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  • BALTIMORA I ALBISSOLA MARINABALTIMORE I ALBISSOLA MARINA

    18 NOVEMBRE 05 I 31 DICEMBRE 0518th NOVEMBER 05 I 31st DECEMBER 05

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    diALBISSOLA MARINA CITTA SENZA CONFINIAlle spalle i monti e cinque secoli di tradizione ceramica, di fronte lorizzonte del mare, che oggi ci lega a Baltimora cos come nel passato ha unito la storia della nostra citt ai popoli del Mediterraneo. Gli scambi commerciali e culturali hanno da sempre contraddistinto la storia di noi gente di mare e le nostre maioliche, conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.Nel 900 Albissola diviene un vero e proprio salotto culturale, meta e seconda patria di intellettuali ed artisti che trovano nella nostra cittadina un luogo privilegiato dove incontrarsi, discutere, confrontarsi e dove, soprattutto, possono esprimersi in piena libert. Come non ricordare la presenza di scrittori e poeti quali Marinetti e Quasimodo, Milena Milani, della cantante lirica Renata Scotto con i suoi corsi di alta specializzazione, di importanti registi cinematografi ci come i fratelli Taviani, di pittori e scultori come Lucio Fontana, Jorn, Corneille, Manzoni, Capogrossi, Lam, Fabbri, Diulgheroff, Arturo Martini, Arroyo e tanti altri che oggi come allora rendono culturalmente viva la nostra citt. Entrando in negozi o ristoranti, passeggiando per il borgo o percorrendo, sul lungomare, la celebre Passeggiata degli Artisti (composta da oltre 20 mosaici di notevoli dimensioni), si scopre di vivere in un museo allaperto. Numerose sono poi le Gallerie ed i Circoli Culturali dove ammirare, in esposizioni sempre rinnovate, le opere sia dei maestri del passato, sia dei nuovi talenti mentre, nelle botteghe, si pu seguire il lavoro dei ceramisti allopera. Ad Albissola Marina, membro dellAssociazione Italiana antiche Citt della Ceramica, tutto originale e speciale: ogni opera di Albissola garanzia di unicit e qualit. I prodotti tradizionali, frutto del sapiente lavoro dei nostri valenti artigiani, sono direttamente a disposi-zione presso le botteghe ed i laboratori e gli appassionati possono inoltre seguire corsi di ceramica.Albissola circondata a monte da colline verdeggianti dove si possono fare rilassanti passeggiate e godere di suggestivi scorci panoramici ma la fascia costiera che ha reso la nostra citt uno dei centri balneari pi importanti della Riviera delle Palme: unampia e fi ne spiaggia, modernamente attrezzata, con uno specchio dacqua cristallina, azzurro come il cielo e come il colore tipico delle nostre tradizionali decorazioni ceramiche. Una breve gita in barca permette di fare immersioni e avvistamenti unici nella riserva naturale denominata Santuario dei Cetacei.Il progetto Arteast/s- Colours and shapes across the ocean un occasione unica per incontrare il pubblico americano ed i tanti connazionali che risiedono negli States. Vuole essere uno scambio culturale di alto livello capace di promuovere la Liguria ed in particolare Albissola attraverso larte che rimane uno dei punti di forza del made in Italy.Gli artisti: Luigi F. Canepa, Sergio Dangelo, Giuliana Marchesa e Oreste Rossi sono i nostri ambasciatori.Hanno modi anche molto diversi di esprimersi, ma luguale capacit di stupirci ed emozionarci ogni volta con il loro genio e la loro creativit dovuta ad una sensibilit superiore che solo i veri artisti possiedono.Voglio rivolgere i miei pi sentiti ringraziamenti al Capt. E. Lorenzo Di Casagrande, che con infi nita pazienza ha sopportato le lungaggini della burocrazia italiana, da estendere a tutta la Italy - America Chamber of Commerce Washington (DC) - Baltimore, e ricordare gli Enti: Regione Liguria, Agenzia In Liguria e Apt Riviera delle Palme che hanno supportato il progetto.Voglio infi ne ringraziare i soci ed i collaboratori del Circolo Culturale Eleutheros di Albissola Marina, la gallerista Paola Grappiolo ed la sig.ra Alessandra Panaro per la preziosa ed impagabile collaborazione.

    Il Sindaco di Albissola MarinaStefano Parodi

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    ALBISSOLA MARINA IS A BORDLESS TOWNAt the back of the mountains and with fi ve centuries of ceramic tradition, in front of the horizon of the sea linking us today to Baltimore, like the story of our town was linked to the mediterranean peoples. Commercial and cultural exchanges have always characterized history of peoples living by the sea and our majolicas are known and estimated all over the world. In the twentieth century Albissola becomes a true cultural salon, destination of intellectuals and artists which meet in our town as a preferred place to discuss and compare and, most importantly where they can where they express their freedom.How can one forget the presence of writers and poets like Marinetti and Quasimodo, Milena Milani and the opera singer Renata Scotto with her high specialized courses, of important directors like the Taviani brothers and painters like Lucio Fontana, Jorn, Corneille, Manzoni, Capogrossi, Lam, Fabbri, Diulgheroff, Arturo Martini, Arroyo and many others which like today make our town alive. By entering shops and restaurants, walking through the town like for instance on the promenade by the seashore or the Passeggiata degli Artisti made of more than twenty mosaics of large dimensions, you can realize living in a open museum. There are numerous Galleries and cultural circles where you can admire in a variety of exhibitions, the works by both masters of the past and new talented artists, while in the in the studios you can see ceramists at work. In Albissola Marina, member of the Italian Association which groups the ancient ceramic cities, everything is original, each work is guaranteed by its uniqueness and quality. Traditional products, fruit of the skilful work of our capable craftsmen, are available in the shops and laboratories and collectors can also take courses of ceramic.Albissola is surrounded in the mainland by verdant hills where you can take relaxing walks and enjoy the view of evocative landscapes, but the coast has made it one of the most famous seaside resorts of the Rivi-era delle Palme: a wide and fi ne beach, equipped according to todays standards with a crystal seawater, blue like the sky, just like the colour of our typical ceramics. After a brief boat trip one can enjoy dives as well as unique sightings in the natural wildlife reserve named Santuario dei Cetacei (Cetacean Sanctuary).The project namedArteast/s- Colours and Shapes Across the Ocean is a unique occasion to meet the American public, as well as many Italians living in the United States. It aims to be a high level cultural exchange capable of promoting Liguria and particularly Albissola, through art which remains one of the strongest points of the products made in Italy.Artists Luigi F. Canepa, Sergio Dangelo, Giuliana Marchesa and Oreste Rossi are our ambassadors.They have different ways of expression but the same ability to amaze and move us every time, with their skill and creativity because of their high sensitivity which only true artists have.I would like to express my deep thankfulness to Captain E. Lorenzo Di Casagrande, who with tireless patience has bore the delay of Italian bureaucracy, thanks to be extended to the entire Italy America Chamber of Commerce Washington (DC) - Baltimore, and to remember the following institutions: Re-gione Liguria, Agenzia In Liguria and the Tourist Promotion Agency Riviera delle Palme which have sponsored the project.I would like in the end to thank the members and collaborators of the Eleutheros Cultural Circle from Albissola Marina, the gallery manager Ms. Paola Grappiolo and Ms. Alessandra Panaro for the precious and priceless cooperation.

    The Mayor of Albissola MarinaMr. Stefano Parodi

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    eySALUTI DAL SINDACO DI BALTIMORACari Amici,sono lieto di dare il benvenuto a Baltimora ad una cos rilevante collezione di arte e di artisti provenienti da Albissola. E nostro immenso piacere avere questa unica e superba collezione di quadri, sculture e ceramiche nella nostra citt.Siamo inoltre fortunati ad avere il Capitano Lorenzo di Casagrande, Fondatore e Presidente della Italy-America Chamber of Commerce, Washington (DC) Baltimore, DC (IACCMD), che ha fortemente voluto e favorito questo importante evento dedicato alla memoria di Courtney Funn, nostro beneamato membro della comunit la cui passione e vocazione nella vita era quella degli scambi interculturali.Progetti come questo tra due citt gemellate come Genova (e quindi realt limitrofe) e Baltimora servo-no da ponte tra differenti culture per favorire reciproca conoscenza e condivisione di valori tra i popoli.I nostri concittadini saranno certamente arricchiti da questa mostra al World Trade Centre, che si terr dal 18 novembre al 31 dicembre 2005, e non vediamo lora di ricevervi nella nostra citt.

    Il Sindaco di BaltimoraMartin OMalley

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    REGARDS FROM MAYOR OF BALTIMOREDear Friends,I am delighted to welcome to Baltimore such an outstanding collection of art and artists from the Albissola area of Italy. It is our great pleasure to have such a unique and superb collection of paintings, sculptures, and ceramics on display in our City.We also are fortunate to have Captain Lorenzo Di Casagrande, Founder and Chairman of the Italy America Chamber of Commerce Baltimore, MD-Washington, DC (IACCMD,) who has spearheaded this effort to sponsor such a signifi cant exhibit in memory of Courtney Funn, a beloved and dedicated com-munity member whose passion and vocation in life was international cultural exchange.Projects like this between the Sister Cities of Genoa, Italy, and Baltimore, Maryland, serve to bridge the differences among cultures and act as a link in bringing understanding and acceptance between people.Our citizens will be greatly enriched by this showing at the World Trade Center from November 18 through December 31, 2005, and we look forward to receiving you in Baltimore.

    The Mayor of BaltimoreMr. Martin OMalley

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    eSALUTI DAL CAPITANO LORENZO DI CASAGRANDEE un piacere e nostra grande soddisfazione poter aiutare gli artisti di Albissola Marina ad avere una presenza di signifi cato sul panorama degli eventi artistici di Baltimora.Il lavoro di questi Artisti permeato della preziosa tradizione del territorio a cui appartengono ed i loro soggetti sono evidente risultato di stile e tecniche di valore.LItaly-America Chamber of Commerce, Washington (DC) Baltimore, Inc. quindi orgogliosa di potersi fregiare dellopportunit di favorire questo evento nello Stato del Maryland ed augura a tutti gli artisti di trarne profi cuo successo.Uno speciale e affettuoso benvenuto lo riserviamo al Sindaco di Albissola e alla delegazione italiana che lo accompagner a Baltimora al Top of the World.

    Capitano Lorenzo Di Casagrande

    REGARDS FROM CAPTAIN LORENZO DI CASAGRANDEIt is a pleasure to recognize the Artist Club Eleutheros of Albissola Marina, Italy.The work of these artists represents the special heritage of the native land and their sensitive treatment of subjects refl ects distinctive style and technique.Italy-America Chamber of Commerce of Washington, D.C & Baltimore Inc. is proud to be able to show the work of these artists in Maryland and expresses its best wishes for a good success.To the Mayor of Albissola Marina, to Circolo Eleutheros and to the entire Italian delegation a very warm welcome to Baltimore at the Top of the World.

    Captain Lorenzo Di Casagrande

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  • AMERICA&ITALIABaltimora. Le citt sono simboli e sogni ancor prima di essere punti geografi ci. Baltimora. Il porto, i gratta-cieli, il traffi co, lAmerica. LAmerica che un paese tra due oceani, dal Maryland alla California passando per i Canyon. LAmerica che New York, Los Angeles, e la provincia. LAmerica che di tutti. LAmerica che di sei fusi orari. LAmerica con i pionieri e le frontiere, lAmerica senza confi ni, lAmerica che ovun-que c libert c America. LAmerica dove il cielo pi grande, le strade pi larghe, i palazzi pi alti, le limousine nere, lwhisky dentro i sacchetti del pane. LAmerica delle grandi multinazionali e dei negozietti sotto casa. LAmerica che crea eroi e sogni e rende americani. LAmerica con pochi secoli alle spalle, ma le cose succedono prima. LAmerica che cera anche prima che la scoprissimo, lAmerica che ci sar anche dopo che ci ha scoperti. LAmerica dello spazio, lAmerica dei chewingum, delle jeep, delle sigarette, lAmerica che ci ha liberati. LAmerica tutta vera. LAmerica che tocco, respiro, lAmerica che trovo ha un nome: Baltimora. Una citt che sa sognare ed ha voglia di conoscere. A lei ci presentiamo con cinque secoli di tradizione ceramica, con i calzari romani, la schiettezza ligure, il genio rinascimentale, un libro di Dante sotto il braccio, la curiosit latina, i sapori mediterranei, larte contemporanea di grandi maestridel Novecento che hanno saputo rendere immortali manufatti dargilla. America eccoci: siamo la Riviera Ligure e siamo Albissola, bimbi cresciuti sulle spalle di giganti. Baltimora: scoprite noi e scoprirete un po pi anche voi stessi.Vi aspettiamo allAeroporto Cristoforo Colombo di Genova in ogni mese dellanno!

    Assessore al Turismo del Comune di Albissola MarinaEttore Molino

    AMERICA&ITALYBaltimore. Cities are symbols and dreams before being geographical spots. Baltimore. The harbour, sky-skrapers, traffi c, America. America is a country between two oceans, from Maryland and California, go-ing through the Canyons. America is New York, Los Angeles and the rural areas. America belongs to everyone. America made of six time zones. America with pioneers and frontiers, America without borders, wherever there is freedom there is America. America where sky is bigger, streets are wider, buildings are taller, limousine cars are black, whisky is wrapped up in paper bags. America of the large international corporations and the small shops around the block. America which creates new heroes and dreams and makes one feel American. America with few centuries of history but things happen before. America was there even before we discovered it. America will be there even in the future. America known for the space, chewing gums, jeep cars, cigarettes. America which set us free. America is all real. America that I touch, breathe, America for which I fi nd a name: Baltimore. A city that knows how to dream and is eager to learn. We introduce ourselves to her, while with a book by Dante under our arm, fi ve centuries of ceramic tradition, roman shoes, Ligurian bluntness, Renaissance genius, Latin curiosity, mediterranean fl avours, contemporary art of famous masters of the twentieth century which were able to make clay manufactures immortal. Here we are America: we are the Riviera and we are Albissola, children raised on the giants shoulders. Baltimore: by discovering us you will also rediscover a little bit of yourself.We are waiting for you at Christopher Columbus airport in Genoa, each month!

    Tourism Commissioner

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    RIVIERA DELLE PALMEIl territorio di competenza dellAPT Riviera delle Palme si estende sullintera provincia di Savona, la cui superfi cie di 1544 Kmq con una popolazione di poco superiore ai 290.000 abitanti. Una terra non appartiene soltanto a chi vi nato. I vincoli affettivi, ideali, culturali o storici sono forti quanto quelli natali, se chi decide di vivere o risiedere in un luogo si cala nella sua realt quotidiana e da essa trae gli elementi per arricchire la propria esperienza. Per questo, da secoli, sono considerati liguri anche quei personaggi che, nati altrove, in Italia o allestero, hanno per un certo periodo soggiornato attivamente in Liguria, lasciando ricordi del loro operato. La Riviera Ligure delle Palme ne ha conosciuti molti: papi, esploratori, santi, artisti, patrioti... E, a ben guardare, qualcosa della terra ligure rimasto addosso a tutti loro: fermezza e ironia, prudenza e gusto dellavventura, realismo e passione. Tutta affacciata sul mare e importante via di comunicazione, la Liguria nella storia stata oggetto di con-tesa tra molti popoli e culture che hanno lasciato monumenti e vestigia disseminati nel territorio. I continui passaggi di potere tra marchesati e contee hanno lasciato tracce nellarchitettura civile, religiosa e militare. Nel Rinascimento, la presenza di due papi port nel Savonese una ventata di rinnovamento artistico. questa la storia che si pu assaporare nella Riviera Ligure delle Palme, tra un bagno di sole e una passeggiata in montagna. Questa terra antichissima. Le prime frequentazioni umane risalgono a quasi 1 milione di anni fa. In epoca storica, i liguri, una delle pi antiche genti della penisola, erano gi organizzati in trib. Savona e il suo porto sono gi citati ampiamente da Tito Livio, anche se in epoca romana la citt pi importante era la vicina Vada Sabazia, lodierna Vado Ligure. In queste terre il cristianesimo ha origini mitiche che vengono fatte risalire addirittu-ra allevangelizzazione di san Pietro; tuttavia la pi antica epigrafe cristiana della Liguria proviene da Perti presso Finale Ligure e risale al 362. La Riviera Ligure delle Palme va fi era delle sue raccolte storiche, artistiche e antropologiche, quanto del suo mare e della sua terra. La Riviera come terra da gustare, da scoprire lentamente, da godere negli scorci, nei profumi, nei colori, nei sapori, attraverso itinerari culturali e paesistici inconsueti. Valorizzazione e tutela del paesaggio, arte e cultura, recupero delle memorie storiche: una terra che si sta sempre pi qualifi cando non solo per il suo mare ma anche per altre attrattive turistiche emergenti. La Riviera Ligure delle Palme ha la possibilit di sviluppare un turismo sostenibile e di qualit, a vantaggio non solo del gradito ospite ma anche degli stessi abitanti. in questottica che da tempo si insiste nel tema del viaggio lento, in opposizione al turismo disattento e superfi ciale. Riviera cos diversa da zona a zona, cos armoniosa nellalternarsi delle distese di sabbia e degli speroni di roccia che si tuffano in un mare sempre cristallino, una scoperta continua, unemozione nuova che ci aspetta dietro ogni tornante, oltre ogni dosso, al di l di ogni promontorio selvaggio. Spiagge bianche, rosa o dorate, di ciottoli levigati o di rena fi nissima, vanno a consumarsi in un mare dalle mille sfumature, che fa intravedere fondali silenziosi ma brulicanti di vita. Riviera Ligure della Palme: unesile striscia di costa e la sua immagine rifl essa nel mare. Se il paesaggio della costa dominato dai colori luminosi del mare, i bruni e i verdi dellentroterra non gli fanno solo da sfondo, ma lo completano e lo armonizzano. Esso offre un ampio ventaglio di possibilit che soddisfano sia il turismo salutistico nelle zone collinari e di mezza montagna, sia lescursionismo indirizzato alle cose degne di essere viste, espressione che comprende monti, foreste, antichi manieri e monumenti, folclore, fi no alla bottiglia di vino locale dannata, loggetto di artigianato, la cucina di un certo ristorante scoperto quasi per caso. La Riviera, quindi saldamente integrata al suo entroterra, dispone di questo patrimonio e lo considera il completamento necessario per creare quella particolare atmosfera dalla quale, tanto spesso, scaturisce la nostalgia. Con gli isolotti, i tratti costieri, i monti interni, essa offre una straordinaria variet di ambienti, con situazioni naturali originali e testimonianze culturali di diverse epoche. Un patrimonio da tutelare e valorizzare, quindi da conoscere e rispettare. Le aree parco presenti nella Riviera Ligure delle Palme sono essenzialmente quelle del Melogno, del Finalese, delle Bormide, e del gruppo del Beigua, questultima in condivisione con Genova. Nel territorio provinciale sono stati anche istituiti il Sistema di aree dinteresse naturalistico-ambientale del monte Beigua, larea protetta del Bric Tana, quella delle Langhe di Piana Crixia, la riserva naturale del rio Torsero, e quelle degli isolotti di Bergeggi e di Gallinara.

    Presidente APT delle PalmeEmanuele Ravina

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  • RIVIERA DELLE PALMEThe territory pertaining to APT Riviera delle Palme is in the province od Savona on a surface of 596 square miles with a population of 290,000 inhabitants. A territory is not only owned by those who were born there. Affective, ideal, cultural or historical bonds are as much strong as the native ones. Once someone decides to come and live in a place is able to immerse in the reality of a place in order to enrich his or her experience. For this reason people who were born elsewhere in Italy or abroad, because of their active stay in this region and their work, are also regarded as Ligurians. The Ligurian Riviera delle Palme saw many among them: popes, explorers, saints, artists and patriots. To a deep level, something has characterized them: fi rmness and irony, prudence and adventure enjoyment, realism and passion. Boarding the sea for its whole lenght, and important way of communication, Liguria has been the object of conquest by many peoples who have left traces of their presence in the monuments and remains spread thoughout the territory. The continuous changes of power among marquisates and counties have left traces in the civil, religious and military architecture. During the Renais-sance the presence of two popes brought to the province of Savona an artistic renovation.This is the history that one can taste in the Ligurian Riviera delle Palme, while sunbathing or a walk in the mountains. This is a very ancient land. The fi rst human settlements go back almost to a million years ago. In historical times, Ligurians, one of the most ancient population of the peninsula, were organized in tribes. Savona and its harbour are widely quoted by Titus Livius even though at the time of Romans, the most important town was Vada Sabatia, nowadays known as Vado Ligure. In these lands, Christianity has mythical origins which apparently go back to Saint Peters evangelization: nonetheless the most ancient epigraph comes from Perti near Finale Ligure and goes back to the year 362. The Ligurian Riviera is proud of its historical, artistic and antropological collections, as much as of his sea and his land. Riviera is like a land to be enjoyed, discovered slowly, to be tasted in its views, fragrances, colours, fl avours, through its cultural itineraries and its unique views. Appreciation and conservation of landscape, art and culture and recovery of historical memories: a land qualifying more and more not only for its sea but also for other tourist attractions. The Ligurian Riviera delle Palme has the possibility to develop tourism high in quality and quantity not only at the guests advantage but for the citizens themselves. Under this perspective, the theme of the so called slow journey has been emphasized for a long time, versus a careless and superfi cial tourism. Riviera so diverse from place to place, so harmonious in its alternation of sand ranges and rock spurs diving in a crystal sea, is a continuous discovery, a new feeling awaits us behind every bend, hillock beyond every wild promontory. White, pink or golden beaches, made of smooth pebbles or extremely fi ne sand fade out in a sea with thousand hues, which allows to see silent depths but swarming with life. Riviera della Palme is an thin strip of land and its image is refl ected at sea. If the coastal landscape is dominated by the bright colours of the sea, the shades of brown and green typical of the mainland not only are its background, but they also complete and harmonise it. It offers a wide range of possibilities which are suitable for a both the so-called healthy tourism in the hills and medium altitude mountain area as well as for excursions aimed for things worth to be seen, expression including mountains, forests, ancient manor houses and monuments, folklore and even a vintage wine bottle, artisans object, the cuisine of a restaurant discovered almost, at random. The Riviera therefore is strongly connected to the mainland, it has a patrimony and regards it to be a necessary completion to create that unique atmosphere generating nostalgia. With the aits, the coastline, the range of mountains, it offers an extraordinary variety of landscapes, with natural contexts and cultural testimonies going back to different ages: a heritage to protect and appreciate, therefore to know and respect. The parks of the region are mainly: Melogno, Finalese, Bormide and those of Beigua, shared with the province of Genoa. Within the province new areas have been instituted like Organization of the naturalistic and environmental areas of Mount Beigua, the protected area of Bric Tana, the hilly area of Langhe di Piana Crixia, the natural reserve of Rio Torsero, e those of Bergeggi and Gallinara aits.

    President APT delle PalmeEmanuele Ravina Em

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    taARTE: UN PONTE TRA DUE CONTINENTILessenza dellevento sta, di per s, nella possibilit di stabilire un arco di congiunzione fra le due sponde continentali, fra terre che per storia, se non ci fosse la cesura delloceano, sarebbero assai vicine, perch fatte di genti e di idee sempre in movimento, sospese fra la rifl essione e lagire, fra la tradizione e la ricerca del nuovo.A quattro anni dall11 settembre 2001, in cui lopera delluomo nella sua pi alta espressione diprodotto sociale ad essere stata colpita, ad un anno dalle manifestazioni di Genova capitale europea della cultura, il Circolo Culturale Eleutheros indica un progetto dalla voce a carattere universale. La proposta, che di seguito viene formulata, si motiva sulla possibilit di offrire un risultato artistico di sintesi del lavoro degli artisti coinvolti, operando essi, in previsione di questa mostra, con tecniche e materiali eterogenei.La fi nalit quella di uno spettro percettivo, assai ampio, determinato dalle radici espressive e dalle esperienze maturate dai singoli.Agendo gli artisti nellambito Albissolese, contestualizzato alle pi recenti tendenze in campo artistico, interessante proporre quanto derivi dal felice incontro tra il contesto di attivit e le diversit formali e contenutistiche. La base materica diventa il corollario per la defi nizione dellallestimento della mostra che sapr offrire carattere di coerenza ed unicit.Si voluto mettere laccento su quanto possa aggiungere in signifi cato cogliere il lavoro di pi artisti, senza cadere nel vizio di dispersione, presente spesso delle mostre collettive.Si spera di ottenere cos un evento con valenze e peculiarit a carattere museale, intendendolo nel suo insieme di oggetto di speculazione visiva.

    Agostino Arch. BertaVice Presidente delCircolo Eleutheros

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    A BRIDGE BETWEEN TWO CONTINENTSThe essence of an event lies mainly in the possibility of establishing a connecting arch between two continental shores, between lands that without the ocean, would be very close and because they are made of people and ideas in a perennial movement, between refl ection and action, between tradition and innovation.After four years from September 11th, 2001 when the work of man has been hit in the highest expres-sion as a social product, a year after the events of Genoa as European capital city of culture, the Cultural Circle Eleutheros gives voice to a project with a universal character.The proposal formulated herewith is based on the possibility of offering an artistic synthesis among all artists involved who have worked, for this event with techniques and heterogeneous materials.The goal is to convey a wide perception based on expressions and on experiences done by individuals. As a result of the artists living in Albissola and with reference to the most recent tendencies in the artis-tic fi eld, it is interesting to propose what emerges from the harmonious meeting between the activities and the contexts related to form and content. The row material becomes the frame to defi ne the exhibition setup, which will be able to offer charac-teristics of coherence and uniqueness.On top of this the emphasis has been given to the work of several artists without being dispersive, typi-cal of collective exhibitions.We hope to setup an event with important and peculiar features typical of a museum, in order to have objects undergo a visual speculation.

    Agostino Arch. Berta Circolo Culturale Eleutheros

    Vice president

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    ALLE RADICI DELLARTE CERAMICAOgni qual volta venga affrontato il compito di descrivere il contesto artistico del territorio albissolese, si sente fortemente la lusinga di raccontare fatti e persone legati alle grandi stagioni che si sono succedute nel corso del novecento. Quello che affascin Jorn, Lam, Fontana, Marinetti e gli altri, e li spinse ad Albissola fu indubbiamente il sole, il mare, ma soprattutto le numerose fabbriche di ceramica con i loro maestri.Fu dunque il fascino delle immutate tecniche di lavorazione e la manualit degli artigiani che vilavoravano allinterno, che fece crescere laffl uenza di artisti nel piccolo borgo ligure.Va detto che il volto di Albissola Marina, a partire dal 1500, era quello di un piccolo borgo tuttoconcentrato attorno alle sue fabbriche di ceramica che, per la maggior parte, si allineavano ai margini della spiaggia, per fruire di spazi ampi e soleggiati per lessiccazione dei prodotti.La cottura avveniva allinterno di forni realizzati in volte di mattoni, ciclicamente sostituiti a causa delle forti temperature a cui erano sottoposti e disposti su pi piani verticali, collegati da fori per il passaggio del calore.Da allora il mondo della fabbricazione della ceramica rimasto sostanzialmente invariato, cos come la centralit di questa attivit rispetto al tessuto urbano, al di l di tutti gli aspetti di localizzazione legati ai tempi e agli eventi.Anche la conduzione delle fornaci stata tramandata nella sua suddivisione in ruoli, come di padrein fi glio si tramandano i valori: al vertice della piramide cera il titolare della fabbrica, a cui competevail titolo di maestro; gli altri lavoranti erano il terrante, il torniante, il decoratore, il fornaciante, lapalleggiatrice, in una conduzione prevalentemente familiare.E in questo contesto sociale e produttivo che si innestarono quindi gli elementi squisitamente propri della creativit artistica, aggiungendo magia a magiaLe antiche fornaci fi niscono cos per costituire una sorta di mondo invisibile, che affi anca il voltoquotidiano della citt: esse sono cos numerose, cos strettamente legate al tessuto storico, urbano, artistico del paese, da venir avvertite quasi come il connotato pi alto della comunit.Per tutto questo, nonostante lintroduzione della tecnologia e labbandono degli antichi forni in pietra e mattoni, ancora oggi, entrando in un atelier di ceramica, si respira unatmosfera che romanticamente sa di antico.

    Nicoletta Arch. Negro

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    THE ROOTS OF THE CERAMICA ARTEverytime one faces the task to describe Albissola artistic context, one faces the strong appeal to nar-rate events and people linked to the great periods following one after the other during the twentieth century.What facinated Jorn, Lam, Fontana, Marinetti and others to move to Albissola was undoubtedly the sun the sea but most of all the numerous ceramic factories with their masters.What increased the artists attendance in this small Ligurian village was the charm of the unaltered techniques and craftmanship of these artisans working there.It must be said that the image of Albissola Marina since the sixteenth century was that of a small vil-lage focused on its ceramic factories which were located in a row along the seashore in order to take advantage of the broad spaces, exposed to the sunlight to facilitate the drying process.Firing took place in kilns made of bricks, periodically replaced because of the high temperatures they underwent and they were displayed on more levels, connected among them through holes in order for the heat to stream.Since then the world of pottery production has been unchanged, just like the importance of the activity within the city context, beyond all aspects related to the location, which was also infl uenced by ages and events.Even kiln running has been handed over just like values between father and son: at the top of the pyra-mid there was the owner whose title was that of a master; other workers were the potter, the turner, the decorator, the kilnman, in a mainly family owned business.In this social and productive context, elements typical of the artistic creativity were added as well as magic features.Ancient kilns ended up to become a sort of invisible world adding to the daily work of the village: they are so numerous and so well linked to the historical, urban, artistic context to the point of being regarded as to the highest aspect of the community.Despite the introduction of technology and the abandonement of the ancient kilns made of stone and bricks, still nowadays there is a breath of air that romantically tastes as of old.

    Nicoletta Arch. Negro

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    ALBISSOLA: PICCOLO BORGO DAL GRANDE PASSATOQuattro artisti diversi per et, temperamento e stile: dal surreale al realismo, dallastrazione allarte povera (uso categorie di comodo e, naturalmente, approssimate per difetto).Li unisce per e motiva la loro partecipazione a questo evento a Baltimora il legame conAlbissola, un piccolo centro della Liguria, vicinissimo a Savona e poco distante da Genova,patria di Cristoforo Colombo. Ad Albissola tre di loro - Luigi Canepa, Giuliana Marchesa e Oreste Rossi -risiedono. Il quarto, Sergio Dangelo, vi era approdato giovanissimo dai suoi vagabondaggiin Europa allinizio degli anni 50 e lha poi frequentata fi no ad oggi.Proprio nel 1951 aveva cominciato a essere noto per aver fondato, insieme a Enrico Baj, il movimento nucleare nato tra la consapevolezza della disgregazione delle forme, inevitabile anche in arte, dopo la scissione dellatomo e il timore di un olocausto atomico.Ma in quegli anni, frequentavano Albissola anche artisti di fama internazionale come Lucio Fontana,Jorn, Lam, Matta, Appel, Fabbri, Corneille. Accanto a loro vi era Carlo Cardazzo, il pi importantegallerista italiano del tempo, ben conosciuto anche negli USA, che aveva introdotto in Italia molti artisti americani, da Calder a Man Ray. Ad Albissola Cardazzo aveva seguito la sua compagna, la scrittrice savonese Milena Milani, e aveva trascinato con s tutti gli esponenti dello Spazialismo.In estate comparivano in paese critici darte come Gualtieri di San Lazzaro, direttore a Parigi della rivista XXme Sicle, e i poeti Rafael Alberti e Salvatore Quasimodo, fresco vincitore del Premio Nobel.Come mai cos numerosi talenti convenivano in questo paese che la stessa Milani aveva defi nito una piccola Atene in riva al mare? Perch Albissola, nel 900, era assurta a capitale italiana della ceramica darte, sullonda di una tradizione secolare che, gi nel 1600, aveva raggiunto il suo massimo splendore con la produzione di raffi nate maioliche, conosciute per il loro colore come ceramiche bianco blu: piatti, vassoi, fi oriere decorate con eleganti scene mitologiche, stemmi, invenzioni barocche, ordinate da famiglie nobili e grandi ordini religiosi.Quando, con il tramonto della Repubblica oligarchica genovese, la committenza dlite venne meno, alla fi ne del 700, fu sostituita da una produzione popolare - pentole, tazze, stoviglie - che, a milioni, vennero esportate in tutta Europa e anche nel continente americano: lo dimostrano, per esempio, i reperti rinvenuti, nel 1972, dagli scavi archeologici che hanno riportato alla luce le rovine di Louisburg, una fortezza costruita in Canada dai coloni francesi nel 1720 e distrutta dagli Inglesi nel 1759 durante la Guerra dei sette anni per il possesso della regione.La rinascita albisolese si ebbe nel 900 grazie soprattutto allimpulso dato da Tullio Mazzotti, membro di una dinastia che seppe attirare ad Albissola, negli anni Trenta, il fondatore del futurismo, F. T. Marinetti e artisti come Fillia, Depero, Diulgheroff.Nel Dopoguerra, come ho gi ricordato, ecco gli esponenti dello Spazialismo e dei Cobra, chenon solo fanno ceramica, ma ad Albissola dipingono, discutono, tengono mostre, acquistanostudi e abitazioni: si mette cos in movimento un meccanismo virtuoso, i cui semi, ben fermentati,danno ancora oggi buoni frutti, come dimostra questa rassegna di Baltimora. Non a caso ilComune di Albissola Marina se ne fatto convinto promotore nellintento di favorire lo scambioculturale e commerciale facendo conoscere negli Stati Uniti dAmerica una tradizione artigianale che continuamente si rinnova nellaccoglienza delle pi aperte e vive esperienze attuali.

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    ALBISSOLA: SMALL VILLAGE WITH AN IMPORTANT PASTFour different artists as to age, temperament and style: from surrealism to realism from abstractionism to poor art (I am using here convenient categories and obviously to be revised upwards).What unites them and justifi es their participation to this event in Baltimore is their connection with Albissola, a small town in the Italian region of Liguria, close to Savona and not very far from Genoa, home to Christopher Columbus. Three among them live in Albissola: Luigi Canepa, Giuliana Marchesa e Oreste Rossi. The forth among them Sergio Dangelo, went to Albissola while very young, after wander-ing throughout Europe during the early 1950s and since then he has been haunting there. Since 1951 he was becoming famous because, together with Enrico Baj, he founded the nuclear movement with the awareness of forms breaking, inevitable even in art after the fi ssion of atom and the fear of an atomic holocaust.In those years Albissola was also was frequented by artists known internationally like Lucio Fontana, Jorn, Lam, Matta, Appel, Fabbri, Corneille. Next to them there was also Carlo Cardazzo, the most im-portant Italian of that time, who was also known in the USA for introducing in Italy many American artists such as Calder and Man Ray. Cardazzo went to Albissola to follow his partner, the famous writer of Savona, Milena Milani and took with him all exponents of the Spatialism. During the summertime, in town one could see art critics like Gualtieri di San Lazzaro, director in Paris of the periodical XXeme Siecle, as well as poets like Rafael Alberti and Salvatore Quasimodo, who had been recently awarded the Nobel prize.How come so many artists came to this village defi ned by Milani herself as a little Athens by the seashore? Because Albissola arose in the twentieth century to the level of Italian capital city of artistic ceramics, on the wake of a tradition, centuries old, which had reached its highest splendour in the seven-teenth century, with the production of refi ned majolicas, known for their colour such blue-white plates, trays and planters decorated with elegant mythological scenes, coats of arms, baroque style fantasies which were ordered by aristocratic families and great religious orders.As a result of the decline of the oligarchic republic of Genoa, elite type commission wavered but at the end of the eighteenth century it was replaced by a more popular production like: pots, cups, kitchenware which, in a large quantity were exported all over in Europe as well as in America: a proof can be the fi nds discovered in 1972 from the archaeological excavations which dug up the ruins in Louisburg, a fortress built in Canada by French settlers in 1720 and destroyed by Englishmen in 1759 during the War of the Seven years for the possession of the region.The artistic renaissance took place in the twentieth century thanks mainly to the impulse given by Tullio Mazzotti, member of a dynasty, who was able to bring to Albissola F. T. Marinetti, as well as other artists like Fillia, Depero, Diullgheroff.After the second World War personalities of Spatialism and Cobra showed up in Albissola, but they did not only produce ceramics, they also paint, discuss, organize galleries, buy studio and residences: a new virtuous movement takes place whose seeds well sown can still be seen nowadays as this exhibition in Baltimore proofs. Not at random, the city hall of Albissola Marina has become its strong supporter with the aim of easing the cultural and commercial exchange and introducing in the USA a handicraft tradition which renovates itself to the most open and lively todays experiences.

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    LUIGI FRANCESCO CANEPAPur essendo lunico scultore purodel gruppo, Luigi F. Canepa presenta in questa collettiva anche una dozzina di piatti in ceramica. Ma lo fa per sottolineare che spesso tratta le materie pi rigide come se avessero la stessa duttile plasticit della creta. Il processo bene evidente in Sincronicit, una scultura in marmo double face nella quale per cinque volte limpronta di una mano si stampa da un lato e fuoriesce dallaltro simulando, pi che un vero e proprio rilievo, un effetto spinta voluto, si direbbe, per ubbidire al celebre slancio vitale del fi losofo Bergson, azione che, nel tempo, di continuo si crea e si arricchisce. Nelle opere dello scultore luomo occupa, in effetti, sempre una posizione centrale anche quando i segni della sua presenza sembrano scomparire, risucchiati in un vortice di merletti, di pinnacoli, di trine e di sinuosit, con trasparenze di luci e ombre profonde, astratte e concrete al tempo stesso. Appartato e infaticabile nel suo corpo a corpo con la materia, lavorando - come ogni scultore vero - per sottrazione a colpi di scalpello, Canepa ha affrontato materie fra loro diversissime, da quelle tipicamente liguri, come lardesia e la pietra del Finale nelle sue gradazioni bianche rosa e gialle, al granito nero del Sud Africa alla trachite lavica della Sardegna e si innamorato delle varie tonalit del marmo (rosa del Portogallo, verde dellEgeo, bianco di Carrara) senza lasciarsi mai spaventare dalle diffi colt tecniche dovute alla durezza o alla friabilit dei materiali, ognuno dei quali richiede attenzioni e tecniche ovviamente diverse di lavorazione. Non conta ci che abbiamo visto, ma ci che ricordiamo, ha scritto egli stesso in una delle sue rare dichiarazioni di poetica, riportando cos lattenzione sul tema costante della sua opera: quello del tempo e della memoria che al tempo strettamente collegata. Ricordare signifi ca, etimologicamente, riportare al cuore, interpretare cio ogni atto dellesistenza ascoltando i battiti di quel di quel lacerante e tenero Equilibrio instabile (altro signifi cativo titolo di una sua opera) che sostanzia la nostra vita.

    Silvio Riolfo Marengo

    Opere esposte nellambito della mostra ma non presenti a catalogo:Other woks of the exibition not included in thecatalogue:Piatti: Dishes3 Elementi gialli - 3 yellow elements2 Elementi bianchi - 2 white elements3 sculturine blu + 1 - 3 blue little sculptures + 1Quadrato viola - Purple squareOvale con 2 sculturine - Oval with 2 little sculpturesFigura blu - Blue fi gurePiatto piegato - Bended plateOvale con scultura - Oval with sculptureFigura blu su disco nero - Blue fi gure on black dishCornice aperta con fi gura blu - Open frame with blue fi gureSculture: SculpturesSincronicit - SyncronicityTransizione - TransitionArchetipo - ArchetypeNotturno sospeso - Suspended nocturneArtifi cio n4 - Artifi ce n4Artifi cio n5 - Artifi ce n5La chitarra di Elvis - Elvis guitarLa discussione materiale - The material discussionWhite artifi ce - White artifi ceSviluppo incontrollato - Uncontrolled growthLa comprensione - The understandingLalba - DawnIbrido 3 - Hibrid 3Germoglio - The budPunto dappoggio - The supportBianco e nero - White and blackRiepilogo - SummarySenso astratto - Abstract senseAlveolo 3 - Cell 3Sublimazione - Sublimation

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    LUIGI FRANCESCO CANEPAAlthough he was the only real sculptor of the group, Luigi F. Canepa presents in this collection a dozen of ceramic dishes. He does that in order to underline the fact that he treats rigid as if they had the same fl exible plasticity of clay. The process is clearly evident in Synchronicity, a two faced marble sculpture, where, for fi ve times, a handprint is printed on one side and comes out from the other simulating a desired boast effect, rather than an absolute relief. A desired boast effect, one would say to refl ect the famous vital impulse of the philosopher Bergson, action which in the time recreates and enriches itself. In the works of the artists man occupies effectively always a central position even when the signs of its presence seem to disappear sucked in a whirl of laces, pinnacles, and windings with transparent lights and deep shadows, abstract and real at the same time. Working in isolation and in straight connection with the material, like every real sculptor, in a way of subtraction from the material with a chisel, Canepa has been using different materials: those typical of the Liguria region like slate and the Finale stone in its different shades, white, pink and yellow, the black granite of South Africa or the lava trachyte from Sardinia. He also has enjoyed working very much the different shades of marble (the pink one from Portugal, the green from the Aegean sea, the white from Carrara) without being afraid of the technical diffi culties due to the hardness or the friability of materials, each one requiring different attention and handicraft technique. It really doesnt matter what we have seen, but what we remember he wrote in one of his rare notes of poetics, bringing the attention on the main theme of his work: time and what is connected to it: memory. To remember means etymologically, bring to the heart, interpret each single act of existence, by listening to the beats of tearing and tender Instable balance (title of another of his works) which is the base of our life.

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    Opere esposte nellambito della mostra ma non presenti a catalogo:Other woks of the exibition not included in thecatalogue:Autunno presto - Early autumnInverno in casa daquila - Winter in the eagles homeIl sentiero - PathLeleganza in ampio cielo - Elegance in the wide skySommersa luce - Sank lightLa roccia un poco elettrica - A little bit electric rockUna piccola storia di serpenti - A little snakes tale Le paon - Le paonUn gracchiare di corvi - The croak of the crowsVoler alto - It will fl ies highIl feroce equilibrio - Ferocious equilibriumLa ferita - WoundIl sole nuovo nuovo - A brand new sunAironi dAfrika - African heronsDesiderio in deserto - Wish in the desert

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    SERGIO DANGELOMaestro riconosciuto del secondo novecento, Sergio Dangelo nel 1948, appena sedicenne, fece a Bruxelles professione di surrea-lismo assoluto e a questo giuramento rimasto fedele fi no a oggi, se per surrealismo si intende il rifi uto di ogni logica in contrasto con la totale libert di esistere e di esprimersi per rivelare la propria interiorit. Da questa libert deriva lassenza del controllo della ragione anche sul piano artistico. Le opere di Dangelo vivono al contrario grazie allimmersione nellimmaginario, nella forza del sogno, con una tensione totale verso il vissuto e non verso il rappresentato. E in questo grande oceano magmatico, ribollente di forme e di colori, pieno di elissi e di linee spezzate, torna continuamente a galleggiare quello che Breton defi niva loccultamento del profondo per scardinare, di sorpresa in sorpresa, lapparenza della realt. Anche i ventitr quadri qui presentati, che risalgono tutti al 2003-2004, vanno letti in questa prospettiva. Un pittore - ha detto Dangelo in una lunga intervista del 2004 a Ginevra Quadrio Curzio - dipinge lo stesso quadro per tutta la vita, ogni volta identico e differente. E, ancora: Limportante non avere mai uno stile determinato e non esser mai troppo facilmente catalogabile, proprio come la sua pittura non mai decisamente ironica o decisamente drammatica. Al contrario i suoi quadri procurano sempre gioia e fastidio insieme e contengono al tempostesso gentilezza e aggressione. Anche i titoli delle opere sono fi gli di questa dualit. Spesso risultano essenziali alla co-struzione del quadro, spesso se ne allontanano il pi possibile. Proviamo a leggerne insieme qualcuno: Barche di luna, Tigre, Prima e dopo i fuochi, La fi nestra. Anche quelli che possono apparire pi incongrui segnano in realt la massima adesione alla libert assoluta del gesto, cos come ogni rappresentazione assume in ogni quadro signifi cati opposti: felicemente visionaria o dolorosamente allucinatoria, proiezione di forze positive e negative, che coesistono e si combattono a vicenda. Nel segno di Dangelo, insomma, reale e irreale si contaminano in un incontro-scontro tra lassurdo apparente di quella che comune-mente sintende come realt e la verit reale dellinteriorit psichica.

    Silvio Riolfo Marengo

    SERGIO DANGELOAcknowledged master of the second half of the twentieth century, at the age of sixteen, Sergio Dangelo devoted him-self to absolute surrealism and he has been faithful to this oath up to today, if by surrealism we mean the rejection of every logic versus the total freedom of being and expression in order to reveal ones interiority. From this freedom comes the absence of reasons control even on an artistic level. Dangelos works live therefore in the world of imagination, in the power of dreams aiming to its full extent, towards experience, not the representation of objects. In this magmatic ocean seething with forms and colours and fi lled with ellipses and segments, what Breton called concealment of the depth fl oats again, in order to break up the surface of reality through many images. Even the twenty-three paintings exhibited here which all go back to 2003-4, must be interpreted in this perspective. During a long interview he gave in Geneva in 2004 Dangelo said that: A painter Quadrio CurzIo paints the same object for his entire life, each time the same and different. The most important thing is not to have a defi ned style and not to be easily classifi able. His paint-ings are not defi nitely ironic or dramatic. On the contrary, they can always evoke joy and nuisance and they are at the same time gentle and aggressive. The titles of his paintings bring this duality. It is often fundamental for painting but it often fades away. Let us try to analyse some of them: Moonlight, Tiger, Before and After the Fireworks, The Window. Even those that apparently seem to be the most inconsistent, are instead the most faithful to the freedom of gesture, in a way that each representation has opposite meanings: a happy vision and a painful hallucination, like negative and positive forces coexisting and fi ghting against each other. In other words, in Dangelo, real and unreal affect each other in a sort of meeting-clash between what is normally referred to be reality and inner psychological truth.

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    GIULIANA MARCHESAQuanto pi Dangelo effervescente, armato dimpeto, ricco di fantasmagorie oniriche tanto pi Giuliana Marchesa trattenuta, discre-ta, quasi silenziosa nelle sue proposte. Ma si tratta sempre di un silenzio alto, giocato tra geometrie naturali e abilit nascoste. Due cose questa scultrice - ma forse sarebbe pi giusto dire questa pittrice tridimensionale - ha sempre evitato accuratamente: abbandonarsi alla fantasia e alle lusinghe del compiacimento. Non un caso che la sua formazione sia avvenuta a Torino dove nata e dove, nel 1968, nata anche larte povera, un movimento che ha riportato lItalia al centro del dibattito artistico internazionale attraverso le opere di Merz, Kounellis, Paolini, Boetti. Lo aveva battezzato cos il critico Germano Celant postulando limpiego nelle opere darte di materiali senza qualit, come il legno, la carta, gli stracci. Lintento era quello di favorire un ritorno alla naturalit, una specie di viaggio alle origini - ha scritto Lea Vergine - che aiutasse ad avere esperienza del mondo in innocenza e verit. Unarte, quindi, anticonsumistica e antiretorica che, nel caso di Giuliana Marchesa, ha tratto ispirazione da due cornici privilegiate: le fabbriche in disuso di Torino (la citt della FIAT) e di Sesto san Giovanni, presso Milano, che stato a lungo uno dei distretti industriali pi importanti dItalia e, ad Albissola, la spiaggia disseminata di relitti marini. Rottami ferrosi, pietre levigate dalle onde, legni abbandonati, cartoni da imballaggio costituiscono la base grammaticale delle sue opere. E non va dimenticato luso del cartoncuoio, un materiale sensibilissimo che Giuliana Marchesa bagna per renderlo plastico e col quale avvolge poi la superfi cie dei suoi legni. Una volta indurito lo colora, lo raschia, lo incide, lo ricopre di non colore per evitare quegli effetti accattivanti che pure sarebbe bravissima a realizzare. Cos, da questa costante, castigata attenzione al minimale e ai segreti che ogni oggetto porta con s, nel suo vissuto anteriore e nel nuovo signifi cato impresso dallintervento artistico, nascono le sue Ali, le sue Vele, le sue Onde che citano altre onde e il suo grande , articolato, autoironico Katbios. Ognuno vive in se stesso, nella sua autoreferenza anche funzionale, ma suggerisce incantamenti (lespressione del critico Germano Beringheli) anche nello spazio che separa i singoli elementi di unopera e indica nuovi percorsi allocchio e alla mente, in un raffi nato, ma sempre sommesso equilibrio tra forma e colore.

    Silvio Riolfo Marengo

    Opere esposte nellambito della mostra ma non presenti a catalogo:Other woks of the exibition not included in thecatalogue:Harem - HaremFilari - RowsOnde - WavesGiapponese - JapaneseSimplegadi 1 - Simplegadi 1Blu-rose - Blue-rose

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    GIULIANA MARCHESAIf Dangelo is crispy and armed with impulses, rich in oneiric phantasmagoriae, Giuliana Marchesa is modest, discreet, and almost silent in her works. But it is all about of a deep silence ranging between natural dimensions and hidden skills. This sculptor, but it would be more correct to say three-dimensional painter, has always avoided two things, give way to fantasy and to complaisance fl attery. Not by chance, her apprenticeship took place in Turin where she was born and where the poor art was born, an artistic movement which has brought Italy in the middle of the international debate through the works of Merz, Kounellis, Paolini and Boetti. The art critic Germano Cellant, used that expression, postulating in the art works the use of low quality materials, such as wood, paper, rags with the idea of going back to nature a sort of voyage to the origins and as Lea Vergine wrote order to help having experience of the world with a spirit of naivet and truth. A type of art against consumerism and rhetoric, which Giuliana Marchesa found inspiration from two different contexts: the abandoned factories in Turin (city of FIAT) and Sesto San Giovanni (province of Milan) which has been for a long time one of the most industrialised areas in Italy and Albissola, a beach fi lled with sea wrecks. The fundamental elements of her works are iron scraps, stones polished by the waves, cardboards. We must not forget cartoncuoio a very sensitive material which Giuliana Marchesa moistens in or-der to make it plastic and which she wraps pieces of wood. Once hardened, she colours, scrapes and carves and covers with non-colour to avoid alluring effects which she was also very good at. Thus from this constant, sober attention to small features and secrets which every object brings within, in its depth and to the new meaning brought by artists intervention, new forms are created like Wings, Sails or Waves and her big articulated Katbios. Everyone lives for itself, in its auto reference, even as to the functional aspect but it also suggests enchantments (this expression is by the art critic Germano Beringheli), even to the space that separates each element in a art piece and it also indicates new paths for eyes and mind, in a refi ned but nonetheless sober balance between form and colour.

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    ORESTE ROSSICentro focale, nella pittura di Oreste Rossi, stata ed la fi gura umana, anche se ormai nel suo lungo percorso artistico, il segno si fatto via via pi asciutto, meno realistico, con sempre pi evidenti tratti di deformazione surreale. In questa sorta di combattimento tra la liberazione esplosiva della fantasia e lesigenza di restare fedele alla rappresentazione corporea, si addensano fl ussi vorticosi di immagini.Il contorno che isola le fi gure convive con una forte accensione dei colori (gialli vivacissimi, rossi, azzurri, verdi corposi) e con linee di amplifi cazione dello spazio come avviene per esempio in opere quali La conchiglia, Laquilone, Luna piena. come se la totalit del reale venisse fagocitata e si depositasse poi sulla tela in una reazione alchemica, come un vero e proprio precipitato dellesistere. Ma come non lasciarsi sommergere da questo carico? Di quale fi ltro servirsi per opporre alla fugacit dellesistenza un signifi cato non deperibile, che riscatti e illumini levento riaffermando la sua trasmissibilit attraverso levidenza dellarte? Rossi risolve il problema con la tecnica dellestrapolazione per ingrandimento: isola e ingigantisce i lacerti delle fi gure umane - braccia, dorsi, gambe cos come potrebbe fare un botanico ponendo sotto il vetrino del suo microscopio la sezione di un vegetale o le nervature di una cellula. attraverso questa analisi che il realismo e lespressionismo, il concreto e il simbolico vengono messi a nudo, si fondono e si confondono. I quadri di Rossi sono vivi e inquietanti proprio perch tracciati nelsegno dellambiguit che governa la nostra vita e, in ultima analisi, anche la vita dellarte: del resto anche i racconti pi perfetti sono quelli che pur aspirando al massimo di verosimiglianza raggiungono il grado supremo dellirrealt per farsi metafora, segno fecondo di comunicazione, tra uomo e uomo.

    Silvio Riolfo Marengo

    Opere esposte nellambito della mostra ma non presenti a catalogo:Other woks of the exibition not included in thecatalogue:Abbraccio - The embraceDonna sdraiata blu - Blue Lying WomanConchiglia - ShellAltalena - SwingLa palla e il volo - The ball and the fl ightEquilibrio - EquilibriumI sassi e il mare - The pebbles and the seaTommaso - TommasoLe ali - WingsIntrospezione verde - Green introspectionSalto della corda - Skip the ropeRagazza con libro - Girl with a bookRagazza che si specchia - Girl looking at herself in a mirrorLacrobata, capriola - Acrobat, caperIntrospezione blu - Blue introspectionLa luna piena - Full-moonIntimit - PrivacySul bagnasciuga - On the wind and water lineOnda anomala - Anomalous waveVaghe sensazioni - Vague sensationsRagazza sdraiata - Lying girlRagazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellowRagazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellowRagazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellowRagazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellowRagazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellowRagazza sdraiata in giallo - Lying girl in yellow

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    ORESTE ROSSIThe focal point of Oreste Rossis painting has always been the human fi gure even though by this time, as a result of his long artistic career, his style has become more sober, less realistic with more and more evident surreal alterations. In this sort of fi ght between explosive liberation of fantasy and the need to remain faithful to the corporeal representation, there is also a constant presence of whirling images. The outline isolates fi gures and coexists with strong shades of colours (extremely bright yellow, red and blue with dense green) and with lines extending space as it happens for instance in works such as The Shell, The Kite, or Full moon. It is like the whole reality is absorbed and is laid on canvas like an alchemic reaction, like life that takes form in the painting. How can one avoid this burden? Which fi lter to use in a way to oppose the transience of existence and preserve a meaning that does not decay, a meaning redeeming and enlightening the object, restating that objects can be expressed through art? Rossi resolves the problem with the technique of extrapolation by means of enlargement: he isolates and enlarges parts of the human body, arms, trunks just like a botanist would do by putting on a slide the section of a vegetable or a cell. It is through this technique the realism and expressionism, concrete and symbolic become plain, they blend and merge into each other. Rossis paintings are alive and troubling because they are conceived in a spirit of ambiguity ruling our life, even art: in the end even the most perfect stories are those which aiming to the highest level of verisimilitude reach paradoxically their unreality to become a metaphor, a fruitful sign of communication among men.

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    ARTEASTS: LOGOS AND SOULSIf the gesture is theatrical, it is then artistic. In order to communicate, it is not necessary to say but to violate. (V. Sgarbi)Arteasts conveys to best of its meaning and phonetics, the essence of an event in its multifaceted aspects. First of all, undoubtedly, art as messenger and interpreter as universal logos related to a culture, a people and a time. Arteasts indicates an origin, a place (art itself is a place) in the fullness of the centuries and traditions: our land has a lot to say. Arteasts can also be interpreted as artists, because art is made of people or even better of souls, which with their sensitivity create unique shapes and colours; daring to use art as a safe-conduct; to bring our origins, our history, our culture with the universal and touching message of art; to speak about us, of what we are today thanks to our past and our future, thanks to the unique representation which knows no limits and through which we would like to cross our borders, our sea and conquer America. Art touches senses and will be able to spread tastes, fragrances, humours of the Ligurian people, the sound of our sea, of our history. Albissola Marina, land of the great artists of the twentieth century from Lam to Fontana, from Jorn to Fabbri, always land of ceramics, is ready to sail the ocean to introduce a pioneer event and to take a new path made of new ideas and new peoples.

    Alessandra Panaro

    ARTEASTS: LOGOS E ANIMESe il gesto teatrale arte. Per comunicare, pi che dire, serve trasgredire. (V. Sgarbi)La denominazione Arteasts vuole trasmettere, nel signifi cato e nella fonetica, al meglio lessenza dellevento nei suoi molteplici aspetti. In primo piano, senza dubbio, larte nella veste di messaggera e interprete, nel suo logos universale, di una cultura, di un popolo, di un tempo.Arteast indica una provenienza, un luogo - larte stessa il luogo - nella pienezza dei suoi secoli e della sue tradizioni: la nostra terra che tanto ha da raccontare. Arteasts interpretabile anche come artists, perch larte fatta di persone o meglio di anime che con la loro sensibilit unica creano forme e colori irripetibili; osare con larte come lasciapassare; portare le nostre radici, la nostra storia, la nostra cultura, con il linguaggio universale, unico e toccante dellarte; parlare di noi, di cosa siamo oggi grazie al nostro passato e del nostro divenire, grazie a quellunica rappresentazione che non ha confi ni e tramite il quale vogliamo superare le frontiere, il nostro mare e conquistare lAmerica.Larte tocca i sensi ed arriver a trasmettere i sapori, gli odori, gli umori del popolo ligure, il suono del nostro mare, la nostra storia.Albissola Marina terra dei grandi del 900, da Lam a Fontana, da Jorn a Fabbri, citt da sempre terra della ceramica, insieme alla Liguria pronta a solcare lOceano per presentare un evento pioniere e percorrere una nuova strada fatta di nuove idee e di nuove genti.

    Alessandra Panaro

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  • Luigi Francesco CanepaDi Luigi Francesco Canepa, scultore di originegenovese da molti anni trapiantatosi nella fertile colonia artistica albissolese, Germano Beringheli scrive: Questo scultore ha affrontato il processocreativo delle idee e dei motivi del far plastica,articolando autonomamente la spinta di emozioni e di sensazioni mosse dai diversi materiali, verso quel rapporto di accentuazione, di scansione e di pause che fanno, nella scultura, la forma espressiva.Nel suo studio laboratorio, sito nel parco di una meravigliosa villa settecentesca, Canepa spezzala materia, vuole scoprire la voce della pietra lasciataa nudo, o meglio ancora, lavorata.Da homo faber, quale egli , profonde calo-re umano alle sue ricerche artistiche, utilizzandoosservazioni, strumenti, materiali di varie estrazioni, siano essi marmo, granito, ardesia, legno, ritrovan-dosi alla fi ne allinterno di costanti vigorosamente essenziali, con una tensione dei volumi che nonsi concede a civetterie, ma trovando effetti diincantata purezza.Lattivit espositiva di L. F. Canepa inizia nel 1981 con una personale nella galleria Greminger diGenova. Da quella sua prima esperienza, lo scultore inizia un suo percorso fatto anche di ricerche sul posto; egli ama la pietra, la cerca, trova il granito in Sardegna e l si ferma a lavorarlo, lardesia aLavagna, la pietra rossa di Finale, il marmo diCarrara. Gli basta avere in valigia mazzuola escalpelli. Molte sono state le sue personali fi no ad oggi, e molte le sue opere rimaste in quei luoghi da lui, anche casualmente, trovati ed amati, perch l trovava le sue pietre.

    www.luigicanepa.com

    Di seguito elenchiamo:1981 Personale, Galleria Greminger, Genova; Collocazione Monumento Pace e libert tra i popoli, Genova1983 Personale, Galleria Le Prigioni, Genova Personale, Sala Comunale Rocca, Lavagna (GE) Personale, Comune di Rossiglione, Rossiglione (GE) Personale, Centro Culturale G. Descalzo, Sestri Levante (GE)1984 Materia e Spazio - Momenti della ricerca contemporanea - 50 Scultori a Udine, Udine XIX Mostra Internazionale Scultura allAperto - Fondazione Pagani - Castellanza (VA) Scultori a Genova dal 1959, organizzata dal Comune di Genova, Palazzo della Com- menda, Genova1985 1 Mostra Internazionale Scultura allAperto, Comune di Castellanza (VA) 2 Mostra Internazionale della Piccola Scultura, Comune di Castellanza (VA) Partecipazione, su invito, al 1 Simposium Internazionale di Scultura sul granito, con realizzazione dellopera Omaggio alla Civilt Sarda, collocata presso i Giardini del Comune di Budduso (SS)1986 Personale, Galleria Le Prigioni, Genova1987 Scultori ed Ingegneria, Palazzo Giustiniani, Genova1989 Artisti dOggi, Aula Magna Liceo Lanfranconi, Genova1992 Arte sui Muri, Via V. Monti, Galleria Permanente, Genova1994 15 Artisti per una Via Crucis, Genova1996 Personale, Galleria Stella, Albisola Capo (SV) Collocazione scultura presso i Giardini Passeggiata a Mare, Albissola Marina (SV) Ceramica in Galleria, Museo Trucco, Albisola Capo (SV)1998 Biennale dArte Contemporanea, Andora (SV) Personale, Galleria Circolo degli Artisti, Albissola Marina (SV)1999 Monumento ai caduti presso Stabilimento Magrini, Bragno (SV) Collocazione Monumento ai Caduti, Celle Ligure (SV) Collettiva Agenda 2000, Galleria Ada Zumino, Milano2000 Le Meraviglie della Pietra del Finale, Museo SantAgostino, Genova Rassegna di Ceramica Il mondo che verr, Palazzo Ducale, Genova Artisti alla Stella, Rassegna, Museo Trucco, Albisola Capo (SV)2001 Amore per la Ceramica, Bar Testa, Albissola Marina (SV) - collettiva con la partecipazio- ne di Tinti, LAcqua e Bulgarelli Arte in Villa, 5 Scultori a Villa Faraggiana, Albissola Marina (SV) Rassegna di ceramica I Viaggi, Palazzo San Giorgio, Genova La Via dellArte, interazioni con il pubblico, Comuni di Andora, Ceriale, Urbe, Albisola C. (SV)L. F. Canepa nato a Genova nel 1941, vive e lavora ad Albissola Marina, ed ha il suo studio nella Villa Faraggiana. Ha frequentato i corsi di scultura ed incisione presso lAccademia Ligustica di Belle Arti a Genova, sotto la guida del Prof. Edoardo Alfi eri.Viale Perata 72/28, Albissola Marina (SV)Tel. 019/487477Lu

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  • List of the most important exhibitions:1981 Personal exhibit, Greminger Gallery, Genoa Monument Peace and freedom between peoples, Genoa1983 Personal exhibit, Le Prigioni Gallery, Genoa Personal exhibit, Rocca Town Hall, Lavagna (Genoa) Personal exhibit, Rossiglione Town Hall, Rossiglione (Genoa) Personal exhibit, Cultural Center G. Descalzo, Sestri Levante (Genoa)1984 Matter and space.Moments of contemporary research. 50 Sculptors in Udine, Udine XIX International Exhibit Sculptures on air Pagani Foundation. Castellanza (Varese) Sculputors in Genoa from 1959, Commenda Palace, Genoa1985 1st International Exhibition Open air sculpture, Castellanza Town Hall 2nd International Exhibition Small sculpture, Castellanza Town Hall Partecipation to the First International Granite Sculpture Symposium with the realization of the work Homage to the Sardinian Civilization, situated in Budduso1986 Personal exhibit, Le prigioni Gallery, Genoa1987 Sculptores and Engineering, Palazzo Giustiniani, Genoa1989 Nowadays artists, Hall of Lanfranconi college, Genoa1992 Art on Walls Permanente Gallery, Genoa1994 15 artists for a Via Crucis, Genoa1996 Personal exhibit, Stella Gallery, Albisola Capo Positioning of a sculpture in Giardini Passeggiata a Mare, Albissola Marina Ceramics in a Gallery, Trucco Museum, Albisola Capo1998 Biennale of Contemporary Art, Andora (Savona) Personal exhibit Circolo degli Artisti Gallery, Albissola Marina1999 War memorial, Stabilimento Magrini, Bragno Positioning of War memorial, Celle Ligure (Savona) Agenda 2000 Ada Zunino Gallery, Milano2000 Le meraviglie della Pietra del Finale, Sain Agostino Museum, Genoa Il mondo che verr, Palazzo Ducale, Genoa Artisti alla Stella, Trucco Museum, Albisola Capo (Savona)2001 In love with ceramics, Bar Testa with Tinti, LAcqua e Bulgarelli, Albissola Marina Arte in villa Villa Faraggiana, Albissola Marina Trips, San Giorgio Palace, Genoa The Art way, Andora, Ceriale, Urbe, Albisola Capo Town Halls

    L.F. Canepa was born in Genoa in 1941, he lives and works in Albissola Marina, and has his studio in Villa Faraggiana.Viale Perata,72/28, Albissola Marina (SV)tel. 019/487477

    Luigi Francesco CanepaOf Luigi Francesco Canepa, sculptor of Genoese origin who moved many years ago to the dynamic and animated artistic colony of Albissola, Germano Beringhelli writes in the following terms:This sculptor has faced the creative process of the ideas and motives of plastic arts, independently ar-ticulating the impulse of emotions and sensations moved by different materials, towards that ratio of accentuation, scansion and pause that produce, in sculpture, expressive form.In his laboratory-studio, situated in the park of a seventeenth century villa, Canepa chips at the ma-terial, desiring to discover the voice of the naked stone..As homo faber, he bestows profound hu-man warmth on his artistic research, employing observation,tools, materials of various sorts, be they marble, granite, slate or wood, fi nally fi nding him-self within vigorously essential constants, with a tension of volumes conceding nothing to coquetry, but reaching effects of enchanted purity.The expositive activity of L.F. Canepa started in 1981 with a personal exhibition at the Greminger Gallery of Genoa.Since that fi rst experience, the sculptor started his evolution also made of in campus research; he loves stone, and searches for it. He fi nds granite in Sar-dinia where he remanis to work it, slate in Lavagna, the red rocks of Finale, the marble of Carrara.Wherever he goes, his mallet and scalpels are all he needs.Many have been his personal exhibitions up to now, and many of his works have remained in those places he found -sometimes by chance- and loved, because it was there that he found his stone.

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  • LO STATO DANIMO1995, Terracotta e smalticm. 57x41x25

    MIXED EMOTIONS1995, Terracotta and enamels inch 22,5x16x9,9Lu

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  • BALTIMORE2004, Marmo statuario Carrara

    cm. 90x44x24

    BALTIMORE2004, White statuesque marble of Carrara

    inch 36x17,6x9,6 LuigiF

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  • ACCOGLIENZA1998, Gres e smalticm. 56x28x25

    RECEPTION1998, Stoneware and enamelsinch 22x11x9,9Lu

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  • DANZA2004, Maiolica e gres con smalti

    cm. 50 diametro

    DANCE2004, Majolica, stoneware and enamels

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  • CORNICE APERTA2004, Terracotta e smalticm. 50 diametro

    OPEN FRAME2004, Terracotta and enamelsinch 19,6 diameterLu

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  • EQUILIBRIO INSTABILE2004, Marmo bianco di Carrara

    cm. 122x57x25

    UNSTABLE BALANCE2004, White marble of Carrara

    inch 48x22,5x9,9 LuigiF

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    OCEANO1997, Legno di ulivocm. 100x48x26

    OCEAN1997, Olive tree woodinch 39,4x19x10,2

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    loSergio DangeloSergio Dangelo nato a Milano, il 19 aprile 1932. Ha studiato a Milano, Parigi, Bruxelles e Ginevra.A 16 anni a Zandvliet ha fatto atto di Surrealismo assoluto.Ha esposto la prima volta nel 1951 (Galleria San Fedele, Milano). Da allora ha allestito 479 personali e partecipato a 1475 collettive nel mondo.La sua bibliografi a (in 4 lingue) allinea 145 pubbli-cazioni conosciute. E stato invitato alle Biennali di San Paolo, di Parigi e di Venezia (sei edizioni, con la sala personale nel 1966).Il carteggio Dangelo-Theodore Koenig (1953-83) depositato alla Bibliothque Royale di Bruxelles, il carteggio Dangelo-dOrgeix depositato allaBibliothque Nationale di Francia a Parigi.

    Nel 1993 affrontai la parete (Viale Faraggiana) omaggiando il cotto puro albisolese; rinunciandoal colore e trattenendo, solo, del mio fare arte, il racconto costituito da un percorso che attraversava,come nei miei dipinti, la parete; diagonalmente. Il progetto prevedeva uno svolgimento di formetracciate e applicate secondo lestro (ispirazione?) del momento, cos utilizzando il muro come sesi trattasse di una mia tela, nacque Titano Solis. La parete attuale (ampliamento dellHotel Gardenverso levante) merita forme movimentate (e, un poco, monumentali) che debbono sembraregettate (sempre da un titano) su un fondo azzurro, mare ospite. Unico colore (luce) sar loro; dal lato dove nasce il sole, la grande luce, mobile in brezze amiche, di Albasolis.Oro come amore dato, come pietra di confi ne verso lidi infi niti.

    Sergio Dangelo

    Testo-progetto per la decorazione parete est Hotel Garden in Albissola Marina - 2005Project- text for the East wall of Hotel Garden in Albissola Marina - 2005

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    Sergio Dangelo was born in Milan on April 19th, 1932.He studied in Milan, Brussels and Geneva. At the age of 16, in Zandvliet he devoted himself to an absolute surrealism.He exhibited for the fi rst time in 1951 (San Fedele Gallery, Milan). Since then he has put on 479 indi-vidual exhibitions and took part in 1475 collective ones in the world. His bibliography (in four lan-guages) includes 145 known publications. He was invited at the Biennal of So Paolo, Paris and Venice (six editions, with a personal gallery in 1966).The correspondence between Dangelo and Thodore Koenig (1953-83) is displayed at the Royal Library in Brussels and the one between him and DOrgeix is at the National Library of France of Paris.

    In 1993 I faced the wall (Viale Faraggiana) honouring the real terracotta from Albissola, giving up the colour and keeping in my artistic style the story which was displaying a path crossing the wall diagonally, just like in my paintings. The project expectation was that of a series of lines and segments following the creativity (inspiration) of the moment, therefore utilising the wall like canvas, Titano Solis came out. The current wall (expansion of the Garden Hotel eastwards), deserves forms in movement and less fi rm conveying the impression that they have been drawn (always by a titan) on a welcoming blue sea. The only colour will be gold (light) on the side where sun rises, a big light, in a moving friendly waves typical of Albisola.Gold given like love, like a stone boarding endless shores.

    Sergio Dangelo

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    LA FINESTRA2002, Smalto, tempera e pastello su tela

    cm. 160x170

    WINDOW2002, Enamel, tempera and pastel on canvas

    inch 63x67

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    UN DIFFICILE APPRODO2003, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 40x50

    A DIFFICULT LANDING2003, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 15,7x19,7

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    TIGRE2000, Smalto, tempera e pastello su tela

    cm. 70x100

    TIGER2000, Enamel, tempera and pastel on canvas

    inch 27,5x39,3

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    PRIMA E DOPO I FUOCHI2002, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 160x170

    BEFORE AND AFTER THE FIREWORKS2002, Enamel, tempera and pastel on canvasinch 63x67

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    LE BARCHE DI LUNA2002, Smalto, tempera e pastello su tela

    cm. 70x100

    MOON SHIPS2002, Enamel, tempera and pastel on canvas

    inch 27,5x39,3

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    NELLA ROCCIA2003, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 50x70

    IN THE STONE2003, Enamel, tempera and pastel on canvasinch 19,7x27,5

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    VERTICALE DEL MATTINO2003, Smalto, tempera e pastello su tela

    cm. 50x70

    VERTICAL IN THE MORNING2003, Enamel, tempera and pastel on canvas

    inch 19,7x27,5

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    AUTUNNO PRESTO2001, Smalto, tempera e pastello su tela cm. 30x90

    EARLY AUTUMN2001, Enamel, tempera and pastel on canvas inch 11,8x35,4

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    aGiuliana MarchesaGiuliana Marchesa, nata a Torino, allieva delmaestro Raffaele Pontecorvo, ha frequentato icorsi di scenografi a presso lAccademia Albertina di Torino.Ha insegnato educazione artistica ed ha operato presso studi di grafi ca pubblicitaria e di architettura di interni a Torino ed a Milano.Sue opere, sono presenti in numerose collezioniprivate a Milano, Genova, Savona. Torino, Bari,Ginevra, Camogli, Amsterdam ed Utrecht (Olanda).Sue sculture sono state collocate in ambiti pubblici a Calitri (AV) e Torre Strozzi (PG).Nel corso del 1997, ha collaborato alla realizzazione di un progetto di interazione artistica con gli utenti dellex Ospedale Psichiatrico di Cogoleto (GE), ed ha collaborato negli anni seguenti con altre realt di arte terapia.Di lei ha scritto Germano Beringheli: La memoria dellarte, nei collages di Giuliana Marchesa, leggibilein alcune tenerezze cromatiche alla Afro e nelle accumulazioni materiche di Burri, con rimandi alle strutture formali inquiete dei cubisti.I suoi cartoni ondulati, esposti alla Galleria Eleutherosdi Albissola Marina, mettono in causa sedimen-tazioni di senso. Pittura, certo, ma anche scultura, minimale direi, anche se, al di l dei problemi del primario, la proposta quella di fare dellarte con materiali poveri, e di perseguire pur sempre il bello, ovvero lequilibrio forma-colore.Lintenzione del lavoro di Giuliana Marchesa , di fatto, quello di innervare strutturalmente immagini il cui spessore psicologico riveli il tracciato sensibile di un intervento che assomma la realt essenziale e vi-brante del colore con le possibilit dei accoglimentodel materiale.Per restituire allocchio, il loro segreto, le loropossibilit di incantamento.

    Mostre personali:Torino: al Club - des - Arts, allo Studio Laboratorio ed alla GalateaNoli: alle Tre Arti ed a San ParagorioGenova: alla Galleria La TanaMilano: alla Galleria Solo Arte Savona: al Brandale, ad Art Metro, e presso lo spazio espositivo CESAMCamerana Villa (CN): presso La via del sale Celle Ligure (SV): presso la Sala ConsiliareOlanda: presso la Galleria Felix a Maastricht, presso la Galleria Artanne a Susteren, e ad AmsterdamFrancia: a Parigi (ST. James et Albany) Belgio: presso il Museo di Tongeren

    Mostre collettive:Fortezza del Priamar, a Savona Homo Sapiens, sempre a Savona, per la rivisitazione del movimento futuristaQuiliano (SV) per la mostra Artisti in CongregaCircolo Bonelli ed allOratorio di S. Giuseppe, in Albissola MarinaCircolo Il Gabbiano di La Spezia (Prodotto Garantito e lEnigma del Tempo)VIII Biennale di Arte e Poesia in AlessandriaComune di Montezemolo (CN)VersilianaVia dellArte (Andora)

    Lavora nel suo Studio - Galleria ad Albissola Marinavia Colombo 23tel. 019/828494, fax 019/813020e-mail: [email protected]

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    Giuliana MarchesaGiuliana Marchesa, born in Tourin, and discipleto master Raffaele Pontecorvo, has attended the scenography courses at the Accademia Albertina of Tourin.She has taught Fine Arts and has worked inpublicity graphics and interior architecture studios in Tourin and Milan.Works by her are present in many private collec-tions in Milan, Genoa, Savona, Torino, Bari, Geneve,Camogli, Amsterdam and Utrecht (Holland).Her sculptures are collocated in public places inCalitri (AV) and Torre Strozzi (PG).During the year 1997, she collaborated with the realization of a project for artistic interaction with the patients of the former Psychiatric Hospital of Cogoleto (GE), and also, in the following years with other uses in art-therapy.Germano Beringheli says: In Giuliana Marchesas collages we can read memories from the past, par-ticularly in some African chromatic tenderness and in Burris hoarding of matters, with reference-marks to cubism formal structures.Her corrugated cartoons, shown at Galleria Eleu-theros in Albissola Marina, refer to sedimentations. Not only painting but also minimalist sculpture, even if the artists proposal is making an art with poor materials, pursueing the beauty, or the balance between shape and colour.Giuliana Marchesas purpose is to get structurally innervated the images, which psychological thick-ness reveals a sensitive tracing of an interference which combines the essential and vibration reality of colour with the possibility of materials reception.This process shows the eyes the secret, the possibili-ties of enchantment.

    Most important Personal exhibitions:Torino: Club des Arts, Studio Laboratorio, Galatea GalleryNoli (Savona): Tre Arti GalleryGenova: La Tana GalleryMilano: Solo Arte GallerySavona: Brandale Gallery, Expositive Space CESAMCamerana (Cuneo): at La via del saleCelle Ligure (Savona): Sala ConsiliareNederland: Felix Gallery in Maastricht,Artanne Gallery in Susteren France: St. James et Albany in ParisBelgium: Tongeren Museum in Tongeren

    Most important Collective Exhibitions:Priamar Castle SavonaHomo Sapiens Gallery SavonaArtisti in Congrega, Quiliano (Savona)Circolo Bonelli and Oratorio of San Giuseppe, Albissola MarinaCircolo Il Gabbiano, La Spezia (Prodotto Granito, Enigma del tempo)VIII Biennale of Art and Poetry in Alessandria at the VersilianaMontezemolo Town Hall, CuneoVersilianaThe Art way, Andora (Savona)

    She works in her studio - Galleria in Albissola Marinavia Colombo 23tel. 019/828494, fax 019/813020e-mail: [email protected]

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    SABBIA1995, Tecnica mista su telacm. 80x80

    SAND1995, Mixed technique on canvasinch 31,5x31,5

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    PERCORSO BLU1994, Tecnica mista su tela

    cm. 100x80

    BLUE JOURNEY1994, Mixed technique on canvas

    inch 39,3x31,5

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    ALBA1995, Tecnica mista su telacm. 70x100

    DAWN1995, Mixed technique on canvas inch 27,5x39,3

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    VELA2003, Tecnica mista

    cm. 100x70x25

    SAIL2003, Mixed technique on canvas

    inch 39,3x27,5x9,9

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    ALI2005, Tecnica mistacm. 70x60x25 caduno

    WINGS2005, Mixed technique on canvas inch 27,5x23,6x9,9 each

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    KATABIOS2000, Tecnica mista

    cm. 210x60x35

    KATABIOS2000, Mixed technique on canvas

    inch 82,7x23,6x13,7

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    PASSAGGIO1992, Tecnica mista su legnocm. 140x60x25

    PASSING1992, Mixed technique on wood inch 55x23,6x9,9

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    Oreste RossiNato in Piemonte nel 1946, ma trasferitosi in Liguria da bambino, Oreste Rossi ha maturato la suavocazione pittorica a contatto con il fertile ambiente artistico di Albissola, dove vive e lavora da trenta anni.Autodidatta, Rossi cerca appoggio e conforto concettuale nellopera di altri artisti, in mostre, libri,cataloghi, documentazioni fotografi che. Osserva e defi nisce un reale immaginario in base al quale pre-cisa sempre meglio la sua visione fi sica e morale del mondo.Ad eccezione di rare escursioni nel mondo della natura, nelle opere di Rossi la fi gura umana ad essere protagonista.Essa capace di esprimere vigore e vitalit grazie al fatto che i corpi, pur su tela, si espandono nelle tre dimensioni tradizionali, esprimendo quellinquietudine e mistero, come ben scrive Silvio Riolfo Marengo.Nel 1976 Rossi inaugura la sua stagione espositiva presso il Circolo degli Artisti di Albissola, quindi si susseguono mostre in Piemonte, Liguria, Valle dAosta, ed in altre citt italiane.Nel 1992 avviene il grande balzo verso gli Stati Uniti, invitato dal Baltimore International Festival, e dal comitato Colombiano Ligure.Le opere di Oreste Rossi sono collocate in numerose collezioni pubbliche e private degli Stati Uniti dAmerica: a Whashington D.C., ad Arlinghton, a Baltimora, a New York, a Portland e a Seattle.In Italia sue opere sono presso collezionisti a Genova, Milano,Torino e Roma.Oggi in Rossi si fanno ancora pi forti la determinazione e la scelta; ogni tratto di ogni fi gura, di ogni tela, reca un messaggio di positiva modernit grazie alla pienezza dellispirazione ed alla sapienza del mestiere.Come scrive Silvio Riolfo Marengo: quasi a rafforzare la primaria e conturbante presenza delluomo, le fi gure, o alcune loro parti, emergono spesso in primo piano, come ingrandite da uno zoom: in questo modo, vengono in luce particolari, contasti, silenzi e sensualit, che tuttavia non soggiacciono mai allangoscia o al disfacimento. Il segno tornito e senza cedimenti, anche laffermazione di una virile consapevolezza sulla vita che deve guardare al positivo.E lo stesso Rossi a ricordarlo, nella testimonianza gi citata, quando afferma che la costante presenza della fi gura nelle sue opere, vuole esprimere una nuova risorgenza delluomo, dei suoi valori affermativi,oltre lalienazione, contro una generale condizione avversa, oltre il peso delle rinunce, oltre la feroce tristezza che talora discende sul mestiere stesso di vivere.

    Oreste Rossi vive e lavora ad Albissola Marinavia Gentile 9/8tel. 019/485869

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    Oreste RossiBorn in Piedmont in 1946, but having moved to Liguria as a child, Oreste Rossi matured his pictorial vocation by being in contact with the fertile artistic milieu of Albissola, where he has been living and working for 30 years.Self-taught, Rossi seeks conceptual support and comfort in the works of other artists, in exhibitions, books, catalogues and photographic documentations.He observes and defi nes a real imagery on the basis of which he can increasingly improve his phisical and moral vision of the world. Exception made for some rare excursions in the world of nature, in Rossis works it is the human fi gure which is the real protagonist.He is capable of expressing vigour and vitality, thanks to the fact that bodies, although on canvas, that expand themselves in the three traditional directions, expressing that unrest and mistery, as is well described by Silvio Riolfo Marengo.In 1976 Rossi inaugurated his exhibiting season at t