire i capitali necessari per avviare l'impresa (piano degli investimenti), individuare le fonti di finanziamento (fonti di copertura), valutare i profitti dei primi anni di vita (conto economico previsionale), valutare la situazione patrimoniale dell'impresa nei suoi primi anni di vita (stato patrimoniale preventivo). Questa parte del business plan è la più importante per chi deve finanziare l'impresa.
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La previsione dei ricavi avviene tramite ricerche di mercato convalidate, e analizza il "Risk Margin" cioè una percentuale grazie alla quale ridurre i rischi futuri. Maggiori sono le incertezze del business (innovatività, leggi che potrebbero cambiare, ecc.) più è auspicabile aumentare il margine di rischio.
PUNTI CRITICI NELLA PIANIFICAZIONE
FORMA E CONTENUTI Alcune semplici regole di redazione:
uno stile semplice ed essenziale un dosato impiego di diagrammi e tabelle
rimandare in allegato documenti che descrivono in modo esteso alcuni aspetti (in genere tecnici), sempre che la loro presenza sia ritenuta fondamentale
esplicitare sempre le ipotesi su cui si fonda il piano
coinvolgimento diretto di imprenditore/manager
contenere informazioni veritiere, accurate ed utili
FOCALIZZAZIONE Dopo aver tracciato il profilo dell'azienda o dei promotori dell'investimento, si passa a descrivere l'offerta alla base dell'idea di business. Occorre tuttavia associare i prodotti/servizi al target cui gli stessi sono indirizzati. Con il vantaggio di considerare l'offerta come strumento di soddisfazione di un bisogno di mercato. Oltre a evitare una defocalizzazione della propria azione imprenditoriale, nel comune errore di considerare la propria offerta valida “per tutte le stagioni”. In altri termini, attrattiva per molti consumatori con caratteristiche e bisogni differenti tra loro.
AREE DI INTERESSE Il piano deve essere sviluppato nelle sue parti non solo tenendo conto delle richieste informative del destinatario ma anche delle finalità perseguite dalla pianificazione, quali:
Fattibilità investimento Richiesta di finanziamento
Analisi di mercato
Valutazione di azienda
Pianificazione strategica
Budgeting
Pianificazione operativa
CALCOLI Occorre, prima di introdurre il lettore ai calcoli, comporre la lista delle principali assunzioni che sono state decise per la proiezione dei risultati economico-finanziari. In realtà, ogni singolo calcolo parte da una ipotesi; il fine tuttavia non è quello di elencare minuziosamente tutte le assunzioni contenute nel piano, ma di evidenziare semplicemente quelle principali, che rivestono cioè un impatto significativo nei numeri.
STIMA DELLE VENDITE È possibile redigere dei piani commerciali e di investimento attraverso un approccio strutturato, basato su due variabili: le tecniche di indagine e i livelli di
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analisi. La previsione delle vendite è un passaggio infatti estremamente critico nella redazione di un business plan, dai cui esiti dipende l'intera validità delle previsioni anche di spesa e di investimento.
VERIFICHE DI BREAK-EVEN POINT Disponendo di tutti i calcoli previsionali relativi all'andamento atteso dell'attività, è possibile determinare in modo esatto il punto di pareggio operativo che l'azienda dovrebbe raggiungere in base alle stime di fatturato e di conto economico, ossia il break-even operativo (o anche break-even point delle vendite), che rappresenta il punto di equilibrio tra costi e ricavi totali, espresso in termini di volume di vendita. Il calcolo del punto di pareggio è molto semplice nel caso di azienda mono-prodotto. Nel caso l'impresa produca più prodotti, situazione tra l'altro ricorrente, il calcolo teorico del punto di pareggio diviene operazione più complessa.
ANALISI DI SENSITIVITA' L'analisi di sensitività è quella tecnica manageriale che cerca di individuare le variabili critiche alla performance reddituale o finanziaria di un progetto. Lo scopo è quello di costruire più scenari economici assegnando a queste variabili valori di massima e di minima al fine di verificare lo scostamento nella performance imprenditoriale indotta da tali cambiamenti. Si indaga così la sensibilità del business al variare di alcune ipotesi di calcolo, e dunque, indirettamente, l'attendibilità (o rischiosità) dei risultati economico-finanziari esposti. Inoltre, è utile che l'individuazione delle variabili critiche anteceda la costruzione di fogli elettronici di calcolo, affinché il management abbia a disposizione una visione organica di queste ipotesi di base.
INFLAZIONE-TASSO DI SCONTO Occorre prestare attenzione a questa variabile esogena all'indagine. L'inflazione, se nelle economie a basso tasso di crescita dei prezzi è un fattore che può essere non considerato (specificando che i valori espressi sono nominali) anche perché è parzialmente neutralizzato dalla contrapposizione tra entrate e uscite monetarie, nelle economie dove invece l'inflazione ha valori rilevanti occorre prestare molta attenzione alla sua corretta applicazione nei calcoli previsionali.
VALUTAZIONE DEL CREDITO Spesso nei piani gli imprenditori si concentrano sulla performance del conto economico e dei flussi finanziari. Esistono però metodi più strutturati, in grado di fornire un quadro molto più ampio ed esaustivo, dati da modelli che attraverso un approccio “matematico” volto a creare una serie di indicatori, sono in grado di segnalare l'affidabilità creditizia del progetto di investimento.Tratto interamente da http://it.wikipedia.org/wiki/Business_plan
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ATTO COSTITUTIVO DI SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA
REPUBBLICA ITALIANA
L'Anno 2012 il giorno 27 del mese di Settembre in Isili nel mio ufficio in Via Vittorio EmanueleInnanzi a me Dott. Marco Saba Notaio in Isili iscritto al Collegio Notarile di Cagliari e senza l'assistenza di Terzi per concorde rinuncia fattane dalle Parti, col mio consenso; Sono personalmente comparsi i Sigg.ri:- Anedda Raffaele nato a Isili il 16/03/1993 e residente in Gergei , C.F.:NDDRFL93C16E336P;- Atzori Lorena nata a Isili il 05/06/1993 e residente in Isili, C.F.: TZRLRN93H45E336K;- Cadoni Simone nato a Isili il 10/09/1994 e residente in Isili, C.F.: CDNSMN94P10E336G;- Corda Luca nato a Isili il 11/01/1994 e residente in Isili, C.F.: CRDLCU94A11E336R- Erbì Daniela nata a Isili il 23/06/1993 e residente in Gesturi, C.F.: RBEDNL93H63E336F- Ghiani Daniele nato a Prato il 26/02/1991 e residente in Gergei, C.F.: GHNDNL91B26G999Q- Leccio Sabrina nato a Isili il 17/09/1992 e residente in Villanovatulo, C.F.: LCCSRN92P57E336X- Marcia Carlo nato a Biella il 20/12/1994 e residente in Meana Sardo, C.F.: MRCCRL94T20A859S- Marras Nicola nato a Cagliari il 22/08/1992 e residente in Gesturi , C.F.: MRRNCL92M22B354M- Mascia Veronica nata a Cagliari il 7/10/1992 e residente in Escalaplano , C.F:MSCVNC92R47B354C- Pirella Paola nata a Isili il 24/09/1994 e residente in Mandas, C.F.: PRLPLA94P64E336L- Tola Matteo nato a Isili il 13/04/1993 e residente in Isili, C.F.: TLOMTT93D13E336TDetti comparenti, cittadini italiani, della cui identità personale io Notaio sono certo, dichiarano e convengono quanto segue:1) E' costituita una Società a Responsabilità Limitata denominata:L’IsoLana S.r.l.2) La Società' ha per oggetto: la produzione di prodotti in lana di pecora e come meglio specificato nello Statuto di cui infra.3) La Società ha sede in Isili, Via Cedda.4) La durata della Società e' fissata da oggi sino al 31 dicembre 20425) Il Capitale sociale e' di Euro 720.000 e viene sottoscritto nel modo seguente:- Anedda Raffaele , per EURO 60.000;- Atzori Lorena , per EURO 60.000;- Cadoni Simone , per EURO 60.000;- Corda Luca , per EURO 60.000;- Erbì Daniela , per EURO 60.000;- Ghiani Daniele, per EURO 60.000;- Leccio Sabrina, per EURO 60.000;- Marcìa Carlo, per EURO 60.000;- Marras Nicola, per EURO 60.000;- Mascia Veronica, per EURO 60.000;- Pirella Paola, per EURO 60.000;- Tola Matteo, per EURO 60.000;6) Si da' atto che sul capitale sottoscritto e' stato effettuato il versamento dei 2,5 decimi in Euro 180.000 presso la filiale di Isili del Banco di Sardegna , come risulta dalla ricevuta in data 10/10/2012 n. 342
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7) La Società sarà retta da questo atto costitutivo e dallo Statuto che, previa lettura da me fattane ai Sigg.ri Comparenti e loro approvazione, viene firmato dagli stessi e da me Notaio e quindi allegato sotto "A" al presente atto, quale sua parte integrante e sostanziale.8) Gli esercizi sociali si chiuderanno al 31 dicembre di ogni anno ed il primo si chiuderà al 31 dicembre 2012.
”A”***********
9) Sino a contraria deliberazione assembleare, la Società sarà amministrata da un Amministratore Unico eletto sino a revoca o dimissioni nella persona del Sig. Anedda Raffaele
”B”***********
9) Sino a contraria deliberazione assembleare, la Società sarà amministrata da un amministratore unico (Sig. Anedda Raffaele)
*********C**********Si riconosce all’Amministratore Unico testé nominato Sig. Anedda Raffaele un’indennità di fine mandato da percepire al momento della cessazione dell’incarico ai sensi dell’art. 16, 1 comma, lettera c) del D.P.R. 917/86, pari al 1 % dell’emolumento annuo.**************** 10) Le spese e tasse del presente atto, annesse e dipendenti, sono a carico della Società.Di quest'atto io Notaio ho dato lettura, unitamente all'allegato, alle Parti che lo approvano e con me Notaio lo sottoscrivono.
STATUTOArt. 1 - Denominazione1) La società è denominata IsoLana S.r.l.Art. 2 - Oggetto2) La società ha per oggetto: la produzione e la commercializzazione di prodotti ottenuti dalla lana di pecora, in particolare di materiali isolanti.La società potrà compiere ogni operazione commerciale e finanziaria mobiliare e immobiliare, per l'attuazione del proprio oggetto sociale ed assumere interessenze e partecipazioni in altri enti e società.Art. 3 - Sede3) La società ha sede in IsiliArt. 4 - Durata4) La durata della società è stabilita sino al 31 dicembre 2041Art. 5 - CapitaleIl capitale sociale è di Euro 720.000 ed è rappresentato da tante partecipazioni quanti sono i soci.Per le decisioni di aumento, di divisione e di riduzione del capitale sociale si applicano gli artt. 2481 e segg. del codice civile.Salvo il caso di cui all’art. 2482-ter c.c., gli aumenti del capitale possono essere attuati anche mediante offerta di partecipazioni di nuova emissione a terzi; in tal caso, spetta ai soci che non hanno concorso alla decisione il diritto di recesso a norma dell’art. 2473 c.c..
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La società potrà acquisire dai soci versamenti e finanziamenti, a titolo oneroso o gratuito, con o senza obbligo di rimborso, nel rispetto delle normative vigenti, con particolare riferimento a quelle che regolano la raccolta di risparmio tra il pubblico.I conferimenti dei soci potranno essere effettuati anche non in denaro, nel rispetto delle norme vigenti.La società, su determinazione dell'organo amministrativo, potrà emettere titoli di debito di cui all’art. 2483 C.C..Art. 6 - Domiciliazione6) Il domicilio dei soci, degli amministratori, dei sindaci e del revisore, per i loro rapporti con la società, è quello che risulta dai libri sociali.Art. 7 - Trasferimento delle partecipazioni per atto tra vivi7) I trasferimenti delle partecipazioni sono soggetti alla seguente disciplina.7.1.1) La clausola contenuta in questo articolo intende tutelare gli interessi della società alla omogeneità della compagine sociale, alla coesione dei soci ed all’equilibrio dei rapporti tra gli stessi: pertanto vengono disposte le seguenti limitazioni per il caso di trasferimento di partecipazioni.7.1.2) Per “partecipazione” (o “partecipazioni”) si intende la partecipazione del capitale spettante a ciascun socio ovvero parte di essa in caso di trasferimento parziale e/o anche di diritti di sottoscrizione alla stessa pertinenti.7.1.3) Per “trasferimento” si intende il trasferimento per atto tra vivi.7.1.4) Nella dizione “trasferimento per atto tra vivi” si intendono compresi tutti i negozi di alienazione, nella più ampia accezione del termine e quindi, oltre alla vendita, a puro titolo esemplificativo, i contratti di permuta, conferimento, dazione in pagamento, trasferimento del mandato fiduciario e donazione. In tutti i casi in cui la natura del negozio non preveda un corrispettivo, ovvero il corrispettivo sia diverso dal denaro, i soci acquisteranno la partecipazione versando all’offerente la somma determinata di comune accordo o, in mancanza di accordo, dall’arbitratore, come meglio specificato nel presente articolo.7.1.5) L’intestazione a società fiduciaria o la reintestazione, da parte della stessa (previa esibizione del mandato fiduciario) agli effettivi proprietari non è soggetta a quanto disposto dal presente articolo.7.1.6) Nell’ipotesi di trasferimento eseguito senza l’osservanza di quanto di seguito prescritto, l’acquirente non avrà diritto di essere iscritto nel libro dei soci, non sarà legittimato all’esercizio del voto e degli altri diritti amministrativi e non potrà alienare la partecipazione con effetto verso la società.7.2.1) Le partecipazioni sono divisibili e trasferibili liberamente solo a favore:di altri soci, del coniuge, dei discendenti, di società controllanti o controllate, collegate appartenenti al medesimo gruppo di società.In qualsiasi altro caso di trasferimento delle partecipazioni ai soci regolarmente iscritti a libro dei soci spetta il diritto di prelazione per l’acquisto.7.2.2) Pertanto il socio che intende vendere o comunque trasferire la propria partecipazione dovrà darne comunicazione a tutti i soci risultanti dal libro dei soci mediante lettera raccomandata inviata al domicilio di ciascuno di essi indicato nello stesso libro. La comunicazione deve contenere le generalità del cessionario e le condizioni della cessione, fra le quali, in particolare, il prezzo e le modalità di pagamento. Si intende notificata la decisione del socio che intenda vendere, anche nel caso di rifiuto di ricevimento da parte del destinatario o di compiuta giacenza presso l’ufficio postale.I soci destinatari delle comunicazioni di sui sopra, devono esercitare il diritto di prelazione per l’acquisto della partecipazione cui la comunicazione si riferisce facendo pervenire al socio offerente la dichiarazione di esercizio della prelazione con lettera raccomandata consegnata alle poste non oltre 30 giorni dalla data di spedizione (risultante dal timbro postale) dell’offerta di prelazione.
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7.2.3) Nell’ipotesi dell’esercizio del diritto di prelazione da parte di più di un socio, la partecipazione offerta spetterà ai soci interessati in proporzione al valore nominale della partecipazione da ciascuno di essi posseduta.7.2.4) Se qualcuno degli aventi diritto alla prelazione non possa o non voglia esercitarla, il diritto a lui spettante si accresce automaticamente e proporzionalmente a favore di quei soci che, viceversa, intendono avvalersene e che non lo abbiano espressamente e preventivamente richiesto all’atto dell’esercizio della prelazione loro spettante.7.2.5) La comunicazione dell’intenzione di trasferire la partecipazione formulata con le modalità indicate equivale a proposta contrattuale ai sensi dell’art. 1326 c.c.. Pertanto il contratto si intenderà concluso nel momento in cui chi ha effettuato la comunicazione viene a conoscenza dell’accettazione dall’altra parte. Da tale momento, il socio cedente è obbligato a concordare con il cessionario la ripetizione del negozio in forma idonea all’iscrizione nel libro dei soci, con contestuale pagamento del prezzo come indicato nella denuntiatio.7.2.5.1.) La prelazione deve essere esercitata per il prezzo indicato dall’offerente.7.2.5.2) Il diritto di prelazione dovrà essere esercitato per l’intera partecipazione offerta, poichè tale è l’oggetto della proposta formulata dal socio offerente; qualora nessun socio intenda acquistare la partecipazione offerta ovvero il diritto sia esercitato solo per parte di essa, il socio offerente sarà libero di trasferire l’intera partecipazione all’acquirente indicato nella comunicazione entro 60 giorni dal giorno di ricevimento della comunicazione stessa da parte dei soci.7.2.5.3) Qualora la prelazione non sia esercitata nei termini sopra indicati per la totalità della partecipazione offerta, il socio offerente, ove non intenda accettare l’esercizio della prelazione limitato ad una parte della partecipazione stessa, sarà libero di trasferire l’intera partecipazione all’acquirente indicato nella comunicazione entro 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione stessa da parte dei soci, ovvero, ove accetti l’esercizio della prelazione per parte della partecipazione offerta, potrà entro lo stesso termine di 60 giorni trasferire tale parte di partecipazione al socio che ha esercitato la prelazione, alle condizioni che saranno concordate con lo stesso.Ove il trasferimento del socio non si verifichi nel termine suindicato, il socio offerente dovrà nuovamente conformarsi alle disposizioni di questo articolo.7.2.6) Per il trasferimento della nuda proprietà e per il trasferimento o la costituzione di diritti reali limitati (tra cui usufrutto e pegno) sulla partecipazione, occorrerà il preventivo consenso scritto di tutti i soci; in mancanza di tale consenso, troverà applicazione quanto disposto dal presente articolo in tema di inosservanza del diritto di prelazione, salvo quanto previsto al punto 7.2.1).7.2.7) Nel caso di vendita congiunta di partecipazione da parte di più soci, la prelazione dovrà considerarsi efficacemente esercitata solo se avrà ad oggetto tutte le quote poste in vendita.Art. 8 - Morte del socio8) Le partecipazioni sono liberamente trasferibili per successione a causa di morte.Art. 9 - Recesso9.1) Hanno diritto di recedere i soci che non hanno concorso all’approvazione delle decisioni riguardanti:il cambiamento dell’oggetto della società;la trasformazione della società;la fusione e la scissione della società;la revoca dello stato di liquidazione;il trasferimento della sede della società all’estero;il compimento di operazioni che comportino sostanziale modifica dell’oggetto della società;il compimento di operazioni che determinino una rilevante modificazione dei diritti attribuiti ai soci ai sensi dell’art. 2468, quarto comma c.c.;l’aumento del capitale sociale mediante offerta di partecipazioni di nuova emissione a terzi.Il diritto di recesso spetta in tutti gli altri casi previsti dalla legge.
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Qualora la società sia soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell’art. 2497 e segg. c.c., spetterà ai soci il diritto di recesso nel diritto dell’ipotesi prevista dall’art. 2497-quater c.c.I soci hanno altresì diritto di recedere dalla società in relazione al disposto dell’art. 2469, comma secondo c.c..9.2) Il socio che intende recedere dalla società deve darne comunicazione all’organo amministrativo mediante lettera inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno.La raccomandata deve essere inviata entro cinque giorni dalla trascrizione nel Registro delle Imprese o, se non prevista, nel libro delle decisioni dei soci della decisione che lo legittima, con l’indicazione delle generalità del socio recedente, del domicilio per le comunicazioni inerenti al procedimento.Se il fatto che legittima il recesso è diverso da una decisione, esso può essere esercitato non oltre 30 giorni della sua conoscenza da parte del socio.L’organo amministrativo è tenuto a comunicare ai soci i fatti che possono dare luogo all’esercizio del recesso entro 5 giorni dalla data in cui ne è venuto esso stesso a conoscenza.9.3) Il recesso si intende esercitato il giorno in cui la comunicazione è pervenuta all’organo amministrativo della società. Dell’avvenuto esercizio del diritto di recesso deve essere fatta annotazione nel libro dei soci.Il recesso non può essere esercitato e, se già esercitato, è privo di efficacia se, entro novanta giorni, la società revoca la delibera che lo legittima ovvero se è deliberato lo scioglimento della società.Art. 10 - Esclusione10) Non sono previste specifiche ipotesi di esclusione del socio per giusta causa.Art. 11 - Liquidazione delle partecipazioni11.1) Nell’ipotesi prevista dagli artt. 8 e 9 le partecipazioni saranno rimborsate al socio o ai suoi eredi in proporzione del patrimonio sociale.Il patrimonio della società è determinato dall’organo amministrativo, tenendo conto del suo valore di mercato, avuto riguardo alla consistenza patrimoniale ed alle prospettive reddituali, sentito il parere dei sindaci e del revisore, se nominati, il valore è riferito al giorno della morte del socio, ovvero al momento dell’efficacia del recesso determinato ai sensi del precedente articolo 9.3.Nel caso di disaccordo, la valutazione delle partecipazioni, secondo i criteri sopra indicati, è effettuata, tramite relazione giurata, da un esperto nominato dal Tribunale nella cui circoscrizione si trova la sede della società, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte più diligente. Si applica il primo comma dell’art. 1349 c.c..11.2) Il rimborso delle partecipazioni deve essere eseguito entro sei mesi dall’evento dal quale consegue la liquidazione.Il rimborso può avvenire mediante acquisto da parte degli altri soci proporzionalmente alle loro partecipazioni o da parte di un terzo concordemente individuato dai soci medesimi.Qualora ciò non avvenga, il rimborso è effettuato utilizzando riserve disponibili o, in mancanza, riducendo il capitale sociale corrispondentemente.In questo caso si applica l’art. 2482 c.c. e, qualora sulla base di esso non risulti possibile il rimborso della partecipazione del socio receduto, la società si scioglie ai sensi dell’art. 2484, comma primo n. 5 c.c.Art. 12 - Soggezione ad attività di direzione e controllo12) La società deve indicare l’eventuale propria soggezione all’altrui attività di direzione e coordinamento negli atti e nella corrispondenza, nonchè mediante iscrizione, a cura degli amministratori, presso la sezione del registro delle imprese di cui all’art. 2497-bis, comma secondo c.c.
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Art. 13 - Amministratori13.1) La società è amministrata, su decisione dei soci in sede di nomina, da un amministratore unico o da un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri o più, secondo il numero determinato dai soci al momento della nomina.13.2) Gli amministratori possono anche non essere soci.13.3) Non si applica all’amministratore il divieto di concorrenza di cui all’art. 2390 c.c.13.4) Gli amministratori restano in carica per tre anni o a tempo indeterminato secondo quanto sarà stabilito all’atto della nomina.13.5) Gli amministratori sono rieleggibili.13.6) La cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il nuovo organo amministrativo è stato costituito.Art. 14 - Poteri dell’organo amministrativo14.1) L’organo amministrativo ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.In sede di nomina possono tuttavia essere indicati limiti ai poteri dell’amministratore unico.14.2) Nel caso di nomina di un consiglio di amministrazione questo può delegare tutti o parte dei suoi poteri ad uno o più dei suoi componenti, anche disgiuntamente. In questo caso di applicano le disposizioni contenute nei commi terzo, quinto e sesto dell'articolo 2381 c.c.. Non possono essere delegate le attribuzioni indicate nell'articolo 2475 5° comma del c.c.Art. 15 - Rappresentanza15) L’amministratore unico ha la rappresentanza della società. Nel caso in cui sia nominato un Consiglio di Amministrazione, la rappresentanza spetta al Presidente del Consiglio medesimo, designato dai soci al momento della nomina.
Art. 16 - Compenso degli amministratori16.1) Agli amministratori spetta il rimborso delle spese sostenute per le ragioni del loro ufficio.16.2) I soci possono inoltre assegnare agli amministratori un’indennità annuale in misura fissa, ovvero un compenso proporzionale agli ultimi risultati netti di esercizio, nonchè determinare un’indennità per la cessazione dalla carica e deliberare l’accantonamento per il relativo fondo di quiescenza con modalità stabilite con decisione dei soci.Art. 17 - Adunanza del Consiglio di Amministrazione17.1) La convocazione avviene mediante avviso spedito a tutti gli amministratori, sindaci effettivi e revisore, se nominati, con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurare la prova dell’avvenuto ricevimento, almeno tre giorni prima dell’adunanza e, in caso di urgenza, almeno un giorno prima.Nell’avviso vengono fissati la data, il luogo e l’ora della riunione, nonchè l’ordine del giorno.17.2) Il Consiglio si raduna presso la sede sociale o anche altrove, purchè in Italia.17.3) Le adunanze del Consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazione formale, quando intervengono tutti i consiglieri in carica ed i sindaci effettivi se nominati.17.4) Le riunioni del Consiglio di Amministrazione di possono svolgere anche per audioconferenza o videoconferenza, dando atto nei relativi verbali che il Presidente della riunione ha accertato l’identità degli intervenuti, il regolare svolgimento delle riunioni, con discussione e votazione simultanea sugli argomenti all’ordine del giorno.17.5) Per la validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, assunte con adunanza dello stesso, si richiede la presenza effettiva della maggioranza dei suoi membri in carica; le deliberazioni sono prese con la maggioranza assoluta dei voti presenti.Nel caso di parità di voti, la proposta si intende respinta.17.6) Delle deliberazioni della seduta si redigerà un verbale firmato dal Presidente e dal segretario, se nominato, che dovrà essere trascritto nel libro delle decisioni dell’organo amministrativo.Art. 18 - Organo di controllo 18.1) La società può nominare il Collegio Sindacale o il revisore.
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18.2) Nei casi previsti dal secondo e terzo comma dell’art. 2477 la nomina del Collegio Sindacale è obbligatoria. In ogni caso il Collegio dei Sindaci esercita il controllo contabile sulla società.Art. 19 - Decisione dei soci19.1) I soci decidono sulla materia riservata alla loro competenza dalla legge, dal presente statuto, nonchè sugli argomenti che uno o più amministratori o tanti soci che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale sottopongono alla loro approvazione.19.2) In ogni caso sono riservate alla competenza dei soci:l’approvazione del bilancio e la distribuzione degli utili; la nomina degli amministratori e la struttura dell’organo amministrativo la nomina dei sindaci e del presidente del collegio sindacale o del revisore; le modificazioni dello statuto;la decisione di compiere operazioni che comportano una sostanziale modificazione dell’oggetto sociale e una rilevante modificazione dei diritti dei soci la nomina dei liquidatori e i criteri di svolgimento della liquidazione Art. 20 - Diritto di voto20.1) Hanno diritto di voto i soci iscritti nel libro dei soci.20.2) Il voto del socio vale in misura proporzionale alla sua partecipazione20.3) Il socio moroso non può partecipare alle decisioni dei soci.Art. 21 – Assemblea21.1) Nel caso le decisioni abbiano ad oggetto le materie indicate al punto 20.2, nonchè in tutti gli altri casi espressamente previsti dalla legge o dal presente statuto, oppure quando lo richiedono uno o più amministratori o un numero di soci che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale, le decisioni dei soci devono essere adottate mediante deliberazione assembleare. Altrimenti le decisioni possono essere adottate sulla base del consenso scritto dei soci, ai sensi dell'art. 2479 terzo comma del C.C.; i documenti sottoscritti devono essere conservati unitamente al libro delle decisioni dei soci21.2) L’assemblea deve essere convocata dall’organo amministrativo anche fuori dalla sede sociale, purchè in Italia21.3) L’assemblea viene convocata con avviso spedito otto giorni o, se spedito successivamente, ricevuto almeno cinque giorni prima di quello fissato per l’adunanza, con lettera raccomandataNell’avviso di convocazione deve essere indicato il giorno, il luogo, l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare21.4) Anche in mancanza di formale convocazione, l’assemblea si reputa regolarmente costituita quando ad essa partecipa l’intero capitale sociale e tutti gli amministratori ed i sindaci, se nominati, sono presenti o informati e nessuno si oppone alla trattazione dell’argomento. Se gli amministratori ed i sindaci, se nominati, non partecipano personalmente all’assemblea, dovranno rilasciare apposita dichiarazione scritta, da conservarsi agli atti della società, nella quale dichiarano di essere informati su tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno e di non opporsi alla trattazione degli stessi.Art. 22 – Deleghe22.1) Ogni socio che abbia diritto ad intervenire all’assemblea, può farsi rappresentare anche da soggetto non socio per delega scritta, che deve essere conservata dalla società22.2) La rappresentanza non può essere conferita agli amministratori o ai sindaci o al revisore, se nominati.Art. 23 - Svolgimento dell'assemblea23.1) L'assemblea è presieduta dall'Amministratore Unico o dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o dalla persona designata dagli intervenuti.23.2) Il Presidente dell'assemblea è responsabile della sua regolare costituzione, del suo funzionamento dell'accertamento dell'identità e della legittimazione dei presenti.Art. 24 - Verbale dell'assembla24.1) Le deliberazioni dell'assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario se nominato o dal notaio
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24.2) Il verbale dell'assemblea anche se redatto per atto pubblico deve essere trascritto, senza indugio, nel libro delle decisioni dei soci.Art. 25 - Quorum costitutivi e deliberativi25.1) L'assemblea è costituita e delibera in prima e seconda convocazione con le maggioranze stabilite dalla legge.Art. 26 - Bilancio e utili26.1) Gli esercizi sociali si chiudono il 31 dicembre di ogni anno.26.2) Gli utili netti risultanti dal bilancio, dedotto almeno il 5% (cinque per cento) da destinare a riserva legale fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale, verranno ripartiti tra i soci in misura proporzionale alla partecipazione da ciascuno posseduta, salvo diversa decisione dei soci.Art. 27 - Scioglimento e liquidazione27.1) La società si scioglie per le cause previste dalla legge e pertanto:per il decorso del termine; per il conseguimento dell’oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità a conseguirlo, salvo che l’assemblea, all’uopo convocata entro 60 giorni, non deliberi le opportune modifiche statutarie; per l’impossibilità di funzionamento o per la continuata inattività dell’assemblea; per la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, salvo quando disposto dall’art. 2482-ter c.c. nell’ipotesi prevista dall’art. 2473 c.c.; per deliberazione dell’assemblea;per le altre cause previste dalla legge.Art. 28 - Clausola compromissoria28.1) Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra i soci ovvero tra i soci e la società che abbia ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale, ad eccezioni di quelli nella quale la legge prevede l’intervento obbligatorio del pubblico ministero, dovrà essere risolta da un arbitro, nominato dal Presidente del Tribunale di Cagliari, il quale dovrà provvedere alla nomina entro trenta giorni dalla richiesta fatta alla parte più diligente. La sede dell’arbitro sarà presso il suo domicilio.28.2) L’arbitro dovrà decidere entro 90 giorni dalla nomina. L’arbitro deciderà in via rituale secondo diritto 28.3) Le spese dell'arbitrato saranno a carico della parte soccombente, salvo diversa determinazione dell'arbitro. Per quanto non previsto, si applicano le disposizioni del D.Lgs. 17.1.2003 n. 6.
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BUSINESS PLAN
INDAGINE DI MERCATOLA CONCORRENZAAttualmente i prodotti isolanti in lana di pecora in Sardegna sono prodotti da una sola impresa, la Crabolu Srl con sede a Nule, che produce su commessa per la EdilLana di Guspini che commercializza il prodotto. In Italia al momento sono operativi solo altri 2 impianti La Manifattura Maiano, con sede a Capalle (FI) che produce prodotti isolanti in fibre naturali con il marchio Naturtherm.La ISOLANA systems con sede a PratoI pacciamanti agricoli sono prodotti da Ortolana di Guspini in sinergia con Edilana di GuspiniLa tintura dei filati con erbe naturali viene effettuata a livello artigianale da piccoli laboratori, tra i quali è molto apprezzato La Robbia di Maurzio Savoldo con sede ad Atzara (NU) Per quanto riguarda l’analisi della concorrenza ci siamo basati sullo studio dei siti aziendali,. su un’intervista via mail al Sig. Giuseppe Crabolu della Crabolu srl di Nule e su una visita diretta agli stabilimenti della Tessile Crabolu effettuata il 4 dicembre 2012 (GUARDA IL VIDEO)
Intervista al Sig. Giuseppe Crabolu della Crabolu srl unica azienda in Sardegna che produce pannelli isolanti in lana di pecora su commessa della EdilLana di GuspiniBuongiorno siamo gli studenti della classe 5A igea isili, stiamo svolgendo una ricerca sull'utilizzo della lana di pecora in Sardegna dal punto di vista economico-aziendale.Come da accordi telefonici le chiediamo cortesemente di rispondere a queste domade:1. Quando si è costituita l'azienda e come è nata l'idea?2. Quanto è il capitale sociale e quali e quanti finanziamenti sono stati necessari?3. Qual'è il volume degli investimenti attuali?4. Ci può descrivere quali macchinari e attrezzature utilizzate per la produzione, e il loro valore?5. Come acquistate le materie prime da trasformare?6. Qual'è il costo di un kg di materia prima?7. Su un kg di lana quanto è lo scarto?8. Quanta lana acquistate in un anno?9. Quali sono i prodotti finiti che ottenete dalla lana?10. Può indicare in percentuale o totale in che misura la materia prima viene destinata a ciascuna di queste produzioni?11. Quanta lana serve per un Mq di isolante?12. Chi sono i vostri clienti per ciascun tipo di prodotto?13. Ci può indicare il fatturato globale e il fatturato per ogni singolo prodotto?14. Quanti sono i dipendenti assunti presso la vostra azienda? E quali sono le loro mansioni?15. Ci può descrivere il processo produttivo per ottenere gli isolanti?16. Quali sono i concorrenti che producono isolanti di lana in Sardegna? E in Italia?17. Rispetto ad altri tipi di isolanti come giudica il rapporto qualità-prezzo degli isolanti in lana di pecora?
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18. Il prodotto isolante si vende facilmente o ci sono difficoltà di mercato?19. Ci sono possibilità di sviluppo per il mercato?20. Qual'è il costo di produzione di un Mq di isolante?21. Qual'è il vostro prezzo di vendita al Mq?22. Qual'è il prezzo di vendita degli isolanti per il cliente finale?
Ci può cortesemente inviare in allegato una copia del vostro bilancio aziendale.
La ringraziamo per la collaborazioneGli studenti della 5A Igea
Buona seraScusate del ritardo nella risposta.1) L’azienda è nata nel 1982 in proseguo della ditta individuale di famiglia nata nel 1964 a seguito dell’esigenza di reperire i filati per fare i tappeti2) Cap. soc. 43000,00 int.v., i finanziamenti iniziali è durante tutti questi anni sono da parte dei soci ed il reinvestimento totale degli utili all’interno dell’azienda e dei finanziamento con la L.R. 15 per un investimento totale di € 3.000.000,00 circa di cui € 2.000.000,00 circa dei socci.3) il volume di investimento è di circa 50.000, euro annui.4) Attualmente il ciclo di lavorazione comprende un impianto di lavatura lana sucida completo che se comprato nuovo verrebbe a costare intorno al 1.500.000 di euro circa, poi c’è l’impianto di filatura che comprende preparazione della mista cardatura e filatoi roccatura e aspatura e confezionamento il valore di un impianto nuovo completo del genere è di circa 1.500.000,00 di Euro , poi c’è l’impianto per realizzare i pannelli per l’utilizzo in edilizia come isolante termoacustico comprendente una linea di preparazione del materiale, carderia e compattazione con apposite macchine modificate all’interno dell’azienda costo sempre impianto nuovo escluse le modifiche di circa 1.500.000 €, infine c’è l’impianto di tessitura comprendente orditura, telai, macchine per il confezionamento per un importo di impianto nuovo di circa 2.000.000,00.5) La lana viene acquistata dagli allevatori che conferiscono direttamente presso la ns azienda oppure tramite incaricati che provvedono ad acquistare per nostro nome e conto oppure da commercianti.6)Il costo della materia prima cambia di anno in anno ed a volte anche nella stessa stagione di raccolta quella precedente ha avuto un costo di 0.95 €. bisogna vedere cosa succede nella ormai alle porte nuova stagione.7) Il calo in lavatura è in media del 42%.8) varia dai 15.000 ai 20.000 quintali.9) lana filata, Edilana, tappeti, esportazione di lana sucida.10) Filati 5%, Edilana 10%, tappeti 2% il restante va in esportazione dopo apposita cernita e pulitura.11) Varia dal tipo di prodotto oscilla da kg 2 a kg 1.2 a mq di lana lavata.( ricordatevi che durante le fasi di lavorazione si arriva ad avere un ulteriore calo dopo lavata di circa il 10%).12) Per quanto riguarda i filati principalmente sono gli artigiani e qualche azienda di tessitura del continente, per Edilana è un prodotto realizzato in sinergia con la Essedi di Guspini che si occupa della commercializzazione , comunque viene venduta sia in Sardegna che al nord e centro Italia e anche all’estero.13) Il fatturato globale quest’anno è di circa 1.700.000 singolarmente mi è difficile dare l’importo preciso in questo momento, dovete tener presente che varia notevolmente in base al prezzo di acquisto della lana e anche alla situazione di crisi che si spera finisca presto.
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14) i dipendenti sono 24 ed è stata fatta adeguata formazione all’interno dell’azienda e sono interscambiabili negli impianti (questo ha consentito di utilizzare la cassa integrazione e non licenziare nessuno)15)Il processo produttivo parte dalla raccolta della lana, poi viene lavata, subisce poi un apposito trattamento antisetticida, successivamente passa alla preparazione e poi alla cardatura e compattazione e confezionamento.16) In Sardegna non ci sono altri impianti in Italia dovrebbero esserci altri 2 impianti.17) L’isolante in lana qualità prezzo è considerato il migliore.18) Purtroppo la concorrenza di prodotti derivati dal petrolio arrivano dai paesi in via di sviluppo a costi bassissimi ed è impossibile combatterli pertanto si ha grosse difficoltà stare sul mercato.19) Il mercato può svilupparsi innanzitutto essendo un po' più campanilisti noi sardi e noi italiani preferendo i prodotti nazionali e solo con una ripresa economica e sperando di riuscire a trovare i giusti canali per l’esportazione nel Nord Europa cosa che si sta cercando di fare anche se con fatica.20) Il costo di produzione varia dal tipo di pannello comunque varia dai 3.20 ai 5.20 con un prezzo di listino al minuto di € 7.50 ai 10.00 oltre iva di legge.Distinti salutiGiuseppe
IL PRODOTTO, E LE PROSPETTIVE DI PRODUZIONE E VENDITA
Il prodotto che proponiamo è naturale, ossia è senza l’utilizzo di altre sostanze se non solo la lana di tosatura delle pecore. Intendiamo operare su tre linee di prodotti:1) isolanti per l’edilizia in grado di tenere l’ambiente caldo d’inverno ( cioè senza dispersioni di calore) e fresco d’estate (cioè impedisce che il surriscaldamento delle pareti passi all’interno dell’abitazione). Il prodotto ha un elevato potere igroscopico, ossia impedisce il passaggio dell’acqua verso l’interno, ma allo stesso tempo favorisce il passaggio del vapore e della condensa verso l’esterno evitando così problemi di umidità al’’interno. Il loro spessore permette l’inserimento oltre che sotto la soletta anche tra due strati di muro a mattoni senza creare ingombro.2) Prodotti pacciamanti agricoli: I pacciamanti agricoli in lana di pecora, rispetto ai pacciamanti petrolchimici presentano diversi vantaggi:
degradano lentamente, sono co2 riduttori non devono essere smaltiti possono essere riutilizzati abbattendo così i costi economici ambientali e di manodopera, biodegradano lentamente dando fertilità al terreno e proteggendolo le piante da diversi agenti patogeni vegetali. Una volta svolto il suo compito il telo grazie alla sua resilienza può essere riposto in un piccolissimo spazio per poi essere riutilizzato più volte, al termine del suo ciclo di vita potrà essere interrato continuando così a rendere feconda la terra
con un’azione di fertilizzazione a lentissima cessione, risparmia le risorse idriche, contrasta l’uso di diserbanti ed erbicidi protegge ed evita l’erosione del suolo
evita gli stress terminci grazie all’ottimo isolamento termico e alla capacità di regolazione igrometrica previene gli shock termici da cambiamenti climatici a cui le colture sono sempre più soggette. Specie quelle più sensibili (tartufaie, antiche varietà di vitigni e di orticole, qualità a rischio di estinzione, ecc.)
le sostanze naturali e gli acidi grassi a catena corta della lana di pecora sarda fungono da repellente naturale prevenendo così le diverse patologie vegetali e l’uso di fitofarmaci
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protegge dai fenomeni erosivi e dai ruscellamenti, è in grado di neutralizzare in modo attivo e costante l’inquinamento atmosferico e del suolo riduce i tempi di ossidazione necessari a decomporre le sostanze inquinanti.
3) Tintura della lana con essenze naturali.Il prodotto lana vergine 100% tinta con erbe naturali è destinato alle artigiane tessili della Sardegna che ancora operano in diversi centri dell’isola (Samugheo, Isili, Sarule, Tonara, San Basilio, Seulo, Ulassai, Nule). I filati in lana naturale bianca saranno acquistati dalla Tessile Crabolu srl di Nule e saranno tinti con le erbe naturali. Ogni lotto di lavorazione, grazie alle condizioni mai esattamente ripetibili, presenterà caratteri di unicità.
Per quanto riguarda la valutazione sulla possibilità di reperire la materia prima, il grado di conoscenza del prodotto e il rapporto qualità prezzo, ci siamo basati sui dati raccolti attraverso la somministrazione di questionari a:
1) Allevatori di ovini;
2) Imprese edili;
3) Rivenditori di materiali edili;
4) Utilizzatori finali del prodotto (interviste a persone che hanno utilizzato il prodotto e ad altre che non lo hanno utilizzato)
Riportiamo di seguito i questionari e i dati raccolti
Lettera di richiesta collaborazione all’Unione Pastori di Nurri
Alla cortese attenzione del presidente “Unione pastori Nurri”
Oggetto : richiesta di collaborazione per attività di ricerca scolastica.
Siamo i ragazzi della V A Igea dell' ITCG “Gino Zappa” di Isili.
Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine è necessaria la raccolta e l'analisi dei dati sulla materia prima. Pertanto, chiediamo cortesemente di sottoporre all'attenzione dei pastori il questionario allegato.
Vi faremo avere il prima possibile, di persona i questionari.
In attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti.
La classe V A Igea
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Questionario raccolta dati sui potenziali fornitori della materia prima
(Aziende di allevamento ovino)
Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG “Gino Zappa” di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio.
1. Sede aziendale comune/i di _______________________________________2. Quanti capi ovini possiede ? ______
3. Quanti kg di lana in media produce una pecora ? ______
4. Attualmente conferisce la lana ?
a) La conferisco presso___________________________________________
b) La vendo a privati che la raccolgono presso la mia azienda:
se vende quale è il prezzo di un kg di lana________________________
c) Non la vendo, la smaltisco come rifiuto:
se smaltisce quanto spende al kg?_________________________
5. Tenendo conto dei costi di tosatura,dalla vendita della lana ottiene:
a) un guadagno.
b) una perdita.
6. Si ritiene opportuno avere in zona un centro raccolta lana?
a) si, perché ___________________________________________
b)no, perché ___________________________________________
Grazie per la collaborazione !
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Questionario raccolta dati sui potenziali clienti di pannelli isolanti di lana di pecora.
(cliente finale)
Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG “Gino Zappa” di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine chiediamo la sua cortese collaborazione per una preventiva indagine di mercato.
1. E' a conoscenza dell'esistenza dei pannelli isolanti di lana di pecora?
a) SI
b) NO
2. Se si, ha utilizzato il prodotto o intende utilizzarlo?
a) SI
b) NO
3. Se ha utilizzato il prodotto, come lo giudica?
a) qualità tecnica:
ottima buona
insoddisfacente
b) prezzo:
ottimo buono
insoddisfacente
c) rapporto qualità prezzo:
ottimo buono
insoddisfacente
Grazie per la sua collaborazione!
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Questionario raccolta dati sui potenziali clienti di pannelli isolanti di lana di pecora
(imprese edili)
Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG “Gino Zappa” di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine chiediamo la sua cortese collaborazione per una preventiva indagine di mercato.
1. É a conoscenza dell'esistenza dei pannelli isolanti di lana di pecora?
a)SI
b)NO
2. Se si, li ha mai utilizzati?
a)SI
b)NO
3. Se li ha utilizzati, come li giudica:
a)la qualità tecnica?
Ottima Buona
Insoddisfacente
b)il prezzo?
Ottimo Buono
Insoddisfacente
c)il rapporto qualità prezzo?
Ottimo Buono
Insoddisfacente
4. Se li utilizza da chi li acquista?
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______________________________________________________
5. Se conosce il prodotto e non lo utilizza, quale è il motivo?
a)non sono richiesti dal clienti finali
b)sono troppo cari e non competitivi con prodotti similari
c)è difficile reperirli sul mercato
d)altro (specificare)________________________________________
Questionario raccolta dati sui potenziali clienti di pannelli isolanti di lana di pecora.
(rivenditori di materiali edili)
Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG “Gino Zappa” di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine chiediamo la sua cortese collaborazione per una preventiva indagine di mercato.
1. E' a conoscenza dell'esistenza dei pannelli isolanti in lana di pecora ?
a) SI
b) NO
2.Vende questo prodotto ?
a) SI
b) NO
3. A chi lo vende ? _________________________________________________________
4. Da chi lo acquista ? ______________________________________________________
5. Se conosce il prodotto e lo vende come lo giudica ?
a) Qualità tecnica :
Ottimo Buono
Insoddisfacente
b) Prezzo :
Ottimo Buono
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Insoddisfacente
c) Rapporto qualità-prezzo :
Ottimo Buono
insoddisfacente
Grazie per la collaborazione !
ANALISI DEI DATI
ALLEVATORI (26 interviste)
Domanda Risposte
Conferisce la lana presso un cento di raccolta?
SI % NO % NON RISPONDE
%
26 100 0 0 0 0
La smaltisce come rifiuto?
0 0 26 100 0 0
Conferisce presso Intermediario % Azienda % NON RISPONDE
%
22 85 4 15 0 0
Dalla tosatura e vendita della lana ottiene
Utile % Perdita % NON RISPONDE
%
1 4 25 96 0 0
Ritiene utile un centro di raccolta lana nel territorio del Sarcidano
SI % NO % NON RISPONDE
%
20 77 3 11,5 3 11,5
Dall’analisi dei dati del campione preso in esame, risulta che l’attività proposta incontra il favore dei fornitori della materia prima.
Le interviste a imprese edili, rivenditori di materiali edili e clienti finali si riferiscono al prodotto isolante per l’edilizia in lana di pecora
IMPRESE EDILI (7 interviste)
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Domanda Risposte
Imprese che conosco il prodotto SI % NO % NON RISPONDE
%
7 100 0 0 0 0
Quante imprese hanno utilizzato il prodotto
SI % NO % NON RISPONDE
%
5 71% 2 29 0 0
Le imprese che hanno utilizzato il prodotto come giudicano la qualità tecnica?
Ottima % Buona % Insoddisfacente %
4 80 1 20 0 0
Le imprese che hanno utilizzato il prodotto come giudicano il rapporto qualità prezzo?
Ottimo % Buono % Insoddisfacente %
1 20 4 80 0 0
Le imprese che non hanno utilizzato il prodotto per quale motivo non lo utilizzano?
Non vengono richiesti
% Troppo costosi
% Difficile reperirli %
2 40 1 20 2 40
RIVENDITORI MATERIALI EDILI (5 interviste)
Domanda Risposte
Imprese che conosco il prodotto :
SI % NO % NON RISPONDE
%
5 100 0 0 0 0
Quante imprese hanno commercializzato il prodotto
SI % NO % NON RISPONDE
%
3 60 2 40 0 0
Le imprese che hanno commercializzato il prodotto come giudicano la qualità tecnica?
Ottima % Buona % Insoddisfacente %
3 100 0 0 0 0
Le imprese che Ottimo % Buono % Insoddisfacente %
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hanno commercializzato il prodotto come giudicano il rapporto qualità prezzo?
0 0 3 100% 0 0
Le imprese che non hanno commercializzato il prodotto per quale motivo non lo trattano?
Non vengono richiesti
% Troppo costosi % Difficile reperirli %
1 50 1 50 1 50
CLIENTI UTILIZZATORI FINALI (7 interviste)
Domanda Risposte
Clienti intervistati che conosco il prodotto : SI % NO % NON RISPONDE
%
6 86 1 14 0 0
Quanti clienti intervistati hanno utilizzato il prodotto
SI % NO % NON RISPONDE
%
4 67 2 33 0 0
I clienti come giudicano la qualità tecnica del prodotto?
Ottima % Buona % Insoddisfacente %
3 75 1 25 0 0
I clienti come giudicano il rapporto qualità prezzo?
Ottimo % Buono % Insoddisfacente %
2 50 2 50 0 0
I dati raccolti attraverso le interviste fatte ai potenziali clienti (imprese edili, rivenditori di materiali edili, clienti utilizzatori finali) evidenziano un buon giudizio sulla qualità tecnica e sul rapporto qualità prezzo degli isolanti in lana di pecora. Si rende necessaria tuttavia una campagna pubblicitaria per diffondere la conoscenza del prodotto ad un livello più ampio rispetto al mercato locale. In particolare è necessario studiare nuovi mercati (soprattutto Paesi del Nord Europa) nei quali inserirsi.
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BUSINESS PLAN
PREVISIONI ECONOMICHE FINANZIARIE PER I PRIMI TRE ESERCIZI
PREVISIONE DELLE VENDITE
Descrizione 2013 2014 2015 quantità prezzo (iva esclusa) importo quantità prezzo (iva esclusa) importo quantità prezzo (iva esclusa) importo
Tappetino ax 45.300 7,00 317.100 47.565 7,84 372.909,60 49.943 8,23 411.132,83Tapettino by 38.600 8,00 308.800 40.530 8,96 363.148,80 42.557 9,41 400.371,55Pannello gz 35.000 9,50 420.000,00 36.750 10,64 391.020,00 38.588 11,17 431.099,55Pacciamanti agricoli 38.000 3,00 114.000,00 39.900 3,36 134.064,00 41.895 3,53 147.805,56Filati 5.000 12,00 60.000,00 5.250 13,44 70.560,00 5.513 14,11 77.792,40
€
1.219.900,00 1.331.702,40 1.468.201,90IVA A DEBITO € 256.179,00 IVA A DEBITO 279.657,50 IVA A DEBITO 308.322,40
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COSTI DELLA MANODOPERA
Descrizione 2013 2014 2015Stipendio lordo 2.112 2.175 2.219Numero dipendenti 9 9 9Indice Istat 2 2 2Oneri sociali % 38,39 38,39 38,39Rivalsa contributi % 0,50 0,50 0,50
Debiti per tfr €
17.068 €
35.082 €
53.495
Budget dei costi del personale
Descrizione 2013 2014 2015Salari e stipendi 247.104 254.517 259.607Oneri sociali 94.863 97.709 99.663TFR annuo 18.304 18.853 19.230Rivalutazione debiti per TFR 486 540TFR 18.304 19.340 19.771Rivalsa Contibuti 1.236 1.273 1.298Ritenute 11% su rivalutazione 54 59 incremento Debiti per TFR 17.068 18.013 18.413
Costo della manodopera €
359.036 € 370.293 € 377.743
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BUDGET DEI COSTI GENERALI
Budget dei costi generali di produzione e materie di consumoDescrizione 2013 2014 2015Energia elettrica 97.592 106.536 117.456Ammortamenti 174.665 174.665 176.136Manutenzioni 500 1.000 1.200Acqua 1.750 3.300 3.350Gas 29.278 31.961 35.237Assicurazione automezzi e responsabilità civile 2.500 5.050 5.050
Totale €
306.284,33 €
322.511,78 €
338.429,46
IVA a Credito €
12.861,96 €
14.179,70 € 15.604,30
Materie di consumoProdotti per pulizia 260 550 580Carburanti 2.400 7.600 7.600Attrezzature di laboratorio di rapido consumo 850 1.560 1.580
totale 3.510 9.710 9.760
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COSTI AMMINISTRATIVI E DI VENDITA
Budget dei costi amministrativiDescrizione 2013 2014 2015Compenso amministratore unico 1.000 1.200 1.200Ammortamento Costi di impianto (20%) 926 926 926Ammortamento computer (20%) 1.607 1.607 1.607Ammortamento mobili d'ufficio (12%) 358 358 358Ammortamento Software (20%) 258 258 258Consulenze e spese tecniche di progettazione 12.500 550 600Spese telefoniche 600 1.200 1.200Cancelleria 200 300 320Spese postali 700 400 400Oneri diversi (tasse automobilistiche, tasse concessioni governative) 160 180 180P
Personale (0,5 unità) 35.904 37.029 37.774
Totale costi amministrativi €
54.211,37 €
44.007,12 €
44.822,13
IVA a credito € 2.600,00 € 290,00 € 304,00
Budget dei costi di venditaDescrizione 2013 2014 2015Ammortamento dei locali di vendita (4%) 760 760 760Ammortamento spese di pubblicità (25%) 2.810 2.810 2.810Gestione del sito 200 200 200Partecipazione a fiere 2.400 3.200 3.200svalutazione dei crediti 6.100 6.659 7.341
Totale €
12.269,42 €
13.628,43 €
14.310,93
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BUDGET DEL COSTO DEL VENDUTOCOSTI PARZIALI TOTALI PARZIALI TOTALI PARZIALI TOTALI
esistenze iniziali di materie prime 0 35.093 38.309
esistenze iniziali di materie sussidiarie e di consumo 0 3.506 4.534
esistenze iniziali di componenti 0 4.011 4.378
esistenze iniziali di prodotti finiti e semilavorati 100.266 109.455
totale esis. Iniziali 0 142.876 156.676
acquisti di materie prime 426.965 466.096 513.871
acquisti di materie sussidiarie e di consumo 21.330 27.579 29.461
acquisti di componenti 24.398 26.634 29.364
totale 472.693 520.309 572.696
rimanenze finali di materie prime 35.093 38.309 42.236
rimanenze finali di materie sussidiarie e di consumo 3.506 4.534 4.843
rimanenze finali di componenti 4.011 4.378 4.827
rimanenze finali di prodotti finiti e semilavorati 100.266 109.455 201.124
totale rimanenze finali 142.876 156.676 253.029
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 13.500 15.000 12.000
Costo delle materie prime impiegate 391.872 462.880 509.944
Costo delle materie sussidiarie e di consumo impiegate 17.824 26.552 29.152
Costo dei componenti impiegati 20.387 26.266 28.915
mano d'opera diretta 323.132 333.264 339.969
costi generali di produzione 306.284 322.512 338.429
Costo dei prodotti venduti totale € 945.733,76 € 1.147.284,56 € 1.142.740,75
MATERIE PRIME IVA 21% 89.662,65 IVA 21% 97.880,13 IVA 21% 107.912,84
MATERIE SUSSIDIARIE IVA 21% 4.479,30 IVA 21% 5.791,66 IVA 21% 6.186,79
PARTI COMPONENTI IVA 21% 5.123,58 IVA 21% 5.593,15 IVA 21% 6.166,45
Totale € 99.265,53 Totale € 109.264,93 Totale € 120.266,08
TOT IVA A CREDITO(MERCI+MATERIE+SER.ZI) 114.687,49 123.564,64 135.990,38
TOTALE IVA A CREDITO SU IMM.NI 276.087,87
TOTALE IVA A CREDITO 390.775,36 123.564,64 135.990,38
TOTALE IVA A DEBITO 256.179,00 279.657,50 308.322,40
IVA a Credito Periodo precedente 134.596,36 -21.496,51
debiti /crediti per IVA € 134.596,36 -€ 21.496,51 -€ 150.835,51
CREDITO DEBITO DEDITO
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BUDGET ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA
CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA 2013 2014 2015
ricavi 1.219.900 1.331.702 1.468.202Altri ricavi 20.000 90.000 70.000totale ricavi 1.239.900 1.421.702 1.538.202costo della produzione venduta 943.684 1.145.235 1.140.691margine lordo di produzione 296.216 276.467 397.511costi amministrativi 54.211 44.007 44.822costi di vendita 12.269 13.628 14.311reddito operativo 229.735 218.832 338.378proventi finanziari 168 208 95oneri finanziari 47.169 26.061 15.323risultato della gestione finanziaria -47.000 -25.853 -15.228proventi straordinari oneri straordinari risultato della gestione straordinaria 0 0 0Risultato prima delle imposte 182.735 192.979 323.150Imposte 85.325 88.721 137.075
Utile /perdita dell'esercizio € 97.409 €
104.258 € 186.075
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BUDGET DEGLI INVESTIMENTI anno 2013
Quantità prezzo importo Base imponibile IVA 21 %
immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni destinate alla trasformazione industriale
Terreni 1
Fabbricati 1 300.000,00 300.000 300.000
Costruzioni leggere (tettoie) 1 11.760,00 11.760 9.719 2.041
Impianti specifici 1 0 0 0
Macchinari operatori ed impianti specifici (vedi allegato) 1 1.500.000,00 1.500.000 1.239.669 260.331
Forni e loro pertinenze 0 0 0
Attrezzatura varia e minuta di laboratorio (vedi allegato) 1 2.000,00 2.000 1.653 347
Impianti destinati al trattamento del depuramento delle acque e dei fumi nocivi 1 6.000,00 6.000 4.959 1.041
Autoveicoli da trasporto 1 24.000,00 24.000 19.835 4.165
totale 1.843.760,00 1.575.834,71 267.925
Arredi e attrezzature uffici amministrativi
computer 3 3.240,00 9.720 8.033 1.687
scrivanie 3 680,00 2.040 1.686 354
sedie 6 120,00 720 595 125
telefax 1 240,00 240 198 42
armadio 1 600,00 600 496 104
Totale 13.320 11.008 2.312
Arredi e attrezzature punti vendita
Fabbricati (punto vendita diretto) 1 19.000,00 19.000 19.000
Banco 1 2.400,00 2.400 1.983 417
Scaffali 4 2.344,00 9.376 7.749 1.627
registratori di cassa 1 1.176,00 1.176 972 204
Totale 31.952 29.704 2.248
Totale immobilizzazioni materiali 1.889.032,00 1.616.547 272.485
Immobilizzazioni immateriali
Costi d'impianto 5.600,00 5.600 4.628 972
Spese di pubblicità da ammortizzare 13.600,00 13.600 11.240 2.360
Software 1.560,00 1.560 1.289 271
Totale 20.760 17.157 3.603
TOTALE INVESTIMENTI € 1.909.792,00 € 1.633.704,13 € 276.087,87
AMMORTAMENTI56
DESCRIZIONEAliquota
Costo St.2013 2014 2015
ammort Amm.to F.Amm.to Val.Residuo Amm.to F.Amm.to Val.Residuo Amm.to F.Amm.to Val.Residuo
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Immobilizzazioni materiali destinate alla produzione Terreni 0 0 29.350
Fabbricati 4 300.000 12.000 12.000 288.000 12.000 24.000 276.000 12.000 36.000 264.000
Costruzioni leggere (tettoie) 10 9.719 972 972 8.747 972 1.944 7.775 972 2.916 6.803
Impianti specifici 10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Macchinari operatori ed impianti specifici (vedi allegato) 12,50 1.239.669 154.959 154.959 1.084.711 154.959 309.917 929.752 154.959 464.876 774.793
Forni e loro pertinenze 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Attrezzatura varia e minuta di laboratorio (vedi allegato) 40 1.653 661 661 992 661 1.322 331 2.133 3.455 -602Impianti destinati al trattamento del depuramento delle acque e dei fumi nocivi 15 4.959 744 744 4.215 744 1.488 3.471 744 2.231 2.727Autoveicoli da trasporto (mezzi pesanti, carrelli elevatori, mezzi di trasp interno) 20 19.835 3.967 3.967 15.868 3.967 7.934 11.901 3.967 11.901 7.934
totale 1.575.835 173.302 173.302 1.402.532 173.302 346.605 1.229.230 174.774 521.379 1.085.006Immobilizzazioni materiali amministrative
computer 20 8.033 1.607 1.607 6.426 1.607 3.213 4.820 1.607 4.820 3.213
scrivanie 12 1.686 202 202 1.484 202 405 1.281 202 607 1.079
sedie 12 595 71 71 524 71 143 452 71 214 381
telefax 12 198 24 24 175 24 48 151 24 71 127
armadio 12 496 60 60 436 60 119 377 60 179 317
totale 11.008 1.964 1.964 9.045 1.964 3.927 7.081 1.964 5.891 5.117
Immobilizzazioni materiali commerciali
Fabbricati destinati alla vendita 4 19.000 760 760 18.240 760 1.520 17.480 760 2.280 16.720
Banco 12 1.983 238 238 1.745 238 476 1.507 238 714 1.269
Scaffali 12 7.749 930 930 6.819 930 1.860 5.889 930 2.790 4.959
registratore di cassa 20 972 194 194 778 194 389 583 194 583 389
totale 29.704 2.122 2.122 27.582 2.122 4.244 25.460 2.122 6.367 23.337
totale imm.materiali 1.616.547 177.388 177.388 1.439.159 177.388 354.777 1.261.770 178.860 533.637 1.113.460
immobilizzazioni immateriali
costi d'impianto 20 4.628 926 926 3.702 926 1.851 2.777 926 2.777 1.851
spese di pubblicità da ammortizzare 25 11.240 2.810 2.810 8.430 2.810 5.620 5.620 2.810 8.430 2.810
software 20 1.289 258 258 1.031 258 516 774 258 774 516
tot.imm.immateriali 17.157 3.993 3.993 13.164 3.993 7.987 9.170 3.993 11.980 5.177
totale immobilizzazioni €
1.633.704,13 181.382 181.382 1.452.322 181.382 362.764 1.270.941 182.853 545.617 1.118.637
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STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 2013 2014 2015 PASSIVO 2013
A) CREDITI VERSO SOCI A) PATRIMONIO NETTO
I - Capitale sociale
B) IMMOBILIZZAZIONI II - Riserva da sovraprezzo azioni
I immobilizzazioni immateriali III - Riseva di rivalutazione
costi di imp. e ampl. 3.702 2.777 1.851 IV - Riserva legale
software 1.031 774 516 V - Riserva per azioni proprie
costi di pubblicità da ammortizzare 8.430 5.620 2.810 VI - Riserve statutarie
Totale 13.164 9.170 5.177 VII - Altre riserve
II immobilizzazioni materiali Riserve straordinarie
Terreni e fabbricati 306.240 293.480 280.720 riserva per ammortamenti anticipati
Impianti e macchinari 1.088.926 933.223 777.521 VIII - Utili (perdite) a nuovo
Attrezzature industriali e commerciali 1.769 914 -214 IX - Utile (perdita) dell'esercizio
Altri beni 42.224 34.154 26.083 totale A
Immob. in corso e acconti
Totale 1.439.159 1.261.770 1.084.110 B) FONDI PER RISCHI E ONERI
per trattamento di quiescenza
per imposte
altri
totale B
III Immobilizzazioni finanziarie C) DEBITI PER TFR
Partecipazioni in altre imprese totale C
di cui esigibili entro l'esercizio
crediti D) DEBITI
di cui esigibili entro l'esercizio 1) Obbligazioni
altri titoli di cui esigibili oltre l'esercizio
di cui esigibili entro l'esercizio 2) obbligazioni convertibili
Totale di cui esigibili oltre l'esercizio
3) debiti verso banche
Totale immobilizzazioni (B) 1.452.322 1.270.941 1.089.287 di cui esigibili oltre l'esercizio
4) debiti verso altri finanziatori
C) ATTIVO CIRCOLANTE di cui esigibili oltre l'esercizio
I Rimanenze 5) acconti
Materie prime, sussidiarie e componenti 42.610 42.687 47.063 di cui esigibili oltre l'esercizio
6) debiti verso fornitori
di cui esigibili oltre l'esercizio
Prodotti finiti e semilavorati 100.266 109.455 201.124 7) debiti rappresentati da titoli
Acconti di cui esigibili oltre l'esercizio
Totale 142.876 152.142 248.186 8) debiti verso imprese controllate
di cui esigibili oltre l'esercizio
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II Crediti 9) debiti verso imprese collegate
Crediti verso clienti 121.990 133.170 146.820 di cui esigibili oltre l'esercizio
di cui esigibili oltre l'esercizio 10) debiti verso controllanti
verso imprese controllate di cui esigibili oltre l'esercizio
di cui esigibili oltre l'esercizio 11) debiti tributari
verso imprese collegate di cui esigibili oltre l'esercizio
di cui esigibili oltre l'esercizio 12) debiti verso istituti di previdenza
Altri Crediti (PER IVA) 134.596 di cui esigibili oltre l'esercizio
di cui esigibili oltre l'esercizio 13) altri debiti
Totale 256.586 133.170 146.820 di cui esigibili oltre l'esercizio
totale D
III Attività finanziarie che non
costituiscono immobilizzazioni E) RATEI E RISCONTI
totale 0 0 0 ratei e risconti
aggio su prestiti
IV Disponibilità liquide totale
Depositi bancari e postali 8.413 10.414 4.764
Assegni 4.490 1.713 8.205 TOTALE PASSIVO
Denaro e valori in cassa 1.390 2.508 5.157
Totale 14.293 14.635 18.126
Totale attivo circolante (C) 413.755 299.948 413.133
D) RATEI E RISCONTI
ratei e risconti 417 842 842
di cui disaggio su prestiti
di cui risconti pluriennali
totale D 417 842 842
Totale attivo ( A+B+C+D) € 1.866.494 € 1.571.730 € 1.503.261 TOTALE PASSIVO E NETTO €
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CONTO ECONOMICO 2013 2014 2015A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.219.900 1.331.702 1.468.2022) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati 100.266 9.189 91.6694) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 13.500 15.000 12.0005) altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto esercizio 20.000 90.000 70.000 totale A € 1.353.665,75 € 1.445.891,64 € 1.641.870,45 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 472.693 520.309 572.6967) per servizi 149.220 154.897 169.4138) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi 247.104 254.517 259.607b) oneri sociali 93.628 96.437 98.365c) trattamento di fine rapporto 18.304 19.340 19.771e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 3.993 3.993 3.993 b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 177.388 177.388 178.860 c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazioni dei crediditi compresi nell'attivo circolante 6.100 6.659 7.34111) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie -42.610 -4.611 -4.685di consumo e merci 12) accantonomenti per rischi 13) altri accantonomenti 14) oneri diversi di gestione 160 180 180 totale B € 1.125.979,61 € 1.229.108,66 € 1.305.541,67 Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) 227.686 216.783 336.329 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) proventi da partecipazioni 0 16) altri proventi finanziari 0 0 0 a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti 168 208 9517) interessi e altri oneri finanziari 47.871 29.260 18.469 totale (15+16-17) -€ 47.702,29 -€ 29.051,67 -€ 18.374,13 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni totale delle rettifiche (18-19) € - € - € - E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI
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20) Proventi, con separata indicazionedelle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n.5) 21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni i cui costi non sono iscrivibili al n.14, e delle imposte relative a esercizi precedenti. totale delle partite straordinarie (20 -21) € - € - € - Risultato prima delle imposte (A - B + -C + - D + - E) € 179.983,86 € 187.731,31 € 317.954,65 22) Imposte sul reddito dell'esercizio € 84.330,35 € 86.902,07 € 135.273,10 23) Utile (perdita) dell'esercizio € 95.653,50 € 100.829,24 € 182.681,55
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FABBISOGNO FINANZIARIOFabbisogno per capitali fissi 1.633.704 Totale costi della produzione come come da conto economico 1.012.214 Totale interessi e altri oneri finanziari 47.871 - Costi non monetari (ammortamenti, tfr) 199.686 = Costi monetari 860.399 Tasso di rinnovo dei capitali investiti = 365/durata del ciclo monetrio ( 365/62) 5,89
Fabbisogno finanziario iniziale per capitale circolante = Costi Monetari/Tasso di rinnovo dei capitali
investiti 146.150 Fabbisogno per capitali fissi 1.633.704 Fabbisogno per capitali circolanti 146.150 Fabbisogno finaziario complessivo 1.779.854
FONTI DI FINAZIAMENTO Finanziamenti richiesti ai sensi della legge RAS n.1/2002 450.000di cui Finanziamenti a fondo perduto 300.000di cui Finanziamenti a tasso agevolato 150.000Finanziamenti con capitale proprio 720.000Dilazioni di pagamento richieste ai fornitori 361.983Apertura di credito in conto corrente (quota capitale) 200.000Debiti verso banche (quota interessi) 47.871
Totale fabbisogno finanziario € 1.779.854,04
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INDICI 2013 2014 2015
Indice di indebitamento Leverage) 2,29 1,77 1,47
ROE 23,45 11,36 17,82
ROI 24,40 13,79 22,37
ROD 6 6 6
Incidenza della gestione non caratteristica 0,42 0,47 0,54
Tasso di rotazione del capitale investito 1,31 0,85 0,98
ROS 18,66 16,28 22,91
ROE 23,45 11,36 17,82
ROI 24,40 13,79 22,37
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RELAZIONE SULLE PREVISIONI ECONOMICO FINANZIARIE:La previsione delle vendite è stata effettuata tenendo conto delle indagini di mercato che hanno evidenziato un buon livello di gradimento del prodotto da parte dei potenziali clienti, si è tenuto conto delle previsioni riguardanti lo sviluppo dell’edilizia, non tanto le nuove costruzioni quanto le ristrutturazioni. Gli incentivi fiscali sul risparmio energetico hanno determinato in questi ultimi anni interventi di riqualificazione su immobili consistenti nell’isolamento termico dei tetti e delle pareti esterne, questa tendenza è prevista in crescita per il futuro. I prezzi di vendita sono stati determinati tenendo conto di quelli praticati dalla concorrenza per la stessa tipologia di prodotti.
Le ore di lavoro previste sono state calcolate in base agli standard attesi di rendimento e produttività del fattore lavoro, per la determinazione del costo orario si è tenuto conto dei contratti collettivi nazionali di settore, le ritenute previdenziali sono quelle di legge e così pure il calcolo del TFR è stato effettuato tenendo conto delle disposizioni di legge (art 2124 c.c).I consumi di materie prime incidono per circa il 35% dei costi totali (tenuto conto del fatto che durante il processo produttivo si registra un calo di circa il 50%).Gli investimenti sono stati previsti tenendo conto delle previsione delle vendite, per ridurre l’incidenza dei costi fissi e ridurre così il costo unitario di produzione, si prevede di mantenere mediamente un grado di sfruttamento della capacità produttiva di circa il 90%.Le aliquote di ammortamento sono state determinate a norma dell’art 2426 c.c (criteri di valutazione) ossia tenendo conto della residua possibilità di utilizzazione dei beni. La dilazione media che si prevede di ottenere dai fornitori è di 35 giorni, la dilazione media che si intende concedere ai clienti è di 30 giorni.
I conti economici previsionali evidenziano buone prospettive, per i prossimi 3 esercizi amministrativi sono previsti risultati positivi: i conti economici si chiudono con un utile.
Gli indici sono positivi:L’indice di indebitamento, ossia il rapporto tra totale investimenti e capitale proprio segnala nel primo anno una leggera prevalenza del capitale di terzi rispetto al capitale proprio, nei due esercizi successivi, la politica di autofinanziamento e i buoni flussi di cassa consentono di ridurre l’indebitamento e di registrare una prevalenza del capitale proprio rispetto al capitale di terzi. Il ROE (ossia il rapporto tra utile netto e capitale proprio, espresso in percentuale) denota un ottimo rendimento del capitale proprio, tenuto conto che investimenti alternativi in mercati finanziari a rischio ridotto garantiscono rendimenti mediamente del 3% – 4 %.Il ROI (ossia il rapporto tra reddito operativo e totale degli investimenti, espresso in percentuale) indica un ottimo rendimento del capitale investito e segnala una buona efficienza nell’impiego dei fattori produttivi.Tenuto conto che il ROD, ossia il rapporto percentuale tra oneri finanziari e capitale di terzi è del 6%, ciò segnala la convenienza ad indebitarsi per effettuare gli investimenti (il rendimento che si ottiene dagli investimenti – ROI è decisamente superiore al costo che si sostiene per i finanziamenti ROD), ciò costituisce una garanzia per i finanziatori esterni circa la possibilità che i finanziamenti erogati vengano regolarmente restituiti alle scadenze previste.Buoni livelli si registrano anche per il tasso di rotazione del capitale investito che esprime quante volte in un periodo di tempo preso in considerazione (solitamente 1 anno) il capitale investito rientra per effetto delle vendite. Tenuto conto delle ricerche di mercato e delle previsioni economiche e finanziarie per i prossimi tre esercizi amministrativi, si può concludere che l’iniziativa economica proposta ha le potenzialità per presentarsi sul mercato e, attraverso un’accorta politica di autofinanziamento effettuare in futuro nuovi investimenti, ampliare le vendite ed affermarsi sul mercato.
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