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IL DISCEPOLOun porto sicuro per tutti coloro che cercano
la via, la verit e la vita
Copyright 2007 Provvedimento del Presidente del Tribunale
di Modena Iscritto al n.1866 del 19/02/2008
del Registro Stampe e Periodici.
anno 4 - n. 14trimestrale - ottobre/dicembre 2011 5,00
COPIA OMAGGIO
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questa rivista emanazione della Draco Edizionifondata nel 2006, per diffondere in termini moderni lantica conoscenza esoterica.
in collaborazione con lassociazione Atman, fondata nel 1994 per la diffusione del raja yoga e dellesoterismo,
e di Energheia, fondata nel 1996, prima scuola italiana per terapeuti esoterici.
Nel tempo tutto cambia e niente cambia. Le realt essenziali della vita, le sue strutture fondamentali, lana-tomia e la fisiologia della coscienza rimangono fedeli allemanazione primordiale di quel verbo che tutto
pervade. Nel tempo, quello che cambia sono i modi della manifestazione, sempre pi aderenti alle forme
cangianti che lo spirito pu usare, di era in era, nel suo lungo pellegrinaggio tra le pieghe della materia.
Nello spirito che discende nella carne si compie la parabola del figliuol prodigo che prima o poi ritorner
nella casa del padre. Questa rivista, in fin dei conti, vuole solo prendere atto dei modi diversi oggi necessari
ad esprimere adeguatamente le immutabili verit dellantica saggezza esoterica. Questo spazio vuole essere
utile a tutti i pellegrini che nel loro viaggiare sono arrivati a rivolgere gli occhi verso la casa in cui sono nati. Che il potere del padre, lamore del figlio e la sapienza dello spirito santo ci uniscano in ununica vita.
Massimo Rodolfi
La tensione tale che il Mondo freme. Gli eventi sono in pressione. A tutti i livelli le energie del-la Luce sono impegnate a fondo per salvarlo dalla distruzione, mentre le tenebre si insinuano, con ma-schere luminose, decise ad annientare ci che la Luce crea e, dove possibile, a demolire le basi stesse
dellopera creativa. Nellepoca grave dellArmageddon specialmente necessario sapere quali sono le forze che causano le azioni di ogni singolo giorno, di ogni singolo evento, di ogni fenomeno; poich
lora della decisione, e non ci sono mezze misure sulla via del Mondo del Fuoco.
Maestro Morya
Immagine di copertina: tramonto sul mare, foto di Manuela BaccinOgni fine senzaltro un nuovo inizio
Collaborazione progetto grafico Simona MurabitoStampato presso la tipografia Nuovagrafica s.c.
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Sommario
Editoriale Curatore: Massimo RodolfiQUANDO SORGE UN PENSIERO CONTRARIO ALLO YOGA... pag. 2 Letteratura e spiritualit Curatore: Anna TodiscoLE RELAZIONI (II parte) pag. 5 il Raja Yoga e lesoterismo Curatore: Luca Tomberli I SOGNI pag. 7 Antica saggezza e scienza moderna Curatore: Gianluca FontanaAL SERVIZIO SEGRETO DI SUA... DIVINIT pag. 10 Conoscere la conoscenza Curatore: Andrea InnocentiLA FILOSOFIA DI KEMPIS E LA TEORIA DEGLI OLOGRAMMI (II parte) pag. 13 Il Sentiero Iniziatico Curatore: Massimo RodolfiIL KARMA E LA FORMAZIONE DELLE IMMAGINI KARMICHE pag. 15 Mitologia e Sentiero Iniziatico Curatore: Graziano FornaciariERCOLE E IL CINTO DI IPPOLITA pag. 18 Astrologia esoterica Curatore: Maria Grazia BarbieriARIES, LINIZIATORE pag. 20Geometria Sacra Curatore: Enrica BattagliaINTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA SACRA pag. 22 Fitoterapia energetica Curatore: Donatella DonatiLA POTENZA OCCULTA DEGLI ACIDI GRASSI INSATURI pag. 24La coppia sul sentiero Curatore: Giorgio Ricci Garotti e Monica GiovanniniIL SAPORE AMARO DELLA GELOSIA pag. 26Educare per la consapevolezza Curatore: Anna Grazia FioraniIL BENESSERE (I parte) pag. 28La Comunicazione Umana Curatore: Anna Maria FabeneLA NASCITA DEL LINGUAGGIO pag. 30 Le fiabe della Manu Curatore: Manuela Baccin
LA BATTAGLIA SILENZIOSA pag. 33
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2Il sutra numero 33 del secondo capitolo degli
Yogasutra di Patanjali passibile di essere tra-
dotto con varie sfumature, ma il concetto di
fondo : quando sorge un pensiero contrario
allo yoga sviluppa il pensiero opposto. I miei
allievi che leggono queste righe probabilmen-
te non tratterranno un sorrisino, solo per il fat-
to che questa frase se la sono sentita ripetere
allinfinito. Infatti ritengo che in questa riga sia
contenuta la chiave di volta di tutte le possibi-
lit di trasformazione della coscienza umana.
Io tengo sempre a ribadire che la conoscen-
za esoterica in fondo semplice descrizione
dei processi della natura; una sorta di mecca-
nica della realt che ci spiega come funziona
la vita, specialmente in quelle pieghe che gli
esseri umani non riescono a percepire con le
loro limitate capacit sensoriali.
In fin dei conti anche le dimensioni pi sottili,
come per esempio quelle in cui viviamo le no-
stre emozioni o il nostro pensiero, sono fatte
di materia, anche se pi rarefatta di quella fisi-
ca. I nostri stati di coscienza sono caratterizza-
ti dallessere costituiti da materia pi o meno
densa, pi o meno corrosiva, piuttosto che
armonica e raffinata, e cambiare le proprie con-
dizioni si traduce in ultima analisi in una vera e
propria alchimia dei diversi tipi di sostanza che
ci compongono. Provare unemozione o espri-
mere un pensiero significa dare corpo allatti-
vit di un determinato quantitativo di materia
di una specifica qualit. La legge del karma ci
spiega che tutto ci che attuiamo attraverso la
nostra coscienza, fisica, emotiva e mentale, ci
torna in modo molto preciso, mostrandoci in
pratica gli effetti delle nostre azioni.
Il dolore quindi, nota caratteristica del genere
umano, di fatto il risultato dellumano agire,
che tradotto meccanicamente significa che
la coscienza umana ancora non pu prescin-
dere dalla greve materia che la costituisce.
Non c niente di strano secondo me, allora,
a considerare il fatto che se tutto quello che
facciamo lespressione di determinate qua-
lit di materia, per cambiare ci che genera
sofferenza non si pu far altro che produrre
materia di tipo diverso. Per me Patanjali
uno dei pi grandi tecnici della coscienza che
lumanit abbia mai avuto, perch in pochis-
sime parole ci spiega come fare a realizzare
quellalchimia necessaria ad eliminare da noi
la sofferenza.
Quando sorge un pensiero contrario allo yoga,
cio quando ti rendi conto di star dando corpo
a unazione, unemozione o un pensiero che
invece di produrre coerenza (yoga=unione, o
coerenza della coscienza) realizzano disarmo-
nia e incoerenza, sviluppa il pensiero opposto,
ossia consapevolmente coltiva unattitudine
opposta, volta a creare invece di distruggere,
ad unire invece di contrastare, a sintetizzare
invece di dividere. In questo modo, molto
EditorialeCuratore: Massimo Rodolfi
QUANDO SORGE UN PENSIERO CONTRARIO ALLO YOGA...
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3concretamente, vengono contrapposte delle
forze dentro di noi che, volgarizzo, per attrito
danno luogo a quellalchimia che trasforma la
materia che ci compone, rendendola pi inno-
cua e meno generatrice di sofferenza.
Questa modalit, assieme alla meditazione,
anche la chiave di volta della scuola che ho
creato e che oggi in Agnihotri, I Custodi del
Fuoco, Il Sentiero di Guarigione del Guerriero
del Fuoco, sintetizza un percorso molto com-
pleto, che unifica lattivit dellassociazione
Atman, con i suoi corsi di yoga, di Energheia,
la prima scuola italiana per terapeuti esoteri-
ci, e di Agnihotri, che in pratica il livello pi
avanzato, del quale sono lunico insegnante. In
questo contesto, in modo graduale, vengono
acquisiti tutti gli elementi necessari alla com-
prensione e alla trasformazione di se stessi.
Lalchimia della coscienza e la meditazione
vengono proposte a vari livelli, dando vita ad
un percorso formativo unico nel suo genere
e veramente innovativo, che riesce a fondere
lAntica Saggezza orientale ed occidentale con
lapproccio scientifico contemporaneo, appli-
cando questa conoscenza alle esigenze di una
vita quotidiana caotica e difficile, come quella
che risulta dal vivere nelle societ contempo-
ranee.
Si pu iniziare con i tre corsi pratici, di medita-
zione, di psicologia dello yoga e di tecniche di
guarigione dello yoga, dove gli strumenti for-
mativi vengono proposti in una chiave assolu-
tamente semplice, ma non per questo meno
completa ed efficace, per magari continuare
con il corso di raja yoga, dove sia la pratica che
la conoscenza teorica della materia vengono
approfondite in modo pi consistente. I corsi
sono tutti strutturati in modo da poter essere
frequentati anche in modo indipendente lu-
no dallaltro, compresa Energheia, la scuola
che dura tre anni, e che di sicuro si presenta
come lo strumento pi completo che si pos-
sa oggi trovare nel campo della trasformazio-
ne della propria coscienza. Agnihotri invece,
che possiamo considerare, rispetto a questo
percorso, come un dottorato di ricerca, dura
un anno ed riservato solo a chi ha gi fre-
quentato la scuola Energheia. Quello che
certo che ad ogni livello formativo vengono
comunque presentati, anche se in maniera
pi o meno approfondita, tutti gli elementi ne-
cessari per cominciare a svolgere un efficace
lavoro di trasformazione di se stessi, in grado
comunque di produrre risultati tangibili nella
propria esistenza.
Questo benedetto sutra 33 potrebbe essere
considerato espressione di qualche vaga pra-
tica mistica, o uno dei tanti appelli ad essere
buoni da parte di una qualche autorit religio-
sa, invece, dopo quarantanni di pratica yogica
e trenta di insegnamento, mi sono reso conto
della assoluta scientificit di questo approccio
allesistenza. In realt io lo considero lunico
vero modo per cambiare se stessi, acquisen-
do maggiore consapevolezza e gioia nella vita,
basata sul rispetto per ogni forma di esisten-
za, sulla non distruttivit e sullamore.
Inoltre, lo sviluppo del pensiero opposto
ha secondo me una valenza che va ben al di
l dei limiti soggettivi, legati ad una psicolo-
gia dellindividuo, e trova applicazione a tutti
i livelli possibili dellesistenza. Per esempio,
riflettevo recentemente su come le forze an-
tagoniste alla vita su questo pianeta si stiano
esprimendo, ora pi che mai, in modo forte
per limitare le capacit vitali del genere uma-
no. A livello planetario ci avviene tentando
di distorcere le fondamentali qualit creative,
che ovunque sono rappresentate da quelle
forze, note esotericamente come i sette raggi.
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4Ecco allora che le forze del male cercano di
farci sentire impotenti di fronte allesistenza
(distorsione del primo raggio, volont e pote-
re), cos come molti affermano lodio e la divi-
sione (distorsione del secondo raggio, amore
e saggezza). In questo periodo particolare poi
si cerca scientemente di diffondere la mise-
ria e lincapacit creativa tra il genere umano
(distorsione del terzo raggio, intelligenza crea-
tiva), assieme al culto del brutto (distorsione
del quarto raggio, armonia tramite conflitto).
Lignoranza un prerequisito delle nostre so-
ciet di massa e consumistiche (distorsione
del quinto raggio, scienza concreta), mentre
non vi pi devozione a nessun vero ideale
(distorsione del sesto raggio, idealismo e de-
vozione). Infine il caos si oppone allordine rit-
mico delle cose (distorsione del settimo rag-
gio, dellordine rituale).
difficile resistere e reagire a tutto ci, conti-
nuando a coltivare i propri ideali di pace, amo-
re ed armonia, ma credo proprio che questa
sia lunica strada per uscire dalla strettoia nel-
la quale si trova lumanit. Sviluppiamo quindi
umilmente la nostra potenza nella vita, che
non pu essere disgiunta da amore, compas-
sione e fratellanza. Continuiamo a cercare la
nostra realizzazione creativa, che pu essere
lunica fonte di vero benessere, anche ma-
teriale. Perseguiamo il bello, producendo ar-
monia in ci che facciamo e non ci venga mai
meno la curiosit per la conoscenza, che alla
base dellaspirazione al compimento dei no-
stri ideali. In questo modo porteremo ordine
e ritmo nelle nostre vite, accordandole il pi
possibile con il grande respiro che ci avvolge e
sostiene. Credo che anche Patanjali potrebbe
essere soddisfatto da questo tipo di sviluppo
del pensiero opposto. Poi c stato anche un
altro grande maestro dellumanit che ha ben
evidenziato e applicato questo concetto, af-
fermando ama chi ti odia. Purtroppo lhanno
crocifisso, ma di sicuro non hanno arrestato
la potenza e la validit del suo insegnamento.
Massimo Rodolfi
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5Lespressione biblica: in Lui viviamo ci muo-
viamo e siamo, enuncia una delle leggi
fondamentali della natura, secondo la quale
esiste una Vita Assoluta, un Essere onnipre-
sente che tutto include e pervade. Dietro la
molteplicit della manifestazione esiste una
fondamentale unit di tutta lesistenza, da
cui niente pu essere separato in quanto
parte inscindibile del tutto. E ci vero tan-
to per latomo, quanto per luomo, la stella
o il pianeta, etc. Eppure abbiamo visto che
lumanit, dimenticando o ignorando questa
idea, vittima dellillusione della separativit:
una sorta di malattia sociale che affligge gli
individui, allertandone continuamente, senza
reale motivazione, listinto di autodifesa. Pi
o meno quello che accade nel nostro orga-
nismo allorch una cellula impazzita perde il
senso dellinsieme e comincia a lavorare in
modo autonomo e scollegato dal contesto
strutturale e funzionale. Lessenziale condi-
zione di interconnessione ed integrazione,
che garantisce lequilibrio-salute, viene a
mancare generando linsorgere della malat-
tia. Questo perch larchitettura del corpo
umano caratterizzata dallorganizzazione.
Un organismo, cio, non semplicemente
un aggregato, bens unintegrazione. Lana-
logia tra il microcosmo e il Macrocosmo sta
proprio in questa basilare struttura unitaria,
caratterizzata dalla necessit intrinseca di
concordia e collaborazione delle singole unit
minori, costituenti le maggiori. Solo il rispetto
di queste condizioni consente lestrinsecarsi
dello schema che sospinge la vita del singolo,
della famiglia, della razza, dellumanit, etc.
Noi tutti siamo come membra di un unico
corpo e perci chi cerca di danneggiare o di-
struggere gli altri, come se la mano destra
cercasse di tagliare quella sinistra per gelosia.
Chi uccide il prossimo suo, uccide se stesso;
chi deruba se stesso, froda se stesso; chi fe-
risce il prossimo, mutila se stesso, perch gli
altri esistono in noi, come noi esistiamo negli
altri. (H.P. Blavatsky)
Questa visione vanifica ogni spinta persona-
listica e svilisce ogni rivalit o contrapposizio-
ne nei confronti degli altri. Evidenzia, invece,
la necessit di rinunciare agli stridori degli im-
pulsi egoistici, illusori ed ingannatori, a van-
taggio degli slanci altruistici che inducono a
trasformarsi in forza benefica della vita. E
la graduale rinuncia a s (in realt alle proprie
distorsioni) che ci rende autentici, padroni di
noi stessi e capaci di servire alle necessit
della vita in modo impersonale, rivelando
piano piano lunicit che ci contraddistingue
e realizzando lArte di scoprire se stessi in
quanto Musica universale, come ama espri-
mersi Raphael, ne La triplice via del fuoco.
Letteratura e spiritualitCuratore: Anna Todisco
LE RELAZIONI (II PARTE)
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6Tu sei una Nota che il grande Musico uni-
versale risuona da tempi immemorabili: ri-
trovati e palesati come Nota vibrante; la Vita
risponde alla tua sinfonia. [] Pensa allAc-
cordo, parla di compartecipazione, dona
comprensione, muoviti con Bellezza di rit-
mo, vivi il tono dellAmore-Verit: il discepolo
[] incede con Dignit, con Compostezza,
con Soavit.
Chi non produce Accordo rimane solo con
se stesso []. La solitudine appartiene ad
una nota vivente che non ha ancora saputo
trovare il suo posto nella grande orchestra
della Vita.
Spesso la nota vibra in modo cos aritmico
che le riesce difficile intonarsi con il grande
Musico.
Se vuoi vincere la solitudine che opprime,
devi trascendere i suoni egoici individuati e
intonarti con i mille soli affissi sulla tela del
Grande Architetto. (Raphael)
Linsieme armonico delle singole note, la sin-
fonia dei singoli suoni consente la realizzazio-
ne del Piano: la volont di Dio, il Suo propo-
sito.
Lo splendore, la grandiosit del piano lascia-
no estatici, mentre ancora pi impressionan-
te la calma dignit, la sicurezza assoluta nel-
le quali tutto si compie. Non solo gli individui,
ma le nazioni sono le pedine di questo gioco;
per, n le nazioni, n gli individui sono mai
forzati a compiere la parte loro assegnata.
Loccasione di compierla presentata [],ci
spiega A. Powell ne Il sistema solare.
Colui che vuole contribuire consapevolmente
allattuazione del piano, decide di astenersi
dal male e si impegna attivamente nel fare
il bene, si sforza di diventare un veicolo at-
traverso il quale possa fluire lamore divino.
Costui aspira a servire il prossimo, dimentico
di se stesso.
Egli , nella mano di Dio, come una penna, at-
traverso cui il pensiero divino pu fluire e tro-
vare quaggi unespressione che, altrimenti,
non potrebbe avere. Ma, allo stesso tempo,
egli anche una piuma vivente di fuoco, che
irradia sul mondo lAmore Divino che gli riem-
pie il cuore. (Krishnamurti)
Ogni essere umano che perviene alla meta
della luce e della saggezza, automaticamente
dispone di una sfera dinfluenza [] egli di-
verr un centro di vita cosciente, che dispen-
sa forza senza alcuna fatica. Egli stimoler,
infonder energia e vitalit atte a rinnovare gli
sforzi di tutte le vite con le quali verr in con-
tatto [] Sar un trasmettitore di luce nelle
tenebre. Disperder le nebbie dellillusione
attorno a s, facendo penetrare lo splendore
della realt.
Quando un gran numero di figli degli uomini
sar in grado di agire in questo modo, la fami-
glia umana potr iniziare il servizio mondiale
cui predestinata. La sua missione di fare
da ponte tra il mondo dello spirito e il mondo
delle forme materiali. (A. A.Bailey, Trattato di
magia bianca)
Anna Todisco
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7Linconscio ci comunica coi sogni
frammenti di verit sepolte:
quando fui donna o prete di campagna
un mercenario o un padre di famiglia.
Battiato Caff de la Paix
Quasi un terzo della nostra vita lo passiamo
dormendo. Questa attivit necessaria in
quanto durante la veglia i corpi accumulano
stanchezza. Durante il sonno attraversiamo
vari stati che sono stati classificati a seconda
delle onde emesse. Vengono definite attra-
verso lacronimo NREM (sonno privo di mo-
vimenti oculari) le quattro fasi dove il cervello
emette onde lente, ed inoltre caratterizzate
generalmente dallassenza di sogni o almeno
cos sembra perch al risveglio non vengono
ricordati. Mentre la fase REM contraddistin-
ta dallemissione di onde veloci e dal rapido
movimento oculare. Questa fase viene anche
definita sonno paradossale in quanto lattivit
elettroencefalografica simile a quella di ve-
glia. Inoltre in questa fase che vengono pro-
dotti i sogni ricchi di immagini e quindi per-
cepiti con maggior intensit. La psicoanalisi
tende a ritenere il sogno come leffetto di un
complesso processo di pensiero effettuato
durante il sonno, che contribuisce a consoli-
dare la struttura psicologica dellindividuo. La
dimensione del sogno affascina da sempre
luomo. Linteresse verso il mondo onirico
un filo che lega luomo primitivo, gli egizi, i
sumeri, la Grecia antica, limpero romano, il
medioevo e il novecento. Nellantico Egitto i
sogni erano considerati un messaggio magi-
co proveniente dal mondo delle potenze, ed
avevano grande importanza quelle persone
che riuscivano ad interpretarli. Tra gli egizi e
successivamente tra gli antichi greci era con-
suetudine ricorrere alluso dellincubazione
per ricevere indicazioni sul futuro, benedizio-
ne e guarigione. Questa tecnica consisteva
nel dormire in un area sacra dopo essersi
purificati. Nel medioevo lattivit della incu-
bazione venne perpetuata da alcuni cristiani,
infatti sono giunti fino a noi alcuni racconti
che hanno per soggetti dei santi che in sogno
hanno operato dei miracoli. Nel XVII secolo
in Europa con lavvento della razionalit del
metodo scientifico lo studio dellattivit oni-
rica venne relegato in un angolo, comunque
venne preservato in gruppi esoterici e in al-
tre culture, come quella dei nativi americani,
ancora legati alla tradizione. Lopera di Freud
ha riportato lattenzione verso il sogno ed ha
riconsegnato alla nostra civilt una potenzia-
lit umana, che era stata emarginata dalla
scienza. Se la societ odierna ha recuperato
in parte la conoscenza del mondo onirico lo
dobbiamo innanzitutto alla psicoanalisi che
al principio considerava il sogno la via ma-
estra per conoscere linconscio attraverso
Il Raja Yoga e lesoterismoCuratore: Luca Tomberli
I SOGNI
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8lesaudimento di un impulso represso nella
vita ordinaria ed espresso nel sonno. Suc-
cessivamente il lavoro di Jung ha cercato
di riunire la conoscenza delluomo moderno
con lAntica Saggezza. Infatti il sogno oltre ad
essere utilizzato in prospettiva per capire le
potenzialit da sviluppare venne considerato
unattivit non soltanto dellinconscio perso-
nale, ma come ci che consente di collegarsi
ad una realt profonda della psiche che de-
fin inconscio collettivo, dove sono presenti
dei simboli detti archetipi che rappresentano
leredita dellevoluzione della coscienza uma-
na. Successivamente la sperimentazione
nellambito del sonno ha prodotto una cono-
scenza variegata che riporto sinteticamente:
i sogni sono la continuazione dello stato di
veglia, possono essere indotti da stimolazioni
artificiali, il linguaggio dei sogni simbolico e
soggettivo. Lattivit onirica verr considera-
ta come una funzione della coscienza, pari a
quella di veglia, quando luomo riconoscer i
piani sottili e il mondo delle energie. In Tibet
lattivit del sogno considerata cos impor-
tante tanto da inserirla allinterno di una se-
rie di insegnamenti tantrici, chiamati Shitro,
utilizzati per rivelare la natura di Buddha . Vi
riporto uno stralcio degli insegnamenti sul-
lo Yoga del sogno dati da Khenchen Palden
Sherab Rinpoche nel commentario al testo di
Karma Lingpa: : Gli insegnamenti Vajrayana
sullo yoga del sogno ci forniscono un meto-
do estremamente efficace per espandere la
pratica della consapevolezza nello stato del
sogno, in modo da non dormire nellinutile
modo ordinario. Entriamo nella sfera natura-
le dellattenzione incrollabile. Prepariamoci
al sonno coscientemente, mantenendo una
motivazione pura. Abbandonando la trascura-
tezza, cerchiamo di addormentarci in uno sta-
to di rilassata attenzione. Come pratichiamo
la presenza mentale nel sogno? Riconoscen-
do i nostri sogni, pratichiamo trasformando
lillusione in luminosit. Per utilizzare il tempo
che spendiamo dormendo, dobbiamo per pri-
ma cosa riconoscere che stiamo sognando.
Questo lesercizio iniziale. Il passo succes-
sivo chiamato trasformare il sogno, il ter-
zo la moltiplicazione e il quarto unificare
il sogno e la chiara luce. Riconoscere, trasfor-
mare, moltiplicare e unificare il sogno con la
luminosit della vera natura; queste quattro
sono le applicazioni essenziali dello yoga del
sogno. Possiamo fare queste pratiche in ogni
momento, ma normalmente si iniziano prima
di andare a letto la sera. Si inizia allineando
la nostra motivazione con bodhicitta e con la
consapevolezza della purezza naturale. Que-
ste sono le fondamenta e la struttura dellin-
tero sentiero. Senza di esse, la nostra pratica
si disgregher, anche se abbiamo gi rag-
giunto un certo livello. Laspirazione di bodhi-
citta e la consapevolezza della purezza sono
indispensabili.
Secondo la scienza esoterica il sogno una
attivit concreta che viene svolta su un piano
pi sottile di quello fisico. In genere avviene
sul piano astrale, ma dipende prevalente-
mente dalla coscienza del sognatore. Con
laddormentarsi la coscienza lascia il veicolo
fisico e si stabilisce sul veicolo sottile con
cui pi in sintonia. Pu succedere che per
degli stimoli fisici dati da una digestione diffi-
cile dopo una cena abbondante la coscienza
rimanga nel veicolo eterico e non raggiunga
lastrale, come possa innalzarsi sul mentale
se illuminata dalla luce dellanima. Comun-
que normalmente durante il sonno il corpo
astrale fluttua sul suo piano, sopra il fisico,
ritemprandosi della fatica di essere stato
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9contenuto nel corpo denso e perci di essere
entrato in relazione con vibrazioni pi basse
di quella gamma che lo caratterizza. Per ca-
pire il meccanismo del sogno dobbiamo fare
riferimento al meccanismo della coscienza
ed usare ancora una volta lanalogia. Tramite
il sistema nervoso arrivano al cervello delle
impressioni che vengono elaborate e classi-
ficate. Ma queste impressioni sono il risulta-
to di un impulso che pu nascere non solo
dal piano fisico ma anche dai piani pi sottili,
ad esempio nel corpo astrale, da dove viene
trasmesso successivamente al cervello fisico
grazie allinterazione della materia eterica che
fa da ponte di trasmissione fra quella fisica e
quella astrale. Nelluomo comune durante il
sonno i principi superiori si ritirano nellastrale
lasciando il cervello fisico e quello eterico alla
merc delle correnti che lo attraversano. Gli
impulsi che possono derivare da queste due
fasce di vita possono produrre sogni caotici
senza un filo logico. In particolare il cervello
eterico molto impressionabile quindi se
non mantenuto attivo dalla coscienza pu
elaborare anche i pensieri altrui che lo attra-
versano. Quando la coscienza durante il son-
no fluttua nel corpo astrale pu rielaborare
quanto vissuto emotivamente nella giornata
oppure fare esperienze concrete sul piano
astrale, come visitare luoghi ed incontrare al-
tri esseri. Inoltre sui sottopiani pi elevati
possibile ricevere insegnamenti spirituali. Al-
cuni sogni possono rivelarsi profetici perch
nei piani sottili il tempo scorre in maniera di-
versa rispetto al fisico, perci il S superiore
pu comunicare in anticipo alla personalit un
evento importante che potr accadere. Inol-
tre spesso i sogni sono simbolici, in quanto
rappresentano la possibile comunicazione tra
lanima e la coscienza attiva. Lanima per sta-
bilire una relazione con la personalit sfrutta
la capacit di drammatizzazione della mente
per riportare nello stato di veglia attraverso il
ricordo quanto ha comunicato durante il so-
gno. Infatti ricordiamo pi facilmente i sogni
che ci hanno fortemente impressionato. In
genere durante la notte lattivit onirica in-
tensa ma spesso capita che al mattino ricor-
diamo solo alcuni sogni. Ci regolato dalla
legge di economia. Infatti la memorizzazione
di tutti i sogni avrebbe bisogno di un note-
vole dispendio di energie che magari pi
utile indirizzare in altri ambiti. Quindi non
auspicabile ricorrere a tecniche particolari per
rimanere vigili durante le attivit oniriche.
Mentre se purificheremo in maniera adegua-
ta i veicoli della coscienza, predisponendoci
cos al meglio per entrare in contatto con i
piani superiori, tenderemo a ricordarci i sogni
utili alla nostra evoluzione. A questo punto si
apre il capitolo dellinterpretazione di quanto
sognato che non pu essere fatto in maniera
razionale, dato che spesso il sogno proviene
da piani dove non vige il principio logico. La
conoscenza dei simboli universali ci guida ini-
zialmente nel viaggio a ritroso verso la com-
prensione, ma non basta per raggiungere la
causa che ha generato lesperienza onirica
. Soltanto lintuizione la qualit necessaria
per comprendere completamente il signifi-
cato di un sogno. In altre parole soltanto at-
traverso lattitudine meditativa della mente si
pu interpretare un sogno.
Luca Tomberli
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10
Al servizio segreto di sua Maest; Licenza di
uccidere; Si vive solo due volte; La morte pu
attendere. E poi: Una cascata di diamanti;
Solo per i tuoi occhi; La spia che mi amava;
Il mondo non basta. Questi sono solo alcuni
dei titoli dei film che hanno avuto come
protagonista lagente segreto pi famoso di
tutti i tempi. Quellagente che, presentandosi,
dice sempre Salve, mi chiamo Bond, James
Bond.
Questo personaggio venne creato dallo
scrittore britannico Ian Fleming come
protagonista di una serie di romanzi ed
poi divenuto particolarmente famoso grazie
ad una serie di film girati a partire dagli
anni sessanta. Bond un raffinato agente
segreto dellMI6, la VI sezione della Military
Intelligence, ovvero dei Servizi Segreti, della
Gran Bretagna. Il suo codice identificativo
007. Lui, infatti, non un agente segreto
qualunque, bens un agente doppio
zero, appartenente, cio, a quellelite
dellIntelligence caratterizzata da una
singolare peculiarit: la licenza di uccidere
per ragioni di Stato. Bond un esperto di
arti marziali, ha profonde conoscenze in
ogni campo del sapere e sa fare innamorare
qualunque donna. Ma c qualcosaltro su
cui lui, come tutti gli altri agenti doppio
zero, possono contare per riuscire nelle loro
difficili missioni: le invenzioni del maggiore
Goeffrey Boothroyd, noto come Signor
Q, lo scienziato responsabile della branca
tecnologica dellMI6. Tra queste invenzioni,
prima tra tutte lauto di 007, la celebre Aston
Martin, dotata, tra laltro, di congegno crea-
fumo anti-inseguimento e sedile eiettabile. E
poi gli occhiali a raggi x, per vedere attraverso
i muri; e ancora il famoso jet-pack, lo zaino a
razzo per prendere il volo in caso di pericolo.
E solo per citarne alcune... Mr Bond, di fatto,
incarna tutte le caratteristiche che un agente
segreto (e non solo...) vorrebbe avere. O
almeno cos sembra. Ma siamo proprio sicuri
che anche lui non potrebbe avere un ideale,
un archetipo di 007 cui ispirarsi?
Per rispondere a questa domanda, lasciamo
momentaneamente la seconda met del
900 e facciamo un salto indietro nel tempo,
diciamo di 2500 anni circa, per arrivare a
quel periodo, peraltro incerto, in cui un certo
Vyasa compose la Mahabharata e un certo
Patanjali scrisse gli Yoga Sutra: due testi tra
i pi sacri che lUmanit oggi possegga. La
Mahabarata il pi grandioso poema epico
che sia mai stato scritto e tratta della cruenta
guerra tra il Bene e il Male che si scaten per
il diritto al trono tra due cugini e le rispettive
genti, i Pandava e i Kaurava, nella zona della
moderna Delhi. In breve. Esistevano due
fratelli, Dhrtarastra e Pandu, entrambi re, che
avevano ciascuno dei figli. I loro primogeniti
Antica saggezza e scienza modernaCuratore: Gianluca Fontana
AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA... DIVINIT
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si chiamavano rispettivamente Duryodhana
e Yudhistira. Questultimo, noto per la sua
probit, era chiamato anche Dharmaraja:
colui che incarna la virt. Quando venne il
momento di nominare il suo erede al trono,
il re Dhrtarastra ritenne pi meritevole il
nipote che il suo primogenito, e cos scelse
Yudhistira. Duryodhana, per, non accettando
la decisione del padre, con linganno,
si assicur il trono e cerc di uccidere
Yudhistira e i suoi fratelli. Un certo Krsna
si adoper per riportare la pace tra i cugini,
ma ogni tentativo fall, la guerra fratricida fu
dichiarata e Krsna scese in battaglia come
auriga di Arjuna, valoroso guerriero, fratello
di Yudhistira. Ora, la Mahabarata, dal punto
di vista spirituale, deve la sua importanza a
quella parte conosciuta come la Bhagavad
Ghita, o Canto del Beato, nella quale Krsna,
che rappresenta Dio o lAnima, d ad Arjuna,
che rappresenta luomo o la personalit, i
pi profondi insegnamenti spirituali di quella
che conosciuta come Antica Saggezza
Eterna. E, in particolare, gli spiega quale
sia il giusto atteggiamento che deve tenere
nei confronti della battaglia che sta per
cominciare. Arjuna, infatti, nel vedere i due
eserciti ormai prossimi allo scontro fratricida,
colto dallangoscia pi profonda e vorrebbe
non schierarsi: ... vide che stavano l padri
e nonni, maestri, zii, fratelli, figli, nipoti e...
amici nelluno e nellaltro esercito. E dopo
che Arjuna ebbe visto tutti quei parenti
cos disposti in ordine di battaglia, in preda
a un sentimento di grande compassione,
fece, turbato, questo discorso: O Krsna,...
anche se costoro, i cui animi sono dominati
dallingordigia, non riescono a vedere alcun
male nel fatto che una famiglia sia distrutta
e alcuna colpa nel ... tradire le persone care,
come non dovremmo aver noi la coscienza
di ... (tenerci lontani da codesto misfatto)?.
Cos Arjuna avendo parlato sul campo di
battaglia si accasci a sedere nel carro,
gettando larco e le frecce... (I, 26-27-28-38-
39-47). Ma Krsna sprona Arjuna a combattere,
anche se si tratta della sua gente: A lui che
era cos preso dal suo sentimento di piet e
i cui occhi erano pieni davvero di lacrime...,
Krsna rivolse queste parole: ... Da dove ti
si fatta ... accosto questa debolezza ...?
Essa tale che non se ne compiacerebbero
gli uomini donore, tale da non condurre al
cielo,... o Arjuna. No, non cedere a questo
tuo vile sentimento, ..., ch esso non ti si
conviene; cacciando la meschina debolezza
danimo, sorgi, o distruttor dei nemici. (II,
1-2-3). Dunque, Krsna, lanima, dopo aver
tentato in ogni modo una soluzione pacifica
della vicenda, concede ad Arjuna, luomo,
una vera e propria licenza di uccidere, che per
di pi riguarda i suoi stessi parenti, e, anzi, lo
sprona ad usarla, affinch il Male non trionfi
sul Bene. E cos, poi, far Arjuna.
I Sutra Yoga, o aforismi sullo Yoga, sono,
invece, un compendio scientifico dei pi
profondi insegnamenti spirituali delAntica
Saggezza Eterna. Se seguiti, consentono
allessere umano ordinario di evolversi
attraverso i vari stadi del sentiero spirituale
fino a raggiungere le vette pi alte di quella
che in Oriente chiamata Iniziazione e
in Occidente Santit. Si compongono di
quattro libri o capitoli, il terzo dei quali per
noi particolarmente interessante, in quanto
contiene lelenco di tutte le facolt latenti
che lessere umano sviluppa a mano mano
che calca il sentiero spirituale, ovvero a mano
mano che si sviluppa come Anima, rendendo
sempre pi divina la sua umanit. Eccone
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alcuni esempi notevoli: Con la meditazione
concentrata, divengono visibili i pensieri nelle
menti altrui (III, 19); Con la meditazione
concentrata..., le propriet che lo rendono
visibile allocchio umano sono annullate (o
ritirate), e lo Yogi pu rendersi invisibile (III,
21); Con la meditazione concentrata..., si ha
il potere di salire oltre la materia e di traslarsi
nello spazio (III, 42). Quindi, secondo la
tradizione orientale, la Vita concede allo Yogi,
cio alluomo che ha perfettamente fuso la
sua doppia natura umana e divina, dei veri e
propri poteri come la telepatia, linvisibilit e
la levitazione. E solo per citarne alcuni... Per
inciso, di ci non ci si deve troppo stupire,
perch, anche nella tradizione occidentale, si
trova scritto che Ges disse: In verit, chi
crede in me far anchegli le opere che io
faccio, anzi, maggiori. (Giov. XIV, 12).
Ora, alla luce di ci, che dire? Che senzaltro
anche Mr Bond, pur dallalto della sua
meritata fama, volendo, avrebbe un ideale
cui ispirarsi. E a maggior ragione i suoi
colleghi nei vari Paesi del mondo. Infatti,
anche ammesso che le ragioni di Stato che
uno 007 serve riguardino sempre il bene dei
suoi cittadini, siamo sicuri che un agente
segreto anteponga sempre quelle ragioni
ai propri interessi e sentimenti personali? E
siamo certi che i dispositivi tecnologici di cui
si avvale siano della tipologia pi avanzata?
Sembrerebbe proprio di no. Infatti, un agente
segreto della peggiore specie perseguir i
propri interessi senza alcun rispetto per la
vita umana; un agente cos cos curer quegli
stessi interessi, evitando semplicemente di
uccidere; il migliore tra gli agenti non far
n luna n laltra cosa, servendo il proprio
Paese. Eppure, neanche questo fior fiore
di agente potrebbe essere paragonato al
protagonista della Mahabharata. Krsna,
infatti, d per scontato che Arjuna non uccida
per ragioni personali, che non sia avido di
potere e di ricchezza e che usi la licenza da
agente doppio zero solo quando ogni altra
via sia stata tentata. Ad Arjuna Krsna chiede
una cosa ancora pi difficile, la pi ardua
che si possa chiedere a un essere umano:
schierarsi contro e, se necessario, fermare,
uccidendoli, quelli tra i suoi parenti che si
sono volti al Male e che cos minacciano la
sicurezza di un intero popolo. Un discorso
simile vale, poi, per la tecnologia di supporto.
Se, infatti, gli 007 possono contare su
dispositivi come lo zaino a razzo e il congegno
crea-fumo, Arjuna, essendo uno Yogi, grazie
allaiuto di Krsna, la sua Anima, possiede il
potere di levitare e rendersi invisibile.
Ora, tutto questo per dire che cosa? Non lo
so!, come direbbe un simpatico Guru che
conosco. In realt, lui, poi, sa sempre quello
che vuole dire e anchio, almeno questa
volta, so di saperlo. Ecco, verr un giorno in
cui un produttore cinematografico illuminato
dar il via a una fortunatissima serie di film. Il
primo avr per titolo: Al servizio segreto di
Sua... Divinit. In quel film, il protagonista,
presentandosi per la prima volta, dir una
frase che lo render celebre per sempre:
Salve, mi chiamo Bond, Krsna Bond.
Questo sar il segno che una nuova epoca ha
avuto inizio...
Gianluca Fontana
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Con questo articolo continuo e sviluppo largo-
mento iniziato nellarticolo precedente.
Il maestro Kempis esprime tale concetto con
queste parole: quello che lessere percepi-
sce non esiste oggettivamente, non lunica
realt superstite delle precedenti che non esi-
stono pi e preliminare di quelle che verranno e
che non esistono ancora, ma la porzione della
realt totale - tutta esistente simultaneamente
- che lessere riesce a cogliere e creare in forza
delle sue limitazioni, o che le sue limitazioni gli
fanno cogliere il fatto che gli esseri vivono,
sentono in successione il sentire legato alle si-
tuazioni cosmiche che tutte simultaneamente
sono esistenti nellEterno Presente non signi-
fica che gli esseri le sentono perch cos sono
scritte, ma esattamente il contrario: lEterno
Presente una Realt in cui lapparente suc-
cessione del sentire annullata. Niente daltro.
LEterno Presente la condizione strutturale del
virtuale frazionamento dellAssoluto, o meglio,
della sua sostanza, perch la Coscienza Asso-
luta oltre il virtuale frazionamento. Il divenire,
come virtuale frazionamento, sentito da ogni
sentire; perci gli esseri, percependolo, crea-
no lEterno Presente. Percezione e creazione
si identificano, con la differenza che sul piano
della struttura del virtuale frazionamento tutto
creato-percepito simultaneamente, mentre
sul piano del sentire relativo - sentire che la
conseguenza del virtuale frazionamento - tutto
creato in modo successivo. Punti di vista di-
versi di una stessa Realt che originano realt
diverse, ciascuna vera nella sua dimensione re-
lativa.
Non scopo di questo articolo andare oltre que-
sta brevissima esposizione dellinsegnamento
dei Maestri del Cerchio Firenze 77, che peral-
tro si trova riportato ampiamente in una decina
di libri. Mi preme invece sottolineare che il suo
aspetto pratico va ben oltre quello teorico-filo-
sofico, perch non solo il Conosci te stesso,
come indicato dal Maestro Claudio, lesatta
volgarizzazione del Dharana, Dhyana, Samadhi
di Patanjali , ma anche unattenta meditazione
sulla percezione di ogni istante della nostra cre-
azione-percezione permette quella consapevo-
lezza di essere che inevitabilmente porta a su-
perare lattaccamento dellio egoistico e proiet-
ta verso una coscienza che veda laltro come se
stesso. La comprensione del Cristo, enunciata
nell Ama il prossimo tuo come te stesso,
punto darrivo e sbocco finale di tutto linsegna-
mento, diviene almeno prospetticamente pos-
sibile, anche se non proprio immediatamente
realizzata nel vero significato del Qui ed ora.
La teoria degli Ologrammi
Lologramma, che etimologicamente significa
descrivo tutto, un supporto fotografico a
tre dimensioni dellimmagine di un oggetto ot-
tenuta mediante un laser. Si crea un ologramma
sottoponendo un oggetto da fotografare a un
Conoscere la conoscenzaCuratore: Andrea Innocenti
LA FILOSOFIA DI KEMPIS E LA TEORIA DEGLI OLOGRAMMI (II PARTE)
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raggio laser, cio una luce proveniente da una
sorgente luminosa coerente, poi mandando
un secondo raggio laser sulla luce riflessa del
primo e creando cos un finissimo intreccio di
frange di interferenza, che viene registrato su
una lastra fotografica. Quando la lastra viene
sviluppata appare visibile soltanto un intreccio
di linee scure e chiare, ma se questa immagi-
ne viene ancora illuminata da un altro raggio la-
ser prender forma loggetto fotografato. Non
solo lologramma rappresenter loggetto nelle
sue tre dimensioni, ma succeder anche che,
dividendo lologramma in due parti, ciascuna
di esse dar la rappresentazione delloggetto
iniziale, e il fenomeno potr ripetersi allinfinito
per successive divisioni. In sostanza, ogni mini-
ma parte di un ologramma contiene tutta lim-
magine dellologramma intero.
Comparando questo fenomeno alla concezione
che il Maestro Kempis d della realt, si ritrova
il fatto che nella divisione del Sentire Assoluto
abbiamo s sentire virtuali, limitati e relativi, ma
tali che hanno in s lessenza della loro origine,
cio dellAssoluto Stesso .
Lesperienza che il fisico Alain Aspect nel 1982
ha fatto nellUniversit di Parigi d delle indica-
zioni molto interessanti riguardo allunit del
tutto prodotta dalla fusione del relativo, che ri-
produce nelle sue caratteristiche larchetipo ori-
ginale. Aspect ha scoperto che, sottoponendo
a determinate condizioni degli elettroni, questi
sono capaci di comunicare istantaneamente fra
loro, indipendentemente dalla loro distanza:
come se ogni singolo elettrone sappia cosa stia
facendo laltro. Mantenendo come vera la teo-
ria di Einstein, secondo la quale il limite della
velocit della luce invalicabile, la sola possibile
spiegazione a ci che la connessione fra que-
sti elettroni sia di tipo non locale. Azzardando
oltre lindicazione scientifica dellesperimento,
questa potrebbe avvalorare lipotesi di una re-
alt intimamente connessa come in una rete
unificante e, se questa esperienza la si mette
in relazione allolografia, che d ampiamente
la prova che il macro contiene il micro e che il
relativo non poi tanto cos relativo, perch de-
terminato solo dal punto di vista, quello s vera-
mente relativo (e che nella filosofia del maestro
Kempis espresso dal grado di limitazione del
sentire virtuale), se ne pu concludere che la
scienza, sia pure timidamente e per ora soltan-
to per possibili illazioni, avvalora le affermazioni
che lintuizione e lo stretto rigore logico, come
nel caso dellinsegnamento del Cerchio, pos-
sono dare .
Mi piace chiudere queste riflessioni con que-
ste parole del Maestro Kempis, da lui usate
al termine delle sue complesse lezioni dinse-
gnamento: Lo stupefacente ordito e tessuto
che lEsistente, cos barbaramente illustrato
dal sottoscritto, che di questo e di tanto chiede
perdono, non un meccanismo, ma un meravi-
glioso organismo in cui ogni sua parte, anche il
pi insignificante frammento, insostituibile, e
perci di capitale importanza, e perci immorta-
le. Se si arriva a credere alla verit di tutto ci,
si comprende il senso della pi alta morale, e di
colpo si fa chiaro il significato della vita, dellesi-
stenza, del giusto rapporto con gli altri. Ma chi
sono gli altri? Tanto pi scostanti, odiati, cattivi,
quanto pi confusi e lontani dalla verit, perci
pi bisognosi di comprensione e damore? Ma
che senso avrebbe sapere tutto ci, se si vives-
se come chi lignora? Tale veramente il quesi-
to che io lascio alle vostre meditazioni.
Andrea Innocenti
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Il concetto di karma di sicuro non appartie-
ne in modo esplicito alla parte occidentale di
questo pianeta. I primi secoli del cristianesi-
mo, si caratterizzarono decisamente in senso
anti-gnostico, marcando una linea divisoria
abbastanza netta, perlomeno per quanto ri-
guardava lEuropa ed il bacino del Mediterra-
neo, tra due momenti storici contigui. Il pe-
riodo ellenistico si era distinto per una grande
diffusione di idee di diversa provenienza,
che avevano esaltato la funzione di crocevia
dellarea mediterranea, mentre col rafforzarsi
del cristianesimo istituzionale, accompagna-
to da un crescente dogmatismo, la funzione
di scambio e comunicazione di questa zona
del mondo, venne maggiormente inibita, an-
che se mai del tutto sopita.
Idee come quella del karma e della reincar-
nazione, furono espulse definitivamente da
un contesto religioso, culturale e sociale, che
nel corso del suo sviluppo avrebbe avuto ben
altre preoccupazioni, come quella di contrap-
porsi ad eresie di varia natura, o ad un altro
bel dogmatismo, come quello islamico. Certe
conoscenze continuarono comunque ad es-
sere trasmesse, anche se in un modo molto
pi criptato di quanto non fosse stato fatto
in precedenza. Una linea di sapere esoteri-
co continu a percorrere sotterraneamente
lEuropa, manifestandosi in tradizioni come
lalchimia, il panteismo, la massoneria, o altre
simili, che non si possono per certo consi-
derare come prevalenti nella formazione del
pensiero dominante occidentale degli ultimi
duemila anni. Questo non vuol dire tuttavia
che la legge del karma non esista.
Razionalmente pu essere opinabile tutto,
ma, fortunatamente, la conoscenza esoteri-
ca si basa sulla visione diretta di coloro che,
per evoluzione, hanno la possibilit di vedere
concretamente quelle dimensioni della vita
che permangono, per ora, occultate alla mag-
gioranza delle persone. La struttura atomica
della realt si estende anche a queste dimen-
sioni nascoste dellesistenza ed proprio a
partire da questa cosa che possiamo com-
prendere la legge di causa-effetto. Latomo
dovr essere ancora indagato a lungo, sia dal
punto di vista della scienza contemporanea
che da quello della scienza esoterica, ma la
caratteristica sulla quale esotericamente mi
sento di affermare una relativa certezza, il
suo essere un quanto di energia e come tale
un pacchetto di informazioni.
In effetti la vita pu anche essere vista come
una elaborazione ed uno scambio continuo di
informazioni che, scomposte in essenza, si
riducono alla sostanza atomica. Altre caratte-
ristiche importanti di questo substrato vitale
sono limprimibilit, le interazioni prodotte dal
magnetismo e dalla radianza, oltre che le pos-
sibili distorsioni di queste qualit specifiche.
Il Sentiero IniziaticoCuratore: Massimo Rodolfi
IL KARMA E LA FORMAZIONE DELLE IMMAGINI KARMICHE
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La scienza moderna ha ormai stabilito che
tutto quello che esiste energia, per com-
prendere il funzionamento della legge del
karma bisogna per aggiungere che lenergia
coscienza, per cui non si danno stati della
materia di nessun tipo che non esprimano un
qualche livello di consapevolezza. I vari regni
di natura non fanno altro che raccontare la
progressiva manifestazione dello spirito attra-
verso la materia, che mai, dal punto di vista
esoterico, pu essere considerata inorganica.
Il minerale esprime senzaltro una coscienza
minore dellessere umano, ma pur sempre
quella coscienza che lo stato della materia
che lo compone gli consente.
Qualunque esperienza, compiuta da qualsia-
si creatura in qualsiasi regno di natura, vie-
ne impressa, registrata, sia negli atomi della
sostanza che d vita alla creatura stessa, sia
negli atomi della sostanza, diciamo ambienta-
le, dove lesperienza viene compiuta. Il tutto
poi avr rilevanza in ordine alla quantit e alla
qualit. Mi spiego, possibile che un evento
da me vissuto coinvolga diversi aspetti del
mio essere, ossia agisco qualcosa sul piano
fisico, che produce in me emozioni, senti-
menti e pensieri. Il fisico, lemotivo e il men-
tale, sono in verit stati diversi della materia
ai quali io partecipo con la mia vita, levento
che produco sar una forza che si imprime,
in modo pi o meno forte a seconda della
quantit dellimpulso, negli atomi del livello
vibratorio corrispondente.
Lo stesso evento ha poi una valenza qualita-
tiva. La mia percezione, in modo molto em-
pirico, me lo far sentire come pi o meno
buono, o piacevole, ma in concreto, quellatti-
vit fisica, emotiva o mentale, trover posto,
nellinfinita scala delle frequenze possibili del-
la vita, in un punto preciso, pi o meno pola-
rizzato verso il lato negativo, o positivo, della
struttura della mia coscienza. In pratica, se io
vivo qualcosa che mi fa sentire tanto male,
quel tanto male non un modo di dire per de-
scrivere una percezione, ma anche una quan-
tit precisa di energia di una precisa qualit,
che viene registrata in uno specifico punto
del mio essere, sul piano vibratorio adeguato
a metabolizzare la mia esperienza.
Senza approfondire eccessivamente in que-
sto contesto lanalisi strutturale della coscien-
za umana, possiamo aggiungere che non un
caso che i cosiddetti chakra, o centri energe-
tici, siano considerati i motori della coscienza.
Infatti in questi spazi, esistenti nel nostro
essere su sette piani vibrazionali diversi, che
vengono impresse tutte le esperienze di tut-
te le nostre incarnazioni, le quali, a loro volta,
vengono poi metabolizzate attraverso tutti gli
organi di tutti i corpi attraverso i quali il nostro
essere si manifesta contemporaneamente,
per interagire poi con lambiente esterno con
il quale siamo in relazione continua.
Allo stesso modo, non serve qui disquisire
sulle origini del karma, che di per s non si-
gnifica tanto lazione, quanto limpulso o la
spinta allazione. Anche se cercare risposte a
domande relative alla primogenitura delluo-
vo piuttosto che della gallina pare sia una oc-
cupazione molto diffusa tra gli esseri umani,
ci molto pi di aiuto cercare di capire come,
in pratica, funziona la legge di causa-effetto
qui ed ora, piuttosto che perderci in remote
speculazioni teleologiche. Quindi daremo per
supposto che siamo al mondo per fare e
che questo fare avviene secondo delle leggi
e che queste leggi non sono del tutto inco-
noscibili.
Nel corso delle nostre incarnazioni vi sono
delle situazioni archetipiche forti che ognu-
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no di noi deve affrontare. Queste si configu-
rano praticamente come delle linee evolutive
che luomo deve sviluppare nella sua lunga
permanenza su questo pianeta e di sicuro
non vengono risolte in una sola vita. Possia-
mo immaginare che questioni come quella
del potere o dellamore, richiedano un po
di tempo per essere elaborate e che varie
sfumature debbano essere sperimentate
per completare il bisogno di esperienza che
la nostra anima esprime. In effetti ognuno di
noi compie lo stesso lungo percorso, rispetto
alle stesse qualit fondamentali dellesisten-
za, aggiungendo per lunicit del suo tocco.
Questo il nostro vero contributo alla vita.
Ogni anima giunge alla sua prima incarnazio-
ne umana con una propria spinta realizzativa,
che dovr compiere a contatto con la materia
dei piani inferiori nei quali andr ad operare,
ossia: mentale, astrale e fisico-eterico. Ogni
azione che viene sperimentata viene registra-
ta nel luogo adeguato della propria struttura
vitale e da l continua ad esprimere il suo ma-
gnetismo e la sua radianza, sempre su base
quantitativa e qualitativa, finch non avr
esaurito tutto il suo percorso evolutivo, os-
sia finch non avr perfezionato tutte le sue
possibilit. La visione del mondo che esclude
la reincarnazione esclude di fatto la possibi-
lit di comprendere come funziona in prati-
ca la vita, ed per questo che spesso non
comprendiamo tante cose che ci appaiono
o ingiuste o misteriose. La legge del karma,
col suo funzionamento molto materiale, che
non ha niente a che vedere con punizioni o
peccati, ci mette nelle condizioni di affronta-
re la vita in modo realmente scientifico.
Levoluzione della nostra coscienza, che non
si arresta nemmeno dinnanzi alla morte (ma
questo un altro discorso), procede conti-
nuamente grazie allimpulso ad agire che pro-
viene dalla nostra anima, che ci spinge a spe-
rimentare, ad interagire cio con la materia
della realt che ci circonda. Il prodotto di que-
sta realizzazione viene impresso in uno spa-
zio interno al nostro essere, tipicamente un
chakra, da dove produce nuova interazione,
sia con la coscienza che con la realt esterna.
Questo processo di impressione quello che
io chiamo formazione delle immagini karmi-
che. Le immagini karmiche poi sono alla base
dellesperienza futura, che si configura come
la necessit di continuare, od eventualmente
concludere, ci che abbiamo posto in essere
in una nostra data incarnazione.
Ogni pulsione che viviamo ha le sue radici
nella nostra esperienza pregressa, la quantit
e la qualit della materia coinvolta in quellim-
pressione determinano la forza e la tipologia
dellattivit verso la quale saremo attratti.
Ogni causa produce i suoi effetti e non esiste
il caso nella vita, mai. Quello che io oggi vivo
lespressione di ci che ho iniziato molto
tempo fa, in parte compiuto ed in parte no.
Continuo a provare attrazione verso modalit
specifiche, fisiche, emotive e mentali, perch
rappresentano il necessario completamento
del mio essere uomo. Non esiste peccato,
ma necessit di sperimentazione, cos come
fino ad un certo punto non esiste il libero ar-
bitrio... ma mi sa che di questo meglio che
ne parli nel prossimo articolo. Massimo Rodolfi
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18
Questa fatica si svolge nel segno della Ver-
gine, segno di terra, considerato tra i pi im-
portanti dello zodiaco, in quanto la sua sim-
bologia cela lo scopo globale dellevoluzione,
che di proteggere, nutrire e infine rivelare la
realt spirituale nascosta. La nota fondamen-
tale che rispecchia la missione della Vergine
: Il Cristo in voi, speranza di gloria .
Il segno della Vergine rappresenta il simbolo
della profondit, del prendersi cura, del nu-
trire ci che celato e che non pu ancora
esporsi allo Spirito. Siamo in presenza di ci
che ancora oscuro, ma che reca in s la
luce e il percorso che essa dovr compiere.
Vergine rappresenta il luogo ove lentamente
matura il disegno divino per manifestarsi, con
travaglio e sofferenza, ma sicuramente allora
stabilita.
La parola Virgo la corruzione di unantica
radice Atlantidea, che in quei tempi remoti
indicava il principio della madre. Fu la Vergi-
ne a fondare il matriarcato che domin quella
civilt, cui si riferiscono i miti e le leggende
che narrano di Lilith, lultima Dea Vergine
dellAtlantide. Questo concetto alla base
della tradizione delle antiche Amazzoni, la cui
regina fu sconfitta da Ercole che le strapp
quanto cercava. una allegoria che mostra
il liberarsi delluomo spirituale dalla schiavit
della materia.
Ercole si deve confrontare con laltro sesso
ed ognuno di noi sa bene quanto questo sia
difficile e rappresenti una prova quotidiana
estremamente ardua, ma non impossibile, se
sapremo resistere allistinto e cogliere nella
dualit il giusto guado da attraversare, senza
timore di immergerci nelle acque del deside-
rio per uscirne snebbiati dalle nostre illusioni.
Ad avvalorare la difficolt della prova ricordia-
mo che gi nella prima fatica confrontandosi
con le giumente antropofaghe, Ercole si rap-
port con laspetto femminile della mente,
quelle giumente che rappresentavano i pen-
sieri disordinati, capaci di generare separazio-
ne e quindi distruzione. A quel tempo il nostro
Eroe non era ancora consapevole delle diffi-
colt e tendeva a non portare a termine i pro-
pri compiti lasciando eccessivamente spazio
alla personalit, la quale era impersonata dal
suo amico Abderis. La materia cominciava ad
essere scalfita e restare chini su di essa non
era certo impresa facile, in considerazione
del fatto che la personalit manifestava una
notevole resistenza.
Quindi, ancora una volta, laspetto femminile
e con esso la materia, devono essere affron-
tati. Ercole si reca allaccampamento delle
Amazzoni, la cui regina era Ippolita, la quale
possedeva un cinto donatole da Venere, sim-
bolo dellunione, della maternit e del Cristo
interiore, al quale tutta lesperienza umana
rivolta. Le Amazzoni erano state avvertite
Mitologia e Sentiero IniziaticoCuratore: Graziano Fornaciari
ERCOLE E IL CINTO DI IPPOLITA
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da Dio che sarebbe giunto da loro Ercole,
al quale avrebbero dovuto donare il cinto, e
malgrado alcune divergenze di opinione si
accordarono positivamente in tal senso, non
volendo contraddirlo. Le Amazzoni, narra la
leggenda ed il mito, formavano un popolo di
donne guerriere che, una volta allanno si tra-
sferivano allaccampamento degli uomini per
generare prole senza amore, in particolare
femmine che partecipassero al loro mondo
senza uomini.
Non si sa esattamente come andarono le
cose, forse Ippolita nel donare il cinto non
espresse sufficiente amore ed unione, mani-
festando inconsciamente una frizione, proba-
bilmente dovuta al fatto che percepiva il tutto
come una imposizione, forse Ercole nel timo-
re di non ricevere quanto gli spettasse fu ec-
cessivamente violento appropriandosi con la
forza di ci che gli sarebbe stato donato. Fat-
to sta che Ercole uccise Ippolita e sappiamo
bene quanto il dolore colpisce coloro dai quali
prodotto quindi, egli non comprese la sua
missione, malgrado avesse raggiunto lobiet-
tivo che si era prefissato e di conseguenza
dovette compensare il suo errore, salvando
una fanciulla di nome Esione che stava per
essere sopraffatta da un mostro, mettendo
a repentaglio la propria vita. Si evince la ne-
cessit di riparare immediatamente ai propri
errori, senza lamentarsi e senza cogliere negli
avvenimenti chiss quale imperfezione. Non
necessitiamo di alibi, che non aiutano certo
a radicare lo yoga, molto meglio cercare di
esprimere lenergia contraria.
Il modo con il quale Ercole ha strappato il
cinto possiamo riconoscerlo nel nostro agi-
re quotidiano, se solo riuscissimo ad essere
onesti nelle nostre riflessioni. Ges afferm
Chi senza peccato scagli la prima pietra e
credo, anche questa volta che le pietre rimar-
ranno al loro posto. Quante volte raggiungia-
mo i nostri obiettivi senza tenere conto delle
esigenze altrui oppure per timore di essere
prevaricati ci sentiamo in dovere di prevarica-
re a nostra volta?
Il mito ci rimanda a mondi lontani, i quali sono
molto pi prossimi di quel che pensiamo. Ci
rapportiamo con essi quotidianamente senza
esserne, il pi delle volte, consapevoli. Pos-
sibile che siano sempre gli altri a muoversi
come elefanti in una cristalleria?
Vi sono tre Vergini, le quali rappresentano la
formazione e la funzione dei tre aspetti della
personalit tramite i quali il Cristo deve espri-
mersi, Eva, Iside e Maria. Esse rappresenta-
no lintero percorso a partire dallimmersione
nella forma, fino a liberarsene per assurgere
al regno dello Spirito. Eva il simbolo della
mente delluomo, attratta dal fascino della
conoscenza acquisibile scendendo nella car-
ne. Ella accett la mela della conoscenza dal
serpente della materia segnando il punto di
partenza della lunga esperienza umana. Il pro-
blema involutivo ancora troppo recente ed il
germe della vita cristica ancora inavvertito.
Iside segna il punto di mezzo; ci che desi-
derato ha subito una accelerazione, e quindi
Iside, negli antichi zodiaci rappresenta la fer-
tilit, la maternit, colei che tutela il bambino.
Maria raffigura lo stesso processo sul piano
fisico, della carne, dove d alla luce il Cristo,
liberando lanima che per molto tempo sta-
ta imprigionata dalla forma, rimanendo al suo
interno apparentemente inerte ed incapace
di manifestare la sua luce.
Graziano Fornaciari
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Aries, segno di fuoco e cardinale, quella
costellazione attraverso cui il 1 raggio entra
in manifestazione nella vita planetaria. Aries,
quindi, rappresenta la volont dello spirito di
incarnarsi, quella spinta irrefrenabile al vole-
re essere, al volere creare e conoscere trami-
te lattivit e lazione. Sappiamo che tutte le
anime come entit individuali sperimentano
la prima incarnazione fisica in Cancer, ma
Aries che d inizio al ciclo della manifestazio-
ne.
Limpulso ad essere nasce nel mentale con
Aries, poi si colora con le sfumature delle
emozioni di Taurus nellastrale, poi ancora si
arricchisce delle energie vitali in Gemini, per
giungere allincarnazione sul piano fisico in
Cancer. Ma in Aries, che nasce lidea pri-
maria di volere essere, che inizia il ciclo in-
volutivo nella materia fino a toccarne il lato
pi denso, quello fisico. Alla luce di ci, nel
ciclo involutivo, la forma domina, ma dopo
parecchi giri sulla ruota zodiacale essa perde
di attrazione e luomo, divenuto discepolo,
utilizza lenergia di Aries non pi per speri-
mentare nella materia, ma per fare ritorno,
per disincarnarsi ed essere ammesso final-
mente nel Regno dei Cieli. Prima limpulso
era diretto verso laspetto inferiore della vita,
ora limpulso proveniente dallanima che
richiama luomo verso aspetti superiori della
sua esistenza.
Non so se riesco a trasmettervi la potenza di
questo segno, di questa energia che discen-
de, di questo Dio guerriero che segue questo
impulso irrefrenabile ad addentrarsi attraver-
so la porta oscura che porta alla morte, cio
Cancer, per morire e poi rinascere, cercando
equilibrio in Libra e conseguendo liniziazio-
ne in Capricornus e di nuovo ricominciare un
nuovo giro sulla ruota, un nuovo ciclo di ma-
nifestazione.
Questi quattro segni appartengono al quater-
nario dei segni cardinali, ed Aries vi apporta il
valore dellelemento Fuoco, una forza creati-
va esplosiva che si irradia in ogni direzione,
senza un ordine preciso, come unesplosio-
ne di vitalit originaria, uno slancio primor-
diale della vita che ha in s ogni cosa, dalla
pi pura e bella alla pi brutale e distruttiva.
Anche nei testi antichi della dottrina vedica
troviamo Aries denominato Agni, cio fuoco
primordiale, come un magma che ha in s sia
forza distruttiva che creativa. In principio era
il caos. Dio cre il Cielo e la Terra (Gene-
si 1,1), anche qui, nellenergia della Genesi,
possiamo ritrovare lessenza di Aries, inteso
come segno della causa primaria del tutto.
Il geroglifo di Aries la testa dellanimale sti-
lizzata, dove risaltano le robuste corna. Alcuni
studiosi hanno visto in questo simbolo anche
la rappresentazione dellorgano genitale ma-
schile. Tutte queste definizioni ci riportano,
Astrologia esotericaCuratore: Maria Grazia Barbieri
ARIES, LINIZIATORE
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comunque, a un significato di energia vitale
e fecondante che caratterizza appunto Aries.
Inoltre Aries governa la testa delluomo, il
cervello, la parte anatomica che presiede a
tutta lattivit vitale e anche questo sempre
per rimarcare limportanza di Aries come pri-
mo segno, come inizio assoluto di ogni cosa.
Infatti Aries un segno mentale, e ogni inizio,
ogni creazione ha origine nel piano mentale e
nella mente di chi sta creando, sia esso Dio,
o lanima delluomo, o la personalit, ognuno
sul suo livello, ma ognuno creatore.
Nella mitologia greca troviamo rappresenta-
to molto bene larchetipo di Aries attraverso
la storia del Vello DOro e dellimpresa degli
Argonauti. Gli Argonauti accettarono lardua
impresa di riportare in patria, a Pelia, re di Iol-
co, il Vello dOro dellAriete di Frisso. Il mito
degli Argonauti pone laccento sulla conqui-
sta e sullavventura, dove luomo osa cose
che razionalmente appaiono irrealizzabili. Il
coraggio e le virt guerriere di Giasone hanno
la valenza di Aries, e di Marte, suo reggitore
sul piano della personalit. Giasone, come
Ercole, esprime larchetipo di Aries nellaf-
frontare con coraggio, tutto ci che il caso
gli pone di fronte, seguendo listinto e quindi
vivendo con spontaneit gli eventi. Giasone
non fa speculazioni, limpulsivit di Aries gli
vieta ogni riflessione utile alla sua evoluzione:
aderisce agli archetipi e si abbandona allistin-
to e alla passione, andando verso lignoto: ma
questo anche il viaggio che lanima ha deci-
so di compiere.
Infine, dopo avervi parlato di Aries come pri-
mo segno zodiacale, espressione dellinizio di
ogni cosa e manifestazione di energia cosmi-
ca pura, pu forse sembrarvi strano che ora
vi parli di sacrificio come un concetto fonda-
mentale di questo segno, ma cos . Lener-
gia fonte di vita e quando la usiamo pro-
duce qualcosa che prima non cera, ma nel
fare questo si consuma e si esaurisce. Quindi
una creazione produce sacrificio di energia e
Aries rappresenta questo sacrifico. Aries con-
suma il suo patrimonio energetico seguendo
limpulso ad essere e a creare fino alla fatica
pi estrema, fino alla consunzione pi totale,
senza riserve e ama fino ai confini pi estre-
mi dellamore. Un esempio di questo sacri-
fico totale ed estremo posto sotto il segno
dellAriete rappresentato dalla passione di
Cristo. Infatti anche la Pasqua cristiana po-
sta sotto il segno di Aries (Agnus Dei), nella
quale Ges, lagnello di Dio immolato per la
salvezza del mondo, simbolo perfetto delle-
stremo dono di s, sacrificio che promette
e ha insito in se stesso una nuova Vita, una
nuova Rinascita.
Una volta invertito il moto sulla ruota il motto
di Aries : avanzo e dal piano della mente
governo. Questo per dire che in questo se-
gno, quando luomo riesce ad incarnare la po-
tenza del 1 raggio, acquisisce la capacit di
organizzare, di controllare le forze e la morte,
di distruggere con amore e di realizzare la Vo-
lont di Dio. Questa la frase pi bella che ho
trovato per spiegarvi Aries nella sua massima
espressione, una forza che distrugge per cre-
are e che ha sempre come movente lamore.
Maria Grazia Barbieri
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La natura simpone alla nostra percezione
come un qualcosa di indiscutibile, di molto
preciso e dettagliato; essa segue dei cicli e
delle leggi che non si possono cambiare at-
traverso nessuna volont esterna,tutto sotto-
st ad essa. Luomo ha cercato nel tempo e
nello spazio di avvicinarsi alla natura attraver-
so losservazione dei moti del cielo e attra-
verso la loro influenza sulla terra, e in questo
modo si avvicinato a Dio. Successivamente
ha cercato di comprendere la relazione con
la propria natura ,ed iniziato il suo sentiero
verso la verit. Nel suo percorso di conoscen-
za ha scoperto dessere parte di un unico pro-
getto divino, che si esprimeva in cielo con le
stelle e gli astri, e con le montagne e i fiumi
in terra, e luomo stesso, parte integrante
e, in piccolo, manifestazione del cosmo, ne
era il tramite, permeato dallintelligenza che
rendeva tutto questo raggiungibile dalla con-
sapevolezza di esistere. Bellezza e armonia
sono i connotati della manifestazione nei suoi
aspetti positivi e la geometria sacra ne la
spiegazione matematica che rivela, in chiave
di misure e proporzioni, ci che si manifesta
attraverso forme armoniche, suoni melodici
e colori luminescenti; infatti il suono vibrando
modifica la materia e i colori hanno anchessi
delle vibrazioni che possono corrispondere a
taluni suoni: sono tutti fenomeni vibratori di
cui noi siamo i ricettori, da Corrispondenze
tra suoni e colori, ricerca di J.J. Grasso. Come
la natura si rivela soltanto nel momento pi
opportuno, cos i segreti e i misteri della geo-
metria sacra sono rimasti tali per molto tem-
po. Essi sono stati affidati ai pochi che ne
hanno detenuto il culto, velandolo allumanit
pur cercando di trasmetterlo a chi era capace
di contenerne il divino valore. Ed grazie alla
costruzione di luoghi sacri che tali conoscen-
ze sono rimaste in vita a disposizione di tutta
lumanit. La storia della geometria sacra trae
le sue origini da popoli antichissimi che ave-
vano conoscenze specifiche sulla divina pro-
porzione (sezione aurea) e sulle sue modalit
di applicazione nellarchitettura, nelle scienze
e nelle arti, aiutando cos luomo a raggiun-
gere la propria natura divina e a connettersi
con le parti pi elevate di s. Nella nostra era
tracce di queste antiche conoscenze sono
state ereditate in occidente dallEgitto e dal-
la Grecia. Filosofi, matematici ed astronomi,
tra cui Platone, Euclide e successivamente
Keplero, hanno donato alla nostra civilt le
misteriose basi per approfondire studi e co-
noscenze in questo ambito apparentemente
circoscritto, invece cos radicato in ogni appli-
cazione della vita in quanto filo conduttore di
tutte quante le arti e le scienze. LOriente con
il Feng Shui attraverso i 64 trigrammi dell I
Ching, il Libro dei Mutamenti, ha trasmesso
un ulteriore spiegazione delluniverso che si
geometria sacraCuratore: Enrica Battaglia
INTRODUZIONE ALLA GEOMETRIA SACRA
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affianca alle conoscenze occidentali, dive-
nendo unulteriore prova che il simbolismo
ha alla propria base gli stessi concetti. La ge-
ometria sacra per lappunto lespressione
esterna del simbolo, dellarchetipo, di quella
forza che sta allorigine di ogni manifestazio-
ne. Da Wikipedia: Il simbolo un elemento
della manifestazione,che esprime contenuti
di significato ideale dei quali esso diventa il
significante, e come scrive Anne Givoudan
ne Le strade di un tempo: I grandi simboli di
cui disseminata la terra sono un aiuto per ri-
svegliare e riscuotere la memoria, i ricordi se-
polti nel tempo. Il simbolo rappresenta ci
che, come un ponte, mette in comunicazione
e unisce la forza propulsiva di un archetipo e
la materia manifesta che lo esprime; il modo
e la qualit con cui poi tale materia si rive-
la sono resi espliciti nella forma che rispetta
determinate proporzioni auriche efficaci alla
sua realizzazione pi armonica. Luomo la
fonte, la matrice a cui fa riferimento tutta la
geometria sacra; luomo ha connaturate in s
le proporzioni divine;luomo al centro dellu-
niverso cos come lo descriveva Leonardo Da
Vinci attraverso lUomo di Vitruvio. Si dice
anche che nellantichit i templi venissero co-
struiti sulla base energetica delluomo. Consi-
derando che tutto energia la geometria ne
esplica laspetto pi fisico attraverso i numeri
e le forme, mentre i suoni e i colori ne ampli-
ficano o riducono la sua possibile intensit.
Per esempio si pu sperimentare, allinterno
di una costruzione sacra, come le proporzioni
delle forme architettoniche insieme alle note
melodiose di un organo e alla luminosit dei
colori impiegati nelle vetrate dei rosoni dia-
no nel loro insieme un risultato pi o meno
armonico. Per la legge di risonanza, essen-
do luomo stesso costituito di una struttura
energetica simile a quella di un tempio e fat-
ta a immagine e somiglianza delluniverso,
egli stesso in grado di risuonare come un dia-
pason alle vibrazioni dellambiente circostan-
te costruito su misura per lui, percependone
le qualit. Ecco che i complessi sacri costruiti
con determinati canoni architettonici nel cor-
so della storia sono serviti come passaggio
delle energie dal cielo alla terra permettendo
agli uomini, attraverso la preghiera, di potersi
elevare a Dio contattando le parti pi elevate,
divine di se stessi. Daltro canto quanto ha
costruito luomo con tanta sapienza non pi
perfetto di alcune strutture gi esistenti nel-
la natura, anzi, al contrario la perfezione gi
insita in alcune espressioni della vita lascia
stupefatti gli occhi degli osservatori; basti
pensare alle sacre proporzioni di una rosa che
ricalcano e simboleggiano lo sbocciare della
vita, la bellezza, la purezza; oppure conside-
riamo la precisione geometrica di un alveare
e la danza delle sue api che percorrono cir-
convoluzioni precisissime per comunicare tra
loro. di queste ed altre considerazioni che
parler nei prossimi articoli approfondendo la
loro descrizione intorno alla geometria sacra,
alle sue leggi di armonia e bellezza, allin-
fluenza simbolica e allo spazio che le accoglie
e che le rende sacre.
Enrica Battaglia
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Il mondo degli acidi grassi un pianeta a s,
un mare di forze propulsive di cui la scienza,
secondo il mio parere, non conosce, neanche
lontanamente, le possibilit intrinseche. Al di
l della struttura chimica e dei nomi specifici
che potete trovare in qualsiasi testo di bio-
chimica, vorrei trasmettervi ci che traduce
il mio sentire nei confronti di queste belle
strutturine. Gli acidi grassi insaturi li troviamo
in tutto il nostro organismo dispersi nei vari
distretti e occupati nelle pi svariate funzio-
ni. Il problema, se problema si pu definire,
che purtroppo, non sintetizzandoli, dobbiamo
mangiare alimenti che li contengano. Il primo
che ci rimette, quando si parla di acidi grassi
insaturi il pesce. Si pensa, infatti,che man-
giandone in quantit si viva centanni, io non
condivido questo luogo comune, in primis
perch sono vegetariana e mi fanno pena tut-
ti quei pesci martoriati, secondo perch credo
che con quello che i nostri mari contengono,
il pesce sia talmente nocivo e sintetico da pa-
ragonarsi ad una piccola industria chimica. Gli
altri alimenti a cui possiamo fare riferimento
e nei quali troviamo un quantitativo discreto
di acidi grassi insaturi sono: il latte, che gene-
ralmente genera intolleranza (non a caso luo-
mo lunico animale che se ne ciba anche da
adulto), le verdure a foglia verde (dove per
purtroppo sono presenti acidi grassi insatu-
ri in piccole concentrazioni), le noci e gli oli
di lino, di borraggine, di ribes nero e il mitico
olio extra vergine di oliva, che mia madre mi
spruzzava sul pane con un po di sale e sod-
disfatta mi faceva fare la merenda con que-
sta prelibatezza, mentre i miei compagni di
scuola (non tutti ovviamente), mangiavano le
pastine del Mulino Bianco! Ognuno del resto
ha i propri traumi infantili. Un fattore fonda-
mentale, spesso non considerato dalle varie
pubblicit, la giusta proporzione allinterno
del nostro organismo di omega-3 e omega-6,
perch se sbilanciati, creano disagi fisiologici,
quindi conviene sempre seguire (nel caso in
cui si voglia introdurre questi acidi grassi insa-
turi sotto forma di integratori), i suggerimenti
di un esperto. Tutto preciso ed esige preci-
sione nel nostro laboratorio interno. Queste
sostanze, introdotte con la dieta o attraverso
integratori, possono aiutarci, ma, se il nostro
fegato, per esempio, continua a produrre tri-
gliceridi e acidi grassi che in un qualche modo
sbilanciano un equilibrio endogeno, posso in-
trodurre tutti gli omega del mondo, ma il mio
colesterolo e i miei trigliceridi saranno alti,
comunque! Quindi? Queste molecole endo-
gene hanno a che fare in un qualche modo
con il fegato che espressione diretta ed
energetica della rabbia. Stiamo forse produ-
cendo qualche tipo di risentimento rabbioso
che non metabolizzato si ripercuote su noi
stessi attraverso quello che chiamiamo cole-
Fitoterapia energeticaCuratore: Donatella Donati
LA POTENZA OCCULTA DEGLI ACIDI GRASSI INSATURI
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sterolo e/o trigliceridi alti? Perch comunque
la sfumatura energetica tra i due minima...
Allora il problema come sempre lo troviamo
a monte a come stiamo e a che cosa alberga
dentro di noi. Se ho delle particelle di rabbia
mai espressa o mai trasformata mi trascino
emozioni e sentimenti che trovano unattra-
zione specifica nella struttura fisiologica del
fegato, dove vengono usate, queste parti-
celle, per creare trigliceridi e acidi grassi che
saranno indicatori (proprio perch in ecces-
so) di una disfunzione che ha le sue origini
in unemozione. Mi permetto di conferma-
re, quindi, che il colesterolo alto, anche
espressione di un risentimento profondo.
Ovviamente il colesterolo anche una strut-
tura lipidica fondamentale per la vita; solo un
disequilibrio tra HDL e LDL crea fratture nel
percorso fondamentale che queste lipopro-
teine devono percorrere. Allora continuiamo
pure (mio malgrado...) a farci dei panini con
lolio di oliva, a introdurre gellule di olio di bor-
raggine, a bere olio di lino e a prediligere la
verdura alla carne; in questo modo possiamo
sostenere la trasformazione di emozioni ne-
gative attraverso la radianza degli acidi grassi
insaturi. Gli acidi grassi insaturi si presentano
nella loro struttura chimica con due qualit
energetiche fondamentali: centratura (i dop-
pi legami) e lestrema duttilit (lassenza di
una struttura alifatica) che permettono loro di
adattarsi e di mettersi nei panni delle altre
strutture identificandosi con forza nellattivi-
t da esplicare. Hanno unintelligenza sottile
che racchiude nella loro struttura pacchetti
di energia vitale che alimentano la corrente
sanguigna nel giusto modo, sostenendo le
arterie e alimentando la vitalit delle cellule
di tutto il corpo fisico. Siamo fatti di queste
particelle, possiamo introdurne quantit no-
tevoli attraverso mille modi, ma, se, nella
nostra quotidianit non alimentiamo queste
strutture, non le attiviamo con forme pensie-
ro di luce e intenti solari a nulla serve tutta
la conoscenza biochimica del mondo. Tutto
racchiuso nella dinamica della nostra vita e
in che modo ci muoviamo verso gli altri cos
fanno le nostre cellule, si muovono le une
verso altre, facendo danni o costruendo la
vita. Tutto, sempre, dipende da noi.
Donatella Donati
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E a proposito damore, prendiamo spunto
dalla radio, in questo caso un generico son-
daggio su siete gelosi o no?. Fin qui nulla
di interessante da segnalare, ma quando un
eminente professore di sociologia si pronun-
cia sul tema, ecco che lorecchio di noi eso-
teristi, studiosi curiosi di ci che sottende il
manifesto, si fa pi attento Riportiamo di
seguito un breve sunto: dal suo autorevole
punto di vista, il personaggio in questione af-
ferma che la gelosia positiva espressione
damore. Un rapporto senza possesso non
pu essere considerato un vero rapporto
amoroso, perch lamore un sentimento to-
talizzante che richiede considerazione totale
da parte di chi lo riceve. La gelosia giustifica
la necessit di ogni individuo di ricevere at-
tenzione. Bisogna distinguere fra una gelosia
fisiologica ed una gelosia patologica che di-
venta vera e propria malattia
Soffermiamoci, dunque, sullaspetto atten-
zione. Sorge spontanea una domanda: per-
ch il bisogno di attenzione ha una spinta cos
vitale, in senso distruttivo, da degenerare nei
casi limite in ci che comunemente viene
considerato raptus?
Il problema , come gi sottolineato, la fame
damore che contraddistingue ogni individuo
perch il bisogno dattenzione in fondo non
che la frangia superficiale del bisogno di es-
sere amati. Ognuno desidera ammirazione e
consenso e vorrebbe essere amato per ci
che . Ma cos che si , o meglio che si ritie-
ne di essere? Ci si identifica, autoingannan-
dosi, nelle sovrastrutture create a sostegno
di unimmagine ideale. Ogni aspetto della
personalit umana che richiede attenzione ha
alla base unavidit arcaica: guardami, ascol-
tami, approvami, amami come dico io. La
Trappola quel come dico io. Siamo nella
tana di Svadhis, il Chakra sacrale, il diritto
di esprimere emozioni e piacere, ma a partire
da cosa? Nutrimento e Radici: come dire, da
dove veniamo, dove andiamo, di cosa abbia-
mo bisogno e soprattutto quanto e come?
Nel percorso evolutivo luomo, vivendo tut-
te le esperienze possibili, transita dagli istinti
primari alle emozioni di base, ai sentimenti,
ai pensieri e cos via proseguendo lungo liter
creativo che passa prima dal domini