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SUPPLEMENTO PULL MAN - SEMESTrALE - ANNO IX - N° 20 ALTErO MATTEOLI ATTILIO SCHNECK MONDO FTV L’OCCHIO DI GALILEO “GUIDERà” I PULLMAN L’informazione via satellite E INOLTrE - La Val d’Astico di ANTONIO FOGAZZARO Turisti per caso a casa nostra - La mostra a Madrid BIENVENIDO PALLADIO La presentazione di Dino Secco - Note al Bilancio PIù INVESTIMENTI NONOSTANTE LA CRISI Cristiano Sandonà spiega i conti della Provincia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P.D. L. 353/2003 (Conv. In L. 27/02/04 Nr. 46) Art. 1 Comma 1 D.C.B. VICENZA 0,21 abbonamento annuale. Autorizzazione del Tribunale di Vicenza n° 1001 del 21 maggio 2001. Direttore Responsabile: Mariano Castello. Rivista Semestrale della Società per l’Ammodernamento e la gestione delle Ferrovie e Tramvie Vicentine FTV S.p.A. Sede: Viale Milano 138 - 36100 Vicenza. Stampa: Arbe Grafiche Spa - Via Emilia Ovest 1014 - 41100 Modena SPECIALE INfrASTrUTTUrE IL BRENTA E BASSANO DEL GRAPPA Viaggiare, nel lento (ma non troppo) scorrere del fiume VICENZA RETE STRATEGICA Cantieri, Valdastico, Serenissima, Corridoio V fra leggi, costi, oneri ed onori. Le interviste a: MINISTrO dELLE INfrASTrUTTUrE E dEI TrASPOrTI PrESIdENTE dELLA PrOvINCIA dI vICENzA

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SUPPLEMENTO PULL MAN - Semestrale - Anno IX - N° 20

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    - La mostra a MadridBieNVeNiDO PaLLaDiOLa presentazione di Dino Secco

    - Note al BilancioPi iNVeSTiMeNTiNONOSTaNTe La cRiSicristiano Sandon spiega i conti della Provincia

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    VICENZA RETE STRATEGICACantieri, Valdastico, Serenissima, Corridoio Vfra leggi, costi, oneri ed onori. Le interviste a:

    MINISTrO dELLE INfrASTrUTTUrE E dEI TrASPOrTI

    PrESIdENTE dELLA PrOvINCIAdI vICENzA

  • SUPPLEMENTO PULL MAN

    Semestrale

    Anno IX

    N 20

    Autorizzazione del Tribunale di

    Vicenza n 1001 del 21 maggio 2001

    Direttore Responsabile:

    Mariano Castello

    Rivista Semestrale della Societ

    per lAmmodernamento

    e la gestione delle Ferrovie

    e Tramvie Vicentine FTV S.p.A.

    Sede: Viale Milano 138 - 36100

    Vicenza

    Hanno collaborato:

    Luca Ancetti

    Antonio Franzina

    Giovanni Montagna

    Monica Rossato

    Diego Trevisan

    Enrico Vecchi

    Progetto e realizzazione:

    Videorunner

    Stampa:

    Arbe Grafiche Spa

    Via Emilia Ovest 1014

    41100 Modena

    Si ringrazia il Consorzio Vicenza

    Chiuso in redazione il giorno

    17 novembre 2009

    CONTENUTI INdICE

    In copertina: il ponte di Bassano del Grappa (ph. Francesco Negri - www.passengerseat.eu)

    IN PrIMO PIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 infrastrutture, il momento delle scelte Intervista ad attilio Schneck

    Veneto, si aprano i cantieri Intervista ad altero Matteoli

    vIAbILIT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Passa di qui la strada verso il futuro Vicenza un punto nevralgico del corridoio V Barcellona-Kiev

    12 Sulla Pasubio si respirer Strada Provinciale 46: individuate soluzioni alternative, che miglioreranno la qualit di vita di una vasta area del Vicentino

    TErrA dI SCrITTOrI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Turisti per caso a casa nostra La Val dAstico di Antonio Fogazzaro alla riscoperta della montagna vicentina in quadri di fine Ottocento

    MONdO SCUOLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Studenti in pullman con lo sconto Grazie allagevolazione tariffaria, FTV registrano un autentico record nella sottoscrizione di abbonamenti annuali studenti

    PULLMAN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Viaggiare, nel lento (ma non troppo) scorrere del fiume Bassano del Grappa e il fiume Brenta al centro di un itinerario tutto da compiere con i mezzi pubblici di Ferrovie e Tramvie Vicentine

    34 Prendi il Bus di Babbo Natale E fai shopping risparmiando. Iniziativa di FTV, Amministrazione Provinciale e Confcommercio Vicenza EvENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 BieNVeNiDO PaLLaDiO E il saluto che ci ha riservato Madrid, dove la mostra dei Cinquecento anni stata accolta calorosamente

    INfO MObILIT fTv . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 UN SaTeLLiTe ci GUiDeR Prendere il pullman Ftv sar pi facile grazie ad info Mobilit, un programma che render dsponibile in tempo reale, su Internet e telefonino, la posizione dei mezzi e lorario di arrivo ad ogni fermata LAMMINISTrAzIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Pi investimenti, nonostante la crisi La Provincia ha messo sul piatto 60 milioni di euro, 11 in pi dellanno scorso 2

  • infrastrutture, il momento delle scelteDal prolungamento a nord della Valdastico allammodernamento della Valsugana; dallAlta velocit alla Tangenziale nord: Attilio Schneck, presidente della Provincia di Vicenza parla a tutto campo delle scelte da fare per dotare finalmente il territorio di moderne infrastrutture viarie. Scelte - dice che non si fanno con il righello e la matita, ma pesando la forza e le aspettative del sistema economico e produttivo

    intervista ad attilio Schneck di Luca Ancetti

    intervista

    PrESIdENTE

    Presidente Schneck, attesa la comunicazione ufficiale ma finalmente stata supe-rata la questione della procedura europea di infrazione sulla proro-ga delle concessioni dellautostra-da Brescia-Padova, questo cosa significa per la societ che lei pre-siede, ma soprattutto per il terri-torio vicentino?Non appena avremo lufficialit del-la decisione potremo avviare la pro-gettazione definitiva della Valdastico Nord e, quindi, di una svolta storica per il territorio e non parlo solo di quello vicentino, perch nonostan-te il completamento dellopera sia congelato da decenni questa arte-ria ancora strategica e la sua impor-tanza fortemente percepita da chi ha a cuore il futuro di questa area. Ma il via libera di Bruxelles da solo non sufficiente a garantire un futuro certo allA31, servono ancora due passaggi delicatissimi: prima di tutto far inseri-re lopera nella legge obiettivo e poi garantire lo scivolamento, almeno al 2015, del termine di consegna dei lavori. E opportuno, infatti, ricordare che non stiamo progettando un sem-plice tratto autostradale, ma un inter-vento che prevede una galleria di 12 chilometri e 800 metri. Prima della progettazione, quindi, bisogner ef-fettuare tutta una serie di verifiche geomorfologiche sul terreno, con carotaggi nella montagna. Se questi studi dovessero evidenziare proble-matiche relative alla composizione del suolo e rischi connessi ai sistemi idrici interni, i tempi della progetta-zione potrebbero allungarsi sensibil-mente. Allo stato attuale emerge un quadro generale di prospettiva molto

    complesso, ma anche la ormai con-solidata certezza che, a breve, potr dare il via libera ai progettisti e co-minciare la fase operativa.

    Cosa rappresenta per le societ Serenissima il divieto, che la Com-missione Europea porr come condizione, di ricorrere allaffida-mento in house?

    Va detto che la condizione inserita dalla Comunit Europea non ci ha sorpreso. Dal punto di vista sostan-ziale questa indicazione determina che la realizzazione della Valdastico Nord dovr essere messa in gara. Quel che certo che Serenissima parteciper a questa gara consa-pevole di essere concorrenziale sul mercato.

    IN PrIMO PIANO

    Attilio Schneck(a sinistra), Presidente dellamministrazione

    Provinciale di vicenza con il segretario Generale dellente angelo Macchia

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  • intervista

    PrESIdENTE

    Con la Valdastico Nord torna di stretta attualit anche la posizio-ne critica sia della Provincia auto-noma di Trento e, in parte, di quel-la di Bolzano. Lei recentemente si incontrato con Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder, la sua impressio-ne che la situazione di chiusura verso lopera non si sia modificata rispetto a qualche anno fa? Per quanto riguarda il presidente di Bolzano non ho trovato un atteggia-mento aprioristicamente contrario al prolungamento dellopera, ma indubbio che Durnwalder, ufficial-mente, non pu che esprimere una posizione in piena sintonia con il suo collega di Trento. Le riserve di Dellai sono storicamente note, non so se la modificata situazione economi-ca, che si fa sentire anche da quelle parti, e pone il turismo come settore ancor pi trainante della loro econo-mia, lo abbia convinto ad ammorbi-dire la sua contrariet al progetto. Resta il fatto che Dellai e i trentini dovranno giocare la loro partita in conferenza dei servizi, diciamo che quanto meno sar un campo neutro, dove non partono cos favoriti.

    Dopo la missione diplomatica in Trentino-Alto Adige lei ha per di-chiarato che la situazione si potr sbloccare solo legando la realizza-zione della Valdastico alla costru-zione dellAlta velocit nel tratto in arrivo dalla Germania, che in-teressa particolarmente Bolzano e Trento. Conferma questa sensa-zione?Mi spingo a dire che ne sono certo. Ritengo che se Dellai e Durnwalder avessero la certezza della realizza-zione dellAlta velocit assumereb-bero una diversa posizione nei con-fronti dellA31. I nuovi binari garan-tirebbero, infatti, di spostare buona parte del trasporto merci dalla gom-ma alla rotaia a tutto vantaggio della mobilit lungo lAutobrennero, oggi gi sovraccarico di traffico. Treno ad alta velocit e centri intermodali

    darebbero un nuovo volto al sistema trasportistico del Trentino-Alto Adi-ge, con immediati benefici in primis sullambiente. Come conseguenza mi aspetterei una diversa considera-zione da parte del presidente Dellai relativamente alla Valdastico.A proposito di alternative, nei mesi scorsi il governatore del Veneto Giancarlo Galan aveva puntato pi sullammodernamen-to della Valsugana che non sul prolungamento della Valdastico. Solo colpa del blocco dovuto alla procedura dinfrazione europea o si tratta di strategie trasportisti-che differenti?Quando abbiamo avuto occasione di confrontarci sulle infrastrutture di cui il Veneto avrebbe bisogno, il governatore Galan non mi ha mai espresso riserve riguardo la Valda-stico Nord; che poi lui sostenesse la causa della Valsugana logico, per-ch su quella arteria la Regione ha diretta competenza. Anchio riten-go che sia tanto necessario quanto urgente risolvere il problema della Valsugana, che peraltro riguarda un tratto che ricade completamente in territorio vicentino.

    I sindaci della Valbrenta hanno per espresso una compatta con-trariet al tracciato presentato dallassessore regionale Renato Chisso per completare la Valsuga-na, perch la soluzione prospet-tata se da una parte risolverebbe lannosa questione della stroz-zatura di San Nazario, dallaltra appare fortemente impattante dal

    punto di vista ambientale. C il ri-schio, fermando questa iniziativa, che coinvolge Regione e privati, di perdere lultima occasione per risolvere una problema viabilisti-co che interessa unintera vallata e non solo?Credo che sia giusto prestare alloperazione prospettata dalla Giunta Regionale lattenzione che merita. E una straordinaria occa-sione per superare unimpasse che dura da decenni. Ho limpressione che questa potrebbe essere lultima chance, e non vedo alternative alla realizzazione in project financing, os-sia con la discesa in campo dei pri-vati. Non penso che il problema del tracciato sia irrisolvibile, so che las-sessore Chisso sta dialogando con i privati per trovare la giusta soluzione che tenga conto delle indicazioni dei sindaci del territorio. Personalmente sono convinto che la futura Valsuga-na non possa che correre in sini-stra Brenta.

    Pedemontana e Valsugana, due esempi in divenire di quanto, pubblico e privato assieme, pos-sono fare attraverso lo strumen-to del project. Non si configura il rischio di trasformare la rete stradale in una sorta di percorso a pedaggio? E sbagliato parlare di rischio, quella del project financing unopportuni-t, quasi certamente lunica se vo-gliamo attrezzare il nostro territorio con le infrastrutture viarie di cui ha estremo bisogno. I costi di queste opere non sono e non saranno pi

    Attilio Schneckpresiede la Giunta dellamministrazione Provinciale (a destra)

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  • IN PrIMO PIANO

    sostenibili autonomamente dagli enti pubblici, per cui la strada del project inevitabile. Credo che sia preferibile pagare un pedaggio, ma avere opere stradali che consentono collegamenti veloci e sicuri, sapen-do, altres, che solo cos si pu salva-guardare la viabilit locale, destinan-dola alla sua funzione naturale. Non pi accettabile, anche in termini di sicurezza, che le strade comunali siano utilizzate come circonvallazioni o che le vie di citt e paesi sopporti-no gli attuali flussi di traffico pesan-te, anche perch questo incide sulla non concorrenzialit delle nostre im-prese e non aiuta certo a scalare le classifiche sulla vivibilit del nostro territorio.

    A proposito del ruolo del pubbli-co e dei privati rispetto alle infra-strutture del futuro, la Provincia di Vicenza capofila di uniniziati-va di alienazione di parte dei pac-chetti azionari detenuti dagli enti pubblici nella societ Serenissima, ci conferma che finita unera, durante la quale la presenza di Camere di Commercio, Comuni e Province accanto ai privati era ne-cessaria per orientare le scelte di investimento a favore del territo-rio in quanto opere viarie?Non finita una stagione, sono solo cambiate le disponibilit finan-ziarie degli enti locali, ma questo non significa che intendiamo delegare ai privati le scelte in tema di infrastrut-ture viarie, perch le opere vanno e andranno comunque concordate con Anas. Ma ci che pi conta che,

    se dovesse andare in porto lopera-zione, a cui lei faceva riferimento, in mano pubblica rimarrebbe il 45% del capitale azionario della societ, ossia la maggioranza relativa, mentre il privato pi forte dispone di poco pi del 25%. Relativamente al ruolo che ha la Provincia di Vicenza in questa iniziativa di vendita non corretto parlare di capofila, meglio definirci stazione appaltante, vale a dire lente che tenta di mettere insieme i soggetti-soci pubblici in unoperazio-ne collettiva a salvaguardia di quegli enti che detengono pacchetti aziona-ri esigui e che mai da soli riuscireb-bero a venderli. Resta poi da verifica-re se loperazione di cessione delle quote della Serenissima riuscir ad andare in porto.

    Presidente se lei fosse sindaco del capoluogo o fosse il presidente di una delle associazioni impren-ditoriali vicentine, si batterebbe fino alla barricate per ottenere la fermata dellAlta capacit a Vicen-za?Mi basta e avanza il ruolo di pre-sidente della Provincia per dire con forza che la fermata a Vicenza deve essere prevista. Non poi necessa-rio che tutti i treni dellAlta velocit si fermino qui, cos come tutti non fermeranno a Brescia o a Padova, ma questa sar una indicazione suc-cessiva, che nascer dallanalisi dei flussi dellutilizzo del servizio. Ho poi dubbi che lattuale stazione di Vi-cenza sia in grado di assorbire lAlta capacit, penso che sar necessario una soluzione sotterranea. Non ,

    comunque, una novit che Vicenza debba dare battaglia per ottenere risultati legati al trasporto su rotaia. Andando molto indietro negli anni ri-cordo che Vicenza era stata esclusa dal progetto di elettrificazione della ferrovia, che originariamente veniva fermato a Verona. Vicenza paga poi la sua collocazione geografica, che obbliga i progettisti a tracciare una curva per inserirla nel tracciato che dallingresso in Veneto porta i binari a Venezia, ma le scelte non si fanno con il righello e la matita ma pe-sando la forza e le aspettative del sistema economico e produttivo dei vari territori.

    A proposito di infrastrutture sem-bra che sia stato recitato il de pro-fundis per quanto riguarda laero-porto di Vicenza, epilogo gi scrit-to da tempo.Credo che si sia fatto il possibile e oltre per dare un futuro allo scalo civile, oggi rimangano poche moti-vazioni per continuare a tenere in vita quella che una autentica sfida, che offre pi rischi che certezze, ma chi ha responsabilit adesso deve decidere. Il Cipe ha messo a dispo-sizione una somma importante per la pista, non possiamo permetterci di congelare il finanziamento di 11 milioni di euro. Personalmente sarei per attivare le nostre diplomazie nel tentativo di dirottare i soldi destinati alla rototraslazione a favore della tangenziale nord. Come Provincia, a cui spetta il coordinamento tra i vari enti coinvolti, siamo pronti a dare av-vio alla fase progettuale dellopera, sapendo che i 5 milioni ottenuti ser-vono solo ad avviare un attento stu-dio di fattibilit; se la comunit crede nel progetto tangenziale una pi am-pia disponibilit farebbe comodo. E il momento di scegliere.

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  • Veneto, si aprano i cantieri Altero Matteoli, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, illustra le strategie per migliorare la rete stradale e puntualizza sulla Tav. Rendere possibile la fluidit degli assi viari - dice il Ministro - significa diminuire sostanzialmente lincidenza del costo del trasporto. E quindi corretto chiedere allutenzala partecipazione allinvestimento e consentire cos la realizzazione dellopera, specie in presenza di scarsit di risorse

    intervista ad altero Matteolidi Luca Ancetti

    Ministro Matteoli, sta-ta finalmente archiviata la procedura europea di infrazione sulla proroga delle concessioni dellautostrada Bre-scia-Padova, un successo della diplomazia italiana, ma per il futu-ro delle concessioni lItalia come dovr regolarsi?Non abbiamo ancora ricevuto nulla di ufficiale in merito, ma abbiamo ragionevoli motivi per ritenere che la Commissione europea archivi la procedura di infrazione. In futuro, ci

    atterremo alle normative europee in modo scrupoloso.

    Condizione decisiva per sbloccare limpasse stata la garanzia che tutti i futuri lavori dovranno esse-re messi in gara. Cosa significa per le societ, il divieto assoluto di ri-correre allaffidamento in house?Non possiamo mettere in dubbio la volont e le direttive dellUE. Sul di-vieto assoluto di ricorrere allaffida-mento in house la direttiva europea parla del rapporto 40-60%.

    Le infrastrutture viarie sono de-terminanti per uneconomia come quella veneta che si basa forte-mente sullexport, ma oggi que-ste opere rappresentano una voce anticrisi, infatti, secondo i dati Ocse, per ogni miliardo di euro in-vestito si creano 20 mila posti di lavoro, una sorta di panacea per loccupazione!Non v dubbio che le infrastruttu-re siano decisive per landamento delleconomia. Pi sono efficienti meglio funziona leconomia. Anche lexport pu essere favorevolmente influenzato da infrastrutture allavan-guardia come numero e qualit.

    Con lo sblocco delle concessioni torna di stretta attualit il proget-to Valdastico Nord, lei ritiene che stavolta si arriver alla realizzazio-ne superando la storica opposizio-ne di Trento, il governo in questa partita pu avere un ruolo?Sulla Valdastico lallegato Infrastrut-ture al DPEF di questanno mette in evidenza la rilevanza strategica dellopera e il rapporto con gli organi locali attraverso lo strumento dellIn-tesa Generale Quadro. Penso possa essere un valido supporto alla solu-zione di discrasie ancora presenti con gli Enti locali.

    INTERVISTa

    MINISTrO MATTE

    OLI

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  • IN PrIMO PIANO

    Il presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck ha recen-temente parlato con i colleghi di Trento Lorenzo Dellai e di Bolzano Luis Durnwalder, ribadendo che la Valdastico nord non unalterna-tiva allAlta velocit che scende dalla Germania, condivide questa lettura?Non ha senso porre condizioni di concorrenza tra due modalit di trasporto, lasse ferroviario e quel-lo autostradale. Nel caso specifico non hanno una valenza ridondante e quindi, per rispetto sempre della volont degli organi locali in questa tematica, c piena disponibilit al confronto.

    Pedemontana Veneta, ancora una volta i ricorsi dopo laggiudicazio-ne dei lavori hanno fatto perdere mesi, a quando secondo lei i can-tieri di questa opera?La Pedemontana Veneta non unopera gestita a livello nazionale ma regionale, tuttavia sia con la Legge 102 (anticrisi) sia con la Leg-ge 2/2009 il Governo ha inserito alcune clausole che ridimensionano lincidenza del contenzioso nelle pro-cedure di affidamento dei lavori. Ma in questi giorni lUfficio legislativo sta mettendo a punto ulteriori nor-me che evitino forme di contenzio-so immotivato finalizzato spesso ad annullare lintera operazione di infra-strutturazione.

    A proposito di futura Pedemonta-na e Valsugana proprio recente-mente lassessore regionale Chis-so ha presentato il project finan-cing per un tratto di 18 chilometri di superstrada a pagamento che risolva lannosa questione delle strettoia della Valbrenta. Ritiene utile lintervento dei privati attra-verso lo strumento del project,

    non c il rischio di trasformare la rete stradale principale in un per-corso a pedaggio? Quando si offre allutenza una rete efficiente ed efficace si consente un abbattimento sostanziale dei costi del trasporto. Le faccio due esempi: il costo di congestione nel 2008 ha superato la soglia dei 20 miliardi di euro; prima del passante di Mestre per 140 160 giorni lanno si ripe-tevano code superiori a 8 10 km. Quindi rendere possibile la fluidit degli assi viari significa diminuire so-stanzialmente lincidenza del costo del trasporto ed quindi corretto chiedere allutenza la partecipazione allinvestimento e consentire cos la realizzazione dellopera, specie in presenza di scarsit di risorse.

    In Veneto la Provincia di Vicenza risulta capofila di uniniziativa di alienazione di parte dei pacchetti azionari detenuti dagli enti pub-blici nelle societ autostradali, finita unera in cui la presenza di Camere di Commercio, Comuni e Province accanto ai privati era ne-cessaria per orientare le scelte di investimento a favore del territo-rio in quanto a infrastrutture?Pi che unepoca cambiata la logi-ca legata agli investimenti nelle ope-re pubbliche, una serie di direttive comunitarie e la stessa BEI hanno in realt messo nel mercato internazio-nale prodotti finanziari innovativi.

    Alta velocit, i ministri veneti Brunetta e Sacconi hanno re-centemente ribadito che esiste la disponibilit finanziaria per la progettazione definitiva del tratto che interessa la nostra Regione, ma va definito il nodo di Vicenza. Dalla citt del Palladio ribattono che non c nulla da risolvere ba-sta dar corso alla delibera Cipe del

    2006, al tempo era ministro delle infrastrutture Lunardi, che tra le disposizioni indica la possibilit di fermata a Vicenza. Signor Mini-stro, qual il suo punto di vista?Quanto prima firmer con la Regione Veneto lallegato aggiuntivo allInte-sa Generale Quadro. Tale strumento non un banale protocollo dintesa ma un atto istituzionale sottoscritto anche dai colleghi Fitto e Prestigiaco-mo nonch dal Presidente Berlusco-ni. In tale documento daremo com-piutezza formale non solo alla solu-zione del nodo di Venezia, ma alla tempistica con cui una volta definito il progetto intenderemo dare avvio ai cantieri di un segmento del Corrido-io 5 gi saturo a livello ferroviario (vi passano oltre 240 treni al giorno).

    Perdurando i ritardi di progetta-zione sulla tratta Verona-Venezia c il rischio di far perdere al Vene-to il treno dellAlta velocit?Come ho detto prima il vero obiet-tivo non solo quello di progetta-re, programmare ma di cantierare completamente le opere e quindi il Veneto non perder il treno dellAlta Velocit.

    Restiamo sul capitolo Tav, il dibat-tito, e non solo a Vicenza, legato alla questione fermata, con quale logica si dovrebbe preferire una citt rispetto ad unaltra ed anco-ra si pu definire ad alta velocit un treno che dovesse fermarsi ogni 40-50 chilometri?LEsercizio ferroviario consente di far correre treni diretti e treni che sistematicamente svolgono un ruolo che nel caso del segmento Veneto pu assumere valenza metropoli-tana. Quindi mi sembra gratuita la preoccupazione di un servizio ad Alta Velocit deformato dal numero di fermate.

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  • STrAdE

    Passa di qui la strada verso il futuro Vicenza un punto nevralgico del corridoio V Barcellona-Kiev. Ecco perch, nei 1.300 chilometri di strade di competenza provinciale, si gioca unimportante partita per lo sviluppo

    di Antonio Franzina

    Circa mille trecento chilometri di strade sotto la diretta competenza dellAmministrazione Provinciale, in un territorio, quello Vicentino, segna-to per oltre due terzi da aree di collina e montagne. Un vasto patrimonio in-frastrutturale da mantenere costan-temente in efficienza con lobiettivo di assicurare a tutti la mobilit nella massima sicurezza e con la maggio-

    re fluidit di traffico possibile. Queste sono le coordinate dellazio-ne che vede quotidianamente impe-gnato lassessorato provinciale alla viabilit, guidato da Costantino Tonio-lo, in un compito tuttaltro che facile.Al 31 dicembre del 2008, quando nel Vicentino si contavano circa 861.768 abitanti con una densit media di 316 abitanti per chilometro quadra-

    to, erano immatricolate in provincia di Vicenza ben 528.608 automobili (cio 0.61 automobili per abitante), 61.309 autocarri a camion per tra-sporto merci, 1.142 autobus, 11.552 veicoli speciali, 69.936 moto e via di-cendo per un totale complessivo di 692.454 veicoli censiti, pari a oltre il 18 per cento del parco automezzi e moto dellintero Veneto. E importante notare, poi, che gli automezzi destinati al trasporto merci, nel Vicentino, rappresenta-no circa il 20 per cento di tutto il parco camion del Veneto, a testi-monianza di quanto conti il tessuto economico e il trasporto merci nel territorio. Nel 2007 (fonte Aci) nellintera rete stradale berica, composta da strade statali (Valsugana, Postumia) provin-ciali, comunali, regionali, autostrade, si sono registrati 2.808 incidenti, pari al 15 per cento di quelli registra-ti in tutta la regione, con 86 decessi, poco meno del 16 per cento su base regionale, e 3.818 feriti, circa il 15 per cento rispetto al dato dellintero Veneto (nella tabella: compariamo questo dato con gli incidenti registra-ti nel Capoluogo e nella rete provin-ciale). Pu essere interessante sa-pere che i conducenti maggiormen-te coinvolti negli incidenti rientrano nellampia fascia che va dai 25 ai 44 anni di et. Le aree dove si concentra il maggior numero di incidenti con feriti riguar-dano il Capoluogo provinciale e alcu-ni tra i maggiori centri: Bassano del Grappa, Schio, Arzignano, Montec-chio Maggiore, ma i dati sono elevati anche nelle aree a maggiore densit

    Incidenti Mortali Infortuni

    Tutta la rete stradale 2808 86 3818

    Incidenti Capoluogo 594 10 795

    Rete provinciale 528 19 740Peso % strade provinciali sul totale incidenti della rete Vicentina

    18.80% 22.09% 19.38%

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  • di abitanti e a forte concentrazione industriale, o in realt urbane che si inseriscono lungo importanti assi o arterie stradali. Oltre al dato relativo agli incidenti e al peso del parco autoveicoli nel ter-ritorio dobbiamo aggiungere le con-seguenze in termini di inquinamen-to atmosferico. Qui il Vicentino, soprattutto nella fascia compresa tra larea pedemontana e la pianura, pre-senta dati significativi, concentrati, in particolar modo, in quei punti no-dali di traffico dove maggiormente elevato il rischio di incolonnamenti. Le principali fonti di inquinamento atmosferico sono dovute al traffico urbano soprattutto nei mesi inver-nali, allo smog fotochimico nei mesi estivi si legge nella Relazione sullo Stato delleconomia Vicentina 2001 edito dalla Camera di Commer-

    cio di Vicenza (Maggio 2002). Ag-giungiamo anche il peso che sta as-sumendo linquinamento sonoro e potremo allora comprendere come siano fondate e legittime le proteste di molti cittadini in quelle zone dove il traffico merci e la viabilit provin-ciale si innesta in quella di ambito lo-cale, come nel caso della Strada del Pasubio a Vicenza, caso esemplare, ma forse non unico. Questa, a grandi linee, la carta di identit della viabilit vicentina, che va completata con altre note: innan-zitutto, una parte considerevole dei percorsi di competenza provincia-le si snodano lungo colline e zone montuose, con tutte le problema-tiche specifiche che queste aree comportano, sia sul fronte della ma-nutenzione, come della gestione del territorio; in secondo luogo, il Vicen-

    tino area centrale del Veneto e punto di transito necessario nelle direttrici est-ovest e, parzialmen-te, nella direzione nord-sud e ci fa s che lintero territorio sia caratte-rizzato anche da forti flussi di traffico ad iniziare da quello commerciale e merci al servizio del quale esistono solo due assi autostradali, lautostra-da A4 nel tratto Montebello-Grisi-gnano di Zocco e la A31 Valdastico, tra Vicenza e Piovene Rocchette. Lassenza di una vasta e moderna rete infrastrutturale, capace di dare risposte alle esigenze di un traffico caratterizzato da una straordinaria densit, una delle note che non va-assolutamente trascurata nellanalisi condotta dallassessorato guidato da Costantino Toniolo: oggi la rete pro-vinciale sopperisce in moltissimi casi alle carenze infrastrutturali e sebbe-

    SPECIALEINfrASTrUTTUrE

    nella pagina a fianco lassessore provinciale Costantino toniolo con il Consigliere provinciale Massimo Zerbo (rispettivamente 3 e 4 da sinistra).La messa in sicurezza dei punti critici (curve, incroci, rotatorie, ecc.) uno degli obiettivi prioritari della Provincia

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  • ne non sia nata con lo scopo di dare risposte al traffico di transito pesan-te, che caratterizza lasse padano, sostiene una parte significativa della mobilit maggiore. Delineato lo scenario dazione, si pu comprendere limpostazione data dallassessore, che cerca di operare su tre fronti: manutenzio-ne e gestione della rete in coopera-zione con la collegata Vi.Abilit Spa; impegno per la sicurezza e per la diffusione di una cultura della sicu-rezza, soprattutto tra i giovani; im-plementazione della rete, operan-do sia con interventi nei punti peri-colosi dellattuale sistema viario, sia con azioni politiche e concertazioni per la realizzazione di grandi opere, a partire dalla Pedemontana, Valda-stico Sud e Nord, Variante di Pian dei Zocchi - Valsugana. Solo per le asfaltature, dunque per interventi di manutenzione, nel 2009 lassessorato ha impegnato 2 mi-lioni e 500 mila euro in previsio-ne di 352 mila 308 metri quadri di

    interventi complessivi, che hanno spaziato lungo lintera rete. La cifra pu sembrare relativamente esi-gua, ma bisogna tener conto della grande tradizione positiva nella ma-nutenzione della rete stradale che ha sempre segnato la Provincia di Vicenza e lassessorato alla viabilit, il quale pu dunque intervenire con una pianificazione pluriennale, fat-to salvo, ovviamente, gli interventi di emergenza che talvolta segnano soprattutto le aree montuose e quei percorsi particolarmente esposti o che si sviluppano in situazioni di og-gettiva precariet. Importantissima stata anche lazio-ne di informazione tra i giovani, so-prattutto con lavvio di campagne specifiche, mirate per la prevenzio-ne degli incidenti e la creazione di una cultura dellutente della strada, rispettoso degli altri e di s, conscio della responsabilit e dei pericoli che comporta una guida esposta ai rischi dellalta velocit e magari condiziona-ta dallassunzione di alcol o droghe.

    Infine, forte stato limpegno per labbattimento dei punti neri del traffico e per dare maggiore sicurezza ai cittadini: il risultato pi importante stato laccordo con i sindaci interessati per la realizzazio-ne del nuovo asse di collegamento alternativo allattuale strada del Pa-subio, ma anche importantissimo il dibattito avviato attorno al Pian dei Zocchi per la variante della Valsuga-na, nonch il via libera alla Pedemon-tana e la prosecuzione dei lavori per la Valdastico Sud. Si guarda al domani, senza dimen-ticare i bisogni del presente e le esi-genze di chi oggi chiede la certezza della mobilit, fluidit del traffico e sicurezza sintetizza lassessore Toniolo, aggiungendo poi che sulle nostre strade si gioca molto del futu-ro della nostra societ e della nostra economia: siamo punto nevralgico del corridoio V Barcellona Kiev e per il Vicentino passa la strada verso il futuro.

    STrAdE

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  • Ma QUaNTOMi cOSTi Il problema della manutenzione della rete stradale complesso, oltre che oneroso

    Il problema della manutenzione del-la rete stradale complesso, oltre che costoso e lassessorato retto da Costantino Toniolo cerca ogni anno di programmare, in sintonia con le richieste che giungono dai Comuni, i propri interventi: programmazione dunque, ma anche concertazione con le realt locali, al fine di indivi-duare una scala di priorit e urgenze dando cos precedenza ai casi pi complessi. I fattori che causano il deterio-ramento o rendono insicura una strada sono molteplici: innanzitutto lusura, che cresce a seconda del-la tipologia del traffico sopportato, giacch una strada percorsa con fre-quenza da mezzi pesanti e traffico commerciale vede deteriorarsi non solo il manto stradale, con lasfalto che perde rugosit diventando liscio, ma anche la sua struttura, che viene talvolta deformata anche negli strati profondi. Altro elemento fondamen-tale quello meteorologico: piog-ge, gelate, nevicate, infiltrandosi nel manto, creano fessurazioni che via via si trasformano anche in avalla-

    menti e buche. Laver poi un territo-rio che si sviluppa in aree montuose e di collina, segnate da caratteristi-che idrogeologiche molto particolari, determina ulteriori impegni di manu-tenzione e monitoraggio. Infine, e da non trascurare nella nostra provincia, una sorta di ob-solescenza tecnica: molti tracciati stradali sono stati realizzati in anni lontani, quando le esigenze e le ca-ratteristiche del traffico e dei mezzi erano ben diverse dalle attuali e ba-sta pensare a certi raggi di curvatu-re, a certi anomali improvvisi restrin-gimenti, per capire quanto ampio possa essere il lavoro che ogni anno lassessorato alla viabilit costretto

    a programmare. Ogni strada ha una propria storia e ogni ambito territoriale necessi-ta di interventi specifici: per quan-to riguarda le asfaltature si tende a preferire genericamente asfalti anti-skid, che assicurano una certa ade-renza. Nei punti dove le condizioni di aderenza diventano ancor pi im-portanti, come nei ponti, nelle curve, nei dossi, vengono utilizzate miscele di polveri minerali di natura silicea, pi pesanti e durevoli, che si pre-stano a creare superfici pi scabre, con meno rischi in caso di pioggia e con maggiore capacit di fonoassor-benza e tenuta stradale. Necessarie anche la sistemazione delle banchi-ne e il rifacimento della segnaletica. A ci saggiungono, come si dice-va, gli interventi di ripristino in caso di eventi meteorologici particolari. Tendenzialmente i lavori vengono programmati nella tarda primavera ed estate e ci perch vanno effettuati in condizioni di tempo il pi asciutto possibile: nel 2009 limpegno di spe-sa per interventi sulle strade gestite dalla Provincia sono pari a 2 milioni e 500 mila euro e prevedono 352 mila 308 metri quadri di lavori complessi-vi nellintera rete, comprendendo le esigenze prioritarie del territorio.

    SPECIALEINfrASTrUTTUrE

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  • L11 settembre scorso stata firma-to a palazzo Nievo laccordo risolutivo tra la Provincia di Vicenza e i sindaci dei Comuni di Vicenza, Costabissara, Isola Vicentina, Malo e Schio per la realizzazione di una nuova strada alternativa allattuale Strada del Pasubio, la n. 46. Questo accordo, faticosamente raggiunto dopo anni di discussioni, tra gli obiettivi pi im-

    portanti colti dallassessore Costanti-no Toniolo, per unopera destinata a cambiare veramente la qualit del vi-vere di una vasta area del Vicentino. Lattuale strada provinciale 46 si sviluppa infatti scendendo dal Pian delle Fugazze, da Valli del Pasubio e da Torrebelvicino tocca Schio per poi collegare Malo, Isola Vicentina, Costabissara, per entrare nel capo-

    luogo provinciale alle Maddalene. Lungo il percorso, questa arteria in-tercetta poi altre importanti strade: il collegamento Schio-Valdagno con la galleria dello Zovo, lasse che scen-de da Priabona, il collegamento con la A31 al casello di Thiene, la strada Capiterlina e, allaltezza di Motta, la direttrice che scende dalla Valdastico e dal Costo.

    STrAdE

    SULLa PaSUBiO Si ReSPiReR Trafficata e inquinata, la Strada Provinciale 46 rischiava il bollino nero della viabilit.

    Con laccordo siglato dallAssessore Costantino Toniolo con i sindaci dei Comuni interessati sono state

    individuate soluzioni alternative, che miglioreranno la qualit di vita di una vasta area del Vicentino

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  • Non si lontani dal vero quando si dice che la Strada del Pasubio rappresenta lasse portante della viabilit nel cuore del Vicentino, in cui si innestano, a pettine appunto, tutti i collegamenti che servono buo-na parte delle aree produttive della provincia, con una portata di traffico decisamente elevata. Se teniamo conto, poi, degli sviluppi futuri preve-dibili con la realizzazione della Super-strada Pedemontana, che intercette-r la Strada del Pasubio allaltezza di Malo, possiamo ben comprendere i rischi di saturazione di un percorso, appunto quello della strada 46, che gi oggi mostra i segni di una for-te obsolescenza ed incapacit di dare risposte efficaci e sicure alla domanda di mobilit e sicurezza. Non secondario, poi, il problema ambientale: i flussi di traffico che ruotano attorno a questa strada de-terminano anche un forte impatto nel fronte dellinquinamento. Le ben note proteste dei cittadini di Vicenza, tra la frazione delle Madda-lene e la localit Albera, sono ben pi di una spia sintomatica del malesse-re che deriva da una arteria, nata in epoche lontane, che porta il traffico pesante a ridosso se non dentro quartieri popolari. Laccordo dell11 settembre scor-so dunque un passaggio cruciale, unautentica svolta, perch individua un progetto condiviso dalle ammini-

    strazioni locali, cosa che non si era mai realizzata in precedenza e que-sto segna uno dei momenti pi alti del lavoro dellassessorato alla Viabi-lit della Provincia di Vicenza. Il tracciato condiviso dai sindaci prevede, sostanzialmente, due nuovi assi viari alternativi alla provinciale 46. Il primo riguarda la variante tra Vicenza e Malo, che si sviluppa dallestremit nord della variante tra Vicenza e Costabissara, prevista in corrispondenza dellinizio della strada provinciale 46, fino allin-tersezione con la provinciale Leogra a nord di Malo. Per ridurre al massimo limpatto am-bientale si prevede di realizzare que-sta prima variante in trincea e quindi al di sotto del piano di campagna attuale, con adeguate barriere e uso di asfalti drenanti e fonoassorbenti: il complesso sistema anche di dre-naggio delle acque consentir di ri-spondere al meglio ad una esigenza di tutela ambientale.Il secondo asse, che caratterizzer la futura strada alternativa allattua-le 46, unir il primo stralcio della variante di Schio con la variante di Torrebelvicino, intercettando cos gran parte del traffico che proviene o si immette da e verso nord lungo la provinciale 46, superando cos il centro abitato di Schio. Tutti i comu-ni coinvolti recepiranno il tracciato, ognuno per la propria competenza

    territoriale, nei piani e nei diversi strumenti urbanistici, in modo da ga-rantire la realizzabilit dellopera.

    immagini dellincrocio in zona alberaa vicenza, punto nodale del traffico e pi volte al centro delle proteste dei cittadini

    SPECIALEINfrASTrUTTUrE

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  • TURiSTi PeR caSO a caSa NOSTRaLa Val dastico di antonio Fogazzaro

    alla riscoperta della montagna vicentina in quadri di fine Ottocento

    PRIMA PARTE

    SECONDA TAPPA

    ANTONIO fOGAz

    zArO

    in vista del centenario della morte di antonio Fogazzaro, lassessorato alla cultura della Provincia di vicenza ha avviato una serie di iniziative tese a commemorare lo scrittore vicentino morto appunto il 7 marzo del 1911. e in questo contesto che si inserisce il viaggio letterario nella nostra provincia, questa volta guidati, e per pi puntate, da antonio Fogazzaro. Un viaggio al quale tuttavia dobbiamo premettere necessariamente alcune note.

    di A. Franzinaph. Nicola Zanettin

    Aveva sul viso il Passo Grande, tutto nero; a destra, in alto, le vette del bosco denso che sale il monte, scende nella valle, copre dorsi e valloni, ruscelli e laghetti con lorrore delle sue ombre...

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  • TErrA dI SCrITTOrI

    Nella prefazione scritta da Antonio Fogazzaro al suo romanzo Valsolda leggiamo che se cercaste il nome e il sito in qualche dizionario geografico, trovereste affermato audacemente che (il lago di Valsolda ndr) sta sul confine italiano di fronte alla Svizzera. Sarebbe forse pi cauto dire che sta fuori dal mondo conosciuto; simile a quelle regioni iperboree il cui profilo ed il cui nome, gittato a caso da una nave lontana, stanno sulle carte e nei dizionari di geografia.... Ecco, la prima indicazione che cogliamo e non dobbiamo mai dimenticare perch possiamo ben dire che i protagonisti dei romanzi e racconti fogazzariani, pur inseriti in luoghi bene identificabili nelle mappe, nelle carte geografiche come nelle guide, in realt abitano non-luoghi, ovvero saggirano tra i pensieri e i sogni del fantastico. Un fantastico, per altro, che ci permette di comprendere e cogliere la realt anche del nostro territorio, proprio al cambiar dei secoli, tra Otto e Novecento. Il paesaggio in Fogazzaro estensione dellimmaginazione anche quando esso concreto e ben riconoscibile, come, almeno per quanto riguarda il Vicentino, in molte pagine di Piccolo Mondo Moderno, del Cortis o di Leila. Per primo il Fogazzaro stesso avrebbe sorriso del tentativo di costruire un tour nei luoghi della sua immaginazione, scuotendo

    la testa, rammentandoci certe sue pagine in cui canzonava il nascente turismo di massa, manipoli della invasione barbarica che si versa ogni anno dalla montagna delle nazioni, il Gottardo. Armati degli alpenstock, stringendo il primo bottino di fiori e frutta come se avessero in pugno la dolce Italia.... Questi turisti, continua il Fogazzaro, non guardano n a destra n a sinistra...Pure tra il lago e quella gigantesca muraglia grigia cui addossata la valle, si celano mille severe e graziose fantasie della natura, idilli placidi non senza maest, liriche fiere non senza dolcezza, vivi gli uni e le altre di appassionata vita, che da mattina a sera li va illuminando diversamente. Appartengono al mondo dimenticato. Quanti, tra i nostri lettori si riconoscono in queste righe? Penso non pochi visto come troppe volte si trasformano i nostri sentieri destate anche in luoghi che meriterebbero contegno e atteggiamento rispettoso. Un itinerario fogazzariano ha un tempo che non deve essere compresso e accelerato, quanto piuttosto dilatato e rallentato. Come dilatato e rallentato il tempo della lettura, con percorsi che devono rimanere aperti, per il viaggiatore o lettore, verso spazi liberi, fatti di curiosit, di attesa, di esplorazioni come ripensamenti o riflessioni. Dilatato, rallentato e immerso nel silenzio.

    Aveva sul viso il Passo Grande, tutto nero; a destra, in alto, le vette del bosco denso che sale il monte, scende nella valle, copre dorsi e valloni, ruscelli e laghetti con lorrore delle sue ombre...

    Turisti, per caso, a casa nostra: un modo per riscoprire il nostro territorio e i grandi autori, poeti, scrittori e giornalisti vicentini che sono stati protagonisti della letteratura italiana e che possono guidarci per le strade del vicentino, magari spingendoci a vedere i nostri paesaggi con occhi nuovi.

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  • Il meraviglioso getto dacqua del giardino parlava, invisibile, nella notte....

    SECONDA TAPPA

    ANTONIO fOGAz

    zArO

    Solo con questo spirito si pu affrontare un viaggio nei luoghi del Fogazzaro. Nei suoi testi lo scrittore vicentino non descrive ci che si vede, quanto interpreta un testo figurato, il paesaggio appunto, la natura, organismo vivente con le sue tensioni, lacerazioni, spazi sconfinati come abissi, che anticipano, precedono i drammi e le vicende stesse dei protagonisti dei romanzi. Io mi diverto a interpretare il loro linguaggio poich le montagne hanno per me senso e parola scriver il Fogazzaro nella prefazione al suo Diario di Viaggio in Svizzera (1868), sua prima opera illuminante, grazie anche agli studi di Fabio Finotti, che ne ha curata la prima edizione nel 1996.Detto questo, dobbiamo anche aggiungere che gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale hanno sconvolto il paesaggio fogazzariano: la villa di Elena a Seghe di Velo nel Daniele Cortis, Villa Carr, colpita durante la guerra fu malamente restaurata; la Montanina (per altro caso unico, forse, di abitazione reale dello scrittore che vi ambienta parte di un proprio romanzo, Leila) anche questa distrutta e ricostruita con cubature diverse, ampliate, seppur nel tentativo di mantenere limpianto originario cui non fu estraneo nellideazione lo stesso Fogazzaro; mutati profondamente i percorsi, i sentieri e gli stessi lineamenti del panorama, pensiamo anche solo allesplosione della cima del Cimone di Tonezza distrutta da una mina di guerra. Lurbanizzazione novecentesca, talvolta accelerata e quasi sempre priva di gusto, lesplosione di aree industriali laddove vera solo bosco o campagna, ma anche la furia degli elementi (si rammentino le devastazioni tragiche dellalluvione del 1966), hanno segnato il paesaggio fogazzariano, trasformandolo, mutandolo. Ma alcuni spazi rimangono intatti: chi vuole pu salire ancor oggi a Tonezza del Cimone seguendo lantica strada (chiusa al traffico) della Barcarola scoprendo immagini uniche sulla Valdastico assaporando, appunto con una lentezza fogazzariana il paesaggio immerso nel silenzio. Rimangono intatti alcuni luoghi, come Villa Velo, nel romanzo chiamata Villa Cortis, a Velo dAstico, che nellinvenzione fogazzariana muta il nome in Villascura. Il giardino francese, il bosco e il laghetto della villa sono luoghi ricorrenti nel Cortis e ancor oggi non privi di fascino e suggestioni: Fra questi due angoli, la gran porta che mette al giardino francese era aperta. Grigolo vi si affacci. Aveva sul viso il Passo Grande (Monte Priafor ndr), tutto nero; a destra, in alto, le vette del bosco denso che sale il monte, scende nella valle,

    copre dorsi e valloni, ruscelli e laghetti con lorrore delle sue ombre. Il meraviglioso getto dacqua del giardino parlava, invisibile, nella notte.... O ancora, non lungi dalla villa, il laghetto: Un filo derba non si moveva intorno al lago ovale di villa Cortis, non una fogliolina della sua corona di carpini. Lacqua, tutta bruna, sino a mezzo lago, dellimminente Passo Grande, tutta chiara, al di l, di nuvole argentee, non faceva una crespa; e anchesse le aride nuvole meridiane pendevano senza moto, temperavano la luce a quel sopore del lago, blandito dalla sommessa voce dellacqua che ventra e nesce. Era un riposo pieno di vita occulta, un trepido silenzio pieno di aspettazioni. Se qualche fiato veniva dal mezzogiorno, tutti i fili derba intorno al lago, tutte le foglioline appena nate dei carpini se lo dicevano; lacqua sola sapeva che non era ancora il gran vento meridiano del maggio, la gioia e la festa di tutti i boschi, di tutti i prati e di lei; lacqua non faceva una crespa e subito quel fiato ne andava via, tutto posava, tutto taceva ancora. Piccola curiosit extra-fogazzariana: il laghetto fu uno dei primi spazi dove si speriment, nei primi anni dellOttocento, litticultura in Italia. Ecco invece il bosco di villa Cortis: Bianche nuvole uscivano dalla cima del Passo Grande sulle vette degli alberi affollate a fronte e a sinistra del cancello; e il sole veniva meno sul breve prato scoperto, sulla stradicciuola che gira e si perde nei misteri del bosco, nel poema dellombra e della vita. Lao si ferm al cancello, guardando le nuvole. Elena intanto camminava adagio adagio verso il bosco, sperando, quasi, che gli altri sarebbero tornati indietro senza di lei. Avrebbe voluto perdersi l dentro, sola, per ore ed ore... E un rapporto intimo con la natura, quello che ci propone Fogazzaro, un dialogo continuo tra personaggi e ambiente naturale: Si ferm un momento ad ascoltar gli uccelli, a guardare, sul cipresso, il verde chiaro, i bei grappoli celesti delle glicine tremanti al vento nellombra pura del mattino; e lass verso il cielo le rupi del Corno Ducale tutte infocate dal sole. Anche i denti grigi del Rumano e tutta la lunga costa del Passo Piccolo in faccia alla loggia aveva il sole e lo stesso lo ritroviamo in questo passaggio La montagna velata di nebbia, i carpini in giro, lerbe cadenti dal ciglio della riva, e lei stessa, muta figura accorata, parevano inchinarsi al mistero dellacqua profonda, interrogarne il silenzio.

    In viaggio con Ftv_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

    Seghe di Velo: Linea 18 (Vicenza-Tonezza)Linea 19 (Vicenza-Lavarone)

    Tonezza: Linea 18 (Vicenza-Tonezza)

    Velo dAstico: Linea 18 (Vicenza-Tonezza)Linea 19 (Vicenza-Lavarone) Linea 37 (Schio-Arsiero)

    Montanina: Linea 37 (Schio-Arsiero)

    CONTINuA SuL PROSSIMO NuMERO

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  • MONdO SCUOLALinee FtvAbbONA

    MENTO

    STUdENTI

    Lo sconto della Provincia fa volare gli abbonamenti ad Ftv

    Tutte le linee, gli orari, le fermate e le tariffe Ftv sono consultabili sul sito www.ftv.vi.it

    Sono 15.589 gli studenti vicentini che hanno scelto di utilizzare per tutto lanno scolastico 2009/2010 i mezzi di trasporto Ftv per recarsi negli istituti di istruzione presenti sul territorio provinciale. Si tratta di un autentico record mai registrato prima nella storia di Ferrovie e Tramvie Vicentine e raggiunto grazie alliniziativa, fortemente voluta dal presidente

    della Provincia di Vicenza Attilio Schneck, di abbattere il prezzo dellabbonamento annuale ai mezzi di trasporto pubblico extraurbani, abbassando la normale tariffa fino a quasi la met. A fronte della possibilit di viaggiare tutto lanno in pullman con poche decine di centesimi al giorno, gli abbonamenti annuali ad Ftv hanno, quindi, fatto un considerevole balzo in avanti e sono passati dai 13.390 del 2008 ad, appunto, gli oltre 15mila e 500 di oggi. In sostanza, 2.199 studenti vicentini in pi hanno deciso, questanno, di affidarsi allazienda di trasporto provinciale per il tragitto da casa a scuola e ci costituisce certamente un risultato che premia la politica di incentivazione del mobilit pubblica messa in campo dallAmministrazione provinciale di Vicenza.La preferenza al mezzo pubblico di

    un numero crescente di studenti, in pratica, toglie dalla strada tante auto e motorini che farebbero altrimenti parte del traffico cittadino e dellinquinamento delle nostre citt. Ogni giorno, prendendo a riferimento i soli istituti di istruzione superiore della provincia, circa 36mila studenti affrontano un viaggio, pi o meno lungo, per recarsi a scuola. Bene, di questi, solo considerando Ftv (ma ricordiamo che in provincia operano anche societ di trasporto in concessione, che hanno usufruito anchesse della medesima agevolazione), attualmente oltre il 40 per cento si muove con gli autobus pubblici extraurbani e si tratta soprattutto di coloro che hanno il tragitto pi lungo. Risulta quindi evidente che lagevolazione introdotta dalla Provincia ha avuto un forte impatto sia economico che di ecosostenibilit.

    Grazie allagevolazione tariffaria, fortemente voluta dal presidente attilio schneck, Ferrotramvie vicentine registrano un autentico record nella sottoscrizione di abbonamenti annuali studenti, che salgono a quota 15.589 (+ 16,4%)

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  • bASSANO

    dEL GrAPPA

    Splendide e tranquille passeggiate in riva al Brenta; itinerari avventurosi, dal rafting sul fiume alla discesa in grotta; tanta cultura e il piacere della buona tavola, che qui sinonimo di grappa, certo, ma anche di una tradizione enogastronomica davvero unica. Il Bassanese offre, al visitatore vicentino e al turista, tutto questo e molto altro ancora. E a dimostrarlo il percorso che descriviamo di seguito (uno dei tanti possibili) caratterizzato da una sua particolarit: il fatto di utilizzare esclusivamente, in un sabato qualsiasi (ma anche in ogni altro giorno feriale), i mezzi del servizio pubblico extraurbano delle Ferrovie e Tramvie Vicentine. Per dire che a bordo dei pullman Ftv ci si pu spostare non solo per i propri impegni lavorativi o scolastici, ma anche per turismo o pi semplicemente per trascorrere piacevolmente qualche ora del proprio tempo libero.

    Bassano del Grappa e il fiume Brenta al centro di un itinerario tutto da compiere con i mezzi pubblici di Ferrovie e tramvie vicentine.e per chi viene da vicenza o schio alcune immancabili tappe di avvicinamento

    Viaggiare, nel lento (ma non troppo) scorrere del fiume

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    Per il materiale fotografico si ringraziano: IAT Bassano del Grappa www.magicoveneto.it Nicola Zanettin Studio Bozzetto

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  • 1* La villa e il monaco Allora partiamo! Lappuntamento allautostazione di Bassano del Grappa, dove prendiamo il bus della linea 49 per Collicello. Poche fermate in citt ed eccoci appena fuori dal centro, dove scendiamo a SantEusebio. Troviamo davanti a noi la splendida Villa Angarano Bianchi Michiel, realizzata, attorno al 1540, per volere di Giacomo Angarano su progetto del Palladio, che per ne realizz solo le barchesse. La villa visitabile esternamente, ma il colpo docchio, da un punto di vista scenografico, merita certamente una sosta. Da qui il consiglio quello di spostarsi sullanello ciclopedonale del Brenta, che passa proprio per San Eusebio e incamminarsi, tenendo il fiume alla propria

    destra, verso Campese. La nostra meta, al di l della bella passeggiata immersi nellambiente fluviale, il celebre monastero che si trova in questa frazione di Bassano e che fu fondato nel 1128 da Ponzio, abate di Cluny. Allinterno della chiesa sepolto il pi insigne poeta parodico-verista in lingua maccheronica, il monaco benedettino Teofilo Folengo, meglio noto come Merlin Cocai, al cui nome legata lattivit di una nota associazione culturale e di una apprezzata rassegna enogastronomica che si ispira alla cucina del Rinascimento.

    2* Un tuffo nelle tradizioni e nellarteA Campese riprendiamo il pullman Ftv della linea 49 e puntiamo dritti a Valstagna. Qui scendiamo in centro e ci spostiamo in via Garibaldi per una visita al Museo Etnografico Canal di Brenta www.museivalstagna.it , che offre una ricca raccolta e catalogazione di strumenti e attrezzi popolari che ben testimoniano le antiche usanze locali. Se poi attraversiamo il ponte sul Brenta, in pochi minuti a piedi raggiungiamo la localit Carpan (in comune di San Nazario) dove troviamo il Museo

    > Villa Angarano Bianchi MichielRealizzata, attorno al 1540,

    per volere di Giacomo Angarano su progetto del Palladio.

    > Chiesa di Santa Croce, Tomba di Teofilo Folengo e Monastero La bellezza del luogo merita una bella passeggiata. Chi invece vuole saperne di pi sullattivit dellassociazione Amici di Merlin Cocai pu visitare il sito www.teofilofolengo.org . Proprio in questo periodo, poi e fino al 16 aprile si tiene la rassegna enogastronomica A tavola con Merlin Cocai organizzata dal ristoratori del Macaronicum Collegium il cui fulcro costituito dagli operatori bassanesi aderenti allUmce-Confcommercio.

    > Museo Etnografico Canal di BrentaIl museo offre tre interessanti percorsi. Il primo rappresenta la vita attorno al fiume, importante arteria di comunicazione con la pianura veneta sulle cui acque fluitavano annualmente migliaia di tronchi; il secondo sviluppa il tema della coltivazione del tabacco introdotto nella zona nel secolo XVII; il terzo la trasformazione del paesaggio con la creazione dei terrazzamenti (le masire) utilizzati per coltivare il tabacco.

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  • del Tabacco e del recuperante www.comunitamontanadelbrenta.vi.it/turismo/tabacco.htm , che illustra come la gente di qui, per molti anni, avesse riposto in questa coltivazione il suo unico sostentamento. Non potr mancare, proprio nelle vicinanze, una tappa allo Studio Museo dellartista Gianni Visentin, con le sue porcellane e ceramiche, le sculture e le pitture, nonch gli originali di opere ospitate dai musei di tutto il mondo www.giannivisentin.com

    3* allavventura sul BrentaDopo aver capito, visitando i musei, il ruolo del fiume Brenta nella storia di queste vallate, il momento di viverlo, questo splendido corso dacqua attorniato da paesaggi mozzafiato. A Carpan prendiamo allora la linea 48 che da Enego porta a Bassano e scendiamo, dopo un paio di chilometri, alla fermata Merlo. Qui si pu fare unautentica immersione negli sport fluviali grazie allattivit di Onda Selvaggia www.ondaselvaggia.com , che da anni permette di vivere il Brenta con attivit quali rafting, canoa, hydrospeed accompagnati da maestri e istruttori. In ogni caso il Brenta, da queste parti, rimane una grande risorsa per suggestive passeggiate ed escursioni: unesperienza da non perdere (in questo periodo solo su appuntamento) una visita alle grotte di Oliero www.valbrenta.net

    4* a piedi verso il Ponte VecchioE il momento di risalire in autobus e tornare verso Bassano. Basta prendere il pullman della linea 48 per un viaggio comodamente seduti, ma se si vuole fare ancora una bella passeggiata il consiglio di scendere a Solagna e poi

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    < Rafting sul BrentaIl rafting una discesa in canotto su un corso dacqua, in questo caso il Brenta, che conserva un ambiente naturale ancora intatto e che pu essere affrontato anche da coloro che non hanno mai provato questo tipo di sport. Il divertimento assicurato perch non manca proprio nulla: onde, rapide, rulli

    Le Grotte di OlieroLe Grotte di Oliero sono un macroscopico e straordinario fenomeno carsico presente nella Valbrenta legato alle sorgenti dellOliero. Il sistema - visitabile dal pubblico (in questo periodo solo su appuntamento) - composto da quattro grotte chiamate Covol dei Assassini, Covol dee Soree, Covol dei Veci e Covol dei Siori. Per lescursione rivolgersi alla Valbrenta Team. Si tratta di una societ, costituita da canoisti, insegnanti di sport fluviali, guide naturalistiche ambientali ecc. che oltre alla visita alle grotte di Oliero offre anche una serie di attivit che hanno al centro il fiume Brenta: si va dal rafting al river trekking, fino agli itinerari che coniugano passeggiate e spostamenti in battello www.valbrenta.net

    La ciclopista del Brenta

    > Bassano e i suoi museiDue tappe di notevole interesse a Bassano sono il Museo Civico e i musei di Palazzo Sturm. Il primo comprende la Pinacoteca con la pi ricca collezione dei dipinti di Jacopo dal Ponte detto il Bassano (lanno prossimo, tra laltro, si celebra il Cinquecentenario della nascita di Jacopo dal Ponte); a palazzo Sturm, uno dei pi belli della citt, ha sede il Museo della ceramica e il Museo Remondini, dedicato alla produzione settecentesca di stampe.

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    Fotografa di www.magicoveneto.it

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  • IAT Bassano del GrappaUna squadra al vostro servizio Rivolgendosi allufficio IAT di Bassano del Grappa, che ha collaborato alla stesura di questo articolo, possibile ottenere materiale informativo su tutte le mete indicate. Lufficio aperto 365 giorni lanno con il seguente orario:9:00 - 13:00; 14:00 - 18:00

    Largo Corona dItalia, 35 - Bassano del GrappaTel. 0424524351 fax 0424525301E-mail [email protected] Web: www.vicenzae.org

    prendere unaltra volta lanello ciclopedonale del Brenta in direzione Bassano, passando per Pove. La passeggiata dura circa 1ora e mezza e segue il fiume in unautentica immersione nella natura che ci accompagna gradatamente nel cuore di Bassano del Grappa, vale a dire il palladiano Ponte Vecchio, autentico simbolo della citt.C il tempo per una visita ai principali monumenti (la Loggia del Podest e il palazzo del Comune; la Torre Civica, palazzo Bonaguro, il palazzo Pretorio, piazzotto Monte Vecchio e il Monte di Piet) o alle bellissime chiese (il Duomo di Santa Maria in Colle, le chiese di San Francesco, San Giovanni e di San Donato).

    Ma prima di lasciare il Ponte meritano una tappa il Museo degli Alpini e la sua taverna aperta al pubblico; la Grapperia Nardini, lo storico locale che sorge proprio allimbocco del Ponte Vecchio e il Museo della Grappa Poli.

    5* Oh che bel castello!Dopo un bel giro nel caratteristico centro di Bassano si pu tornare allautostazione Ftv e scegliere tra i collegamenti pubblici a molte altre localit da scoprire o riscoprire. La nostra proposta, in questo caso, invece quella di avvicinarci alla citt del Grappa da altre aree della

    Museo della Grappa Poli Nel Poli Museo della Grappa (Ponte Vecchio) la storia della distillazione e della grappa vengono presentate in uno spazio raccolto e suggestivo, attraverso un percorso didattico breve ma esauriente.

    > Grapperia NardiniLa distilleria Nardini stata fondata nel 1779 e si pu ancora fare un salto indietro nel tempo visitando la sua sede storica sul Ponte Vecchio, che conserva gelosamente lantico banco di mescita, i boccali e i tavoli da osteria. Poco distante sorge lo stabilimento, dove la modernit sottolineata dallauditorium e dal nuovo spazio di ricerca Bolle, unavveniristica struttura di acciaio e cristallo progettata dallarchitetto Massimiliano Fuksas. www.nardini.it

    MarosticaChi non conosce la celebre Piazza degli Scacchi? Le mura, con merli e torri, collegano poi il Castello Inferiore a quello Superiore con uno straordinario panorama. Fo

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  • provincia, pregustandosi quanto questo comprensorio pu offrire con alcune tappe intermedie. Da Vicenza, ad esempio, si pu scegliere di raggiungere Bassano con la linea 5 che passa per Marostica. In questo caso, prima della Citt degli Scacchi, possiamo fare una breve tappa a Schiavon, nelle distillerie Poli, dove le visite sono gradite su appuntamento. www.poligrappa.com . Quindi arriviamo a Marostica e il suo suggestivo centro, dove il consiglio una bella passeggiata verso il Castello Superiore costruito dagli Ezzelini attorno al 1100 (quello Inferiore, invece, fu costruito da Cangrande dopo il 1311). Prima di arrivare sulla cima, per, una deviazione originale la visita al Museo Ornitologico Angelo Fabris(aperto solo la domenica e gli altri giorni su appuntamento) www.museoornitologico.org

    6* Nel regno della ceramica Sempre da Vicenza una scelta alternativa invece quella di prendere la linea 47 che ha destinazione Bassano, ma via Nove. Una tappa di avvicinamento interessante quella di Cartigliano: nella chiesa dei Santi Simone e Giuda presente un ciclo di affreschi, datato 1575, che la testimonianza pi completa dellattivit di Jacopo dal Ponte e del figlio Francesco come frescanti. Sempre a Cartigliano, in pieno centro, sorge la splendida Villa Morosini Cappello, con la facciata ovest rivolta verso il fiume Brenta e la caratteristica loggia ionica. A pochi passi dal centro si pu quindi visitare il parco faunistico Cappeller, unoasi verde di 40mila metri quadrati che ospita

    al suo interno centinaia di specie animali www.parcocappeller.it .Riprendiamo il nostro pullman e proseguiamo per qualche chilometro fino a raggiungere Nove, dove la tappa dobbligo il Museo Civico della Ceramica www.ceramics.it/museo.nove . Nove poi un pullulare di aziende produttrici e non sar difficile varcare qualche cancello per ammirare dal vivo i processi di lavorazione.

    > Museo della Ceramica di NoveLa collezione esposta nel museo, ripartita per epoche, documenta ampiamente la storia della ceramica veneta, novese e vicentina in particolare, dal 700 ai nostri giorni, oltre a presentare alcuni interessanti oggetti di epoche precedenti.

    Chiesa Santi Simone e GiudaIl ciclo di affreschi raffigura, nelle quattro

    vele della volta, un Evangelista che dialoga con un Padre della Chiesa.

    foto Bozzetto - www.bozzettofoto.it

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    > Museo Ornitologico Angelo Fabris La collezione Massimino Dalla Riva, presente nel museo, una delle esposizioni europee di maggior prestigio, con oltre 1500 esemplari perfettamente conservati. Il museo effettua anche dimostrazioni di volo degli uccelli da preda, al fine di consentire un miglior apprendimento delle nozioni esposte nelle sale espositive.

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  • In viaggio con FtvTutte le localit del Bassanese descritte in questo servizio sono collegate dai mezzi Ftv, basta scegliere la linea giusta e verifcare gli orari su www.ftv.vi.it. Eccone un breve vademecum:Bassano del Grappa: (autostazione) 5 (Vicenza- Marostica-Bassano) - 41 (Asiago-Conco Marostica-Bassano) - 42 (Asiago-Conco-Predipaldo-Bassano) 43 (Rubbio-Tortima-Marostica-Bassano) - 44 (Schio-Thiene- Breganze-Marostica-Bassano) - 46 (Bassano-Rossano- Castione-Mottinello) - 47 (Vicenza-Tezze-Cartigliano-Nove- Bassano) - 48 (Bassano-Primolano-Enego) - 49 (Collicello- Costa- Valstagna-Bassano)San Eusebio: 49 (Collicello-Costa-Valstagna-Bassano)Campese: 49 (Collicello-Costa-Valstagna-Bassano) Valstagna: 49 (Collicello-Costa-Valstagna-Bassano)Carpan: 48 (Bassano-Primolano-Enego)Oliero: 49 (Collicello-Costa-Valstagna-Bassano) Schiavon: 5 (Vicenza-Marostica-Bassano) Marostica (autostazione): 5 (Vicenza-Marostica-Bassano) - 20 (Vicenza-Campana) 41 (Asiago-Conco-Marostica-Bassano) - 43 (Rubbio-Tortima- Marostica-Bassano) 44 (Schio-Thiene-Breganze-Marostica-Bassano)Cartigliano: 47 (Vicenza-Tezze-Cartigliano-Nove-Bassano)Nove: 44 (Schio-Thiene-Breganze-Marostica-Bassano) 47 (Vicenza-Tezze-Cartigliano-Nove-Bassano)Breganze: 20 (Vicenza-Campana); 21 (Vicenza-Breganze-Lusiana S. Caterina-Conco) 22 (Thiene-Breganze-Lusiana S. Caterina-Conco) 44 (Schio-Thiene-Breganze-Marostica Bassano)

    Museo del Maglio di BreganzeIl museo propone una visita guidata al luogo di lavoro e allannesso brolo, dove si possono ammirare la roggia, con i salti dacqua, le sue chiuse e le due ruote esterne. Suggestiva la dimostrazione sulla lavorazione del ferro a caldo e sul funzionamento dellantico maglio ad altalena. Visita su prenotazione (info 0445 873908).

    PULLMAN

    7* Tempo per un buon bicchiere Abbiamo parlato di grappa, di buona cucina e non potevamo certo dimenticare il vino. Tra Bassano del Grappa, Marostica, Mason, Molvena, in unarea che si estende sulla Pedemontana comprendendo

    alcuni comuni dellAlto Vicentino, troviamo la Doc Breganze. Per scoprirla non si deve far altro che salire sulla linea 44 Schio-Bassano e fermarsi, appunto,

    a Breganze. Ad accoglierci, in centro paese, la Cantina Beato Bartolomeo (che da sola copre una quota consistente della produzione Doc locale) e il suo punto vendita attrezzato anche per degustazioni. Pu essere la partenza di una camminata sulle colline e nelle campagne circostanti, magari seguendo le indicazioni della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze. Gi che si a da queste parti, per, da consigliare una

    visita anche al Museo del Maglio, un luogo davvero suggestivo a pochi passi dal centro del paese.Ovviamente, da Breganze, cos come da Nove e da Marostica, facile raggiungere Bassano con i mezzi delle Ferrovie e Tramvie Vicentine e partire per un nuovo itinerario. Basta un biglietto valido e la voglia, una volta tanto, di viaggiare con lautista.

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  • La grande mostra Palladiana segna un nuovo record di visitatori: dopo lexploit di Londra e la straordinaria partecipazione di pubblico a Barcellona, questa volta tocca a Madrid - a pochi passi dal museo del Prado, in Calle Ruiz de Alarcn - rendere omaggio ad Andrea Palladio. Per il 2010, poi, il grande salto oltreoceano e larrivo a New York. Le stime di oltre mezzo milione di visitatori complessivi della mostra potrebbero anche essere colte gi nel corso di questo 2009: un risultato straordinario per una mostra di architettura, ma anche un volano eccezionale per la nostra realt vicentina. Non a caso la Provincia di Vicenza ha accompagnato, assieme a Vicenza guidata da Vladimiro Riva, questa straordinaria esperienza anche promozionale e di diffusione dellimmagine

    eventi

    PALLAdIO

    BieNVeNiDO PaLLaDiOE il saluto che ci ha riservato Madrid, dove la mostra dei Cinquecento anni stata accolta calorosamente, accompagnata dai grandi successi di Londra e Barcellona. Prossima tappa: New York, ma intanto samo pronti a goderci il traguardo del mezzo milione di visitatori atteso entro la fine dellanno

    di Dino Secco Vicepresidente Provincia di Vicenza (nella foto)

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  • del nostro territorio, organizzando, a fianco delle iniziative culturali che ruotano attorno alla mostra, proprie proposte mirate, coinvolgendo in particolar modo la stampa e i tour operators. Cos accaduto nella compassata Londra, nella prestigiosa sede dellIstituto Italiano di Cultura, come gi in precedenza a Vienna: straordinaria la partecipazione di professionisti del settore nella solare Barcellona, dove sono stati almeno un centinaio i partecipanti alla conversazione sulle bellezze architettoniche vicentine in una suggestiva location nel Barrio Gotico, grazie alla collaborazione di Laura Della Rocca della delegazione spagnola dellEnte Nazionale del Turismo italiano. Per la Spagna, con le sue doppie esposizioni di Madrid e Barcellona, il Consorzio Vicenza ha tradotto e proposto il film sui contemporanei abitanti delle ville palladiane, suscitando curiosit, ma anche ottenendo un grande successo per Los Palladianos, singolare lungometraggio che ha stregato il pubblico degli addetti ai lavori, tra i quali i rappresentanti di Wagons Lits, Ussia tour, Albatour ed Exotis viatges, importanti nomi del mondo turistico spagnolo, insieme ai giornalisti della stampa, sia catalana sia castigliana. Se il lungometraggio, come le conversazioni sullopera palladiana, hanno colpito gli ospiti, altrettanto significativa stata laccoglienza per la gastronomia vicentina dominata dai sapori palladiani con le cene firmate da Enzo Gianello: una terrazza spagnola che profumava di spumante durello, prosciutto e fichi, bigoli con lanatra e dolci vicentini; non stata una sfida, certo, ma aver ottenuto consensi

    lusinghieri anche sul fronte enogastronomico, soprattutto nella Barcellona dei grandi chef pluristellati, stata unaltra grande soddisfazione e va dato merito a Carla Padovan, segretaria del Consorzio Vicenza che ha coordinato gli eventi spagnoli, e alle sue collaboratrici Rossella Bergamo e Sonia Capitanio, daver svolto un incredibile lavoro promozionale: il successo anche delle nostre iniziative, nasce da un mix di dedizione, professionalit e competenza. Del resto, nel mercato del turismo, il fai da te e il dilettantismo sono banditi. Leco della mostra palladiana nella stampa straniera stato superiore alle attese e ci un ottimo viatico per il futuro: negli anni a venire noi pensiamo che la ricaduta di questa azione promozionale possa essere importante per Vicenza e il suo territorio. Ma ci sar possibile solo se riusciremo a fare squadra e a proporre offerte turistiche credibili e appetibili per un mercato che, per il Vicentino, tutto da esplorare. Questo mercato non pu essere aggredito solo dallente pubblico: lofferta turistica deve nascere dalla profonda convinzione, e investimento, del privato ovviamente agevolato dal pubblico e non vessato da una burocrazia assurda, da vincoli eccessivi o da un accesso al credito ancora farraginoso. Non dimentichiamo che esiste anche una imposizione fiscale, si pensi al differenziale Iva rispetto alle altre nazioni, che andrebbe rivista: il turismo in Veneto la principale azienda. Nel Vicentino pu diventare unimportante voce sia in termini di produzione di reddito, sia occupazionale, sia nellimpresa turistica propriamente detta, sia in quella collaterale e accessoria. Ci attendono occasioni e date importanti, prima fra tutte la straordinaria occasione per un rilancio dellopera palladiana con linaugurazione della restaurata Basilica di Vicenza prevista per il 2011: il momento sar eccezionale per riagganciarci al lavoro svolto durante il 2008 e il 2009 attorno alla grande mostra del Palladio500. La Provincia, il Consorzio Vicenza, sono ben consci di questa sfida e auspicano che il 2010 possa essere un altro anno di forte promozione nel territorio: limpresa privata che sapr investire nelle proprie strutture, nella propria offerta, pu contare su una straordinaria opportunit, data da un territorio straordinario per un turismo eco-consapevole, curioso, raffinato, che cerca nuovi stimoli nellarte, nella cultura, ma anche nel paesaggio come nellenogastronomia. Noi, come Vicentino, le carte da giocare le abbiamo e non a caso la Provincia continuer, assieme a Vicenza, la sua opera di promozione: ma al tavolo del gioco devono sedersi anche i privati e credere che questa partita si possa vincere. E si badi bene, questo non un gioco dazzardo, ma di intelligenza e lungimiranza.

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  • fTv

    UN SaTeLLiTe ci GUiDeRa viaggiare con Ftv sar pi facile grazie ad Info Mobilit, un programma che render disponibile in tempo reale, su internet e telefonino, la posizione dei mezzi e lorario di arrivo ad ogni fermata. e la nuova frontiera dellazienda di trasporto pubblico locale della Provincia, che per la sua capacit tecnologica anche stata scelta per testare il progetto Galileo della Commissione europea

    di Diego Trevisanph. Nicola Zanettin

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  • UN SaTeLLiTe ci GUiDeRa

    INfO MObILIT fTv

    Quanto sei utile, Grande Fratello!

    Facciamo un passo indietro per ca-pire come si arrivati fin qui. Tutto ha inizio circa 9 anni fa spiega il presidente Baruchello quando Ftv ha deciso di adottare un sistema di localizzazione degli autobus. Prima stato il Gsm, poi, per una questione di costi, stato il Gps, oggi il Gprs che, oltre al posizionamento dei mezzi, ci d molte pi possibilit sul fronte dei dati rilevabili. Il sistema di localizzazione chiamato in gergo tecnico a palline, nel senso che il mezzo, passando per un percorso

    preciso, lancia dei messaggi a dei rilevatori collocati lungo la via, i qua-li girano la comunicazione alla sala operativa, che visualizza la posizione del bus su una mappa a computer. Il tutto, fino a ieri, serviva allazien-da per un controllo gestionale. I dati confluiscono infatti in un cervellone informatico dove vengono incrociati con altre informazioni: Ad esempio spiega Baruchello quelle prove-nienti dalla bigliettazione automati-ca, che ci permette di valutare luti-lizzo che lutenza fa dei nostri mezzi. Abbiamo quindi oggi un sistema di controllo totale e assoluto sulla flot-ta Ftv, che ci permette di registra-

    re ogni accadimento: la puntualit, laffollamento, addirittura quando e dove lautista ha aperto e chiuso le porte per far salire e scendere i passeggeri. Insomma un Grande Fratello buono e cos bravo che lEu-ropa ce lo invidia.

    Leuropa ci manda sul satellite

    Con queste premesse tecnologiche e gestionali, per Ftv il passo ad un sistema informativo mirato alluten-za in grado di dare notizie in tempo reale ai viaggiatori stato certo impegnativo, da un punto di vista

    M attina presto a casa di Pietro, studente. Il computer acceso e nello schermo un segnale luminoso indica, su una mappa della provincia di Vicenza, la posizione del pullman sul quale, di l a poco, dovr salire. Il video parla chiaro: mancano cinque minuti prima dellarrivo del mezzo pubblico alla fermata. Pietro esce, percorre a piedi cento metri ed ecco, alla svolta della strada, apparire la corriera bianca e rossa di Ftv. Sale e si siede comodamente: impiegher circa 20 minuti prima di giungere allautostazione dove Pietro effettuer il cambio per prendere unaltra linea che lo condurr alla sua scuola. Una volta arrivato, un tabellone luminoso da 46 pollici indica che il mezzo sul quale ha viaggiato, a causa di un incidente incontrato sul percorso, arrivato con 5 minuti di ritardo. Nessun problema per, Pietro e tutti gli altri studenti che come lui devono effettuare quel cambio, non

    hanno perso la coincidenza: lautista del pullman che dovr trasportarli a destinazione, infatti, stato avvisato in tempo reale del problema e li ha attesi. Pietro si affretta a salire sul secondo pullman e prende in mano il cellulare, si collega ad uno speciale servizio Ftv studiato per la consultazione con apparecchiature mobili e controlla se lora di arrivo prevista rispettata. Tutto ok, anche oggi giunger puntuale a scuola.Fantasia? No, nulla di futuribile o fantascientifico: quanto potranno sperimentare, nel giro di alcuni mesi, gli utenti dei servizi di trasporto pubblico locale di Ferrovie e Tramvie Vicentine, autentico fiore allocchiello della Provincia di Vicenza e dellassessore ai trasporti Cristiano Sandon.Il merito di tutto questo sta nelle scelte tecnologiche compiute negli ultimi anni dal management dellazienda guidata dal presidente Valter

    Baruchello, ma la chiusura del cerchio, il passaggio da un sistema gestionale estremamente avanzato ad uso per esclusivamente interno, alleffettiva fruibilit di tutta questa tecnologia a vantaggio dellutenza ha un nome: Info Mobilit.

    La sala operativa Ftv dove confluisconoi dati di mobilit dei mezzi

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  • fTv

    concettuale, ma anche molto breve. Ecco allora che, grazie alla consulen-za della societ Plus Service, stato introdotto in Ferrotramvie il Super-driver, un software che integra i dati provenienti dalla localizzazione satel-litare e li rende disponibili sul web. Linterfaccia per lutente molto semplice. Baster infatti collegarsi al sito di Ftv, digitare la localit di partenza e quella di arrivo ed ecco apparire una mappa: prima di tutto ci saranno le indicazioni su come raggiungere a piedi la fermata pi vicina e quanto ci si impiega. Quindi

    si conoscer in tempo reale lorario previsto di passaggio del mezzo, la cui posizione viene immediatamente localizzata. Infine si potr conoscere anche il tempo stimato di arrivo a destinazione. E per chi non ha In-ternet? Nessun problema, le stesse informazioni saranno reperibili anche via cellulare, sia navigando, sia spe-dendo un sms ad un apposito nu-mero della centrale operativa. E per chi poi di tecnologia non ci capisce molto, ecco i tabelloni elettronici che saranno collocati (grazie alla sponso-rizzazione della societ Ideasystem

    di Vicenza) in 15 nodi strategici del servizio di trasporto pubblico Ftv e che riporteranno gli orari di arrivo e partenza dei mezzi, gli eventuali ritar-di, le coincidenze e cos via. Met-tere in piedi un sistema informativo di questo tipo molto pi difficile di quanto si pensi spiega lassessore provinciale al Bilancio e ai Trasporti Cristiano Sandon per questo Ftv, di cui lAmministrazione Provinciale detiene il 97 per cento delle quote, diventata una sorvegliata specia-le della Commissione Europea, che lha coinvolta nella sperimentazione del nuovo sistema di localizzazione satellitare Galileo. Fa piacere che la nostra azienda sia sotto i riflettori dellEuropa, vuol dire che si lavora-to bene e che gli investimenti realiz-zati, in nuovi mezzi e in nuove tecno-logie, hanno effettivamente elevato gli standard del trasporto pubblico locale nel Vicentino.

    Primo step, la Banda SIl primo step di avvicinamento di Ftv ad un avanzato sistema di localizzazione satellitare quale sar Galileo consiste nelladozione della Banda S. Si tratta di una integrazione dellattuale Gps, possibile grazie al satellite Eutelsat W2a, lanciato lo scorso 30 marzo da Baikonour, in Kazakhstan. Quale la differenza? Per certi versi enorme perch la Banda S non si limita a localizzare il mezzo, ma offre anche una serie di servizi innovativi. Prima tra tutti i canali Tv, che possono essere sempre visti con la qualit massima anche in movimento. Se si pensa alle potenzialit dei canali tematici, ecco che integrando localizzazione satellitare e televisione potremmo ricevere un bel filmato sui prodotti tipici del vicentino solo passando in autostrada vicino alluscita della nostra citt. Nel caso di Ftv, invece, la Banda S pu offrire servizi utili proprio in tema di info mobilit, quali ad esempio la gestione del traffico, chiamate di soccorso, segnalazione ingorghi ecc.

    Nelle fotoLa conferenza stampa di presentazione del sistema Info Mobilit che sar operativo in Ftv. Da sinistra il presidente di Ftv Valter Baruchello, il capo di Gabinetto della Commissione Europea Antonio Preto, il presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck e il direttore generale di Ftv Francesco Gleria

    Come funziona Info Mobilit sul Sistema Galileo. Nello schema, le connessioni ed i controlli che permettono il flusso di informazioni

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  • INfO MObILIT fTv

    Locchio di Galileo

    A confermare tutto questo larrivo a Vicenza, in una visita agli impianti Ftv realizzata nellagosto scorso, di Antonio Preto, Capo di Gabinetto del Commissario Europeo ai Trasporti Antonio Tajani. La motivazione? Ve-dere dal vivo il livello tecnologico raggiunto dallazienda e confermare cos la partecipazione di Ftv al pro-getto pilota che vedr, entro il 2013,

    oltre 30 satelliti orbitanti dare vita al primo sistema di rilevazione satelli-tare tutto europeo. Il progetto, che coinvolge ovviamente lAgenzia Spa-ziale Europea, ha rilevanza strategica (visto che oggi si utilizzano satelliti statunitensi, per il Gps) e va ovvia-mente testato nel suo work in pro-gress. Cos Ftv far da cavia, pri-ma adottando un sistema misto denominato Banda S (vedi box), pi preciso del Gps e poi, quando

    sar operativo, per passare diretta-mente a Galileo. Per i gestori dei sa-telliti europei si tratta di un bel test, perch ogni giorno sono su strada ol-tre 250 mezzi Ftv, oltre a quelli delle altre aziende pilota individuate in ambito continentale.Nel frattempo i vicentini ne godranno tutti i vantaggi, viaggiando sui mezzi di una delle aziende tecnologicamen-te pi allavanguardia dEuropa.

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  • Prima un briefing con i tecnici di Ftv e delle societ che hanno contribuito a progettare larchitettura tecnologica dellazienda; poi un giro tra i pullman e le strutture, per vedere, nella pratica, come funziona questo piccolo gioiellino nel settore del trasporto pubblico locale che lEuropa ci invidia. Al termine della sua visita in Ferrotramvie Vicentine, Antonio Preto - Capo di Gabinetto del Commissario Europeo ai Trasporti (e vicepresidente della Commissione) Antonio Tajani - non nasconde la sua soddisfazione che, da vicentino doc ( originario d Valdagno) doppia.Non lo dico per campanilismo. Qui c realmente uneccellenza, un punto avanzato di innovazione che si pu portare in Europa come esempio di best practice. Si pu

    partire proprio da casi come quello di Vicenza per avviare in tutto il Continente un percorso virtuoso, che renda il trasporto pubblico locale davvero attraente.

    Perch questa attenzione al ruolo del trasporto pubblico locale da parte della Commissione Europea?

    Perch fondamentale per i nostro obiettivi di polis, che prevedono proprio lincentivazione della mobilit sostenibile, la riduzione delle emissioni in atmosfera e del congestionamento del traffico. E poi c una considerazione sociale. Entro il 2060 il 30 per cento della popolazione europea sar costituita da over 65 e linvecchiamento dei cittadini chiede di approntare un servizio di trasporto pubblico efficiente, oltre

    che attento anche agli utenti disabili o a mobilit ridotta.

    Ma il trasporto pubblico locale nelle nostre citt non manca di certo. Cosa c allora che non va?

    Che spesso non proprio attraente, un servizio messo l per chi lo vuole usare, senza una logica di mercato in grado di far crescere la clientela, di incentivarlo.

    La soluzione allora qual ?

    Ci sono in Europa esempi di aziende che hanno intrapreso strade nuove per invertire questa tendenza. Ftv in questo senso, come dicevo, uneccellenza e non a caso labbiamo coinvolta quando si trattato di scrivere il libro bianco della mobilit pubblica europea. Qui ci sono gli ingredienti giusti da

    SUi TRaSPORTi GiOcO iN caSa

    il valdagnese Antonio Preto Capo di Gabinetto del Commissario europeo ai trasporti antonio tajani. e tornato nella sua vicenza per studiare da vicino il caso Ftv: E un esempio di eccellenza da diffondere a livello internazionale

    fTv

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  • usare per un effettivo rilancio del trasporto pubblico.

    Quali?

    Il primo elemento linformazione: se lutente pu ricevere con facilit, come avverr a breve in Ftv con lavvio di Info Mobilit, notizie sugli orari, sui percorsi, se pu pianificare il suo viaggio conoscendo in tempo reale i dati di partenza e di arrivo, i costi, gli eventuali ritardi e cos via, certamente sar pi orientato ad usare un mezzo pubblico piuttosto che uno privato. E poi c la politica tariffaria, che deve rendere pi appetibile il trasporto pubblico. Anche su questo tema la Provincia di Vicenza, proprietaria di Ftv, ha fatto molto, soprattutto nei confronti delle fasce deboli della popolazione come giovani e anziani.

    Anche poter viaggiare con un unico biglietto in tutta Europa sarebbe una bella semplificazione, ma forse una chimera.

    E un obiettivo ancora lontano. Ma se tutte le aziende adotteranno, come ha fatto Ftv, la smart card dove caricare i titoli di viaggio, ecco che avremo un primo importante passo verso il borsellino elettronico, una sorta di carta prepagata da usare sui mezzi di qualsiasi societ di trasporto, senza obbligare il viaggiatore a cambiare biglietto.

    Per rilanciare il trasporto pubblico locale serve a suo avviso pi un cambio di mentalit di aziende e utenti o pi un cambio tecnologico?

    Tutti e due questi elementi giocano un ruolo cruciale. Certo, le

    tecnologie oggi, come ad esempio quella satellitare, ci aiutano ad usare meglio le infrastrutture, aspetto non secondario, e a migliorare le performance gestionali e di servizio allutenza. Solo cos, garantendo maggiore efficienza, possiamo facilitare un cambio di cultura nellambito del trasporto pubblico locale.

    Come vede il futuro di Ftv?

    I traguardi raggiunti sono davvero notevoli. Non a caso labbiamo coinvolta nel progetto pilota che sperimenter lavvio del sistema di localizzazione satellitare europeo Galileo. Per quanto ci riguarda, dunque, Ftv gi un punto di riferimento nel network che si svilupper tra le migliori aziende europee di mobilit urbana ed extraurbana.

    INfO MObILIT fTv

    SUi TRaSPORTi GiOcO iN caSa

    Nelle fotoAntonio Preto in visita alle FTV

    Il Commissario Europeo ai Trasporti Antonio Tajani (a destra) ed Antonio Preto, Capo di Gabinetto

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  • biLanCio

    PrOvINCIA

    La crisi ha colpito il Vicentino in maniera molto par-ticolare: questa la terra del popolo delle partite Iva, della piccola e media impresa, dellartigianato con forte vocazione allexport: chiaro che una crisi, vissuta in maniera pi dirompente in altre nazioni, penso alla Spa-gna o anche alla Germania per non parlare degli Usa, qui lasciasse un segno anche pesante. Lassessore Cristiano Sandon, responsabile del Bilancio e del Con-trollo di gestione provinciale, fa il punto sui conti della Provincia per il 2009.

    Intanto, quanto incas