sands from mars issue 10

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New issue to sands from mars n.10La nuova uscita di sands from mars n.10

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Page 1: Sands From Mars Issue 10

SFIORATA LA FINE DEL MONDO IN GIUGNO??

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Page 2: Sands From Mars Issue 10

Pare che la data dal passaggio di Venere davanti al sole, avrebbe potuto comportare la fine del mondo prima del tempo.

L’archeologa americanista Maria Longhena, nell'ultima delle conferenze della terza edizione di "Kon Tiki, Rassegna del Documentario di Archeologia e di Viaggi", a Bologna, il 18 marzo di

quest’anno, ha palrlato proprio di questa possibilità, di un’erroneo calcolo delle date del calendario Maya.

Pare che benché la profezia dei sacerdoti Maya, faccia sorridere un po’ tutti anche se è un dato di fatto che fossero degli astronomi con delle conoscenze eccezionali, pare proprio che dovremo

anticipare di quasi 200 giorni l’arrivo della fine di questo mondo come noi lo intendiamo, per lo meno, causato dall’allineamento Sole, Venere, Terra, che avverrà ( e questo è un dato astronomico

preciso!) il 5 giugno 2012.considerando il conteggio a ritroso dei tredici Baktun (periodi di 400 anni) del "Conto lungo" del

calendario dei Maya che fisserebbe il loro anno zero all'11 agosto del 3114 a.C. della nostra cronologia, pare che non tornerebbero esattamente i calcoli con il 20/12/2012, dichiarata come la

fine del mondo. Il passaggio di questo pianeta è importante poiché come dice Maria Longhena era associato a

eventi nefasti, come alluvioni, disastri, guerre. E la fine del ciclo del "conto lungo" calendariale maya comincia così come è finito il periodo

precedente, cioè con distruzioni e catastrofi.Una rappresentazione di quel che dovrebbe avvenire si trova nel Codice di Dresda, sottoforma di un

diluvio universale simboleggiato da un immane drago che vomita le acque sulla Terra. Comunque sia la data, e quantunque sarà la fine del mondo, (sicuramente non così presto come

dicono!) nella stele dei Maya ritrovata in Messico si fa riferimento all’arrivo (ritorno?) di un essere sovrannaturale, forse un Dio distruttore o forse un essere di un altro pianeta con cui si avrà il primo vero contatto extraterrestre e con cui si avrà la”fine del mondo” che conosciamo adesso, perché la

cultura avanzatissima ci farà fare salti nella nostra evoluzione, che non possiamo neppure immaginare.

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EDITORIALEQuesto numero è dedicato ai sogni, agli incubi e a tutto quel mondo onirico e surreale che si nasconde dietro la psiche e dietro il pensiero conscio degli uomini.Tutti gli archetipi che costruiscono le fitte ed intricate tele del sogno, che dialoga con noi, gioca e ci tende tranelli.A tutte quelle figure che imperversano le nostre visioni notturne, quando la nostra coscienza si addormenta e a tutte quelle cose che ci sembrano vere, ma che in fondo non sappiamo se lo siano.Il sogno è quel che viene dormendo oppure è quello che viviamo quando crediamo di essere svegli?Ci si scusa per il ritardo estremo nell’uscita di questo numero ma purtroppo i recenti problemi con il terremoto in Emilia, ha provocato non pochi scombussolamenti, ma bisogna riprendersi e andare avanti.Nuovi e ancora più appassionanti articoli e video, per una migliore informazione e cultura!Maurizio Ganzaroli

COLLABORATORIRoby GuerraMargherita Pasetti

SOMMARIOPag. 4ODDITIES:DA UN TEMPORALE SI PUO’ CREARE L’ANTIMATERIA?IL LUOGO PIU’ SILENZIOSO DEL MONDO.LA PIETRA CHE SI SOLLEVA DA TERRA.E’ APPARSO UN BUCO MISTERIOSO PERFETTAMENTE TONDO.Pag. 10IL SURREALISMO DEI SOGNIPag.20FUTURISMO E CULTURAVITALDO CONTE INTERVISTA SUL LIBRO “PER UNA NUOVA OGGETTIVITA’”Pag.25 CULTURA E MUSICATROVATI MANOSCRITTI INEDITI DI EDGAR ALLAN POEPRESENTAZIONE DEL CD DI EUGENIO SQUARCIA “THE LOST ATOMS”Pag.28UFOLOGIAIL SOGNO DELLA CIVETTAPag.31TECNOLOGIAPRODOTTO IN LABORATORIO L’X.N.A.SUZUMO-IL ROBOT CHE ARROTOLA 300 SUSHI ALL’ORASAFFIR-IL ROBOT POMPIEREPag.35TECNOLOGIA RETRO’ANDY WARHOL DISEGNA CON UN AMIGA NEL 1985Pag. 36FILM,VIDEO E MUSICA CONSIGLIATIPag41LINKS NUMERI ARRETRATI E SUPPLEMENTI

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ODDITIESDAL TEMPORALE SI PUO’ CREARE ANTIMATERIA?

Quello che in tanti film e libri di fantascienza si ipotizzava potrebbe non essere così fantasioso, vi ricorderete nel film “Ritorno al futuro” come la partenza della macchina del tempo sia sempre collegata ad un fulmine, così come in “Terminator” quando arriva il T800 o gli altri androidi creati da Skynet, arrivino sempre accompagnati da temporali o fulmini.Bene queste che sembrano trovate da film per creare pathos, sembra invece che abbiano una relazione più che concreta con la realtà che ci circonda, infatti sembra che da studi effettuati recentemente sia risultato che il normale temporale così come se ne vedono tanti soprattutto in estate, creino antimateria, che ogni buon lettore di fantascienza sa che è che il primo elemento, nonché quello indispensabile per poter viaggiare nel tempo.Lo stesso C. E. R. N. all’interno del suo cannone spara atomi, ricrea una sorta di temporale tra le micro particelle per cercare la forma primigenia della materia da cui si è formato il cosmo, l’antimateria, da sempre ipotizzata nella sua esistenza ma ancora non provata scientificamente.

video

il video sul sito di focus, mostra come un temporale possa creare questa sorta di anienergia senza la quale non potrebbe esistere nemmeno il suo contrario, poiché la fisica della vita è basata sul positivo ed il negativo di se stesso che deve essere sempre bilanciato.del satellite Fermi

questa scoperta del tutto casuale è avvenuta tramite il satellite Fermi della Nasa, che avrebbe rilevato tale attività.Tuttavia le condizioni e le cause sono del tutto ignote, ma se adeguatamente usate potrebbero risolvere problemi inimmaginabili per il pianeta terra, a cominciare dai trasporti intra ed extra terrestri, permettendo di viaggiare in prossimità della velocità della luce, fino a piegarla ed arrivare così a veri e propri spazi interstellari alla “Star Trek”.

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NESSUN LUOGO E’ PIU’ SILENZIOSO DI QUESTO!Un asettico laboratorio Americano è il luogo più silenzioso del mondo, ma a che cosa serve?

La camera anecoica così è chiamata, è stata creata per studiare i comportamenti umani in condizioni di completo silenzio, o meglio di completa assenza di stimoli sonori.La mente in questo modo reagirebbe in maniere del tutto nuove per gli studiosi, mentre per chi pratica meditazione si tratta di metodi antichissimi, poiché la recitazione di un mantra, lo yoga o altri sistemi di meditazione portano il soggetto ad estraniarsi dall’ambiente esterno come se non esistesse, quindi come se non ci fossero stimoli esterni al proprio corpo.Una delle funzioni di questa stanza, potrebbe essere quella di poter avere dei contatti umani con persone che hanno problemi di comunicazione, come nell’autismo, o in vari tipi di sindromi come quella della halzaimer o lo stato catatonico.Il cervello emette onde e sinapsi del tutto nuove in nel contesto di questa assenza di suoni e che possono essere interpretati anche senza che il soggetto possa fisicamente farsi capire.È formata da due camere costruite una nell'altra: quella più interna, cuore dell'intera struttura, è isolata dal resto del mondo da uno strato di fibra di vetro spesso 1 metro e le sue pareti sono rivestite da una curiosa tappezzeria tridimensionale in schiuma sintetica  capace di spezzare e assorbire il 99% delle onde sonore.Le misurazioni all'interno del locale hanno stabilito la sua rumorosità di fondo in -9,4dB. Per farsi un'idea di cosa questo significhi basta tener presente che 0dB è la soglia dell'udibile per l'orecchio umano e 30 dB è il volume dei suoni che si sentono normalmente di notte nelle nostre stanze da letto.Questa stanza servirebbe anche a studiare i problemi della sordità o anche a studiare l’impatto sonoro di alcuni prodotti che si vuol mettere in commercio, infatti l’assenza del suono provocherebbe prima sorta di disequilibrio dell’udito, poi una volta abituato al silenzio assoluto, si comincia a sentire i rumori del nostro corpo, come il battito cardiaco, il rumore della digestione e dei liquidi interni e così via.Alcune persone hanno voluto sottoporsi a questo esperimento, ma non sono durate più di 45 minuti, poiché le persone normali, cioè che non hanno patologie legate all’udito o simili, tendono ad avere dei problemi che porterebbero anche alla pazzia.Insomma se non c’è rumore non stiamo bene!|

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UNA PIETRA SI SOLLEVA OGNI ANNO DA TERRA PER 30 MINUTI

Nel villaggio di Hal-Massa in Arabia Saudita ogni anno dal 1989 succede un fatto inspiegabile, dove una pietra enorme di alcune tonnellate si solleva dal suolo di circa 11 centimetri per circa mezz’ora ogni anno, da quando un Mujahid è stato ucciso proprio mentre si riparava dietro a questa pietra, dove ancora oggi sono visibili le macchie di sangue, che anche dopo vari tentativi di cancellarle, continuano imperterrite a ricomparire sempre più chiare e viscose, quasi fosse sangue fresco, non appena comincia il fenomeno, ancora del tutto inspiegabile.Forse una spiegazione ci sarebbe nelle linee d’energia che scorrono all’interno del nostro pianeta e che sarebbero in grado di generare campi magnetici capaci di spostare oggetti di ogni grandezza come nel caso ipotetico dei massi enormi che i Faraoni d’Egitto avrebbero adoperato per la costruzione delle piramidi, o gli immensi dolmen ed i menhir che costituiscono stonehenge, che dopo migliaia di anni ancora non si può dare una vera spiegazione sul come si possano aver spostato quei masi enormi per km. Con le tecnologie arretrate che c’erano allora.

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IL CASO ANALOGO IN CINATutto l’articolo su

http://www.express-news.it/misteri/ufo-o-bizzarro-fenomeno-naturale/

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UN BUCO PERFETTAMENTE TONDO APPARE DURANTE LA NOTTE

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Tutto l’articolo su:http://www.express-news.it/misteri/misterioso-buco-apparso-nel-terreno-di-un-agricoltore-una-

nave-spaziale-sepolta/

A Pattingham in Austria è apparso un buco della profondità di circa 25 metri in una notte, nel campo di un agricoltore, che si sarebbe reso conto della sua comparsa, l’indomani cercando il suo gatto di famiglia che non si trovava più.Così uscendo all’aperto per cercarlo si sarebbe imbattuto in questo buco circolare, dove sul fondo pare esserci qualcosa di grande e metallico, che al parere di molti si potrebbe trattare di una bomba, essendo il luogo stato bersaglio di bombardamenti durante la guerra, altri ipotizzano addirittura che si possa trattare di una nave aliena, sotterrata.Quel che si sa di preciso è che l’agricoltore avrebbe provato a gettare un sasso sul fondo del buco per capirne la profondità, poi misurata in circa 25 metri, ed il rumore fatto nel colpire il fondo avrebbe rivelato che ci sia qualcosa di metallico.Il gatto è stato ritrovato rinchiuso accidentalmente in un armadio

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IL SURREALISMO DEI SOGNI

L’arte surrealista prende come punto d’ispirazione il sogno, il mondo onirico, così effimero ma così reale da perdercisi dentro.Quel mondo così concreto che tutti i sensi ne vengono sollecitati, ma che poi con il risveglio ne rimane solo qualche frammento a testimonianza che qualcosa c’è stato, ma di fattura impalpabile come la nebbia.Da Marcel Duchamp a Magritte, da Man Ray a Dalì, tutti affascinati, stregati e schiavi del sogno come ispirazione nell’arte e nella vita, vissuta proprio come se nulla fosse reale.I sogni , la loro percezione, i loro significati anche a livello psicoanalitico, vennero presi direttamente dalle teste di tutti quegli artisti che diedero vita al dadaismo ed infine al surrealismo, tutti lettori, e amanti dell’”interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud, degli scritti di Jung, come la coscienza collettiva spinsero a cercare di fermare quegli attimi del sogno che sfuggono ai comuni mortali al sorgere dell’alba, svanendo al sole come neve.

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Marchel Duchamp con il suo “orinatoio” ha scandalizzato tutto il mondo, ma il significato di quest’oggetto comune, blasfemo e sporco (era veramente stato usato, e Duchamp quando lo vide in un bagno pubblico, volle toglierlo dalla sua collocazione per esporlo senza tanti fronzoli) è il simbolo o la figura più ricorrente nei sogni, quello cioè di fare bisogni corporali in presenza di altre persone, trovarsi nudi all’improvviso in mezzo ad una folla, non avere più la privacy di quattro mura ed una porta, ma trovarsi direttamente in mezzo ad una piazza a far pipì.Sono tutte figure che nei sogni si ripetono a qualunque età, e che almeno una volta nella vita, tutti li abbiamo sognati.Il mettersi a nudo che a tutti duole e fa rimanere indifesi, e quell’ultimo sprazzo di umanità che accompagna il risveglio e con esso la perdita della memoria del sogno.

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La ruota della bicicletta , altro oggetto comunissimo ma che rappresenta anche la ruota del tempo che gira senza fermarsi, ma in questo caso viene arrestata, addomesticata a piacere dell’artista, che ne fa un segnalibro o un segnasogno in qualche modo, tale da non essere più rimosso dalla memoria.

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I vortici, le spirali che spesso ispirano al sonno dell’ipnosi, altro tipo di sonno, ma lucido, dove chi sogna non ricorda, ma chi impone il sogno si, il sognatore vede e vive le immagini che scorrono nella sua mente, l’ipnotista si deve accontentare del resoconto, altre figure ricorrenti, che risalgono agli archetipi , alle antiche memorie dell’uomo, che ne subisce l’effetto ed il condizionamento.

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Dalì e Man Ray che lo fotograferà centinaia di volte, ispiratore ed ispirato diventano vicendevolmente uno o l’altro, in un gioco surreale che soltanto il filo illogico dei sogni possono tessere, tra ombre ed impossibili equilibri, svagata meraviglia per l’anima disincantata.

Gli scacchi, altra forma di simbolismo che associa il gioco più antico e complicato del mondo, dove l’intelligenza è l’unica forma di requisito richiesto per la vittoria o la sconfitta, l’unico gioco dove la fortuna non serve, e la sconfitta non avviene perché si ha sfortuna, ma perché la persona che si ha di fronte eccelle in un tipo d’intelligenza, che potrebbe anche essere di norma la stupidità.L’apertura mentale è obbligatoria per un gioco che va al di là dei confini delle tre dimensioni, ma affronta anche la quarta e la quinta, lo spazio ed il tempo, e dove le proiezioni del proprio essere diventano molteplici, così come in questa scacchiera dove ci sono ombre che si formano da più lati, così il sogno deve essere visto sotto molte forme per poterlo chiarire, scoprire e cercare se non altro di renderlo personale e trarne un messaggio.

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l’ora del risveglio, quella più fantasiosa che raccoglie i pezzi dell’incoscienza e della concretezza nello stesso spazio, così come l’uomo che sogna e vicino ad una scacchiera simbolo concreto della lotta per la vittoria, sulla e nella vita, e le labbra di donna che volano, che ancora cercano di allontanarsi in un cielo del tutto irreale a cercare un bacio, a cercare quella concretezza che l’uomo gli dà nella realtà, ma che non riesce a cogliere perché già nello stadio del risveglio che tutto fa svanire nella nebbia.

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A volte i sogni bisogna prenderli per quello che sono, senza cercare di trarne chissà quale vaticinio o messaggio, come in questo “ sogno di una tigre causato dalla puntura di un’ape” titolo lunghissimo che racchiude le motivazioni che hanno spinto Dalì a dipingere in questo modo, dopo che il dolore della puntura di un’ape lo aveva risvegliato dopo essersi assopito all’ombra di un albero.Qui si raccolgono decine di simboli tutti assieme che non devono per forza essere analizzati o sintetizzati ma visti per quello che sono, immagini bellissime e visioni.Il melograno simbolo religioso, il frutto che in molte religioni sarebbe il vero frutto che Eva fece mangiare ad Adamo, il frutto che rappresenta Dio per gli ebrei e quel frutto così complesso poiché all’interno di esso racchiude decine di altri frutti ma anche i semi per altre piante, il frutto che racchiude la legge cosmica della causa ed effetto.

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Il pesce vorace animale creato da Dio, che cerca di sbranare un animale molto più grande e feroce di lui, la tigre che fugge ed attacca insieme una tigre più piccola che con un’arma vuole attaccare la donna distesa.Un simbolo fallico rivolto verso la creatrice del sogno stesso, che sviluppa il suo mondo onirico a sua piacimento, e che accanto a se ritrova il melograno da cui è partito tutto.L’elefante sullo sfondo è il simbolo della possanza e della pesantezza quasi come gli ippopotami di Dysney nella danza delle ore, poiché questi elefanti sono sorretti da gambe lunghissime e sottilissime simili a quelle dei ragni.Tutto è senza gravità. Perché nel segno la fisica perde ogni tipo di senso e regola.

La persistenza della memoria, non perdere ciò che il sogno ci ha dato, il cercare ed il fallire nell’estremo tentativo di non alterare il ricordo e di non farlo diventare qualcosa d’instabile e molle.

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Quì i significati del sogno diventano più complessi perché a volte il sogno per non dare traumi, o proprio perché se ne è subìto uno, altera i simboli facendoli diventare qualcosa di diverso, ma che richiamano la realtà così l’albero che è il simbolo della propria stabilità sociale ed emotiva, che nasconde dentro di se, dei cassetti in cui sono racchiusi i simboli cardine della stabilità umana: la sfera, cioè la nascita personale fisica e creativa, mentale ma anche la crescita o la nascita di un altro essere vivente sia esso bambino o idea artistica, poco importa è il nuovo che colpisce e rapisce il cuore del soggetto; poi proprio sotto ecco la casa, il focolare, il rifugio da tutto ciò che non vogliamo ci tocchi, quell’ultimo porto a cui approdiamo sempre e che non vorremmo mai lasciare, da cui ci allontaneremmo volentieri, ma che ci manca subito dopo.

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Il riflesso invertito, dove un uomo vede se stesso di schiena, proprio come capita nei sogni, dove siamo contemporaneamente all’interno del sogno, ma anche al di fuori come fossimo spettatori di noi stessi ed osservatori di noi e degli altri.Così il riflesso dello specchio e del sogno viene ribaltato al punto da chiedersi se quello che noi crediamo sia la realtà, non sia invece il sogno e viceversa, come in immenso “Alice nel paese delle meraviglie”.

Il nuovo futurismo celebra il videomaker torinese Alessandro Amaducci

-intervistato in “Futurismo per la Nuova Umanità” di Roberto Guerra

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Roberto Guerra Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti: arte-società tecnologia- (Arrmando editore, Roma, 2012). cover Marco Lodola

http://www.armando.it/schedalibro/22155/Futurismo-per-la-nuova-umanit-

La storia del futurismo post 1944, dopo la scomparsa di Marinetti. Una revisione sull’essenza tecnologica e futurologica del Futurismo storico, guardando agli studi di sociologi e futuribili quali McLuhan e De Kerckhove, e alle osservazioni sulla dis-continuità aggiornata del Futurismo nel secondo Novecento e inizio Duemila. Oppure per dirla con Pierluigi Casalino, scrittore ligure e promotore del cosiddetto Arabian Futurism (un poco come a suo tempo lo stesso Brian Eno con David Bowie (The Secret Life on Arabia):

“ ... all’insegna della “negazione della negazione", per l’autore il nuovo non è che il frutto di un ribaltamento della fase precedente, di ogni fase precedente, secondo una circolarità del fenomeno estetico, che richiama atmosfere “deperieane”, che finiscono per rigenerare ciclicamente forme rinnovate di passato”

I nuovi futuribili o “futurist” all'americana? Tra Ferrara, Milano e Roma: oltre allo stesso autore, ferrarese, DJ Afghan, Filippo Landini, Maurizio Ganzaroli; a Milano Riccardo Campa e Stefano Vaj; a Roma, Antonio Fiore, Graziano Cecchini, Antonio Saccoccio, Sandro Battisti. Ma anche - per l'arte digitale - il già ben noto Alessandro Amaducci, videomaker di Torino e di fama internazionale, recentemente ad esempio in video tour in quel di Honk Kong. Nel volume di Guerra, tra le diverse interviste, anche una mirata infatti su Amaducci, realizzata proprio a Ferrara lo scorso autunno 2011 per The Scientist Video Festival Internazionale (a cura di Vitaliano Teti), rassegna erede del celebre Centro Video Arte della città estense nel secondo novecento, con l'artista torinese special guest.

Ecco un estratto dell'intervista dal libro:

ALESSANDRO AMADUCCI: il video senza organi

*Docente al Dams di Torino, video artista di fama internazionale: tra i video, la suite “Electric Self”, “Not Bang”, “Croma"... .e scrittore ciberculturale

 

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D- La Video Arte in Italia

R- Viva e vegeta, sempre di più. Io personalmente sono più interessato a esperienze che si interrogano sul rapporto fra tecnologie e linguaggio, e ragionano sui contenuti. Non ho mai creduto all'artista come la punta dell'iceberg di un universo effimero che va dalla moda al design. Il modello-Andy Warhol (guardato superficialmente), ovvero l'artista-macchina contaminato con lo show-business, che usa la sua factory (fabbrica) per dare delle feste, ha funzionato in quegli anni e in quel contesto: credo sia giunta l'ora di evolversi, esattamente come si sono evolute le macchine. Credo agli artisti come figure visionarie, creative, poietiche, capaci di sentire i cambiamenti del mondo. Pre-veggenti. La macchina-computer è molto più complessa di una fotocopiatrice.

*Info Alessandro Amaducci - www.alessandromaducci.net

voci misteriose presenze..paranormali in giardino d’arte a Roma 

Nel mio giardino di Roma

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Misteriose presenze vibrazionali e d’arte "vivono" talvolta con voci (forse distorsioni casuali) che "attraversano" chi è destinato alla comunicazione magica...

Un video che fonde e confonde l’arte e la scienza metafisica, della vita dopo la morte.

Metafora della continua mutazione della vita e dell’arte in cose sempre nuove e che nascono di continuo dalle ceneri di altre.

by Vitaldo Conte/ Vitaldix & Laura Baldieri

http://www.youtube.com/watch?v=ido2oJuFwxs

Vitaldo Conte-Intervista "Libro Manifesto Nuova Oggettività" (Heliopolis, 2011)

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D - "Nuova Oggettività" o "New Realism" - nuova sbandierata rotta oltre il postmoderno di certa area storicamente "gauche" - nel futuro prossimo? R – Il post-post-moderno già esiste per proprio conto: non necessita di "sbandierature" intellettuali, soprattutto di quelle storicamente "gauche". È ondeggiante tra neo-tribalismi e virtualità inglobanti, tra il realismo crudo del vivere e l'apertura indistinta all'x come incognita desiderante. La meta-fantasia narrativa sostituisce i meta-racconti della storia. L'essere, ormai postumo a ogni post, può trovare la propria naturale rotta armonizzando, dentro di sé, la carica vitalistica e il dettato razionale nelle espressioni della pulsione-coscienza come una sempre "nuova oggettività". D- Davvero possibile, nella prassi, danzare tra il computer e i graffiti, tra l'azzurro del cielo e il silicio fosforoscente? R – Le espressioni di una sempre "nuova oggettività" si protendono verso l'open space, fino all'estensione virtuale, con le sue maschere im-possibili e le corporeità modificabili, che possono danzare con i graffiti del cielo: sono extreme nei loro confini, non più dilatabili dai sensi. In questi spazi ultimi possono sorgere delle domande, anch'esse

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extreme: dove si arrestano gli estremi confini? I diversi volti dell'invisibile/vibrazionale possono essere considerati estremi confini, fluttuando essi stessi tra e oltre i limiti... La parola-convenzione extreme può comunicare la pluralità di ogni lingua-follia creativamente "dispersa"... D- Verso l'Ingegneria im-prevedibile della felicità o una sfida estrema alle stelle, prima dell'implosione della civiltà? R – L'ingegneria im-prevedibile della felicità può esigere talvolta l'arroganza della sfida extreme alle stelle, intuendo che questa sfida può essere la via più breve per volare oltre l'implosione naturale della civiltà, oggi troppo umana per essere naturalmente umana... D- Tra realtà e utopia, l'Italia tra 100 anni... R – Tra 100 anni i confini nazionali saranno sempre più "dispersi"... Se l'umano "sopravviverà" alle Apocalissi X, questo pianeta (chiamato Terra) sarà sempre più "alieno" nei suoi transiti di esistenza... forse anche per noi che guarderemo da "altre" postazioni (che non prevedono nemici) la realtà come utopia e l'utopia come realtà.

 http://www.diffusionesud.it/magazine/notizie/libro-manifesto-per-una-nuova-oggettivita/

LETTERATURA E MUSICA

TROVATO UN NUOVO ED INEDITO MANOSCRITTO DI POE

EDGAR ALLAN POE

Una bozza manoscritta di una delle prime poesie e una lettera all'autore Washington Irving sono

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tra una manciata di manoscritti relativi a Edgar Allan Poe che hanno fatto parte di una mostra aperta li 26 aprile aRichmond in un museo dedicato l'autore, poeta e critico letterario .

"Questo è il tipo di mostra che capita una volta soltanto in una generazione," questo ha detto Chris Semtner, curatore di Richmond Edgar Allan Poe Museum, dicendo inotre che "Da Quill di Poe: Le lettere e manoscritti di Edgar Allan Poe", verranno mostrati dal 22 di luglio 2012. "poiché i manoscritti di Poe non sono stati molto apprezzati durante la sua breve vita, molti sono andati perduti o dispersi nel corso del tempo, il che li rende molto rari oggi."

LA TOMBAEdgar Allan Poe House ed il Museo Irving di Washington celebreranno il novantesimo anniversario della nascita del museo.Sarà Incluso un manoscritto di uno delle più importanti poesie di Poe le prime, "To Helen". E 'stato scoperto solo il mese scorso in un album appartenente alla cugina di Poe, Amelia Poe di Baltimora, che è stata nella collezione del museo dal 1930. La poesia, che dispone di una versione precedentemente sconosciuta della strofa iniziale, è stato trovato nel corso di un progetto di catalogazione e digitalizzazione,da parte dei funzionari del museo.

Altri manoscritti in mostra includono quattro lettere di Poe, l'unica storia breve completa di Poe è in mani private e il più antico manoscritto di proprietà privata. Poe, una figura torreggiante letteraria del 19 ° secolo, era uno dei primi maestri del racconto horror e un pioniere del romanzo poliziesco. E 'nato a Boston ma cresciuto principalmente in Richmond. Ha anche vissuto per un breve periodo a Baltimora e qui morì nel 1849, in circostanze mai del tutto spiegate.

Il futuro del Baltimora Edgar Allan Poe House and Museum, dove ha vissuto per alcuni anni nel 1830, è diventato offuscato negli ultimi anni. Il funzionario della città ha tagliato il finanziamento nel 2010, e la relazione di un consulente di recente ha suggerito funzionamento della casa di Poe, in collaborazione con la vicina B & O Railroad Museum.

Presentazione del cd di: ESMA-"THE LOST ATOMS"(La cantina sotto la vita,2012) di Eugenio Squarcia

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VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=2vr7-t49UyE

Da ESTENSE. COMGiovedì 5 aprile alla Sala Estense di Ferrara è stato presentato il nuovo album di Esma, conosciuto anche come Eugenio Squarcia, è stato proiettato durante la performance musicale il videoclip Xibalba (the Central Atom) composto e ideato dallo stesso artista. Si tratta di musica classica-elettronica contemporanea. L’invito si estende a tutti i curiosi di questo genere di musica che in Italia è poco conosciuto e viene poco considerato.Si tratta del ventitreesimo album musicale di Esma, intitolato “The Lost Atoms”.L’artista dichiara riguardo l’evento alla Sala Estense:

“Si invitano tutti coloro che vorranno immergersi nella geografia sonora di uno speciale universo sensoriale, ai limiti del viaggio percettivo.

Si prega di lasciare a casa ogni forma di razionalità e di portare con sé il desiderio di abbandonare il Porto della Città, qualunque forma o consistenza esso possieda.”

http://www.estense.com/?p=209656*Eugenio Squarcia, ancor giovane talento multimediale ed eclettico, tra cifre ciberculturali e new age raffinata, più noto infatti come video film maker e scrittore di fantascienza, tra gli animatori dello stesso Teatro/Scienza di Alex Gezzi e anche ottimo conferenziere,  coltiva anche con particolare costanza e altrettanta sperimentazione certa dimensione electro contemporanea, tra minimalismo e ambient. E come segnala la stampa -dopo molti demo o CD quasi privè, ora finalmente un album official di particolare intensità e volontà di Nuovo Sound certamente di spicco e qualità nazionale.Vedi anche:  da supereva.it 

EUGENIO SQUARCIA E IL PENSIERO CREATIVOPur giovanissimo, il talento ferrarese, Eugenio Squarcia, video film-maker, musicista elettronico e scrittore di fantascienza (Amygdala e Automat le opere più celebri), non disdegna neppure conferenze su temi non facili- come, nello specifico, il cosiddetto Pensiero Creativo, analizzandolo e comunicandolo con invidiabile disincanto....Persino disarmante, per la cifra di parola, esatta ma distante da accademismi che spesso, altrove, fanno a pugni con l’oggetto d’indagine. Spesso, infatti, magari proprio sulla Creatività, dotti accademici cadono in fallo comunicando l’argomento con modalità opposte… in flagrante contraddizione, visibile e trasparente: poi tutti o quasi chiudono gli occhi per banale conformismo.Invece, sabato 13 marzo 2010, presso le Grotte del Boldini, nell’ambito della rassegna Ferrara e la Bellezza, a cura dell’Associazione Fantastica Ferrara, diretta dal poeta scienziato Alex Gezzi, da tempo promotrice della Bellezza nell’era postmoderna, Eugenio Squarcia, pur attingendo consapevolmente anche alle teorie più avanzate sulla Creatività, dalle ricerche contemporanee cibernetiche ad esempio, ha filtrato il tema come passeggiasse per Ercole I d’Este (la via più celebre di Ferrara firmata Biagio Rossetti), magari in versione 3D.Coerentemente con la filosofia dell’Associazione, ha evidenziato-parlando- la Creatività nel suo flusso concreto, traducendo certe metodologie scientifiche attraverso il linguaggio dell’arte, della fantascienza in particolare, non ultimo con un manufatto d’arte contemporanea- per così dire- una installazione da Squarcia stesso realizzata particolarmente esaustiva. Una performance anticonferenza…. supportata appunto da elementi oltre la parola, l’installazione e una sorta di microbiblioteca autobiografica, il tutto frullato in una specie di up-loading alla rovescia, dai supporti esterni ai propri neuroni, poi rilanciato attraverso la Parola ai destinatari presenti in sala... 

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http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/03/eugen...

http://lasinorosso.myblog.it/archive/2012/04/08/eugenio-squarcia-live-concert-e-the-first-album-alla-sala-es.html

http://futurismo2000.myblog.ithttp://ferrrara2000.blogspot.com

UFOLOGIA

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IL SOGNO DELLA CIVETTA

La civetta è stata riscontrata in alcune ipnosi regressive, come una chiave per mascherare traumi subiti da persone ritenute addotte da parte di esseri non terrestri.Molte persone che solo attraverso l’ipnosi riescono a scavalcare il blocco mentale che gli è stato imposto, hanno ricordi discostanti dalla realtà, dove le entità aliene vengono letteralmente mascherate da animali notturni, come le civette o i gufi, anche perché le caratteristiche facciali si assomigliano: occhi grandi, testa grande, l’assenza di una bocca vera e propria.Questo fa si che il cervello sia più ricettivo e più incline a credere al ricordo di copertura in modo da non far riaffiorare ciò che è veramente successo.A volte le luci che possono essere viste dal soggetto se si tratta di una luce molto forte può essere mascherata con il ricordo di un incendio, una vampata di fuoco, o nel caso di luci rotanti o multicolori, ecco che può comparire l’immagine di un più rassicurante lampeggiante della polizia o di un’ambulanza.

Nel caso storico e forse l’unico decretato come autentico di caso di adduzione con blocco psicologico fu il caso di Barney e Betty Hill.

Gli Hill vivevano a Portsmouth, nel New Hampshire.Barney Hill era impiegato nel servizio postale americano mentre la moglie Betty era un'assistente sociale.Attivi in una congregazione di tipo unitario, gli Hill erano anche membri della NAACP (National Association for the Advancement of Colored People, Associazione nazionale per l'avanzamento delle persone di colore) e dei leader locali. Barney riuscì a ottenere un posto nella Commissione per i diritti civili degli Stati Uniti.I due formavano una coppia molto discussa all’epoca: Barney era un afroamericano mentre Betty era bianca.

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Secondo il loro racconto derivato da sedute di ipnosi regressiva (di cui sono disponibili pubblicamente le registrazioni su nastro), Barney e Betty Hill il 19 dicembre 1961, verso le 22, stavano attraversando le White Mountains e tornavano nel loro domicilio di Portsmouth, quando l'attenzione di entrambi si concentrò su un oggetto luminoso nel cielo che a loro ricordav un satellite.Una volta ritornati a casa, si accorsero che erano trascorse troppe ore per aver percorso un tragitto così breve (fenomeno noto in ambito ufologico come "lacuna temporale" o in inglese “missing time”), ed in seguito accusarono emicrania, ustioni e altri lievi disturbi fisici; poco tempo dopo Betty Hill fu vittima di incubi paurosi.Dopo essere stati sottoposti ad ipnosi regressiva, affiorarono i ricordi riguardanti il lasso di tempo "mancante": la luce avrebbe continuato a seguirli, al che Barney sarebbe sceso dall'auto, temendo che fosse un aereo in difficoltà e che potessero essere necessari soccorsi. Dopo che la luce fu più vicina, l'uomo riuscì a distinguere un veicolo al centro di essa, con oblò e di chiara fattura tecnologica e manovrato da esseri intelligenti. Rientrato in macchina e comunicato alla moglie di aver avuto l'impressione che il veicolo "cercasse di catturarlo", ripartirono con l'auto, senza tuttavia riuscire a distanziare l'astronave (nonostante l'auto fosse stata portata a velocità di marcia differenti).Dopo alcune decine di minuti di inseguimento, l'auto si bloccò (anche se non è chiaro e non è stato detto nulla a proposito dagli Hill se ciò sia accaduto per effettivi guasti dovuti alle sollecitazioni subite dall'automobile durante l'inseguimento, o se fu effettivamente "bloccata" dall'oggetto che li inseguiva); al che dal veicolo discesero alcuni esseri che li invitarono a seguirli sull'astronave.Dopo essere saliti a bordo, i due furono sottoposti a test fisici; in una successiva seduta di ipnosi regressiva, la signora Hill avrebbe disegnato una mappa stellare dove affermava che dimorassero gli esseri che li avevano rapiti, menzionando per la prima volta il sistema di zeta reticuli, divenuto da allora molto discusso e menzionato in ambito ufologico.Dopo questi esami, i coniugi furono riportati vicino alla loro automobile, ed in seguito l'astronave si allontanò.Nel racconto affiorano moltissimi punti che fanno ancora credere che questo racconto sia reale e non indotto dall’ipnotista, come si tende oggi a minimizzare e a spiegare questo tipo di regressione:nessuno dei coniugi Hill aveva degli interessi nel campo dell’ufologia, che comunque in quel periodo non era di certo così divulgata come in tempi più recenti, quindi per poter “truccare” il racconto, avrebbero dovuto procurarsi libri non facili e rari da trovare per potersi documentare, cosa non facile.La coppia già molto discussa visto la differenza del colore della pelle, non avrebbe mai potuto fare ricerche così “strane” per l’epoca senza destare sospetti o ulteriori pettegolezzi.Non hanno guadagnato alcunché dalla loro vicenda e anzi hanno rischiato di perdere il posto e credibilità nella società per questi resoconti.Non c’erano altri racconti completi o parziali di altre persone che dicevano di essere stati rapiti o esaminati, né esistevano allora film o documentari da cui avrebbero potuto prendere spunto per una farsa.

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Né Barney né Betty Hill avevano la benché minima conoscenza tecnica o astronomica tale da poter disegnare, o riconoscere una costellazione come quella di Zeta Reticoli, a cui per sino gli scienziati non davano peso né divulgazione.Pare quindi evidente che se c’è stato un caso, ce ne possano essere molti altri veritieri, mischiati come al solito in mezzo a tanti falsi.

TECNOLOGIA

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IL PRIMO PASSO VERSO LA VITA ARTIFICIALE?

Sono stati ricreati in laboratorio un gruppo di sei cellule che al pari del D.N.A. e dell’R.N.A. che sono l’insieme delle cellule che compongono la vita così come la conosciamo di tutti gli esseri viventi, queste nuove sei cellule riprodotte e battezzate come X.N.A. sarebbero la loro versione artificiale, che farebbero così diventare reale al possibilità di poter creare la vita in laboratorio, e la possibilità di “fabbricare arti e organi vari, che non sarebbero soggetti a nessun tipo di rigetto e che sarebbero assimilabili da chiunque senza aver bisogno di esami o donatori.Philipp Holliger del Laboratorio del Medical Research Council britannico di Biologia Molecolare avrebbe così creato le sei differenti molecole, non sostituendo le basi azotate ma i gruppi di zucchero che compongono i lati della tipica struttura a scala elicoidale. Avrebbe quindi cambiato la composizione della struttura del D.N.A. in maniera profonda tanto, da crearne una alternativa e diversa."Il punto cruciale del nostro studio - ha spiegato Holliger - e' che la creazione di una genetica 'sintetica' genera un set di acidi nucleici simili a quelli del DNA e dell'RNA che non solo possono memorizzare informazioni genetiche ma potranno permetterci di modificare e ridistribuire dati evolutivi e ereditari". Questo vuol dire che non solo le nuove sei cellule potranno “mimare” in qualche modo il D.N.A. preso a modello, ma potranno essere “con dizionate” affinché nella memoria cellulare siano presenti quei caratteri ereditari, personali ed unici che fanno di ogni persona, un soggetto inimitabile.Quindi in parole povere si potranno ottenere copie perfette in tutto e per tutto di quel soggetto che si vuol replicare, sin nei minimi dettagli in parte o completamente."I tentativi di riprodurre organi umani non hanno la finalità di sostituire gli esseri umani veri e propri. Ma sono indispensabili per il progresso".Questa frase descrive quanto l’etica professionale e medica influisca sulla scoperta, che arrivando a grossi risultati nel futuro, si avrebbe la possibilità di replicare all’infinito una persona, in maniera molto più funzionale della clonazione e soprattutto decidendo quali siano i suoi punti forti o deboli.Queste sono le risposte rese dalIl filosofo e genetista Edoardo Boncinelli ad Affaritaliani.it perché è importante parlare e lavorare sulla vita artificiale. Argomento che tra l'altro, lo ha spinto a scrivere il nuovo libro "La scienza non ha bisogno di Dio" (Rizzoli).Questo vuol dire che presto potranno essere create 'persone' in laboratorio?"Il cammino è ancora lungo. Diciamo che abbiamo gli strumenti per poter parlare seriamente di vita artificiale".Ma dal punto di vista etico? Questi passi dove porteranno? Le macchine di cui parliamo creano problemi alla nostra identità? E se sì che tipo di problemi?"In realtà finchè non vengono riprodotte un'individualità e una coscienza, però, non c'è nessun problema. E poi ripeto ci vuole tempo. Chi ha paura può dormire sonni tranquilli".

Suzumo, il robot che arrotola 300 sushi all’ora

Edoardo Boncinelli

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Avete un po’ di salsa di soia, due bacchette e salsa wasabi?Beh, se possedete anche Suzumo, l’ultima trovata giapponese in fatto di robot, vi preparerà fino a 300 sushi in un ora, con una velocità e precisione che strabilia, adoperando gli ingredienti che formano gli adorati rotolini di riso, a cominciare ovviamente dalle alghe nori.Nel video vedrete tutta la preparazione e la precisione di questo cuoco robot.

SUZUMO SUSHI MACHINE SSN-FLX - YouTube

SAFFIR, IL ROBOT POMPIERE

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SAFFiR, acronimo di Shipboard Autonomous Firefighting Robot. (© foto U.S. Naval Research Laboratory)

Saffir è un robot umanoide costruito per spegnere gli incendi a bordo delle navi, arrivando anche là dove ad un uomo sarebbe impossibile arrivare.Gli incendi a bordo sono uno degli eventi più temuti da chi va per mare: difficili da controllare e da domare e da scovare, hanno spesso un alto costo in termini di danni e vite umane. Il Naval Research Laboratory, il centro ricerche della marina militare USA, negli ultimi anni ha lavorato sodo per realizzare SAFFiR, il primo robot pompiere specializzato nella gestione e nello spegnimento degli incendi sulle navi civili e militari. Pur non avendo l'aspetto di un vigoroso ed eroico vigile del fuoco, grazie alle sue forme può moversi agilmente in spazi progettati per gli esseri umani. Sa salire e scendere le scale, può interagire con le persone e, cosa più importante di tutte, è in grado di combattere un incendio a distanza ravvicinata molto più efficacemente di quanto potrebbe fare un essere umano, non provando dolore dall’eccesso di calore ad esempio. Vede del fumo e non cade maiIl robot è equipaggiato con telecamere, sensori agli infrarossi per vedere attraverso il fumo e rilevatori di gas. Gli arti superiori sono progettati per permettergli di manipolare estintori ed idranti mentre quelli

inferiori lo rendono stabile e saldo in ogni situazione: come il più esperto dei lupi di mare SAFFiR è infatti in grado di bilanciare dinamicamente il proprio peso e rimanere  in equilibrio in

ogni condizione.

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Uno dei punti deboli del robot è la resistenza delle batterie a soli 30 minuti.ll pompiere elettronico, che è stato realizzato con la collaborazione della Virgina Tech e dell'Università della Pennsylvania, è già a uno stadio di sviluppo piuttosto avanzato. I suoi creatori pensano di sottoporlo al battesimo del fuoco, nel vero senso della parola, nel  Settembre 2013.

TECNOLOGIA RETRO’Andy Warhol DIPINGE CON Debbie Harry CON UN Amiga, anno 1985

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Oggi tutti usano photoshop, paint o altri software non solo per correggere le fotografie, ma anche per dipingere o disegnare, ma Andy Warhol ancora una volta fu precursore anche di queste tecniche riuscendo a fare un ritratto di Debbie Harry che era in sua compagnia usando un computer Amiga già nel 1985 con risultati strabilianti visti i tempi e le tecnologie esistenti allora.Qualche foto, poi andate avedere il video su youtube.

http://www.youtube.com/watch?v=3oqUd8utr14

FILM CONSIGLIATI VIDEO CONSIGLIATI MUSICA CONSIGLIATA

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Al di là dei sogni è un film fantasy ed al tempo stesso drammatico del 1998 diretto da Vincent Ward ed interpretato da Robin Williams. È ispirato al romanzo omonimo di Richard Matheson, pubblicato nel 1978, e contiene molti riferimenti allegorici alla Divina Commedia di Dante Alighieri e al mito di Orfeo ed Euridice. Il titolo è ispirato ad un verso dell'Amleto di William Shakespeare, nel famoso monologo della prima scena del terzo atto. Solo negli Stati Uniti, il film ha incassato oltre 71 milioni di dollari, ma è costato circa 85 milioni di dollari.Titolo originaleWhat Dreams May ComePaeseStati Uniti d'AmericaAnno1998Durata113 minRegiaVincent WardSoggettoRichard MathesonInterpreti e personaggiRobin Williams: Chris NielsenCuba Gooding Jr.: Albert LewisAnnabella Sciorra: Annie Collins-Nielsen

Sogni DI AKIRA KUROSAWA TRAILER

Al di là dei sognidi Wincent Ward

il sogno nella stanza rossada twin peaks

di David Linch

puntata speciale sui sognidalla trasmissione voyager

di Roberto Giacobboparte 1 e 2

scena del sognoideata da Salvador Dalì

per il film di Alfred Hitchckok

“io ti salverò”

“I sogni son desideri”Da cenerentolaDi Walt Disney

“Sweet dreams”Testo e video nella duplice

interpretazione originale degli Eurytmics e Marylin Manson

Turn the lights on

Every night I rush to my bedWith hopes that maybe I’ll get a chance to see youWhen I close my eyes I’m going out of my headLost in a fairytale, can you hold my hands and be my guide?

Clouds filled with stars cover the skiesAnd I hope it rains, you’re the perfect lullabyWhat kinda dream is this?

You could be a sweet dream or a beautiful nightmareEither way I don’t wanna wake up from you(Turn the lights on)

Sweet dream or a beautiful nightmareSomebody pinch me, your love’s too good to be true(Turn the lights on)

My guilty pleasure, I ain’t going no whereBaby long as you’re here I’ll be floating on air‘Cause you’re my

You can be a sweet dream or a beautiful nightmareEither way I don’t wanna wake up from you(Turn the lights on)

I mention you when I say my prayersI wrap you around all of my thoughtsBoy you’re my temporary high

I wish that when I wake up you’re thereTo wrap your arms around me for realAnd tell me you’ll stay by side

Clouds filled with stars cover the skiesAnd I hope it rains, you’re the perfect lullaby

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Max von Sydow: The TrackerJessica Brooks Grant: Marie NielsenJosh Paddock: Ian NielsenRosalind Chao: Leona

Communion è un film di fantascienza del 1989, diretto da Philippe Mora, con Christopher Walken. Esso è basato sul romanzo omonimo di Whitley Strieber - che l'autore ha dichiarato descrivere fatti realmente accadutigli - e cerca di interpretare sotto il punto di vista dello scrittore la tematica dei rapimenti alieni.Titolo originaleCommunionLingua originaleInglesePaeseUSAAnno1989Durata107 minRegiaPhilippe MoraSoggettoWhitley Strieber (romanzoSceneggiaturaWhitley StrieberInterpreti e personaggiChristopher Walken: Whitley StrieberLindsay Crouse: Anne StrieberFrances Sternhagen: dottoressa Janet Duffy

What kinda dream is this?

You could be a sweet dream or a beautiful nightmareEither way I don’t wanna wake up from you(Turn the lights on)

Sweet dream or a beautiful nightmareSomebody pinch me, your love’s too good to be true(Turn the lights on)

My guilty pleasure, I ain’t going no whereBaby long as you’re here I’ll be floating on air‘Cause you’re my

You can be a sweet dream or a beautiful nightmareEither way I don’t wanna wake up from you(Turn the lights on)

Tattoo your name across my heart so it will remainNot even death can make us partWhat kind of dream is this?

You could be a sweet dream or a beautiful nightmareEither way I don’t wanna wake up from you(Turn the lights on)

Sweet dream or a beautiful nightmareSomebody pinch me, your love’s too good to be true(Turn the lights on)

My guilty pleasure, I ain’t going no whereBaby long as you’re here I’ll be floating on air‘Cause you’re my

You can be a sweet dream or a beautiful nightmareEither way I don’t wanna wake up from you(Turn the lights on)Either way I don’t wanna wake up from you

Traduzione della canzone:

Accendi le luci!Ogni notte mi precipito a lettocon la speranza che forse avrò la possibilitàdi vederti quando chiudo i miei occhisto uscendo fuori di testasono persa in una favolapuoi stringere le mie manied essere la mia guida?le nuvole sono piene di stellee coprono il tuo cieloe spero che piovatu sei una ninna nanna perfettache razza di sogno è questo?

puoi essere un dolce sogno o un bell’incuboin entrambi i casi io non voglio svegliarmi da teaccendi le lucidolce sogno o bell’incubo

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Andreas Katsulas: AlexTerri Hanauer: SarahJoel Carlson: Andrew StrieberJohn Dennis Johnston: pompiereDee Dee Rescher: signora GreenbergAileen Fitzpatrick: madreR.J. Miller: padreHolly Fields: ragazza

Sogni (in giapponese Konna Yume wo mita, conosciuto anche come Akira Kurosawa's Dreams, I Saw a Dream Like This o Such Dreams I Have Dreamed) è un film del 1990 diretto da Akira Kurosawa, composto da 8 episodi, basato sui concetti del realismo magico e di alcuni sogni del regista. Il film racconta, anche se non espicitamente, la vita di Kurosawa e gli episodi rappresentano i vari periodi della sua vita, partendo dall'infanzia fino alla morte. Il film è stato prodotto grazie al contributo di Steven Spielberg e George Lucas.

È stato presentato fuori concorso al 43º Festival di Cannes.[1]

Titolo originaleこんな夢を見た (Konna Yume wo

qualcuno mi dia un pizzicottoil tuo amore è troppo bello per essere veroaccendi le luciil mio colpevole piacerenon sta andando da nessuna partetesoro, finchè sarai quiio fluttuerò in aria perchè tu seitu sei tu sei il mio…puoi essere un dolce sogno o un bell’incuboin entrambi i casi io non voglio svegliarmi da te

quando prego, ti menzionoti circondo di tutti i miei pensieriragazzo, sei la mia altezza temporaneadesidero quello e quando i sveglio ci sei tuche mi abbracci davvero e mi dici cheresterai al mio fiancole nuvole sono piene di stellee coprono il tuo cieloe spero che piovatu sei una ninna nanna perfettache razza di sogno è questo?

puoi essere un dolce sogno o un bell’incuboin entrambi i casi io non voglio svegliarmi da teaccendi le lucidolce sogno o bell’incuboqualcuno mi dia un pizzicottoil tuo amore è troppo bello per essere veroaccendi le luciil mio colpevole piacerenon sta andando da nessuna partetesoro, finchè sarai quiio fluttuerò in aria perchè tu seitu sei tu sei il mio…puoi essere un dolce sogno o un bell’incuboin entrambi i casi io non voglio svegliarmi da te

ho tatuato il tuo nome sul mio cuorequindi lì rimarrà per semprenemmeno la morte potrebbe separarciche razza di sogno è questo?

puoi essere un dolce sogno o un bell’incuboin entrambi i casi io non voglio svegliarmi da teaccendi le lucidolce sogno o bell’incuboqualcuno mi dia un pizzicottoil tuo amore è troppo bello per essere veroaccendi le luciil mio colpevole piacerenon sta andando da nessuna partetesoro, finchè sarai quiio fluttuerò in aria perchè tu seitu sei tu sei il mio…puoi essere un dolce sogno o un bell’incuboin entrambi i casi io non voglio svegliarmi da te

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mita)LinguaGiapponese,PaeseGiappone, USAAnno1990Durata119 minRegiaAkira KurosawaSoggettoAkira KurosawaSceneggiaturaAkira KurosawaInterpreti e personaggiAkira Terao: IoMitsuko Baisho: la madreToshie Negishi: madre con bambinoMieko Harada: la fataMitsunori Isaki: Io adolescenteToshihiko Nakano: Io bambinoYoshitaka Zushi: Pvt. NoguchiChosuke Ikariya: il demone piangenteChishu Ryu: vecchio uomoMartin Scorsese: Vincent Van GoghMieko Suzuki: sorella di Io

NUMERI PRECEDENTI SANDS FROM MARS NEW EDITION

E AGGIORNAMENTI

SANDS FROM MARS NEW EDITION N.1

SANDS FROM MARS NEW EDITON N.2

SANDS FROM MARS NEW EDITON N.3

SANDS FROM MARS NEW EDITON

INTERVISTA ESCLUSIVA A DREAM ARIAIN ITALIANO

IN INGLESE

RECENSIONE IN ITALIANO

IN INGLESE

MAURIZIO GANZAROLI INTERVISTA

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N.4

SANDS FROM MARS NEW EDITON N.5

SANDS FROM MARS NEW EDITON N.6

SANDS FROM MARS NEW EDITION N.7

SANDS FROM MARS NEW EDITION N8/9

M.O.D.

INTERVISTA ESCLUSIVA DAVE SIXX

ROBY GUERRA INTERVISTA EUGENIO SQUARCIA

ROBY GUERRA INTERVISTAGIANLUCA EVANGELISTI

AZIONE FUTURISTA

MAURIZIO GANZAROLI INTERVISTAFRANCO DAGA

RECENSIONE E INTERVISTA WIREFRAME

INTERVISTA ALL’ARTISTA ZHOU CHENG GUANG

IN ITALIANO, INGLESE E CINESE

INTERVISTA ALL’ARTISTA LIU LEAHIN ITALIANO, INGLESE, E CINESE

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