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IL MENSILE DI MOTORISMO STORICO PIÙ DIFFUSO IN ITALIA N. 12 - DICEMBRE 2015 - EURO 5,50 - MENSILE - ANNO LV RIVISTA UFFICIALE DELL’AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO Giulietta Giulietta Spider, Spider, il mito italiano il mito italiano compie 60 anni compie 60 anni

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IL MENSILE DI MOTORISMO STORICO PIÙ DIFFUSO IN ITALIAN. 12 - DICEMBRE 2015 - EURO 5,50 - MENSILE - ANNO LV

RIVISTA UFFICIALE DELL’AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO

GiuliettaGiuliettaSpider,Spider,

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ASIPRESSNOTIZIARIO UFFICIALE

DELL’AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO

Per tutte le informazioni ASI consultare il sito internet: www.asifed.it

B NO

LaManovella | dicembre 2015 | 7

Nel quadro di una serie di nuovi servizi che l’ASI intende proporre ai suoi tesserati per il prossimo futuro, una delle priorità è rappresentata da una serie di nuove convenzioni che possano propor-re polizze assicurative a prezzi convenienti, estesi anche ai veicoli moderni di uso quotidiano di pro-prietà dei tesserati stessi. La politica di fi delizzazione dei Tesserati passa infatti attraverso la convenienza economica a far parte dell’ASI, anche attraverso nuove convenzio-ni o altre già avviate con successo. Per fare un esempio oggi i tesserati ASI hanno la possibilità di usufruire di uno sconto incondizionato del 2% sul prezzo di listino di tutti i modelli Fiat Chrysler

Automobiles, che comprende i marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat, Jeep e Lancia, che si somma a tutte le altre promozioni in corso. Una con-venzione facile da comprendere e da applicare, visto che non prevede macchinoso meccanismi, ma si basa unicamente sul prezzo della vettura.Un’altra convenzione di elevatissima conve-nienza è quella che riguarda Europ Assistan-ce. A fronte di un contributo di soli 8,68 euro all’anno è possibile usufruire di una copertu-ra di soccorso per i veicoli storici e sono stati molti i lettori che ci hanno segnalato di aver usufruito con soddisfazione di questo indi-spensabile servizio.

CON ASI VIAGGI TRANQUILLO

Ricordiamo a tutti i tesserati di rinnovare al più presto l’associazione in modo da non perdere alcun numero della nostra rivista, che verrà inviata agli abbo-

nati del 2015 anche nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Se non si rinnova entro i primi 15 giorni di gennaio si rischia di perdere il numero di marzo 2016.

RINNOVARE AL PIÙ PRESTO L’ASSOCIAZIONE ALL’ASI PER NON PERDERE ALCUN NUMERO DE LA MANOVELLA

CONVENZIONI

PROSEGUONO LE CONFERENZE DELLA COMMISSIONE CULTURA

UN CALENDARIO CON 200 EVENTI NAZIONALI

ASI MOTOSHOW SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE

Dopo l’esordio del 25 novembre al Politecnico di Torino, proseguiranno nella primavera del 2016 le conferenze sul motorismo storico organizzate dalla Commissione Cultura, presieduta da Lorenzo Morello. A marzo se ne terranno due, una a Modena e una a Milano. A fi ne aprile sarà la volta di Pa-lermo, a fi ne maggio a Firenze, a fi ne ottobre a Padova e nuovamente a Torino nel mese di dicembre, secondo un calendario che si sta delineando e di cui daremo notizia nei prossimi numeri de La Manovella.

Sono circa 200 le manifestazioni che compongono il calendario 2016, iscritte da 118 Club. Di queste 33 sono gite sociali, 32 regolarità libera, 6 regolarità meccanica, 26 formula ASI, 26 turistica con prove, 36 turistica senza prove, 27 del Trofeo Marco Polo, 9 concorsi di eleganza e 2 concorsi dinamici di eleganza.

È partita già da tempo la macchina organizzativa di ASI Motoshow, che nel 2016 conserva la sua consueta data, disputandosi nel secondo weekend di maggio, da vener-dì 6 a domenica 8, presso l’autodromo di Varano de’ Me-legari, con la presenza di molti campioni e appassionati italiani e stranieri.

DALLE COMMISSIONI

MANIFESTAZIONI AUTO

MANIFESTAZIONI MOTO

Si stanno defi nendo i programmi degli eventi celebrativi dei 50 anni dell’ASI, che si festeggeranno l’anno prossimo. Intanto ASI Service ha messo a punto un orologio celebrativo, che sarà tirato in soli 500 esemplari. Grazie alla partnership con la Locman Italy, si è creato un orologio elegante e sportivo, che segnerà il tempo di questo an-niversario sul polso dei 500 clienti che possono già prenotarlo da adesso inviando una email a [email protected].

Il 25 settembre 1966 a Bardolino, in provincia di Verona, venne costituito l’Automotoclub Storico Italiano, nato dalla fusione tra il Veteran Car Club

d’Italia e la Federazione Italiana Automoto-veicoli d’Epoca. La sede fu stabilita in Torino,

presso il Museo dell’Automobile, all’epo-ca intitolato a Carlo Biscaretti di Ruffi a. Attorno a questo anniversario verranno organizzate manifestazioni rievocative. Sui prossimi numeri illustreremo i det-

tagli degli eventi celebrativi.

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50°ASI

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LaManovella | dicembre 2015 | 9

11 e 25 maggio 1947. Due date importantissime per la storia della Ferrari. L’11 la 125 S, prima vettura da competizione con il marchio Ferrari, debutta a Piacenza. Due settimane dopo, sempre condotta da Franco Cortese, conquista la sua prima vittoria. Il suo propulsore è il mitico V 12, progettato da Gioa-chino Colombo. La cronaca di quel bellissimo momento per l’automobilismo sportivo italiano è ben narrata in questo volume da un testimone d’eccezio-ne: Valerio Moretti. Grazie alla sua autorevolezza (era presente sul Circuito di Caracalla ed è l’unico ad aver intervistato Colombo), questo libro assume un valore incredibile e irripetibile. Una narrazione precisa e vivace, ben esposta, che attira l’appassionato nell’origine del mito Ferrari. Grazie alla sua abilità e alla sua volontà, Moretti trasporta tutti i lettori in quel giorno di Roma, facen-do rivivere l’inizio di una storia destinata a segnare la storia dell’automobile. L’autore descrive la genesi di quella vittoria, ripercorrendo le tappe che hanno portato Enzo Ferrari a creare la sua azienda.

L’iniziativa di Moretti di voler trasmettere note tecniche ed emotive è perfettamente in linea con quelli che sono i valori dell’Automotoclub Storico Italiano per un motivo tanto semplice quanto importante: è sta-to tra quelli che hanno avuto l’intuizione di fondare quest’associazio-ne, ponendo le basi per la costruzione di quella che sarebbe diventata un’organizzazione capace di avere più di 200.000 tesserati. Ora, grazie alla libreria dell’Automotoclub Storico Italiano, l’attimo in cui la Ferrari ha vinto per la prima volta è testimoniato per sempre.

Natale con l’arrivo del freddo e i nostri amati mezzi storici a riposo in garage, è il periodo migliore per documentarsi e scoprire qualcosa di nuovo sulla storia e la cultura motoristica, unica grande passione che ci accomuna. Per farlo, quale strumento è migliore di un libro? Come i soci già sapranno, la Libreria dell’ASI è fornitissima è consta oggi di più di 50 titoli tra i quali ci sarà sicuramente quello che desterà la vostra curiosità. Storie di uomini e donne, piloti, preparatori, gior-nalisti, navigatori, stilisti, carrozzieri, costruttori; vicende di aziende scomparse o che hanno fatto la storia del motorismo mondiale; miti a due e quattro ruote, da corsa o da trasporto; tecnica e storia industriale o sportiva, addirittura la rasse-gna di tutte le targhe che hanno contraddistinto i veicoli in Italia durante la loro esistenza. Un libro è poi un’ottima idea per un regalo a un amico appassionato o per chi vogliamo iniziare a coinvolgere nel nostro mondo, tanto che l’ASI ne offre a tutti i prezzi, dai 6,80 euro (già scontato del 15%) dello spassosissimo racconto

“meccanico” di Alberto Bonzi la “Prevalenza di Violantina” fi no ai 183,60 euro (con sconto del 10%) dell’enciclopedico “Macchine, attrezzi, utensili, manufatti antichi dell’agricoltura e dei mestieri dell’artigianato” di Gianfranco Bisiccia, 10 volumi per un totale di 3150 pagine che raccolgono lo scibile umano su quello che è stata la storia del lavoro nei Nostri Campi. Variegata poi la scelta di tipologia, dai fumetti (“Quel 24 maggio”, Nino di Fazio, 19,80 euro) alle raccolte di pubblicità (“Micromotori Italiani”, Ettore Trentadue e Mariella Vicentini, 24,95 euro) passan-do dai disegni autografi (la collana “I Maestri del Design e della Progettazione”) per non farsi mancare nemmeno la raccolta anastatica di un quaderno tecnico manoscritto (“Fiat Abarth 595/695 Monoalbero. Radiografi a tecnica del motopro-pulsore, Gianfranco Bossù, 27,00 euro). I libri editi da ASI Service possono essere richiesti con l’apposito modulo d’ordine contenuto nella rivista o collegandosi al sito www.asiservice.it

LA STORIA DELLA PRIMA VITTORIA FERRARI

A NATALE REGALA LA CULTURA

CON UN LIBRO ASI SERVICE

LO SCAFFALE DI ASI SERVICE

IL NUOVO LIBRO DI VALERIO MORETTI SUL CIRCUITO DI CARACALLA

“Ferrari - Debutto a Caracalla” di Valerio Moretti - Pag. 159 - foto in b/n - € 25,00www.asiservice.it

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DELSTOR

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LA POSTA DE LAMANOVELLA

sessioni moto

sessioni auto

DICEMBRE05 MWVCC (Lombardia - Brescia)19 Lucania Ancient Motor Club EFAB (Basilicata - Potenza)

Consultare sempre il sito internet www.asifed.it

2015

2015CALENDARIO

Pubblichiamo l’elenco provvisorio delle sessioni di verifica - per il 2015 - per il rilascio del certificato di identità e/o Carta d’Identità FIVA, invitando tutti i Club a comunicare alla Segreteria Generale

(anche a mezzo fax al n. 011/8198098) nonché ai Coordinatori regionali competenti, eventuali altre richieste.

DICEMBRE05 Club Piacentino Automoto Epoca (Emilia R. - Fiorenzuola d’Arda - PC)06 Old Cars Club Bari (Puglia - Bari)12 Il Saracino + Siena Club Auto Moto Epoca (Toscana - Luogo da definire)12 Club Amatori Veicolo Epoca Cremona (Lombardia - Cremona)19 Club Auto e Moto Epoca F.sartarelli (Sicilia - Trapani )19 Club Friulano Veicoli Epoca (Friuli Venezia Giulia - Luogo da definire)

GENNAIO 30 SCUDERIA BRUTIA (Calabria - luogo da defi nire)

FEBBRAIO27 CAMEC (Campania - Sparanise - CE)

MARZO05 Club Veicoli Storici Piacenza (Fiorenzuola d’Arda - PC)20 Circolo Pontino della Manovella (Latina)

APRILE02 Musical Watch Veteran Car Club (Lombardia - luogo da defi nire)02 Cassino Classic Car (Lazio - Cassino - FR)09 Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca (Lombardia - Milano)09 Ruote d’Epoca della Riviera dei Fiori (Liguria - Villanova d’Albegna -SV)16 Club Auto Moto Epoca Bologna (Emilia Romagna - Bologna)16 Club Serenissima Storico (Veneto - Treviso)23 Valtellina Veteran Car (Lombardia - Sondrio)24 Veteran Car Club Ibleo (Sicilia - Ragusa)

MAGGIO07 Veteran Car Club Torino (Piemonte - Torino)14 Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca (Emilia Romagna - Imola)21 Scuderia Trentina Storica (Trentino Alto Adige - Trento)28 Scuderia Marche + La Manovella del Fermano (Marche - Macerata)

GIUGNO11 Historic Club Schio (Veneto - Luogo da defi nire)25 Historic Cars Club Verona (Veneto - Zai - VR)

LUGLIO16 CAEM Scarfiotti (Marche - luogo da defi nire)23 CAMEVA (Valle d’Aosta - luogo da defi nire)30 Club Ruote d’Epoca Valbormida (Liguria - Cairo Montenotte - SV)

SETTEMBRE11 Nostalgic Car Club (Trentino Alto Adige - Val di Vizze/Vipiteno)24 Veteran Car Team (Trentino Alto Adige - Bolzano)24 Lucania Ancient Motors Club (Basilicata - Tito Scalo - PZ)

OTTOBRE08 AMS Bagni della Porretta (Emilia Romagna - luogo da defi nire)15 CJMAE (Marche - Jesi - AN)15 Club Ruote Storiche In Canavese (Piemonte - Luogo da defi nire)22 Cub Orobico (Lombardia - Pedrengo - BG)29 Club Balestrero V.M.C. (Toscana - Lucca)

NOVEMBRE05 Motori d’Epoca Senigallia (Marche - Senigallia)12 Veteran Car Club Viterbo (Lazio - luogo da defi nire)12 Musical Watch Vcc (Lombardia - luogo da defi nire)19 Club Milanese Auto Moto Epoca (Lombardia - Milano)27 Old Cars Club Bari (Puglia - Bari)

provvisorio 2016

Tutto ciò di cui avete bisogno per i vostri viaggi con le vostre amate storiche, lo potete trovare nel ca-talogo di ASI Service. La griffe del sodalizio infatti, negli anni, si è arricchita di una gamma completa di prodotti che, in occasione del Natale, possono

diventare bellissime idee regalo (anche da regalarsi da soli, perché no). Tra i must più diffusi tra i soci la vasta proposta di orologi da polso, dal pratico e robusto con cinturino in silicone (22 euro) fi no al raffi nato meccanico “Swiss Made” in acciaio spazzolato con cinturino in pelle

(275 euro) passando per i bellissimi modelli vin-tage e i precisissimi cronografi . Per completare la “divisa” del gentlemen driver non mancano infi ne cinture, cappellini, cravatte, sciarpe e pochette. Nu-trita anche la proposta per le signore, dall’orologio con cinturino foulard agli ombrelli da borsetta. Di-stinzione donna e uomo anche per la collezione d’abbigliamento fi rmata ASI: dalle t-shirt, camice e polo di diverse tipologie e disponibili in tutte le ta-

glie, fi no alle giacche a vento, smanicati e piumini. Imman-

cabili i guanti in pelle a “mezze dita” per tene-re più saldo il volante della propria storica con la massima si-curezza (21,00 euro, in pelle traforata e rete, marroni o neri). Tutta la collezione è acquistabile tra-mite gli appositi moduli o sul sito www.asiservice.it.

UN NATALE GRIFFATO ASI

I tesserati interessati a partecipare ad una verifica devono rivolgersi al proprio club di appartenenza il quale, dietro debita compilazione della modulistica necessaria, invierà la stessa alla Segreteria Generale dell’ASI (improrogabilmente entro e non oltre 30 giorni prima della data alla quale intendono partecipare) che provvederà a inserire la richiesta nella sessione organizzata dal club più vicino alla residenza, salvo diverse

indicazioni. Informazioni su www.asifed.it

DE LAMANOVELLAD3

S122

O01122

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LA LUNGA VITA DELLA 1100 INDIANA

Buongiorno, sono possessore di una Fiat 1100 D bianca del 1963, in stato di conservazione eccellente nonostante i suoi anni.

La uso spesso e trovo che sia ancora oggi, un’auto gradevole nel traffi co, soprattutto grazie al comodissimo cam-

bio al volante. Una sera parlando con un amico, mi ha detto che proprio la 1100 D è stata prodotta su licenza

Fiat anche in India ed è, ancora oggi, uno dei taxi più utilizzati su quelle strade. Vi risulta? Se sì, fi no a che anno

è stata prodotta? In quali particolari differiva dalla versione italiana? Grazie mille.Antonio Patriarca

Buongiorno, innanzitutto complimenti per la sua 1100 D. Il suo amico ha ragione, la 1100 D è stata prodotta anche in India per moltissimi anni, precisamente fi no al 2000. Nel 1954 la Fiat con-cesse al marchio indiano Premier la licenza per l’assemblaggio del-la 1100, fi no a che la Premier acquistò a metà degli anni sessanta dalla Fiat una linea di produzione completa della 1100D, avvian-do così la costruzione della “Padmini”, modello indiano identico alla Fiat 1100D. Questo rimarrà in produzione fi no al 2000, con lo storico motore Fiat 1089 cm³ da 32 CV. Come lei ben sa inve-ce la versione italiana montava il 1221 cm³ derivato dalla 1200 Granluce. Il successo della Premier Padmini fu incredibile, con un tempo di attesa negli Anni 70 che arrivava anche a 96 mesi. Nonostante alcuni piccoli difetti come la fragilità delle maniglie per l’apertura delle porte, è stata la più amata dai tassisti indiani per la robustezza della meccanica, la semplicità costruttiva, il basso costo dei ricambi e la possibilità di ripararla ovunque. Purtroppo però, potrebbe presto sparire dalle strade di Mumbai e New Dehli, dove circola ancora come taxi in oltre 58.000 esemplari, se sarà applicata una norma varata nel 2008, che stabilisce che non possano essere utilizzati per il servizio di taxi vetture con più di 25 anni di anzianità. Le differenze nel corso degli anni rispetto alla 1100 D italiana, oltre al propulsore, sono in piccoli particolari, tra cui i loghi e il cruscotto.

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Q

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D

PORSCHE 356(muso)

H

RANGE ROVER 96

O

FIAT 1100 55

V

ALFA ROMEO Spider

AA

FIAT 600

BB

FIAT 500 D 62

Z

ALFA ROMEO GIULIA Super 73

Y

LANCIA APPIA 1°serie 50

X

FIAT 500 BTopolino 48

W

PORSCHE 356

P

FIAT 500

R

PORSCHE 911 S (muso a dx)

S

LANCIA HF

T

FIAT 850 Special 68

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12 | LaManovella | dicembre 2015

AAN

DETORST

Sul numero di maggio 2014 avevamo intervistato il presidente FIVA Patrick Rollet e, nell’occasione, aveva espresso il suo programma e l’impegno che avrebbe dovuto profondere nel portarlo avanti. A distanza di un anno e mezzo abbiamo avuto modo di incontrare nuo-vamente Rollet a Torino, in occasione di una sua visita al presidente dell’ASI Roberto Loi, che occupa anche il ruolo di presidente della Commissione Cultura FIVA.Per la federazione internazionale questo è un momento delicato e importante. Il 22 ottobre scorso si è svolta a Cracovia un’assemblea straordinaria nella quale sono state votate alcune modifi che allo Statuto. Una seduta abbastanza turbolenta, che però ha portato a diversi risultati.- Qual è stata la maggiore diffi coltà incontrata fi nora?“Principalmente la differenza di cultura non solo moto-ristica tra le varie nazioni del mondo - spiega Rollet - che rende un po’ più lenta la trasformazione”.

- Come procede il programma annunciato nel 2013?“Quando sono stato eletto era già stato avviato un programma di rinnovamento e ho individuato tre te-matiche importanti: maggiore internazionalizzazione e inserimento di nuove fi gure, cultura e comunicazione”.- Il primo punto cosa prevede?“Prevede l’ingresso di nuove nazioni provenienti dall’E-stremo Oriente, come la Corea del Sud (ormai tra i grandi costruttori di automobili) e la copertura di zone geografi che attualmente assenti, ma soprattutto il coin-volgimento dei professionisti”.- Cosa si intende per professionisti?“Possono essere le Case Costruttrici di auto e moto, i musei, i fabbricanti di ricambi e componenti, i grandi commercianti specializzati, gli organizzatori di even-ti di rilievo internazionale. Si potrebbe ipotizzare una suddivisione per categorie e una rappresentanza in seno al Comitato Generale di un rappresentante di ciascuna di esse”.- Parlando di Comitato Generale, le modifi che più im-portanti apportate allo statuto riguardano proprio i rappresentanti.“Si è deciso di ridurre da 11 a 9 i membri del Comitato Generale. Questo per rendere i lavori più rapidi ed effi -caci. Ne fanno parte il presidente e i responsabili delle 8 commissioni. Le commissioni motociclette e veicoli utilitari sono state trasformate in gruppi di lavoro e par-teciperanno solo ai comitati generali allargati”.- Per quanto riguarda la cultura?“Stiamo lavorando in grande sintonia con questa Com-missione, presieduta da Roberto Loi. L’obiettivo è quel-

lo di far riconoscere dall’UNESCO il motorismo storico come patrimonio dell’umanità. Il lavoro in questo senso è già iniziato da tempo e sta proseguendo nelle giu-sta direzione. Sarebbe un riconoscimento importante perché consentirebbe di avere una collaborazione di grande rilievo, che darebbe modo di unifi care questa fi losofi a allargandola a tutto il mondo”.- Come si possono ottenere questi risultati?“Qui affrontiamo il terzo punto, che riguarda la comuni-cazione. Un concerto che va ampliato e che coinvolge anche una maggiore effi cienza di tutta la macchina or-ganizzativa. Quando la FIVA potrà permetterselo econo-micamente, sarà necessario avere persone competenti in ogni settore”.“Dovremo pensare più in grande cercando l’effi cienza, senza accontentarci dell’effi cacia. I due termini, seppur simili, nascondono una grande differenza, poiché l’effi -cienza si ottiene con un’ottimizzazione dei mezzi a di-sposizione”.- Tradotto in pratica?“Le prossime riunione del Comitato Generale si terran-no in videoconferenza, risparmiando sulle spese di tra-sferta e sul tempo dei membri”.- Nell’ultima assemblea generale il ruolo dell’Italia è stato determinante.“Determinante e responsabile, poiché so benissimo che certi aspetti erano penalizzanti per l’Italia. Le discussio-ni sono state decisamente accese, ma alla fi ne il risul-tato ottenuto, seppur non ottimale, consente a questo consiglio di lavorare per i prossimi anni, cercando di far crescere la FIVA”.

COSA SUCCEDERÀ IN FIVA?INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA FIVA PATRICK ROLLET IN VISITA A TORINO

L’Assemblea Generale FIVA di quest’anno si è svolta in Polonia, a Cracovia e i partecipanti hanno dovuto affron-tare quattro giorni di riunioni estremamente diffi cili e controverse. La ragione del contendere era il nuovo Sta-tuto FIVA, che, dopo quasi cinque anni di elaborazione, è stato presentato all’Assemblea Generale contestual-mente ai nuovi regolamenti interni e a un Piano di Svi-luppo Economico per far evolvere la FIVA. Due le posizioni principali. Da un lato, quella del Ge-neral Committee, che, constatando che il mondo del motorismo storico è in continuo sviluppo e che la FIVA non benefi cia a suffi cienza di questo trend positivo, ri-manendo poco visibile e senza adeguate risorse, auspi-ca una riforma in senso professionale e commerciale. L’obiettivo, come ha spiegato il Presidente Patrick Rollet, non è quello di una rivoluzione, bensì di un’evoluzione verso il futuro: se la FIVA continuerà a rimanere sempli-cemente “un club di club”, correrà il rischio di diventare marginale e di perdere il prestigio internazionale di cui gode attualmente. L’opposizione, invece, è costituita dai Paesi Scandinavi, insieme ad altre nazioni di rilie-

vo quali Austria e Belgio, più affezionate a un modello associazionistico tradizionale, che avversano il modello proposto in favore di una FIVA più democratica e capace di coinvolgere la base del movimento. Questi paesi ve-dono con diffi denza il coinvolgimento di enti commer-ciali, temendo che la FIVA possa fi nire con il perdere la propria identità no-profi t per generare delle entrate.

Gli scontri hanno avuto inizio sin dall’Assemblea Or-dinaria di giovedì 22 ottobre, soprattutto in merito al rinnovamento del logo FIVA e all’approvazione del bilancio consuntivo. Con grande diplomazia e sangue freddo, ma non senza qualche diffi coltà, il Presidente FIVA, Patrick Rollet, assistito dagli altri componenti del Comitato Generale, è riuscito a ottenerne l’approvazio-ne, malgrado il malumore generale.Si è così aperta l’Assemblea Generale Straordinaria, necessaria per deliberare le modifi che statutarie. A questo punto, le contestazioni hanno raggiunto l’apice, e si sono concentrate soprattutto sulla proposta delle nazioni scandinave di posticipare di un anno l’approva-

zione dello Statuto per costituire un Gruppo di Lavoro, nominato dall’Assemblea, per preparare una nuova pro-posta. Anche in questo caso, all’acceso dibattito ha fatto seguito la votazione per il nuovo Statuto, che ha ottenu-to una maggioranza di poco superiore ai necessari due terzi dei votanti.

Le riunioni hanno avuto un grande assente: Roberto Loi, Presidente dell’ASI, ma anche della Commissione Cul-tura FIVA, rimasto in Italia a causa della concomitante Fiera di Padova e dei conseguenti impegni istituzionali. Anche se tenuto costantemente informato dalla delega-zione italiana, non ha potuto partecipare attivamente al dibattito, pur con qualche intervento a distanza. La posi-zione dell’ASI, in ogni caso, è stata quella di supportare la riforma dello Statuto, ed è stata dettata da un grande senso di responsabilità e dalla volontà di salvare la FIVA e il suo General Committee da un fi asco che avrebbe determinato le dimissioni di molti membri del diretti-vo. I voti dell’ASI sono stati l’ago della bilancia e hanno determinato l’approvazione del nuovo statuto. È stata

ASSEMBLEA GENERALE CRACOVIA: SCELTE DIFFICILIPatrick Rollet e Roberto Loi con il nuovo logo FIVA.

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LaManovella | dicembre 2015 | 13

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una decisione complessa, in quanto ASI non ha mai completamente condiviso l’im-postazione orientata al business del nuovo statuto, rimanendo sempre fedele all’as-sociazionismo classico, che ha reso grande la Federazione Italiana. Secondo l’Avv. Loi, l’incremento delle risorse della FIVA sarebbe da ricercare all’interno del movimento, anziché attraverso partner esterni, mantenendo una vocazione associazionistica forte. Tuttavia, di fronte al rischio di un collasso della Federazione, è prevalso il senso di lealtà verso il Presidente e il direttivo FIVA, nonché il rispetto del lungo lavoro svolto.

Anche dopo l’approvazione dello statuto, tuttavia, l’atmosfera non è migliorata. I dibattiti sono proseguiti il giorno successivo sulla presentazione del progetto per lo sviluppo del giro d’affari, tenuta dal consulente esterno olandese Paul Steentjes e dal Vice Presidente Mario Theissen, e sulla presentazione del bilancio preventivo. Il piano presentato prevede un nuovo sito internet, l’organizzazione di forum internazionali che coinvolgano le case costruttrici, il lancio di un programma denominato World Motoring Heritage, Patrimonio Motoristico Mondiale, che sarà il leit motiv del 2016 e coinciderà con le celebrazioni per il cinquantenario della FIVA, oltre a vari accorgimenti per aumentare la visibilità mondiale e rilanciare l’immagine della FIVA attraverso i social networks. In breve, nei giorni delle riunioni si è delineata una frattura sempre più evidente tra il direttivo della Federazione e l’Assemblea, evidenziata da continue attestazioni di scetticismo e sfi ducia. Non resta che sperare che, per il futuro, si possa raggiungere una maggiore armonia, lascian-do da parte gli interessi particolari e i rancori per guardare verso prospettive nuove.La delegazione italiana era composta da Adalberto Gueli (membro della Commissione Le-gale FIVA e delegato votante in assemblea, Palmino Poli e Renato Pujatti (rispettivamente Direttori del settore motociclistico e utilitario e membri del General Committee), Marco Mottini (Vice Presidente della Commissione Tecnica), Roberto Sarzani (membro della Com-missione Veicoli Utilitari), Maurizio Speziali (membro della Commissione Manifestazioni) e Mario De Rosa (membro della Commissione Cultura).

Il nuovo Statuto FIVA, e gli annessi Regolamenti Interni, sono stati pen-sati per modernizzare la gestione dell’ente e renderla più fl essibile. Ecco-ne i punti salienti:• il Comitato Generale è stato ridotto a 9 membri, incluso il Presidente, e avrà maggiori poteri decisionali, al fi ne di garantire dinamismo e reatti-vità. Il General Committee potrà nominare i Presidenti di Commissione e creare gruppi di lavoro e commissioni per specifi ci argomenti e obiettivi;• La Commissione Motociclette e quella dei Veicoli Utilitari, pur conti-nuando ad esistere, non saranno più rappresentate all’interno del Gene-ral Committee;• Tutti i membri della FIVA, e non solo le ANF, hanno diritto di voto. Tale adeguamento è stato necessario per uniformarsi alla legislazione euro-pea, che dispone in tal senso. Alla riforma del sistema di voto corrisponde una riforma delle quote associative, che sono state lievemente maggiora-te con un criterio proporzionale;• Le case costruttrici, gli organizzatori professionali di grandi eventi, i restauratori, i musei, le università, e, più in generale, tutte le fi gure di spic-co del motorismo storico potranno entrare a far parte attivamente della FIVA, essendo inseriti in appositi Collegi dotati di diritto di voto;• Si è istituito un Board of Arbitrators per presiedere alle dispute interne alla FIVA e cercare di comporle;• Il Direttore della Comunicazione del vecchio Statuto è stato sostituito da un membro del General Committee, incaricato delle Relazioni Esterne;• Il General Committee, compatibilmente con le esigenze del budget, potrà avvalersi di collaborazione professionale all’interno del Segretaria-to. L’assunzione di un Direttore Generale, tuttavia, è stata rimandata per ridurre il più possibile le spese;• L’attuazione del nuovo Statuto sarà seguita da un Gruppo di Lavoro, composto da membri volontari dell’Assemblea, le cui federazioni paghe-ranno i costi di trasferta. Tale Gruppo proporrà al General Committee gli aggiustamenti e le modifi che che giudicherà necessari.

STATUTO FIVA 2015: COSA C’È DI NUOVO