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Anno VI n°61 / Maggio 2009 / Free / www.tribeart.it .61 La Guida mensile alle arti visive in Sicilia

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La Guida mensile alle arti visive in Sicilia Anno VI n°61 / Maggio 2009 / Free / www.tribeart.it

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La Guida mensile alle arti visive in Sicilia

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FERNANDO LEAL AUDIRACSUITE PUCCINI

Viale Ionio, 61 . 95129 Catania . Tel./Fax 095 7223029www.galleriaorizzonti.it . [email protected]

G A L L E R I A D ’ A RT E

O R I Z Z O N T Iart promoter

Alfio Sorbello

RiferimentiAssociazione Culturale Maestri d’Arte (Palermo)

Galleria d’Arte Artesia (Catania)

Galleria d’Arte Zodiaco (Licata, Ag)

S t u d i o V i a P a s s o p o m o 7 - S a n t a V e n e r i n a ( C a t a n i a ) . C o n t a t t i t . 3 4 0 8 3 1 7 4 2 7 . e . s o r b e l l o a @ t i s c a l i . i t . w . w w w . s o r b e l l o a r t e . i t

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In fotoCantieri, tecnica mista su tela cm 120x70 (2009)

Un luogo dell’Arte

A cura di Paolo Nifosì

Fondazione Grimaldi, Sala del GranaioModica (Ragusa)

OrganizzazioneGalleria Lo Magno artecontemporanea

T. +39 0932 763165 . E. [email protected]

inaugurazione: 20 giugno 2009, ore 19

ARTISTISonia Alvarez

Carmelo CandianoGiuseppe Colombo

Piero GuccioneSalvatore Paolino

Franco PolizziFranco Sarnari

FondazioneGRIMALDI

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ADVPer il numero di giugno, segnalazioni e richieste di pubblicità entro il 31 maggio 2009. Vuoi dare visibilità al tuo evento o alla tua attività? Contatta la redazione o visita www.tribeart.it/pubblicita.htm

T R I B E A R T # 6 1

EDITORIALE

Lo scorso 6 aprile un sisma terribile ha sconvolto l’Abruzzo e le coscien-ze di tutti. Migliaia di abitazioni distrutte, circa 300 vittime, in mag-gioranza giovani, 1.600 feriti di cui 200 gravissimi e 70.000 sfollati.Ingenti anche i danni al patrimonio artistico-culturale, con il crollo parziale di immobili storici, che dovranno essere recuperati, e la necessità di messa in sicurez-za, conservazione e restauro anche di numerosi e importanti beni artistici mobili. Per questa ragione il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha attiva-to la raccolta fondi “Salviamo l’arte in Abruzzo”: potete inviare il vostro contributo attraverso il conto corrente postale 95882221 o tramite il conto corrente bancario IBAN IT-85-X-07601-03200-000095882221, entrambi intestati al Ministero Beni e Attività Culturali, causale Salviamo l’Arte in Abruzzo.

Con una spruzzatina d’orgoglio ringraziamo i nostri lettori che hanno accolto con grande entusiamo il nuovo formato, la nuova veste e le nuove rubriche di TRIBE ART. E questo numero, in quanto a contenuti, non è da meno: tante le recensioni, le notizie e un approfondimento speciale dedicato alla Porta della Bellezza. Buona lettura!

NEWS / 4 . 5 .

ONE WAY. PERCORSI (IR)REALI

RECENSIONI / 6 . 7 . 1 0

A COmPASS NEEdLE fOR OuR StARRY uNIVERSE di Donato Faruolo

PIEtRO dONzELLI. VERSO Sud di Vanessa Viscogliosi

fuRIA ANImAE di Pina Mazzaglia

mItI Ed EROI di Andrea Lombardo

IL VIAGGIO ARtIStICO dI uN LIBRO (CONdENAdOS A mORIR) di Emanuela Nicoletti

SuBLImE QuOtIdIANO di Maurizio Musumeci

fERNANdO LEAL AudIRAC. SuItE PuCCINI di Giacomo Alessandro Fangano

SPECIALE “LA PORTA DELLA BELLEZZA” / 8 . 9 .

IL PROGEttO, GLI OBIEttIVI, GLI ARtIStI, L’INtERVIStA

SPAZI APERTI / 1 1 .

QuI fuORI. IBRIdAzIONI EStEtIChE di Chiara Tinnirello

LA StORIA dELL’ARtE E IL tIRO CON L’ARCO di Giuseppina Radice

POP SCRIPtum di Giuseppe Veneziano

thE OthER BOOk di Anna Guillot

SEGNALAZIONI / 1 2 .

mOStRE IN PILLOLE

RICREAZIONE / 1 3 . 1 4 .

dESIGN GRAfICA fumEttI LIBRI CINEmA muSICA PEOPLE

MOSTRE / 15.

IL CALENdARIO dELLE mOStRE dI mAGGIO

T R I B E A R T # 6 1

M A G G I O 2 0 0 9

...........................................................

Redazionet. 339.5626111 # 338.8913549f. 1786019215w. www.tribeart.it e. [email protected]

RegistrazioneTribunale di Catania n°23del 30/10/03

Editore e proprietarioTribe Società CooperativaVia Barbagallo Pittà, 2495122 Cataniawww.tribearl.it

direttore responsabileEnzo Baldacchino

direttori editorialiVanessa ViscogliosiGiacomo Alessandro Fangano

hanno collaboratoDonato Faruolo, Anna Guillot, Andrea Lombardo, Pina Mazzaglia, Emanuela Nicoletti, Angelo Luca Pattavina, Giuseppina Radice, Chiara Tinnirello

Pubblicità e impaginazioneTribe Società Cooperativawww.tribearl.it

StampaLitocon S.r.l. - Catania

tRIBE ARt #61 è stato realizzato grazie aAssociazione Culturale SPAZIOVITALE in, Calu-sca, Cavallotto Librerie, Galleria d’Arte Orizzonti, Galleria Lo Magno Arte contemporanea, M&F Museum&Fashion, Manod’Opera, Museum, Risto-rante Al Padrino, Alfio Sorbello.

C O V E R

Stefano Bonazzi The true loveComposizione digitale, stampa su carta fotograficaCourtesy Stefano Bonazzi, Ferrara

© 2003-2009 tRIBE Società CooperativaLa riproduzione totale e parziale di testi e foto è vie-tata. Si permettono solo brevi citazioni indicando la fonte.

COLOPHON

INDEX

1. compila in stampatelloNominativo / Ragione Sociale ______________________________

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Per confermare la richiesta di abbonamento è necessario inviare il modulo e la copia di avvenuto pagamento al fax 1786019215 o tramite e-mail a [email protected]

ABBONAMENTO

TRIBE Società Cooperativa | Via Barbagallo Pittà, 24 - 95122 CataniaBanco di Sicilia - Filiale Catania UniversitàIBAN IT 55 Y 01020 16954 000010732492

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__________, ___/___/ 2009 __________________ (firma)

a cura di Giuseppina Radice

Sabato 16 maggio 2009, ore 19.00

Coordinamento Giuseppe Vitale

Fino al 3 giugno 2009

V i a M i l a n o 2 0 C a t a n i a . T e l e f a x 0 9 5 3 7 1 0 1 0 . E - m a i l : i n f o @ s p a z i o v i t a l e i n . i t . F e r i a l i 1 6 . 3 0 - 2 0 . 3 0 F e s t i v i 1 0 . 3 0 - 1 2 . 3 0 L u n e d ì c h i u s o o a p e r t o p e r a p p u n t a m e n t o . I n g r e s s o l i b e r o

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MARISA SAPIENZAlevità in cambio di un riscatto

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C O N C O R S I

Il 19 maggio al Centro Zo di Catania avrà luogo l’Hot Flowing pixels festival, una rassegna di opere digitali. Gli “short digital movie” pro-posti sono stati selezionati dal prof. Giovanni Gallo, titolare della cattedra di Computer Grafi-ca all’Università di Catania e docente incarica-to di Informatica e nuove tecnologie per l’arte all’Accademia delle Belle Arti. Tutti gli artisti invitati presenteranno il pro-prio “short” gratuitamente fornendo inoltre infor-mazioni sulle tecniche di produzione e sul proprio personale sviluppo artistico. Il festival avrà ca-rattere di mostra libera orientata allo scambio di esperienze e nuove idee. Non è previsto alcun premio né segnalazione, anche se si richiederà al pubbli-co la compilazione libera ad anonima di questiona-ri di gradimento e commento alle opere mostrate.

> hfp.unict.it/it

N E W Snotizie corsi concorsi link

4 _ T R I B E A R T

HOT FLOWING PIXELS FESTIVALFREESHOUT!? 2009

Nuovo bando di partecipazione al festival FREeSHOUT!?, quest’anno intitolato Iperuranio, il mondo Ideato: una selezione di opere costruite sulla base dell’ideazione di stati inesistenti. Saranno selezionate, per far parte dell’esposizione e del calendario di eventi dell’edizione 2009, le migliori proposte di carattere espositivo e/o per-formativo che, secondo i criteri indicati nel bando, riflet-tano gli attuali equilibri globali, soffermandosi sui concetti di confronto, conflitto, utopia e crisi. Una giuria sceglierà poi, fra i selezionati, il progetto ritenuto più meritevole il quale si aggiudicherà un finanziamento pari a 1.000 euro per la realizzazione di un’opera o di un progetto culturale.

categoria > tutte

scadenza > 22.05.09

info

www.freeshout.it

CONTEMPORARy ECOART CONTEST

Scopo del concorso è la ricerca artistica e la promozio-ne dell’arte contemporanea attraverso artisti ispirati ed influenzati da tematiche ambientali. Si vuole stimolare, attraverso il linguaggio universale dell’arte, la riflessione sulle urgenze delle problematiche ambientali che afflig-gono il Pianeta.

categoria > tutte

scadenza > 05.06.09

info

www.ecoartproject.org

IL dESIGN INvAdE IL BOOkSHOP dELLA FONdAZIONE SANdRETT0

LocaldesignShop è un ciclo di tre appuntamenti con cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo pre-senta all’interno del proprio bookshop il meglio del design torinese. Dopo le creazioni della designer tessile Silvia Bec-caria, dal 5 al 18 maggio sarà la volta di Primitive, la nuova collezione di pezzi unici ideata dallo studio di design Nucleo, formato da Piergiorgio Robino, Stefa-nia Fersini, Alice C. Occleppo e Daniele Ragazzo.

> www.fondsrr.org

Nel versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, il più grande parco naturale d’Italia, si terrà questa estate la prima edizione di ARtEPOLLINO un altro sud. In un contesto naturale unico, artisti di fama mondiale realizzeranno opere permanenti site-specific. I tre grandi protagonisti per questa prima edizione di ArtePollino saranno Anish kapoor, Carsten höller e Giuseppe Penone, scelti e invitati da un prestigioso Comitato Scientifico. Le loro opere saranno le prime di un percorso d’arte contemporanea che sta per tracciarsi nel cuore di una delle più belle cornici naturalistiche d’Europa. Fino al mese di ottobre, inoltre, saranno organizzati workshop con gli artisti, spettacoli e seminari.

www.artepollinobasilicata.it

A R T E P O L L I N O : L A S C O M M E S S A D I u N

A LT R O S u D

MILANO, NASCE LA GALLERIA POLESCHI CASA d’ASTE

Apre a Milano una nuova casa d’aste, la “Galleria Poleschi Casa d’Aste”. L’attività sarà inaugurata il 14 maggio con un’asta che avrà per protagonisti grandi nomi dell’Arte Moderna e Contempora-nea, italiana ed internazionale, tra gli al-tri: Accardi, Afro, Boetti, Bonalumi, Chia, Christo. Sarà offerto all’incanto un gruppo di 224 lotti.

> www.poleschicasadaste.com

MASSIMILIANO GIONI ALLA GwANGjU BIENNALE

La nomina a Direttore Artistico della pros-sima Biennale di Gwangju in Corea del Sud, che si terrà nel Settembre 2010, e andata a massimiliano Gioni, primo curatore eu-ropeo a ricoprire questo prestigioso inca-rico. Fondata nel 1995, la Biennale è stata la prima biennale d’arte contemporanea in Asia e la sua prima edizione è stata visitata da oltre un milione di visitatori.

A PALERMO UN MUSEO IN MEMORIA dELLE vITTIME dI MAFIA

Nel Giardino della memoria di Ciaculli, a Palermo, nascerà un Museo per ricordare le vittime della ma-fia. È quanto stabilisce un protocollo d’intesa, firmato in Prefettura, tra l’Amministrazione comunale, l’As-sociazione nazionale magistrati, l’Unione cronisti e la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Il museo sorgerà nel terreno confiscato per mafia a Paolo Greco e affidato dal Comune, che ne è proprie-tario, all’Anm e all’Unci.

MUSAE 2009

È aperto il Bando Musae 2009 - Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente - per partecipare al più grande Circuito open air riservato a artisti under 35, che possono trovare il regolamento sul sito www.eventomusae.com. Una opportunità da non perdere per i giovani artisti di tutte le nazionalità e di età compresa tra i 18 e i 35 anni che possono partecipare al Circuito MUSAE 2009 con produzioni pittoriche, plastiche, fotografiche, installazioni multimediali, luminose, video, videoarte, land art, body art, design, moda, performance.

categoria > tutte

scadenza > 31.12.09

info

www.eventomusae.com

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PREMIO NAZIONALE PARC MAXXI PER LA STORIA E LA CRITICA dELL’ARTE ITALIANA CONTEMPORANEA

Giunge alla terza edizione il “Premio a concorso per la storia e la critica dell’arte italiana contempo-ranea” bandito dalla PARC - Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali, d’intesa con il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo.Il Premio intende promuovere la ricerca e la riflessione storico-critica attorno ai protagonisti e alle pro-blematiche più attuali delle arti visive, con l’obiettivo di stimolare l’interesse degli studiosi più giovani verso le esperienze emerse in Italia negli ultimi cinque decenni che il MAXXI è chiamato a rappresentare nella sua collezione e nelle sue attività istituzionali.

> www.maxxi.parc.beniculturali.it/concorsi.htm

Fotografia, pittura, arte digitale, video, incontri cultura-li e dibattiti. Questi gli ingredienti di One way. Percorsi (Ir)reali, terza edizione di ARTE AL CUBO, manifestazione organizzata dall’Associazione Arte al Cubo Eventi e da tRIBE Società Cooperativa, in collaborazione con l’As-sociazione Quartafase.L’evento, patrocinato dalla Regione Siciliana, dal Comu-ne di Acireale - Assessorato alle Attività Culturali, dalla Provincia Regionale di Catania e dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania, si svolgerà dal 22 al 24 maggio 2009 in una location elegante e sug-gestiva nel cuore barocco di Acireale: il Chiostro dell’Ex Liceo Classico Gulli e Pennisi. In occasione del centenario del futurismo, movimento nato dalla mente esplosiva di Filippo Tommaso Marinetti, One way. Percorsi (Ir)reali intende indagare il tema della mobilità, del dinamismo inteso come moto sia fisico sia mentale. Sul piano della sperimentazione di nuovi lin-guaggi il Futurismo ha avuto grandissime ripercussioni - sia sullo sviluppo dell’arte degli anni successivi, sia sul nostro modo di rapportarci con ciò che è modernità e innovazione -, contaminando tutte le sfere della creativi-tà e della produzione artistica: dalla pittura alla scultura, dall’architettura alla musica, dal cinema al teatro.

I venti artisti selezionati, ricollegandosi alle prerogative futuriste, hanno concentrato la propria attenzione su con-cetti come simultaneità, trasporto, movimento, velocità, città. E in questo mondo, sempre più veloce e sempre più global, gli artisti si sentono sospesi in una dimensione altra, in non-luoghi in cui perdersi e poi ritrovarsi. One way come unica via di fuga, come escamotage verso un mondo ancora da costruire. Seppur irreale. Gli artisti in mostra sono: Elisa Anfuso, Santino Aresco, Stefano Bonazzi, Carte Inedite, Giovanni Caviezel, Mirko Chessari, Francesco Di Giovanni, Donato Faruolo, Dario Giardina, Alberto Lardizzone, Egidio Liggera, Teresa Rosso, Antonio Rizzo, Alfio Sorbello, Vincenzo Todaro, Antonio Tudisco, Salvatore Tudisco, Corrado Lorenzo Vasquez, Agata Vitale, Aurelia Zullo. La manifestazione intreccia, come di consueto, una plu-ralità di linguaggi artistici. Non solo arti visive. Nei tre giorni della kermesse si susseguiranno presentazioni editoriali, salottini culturali e workshop.La manifestazione sarà accompagnata da un libro/catalo-go (A&B Bonanno Editore) con poesie, testi e immagini. tRIBE ARt, la guida mensile alle arti visive della Sicilia, e tRIBENEt.It sono Media Partner dell’evento.> www.tribearl.it/oneway

N E W Snotizie corsi concorsi link

LA NOTTE dEI MUSEI

Lasciare aperti i musei statali in orario notturno e gratuitamente per-mettendo quindi la fruizione dell’inestimabile patrimonio artistico ita-liano anche a chi non riesce a farlo nel normale orario di visita.È il senso dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, prevista per il 16 mag-gio e giunta alla sua quarta edizione. La manifestazione nasce infatti nel 2005 su idea del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese. Quest’anno per la prima volta aderiranno anche Scozia, Irlanda del Nord, mentre Belgio, Serbia e le municipalità di Copena-ghen, Barcellona e Bucarest amplieranno le loro proposte. L’Italia, attraverso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, svolge un ruolo di coordinamento nazionale dei propri istituti territoriali. Oltre oltre 100 eventi a ingresso gratuito fino alle 2 di notte.

> www.beniculturali.it

O N E W A Y. P E R C O R S I ( I R ) R E A L I

A M A C I : N u O V O C O N S I G L I O D I R E T T I V O

L’AmACI, associazione non profit che oggi riunisce 25 tra i più importanti musei d’arte contemporanea italiani, ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo, di cui fanno ora parte: Gabriella Belli, Direttore del Mart di Trento e Rovereto; riconfermata Presidente; Riccardo Passoni (Vicedirettore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e ora nuovo Vicepresidente dell’Associazione), Andrea Bruciati (Direttore della GC.AC - Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone); Cristiana Collu (Direttore del MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro); Anna mattirolo (Direttore del MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma); Ludovico Pratesi (Direttore del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro) e marina Pugliese (Direttore del Progetto per il Museo del Novecento di Milano).

> www.amaci.org

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PALERMO dESIGN wEEk

Dal 25 al 31 maggio si susseguiranno, tra l’ex deposito locomotive Sant’Erasmo e diverse altre sedi dislocate per la città, mostre, con-ferenze, workshop, happening e design party che trasformeranno Palermo in un grande palcoscenico della creatività. La manifesta-zione è ideata e organizzata dalla ICOD, associazione che coniuga design, grafica, arte, cultura e sviluppo sostenibile.

> www.palermodesignweek.it

L’ECOMAFIA NON CONOSCE CRISI

Un business di 20,5 miliardi di euro per 25.776 ecoreati accertati: questi i numeri presentati dal rapporto annuale di Legam-biente, a cui ha lavorato anche il procura-tore nazionale Antimafia Pietro Grasso.Circa la metà degli ecoreati, più del 48%, si è consumato nelle quattro regioni a tra-dizionale presenza mafiosa: Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.

PREMIO NAZIONALE dELLE ARTI A CATANIA

Sesta edizione del Premio Nazionale delle Arti, Se-zione “Arti figurative, digitali e scenografiche”. Il pre-mio prevede un’esposizione delle opere dei migliori allievi delle Accademie Italiane e, da quest’anno, una rassegna internazionale, intitolata “Mediterranean Workshop”, che accoglie alcune Istituzioni di Belle Arti del Bacino del Mediterraneo. Alla Galleria d’Arte Contemporanea del Centro Culturale “Le Ciminiere” di Catania dal 15 al 30 maggio 2009.

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R E C E N S I O N Igli eventi visti da noi

di Donato Faruolo

Fotoricordo di un’Italia oramai

scomparsa. dal dopoguerra agli anni

Sessanta. Un viaggio per immagini

nell’Italia della ricostruzione

e del boom, tra poesia e

documentario...

Una mostra dall’atmosfera apparentemente Bie-dermeier, fatta di piccoli oggetti da salotto che chiedono di essere osservati come le bombo-niere a casa della nonna. Attirati dall’inoffensi-vità di cose che nel peggiore dei casi portereb-bero con sé la suggestione di realtà trapassate

in ricordo, ci ritroviamo del tutto permeabili di fronte al potere sfa-

miliarizzante di oggetti che invece procedono dal seducente al ra-

pace, dal delizioso all’atroce, dal nostalgico all’ossessivo nel breve

spazio di uno slittamento semantico.

La compostezza sterilizzata del ninnolo da salotto come in un film di

Lynch cela in sé un fondo di inaddomesticabile panico per ciò che

dell’esistenza non è riducibile alla dimensione borghese.

A compass needle for our starry universe è curata Guillame Von Holden con l’occhio dell’antropologo certo di poter fare delle opere

d’arte una più efficace materia d’indagine per testare la direzione

intrapresa lungo il percorso di una storia in fieri.

La più esplicita di queste apparenti tranquillità smentite è quella di

Carlos Llavata (Valencia, 1964): le istruzioni per una guerra con-

dotta ad arte secondo il presidente americano Grant (The art of war

is simple enought…) nel sonoro di un video in cui un salotto in

esterni è sconvolto dall’esplosione di un televisore: piccole tragedie

domestiche sull’onda di una guerra latente in ogni dimensione del

vivere, in cui i nemici sono spesso difficili da individuare.

Marco Bernacchia (Senigallia, 1979) porta avanti la sua ricerca

sulla “disoggettivazione”, sulla restituzione di una percezione fra-

grante degli oggetti, vittime di un assopimento dell’utente che,

programmando se stesso secondo il congegno, non ne vede più

l’artificiale naturalità. In un ombrello nero il manico di legno è stato

sostituito da un ramo secco che conserva cadavericamente la sua

forma di vita naturale trapassata.

Vito Drago (Palermo, 1973) fa dell’escamotage dell’inglobamento

progressivo della matriosca la metafora di una catena alimentare.

All’osservatore sta riconoscere l’oggetto, ridipinto monocromatica-

mente e ospitante su ogni singolo pezzo la riproduzione pittorica

di un’animale della catena, e trarre le conseguenze in termini di

analogia procedurale tra il meccanismo naturale e la vanità del fun-

zionamento del souvenir. L’innocente cinismo del fatto scientifico,

ribadito nella sua nuda meccanica, prende tinte di atroce, di angu-

sto, di opprimente.

Leo & Pippo (Parigi) traspongono su una silhouette di carta l’immagi-

ne retinata dei corpi di anonimi personaggi venuti da un passato irrin-

tracciabile. Un tentativo di dare una vita propria ad un’immagine foto-

grafica colta con l’intento di trattenere un corpo che è ormai svanito.

Federico Lupo (Palermo, 1984) traspone ad olio piccoli ritratti

fotografici sollevati dall’incarico di ribadire l’esistenza di uomini

scomparsi. L’oggetto si carica di inestricabili suggestioni e la grana

fotografica riportata negli spruzzi di bianco suggerisce la vertigine

di una consunzione inarginabile. In mezzo ai ritratti, una piccola

campana di vetro protegge il frammento di una statuetta di cera che

piange una lacrima rossa.

Filippos Tsitsopoulos (Atene, 1967) preferisce i toni del barocco

sazio, maturo, nauseabondo. Ritratti video di memoria arcimbolde-

sca si animano con volti reali che con fare lussurioso ribadiscono

senza tema di contraddittorio la legittimità di un’etica che, invece di

sentirsi insediata dal vizio, lo assume a fondamento di un’esistenza

estenuata.

Sergio Zavattieri (Palermo, 1970) con i suoi Unidentified Flying

Object narra storie impossibili in cui la falsa documentazione foto-

grafica del passaggio di un Ufo è pubblicata con la consapevolezza

di non suscitare più alcuna reazione d’allarme. Sorgono quindi que-

siti sulla nostra percezione ordinaria e su come essa possa familia-

rizzare con quanto di meno concepibile venga alla sua portata.

A COMPASS NEEDLE FOR OUR STARRY UNIVERSE

6 _ T R I B E A R T

di Vanessa Viscogliosi

L’Italia di Pietro Donzelli è quella lontana dai riflettori e dai salotti buoni. È quella del proletariato, delle camicie sudate, dei ritmi campestri, del vestito buona la domenica. È l’Italia del dopoguerra, della ricostruzio-ne, delle prime automobili. È l’Italia che oggi vive malinconicamente nei ricordi dei nostri nonni, come flashback di un nostal-gico passato. Estratte dalle stanze della memoria circa 200 immagini,

tra vintage prints e stampe contemporanee, selezionate da

Renate Siebenhaar e da Giovanna Calvenzi per la mostra

Verso Sud, alla Galleria del Credito Siciliano di Acireale

fino al 28 giugno 2009. Un ritratto in bianco e nero, schietto e senza

orpelli, del Belpaese che il fotografo percorse, in lungo e in largo, tra la

fine degli anni ‘40 e la metà degli anni ’60.

L’obiettivo di Donzelli, con rigore e pulizia formale, immortalò moltepli-

ci Italie: dall’umido Delta del Po, ai preparativi per la festa di Piedigrot-

ta, dalla Fiera d’Oltremare di Napoli alle proteste sindacali di Lentini.

Uno spaccato sulla vita comune, sui gesti e sulle abitudini di contadini,

operai, ambulanti. Un racconto per immagini, scevro da ogni retorica

e sentimentalismo, per documentare “il piccolo, il normale, quello che

dura un soffio“. È il “regno del quotidiano“, rievocato da memorabili

pellicole, da Roma città aperta di Rossellini a Sciuscià di De Sica fino

a La terra trema di Visconti.

Donzelli, entra nella storia del suo presente, percorre sentieri e viuzze,

litorali e montagne, alla ricerca di situazioni e soggetti, con un occhio

sempre rivolto al paesaggio, sia naturale sia urbano. Con ombre e luci,

argina nel taglio quadrato, microstorie fotografiche. Il pericolo di cade-

re nel mero documentarismo è, tuttavia, dietro l’angolo. Ma, l’autore,

scavalca brillantemente l’ostacolo lasciandoci immagini dal sapore

pittorico e dalle colte citazioni: dal realismo caravaggesco di “Trattoria

Pozzuoli” del 1956 fino ai paesaggi di stampo macchiaiolo.

Una propensione realistica mai abbondonata, tanto che negli anni

Novanta, dichiarava: “la fotografia astratta è un modo di eludere il

problema sociale, per spersonalizzare la cultura, è un modo di isteri-

lire la necessità creativa del realismo. Questa tensione realistica è la

sola ancora di salvezza nel dilagante conformismo; e il realismo non

è l’esatta riproduzione della realtà bensì interpretazione secondo un

ideale dialettico. Il realismo non è una convenzione veristica ma un

bisogno inventivo dello spirito”.

L’opera d’arte come

cartina al tornasole per

un’indagine antropologica

dei nostri tempi.

La curatela di Guillame

von Holden per la prima

mostra di carattere

internazionale della nuova

stagione espositiva di

Zelle Arte Contemporanea.

PIETRO DONzELLI. VERSO SUD

Page 7: tribeart_maggio09

Primavera: tempo di allegria. La Galleria Mon-teleone di Palermo, in collaborazione con la Galleria Franco Cancelliere di Messina, la vede così ed invita Stefano Gensini e Stefano Pizzi ad esporre i loro “Miti ed eroi” per alleggerire i tempi che molti annunciano cupi e foschi. Se l’arte è spia del tempo che viviamo, di certo può anche essere

fonte di spensieratezza, può insomma aiutarci a staccare la spina

dal quotidiano e alimentare le endorfine del buon umore.

Stefano Pizzi, classe 1955, non ha mai smesso di essere bam-

bino o forse è riuscito a conservare la spontaneità e la sfronta-

tezza dell’innocenza. Le sue opere del 2000 e qui esposte, sono

realizzate su stoffe e segnano la conquista, da parte dell’imma-

ginazione, di spazi consegnati alla meccanica riproduzione di di-

segni realizzati in fabbrica. Sulle fantasie floreali e geometriche,

che solitamente arredano le pareti delle case, Pizzi sovrappone i

personaggi dei fumetti e i suoi paesaggi, la sua visione semplice

dei boschi e dei deserti, alternando la figura di un cammello e di

un principe che si stagliano sul cielo blu ad un rinoceronte nella

notte stellata, al bisonte che sembra infuocare di rosso l’atmo-

sfera circostante e all’elefante giallo che ricorda gli elefanti d’oro

dell’oriente. Nei ritratti di indiani ai colori accesi l’artista padovano

accompagna l’uso di oggetti comuni come i fiammiferi bruciac-

chiati, le monete svizzere, il das, i tappi delle bottiglie di birra, ma

senza mai cadere nell’errore dell’eccesso, che in questi casi è

sempre dietro l’angolo.

Stefano Gensini, classe 1946, con le sue sculture di terracot-

ta, fusione di acqua, terra, aria e fuoco, affronta la narrazione di

storie di dame e di cavalieri, in una visione equilibrata tra la fiaba

e l’ironia. I personaggi riprodotti, che escono dal cavallo di Troia

o che si affacciano dalla nave di Colombo, guardano ciò che li

circonda con occhi piccoli e veloci alla ricerca della vittoria, della

terra promessa o forse di una buona locanda dove fermarsi dopo

le fatiche eroiche.

La mostra, curata da Daniela Brignone e Francesco Cancellie-re, è visitabile fino al 16 maggio 2009.

Andrea Lombardo

R E C E N S I O N Igli eventi visti da noi

T R I B E A R T _ 7

IL vIAGGIO ARTISTICO dI UN LIBRO (CONdENAdOS A MORIR)

di Emanuela Nicoletti

“… Iddio creò l’uomo a sua immagine a imma-gine di Dio lo creò; lo creò maschio e femmina”. Queste le parole della Genesi sulla creazione di Adamo. Dio come artefice dell’Universo crea la sua immagine e pone questa a custodia dell’uo-mo. Successivamente gli dona una dimensionenon corporea e cioè la facoltà introspettiva di vedere sé stesso, la

proprietà ricorsiva della mente, la consapevolezza, la coscienza.

Macrocosmo assoluto, il corpo coincide con tutte le manifesta-

zioni che in ogni epoca hanno generato e dato luogo alla forza

espressiva dell’uomo, che sia questa potenza originaria della Na-

tura o che provenga dal logos come atto di pensiero logico.

Pur nelle forme disgregative svolte dall’Informale e dall’Astratti-

smo, l’uomo ha cercato di dare una forma allo spirito, sempre

più astratto del proprio tempo, e di ritrovare in questo, la forma

artistica propria dell’universalità, quale riedizione dell’antico pla-

tonismo, dove la bellezza coincide con la tanto cercata verità.

La capacità di svincolarsi dalla costrizione dello spazio - tem-

po, è la capacità dell’artista di perpetuare nel proprio sistema

l’atto creativo che, in qualche misura, può connaturarsi come

il proseguimento naturale dell’azione creativa di Dio. Ed è in

questo che sopraggiunge l’atto liberatorio di liberarsi dalle tra-

giche catene cui sembra essere destinata l’individualità umana,

che determina come luogo privilegiato di tutte le manifestazio-

ni, proprio la dimensione supposta “naturale” che ha da sem-

pre costituito lo “specifico” dell’essere umano: il suo corpo.

La mostra Furia Animae, a cura di Alberto Agazzani, visitabile

presso la Galleria LIBRA di Catania fino al 17 maggio 2009, nelle

opere di Alessandro Papetti, Giulio Durini, Alfio Giurato e Marco Cornini si configura come percorso naturale di un vissuto, mani-

festa la rilevanza che per secoli ha avuto l’uomo quale centralità

dell’esistente e in parallelo del suo corpo, come luogo di tentazio-

ne e di sentimenti. Il corpo si offre nel suo massimo splendore e

nell’altrettanto sua caducità, come corpo violabile e violato, come

regno di sensazioni ed emozioni necessarie, indispensabili, nono-

stante, alcune rovinose considerazioni alla stessa sua sacrale esi-

stenza che, di là dalla bruta oggettualità, destina questa “carne”

come sepolcro naturale dello spirito: una carne che con l’anima

ha un legame essenziale e al tempo stesso salvifico, se vogliamo

nello specifico.

Non deformati, i corpi, si abbandonano al delirio di una sostanzia-

lità spirituale, esponendosi anche allo sguardo impreparato di chi,

solito, si attende un “senso”, vuoi legato al destino, al carattere,

alla stessa vicenda umana. Qui non si tratta di corpi esposti a

sguardi cinici o del limitarsi contradditorio unilaterale e a volte os-

sessivo che si ha del corpo, ma del sentire, che con l’artista e con

la sua stessa disposizione e consapevolezza, ci riporta a quella

unità metafisica che abbiamo sempre chiamato anima e di conse-

guenza alla sua custodia come illusorio respiro della carne.

Pina Mazzaglia

FURIA ANIMAE SteFAno GenSini / SteFAno PizziMITI Ed EROI

Circa 80 artisti, fra spagnoli e italiani hanno dato vita, dal 2 aprile al 2 mag-gio, a “Salvados por el Arte, el vijae artistico de unos libros condenados a morir”, progetto di miquel Guillem, ar-tista e professore presso il Dipartimen-to di Disegno dell’Università Politecnica di Valencia, e Blanca Rosa Pastor, ar-tista e studiosa del settore, coadiuvati da Ornella Fazzina e da Francesca Gen-na per conto delle rispettive Accademie di Belle Arti ufficialmente coinvolte. All’Istituto Cervantes di Palermo, sede

della mostra, “libri scultura” e “libri oggetto”, installazioni e altre opere “in forma di libro”, sono stati allestiti su un immenso piano collocato al centro della navata centrale. Gli artisti hanno operato su o con i libri provenienti dalla Biblioteca pubblica di Valencia e desti-nati al macero (condenados a morir, appunto). L’orginale concept della mo-stre ha orientato il fare degli artisti ver-so l’unicità dell’oggetto, suggerendo l’uso di una vasta gamma di tecniche tradizionali, da quelle incisorie al dise-

gno, alla pittura, al collage. La piccola pubblicazione cartacea completa di cd con fotografie delle opere, che accom-pagna la mostra in attesa del catalogo “Sobre libros. Reflexiones en torno al libro de artista” (Sendemà editorial, Va-lencia), si avvale del saggio critico di Blanca Rosa Pastor e di un contributo di Francesca Genna, mentre il saggio di Ornella Fazzina, distribuito in antepri-ma, fa il punto sui contenuti riferendosi a problematiche propriamente contem-poranee.

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8 _ T R I B E A R T

Il prossimo 15 maggio, alle ore 10, sarà inaugurata nel quartiere

periferico catanese di Librino, che conta circa 100.000 abitanti, la

“Porta della Bellezza” una monumentale opera in terracotta che

segna anche l’inizio dell’ambizioso progetto del Museo all’aperto

“Terzocchio - Meridiani di Luce”. Questa inaugurazione è un nuovo

successo che premia i 10 anni di costante lavoro di Antonio Presti,

artista e mecenate siciliano, presidente della Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte.

La “Porta della Bellezza” è stata costruita con oltre 9.000 forme di terracotta realizzate da 2.000 bambini del quartiere sotto la guida degli

artisti coinvolti, ma modellate e firmate dagli stessi alunni, divenuti

così “giovani autori”, con lo scopo di renderli protagonisti di un

percorso artistico-etico che cambierà la storia e l’identità del quartiere.

Le formelle compongono le 13 opere monumentali, ideate da 10 artisti e da giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

Queste opere, abbinate a testi poetici, saranno applicate lungo una

prima porzione di muro di 500 metri in corrispondenza dell’accesso

al quartiere sui 3 km totali che tagliano Librino come una ferita.

L’insieme delle opere si ispira alla tematica della “Grande Madre”.

Le scuole, gli oratori e i centri giovanili coinvoltiIl progetto si è potuto realizzare grazie alla partecipazione delle 9 scuole

elementari e medie, degli oratori e dei centri giovanili del quartiere,

che accolgono 10.000 allievi: C.D. San Giorgio, I.C. V.Brancati, I.C.

Campanella-Sturzo, I.C. A.Musco, I.C. Dusmet, I.C. Pestalozzi, S.M.S.

G.Ungaretti, S.P.P. C.La Rosa, S.P.P. Mary Poppins, l’Oratorio Centro

Giovanile Giovanni Paolo II e il Centro Giovanile Talità Kum.

Chi ha collaborato al progetto?La poetessa Maria Attanasio ha scelto alcuni brani poetici che sono

parte integrante dell’opera. Il critico d’arte Ornella Fazzina ha selezionato

gli artisti Giovanni Cerruto, Michele Ciacciofera, Fiorella Corsi, Rosario

Genovese, Lillo Giuliana, Italo Lanfredini, Simone Mannino, Pietro

Marchese, Giuseppina Riggi, Nicola Zappalà, e gli allievi dell’Accademia

di Belle Arti di Catania, Tiziana Pinnale, Sergio Carpinteri, Maria

Riccobene, Graziella Russo, Valeria Castorina, Valeria Sidoti, Miryam

Scarpa, Corrado Trincali, Elisa Raciti, Marco Agosta, Alberto Celano.

Perché la Porta della Bellezza?

L’obiettivo è quello di contribuire a una coscienza comune di rispetto

per il territorio e di recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile,

dell’educazione alla cittadinanza. Il ruolo attivo e centrale delle scuole

di Librino e l’accoglienza degli abitanti del quartiere sono segni positivi

di un valore di condivisione. La Porta della Bellezza si arricchirà, anno

dopo anno, di altri interventi artistici in terracotta che completeranno

progressivamente tutta la lunghezza del muro di 3 km. «È necessario

promuovere esperienze educative di cittadinanza attiva e solidale -

ha dichiarato Antonio Presti - attraverso progetti multidisciplinari e

iniziative di rete con il territorio siciliano. Con il muro che si trasforma

in Porta della Bellezza gli abitanti comprendono la via del fare, un fare

che trasforma il manufatto in bellezza».

Successivamente, il museo d’Arte Contemporanea continuerà

coinvolgendo 100 condomini del quartiere. Grazie all’ausilio di artisti

di fama internazionale (registi, fotografi e video makers), diversi

palazzi di Librino, accoglieranno i lavori artistici installati sulle facciate

cieche, segnando così l’apertura del museo all’aperto Terzocchio -

Meridiani di Luce. «Una volta acquisita la pratica del fare - conclude

Antonio Presti - le gigantografie e le proiezioni video sulle facciate di

tutti i condomini, potranno manifestare la bellezza spirituale di tutti gli

abitanti del quartiere».

I Testimonial La Signora Franca Ciampi, Claudia Cardinale e Danielle Mitterrand,

illustri donne nel panorama culturale internazionale, impegnate

in battaglie etiche e sociali hanno conferito negli anni importanti

riconoscimenti ai ragazzi di Librino per il grande impegno dimostrato

nel portare avanti gli ideali di “Bellezza” che animano il progetto

“Terzocchio - Meridiani di Luce”.

Come arrivare?

La “Porta” si trova all’ingresso di Librino arrivando nel quartiere dal

cosiddetto “Asse dei Servizi”, tra i viali Librino e Castagnola, zona

Commissariato di Pubblica Sicurezza di Librino. Una mappa della

zona e le indicazioni stradali sono disponibili cercando “La porta della

Bellezza” nel servizio Mappe di Google (www.google.com).

L A P O R T A D E L L A B E L L E Z Z Alo speciale

IL PROGETTO, GLI OBIETTIVI, GLI ARTISTI

IL CANTIERE

in alto > Simulazione grafica del progetto della Porta della Bellezza

Sopra e in basso nella pagina seguente > Immagini del cantiere

in basso > La “Porta“ prima dei lavori

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T R I B E A R T _ 9

Perché in un luogo come Librino ha deciso di donare un museo d’Arte Contemporanea? “Librino è una periferia. È un luogo che è immutato fin dal momento della sua nascita, non ha conosciuto il divenire, non ha fatto un percorso. Quando la cultura lavora in luoghi simili deve diventare, in nome della semina, una testimonianza. Librino è quasi una scelta obbligata perché è uno spazio della con-temporaneità. Ha sempre avuto il marchio di periferia, di quartiere a rischio, quartiere dormitorio, un luogo di mancamento, dell’abban-dono e del rifiuto. E oggi noi compiamo un passo importante: realizziamo la “Porta della Bellezza” su un muro che è una ferita per il quartiere. Un muro, che è simbolo di chiusura, viene trasformato in una porta, cioè in un’apertura. È l’inizio di un percorso che diventa museo: “Terzoc-chio - Meridiani di Luce”.

In questo caso si può parlare, quindi, di un recupero?“Non mi piace il concetto di recupero dal disagio. Librino oggi, vi-vendo veramente la sua contemporaneità, può scegliere di diventa-re anche altro. E non è la cultura che va a imporre il suo linguaggio, il suo presidio, il suo valore di essere. La cultura deve fare un per-corso di condivisione con gli abitanti, con i bambini, con il quartiere intero. Oggi ho una migliore conoscenza del territorio e ho dimo-strato in questi dieci anni di avere onestà nei confronti del quartiere e dei suoi abitanti. L’impegno mio e della società civile per Librino, nasce per affermare lo spirito del dono. La bellezza della semina è avere sempre come raccolto un’altra semina”

Cosa cambia a Librino con la “Porta della Bellezza”? “Nasce un altro percorso, un’altra via: la via della Bellezza. Se ci si trova davanti a questo muro, a questa ferita, a questo taglio, se ne coglie l’aspetto funzionale perché si tratta comunque di una strada; ma qui entra in gioco la capacità visionaria di riuscire a trasformar-lo, non creando un’opera d’arte, ma facendolo diventare simbolo di identità, emozione e impegno. Per far questo ho offerto ai bambini la “pratica del fare”, grazie alla quale hanno contribuito a trasforma-re il loro muro in “Porta della Bellezza”.

È un progetto di Bellezza che porta con sé una grande forze etica.“Lo considero un progetto della mia maturità. L’opera che noi stiamo facendo a Librino, a prescindere dal suo valore estetico-artistico, dal suo linguaggio e dalle sue forme, ha un valore uni-versale insito nel percorso con cui si è arrivati a realizzarlo.

Gli artisti coinvolti sono Giovanni Cerruto, Michele Ciacciofera, Fio-rella Corsi, Rosario Genovese, Lillo Giuliana, Italo Lanfredini, Simo-ne Mannino, Pietro Marchese, Giuseppina Riggi, Nicola Zappalà, e gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Tiziana Pinnale, Sergio Carpinteri, Maria Riccobene, Graziella Russo, Valeria Casto-rina, Valeria Sidoti, Miryam Scarpa, Corrado Trincali, Elisa Raciti, Marco Agosta, Alberto Celano.Si sono confrontati con il tema della “Grande Madre” e hanno avuto un ruolo importante nella condivisione di questo viaggio. Hanno re-alizzato i laboratori attivi nelle scuole riuscendo a mediare la propria esigenza creativa con il linguaggio espressivo dei bambini, final-mente orgogliosi di aver realizzato qualcosa per Librino e soprattutto per sé. “La grande porta”, monumentale bassorilievo in terracotta, realizzato da Italo Lanfredini, autore de “Il Labirinto di Arianna” della Fiumara D’Arte, sigilla l’ingresso di una “nuova” via per Librino”.

Il progetto come si finanzia? “La Porta della Bellezza è un dono della mia Fondazione agli abitanti del quartiere. La scelta etica di non chiedere contributi pubblici vuo-le affermare il valore del dono. Gli enti pubblici devono impegnarsi a contribuire per le necessità ordinarie del quartiere. Spero in futuro di incontrare in questo cam-mino di Bellezza mecenati illuminati o aziende che possano con il loro contributo condividere la realizzazione del museo. Mi piacereb-be, in nome di un impegno etico, che tutta la società civile e altri partner possano sostenere questo impegno non solo per Librino o Catania, ma per la Sicilia intera”.

Il “modello Librino” può cambiare il modo di intendere il rappor-to fra il centro e la periferia?“Intere generazioni sono state formate a chiedere e non a fare. Come dice Cristina Bertelli nel suo testo di introduzione al catalogo della “Porta della Bellezza”, “Non si tratta di spostare le logiche centro-periferia; non si tratta di far divenire Librino la città di Cata-nia, né di recuperare o reinserire Librino nel circuito catanese. Si tratta precisamente di offrire a Librino i mezzi della sua propria au-tonomia”. Non penso che Librino deve inserirsi rispetto a Catania. Rispetto a quale Catania? Famiglie, scuole e chiesa devono educare al fare e non al chiedere. Così, Librino diventa non un luogo da recuperare, ma da rispettare. La società si deve assumere la responsabilità di aver creato come luoghi della contemporaneità Librino a Catania, lo ZEN a Palermo, Scampia a Napoli ecc”.

Per questo motivo ha lavorato con tutte le scuole pubbliche, pri-vate e religiose, gli oratori e i centri giovanili di Librino, coinvol-gendo oltre 2.000 bambini?“La nostra Fondazione da dieci anni offre in modo continuativo la possibilità di un percorso parallelo di eticità. Il lavoro con le scuole è stato importante per il bel rapporto che abbiamo instaurato con i dirigenti, gli insegnanti e con i collaboratori scolastici che hanno lavorato con amore e dedizione.Il progetto si è potuto realizzare grazie alla partecipazione delle 9 scuole elementari e medie, degli oratori e dei centri giovanili del quartiere, che accolgono 10.000 allievi: C.D. San Giorgio, I.C. V.Brancati, I.C. Campanella-Sturzo, I.C. A.Musco, I.C. Dusmet, I.C. Pestalozzi, S.M.S. G.Ungaretti, S.P.P. C.La Rosa, S.P.P. Mary Poppins, l’Oratorio Centro Giovanile Giovanni Paolo II e il Centro Giovanile Talità Kum. Un grazie di cuore va anche agli artisti che ci sono stati vicini in questi due anni e al critico Ornella Fazzina e a Rosario Genovese e Simone Mannino; alla poetessa Maria Attanasio; agli operai e alle maestranze che si sono adoperati per la realizzazione del progetto”.

Con l’inaugurazione della porta inizia la fase del Museo all’aperto “Terzocchio-Meridiani di Luce”. “Quello del muro per me è un impegno a vita. Mi piacerebbe che questo muro di 3 chilometri riuscisse nel tempo a trasformarsi sem-pre più in un manufatto di condivisione. Per la prossima edizione, però, non vorrei limitarmi ai bambini di Librino, ma vorrei estenderlo a tutte le scuole della Sicilia, per creare un senso di condivisione regionale, perché se Librino è la Sicilia, Librino è Europa. Mi piace molto che la gente siciliana possa essere unita civilmente per un impegno etico, nel donare bellezza. Forse è ancora più formativo per un bambino di un’altra città creare un’opera d’arte per un luogo avvertito come periferia. Potranno anche loro, passando da Cata-nia, dire: “Quell’opera l’ho fatta io”. Parallelamente a questo percorso sulle facciate dei condomini vor-rei installare delle fotografie e delle proiezioni video che manifesta-no la bellezza spirituale di tutti gli abitanti dei condomini. Grazie a questa nuova consapevolezza, tutti potranno affermare: “Io sono bello” e con l’affermazione della bellezza individuale, si potrà dire: “Librino è bello”. La bellezza come diritto alla cittadinanza, la bel-lezza come valore universale.

Giacomo Alessandro fangano

L A P O R T A D E L L A B E L L E Z Z Alo speciale

L’INTERVISTA: ANTONIO PRESTI

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Attraverso un’indagine nel territorio s’individua immediatamente - e già da tempo - la nascita spontanea di una realtà artistica collettiva, che ama definirsi: 12 movimenti; ossia 12 sentimenti, esperienze, dinamiche esistenziali in cerca di altrettante individuali espressioni, proprie manifestazioni in un contesto storico - intellettuale comune. La scoperta del sentire ancora viva la necessità di vivere il proprio tempo ed il proprio spazio offrendogli, nuovamente, la possibilità di un riscatto artistico - culturale: 12 artisti per un comune, Acireale. Non è una formazione precostituita (un gruppo); 12 movimenti non è altro che l’insieme di altrettante volontà di raccontare se stessi attraverso le pagine di un racconto comune, manifestare il proprio moto tramite un confronto sano, amichevole, quotidiano con altre voci che dalla stessa terra alimentano le proprie radici. La mostra dal titolo 12 mOVImENtI, curata dal noto critico romano marco di Capua, progettata ed ideata da Calusca e for-temente voluta dal Comune di Acireale nel suo Assessorato alle Attività Culturali - patrocinata e finanziata anche dalla Provin-cia Regionale di Catania e dalla Banca Mediolanum - è un evento di alto valore culturale e territoriale che intende affermare e confer-mare la costituzione di una realtà artistica forte, decisa, saldamente legata al contesto siciliano (per nascita, per vocazione, per operatività). Pertanto, con questa esposizione, si darà l’opportunità ad un pubblico nazionale ed internazionale (la mostra avrà una strut-turazione itinerante, troverà il proprio avvio ad Acireale presso i prestigiosi spazi del Chiostro dell’Ex Gulli e Pennisi, la Galleria Art’è e la nuova location temporary Art Space di Palazzo Pennisi di Floristella per poi proseguire a Comiso (RG), Siracusa, Bra, Roma) di conoscere e confrontarsi con le opere dei 12 artisti in questione: Riccardo Badalà, Giuseppe Calderone, Calusca, Sandra Chinelate, Raimondo Fer-lito, Zoltan Fazekas, Alessandro Finocchiaro, Sebastiano Grasso, Paolo Guarrera, Paolo Nicolosi, Vincenzo Tomasello, Luciano Vadalà. L’evento itinerante sarà documentato con un ampio catalogo (pagg. 96) con all’interno un importante testo di Marco Di Capua nonché un te-sto e schede critiche sugli artisti di mercedes Auteri, realizzato dalla Galatea Editrice di Acireale. La mostra comprenderà circa 100 opere.

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R E C E N S I O N Igli eventi visti da noi

Un cestello di lavatrice diventata una lampada, una stanza da bagno “rinnovata” con applicazioni di carta di quotidiano, tre scrivanie sovrapposte feticcio totemico che concettualizza il dialogo fra il passato e il futuro della sede che le ospita. Queste sono alcune delle ricerche estetiche e formali che sono state presentate dal 16 al 30 aprile al Palazzo della Cultura di Catania, con il progetto Sublime quotidiano, il riciclaggio creativo nell’area del Mediterraneo. Inserito nel cartellone de “La Settimana della Cultura”, iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si componeva di una mostra, un convegno e un laboratorio, organizzati da TRIBE Società Cooperativa e Arte al Cubo Eventi, in collaborazione con l’Associazione Quartafase. A finanziare il progetto la Catania Ambiente S.p.A - ATO CT4, che sta portando avanti il progetto “La raccolta diffe-renziata rende pulita la tua città... e l’Arte la sublima”, e che ha selezionato gli organizzatori tramite un bando pubblico; l’Assessorato Comunale ai Beni Culturali ha dato il proprio patrocinio e ha concesso l’utilizzo degli spazi espositivi del Chiostro.Le oltre cento opere esposte sono state realizzate da Eli-sa Anfuso, Santino Aresco, Franco Bellia, Carte Inedite 1, Carte Inedite 2, Giovanni Caviezel, Grazia D’Arrigo, Raffa-

ele Di Francisca, Francesco Di Giovanni, Alberto Lardizzo-ne, Agata Lo Monaco, Egidio Liggera, Santo Mangiameli, Teresa Rosso, Enrico Salemi, Carlo Sapuppo, Alfio Sor-bello, Antonino Triolo, Salvatore Tudisco, Corrado Lorenzo Vasquez e Antonio Zagame; per il design quelle dei creativi siracusani Scenapparente e Marsalab. Il 22 aprile, si è tenuto il convegno con interventi di Rosa-ria Sardo (Tradizioni testuali e rivoluzioni verbali nel Me-diterraneo), Antonino Crimaldi (L’idea di natura nel pen-siero occidentale), Francesco Mannino (Ambiente, Storia, Energia), Canecapovolto (Plagiarismo come riciclaggio di immaginarii) e Chiara Tinnirello, Differenza/e. L’Arte imi-ta l’Arte, moderati dal dott. Antonino Di Giovanni e nella sessione pomeridiana di Alberto Giovanni Biuso (Corpo, Natura, Artificio), Arianna Rotondo (Natura e sacro fra dio-nisismo e cristianesimo), Anita T. Giuga (Corpo a corpo. Genere e natura) e Antonino Di Giovanni (Identità e natura: un rapporto da rinegoziare), moderati dalla la prof.ssa Rita Vaccaro.Il 24 aprile si è svolto il laboratorio/performance, con la Co-operativa StuporMundi, che ha realizzato con i bambini un teatro e dei pupazzetti con materiali provenienti dal riciclo.Maurizio Musumeci

SUBLIME QUOTIDIANO

Dopo aver inaugurato la propria attività con una mostra della pittrice argentina Gabriela Ezcurra, considerata una delle mas-sime esponenti dell’arte iperrealista e animalista internazionale, la Galleria d’Arte Orizzonti di Catania continua il suo percorso con una mostra dell’artista messicano fernando Leal Audirac. Nato a Città del Messico nel 1958 in una famiglia di artisti, ha rappresentato il Paese centroamericano per due volte alla Bien-nale di Venezia e da oltre 15 anni vive stabilmente a Milano. Artista poliedrico, si cimenta con tutte le espressioni artisti-che, piegandole a uno stile profondamente personale e con-temporaneo, pur se ancorato alla classicità: Audirac è uno dei pochissimi artisti a praticare l’affresco oggi in tutto il mondo.

Nel 1996 è stato chiamato a curare l’immagine per il festival Puccini in Italia, e in quella occasione è nata la Suite Puccini che è in esposizione nella galleria della città etnea. Le opere sono un omaggio al genio del compositore toscano, ai perso-naggi resi eterni dalle sue composizioni, ai colleghi e ai suoi luoghi prediletti. Così troviamo l’ironia, la leggerezza e la profon-dità della sua arte in “compendio di storia di Puccini”,“all’inizio c’era il pianoforte”, “Puccini e Madame Butterfly”, “l’assenza di Mario Cavaradossi”, “il cappello di Puccini e quello di Verdi” o “passeggiata a Viareggio”. Più intimi i riferimenti in “un gilet del maestro” o “l’idea sotto il cappello”. Quasi tutte le opere sono di formato compreso fra i 30 e i 60 centimetri per lato e sono realizzate la tecnica del collage, car-boncino e inchiostro su carta. I colori predominanti sono i bian-chi degli sfondi, e i gialli, gli azzurri e i neri degli oggetti.

Giacomo Alessandro fangano

FERNANdO LEAL AUdIRAC.SUITE PUCCINI

SEDI8/17 maggio 2009 > vernice 8 maggio 2009, ore 18.30

Chiostro Ex Gulli e Pennisi, via Marchese di Sangiuliano, 15 - Acirealetel. +39 095 7685611 - www.comune.acireale.ct.it | lun > dom 10-13/16.30-20,30; chiuso festivi

9/17 maggio 2009 > vernice 9 maggio 2009, ore 20.00Temporary Art Space, via Lancaster, 7 / 9 - Acireale

tel. +39 340 5919260 - [email protected] | lun > sab 9.30-13/16.30-20.30; chiuso festivi

10/23 maggio 2009 >vernice 10 maggio 2009, ore 11.00 Galleria Art’è. piazza Porta Gusmana, 10/11 - Acireale

tel. +39 095 604917 - www.arteingalleria.com | lun > dom 18-21; chiuso festivi

EVENTI COLLATERALI10 maggio 2009, ore 18,30 - Ex Chiostro Gulli e Pennisi di Acireale

Sabina Corsaro e Andrea Schembari presenteranno il libro I racconti del parrucchiere di Elvira Seminara (Ed. Gaffi); sarà presente l’autrice.

16 maggio 2009, ore 18,30 – Ex Chiostro Gulli e Pennisi di AcirealeRita Caramma, Vincenzo Crapio e Angelo Scandurra in:

Trialogo - conversazione a 3 voci a cura di Calusca

17 maggio 2009, ore 20,00 - Ex Chiostro Gulli e Pennisi di Acireale12 musicisti acesi in: 12 Movimenti a cura di Calusca

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T R I B E A R T _ 1 1

S P A Z I A P E R T I estetiche, opinioni e riflessioni sul contemporaneo

QuI FuORI . IBRIDAZIONI ESTETICHE

verso dimensioni interattive anche di carattere informati-co. Realizzati con i più diversi media, come libri-oggetto e come libri d’artista in senso lato offrono dunque a chi li fruisce soddisfazioni sinestetiche ad ampio spettro, inclu-se le più agili occasioni di gratificazione comunicazionale derivate da approcci di genere paratecnologico e soprattut-to informatico (video libro, e-book, libro-web interattivo). Simili opere sono in grado di innescare dilemmi psico-logici o automatismi comportamentali (come accade in Will happiness find me?, interrogativi sull’esistenza di Fischli&Weiss, in 100% Veritas? sul tema della verità di Guillot, nelle vie senza uscita del Dialogo infinito di Grisi, in Sisifo, dal video al libro e viceversa di Lombardo, in Immagina di esserti perso di Opie), ingegnose congettu-re e derivati funzionamenti (come l’oggetto trasformista Fractal-book di Chernievskiy, il libro e sito di ConiglioVio-la) o dare adito al puro diletto (in quanto gioco di figurine per Boutin e collezione di modellini di automobili per de Grolée, libro collettivo per Cattelan-Celant-Cucchi-Spal-letti, libro che si autoriproduce per Strojlo, libro che docu-menta le azioni del pubblico invitato a toccare parti di un corpo femminile per Ono). Attraverso queste opere acca-de inoltre che denunce sociali esorcizzino un problema fornendo soluzioni o prospettandone imprevedibili sboc-chi (Aids, you can’t catch it holding hands di de Saint Phalle gioca sul dramma dell’Aids e istruisce divertendo, A book on demand può essere realizzato su richiesta da Linke, Art Is the Better Life è la proposta esistenziale di

Lüthi, Angeli di Cimiano trascrive attraverso la fotogra-fia il progetto di una performance attuata da Wüthrich in un quartiere della periferia milanese). In altri casi si tratta di ironia o poesia e le opere in mostra sorprendo-no per le singolari connotazioni e per le inedite modali-tà comunicative, indotte, a volte, da curiose operazioni di ready-made (Ryba, libro gioco domino di racconti di Karasik, The Imaginary Library, la biblioteca immaginaria di Lutz&Guggisberg, How to Find Eiffel Tower in Paris, gioco per l’occhio di Maltsev, Hilando ideas, libro video, solletico per l’orecchio di Mendoza, scherzo del caso nel libro cartaceo di Pogarsky, libro film mai realizzato di Zappalorto, surreale apologia della libertà di De Beir).Nel porre il problema della relazione con l’oggetto libro - og-getto libro in quanto oggetto d’arte -, i 27 autori attuano im-prevedibili strategie comunicazionali basate su una varietà di linguaggi e prospettive, pianificazioni concettuali e tec-niche le più disparate. Provenendo da zone geografiche e contesti culturali lontani e diversi, la comprensione delle loro modalità relazionali e della loro idea di gioco non può pre-scindere da una chiave di lettura di carattere antropologico.Nella quasi totalità le opere esposte costituiscono le recenti acquisizioni del KoobookArchive di Catania (www.koobookarchive.it) ideato, come la mostra, da chi scrive.Anna Guillot

Catania, KoobookArchive 9 maggio - Enna, Mediateca Comunale dal 16 al 30 maggio.

Anna Guillot è docente di Decorazione e di Installazioni Multimediali nel Biennio specialistico di Progettazione Artistica per l’Impresa presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.

T H E O T H E R B O O K

Una dimensione ludica per il libro d’artista

Christophe Boutin, Rodion Chernievskiy, Maurizio Cattelan, Coniglioviola, Enzo Cucchi, dominique de Beir, Anne-Clémence de Grolée, Niki de Saint Phalle, Peter Fischli & david weiss, Laura Grisi, Anna Guillot, Mikhail karasik, Armin Linke, Gianluca Lombardo, Urs Lüthi, Andres Lutz & Anders Guggisberg, Alexey Maltsev, Nèlida Mendoza, yoko Ono, julian Opie, Mikhail Pogarsky, Ettore Spalletti, Aleksandr Strojlo, Peter wüthrich, Ampelio Zappalorto.

The Other Book coinvolge in una riflessione sulle relazioni comu-nicazionali innescate dall’oggetto libro, 27 artisti internazionali che occasionalmente o stabilmente fanno del libro stesso il personale centro d’interesse. L’accezione data all’oggetto in questione è quella di opera dinamica per eccellenza. Pretesto tematico è il gioco. I libri di The Other Book manifestano tutta la loro peculiarità dinamica come “opera aperta” (per dirla con Eco), poiché al di là del fatto che come tutti i libri si debbano sfogliare, grazie al loro alto potenziale co-municativo, richiedono perentoriamente di essere manipolati e mate-rialmente perlustrati, sino a spostare in qualche caso l’interlocutore

L’estetica, disciplina che insiste sulle nostre produzioni e sugli effetti da queste originati, è la postazione favorita per indagare gli innesti tra l’essere umano e le sue invenzio-ni. Anteriormente alla robotica e alla trasfusione dell’intelligenza dal corpo biologico alle forme prote-tiche delle macchina, ma simul-taneamente a esse, la produzione artistica è stata la prassi eccen-trica ed eversiva delle ibridazioni anomiche, incurante delle regole riproduttive, bensì madre delle cre-azioni, dell’accostamento sensibile di nuove forme allo spazio effettivo degli oggetti. L’Ibridazione è dun-que lo stato permanente dell’arte, è la pratica dei mostri (soggetti gene-rati ma autopoietici, fantasmatici e proiettivi eppure corporei). Il Mostro rappresenta un cozzo di parti che aborrisce la logica. Mostri sono i Minotauri, la Gorgone, le Sirene, così come il Gobbo, il nano e lo sgorbio, ma anche il robot, l’alieno, la macchina parlante. Queste figu-re sono soprannaturali, obbligano la natura a combinarsi in nuove e inusitate forme; monstrum è infatti ciò che si mostra e basta (il segno prodigioso che annuncia un’appa-rizione divina), ciò per il quale non esiste spiegazione e che può essere soltanto osservato senza cadere in una definizione. Nell’ordine del mo-

struoso si accasa ciò che solo la vi-sta può cogliere, ma la ragione non può spiegare. Nel Mostro avviene lo sfoggio simultaneo del divino e del segno che minaccia di debordare la forma stessa dell’apparizione. Mostro è il mostrarsi che sussiste nella sua presentazione, è lo sguar-do posato su di noi da ibridi funesti e incantatori. Nella casa dei mostri (che è la mostra) noi siamo nel te-atro degli (e)orrori, nella catastrofe dei segni, all’apice del montaggio scenico delle immagini. Questa è la costruzione del surplus: più corpi, più figure, più segni, più sensi; ec-cessivo per l’occhio, esagerato per l’intelletto, ma troppo poco delimita-to per essere afferrato in un tempo finito. Il Mostro ci inchioda nel suo spazio e da là esige la sua rassegna. Lo sguardo incauto si ferma e viene preso dall’annuncio prodigioso, non c’è altro, c’è l’altro e picchia duro. “Che significa?”- si pensa - ma è già certo che Quello non significa, che siamo nella sua morsa, che sia-mo nella mostra. Chiara Tinnirello

Docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti

“Val di Noto”, Noto (SR) Chiara Tinnirello è coor-

dinatrice delle iniziative editoriali dell’Associazione

Arte al Cubo Eventi. Si occupa di Estetica, Filosofia

teoretica e Filosofia contemporanea. è possibile

contattarla all’indirizzo: [email protected]

#2. il mostro, la mostra

LA STORIA DELL’ARTE E IL T IRO CON L’ARCO

Il senso di inadeguatezza nei confronti del mondo che si celava dietro quella porta era doloroso nella sua concretezza. Era come se qual-cosa si fosse ad un tratto frapposto fra lui e la sua naturale inclinazione interrompendo bruscamente quel naturale flusso di arricchimento e di godimento dal contatto con l’arte. Così aveva perduto la sua felice inconsapevolezza che gli aveva fino a quel punto consentito un ab-bandono spontaneo per uno scambio concreto, giocoso e, di contro, nessuno era disposto a raccontare la più bella delle storie in maniera vera - diretta - semplice, non criptica e dogmatica. Le sue domande rimanevano senza risposte: sguardi troppo alti che non riuscivano ad abbassarsi per una comunicazione; parole alate senza peso o piccole, banali e incapaci di fare volare. L’Arte con la A maiuscola?!? Avrebbe potuto ignorare la sua porta, cambiare direzione, rinunciare a scoprire quel mondo, ma la sfida era ormai stata accettata e l’attrazione era forte. Un’altra storia affiora alla sua mente. Le storie sono venute al mondo perché Dio era solo e il vuoto al principio del tempo era molto buio. Egli stesso aveva deciso quindi di creare le storie della luce, degli animali, delle piante e degli uomini e aveva visto che era una cosa buona

1

. - Le storie sono importanti; servono a comprendere piccoli meccanismi di snodo - pensa il viaggiatore - sono come persone care che per caso incontri, ti prendono per mano e ti fanno crescere. Ti fanno intuire risposte. Un giorno anch’io le racconterò e insegnerò a crearle. Era la storia di un vecchio contadino ungherese che aveva cercato inutilmente di salvare un bosco: aveva potuto soltanto alzare le sue mani e un grido di dolore per fermare i bulldozer che in poco tempo avevano invece portato a termine il lavoro. Disperato, aveva prima zappato lungo i lati della nuova strada e poi, obbedendo ad una antica tradizione della sua gente, era uscito di casa, una notte, portando con sé del combustibile: aveva incendiato tutto ciò che rimaneva del vecchio bosco. - Cosa pianterai? - gli aveva chiesto una bambina quando l’incendio si era spento: - Non pianterò nulla - aveva risposto il vecchio spiegando che i semi della nuova vita non avrebbero trovato motivo per fermarsi in un terreno già seminato - La terra è ospite perfetta. Azzardando una speranzosa metafora - anche la mente sarà ospite per-fetta - pensa il viaggiatore - se, ripulita di tutte le inutili sterpaglie, potrà lasciarsi abitare da semi che liberamente sceglieranno di fermarsi. Finalmente comprende. Erano semi non adatti quelli che erano arrivati nella sua mente. (Continua...) Giuseppina Radice

(1) Clarissa Pinkola Estés, Il giardiniere dell’anima, Ed. Frassinelli, 1996.

[email protected] è Docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Svolge attività di Critico d’Arte. Ama l’ascolto. Ha imparato a raccontare storie.

Aveva compreso parecchie cose della vita e non era uno sprov-veduto. Perché quindi sentirsi escluso? Non era certo il lavoro duro ad impaurirlo. Apparteneva alla generazione delle fiabe rac-contate dalle mamme e dalle zie e i suoi modelli erano chiari. Un contadino morendo aveva lasciato all’ultimo dei suoi tre figli soltanto un terreno incolto e una vanga. Il figlio non aveva na-scosto la sua delusione: i suoi fratelli avevano palazzi e lui una vanga. Ma - aveva pensato per non sentirsi del tutto tradito da suo padre - forse il terreno nasconde un tesoro. E così aveva ini-ziato a lavorare, dissodare, scavare, scavare, scavare. Distrutto dalla inutile fatica aveva dovuto arrendersi alla triste realtà: suo padre aveva preferito a lui i suoi fratelli. Aveva preso la vanga che per il lungo lavoro era diventata tanto lucida da sembrare d’oro e l’aveva abbandonata in un angolo. Ma quando venne la primavera quel campo rivelò il suo tesoro: era diventato fertile e prometteva ormai chiaramente una sicura ricchezza!

Capitolo 2. La vanga d’oro

L’artista si muove sempre dentro un terreno simbolico, dove può, attraverso l’utopia, creare mondi possibili o vagheggiare possibili soluzioni. Egli può fare uso della massima libertà. Libertà che non è consentita al mondo della pubblicità, della moda, del design o dell’architettura, perché in questi ambiti vi sono più responsabilità nel raggiungimento del fine.

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S E G N A L A Z I O N Imostre in pillole

1 2 _ T R I B E A R T

Dall’8 al 18 maggio 2009 il Museo delle Trame Me-diterranee di Gibellina rende omaggio alla memoria di

Giovanni Bosco presentando una mostra, negli spazi

degli Atelier del Baglio di Stefano, che raccoglie una

ventina circa di opere, (dipinti su tavola, cartone o carta

di pane), tra cui le dieci che in questa occasione en-

treranno ufficialmente a far parte della collezione della

Fondazione Orestiadi.

Dal 2008 l’irregolare stravaganza di Bosco, adombrata da

una vita di stenti, isolata in un proprio universo colorato,

era uscita fuori dai confini di Castellammare, da quando

il fotografo Boris Piot e il collettivo francese “Animula

Vagula” lo hanno scoperto sui muri della cittadina del tra-

panese. La spontaneità genuina e indipendente della sua

arte, la lontananza da qualsiasi forma di sistema cultura-

le ufficiale, il disagio emarginante di un vissuto sofferto,

fanno di Bosco un esempio calzante di quella porzione

di arte che Jean Dubuffet ha definito nel 1945 “Art Brut”.

«Nei suoi disegni Bosco condensa i sogni e la vita in-

ventando da sé, senza modelli precostituiti né influenze

del folklore locale, un vocabolario espressivo di forme

essenziali e intense, che comunicano il nodo delle cose

senza raccontarle», così scrive Eva di Stefano, nel qua-

derno di accompagnamento della mostra.

GIOVANNI BOSCO. ATLANTE DEL CUORE

L A P I T T u R A N O N M E N T E N E L L’ O R A T A R D A P I C C I A R S u V D E u I C H S

Doppio appuntamento per la galleria messinese Fortuna Arte, con l’inaugurazione della mostra di diet Sayler e la presentazione del-la monografia Diet Sayler: La pittura non mente, edita da Magika. L’artista, tra i maggiori esponenti europei dell’Astrazione, è nato in Romania a Timisoara. Dal 1992 è professore di pittura all’Accademia di Belle Arti di No-rimberga. Sayler ha alle spalle una salda formazione, che affonda le radici nell’astrazione geometrica, nel Suprematismo russo e nel-l’Arte Concreta. Fino al 31 maggio 2009.

Dall’8 maggio all’8 giugno, la galleria Carta Bianca di Catania pre-senta la mostra Nell’ora tarda con opere su tela e sculture di An-gelo Barone, artista siciliano (Modica, 1957) che vive e lavora a Milano da oltre venti anni. Il titolo della mostra allude a quella con-dizione del percepire offuscato, a quello stato crepuscolare, dove la visione avviene nella poca chiarezza, nel passaggio fra il giorno e la notte dove, anche con l’ausilio di fonti luminose artificiali, si intuisce uno stato di sparizione, riuscendo così a percepire, sot-to la superficie, prospettive di luoghi parziali, ingannevoli. Le due sculture presentate in questa mostra sono artifici architettonici co-struiti inseguendo la logica, l’episteme; sono evocazioni di luoghi dove non si coglie il senso della forma, realizzate dimenticando a memoria la realtà che le ha suggerite (Tuttocittà, 2009).Sono forme chiuse, ibride (Casamatta, 1997), sospese fra il bunker, come archetipo che in architettura sottintende l’applicazione delle regole massime, e un omaggio a momenti alti dell’architettura.I due lavori grandi su parete (Nottetempo, 2007) evidenziano processi endogeni del costruire, che appartengono a un divenire delle forme naturali, evidenziando processi di aggregazioni spon-tanee come un ipotetico grado zero dello “stratificare” e del “se-dimentare” dei luoghi. Gli altri lavori su parete sono affioramenti o frammenti di visioni architettoniche rappresentati nel loro destino transitorio, svuotati da qualsiasi identità. I due momenti del lavoro convivono quindi fra la irrisolutezza della visione architettonica e la imprevedibilità dell’artificio che rende le forme del luogo mutevoli.

«Viaggiano sul filo di internet ed arrivano a spezzare il rumore assordante delle agende cariche di impegni e di telefonate, le silenziose mai gridate fotografie di Salvatore Giannì. E lascia-no il segno. Perché sono la realtà del quotidiano, sono il nostro paesaggio, i nostri luoghi, la nostra gente e i nostri passi, resti-tuiti con quella lettura critica che è data dal gusto del particolare reinventato perchè serva a raccontare l’altro che non riusciamo mai a sentire fino in fondo nostro» (Carmelo Arezzo). Ai ma-gazzini Grimaldi di Modica fino al 30 maggio 2009.

Fino al 18 maggio 2009, nella prestigiosa cornice delle sale espositive di Palazzo della Vicaria della Provincia Regionale di Trapani, si inaugura il nuovo ciclo pittorico di Enzo tardia. In mostra venti opere realizzate nell’ultimo biennio.Come riconosce Aldo Gerbino, curatore della mostra, nel sag-gio critico in catalogo: “(…) Queste sue “Sagome cinetiche” si strutturano in speculari assemblaggi di segni; prendono corpo e rilievo,ora in aeree e sublimate torsioni delle linee, dei cerchi, ora in fessure della luce aperte alla consistenza euclidea, tra-dotte, nella loro misura di losanga, in una sorta di esuberante e rinnovata spazialità in cui il dominio sembra essere legato alla assonometria, non priva di accese pigmentazioni, e che sono quelle di Enzo: laceranti e acute nella loro essenza me-tallica, stridenti in quel contrasto di neri e rossi, di neri e gial-li e verdi, appena traforati da bianchi vivaci, da violetti che si stemperano in toni rosati. Eppure oggi, nella disposizione di tali segnali iconici, in cui non si disdegna il supporto armonico della decorazione (non tautologica, bensì pedana alla creatività del suo personale linguaggio), s’è mantenuto intatto il comune denominatore tra la molteplicità delle sue forme e gli schemi evocati negli anni Novanta, affinché, nella centralità di queste icone, possano essere captate minuscole e costanti spiralizza-zioni della linea, attratte da un insistito quanto ordinato vortice, sotteso a quella astrazione geometrica perseguita da Tardia da qualche decennio”.

ENZO TARdIA.CALEIdOSCOPIO, STRATI

Nessuna regione e nessuna città italiana, e fino alla morte del suo ide-atore, rimangono estranee a questo fervore di eventi. E tanto meno può essere escluso dalla sua mappa ideale il Sud, dalla Calabria alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia, un Sud, da cui scaturisce la crescita stessa del linguaggio futurista per le influenze esercitate a vasto raggio dalle sue pulsioni energetiche e dalla sua funzione di riequilibrio. Tutto questo la mostra Futurismo, allestita presso le fabbriche Chiara-montane di Agrigento fino al 26 giugno, intende confermare ed esaltare attraverso l’esposizione delle opere di alcuni dei maggiori pitturi futuristi italiani (Depero, Fillia, Baldessari, Vottero, Dormal ed altri) e dei siciliani Rizzo, Corona, Gloria, Varvaro, Lazzaro e D’Anna.

FUTURISMO S P A Z I O F L u I D O

Tra le strade delle metropoli internazionali, Claudio Arezzo di trifiletti, con il suo progetto “Imprint”, ha “catturato” le emozio-ni, le storie, l’energia della gente che ha “calpestato” le sue tele, poi completate in fase di produzione con l’uso di tinte forti, den-se sfumature di colori e materiali di scarto che riprendono vita. Opere che hanno fatto il giro del mondo fanno tappa ora a Ca-tania presso lo studio “Gitto & Partners” fino al 23 maggio. La personale, dal titolo Spazio Fluido, è l’intreccio di concetti sviluppati durante il suo percorso segnato da diverse tappe spi-rituali e artistiche, idee che si concretizzano con tecniche miste di collage, scultura e pittura.

Nel centenario del movimento ideato da Marinetti, il Futurismo, anche gli Amici della Pittura Siciliana intendono celebrare il più importante evento culturale della prima metà, se non di tutto il XX secolo. Già nel nome stesso il movimento si proietta nel futuro e non solo sul piano della rivoluzione formale e della novità dei con-tenuti, scardinando parametri, forme, sostanze e strumenti della cultura tradizionale con nuovi codici espressivi, ma anche in un suo protendersi nel tempo, come meta dei suoi reali esiti. Già nella sua stessa genesi afferma la volontà di un’autorigenera-zione continua, assimilando in sé e plasmando futuristicamente le più vivaci dinamiche della società moderna, alimentando un conti-nuum di invenzioni e creazioni, che si modificano con vari innesti e contaminazioni. L’avanguardia futurista non ha solo prodotto artisti e opere di grande livello, ma ha trasformato la moda, la pubblicità, la tipografia, la fotografia, l’architettura e perfino la cucina.

RENATO MENEGHETTIMARCELLO PALMINTERIa cura di Ezio Pagano, testo in catalogo di Giulia Gueci

MUSEUMOSSERVATORIO DELL’ARTE CONTEMPORANEA IN SICILIA

90011 bagheria - via luigi cherubini 12 - www.museum-bagheria.it

Evento organizzato per La Nuit des Musées 5e edition partout Europe 16 maggio 2009

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R I C R E A Z I O N Edesign grafica fumetti libri cinema musica people

La stessa Italia che de Molfetta attraversa poi a colpi di ironia nell’opera Alitaglia, in cui un aeroplano, con la sua lunga ala tagliente, divide in due lo storico - ma in questo caso storpiato - logo della ex compagnia di bandiera italiana.E a proposito di divisioni, questa - se già non lo si fosse capito - è una mostra doppia, e non solo per l’incontro di due artisti diversi. Anche la cura è affidata alle penne, attente come poche agli scenari della contemporaneità artistica e sociale, di Luca Beatrice e Giampiero Mughini, impegnati in una prefazione davvero sui generis articolata attraverso la formula botta-e-risposta e intitolata In quattro a raccontare fatti e misfatti dell’Italia 2009.Quali misfatti dunque? Per esempio quello dell’Italia turistica, in teoria colpita dalla crisi ma comunque sempre affollata di gente. È il caso di Portocervo, un dolcissimo Bambi la cui schiena si è trasformata in una spiaggia estiva, o della mistica Madonna di Campiglio, vergine con tanto di bambinello e veli bianchi tramutati in campi da sci. Ed ecco allora in tutta risposta la

Madonna del pipistrello di veneziano, riproposizione della recentemente restaurata Madonna del Cardellino di Raffaello, questa volta alle prese con un baby Batman e un baby Superman.Impossibile non citare poi una affascinante “orgia nazista delle fiabe”, che veneziano intitola Novecento, e in cui ritroviamo i dittatori dell’Europa dello scorso secolo - Stalin, Mussolini e Hitler - con l’aggiunta del Silvio nazionale. A far loro compagnia, donne “da favola”: jessica Rabbit, Biancaneve, Candy Candy - qui finalmente sexy infermiera - e la ex pornostar Cicciolina, che si lascia palpare da Berlusconi ammiccando sensualmente al fruitore del quadro (o potremmo anche dire “macchina da presa”).da non perdere infine l’intervista doppia in stile “Iene” che compare a metà del catalogo: squadra del cuore? colore preferito? l’artista scomparso che richiameresti in vita? l’artista peggiore di sempre? E ovviamente la domanda clou della mostra: “Gli italiani lo fanno meglio? Perché?”. All’arte di ieri, oggi e domani, l’ardua sentenza.

Paolo Valentino

L’ A R I A D E L C O N T I N E N T E . S I C I L I A N I I N T R A S F E R T A

Se George washington, Thomas jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln, scolpiti sulla montagna di Rushmore, si trasformano in Giuseppe veneziano, Luca Beatrice, Giampiero Mughini e Francesco de Molfetta - pur con tutto il rispetto per i “nostri” quattro - forse è segno che la politica, quella vera, oggi non gode di ottima salute. Ed è così che si apre “Italians do it better”, alla Angel Art Gallery di Milano fino al 30 giugno.Milanese Francesco De Molfetta, siciliano Giuseppe Veneziano, i due artisti protagonisti della mostra, rappresentano un po’, dal Nord al Sud, l’intera penisola italiana. Una penisola che veneziano ritrae - in pieno stile guida turistica - posizionando le “icone” pop di nove geni dell’arte visiva nostrana, lontani tra loro nello spazio e nel tempo: Caravaggio, Giotto, Leonardo da vinci, Michelangelo Buonarroti, Raffaella Sanzio, Giorgio de Chirico, Gian Lorenzo Bernini, Andrea Pazienza e Renato Guttuso.

Come un antropologo che fa una ricerca sul campo Marco Se-naldi, grazie all’esperienza maturata nelle redazioni di alcune trasmissioni televisive, riesce a convincerci che per capire la Tv bisogna entrarci dentro: non certo metaforicamente come James Woods nella celebre sequenza di Videodrome, ma spo-standosi da quella posizione passiva nella quale la Tv costringe lo spettatore. Oppure come fa John Cage partecipando a Lascia e Raddoppia. Non tutti gli artisti, in effetti, sono stati capaci in questi anni di distinguere tra il “televisore” e il “televisivo”, ma ancora più difficile è che noi spettatori riusciamo a capire la dif-ferenza tra una posizione “passiva” e “interpassiva”. La Tv vie-ne comunemente definita un mezzo di comunicazione, in effetti converrebbe definirla un comunicatore di mediazione, come è giusto quando ci si ritrova a discutere dei recenti cambiamenti che riguardano qualunque mass media. In questo brillante sag-gio Marco Senaldi ci trasporta in un bellissimo percorso tra le interferenze che si sono intervallate in questi anni tra quella “vi-sione a distanza di immagini” rappresentate dalla Tv alla visione

“ravvicinata” che ogni opera d’arte cerca di restituire allo spet-tatore. Arte e Televisione è un libro destinato a porre un’inedita posizione non solo nel dibattito sulla interdisciplinarietà dell’arte contemporanea ma anche sui cambiamenti in atto nell’ambito dei mass media.

In realtà, tanto l’arte che la Tv, nel panorama dominato dalla mediazione, da lungo tempo non sono più veramente “se stesse” – ossia, sono già da lungo tempo preda di un desti-no di disidentità intrinseca, che costituisce paradossalmente il tratto ineffabile della loro segreta somiglianza. La Tv è “disidentica da se stessa” perché, figlia di due secoli di di-sperati tentativi di fissare il reale in immagini, all’epoca della sua nascita è già “vecchia”....Marco Senaldi

A R T E E T E L E V I S I O N E

Autore Marco Senaldi

Casa editrice postmedia

Pagine 128

illustrazioni 99

Anno 2009

Costo 18,60

www.artebit.it

corso sicilia 91, tel. 095 310414viale jonio 32, tel. 095 539067 • catania

www.cavallotto.it

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Tre sorelle, una madre, una sorellastra, un giardino, quattro fratelli, una maledizio-ne, una carneficina fratricida. Racconto ironico e tragico, ruvido come un disco dei Sex Pistols, oscuro come una fiaba dei fratelli Grimm. Questo libro, realizzato dalla “coppia più instabile del fumetto italiano”, come amano definirsi, è una finestra spa-lancata sull’oceano dell’insofferenza. Racconto secco e ineluttabile, affilato come un pugnale, stampato su carta rosa, disegnato con segno poetico e minimale.

MAICOL&MIRCO hanno pubblicato su tutte le principali riviste indipendenti europee. Dal 2005 collaborano con il mensile “XL di Repubblica” e fanno parte del gruppo International Urban Kulture. Loro lavori sono apparsi anche per la Marvel Italia (Fandango), Derive e Approdi (Movimenti d’Europa), Slow Food Editore (Slow Food), BeccoGiallo (Resistenze, Tolleranza Zero), Vice Magazine e Coniglio Editore (Blue, Fortezza Europa). Hanno vinto il premio Nuove Strade al festival di Napoli Comicon 2005 e sono tra gli ospiti d’onore del festival Bilbolbul 2009 di Bologna per cui hanno realizzato anche il poster della manifestazione.

Collegamentiwww.coconinopress.com

HANCHI PINCHI E PANCHI

“Autodidatta, sono appassionato d’arte moderna, grafica digitale, videoarte, design architettonico.Le tecniche che uso per i miei lavori sono il disegno a carboncino, il fotoritocco digitale e la fotografia.Ogni mio lavoro è intriso della prospettiva con la quale affronto la vita: una visione disillusa e cinica che mi porta a concentrarmi sugli aspetti negativi delle cose. Questo mio modo di osservare la realtà non vuole però essere un disincanto fine a sé stesso, ma piuttosto un punto di vista alternativo al buonismo diffuso e alla falsità di fondo costitutivi della nostra società. Il mio percorso creativo si snoda attraverso la rappresentazione di stati d’animo tormentati, ma mai definitivi”.

R I C R E A Z I O N Edesign grafica fumetti libri cinema musica people

arte dixit

Ho imparato a dipingere come Raffaello; adesso devo imparare a disegnare come un bambino.Pablo Picasso

1. come ti riciclo l’ombrello

Può un semplice ombrello salvare il Pianeta? Per le giovani desi-gner Alice Bertola e Barbara Civilini sembra proprio di sì. Ecco allora la loro idea di riciclo per questo oggetto di uso quotidiano sempre più spesso usa e getta: un ombrello dal tessuto molto re-sistente, che si può lavare, stirare e tagliare senza sfilacciamenti. Hanno inoltre pensato di utilizzare la tela-post-rottura per creare una serie di altri oggetti impermeabili, dalle borse a copri-sellini per la bici. Una serie di cartamodelli permettono poi di realizzare i prodotti con estrema facilità e in tempi brevissimi.

www.ombrellothereusable.com

2. come ti riciclo gli scarti tessili

Grande Puff è il primo prodotto di re-design de l’officina delle mille cose, neonato studio di design milanese. È interamente progettato con materiali di recupero e realizzato a mano. Il suo cuore morbido e sonoro è costituito da scarti di lavorazione tes-sile e tappi di plastica; il rivestimento colorato e mutevole è as-semblato a partire da locandine cinematografiche in PVC, ed il tutto è unito con un sistema di cucitura esclusivo. Ogni pouf è un pezzo artigianale unico ed irripetibile, attentamente curato e catalogato sul sito dell’officina.

www.officinamille.com

3. come ti riciclo l’asse da stiro

L’idea è venuta a Alison Barakat, proprietaria della pasticceria australiana Bakesale Betty. Per ottimizzare i costi del proprio locale o per “educare“ i propri clienti al tema del riciclo, l’eco-pasticcera ha ben pensato di utilizzare vecchie assi da stiro come alternativi tavolini da esterni.Un simpatico escamotage, dal sapore casalingo, che può essere imitato per arredare anche le vostre case, la vostra stanza o il vostro ufficio. E, quando avete bisogno di spazio, l’improvvisato tavolo può essere nascosto dietro la porta o nel ripostiglio.

www.bakesalebetty.com

ECODeSiGn

RANDOM è la rubrica curata da tRIBENEt.It, versione telematica di TRIBE ART.

Gli artisti proposti in questo sezione vengono selezionati fra quelli iscritti alla tribeCommunity, lo spazio gratuito che tRIBENEt.It mette a disposizione degli artisti e degli operatori del settore.

Se ancora non sei iscritto collegati al nostro portale: www.tribenet.it.Potrai inserire le tue opere, testi critici, eventi, video.u www.tribenet.it

< www.tribenet.it/utenti/xpp/

“Da sempre appassionato di fotografia in tutte le sue forme e stili, da circa 5 anni cerco di approfondire le varie tecniche, studiando e applicandole a studi fotografici di semplici panorami, magari non sempre banali, fino a foto tematiche, composizioni, nudo, macro e still-life, e ultimamente fotomontaggi digitali. Nessuno studio particolare legato all’arte e all’espressione in genere, ma solo tanta curiosità verso la sperimentazione”.

R A N D O M > M I R K O C H E S S A R I ( R A G u S A , 1 9 7 5 )“Da sempre appassionato di fotografia in tutte le sue forme e stili, da circa 5 anni cerco di approfondire le varie tecniche, studiando e applicandole a studi fotografici di semplici panorami, magari non sempre banali, fino a foto tematiche, composizioni, nudo, macro e still-life, e ultimamente fotomontaggi digitali. Nessuno studio particolare legato all’arte e all’espressione in genere, ma solo tanta curiosità verso la sperimentazione”.

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C A L E N D A R I Ole mostre di Maggio

T R I B E A R T _ 1 5

AGRIGENTO

ASCutA! L’ASCOLtO tRA INtERIORItà E CONtEmPLAzIONEPalazzo Vescovile - Via Duomofino al 27 maggio 20090922490011

futuRISmOFabbriche Chiaramontane - Via San Francesco D’Assisi 1 fino al 21 giugno 2009mar > dom 10-13/16.30-21092227729

CATANIA

12 mOVImENtIChiostro dell’Ex Liceo Classico Gulli e Pennisi - Via Marchese di Sangiuliano, 15 (Acireale)dall’8 al 17 maggio 2009 opening: venerdì 8 maggio, ore 18.30lun > dom 10-13/16.30-20.300957685611

12 mOVImENtITemporary Art Space - Via Lancaster 7/9 (Acireale)dal 9 al 17 maggio 2009 opening: sabato 8 maggio, ore 20lun > sab 9.30-13/16.30-20.303405919260

12 mOVImENtIGalleria Art’è - Piazza Porta Gusmana 10/11, (Acireale)dal 10 al 23 maggio 2009 opening: domenica 10 maggio, ore 11lun > dom 18-21095604917

GISELLA PAGANO BARBIERI. tANGONuova Galleria “Amici dell’Arte” - Via Umberto 244dal 16 al 30 maggio 20093398824368

mARISA SAPIENzA. LEVItà IN CAmBIO dI uN RISCAttOSPAZIOVITALE in - Via Milano 20dal 16 maggio al 3 giugno 2009opening: sabato 16 maggio, ore 19mar > sab 16.30-20.30dom 10.30-12.30095371010

ARtE AL CuBO III EdIzIONE.ONE WAY. PERCORSI IR(REALI)Chiostro dell’Ex Liceo Classico Gulli e Pennisi - Via Marchese di Sangiuliano, 15 (Acireale)dal 22 al 24 maggio 2009opening: venerdì 22 maggio, ore 18ven/dom: 18-243479362289 - 3388913549

IkYARtE #2. PAtRIzIO ARABItOSpazio Ikya - Via Messina 251dal 22 maggio al 20 giugno 2009mar > sab 9-19 3471279980

VIRGILIO GIuRICINGalleria FIAF - Corso V. Emanuele 214 (Valverde)fino all’11 maggio 2009lun e ven > 20-21.30 [email protected]

PORtA dELLA BELLEzzAViale Librinovenerdì 15 maggio 2009, ore 100957151743

BARRIERA dEL BOSCO. PIttuRA 2009Museo Emilio Greco - Piazza San Francesco D’Assisi 3fino al 16 maggio 2009lun > sab 9-13mar e gio 15-18

fuRIA ANImAEGalleria L.I.B.R.A. - Via Leopardi 138fino al 17 maggio 2009lun > dom 17-21 095373783

GIOVANNA GAzzO. IL fRuSCIO dEL COLOREVecchio Bastione - Via del Vecchio Bastione 27fino al 17 maggio 2009lun > sab 18-20.30330367106

hOt fLOWING PIxELS fEStIVALZo - Piazzale Asia 619 maggio 200916.30 - 20.30 - 22.30

fORtINO 1. mIChAEL BEutLERFondazione Brodbeck - Via Gramignani 93fino al 19 maggio 2009visite su appuntamento 0957233111

ENRICO SALEmI. RACCONtI mutIGalleria d’Arte l’Arte Club - Via Antonino di Sangiuliano 200fino al 19 maggio 2009lun 17-20.30mar > sab 10-13/17-20.30095311150

IkYARtE #2. mASSImO dI mAuROSpazio Ikya - Via Messina 251fino al 21 maggio 2009mar > sab 9-19 3471279980

CLAudIO AREzzO dI tRIfILEttI. SPAzIO fLuIdOGitto & Partners - Viale XX Settembre 28fino al 23 maggio 2009

RAImONdO fERLItO. IN OGNI tEmPO ANChE SE RARIFischietti Punto Casa - Corso Savoia 154 fino al 23 maggio 2009mar > sab 9-13/17-20.30095891352

dARWIN EVOLutIONMuseo d’Arte Contemporanea - Viale Regina Elena10 (Caltagirone) fino al 24 maggio 2009093321083

fERNANdO LEAL AudIRAC.SuItE PuCCINIGalleria d’Arte Orizzonti - Viale Jonio 61fino al 30 maggio 20090957223029

SILVANA LICCIARdELLO. GOING AROuNdCavallotto Librerie - Corso Sicilia 91fino al 31 maggio 2009lun > sab 9-13/16-20

fRANCESCO BALSAmO. PROmENAdESBiblioteca (San Giovanni La Punta)fino al 31 maggio 2009

AGAtA BARBAGALLO. ACQuEMagazzini Sonori - Via G. Verdi 65fino al 31 maggio 20093288312184

ILARIA PERGOLESI. VOLtI dI dONNAZero69 - Piazza Giuseppe Garibaldi 28fino al 1 giugno 2009gio > mar 18-02095601496

ENzO SALANItROSan Max Hotel - Via Etnea 329fino al 7 giugno 2009lun > dom 9-20 095443092

PIEtRO dONzELLI. VERSO SudGalleria Credito Siciliano - Piazza Duomo 12 (Acireale)fino al 28 giugno 2009mar > dom 10-12/17-200957113517

COStANtI dEL CLASSICO NELL’ARtE dEL xx E xxI SECOLOPalazzo Valle - Via Vittorio Emanuele IIfino al 29 giugno 2009mar / giov / dom 11-13.30/16-19 mer / ven / sab 11-13.30/16-22.30intero € 7,00; ridotto € 5,00 0957152118

StRAtIfICAzIONI-dALLA CASA dI AGAtA AL CONVENtO dELLE BENEdEttINEPalazzo della Cultura - Via Museo Biscari 5fino al 30 giugno 2009lun > sab 9-13mar e gio 15.30-17.30

mARELLA fERRERA. OLtRE L’ABItO... IL PENSIEROMF Museum&Fashion - Via Museo Biscari 16fino al 3 settembre 2009mar > dom 10-19336868851 (gruppi)

LE fAtIChE dI ERCOLE RAPPRESENtAzIONE dEI REStAuRIMuseo Civico al Carcere Borbonico - Via Roma 10 (Caltagirone)fino al 27 settembre 2009093331590

MESSINA

SALVAtORE tudISCOAl Padrino - Via Sotto Porta Mola 4 (Castelmola) dal 12 al 17 maggio 2009

GIuSEPPE mIGNECOChiesa del Carmine (Taormina) dal 25 maggio al 1 novembre 2009mar > dom 10.30-12.30/17.30-21.30

dIEt SAYLER. LA PIttuRA NON mENtEFortuna Arte - Via Del Vespro 44fino al 31 maggio 2009gio > sab 17-20dom 10-12.300906406498

BACkStAGE. SOttRAttI AL VISIBILETeatro Vittorio Emanuele - Via Pozzoleonefino al 30 giugno 20090905722111

PALERMO

LORENzO PASSANANtESpazio B quadro - Via XXII Gennaio 2dal 14 al 17 maggio 2009gio > dom 10-20 0919820769

RENAtO mENEGhEttI / mARCELLO PALmINtERI. IN fORmA dI VARIAzIONEMuseum Osservatorio dell’arte contemporanea in Sicilia - Via Luigi Cherubini, 12 (Bagheria)dal 16 al 23 maggio 2009 opening: sabato 16 maggio, ore 19mar > dom 17-20091968020

ANGELA VINCISpazio B quadro - Via XXII Gennaio 2dal 21 al 24 maggio 2009gio > dom 10-20 0919820769

JOSEPhINE BONì. mESSAGGI IN LINEALibreria Universitas - Corso Tuköry 140fino al 15 maggio 2009lun > dom 9-13/16-190916529368

StEfANO GENSINI / StEfANO PIzzI. mItI Ed EROIGalleria Monteleone - Via Monteleone 3fino al 16 maggio 2009lun > sab 16-19.300916119756

GAIA ANdERSON. OBSOLEtE WORLdLa Dispensa del Monsù - Via Principe di Villafranca 59fino al 20 maggio 2009lun > sab 17-24

CAPItOLI dEI GIuRAtI Archivio Storico - Via Maqueda 157fino al 21 maggio 2009lun > ven 10.30-18.30sab 9-13

SERGIO PIttERANERA. COLORE EBBREzzA dI mARE Libreria del Mare - Via della Cala 50fino al 22 maggio 2009lun > sab 9-13/16-19.300916116829

A COmPASS NEEdLE fOR OuR StARRY uNIVERSEZelle - Via Matteo Bonello 19fino al 25 maggio 2009lun > dom 17-203393691961

fuLL mONthS. StEfANO CumIATiqù - Via Enrico Albanese 24 fino al 29 maggio 20090917829361

è QuI LA NAtIVItà tRAfuGAtA dI CARAVAGGIO?San Paolo Palace Hotel - Via Messina Marine 91fino al 30 maggio 20090916211112

kARIN OLESENSkip La Comune - Via Sampolo 135fino al 30 maggio 2009mar > sab091361667

SICILIA 1968/2008. LO SPIRItO dEL tEmPORiso - Corso Vittorio Emanuele 365fino al 31 maggio 2009mar > dom 10-20gio > ven 10-22 intero € 5,00 ridotto € 3,00 0918431608

tOCCAmI GuARdAmI LEGGImISpazio Cannatella - Via Papireto 10fino al 31 maggio 2009lun > sab 17-19.303334135995 - 3478623799

LE VIE dELL’ACQuAGalleria Studio 71 - Via Vincenzo Fuxa 9fino al 31 maggio 2009lun > sab 17-200916372862

LA VIA LAttEA, tRA SCIENzA StORIA E ARtEPalazzo dei Normanni - Piazza Indipendenza 1fino al 5 giugno 2009lun > sab 8.30-12/14-17dom e fes 8.30-12.30

mARC BAuER. PuGILAtOGalleria Francesco Pantaleone - Piazzetta Garraffello 25 fino al 27 giugno 2009gio 16-20 o su appuntamento3398464500

ALBERtO SuGhI. dOVE VA L’uOmOPalazzo S. Elia - Via Maqueda 81 fino al 2 agosto 2009mar > dom 10-19

RAGUSA

SONIA ALVAREz Dir’Arte - Via Campanella 99 (Modica)fino al 20 maggio 20090932947456

GIOVANNI PuGLISI Palazzo della Cultura - Corso Umberto I 149 (Modica)fino al 24 maggio 2009lun > ven 8-13/15-20dom 10-13

SALVAtORE GIANNì. PICCIARS OV dE uIChSMagazzini Grimaldi - Via Clemente Grimaldi 28fino al 30 maggio 2009mer > dom 21-243805134687

SIRACUSA

GAttI Palazzo Impellizzeri - Via Delle Maestranze 99fino al 17 maggio 2009lun > sab 10-12/17.30-20.30

TRAPANI

GIOVANNI BOSCO. AtLANtE dEL CuOREFondazione Orestiadi - Baglio Di Stefanofino al 18 maggio 2009mar > dom 9-13/15-18092467844

ENzO tARdIA. CALEIdOSCOPIO, StRAtIPalazzo della Vicaria - Via San Francesco D’Assisifino al 18 maggio 2009lun > dom 10-12/17-20329726709

ARtuRO SAfINA. JAzzNight & Day - Via Prolungamento Fardella 410 fino al 30 maggio 200910-13/18-20 092499121

CARAVAGGIO. L’AdORAzIONE dEI PAStORIMuseo Civico - Via Francesco D’Aguirre (Salemi) fino al 31 maggio 2009lun > sab 10-13/18-200924991216

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Marella FerreraM

artedì - Dom

enica h. 10,00-19,00 - Lunedì chiuso - Infogruppi: 336868851 - info@

marellaferrera.com

3 maggio ‘08 -- 3 settembre ‘09

3 maggio ‘08 -- 3 settembre ‘09

Oltre l’abito... il PensieroCatania - MF Museum&Fashion - Via Museo Biscari, 16www.marellaferrera.com