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IL IV CONTO ENERGIA Intervista al Sottosegretario di Stato, Stefano Saglia LE COMPETENZE PROFESSIONALI DEI GEOMETRI Il parere dell’Avvocato Maurizio Paniz CONVEGNI SIFET 2011 Applicazioni Interdisciplinari della Geomatica: Ricerca, Formazione e Professione

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Il nuovo numero della rivista specializzata Azimut, distribuita tra i professionisti. Focus sul nuvo Decreto Sviluppo e un'intervista al Sottosegretario Saglia sul IV Conto Energia.

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IL IV CONTO ENERGIAIntervista al Sottosegretario di Stato, Stefano Saglia

LE COMPETENZE PROFESSIONALI DEI GEOMETRIIl parere dell’Avvocato Maurizio Paniz

CONVEGNISIFET 2011 Applicazioni Interdisciplinari della Geomatica: Ricerca, Formazione e Professione

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Azim

utAzimut

Sommario

Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometrie Geometri Laureati della Provincia di AnconaCorso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN)[email protected] - http://www.geometrian.it/Anno XXXV - N. 2/2011 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 Comma 20/b Legge 662/96Filiale di Ancona

Editoriale l Delibera del Consiglio Direttivo .................. 2Collegio l Consiglio Direttivo 2011-2015 ............... 3

Convegni l Convegno SIFET 2011 Applicazioni Interdisciplinari della Geomatica: Ricerca, Formazione e Professione ..................... 4

Normativa l Ristrutturazioni: più semplice ottenere la detrazione del 36% ................................ 6

Energie Rinnovabili l Il IV conto energia. Intervista al Sottosegretario di Stato, Stefano Saglia .......................... 8

Formazione l Il legno in edilizia: seminario di studi promosso da Subissati .......................... 11

Studi l Crescono le difficoltà per l'industria marchigiana. In controtendenza l'edilizia privata in conto terzi .............................. 13

Professioni l Documento congiunto delle professioni tecniche e delle Casse sulla Riforma delle Professioni ............................................. 15

Normativa l Il Decreto Sviluppo e la certezza per le compravendita di cubature .................... 17 l Dal Decreto Sviluppo, novità sull'applicazione della Scia ................................................ 18

News l Lavori pubblici, la Regione Marche aggiorna il prezziario ufficiale ................................ 20 l Regolarizzazione degli immobili fantasma: l'Agenzia del Territorio presenta i dati al 30 Aprile 2011 ............................................. 20

Geometri l Il parere dell'Avvocato Maurizio Paniz sulle competenze professionali dei Geometri ... 22

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALEReg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975

Comitato di RedazionePressCom-Comunicazione IntegrataPiazza Ciabotti, 8 - 60035 Jesi (AN)Tel. 0731.215278 - Fax [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEFabio Bartolucci

COORDINAMENTO EDITORIALEDavide [email protected]

REDAZIONEPressCom srlRiccardo CollamatiDiego SbaffiRoberto CeccarelliTonino Ortolani

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:Natascia Nicoletti, Mauro Guarnieri,Roberto Ceccarelli, Emanuele Anselmi,Liliana Uncini, Virgilio Cima

CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONEGianni Moreschi([email protected])

IMPAGINAZIONEStudio FLORIO - Via Aldo Moro, 3862010 Sambucheto di Montecassiano (MC)

STAMPA Industria Grafica Bieffe srlVia M. Guzzini - 62019 Recanati (MC)www.bieffesrl.com - [email protected]

CREDITI FOTOGRAFICIArchivio AZIMUT

PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUTPressCom - Piazza Ciabotti, 860035 Jesi (AN)Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352Emanuele [email protected]

Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geo-metri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscrit-ti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni au-tore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi resta-no comunque reperibili presso la redazione.

Inserzionisti:Alseo ..................................... 2

a di Cop.

Edilmazzarini ......................... Pag. 6 Assicurazioni Generali........... Pag. 7Edil System ........................... Pag. 9Wall&Technology .................. Pag. 10 Microsoftware ....................... Pag. 16D-Motica ............................... Pag. 19Tecnoresina ........................... Pag. 21Regione Marche .................... Pag. 23Subissati ............................... 3a

di Cop.Sicap ..................................... 4

a di Cop.

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Editoriale

Delibera del Consiglio DirettivoUtilizziamo lo spazio che solitamente ospita l'editoriale per mettervi a conoscenza della delibera del Consiglio direttivo del 19 maggio scorso.

Il Consiglio Direttivo dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Ancona nella seduta del 19 maggio 2011 alla presenza dei Consiglieri Geometri Fabio Bartolucci, Andrea Di Renzo, Simona Domizioli, Simone Meriggiola,Tonino Ortolani, Manuela Palmieri, Alberto Pandol� , Marco Pandol� e Diego Sbaffi - vista la nota della Federazione Ordini Ingegneri Marche Prot, n.33 del 12.04.2011 a � rma del Presidente Ing. Pasquale Ubaldi;- considerato che tale nota, oltre a contenere valutazioni che mettono in cattiva luce la professionalità dei Geometri, può addirittura suscitare nella clientela il sospetto che gli stessi esercitino abusivamente la professione, pregiudicando l'onorabilità della categoria;- ritenuto che ad oggi non è intervenuta alcuna novità legislativa rispetto alla disciplina delle professioni tecniche;- tenuto conto che risulta necessario evitare inutili contrasti e problematiche con la Federazione Ordini Ingegneri Marche, anche e soprattutto in considerazione della succitata nota Prot, n.33 del 12.04.2011;ai � ni di una sempre maggiore tutela degli iscritti al Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Ancona.

DELIBERAche tutti gli iscritti all'Albo1) si attengano alle indicazioni del Collegio, collaborando nel comune e generale interesse e mantenendo alto il decoro e la dignità professionale

del Geometra, rappresentando che, in difetto, il Consiglio dovrà necessariamente promuovere azioni disciplinari;

2) evitino la collaborazione con gli Ingegneri della Regione Marche in ossequio a quanto più volte espresso e diffuso dalla Federazione Ordini Ingegneri Marche;

3) segnalino al Collegio gli eventuali nominativi di tecnici laureati, che dissentano con quanto disposto dalla federazione Ordini Ingegneri Marche;

4) collaborino con Ingegneri non iscritti nella Regione Marche, i cui Ordini Professionali non contrastino la collaborazione con i Geometri , stante la libera circolazione delle professioni, non modi� cata né modi� cabile da semplici note e/o circolari.

Si comunica in� ne che il Consiglio Direttivo del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Ancona adotterà tutte le azioni necessarie a garantire ai propri iscritti il legittimo e decoroso esercizio della professione.

Addì, 19 maggio 2011

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Collegio

Consiglio Direttivo 2011-2015Dall'11 al 13 aprile si sono svolte le votazioni per la composizione del nuovo Consiglio direttivo per gli anni 2011-2015 del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Ancona, che si insediato il 28 aprile.

La nuova composizione risulta la seguente, con la conferma di quasi tutti i componenti del consiglio uscente, e la novità di Andrea Di Renzo, di cui formiamo un breve curriculum vitae.

NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Bartolucci Fabio PresidentePandol� Alberto Vice PresidenteDomizioli Simona Segretario Ortolani Tonino TesoriereDi Renzo Andrea Consigliere Meriggiola Simone ConsiglierePalmieri Manuela Consigliere Pandol� Marco ConsigliereSbaffi diego Consigliere

Le deleghe delle commissioni sono state così ripartite:

• Agricoltura: Palmieri Manuela

• Ambiente e Territorio Edilizia e Urbanistica Lavori Pubblici: Pandol� Alberto, Meriggiola Simone, Sbaffi Diego • Azimut: Sbaffi Diego, Ortolani Tonino • Catasto e Topografi a: Domizioli Simona, Palmieri Manuela • Competenze - Ordinamento Professionale - Tariffe - Commissioni

Edilizie: Bartolucci Fabio, Di Renzo Andrea, Domizioli Simona, Meriggiola Simone, Ortolani Tonino, Palmieri Manuela, Pandol� Alberto, Pandol� Marco, Sbaffi Diego • Estimo e Attività Peritali: Meriggiola Simone, Di Renzo Andrea, Ortolani Tonino • Fisco: Ortolani Tonino • Giovani: Palmieri Manuela, Di Renzo Andrea • Istruzione: Domizioli Simona, Meriggiola Simone, Pandol� Alberto, Pandol� Marco, Sbaffi Diego • Formazione: Palmieri Manuela, Di Renzo Andrea • Parcelle: Domizioli Simona, Pandol� Alberto, Sbaffi Diego • Protezione Civile: Pandol� Marco - Di Renzo Andrea • Revisione Albo: Domizioli Simona, Palmieri Manuela • Sicurezza Cantieri: Pandol� Marco • Sport: Meriggiola Simone, Pandol� Alberto • Tirocinanti: Domizioli Simona, Meriggiola Simone, Sbaffi Diego.

Il geometra Andrea Di Renzo è nato ad Ancona il 1 luglio del 1957 ove risiede a tutt’oggi.Ha frequentato l’Istituto Tecnico Statale per Geometri L. Vanvitelli ove si diploma nel 1978.Acquisisce abilitazione alla libera professione da geometra nel 1985.Nel 1985 fonda, e attualmente è nel Consiglio di Amministrazione, la COOPARREDO, oggi SERVICE GROUP. Cooperativa gestita integral-mente da � gure giovanili (dai venti ai trenta anni di età). Dal 2010 la coo-perativa estende la propria area di azione nel settore immobiliare man-tenendo inalterata la sua � loso� a di collaborazione con giovani risorse.

Nel 1997 consegue l’abilitazione per la sicurezza dei cantieri temporanei e mobili ai sensi del D.Lgs. 494/96 art. 10, D.Lgs. 528/99, D.Lgs. 81/2008, D.Lgs. 106/2009.Ha tenuto in qualità di docente numerosi corsi di specializzazione tra cui quello sul Diritto Immobiliare per la CONFCOOPERATIVE di Ancona e lo IAL-CISL Regione Marche (anni 1998 – 1999).Nel 2001 viene abilitato ai requisiti Legge 818/84 con l’iscrizione all’elenco del Ministero dell’Interno.Nel 2009 diventa tecnico stimatore per la Banca Monte dei Paschi di Siena.

“Ringrazio i colleghi che mi hanno dato la preferenza e hanno creduto in me per una seria e pro-fi cua vita nel Collegio. Mi adopererò per far rispettare la nostra professione e farla conoscere alle nuove leve”.

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Convegni

di Virgilio Cima Nei giorni 22, 23 e 24 giugno 2011 si è tenuto l’ormai consueto appun-tamento annuale dei soci della Società Italiana di Fotogrammetria e Topogra-� a. Nello scenario dell’in-cantevole baia di Porto-novo, il Convegno SIFET 2011 si è svolto in modo gradevole e funzionale.Il buon risultato conferma l’efficacia dell’impostazio-

ne che già dagli anni scorsi si è scelto di dare al convegno: la distribuzione delle attività in tre giorni e la determinazione di un tema speci� co che fa da � lo con-duttore per i contenuti dei vari interventi.Il tema di quest’anno, “Applicazioni In-terdisciplinari della Geomatica: Ricerca, Formazione e Professione”, mette in re-lazione le diverse componenti che co-stituiscono l’anima della società. E’ un tema sufficientemente ampio da aver consentito il coinvolgimento di diversi settori di applicazione, ma al contempo abbastanza speci� co da aver funzionato da “vincolo virtuoso” capace di dare con-tinuità ed omogeneità ai vari contributi.Il tema mette al centro dell’attenzione un aspetto fondamentale: l’importan-za della cultura geomatica, che porta

con sé la sensibilità e la capacità della misura della forma e delle dimensio-ni, nei più diversi settori di applicazione.Il Convegno è stato preceduto da due corsi di aggiornamento: il primo “Posi-zionamento satellitare in tempo reale: il ruolo delle nuove costellazioni GNSS” tenuto da Fabio Radicioni e Aurelio Stoppini e il secondo “Nuovi strumenti per il monitoraggio e la modellizzazione del territorio” tenuto da Andrea Lingua. Il Convegno si è aperto con i saluti del Presidente della società Alessandro Ca-pra, del Presidente del Comitato Scien-ti� co Fulvio Rinaudo e delle Autorità presenti in rappresentanza di Enti e Ammi-nistrazioni del territorio che ci ha ospitato.Molto gradito anche il contributo del Consiglio Nazionale dei Geometri, che ha confermato la ritrovata cor-dialità nei rapporti fra la SIFET e l’or-ganismo che rappresenta una com-ponente fondamentale della società.Prima di dare inizio ai lavori, la società ha voluto ricordare il Decano Geom. Pe-ricoli, che purtroppo ci ha lasciato pochi mesi fa, alla veneranda età di 96 anni. In una struggente presentazione prepa-rata dal Presidente di ASITA Prof. Surace, abbiamo rivisto il nostro amico Angelo nelle tappe più salienti della sua lun-ga e prestigiosa carriera di “misuratore

Convegno SIFET 2011Applicazioni Interdisciplinari della Geomatica: Ricerca, Formazione e ProfessionePortonovo - 22, 23 e 24 giugno

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del territorio”, in Italia e all’estero. Il Prof. Surace ha inoltre consegnato al Presi-dente Capra la tessera di iscrizione di Pericoli alla nostra società, datata 1951! Si sono quindi avviati i lavori con le due relazioni invitate, pienamente aderenti al tema del convegno: l’una da parte del mondo accademico (Prof. Vassena), per gli aspetti di formazione e ricerca; l’altra da parte di chi si occupa dell’istruzione nelle scuole tecniche superiori (Prof. Pigato),

per gli aspetti di formazione e professione.Buona l’affluenza dei soci, leggermente superiore a quella dei convegni preceden-ti ma ancora con una numerosità che ha consentito nelle pause un vivace dibattito sul tema del convegno e la possibilità di confrontarsi apertamente sulle questioni sollevate dalle relazioni ufficiali e dagli in-terventi che sempre hanno accompagna-to ogni presentazione sia orale che poster.Una della sessioni orali è stata dedica-ta alle aziende che commercializzano strumentazione e software del settore. Anziché prevedere la sola esposizione strumentale si è preferito assegnare alle aziende anche uno spazio, fra le sessioni

orali, per la presentazione individuale del-le novità tecnologiche e dei progressi nel-lo sviluppo del software, offrendo così la possibilità di illustrare le caratteristiche dei prodotti con esempi applicativi di utilizzo.Al termine delle sessioni di lavoro del giovedì si è svolta anche l’assemblea dei soci. E’ stata avanzata una propo-sta che costituisce al contempo un’as-sunzione di responsabilità, in risposta a necessità che emergono a livello na-zionale, e una s� da: proporre la SIFET come organo di coordinamento fra le varie iniziative nel settore della forma-zione professionale ai suoi diversi livelli.Da non sottovalutare, in� ne, gli aspet-ti conviviali: gradevolissimi gli appun-tamenti ricreativi e la cena sociale. E a chi ha voluto appro� ttare dell’occasione del convegno per ritagliarsi un piccolo “assaggio” di vacanze estive, sicura-mente il mare di Portonovo ha sapu-to dare risposta nel migliore dei modi!

Convegni

La mostra strumentale

Sessione poster

Un momento del convegno

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Normativa

Sempli� cazione dell'iter per detrarre dalle imposte sui redditi il 36% delle spese sostenute per il recupero di case di abitazione, introdotto dal Nuovo Decreto Sviluppo.L'agevolazione � scale era stata prorogata � no al 2012 con la Le Legge � nanziaria 2010 per tutti i proprietari di immobili che eseguono lavoro di ristrutturazione. Il vantaggio � scale è una una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute, calcolata per un ammontare di spesa pari a € 48.000,00; la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo se il proprietario ha un’età inferiore a 75 anni, frazionata in 5 anni per gli ultra 75enni e in 3 rate annue per gli ultra 80enni.Finora la comunicazione di inizio lavori doveva essere inviata per raccomandata all'Agenzia delle Entrate di Pescara su un apposito modello con allegati tutti i vari documenti.

Il Nuovo iterIl decreto Sviluppo abolisce la comunicazione preventiva all'Agenzia delle Entrate (Centro operativo di Pescara)e la sostituisce con l'indi-cazione nella dichiarazione dei redditi dei dati catastali dell'immobile in ristrutturazione. Se i lavori non vengono effettuati direttamente

dal proprietario dell'immobile per ottenere la detrazione nella dichiarazione dei redditi devono essere indicati gli estremi di registrazione del contratto di locazione, o comodato, e tutti i dati richiesti per il controllo della detrazione.Il decreto stabilisce che tutti gli altri documenti relativi all'immobile in ristrutturazione saranno indicati in un apposito Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrare e dovranno essere conservati ed esibiti a richiesta degli uffici.Un'altra novità importante è quella relativa all'eliminazione dell'obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera impiegata per l'esecuzione degli interventi agevolati. La sempli� cazione introdotta del decreto Sviluppo, quindi, sicuramente velocizza i tempi per la richiesta di detrazione e sempli� ca tutta la procedura.Si dovrà veri� care come l'Agenzia delle Entrate riuscirà a recepire la nuova normativa e a gestire le richieste di documentazione e i controlli sui detentori di immobili.

Ristrutturazioni: più semplice ottenere la detrazione del 36%di Natascia Nicoletti

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Energie Rinnovabili

Il IV conto energia. Intervista al Sottosegretario di Stato, Stefano Saglia.

Dal IV conto energia molte novità per i professionisti. In particolare le tariffe incentivanti, che, nei prossimi cinque anni, plasmeranno il modo di produrre energia, con un occhio all’efficienza. Lotta agli sprechi che gli obiettivi europei fi ssano come priorità entro il 2020. Nel frattempo, c’è stato il referendum sul nucleare, che ha defi nitivamente messo al bando in Italia la possibilità di ricorrere all’atomo per aumentare l’offerta energetica. Stefano Saglia, Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico detiene le deleghe in materie di competenza del Dipartimento Energia, nonché in materie inerenti mercato, concorrenza, consumatori, vigilanza e normativa tecnica.Quali sono le novità più importanti del conto energia 2011?“Il IV conto energia prevede un meccanismo incentivante decrescente per l’energia prodotta da solare fotovoltaico. Dal 2013 si passerà, di fatto, al modello tedesco, che prevede incentivi inversamente proporzionali al livello della tecnologia: più so� stica è la tecnologia, maggiore sarà il risparmio e, di conseguenza, minore l’incentivo. Il IV conto energia permette, dunque, un risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e consumata direttamente costituisce un risparmio poiché si tratta di un mancato prelievo dalla rete di distribuzione e quindi non pagata dall’utente. La criticità che riscontriamo è che gli incentivi si mantengono, attualmente, ancora alti”.Dal mondo delle imprese è emersa con chiarezza l'esigenza di un orizzonte temporale certo per gli investimenti e strumenti che orientino le risorse di chi accede agli incentivi verso lo sviluppo di processi industriali, tecnologie e competenze. Come intendete ottemperare a tale richiesta?“Il nostro obiettivo con il conto energia è proprio quello di dare un orizzonte certo per gli investimenti, ma al tempo stesso di combattere le rendite speculative”.All'indomani del referendum e il conseguente abbandono dell'opzione

nucleare, qual è la Sua opinione sul ruolo delle energie rinnovabili?“Le energie rinnovabili sono sempre state uno dei pilastri della nostra strategia energetica e continueranno ad esserlo. L’analisi della IEA (International Energy Agency, n.d.r.) evidenzia un notevole potenziale per le fonti rinnovabili in Italia. Lo sviluppo delle energie rinnovabili contribuisce non solo alla mitigazione dell’effetto serra, ma può fornire un contributo importante al Paese in termini di biomasse e biogas per la cogenerazione, di solare per la produzione di energia elettrica e di calore, nonché di utilizzo della geotermia”.Quale l'energia rinnovabile con maggiori potenzialità?“Piuttosto che dare un giudizio di valore preferisco citarle i dati in nostro possesso relativi al contributo energetico, fornito negli ultimi cinque anni, da alcune tipologie di fonti rinnovabili. L’idroelettrico, che fornisce la quota più rilevante, è caratterizzato da una forte � uttuazione da attribuire a fattori di idricità. La geotermia, mostra un contributo relativamente costante. Per le altre rinnovabili, si evidenzia nel 2008 il buon incremento della produzione eolica (+20%) e la sorprendente crescita dei  biocombustibili  (+227%). Meno marcati gli aumenti di  biomassa legnosa  (+5%) che si attesta sui valori ancora lontani da quelli tipici dei Paesi europei, dei  ri� uti  (+3%) e dei  biogas  (+11%); molto bene, poi, la

a cura di Roberto Ceccarelli

Il Sottosegretario di Stato, Stefano Saglia

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Energie Rinnovabili

produzione da fonti solari quali il solare ”.termico (+44%) ed il fotovoltaico, quasi 4 volte rispetto al 2007”.Quale obiettivo percentuale di energia rinnovabile è verosimilmente raggiungibile nei prossimi anni?“Gli scenari energetici che sono stati presentati nelle ultime due edizioni del Rapporto ENEA, mostrano come sia tecnicamente possibile lo spostamento del sistema energetico italiano su un sistema di sviluppo coerente con gli obiettivi delle politiche energetiche e ambientali, già implementate (per il breve/medio periodo) o in via di de� nizione (per il lungo periodo). Infatti, essi mostrano come nel medio periodo (2020) sia possibile il pieno raggiungimento degli obiettivi europei sulle fonti rinnovabili ed un “sostanziale avvicinamento” agli obiettivi sulle emissioni di CO2; 2). Nel lungo periodo (2040) invece sarà possibile intraprendere una traiettoria di sviluppo in grado di determinare riduzioni delle emissioni di CO2 in linea con l’auspicio condiviso dai leader di tutti i Paesi industrializzati di un dimezzamento delle emissioni mondiali entro il 2050”.Quale ruolo per "l'energia diffusa",

quella dei piccoli impianti, è una soluzione in cui credete? E quale ruolo per il risparmio energetico?“L’efficienza energetica è fondamentale per il conseguimento degli obiettivi europei al 2020. La detrazione � scale del 55% sulle ristrutturazioni edilizie è una misura su cui abbiamo puntato e che hapermesso notevoli risparmi. Bisogna, pertanto, investire nell’efficienza energetica degli edi� ci, in particolare di quelli pubblici, e nella costruzione, rispettando regole omogenee per il risparmio energetico. Ma non ci fermiamo solo al campo dell’edilizia. Vareremo ulteriori misure al riguardo. Intanto, possiamo dire che con l’attuazione del Piano d’azione esistente per l’efficienza energetica abbiamo già conseguito consistenti risparmi nei consumi primari di energia che al 31 dicembre 2009 ammontano a circa 42 GWh/anno  (da recepimento della direttiva 2002/91/CE; detrazioni 55% edifi ci e 20% motori efficienti e inverter; incentivazione al rinnovo ecosostenibile parco autovetture) e circa 33 GWh/anno (da meccanismo dei Certifi cati bianchi) per un totale complessivo di 75 GWh/anno circa”.

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Formazione

di Emanuele Anselmi

Il seminario tecnico “Il legno nell’edilizia” del 31 marzo 2011 promosso dalla mar-chigiana Subissati Srl, svoltosi negli sta-bilimenti dell'azienda ad Ostra Vetere, in provincia di Ancona, ha ottenuto un ottimo riscontro tra gli addetti ai lavori intervenuti. L’iniziativa, rivolta agli iscritti del Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati del-la Provincia di Ancona, ha visto la parteci-pazione di circa 150 professionisti, i quali, al termine dell’incontro, hanno espresso un elevato grado di soddisfazione per i temi trattati in giornata, compilando un questionario di valutazione.L’ottimo gradimento dei Geometri dimostra l'elevato livello di interesse per la materia prima “legno”, vista come un più che valido sostituto di altri materiali, più tradizionali, utilizzati per la costruzione di abitazioni ci-vili e strutture varie.L’introduzione delle nuove norme tecniche sulle costruzioni NTC 2008 ha, di fatto, equiparato il legno a tutti gli altri materiali di costruzione; nello speci� co la normativa ha de� nito le linee guida per il calcolo del-

le strutture in legno, colmando il vuoto nor-mativo del D.M. 1996 in cui strutturalmente era poco contemplato come materiale da costruzione.Il legno nell'edilizia conosce oggi una nuova stagione; oltre ad essere utilizzato

nelle consuete applicazioni quali tetti, rive-stimenti, tavolati, soffitti, soppalchi, in� ssi, complementi ed arredi, sempre più viene considerato quale elemento strutturale e portante, anche in edi� ci di notevoli di-mensioni.

Il Legno in edilizia: seminario di studi promosso da Subissati

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Formazione

A tale proposito nella mattinata del semi-nario il Dott. Roberto Mosca (Laureato in Tecnologia del Legno presso l’Universi-tà di Firenze – Ufficio Tecnico Subissati) ha relazionato in merito a diversi aspetti: Prodotti ed impieghi del legno in edilizia, Prescrizioni sui materiali NTC 2008, Du-rabilità del legno, Costruzioni in legno in zona sismica e Sistemi di connessione. In riferimento a questo ultimo punto, il Dott. Mosca si è soffermato sul sistema di connessione legno-calcestruzzo “Jwood”, con brevetto di proprietà dell’azienda Su-bissati, atto a consentire la connessione in modo economico e veloce tra le travi del solaio in legno e le travi perimetrali in calcestruzzo armato. Nel pomeriggio l’Ing. Andrea Montagna (Ufficio Tecnico Subis-sati) e successivamente il Dott. Paolo Su-bissati (direttore commerciale Subissati), hanno illustrato le regole base di una buo-

na progettazione ed i conseguenti nume-rosi vantaggi delle costruzioni di edi� ci in legno. Al termine del seminario di studio i partecipanti hanno avuto la possibilità di accedere agli stabilimenti per una visita guidata ai vari reparti produttivi dell’azien-da Subissati, accompagnati dai responsa-bili aziendali per vivere da vicino le varie fasi lavorative ed il signi� cato della quali-� ca “Centro di Trasformazione per Legno Strutturale e Centro di trasformazione per Carpenteria Metallica”. L'azienda infatti ri-sulta essere, ad oggi, tra le pochissime imprese in Italia (meno di cinque) ad aver ottenuto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, entrambe le certi� cazioni. Subis-sati Srl ringrazia pertanto i partecipanti, l’Ordine dei Geometri e tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione e l’ottima riuscita dell’iniziativa.

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Studi

di Confi ndustria MarcheChiusura del 2010 in ulteriore calo per le costruzioni marchigiane, con livelli di pro-duzione deboli in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’edilizia privata in conto terzi che ri� ette in larga parte le attività di ristrutturazione del patrimonio abitativo esistente.Secondo i risultati dell'Indagine semestra-le condotta dal Centro Studi di Con� ndu-stria Marche in collaborazione con ANCE Marche (Consulta Regionale Costruttori Edili) e con il patrocinio del gruppo Ban-ca Marche, su un campione di aziende associate, la produzione complessiva nel secondo semestre 2010 è diminuita di circa il 2,4% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2009. Il risultato negativo del secondo semestre si somma a quello - più forte - rilevato nel periodo gennaio-giugno (-4,4%), portando la va-riazione su base annua a circa il -3,5%. Nel quadro di medio periodo, la � essione del settore rilevata a partire dal secondo semestre 2007, ossia il primo periodo con dato congiunturale negativo, ha raggiunto il 21,6%, trascinando i livelli produttivi su-gli stessi valori minimi raggiunti alla � ne degli anni novanta. Peraltro, considerate le caratteristiche del campione analizza-to, è ragionevole supporre che una � es-sione ben più evidente abbia interessato – nello stesso periodo - le imprese di più piccole dimensioni e quelle che operano prevalentemente in subappalto per com-mittenti più grandi.Ampiamente diffuse le variazioni negati-ve tra i principali comparti e, in modo cre-scente rispetto alle precedenti rilevazioni,

anche tra operatori.Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2010 registra un calo della pro-duzione di circa -2,8% rispetto al seme-stre luglio-dicembre 2009. La � essione sperimentata da questo comparto ha tra-scinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la sua rilevanza in termini di volumi prodotti nonché di occu-pazione. La � essione dell’edilizia abitativa ri� ette l’andamento particolarmente de-bole della componente pubblica (-12,3%), mentre quella privata, per la quale è sta-to registrato un ulteriore calo per il conto proprio (-3,6%), mostra una � essione di circa l’1,6% rispetto al secondo semestre 2009. Resta positivo il contributo degli in-centivi � scali e degli interventi di ristruttu-razione del patrimonio abitativo esistente, che si sono tradotti in un buon risultato dell’edilizia privata in conto terzi (+2,3%).Ancora all’insegna della marcata varia-bilità il quadro per l’edilizia non abitati-va, che torna su valori negativi dopo la modesta ripresa in apertura di 2010. Si conferma, dunque, la debole intonazione complessiva del comparto, ancora for-temente dipendente dalla situazione di forte incertezza che caratterizza i piani di espansione delle imprese manifatturiere. In � essione anche la dinamica dei lavo-ri pubblici, che registra una contrazione dei livelli produttivi pari a -1,7% rispetto al secondo semestre 2009. La � essione, in linea con quelle registrate nei precedenti semestri, ri� ette solo in parte i moderati incrementi di attività che alcune imprese hanno registrato nelle lavorazioni svolte

INDAGINE SUL SETTORE DELLE COSTRUZIONI – II SEMESTRE 2010

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IL QUADRO REGIONALE

Chiusura del 2010 in ulteriore calo per le costruzioni marchigiane, con livelli di produzione deboli in tutti i principali comparti, ad eccezione dell’edilizia privata in conto terzi. Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la produzione complessiva nel secondo semestre 2010 è diminuita di circa il 2,4% in termini reali rispetto al secondo semestre del 2009. Il risultato negativo conferma il permanere di un clima ancora debole, in linea con le dichiarazioni degli operatori intervistati. Rimane contenuta, infatti, la quota interessata dal miglioramento dei livelli produttivi (16% contro 18% della precedente rilevazione), mentre cresce ulteriormente la quota di aziende interessate dalla contrazione dell'attività (74% contro 71% della precedente rilevazione). Si è registrata, in particolare, una dinamica molto debole dell’edilizia non abitativa, che riflette il rinvio dei programmi di spesa per immobili da parte delle imprese. Nella tavola seguente sono riportati i tassi di variazione percentuale della produzione nei principali comparti del settore:

Tab.1 - Settore delle Costruzioni nelle Marche - Valore della produzione realizzata Tassi di variazione percentuale sullo stesso semestre dell'anno precedente.

PRODUZIONE I semestre 2010 II semestre 2010 Edilizia abitativa -6,8 -2,8 Pubblica -14,5 -12,3 Privata -1,9 -1,6 - c/proprio -4,4 -3,6 - c/terzi 1,6 2,3 - convenzionata -10,7 0,2 Edilizia non abitativa 0,3 -7,2 Lavori pubblici -2,2 -1,7 Altro -2,7 -0,9 Totale -4,4 -2,4

Fonte: Confindustria Marche

Ampiamente diffuse le variazioni negative tra i principali comparti. Riguardo all’edilizia abitativa, il secondo semestre 2010 registra un calo della produzione di circa il 2,8% rispetto al semestre luglio-dicembre 2009. La flessione sperimentata da questo comparto ha trascinato su valori negativi l’intero settore delle costruzioni, data la

Crescono le diffi coltà per l'industria marchigiana. In controtendenza l'edilizia privata in conto terziIndagine sul settore delle costruzioni nelle Marche - II semestre 2010

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Studi

in subappalto (limitatamente ai lavori pub-blici, la quota di imprese con attività svolta in subappalto è passata dal 67% al 69% tra il primo e il secondo semestre 2010). Stabile la quota di operatori con variazio-ni positive dei livelli produttivi (18% contro 19% della precedente rilevazione); in mo-derata contrazione la frazione di operatori con attività produttiva in calo (74% contro 78% della precedente rilevazione).Il debole andamento congiunturale del settore osservato nel semestre si è ri� es-so sui livelli occupazionali che hanno pro-seguito la tendenza alla � essione rilevata nei semestri precedenti. Secondo le stime di ANCE Marche, l'occupazione è dimi-nuita sia per gli impiegati (-1,5%),sia per gli operai (-1,3%). Alla � essione dei livelli occupazionali, contenuta peraltro dalla politica aziendale di mantenimento delle professionalità anche in fasi congiunturali difficili, è corrisposto un ulteriore marcato calo del monte ore lavorate sia rispetto al secondo semestre 2009 (-1,2%), sia so-prattutto rispetto al primo semestre 2010 (-7,4%). Nel secondo semestre 2010, i ricorsi alla CIG sono risultati in aumento del 18,4% rispetto al secondo semestre 2009, risultato attribuibile all’incremento della componente straordinaria e in dero-ga a fronte di una contrazione della com-ponente ordinaria.Le opinioni degli operatori confermano il permanere di un clima congiunturale dif-� cile. Rispetto al primo semestre 2010, resta bassa la quota di imprese che ritie-ne elevato il livello della domanda (1%), mentre rimane stabile la quota di ope-ratori che ha sperimentato condizioni di domanda debole (89% contro 91% della precedente rilevazione). In miglioramento

la quota di imprese per le quali le con-dizioni di domanda sono ritenute normali (10% contro 8% della precedente rileva-zione). Seppur con differenze anche note-voli tra le imprese, nel secondo semestre 2010 le condizioni del mercato del credito mostrano ancora una situazione difficile, in particolare sul fronte della disponibilità di credito, anche se con alcuni segnali di miglioramento. Scende, infatti, la quota di intervistati per i quali l’accesso al cre-dito è risultato difficile (67% contro 70% della rilevazione del primo semestre) e si contrae ancora la quota di operatori che ritiene elevato il costo (53% contro il 62% della precedente rilevazione). Tutta-via, l’indagine evidenzia ancora un livello molto elevato nei ritardi dei tempi medi di pagamento alle imprese per lavori pub-blici eseguiti (136 giorni) che è crescente rispetto ai semestri precedenti (122). Riguardo alle tendenze dell'attività pro-duttiva, le previsioni degli operatori se-gnalano per i prossimi mesi il permane-re di condizioni difficili. Rimane bassa la quota di operatori per i quali l’attività produttiva sarà in aumento (5% contro 7% del precedente semestre), anche se si contrae la quota di operatori che preve-dono attività in calo (55% contro 61% del-la precedente rilevazione). La dinamica di medio periodo delle condizioni di doman-da resta, dunque, fortemente condiziona-ta dalla rapida realizzazione di due fattori: la cantierizzazione delle iniziative edilizie riguardanti progetti e programmi di inter-vento proposti dalle imprese; la riattiva-zione del comparto delle opere pubbliche attraverso nuovi appalti di lavori e opere infrastrutturali per il territorio.

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Professioni

Documento congiunto delle professioni tecniche e delle Casse sulla Riforma delle ProfessioniCIPAG: Cassa Italiana Previdenza e Assistenza Geometri

CNAPPC: Consiglio Nazionale Architetti, Piani� catori, Paesaggisti e Conservatori Consiglio Nazionale dei Chimici

CONAF: Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali

Consiglio Nazionale dei Geologi

CNG: Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati

CNI: Consiglio Nazionale degli Ingegneri

CNPI: Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati

EPAP: Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale

EPPI: Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati

INARCASSA: Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti

hanno predisposto e condiviso il seguen-te testo:

I Rappresentanti Nazionali delle Profes-sioni Tecniche e delle Casse, riuniti a Roma il 6 luglio 2011, chiedono alla clas-se politica italiana di sedersi con noi attor-no a un tavolo per � nalmente confrontare e condividere un progetto vero sulle libe-re professioni, che sia utile innanzitutto al Paese.

In due decenni il dibattito si è consuma-to inutilmente su pregiudizi ideologici, contrapposizioni tutte interne alla classe politica, ignoranza della realtà quotidiana dei nostri mestieri: l’assenza di visione da parte dei Governi sul ruolo fondamen-tale delle professioni ha dimostrato tutta la sua gravità nel momento della crisi; il

danno è stato grave per i professionisti ma soprattutto per la crescita italiana.Nonostante la politica, le professioni han-no da tempo avviato un processo di mo-dernizzazione e adattamento al mercato globale impegnando le proprie risorse intellettuali, tecniche ed economiche per contribuire allo sviluppo sostenibile dell’I-talia, in assenza di norme adeguate.

Oggi noi chiediamo con forza l’avvio di una riforma condivisa, fondata sui due principi fondamentali della nostra storia e natura: la deontologia professionale e l’utilità sociale dei nostri mestieri. Questi due principi appartengono alla comunità ancor prima che a noi, e non c’è � nalità economica che ne possa sovrastare la necessità, imprescindibile per i cittadini.

Noi chiediamo da anni l’innovazione delle norme ordinamentali, con proposte di ri-forma serie e adeguate, che ogni Gover-no sembra condividere salvo poi riavviare un processo incapace di arrivare in fon-do: se � nalmente è arrivato il momento, deve essere chiaro che tali norme devono essere � nalizzate innanzitutto alla difesa dei cittadini e dell’ambiente, adeguate a principi di concorrenza basati sul merito e non sulle capacità economiche, utili ad uno sviluppo sostenibile del Paese.Noi siamo pronti all’innovazione tecnolo-gica, alla collaborazione interdisciplinare, a nuove forme di organizzazione del lavo-ro e promozione della qualità italiana nel mondo; noi siamo pronti a fare sistema con il mondo produttivo per la competiti-vità del Paese; noi crediamo che le nuove generazioni di professionisti abbiano in mano il futuro; noi continuiamo il nostro impegno diretto per la crescita del Pae-se attraverso il dialogo di architetture ed infrastrutture, ambientalmente sostenibili, tutelando il territorio: tutto ciò è possibile ma con noi, non contro di noi.

Perciò chiediamo al Governo, al Parla-mento, alle forze economiche e culturali del Paese di discutere e condividere un vero progetto sul futuro delle professioni liberali che sono la testa pensante della crescita ordinata e sostenibile dell’Italia.Roma, 7 luglio 2011

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Normativa

di Natascia NicolettiL'edilizia privata da oggi ha un nuovo in-centivo: la vendita di cubatura.Finora la cessione o la permuta del diritto di edi� care a terzi, si limitava al principio di asservimento di un terreno edi� cato ad un altro contiguo, allo scopo di fornire ad una costruzione un maggiore lotto di per-tinenza, anche se formato da proprietà diverse. Il Decreto Legislativo varato dal Governo il 12 giugno 2011 introduce il principio del-la perequazione urbanistica, secondo cui tutti i terreni esprimono la stessa capaci-tà edi� catoria e, quindi che la cubatura di competenza di terreni non edi� cabili pos-sa essere venduta a quelli edi� cabili.

Pgt di Milano pioniere nella cessione delle cubatureIl Piano di Governo del Territorio della città di Milano per primo ha dato attuazione al principio della perequazione urbanistica. In base a questo principio tutti i terreni avrebbero la stessa competenza edi� ca-bile. Il Pgt individuato dalla città di Mila-no propone anche una prima quanti� ca-zione di perequazione, calcolata in base agli studi sul territorio sulle possibilità di sviluppo urbano, demogra� co e di com-pensazione tra cittadini e servizi: il calcolo porta a quanti� care in 0,5mq/mq la capa-cità edi� cabile del territorioL'istituto Nazionale di Urbanistica ha, per primo, criticato le nuove disposizioni intro-dotte dal decreto Sviluppo, proponendo alcuni emendamenti all'attuale impianto legislativo. La nuova legge, infatti, intro-duce la possibilità di compravendita di cubature, senza fornire però un quadro legislativo certo a cui ascrivere i contratti di compravendita delle cubature. Sebbe-ne, quindi, sia stato introdotto il concetto di perequazione urbanistica, al momento non c'è un quadro normativo che regoli tali compravendite con la prevedibile con-seguenza di insorgenza di contenziosi quando la compravendita verrà applicata. Alcuni punti vengono proposti dall'Inu per una gestione regolare dei diritto edi� catori:

▣ la perequazione urbanistica deve tro-vare applicazione, in sede di attuazio-ne delle previsioni del piano comunale relativa alle aree di trasformazione, an-che non contigue;

▣ la perequazione, al fine di garantire una equa ripartizione tra tutti proprieta-

ri interessati dell’edi� cabilità oggetto di conformazione e dei costi e oneri da af-frontare per l’utilizzazione della stessa,

deve garantire al comune la cessione gratuita delle aree e delle opere occor-renti per le dotazioni territoriali;

▣ il ricorso a forme di compensazione, quali l’attribuzione alle aree assoggettate a vincoli ablativi di edi� cabilità suscettiva di trasferimento in ambiti edi� cabili pre- via cessione delle aree stesse alla am- ministrazione, ai � ni dell’attuazione del- le previsioni di piano aventi ad oggetto la realizzazione di attrezzature e servizi pubblici. (Emendamenti al Decreto pro- posti dall'Inu)

in conclusione, quindi, il neo-decreto ha sicuramente introdotto delle novità impor-tanti che però dovranno essere approfon-dite da successivi provvedimenti. Il più atteso è sicuramente la tipizzazione dei contratti di cessione delle cubature, gra-zie al quale sarà possibile una gestione dell'edi� cabilità urbana pubblico-privata � essibile e legata alle reali esigenze di sviluppo del territorio.

Il Decreto Sviluppo e la certezza per le compravendita di cubature

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Normativa

Dal Decreto Sviluppo, novità sull'applicazione della Scia.di Mauro GuarnieriDimezzati i tempi per i controlli delle amministrazioni. La Scia si applica anche all'edilizia

Chiarimenti sulla questione Dia-Scia, nel Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70, detto “Sviluppo”, che al momento in cui scriviamo è in via di conversione in legge.Come avevamo già riportato su Azimut n. 4 del 2010, la legge n. 122 del 30/07/2010, che introduce la Scia (Segnalazione Certi� cata di Inizio di Attività) al posto della Dia in tutte le norme nazionali e regionali nelle quali risulta citata, inve-

ce che sempli� care le procedure, come intenzione del legislatore, ha creato con-fusione negli uffici tecnici delle ammini-strazioni e, di conseguenza, tra le � la dei professionisti. Questo a causa di alcuni con� itti interpretativi che hanno spinto i Comuni a comportarsi diversamente a seconda delle singole valutazioni.Il Decreto Sviluppo chiarisce in buona parte i dubbi emersi la scorsa estate e migliora l'applicabilità delle procedure.

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Normativa

Innanzitutto, il decreto sancisce in modo de� nitivo la sostituzione della Dia con la Scia anche in edilizia. Contro questa interpretazione si erano schierati alcuni enti locali e associazioni. In diversi casi, poi, sono stati esclusi gli interventi previsti dal Piano Casa dalla sostituzione automatica della Dia con la Scia. Il Dl ribadisce poi che la Scia non sostituisce la Super-dia, né i nulla osta e le autorizzazioni che devono comunque essere rilasciate in presenza di vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.Un altro miglioramento riguarda i tempi di avvio dei cantieri.La Scia prevede la possibilità di avviare il lavori nello stesso giorno in cui si presenta la domanda, un'indubbia velocizzazione rispetto alla Dia, che imponeva, al contrario, un'attesa preventiva di 30 giorni per dare il tempo alle amministrazioni competenti di eseguire i dovuti controlli. Il risparmio di tempo guadagnato veniva, però, a vani� carsi in parte, a causa dei 60 giorni concessi dalla Scia alle amministrazioni per veri� care il rispetto

di tutti i requisiti ed, eventualmente, adottare i provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli effetti dannosi. In questo modo, a fronte dell'inizio immediato dei lavori, c'era sempre il rischio che, a cantiere avviato, venisse rilevata dall'amministrazione competente qualche mancanza e che le attività venissero sospese. Molti quindi preferivano aspettare i 60 giorni dalla presentazione della domanda per l'avvio dei lavori.Già a febbraio, un decreto legge (il Dl Calderoli) proponeva di dimezzare tali termini. Il Decreto Sviluppo ha accolto il suggerimento e per le veri� che ex-post si passa da 60 a 30 giorni.

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News

Lavori pubblici, la Regione Marche aggiorna il prezzario uffi cialeLa Regione Marche ha aggiornato al giu-gno 2011 il Prezzario ufficiale dei lavori pubblici. Il listino rappresenta il riferimen-to generale di base nell’esecuzione delle opere pubbliche sul territorio regionale. Tra i suoi obiettivi � gura la salvaguardia della salute e della sicurezza nei cantieri, indicando i costi necessari da prevedere in sede di appalto. Rispetto al passato, la novità sostanziale del 2011 è rappresen-tata dall’inclusione degli oneri per la sicu-rezza nelle spese generali. La sicurezza non viene più contabilizzata autonoma-mente, ma va ricompresa come valore percentuale da riportare obbligatoriamen-te nelle spese sostenute dall’appaltatore. “L’aggiornamento del Prezzario – afferma l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Antonio Canzian – si è rivelato partico-larmente complesso per il protrarsi della crisi economica. A livello locale gli effetti negativi si sono manifestati sfalsati nel tempo: la crisi del mercato edilizio sem-bra quasi più forte nei primi mesi del 2010

rispetto al 2009, quando il mercato poteva ancora bene� ciare dei lavori pubblici av-viati negli anni precedenti. Il settore edili-zio, in particolare, mostra oscillazioni del prezzo di alcune materi prime fondamen-tali (come i metalli e, tra questi, il rame) e aumenti del costo della mano d’opera e dei noli dei mezzi meccanici, connessi al rinnovo dei contratti di lavoro e del prezzo del gasolio. Un andamento complessivo che ha reso impegnativa la revisione del Prezzario, senza per questo abbassare la guardia sul fronte della sicurezza e dei necessari oneri da prevedere obbligato-riamente”. L’aggiornamento è stato con-dotto dall’apposita Commissione tecnica costituita dalla Regione. Le analisi dei nuovi prezzi hanno valutato le incidenze dei costi, delle spese generali, degli utili d’impresa. Nei prossimi giorni il Prezzario 2011 verrà pubblicato sul Bollettino ufficia-le della Regione Marche e sarà consulta-bile anche sul sito istituzionale.

Assessore Canzian: "Più sicurezza nei cantieri, giusta remunerazione degli interventi"

Regolarizzazione degli immobili fantasma: l' Agenzia del Territorio presenta i dati al 30 Aprile 2011L’Agenzia del Territorio ha presentato il consuntivo, al 30 aprile 2011, dell’attività di regolarizzazione dei fabbricati mai di-chiarati al Catasto o che hanno subìto variazioni non dichiarate dalla parte, altri-menti noti come “immobili fantasma”. Attraverso un innovativo processo di fo-toidenti� cazione, basato sulla sovrappo-sizione delle ortofoto aeree ad alta riso-luzione alla cartogra� a catastale, è stato possibile individuare n. 2.228.143 parti-celle di Catasto terreni, all’interno delle quali sorgono dei fabbricati non presenti nelle banche dati catastali. Su n. 1.065.484 particelle, i tecnici dell’ Agen-zia hanno già completato l’accertamento,da cui è emerso che - per n. 572.503 di queste- gli immobili rilevati non pos-seggono i requisiti per l’accatastamento. All’interno delle rimanenti n. 492.981, invece, sono state identi� cate n. 560.837 unità immobiliari urbane la cui regola-

rizzazione ha prodotto un incremento di rendita catastale pari a € 415.500.148,00. Su n. 1.162.659 particelle ancora da ac-certare, è stato avviato, a partire dal 2 maggio u.s., il processo di attribuzione della rendita presunta, che sarà de-terminata tramite l’individuazione della destinazione d’uso e di altri parametri tecnico-estimali degli immobili oggetto di accertamento. Queste operazioni saranno svolte dal personale dell’Agenzia che, in alcune province, avrà il supporto dei tecnici pro-fessionisti (Geometri, Dottori Agronomi e Forestali, Periti Agrari, Periti Industriali), con le cui Associazioni sono state siglate apposite Convenzioni. I tecnici eseguiran-no le attività propedeutiche all’attribuzio-ne della rendita presunta, attraverso l’ef-fettuazione di sopralluoghi e la redazione di schede tecniche.

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Geometri

di Liliana Uncini

Negli ultimi tempi si è riacutizza-to il con� it-to fra tec-nici laureati e tecnici di-plomati in merito al limite della competen-za profes-sionale in

materia di costruzioni civili in cemento armato.In seguito ad alcune strumentali prese di posizione degli Ordini degli Ingegne-ri e degli Architetti. il Collegio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati ha ri-chiesto un parere legale all’ Avv. Mauri-zio Paniz, che, dopo aver esaminato la circolare prot.n.333 del 12.04.2011 del Presidente della Federazione Ordini In-gegneri Marche, ha interpretato l’amb ito normativo in materia, precisando che la � uviale proliferazione giurisprudenziale anziché de� nire gli ambiti della com-petenza professionale dei geometri ha generato estremo disorientamento inter-pretativo.Pertanto l’ Avv. Paniz ha analizzato la problematica individuando i capisaldi normativi e ripartendo dalla pura lettura coordinata delle disposizioni, in omaggio al criterio ermeneutico di cui all’art.12 comma 1 delle Disposizioni Preliminari del Codice Civile, che di seguito vengo-no riportati nella parti più rilevanti.In particolare per quanto concerne la ricostruzione delle competenze pro-fessionali dei geometri l’Avv Paniz ri-leva che la laconicità dell’art. 16 del R.D. 11.02.1929 n.274 lettera m) trova la pro-pria logica nella misura in cui l’assenza, in essa, di alcuna puntualizzazione in merito all’uso del materiale in particolare del cemento armato da parte dei profes-sionisti diplomati, non può che tradursi in una implicita ammissione all’impiego dello stesso, entro il limite generale dato dalla modestia della costruzione.

D’altro canto se il legislatore avesse in-teso estendere le limitazioni di cui alla lettera l) dell’art.16 R.D. 11.02.1929 n.274 anche alle opere di cui alla suc-cessiva lettera m), ovvero alle costruzio-ni di civile abitazione, l’avrebbe precisa-to espressamente, avendo operato una distinzione inequivoca tra le costruzioni rurali e di edi� ci per uso di industrie agri-cole e costruzioni di civile a abitazione. Distinzione, questa, che mantiene un si-gni� cato solo nella misura in cui non la si diluisce in un’ermeneutica combinata delle disposizioni in esame, che � ni-rebbe per alterarne il senso, ponendosi contra legem.L’interpretazione operata dalla Cassa-zione con la pronuncia più volte richia-mata dagli architetti e dagli ingegneri, non trova appiglio alcuno nel testo della disposizione normativa e va oltre l’inten-zione del legislatore, che ha dettato un regime della competenza dei geometri ben differenziato per le costruzioni rura-li e per le industrie agricole (lettera l) e di civile abitazione (lettera m) e non si comprende perché le citate disposizio-ni debbano poi essere arti� ciosamente combinate in sede interpretativa, al solo scopo di limitare l’ambito delle compe-tenze dei geometri. La correttezza dell’interpretazione er-meneutica fedele alla lettera normativa sopra adottata, trova riscontro e confer-ma nell’analisi della normativa interve-nuta in materia.Invero la successiva Legge 02.03.1949 n.144, nel recare le tariffe professionali dei geometri, all’art.57 descrive le diver-se categorie di opere per le quali i geo-metri hanno diritto di percepire i relativi onorari, senza escludere in alcun modo la realizzazione di costruzioni civili in ce-mento armato.Né, in senso opposto, valenza diri-mente può attribuirsi all’art.1 del R.D. 2229/1939 disciplinante l’esecuzione di opere in conglomerato cementizio sem-plice o armato, laddove fa riferimento esclusivo alle � gure professionali dell’in-gegnere o dell’architetto; infatti, la novel-la normativa intervenuta in materia con

Il Parere dell'Avvocato Maurizio Paniz sulle competenze professionali dei Geometri

Il deputato Maurizio Paniz

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Geometri

legge 05.11.1971 n.1086 ha ridisciplina-to la progettazione e la direzione lavori delle opere in c.a. , richiamando espres-samente, accanto alle competenze degli ingegneri e degli architetti, anche quel-le dei geometri e dei periti industriali, ciascuno nei limiti delle proprie com-petenze e, di conseguenza, abrogando implicitamente l’art.1 del citato R.D. del 1929. Lo sviluppo diacronico della cita-ta normativa, nel confermare appieno la competenza dei geometri alla progetta-zione e realizzazione di opere in cemen-to armato entro il limite della modesta costruzione (notoriamente interpretato dalla storica pronuncia della Corte Co-stituzionale n.199/1993 quale criterio qualitativo e � essibile in rapporto al caso concreto), consente anche di cogliere la ratio evolutiva ad esso sottesa: è chia-ro, infatti, che la prudenza che nel 1939, agli albori dell’introduzione del c.a. tra i materiali di costruzione, aveva indotto il legislatore a limitarne l’uso ai tecnici laureati, non ha più ragione di esistere negli anni ’70- e a maggior ragione oggi- quando il c.a. si è diffuso largamente tra i materiali costruttivi e il progresso delle

conoscenze tecniche dei geometri non giusti� ca più la preclusione all’uso da parte degli stessi. Anche la contestualizzazione storico-si-stematica della disciplina di cui all’art.16 R.D. 274/1929 conferma quindi la com-petenza dei geometri all’uso del c.a. nei limiti della “modestia” della costruzione: laddove si fosse voluto escludere con certezza siffatta tipologia di opere dalla sfera di intervento dei tecnici diplomati, il legislatore avrebbe senz’altro colto l’oc-casione offerta dalla successiva nor-mativa in tema di utilizzo del cemento armato; invece, non solo non c’è traccia di siffatta esplicita esclusione, ma, anzi, la disposizione di cui all’art.2 Legge 1086/1971 dispone:1) La costruzione delle opere di cui

all’art.1 deve avvenire in base a un progetto esecutivo redatto da un ingegnere o architetto o geometra o perito industriale edile iscritto nel relativo albo, nei limiti delle rispettive competenze;

2) L’esecuzione delle opere deve aver luogo sotto la direzione di un inge-gnere o architetto o geometra o peri-

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Geometri

to industriale edile iscritto nel relativoalbo, nei limiti delle rispettive competenze.Negli stessi termini si esprime anche l’art.64 del T.U. Edilizia, che richiama la Legge n.1086 del 1971 art.1 quarto comma; art.2 primo e secondo comma; art.3 primo e secondo comma.La ricostruzione ermeneutica sopra of-ferta fondata sulla scarna disamina della lettera delle disposizioni, chiarisce comeil dettato normativo, lungi dall’autoriz-zare interpretazioni limitarci della com-petenza della categoria dei geometri, tracci il perimetro della stessa sulla base del criterio � essibile della “mode-stia” della costruzione, senza alcuna preclusione esplicita all’uso di particolari materiali, compreso il cemento armato.L’Avv. Paniz aggiunge poi che le consi-derazioni sopra svolte valgono anche con riguardo all’ulteriore questione della competenza dei geometri nell’esple-tamento di incarichi in zona sismica, precisando che l’art.17 comma secon-do della Legge n.64 del 02.02.1974 ri-chiama quasi testualmente il dettato dell’art.2 della Legge 1086/1971, con-templando il ruolo del geometra nella progettazione e realizzazione delle co-struzioni in cemento armato con rinvio al riparto delle competenze di cui all’art.16 R.D. 274/1929 e conseguente richiamo del criterio della “modestia” dell’opera.Alla luce di tali riscontri normativi, non c’è quindi spazio per argomentare una presunta quanto non dimostrata incompetenza dei geometri alla rea-lizzazione di opere in zona sismica, con la conseguenza che ogni limitazione arbitrariamente posta al riguardo si risol-ve in un’interpretazione contra legem.Quanto poi al problema della collabo-razione tra geometri progettisti delle opere e ingegneri chiamati all’esecu-zione dei calcoli strutturali, la circola-re prot.33 del 12.04.2011 del Presiden-te della Federazione Ordini Ingegneri Marche diffida i propri iscritti a prestare la propria collaborazione professionale, paventando sequele di ordine discipli-nare e paventando, addirittura, conse-guenze penali, sub specie concorso con il geometra nella commissione del delitto ex art.348 Codice Penale (“abu-sivo esercizio di una professione”).Si tratta senz’altro di una diffida censu-rabile, irrispettosa del dettato normati-vo e fondata su una capziosa interpre-

tazione delle disposizioni di legge e di quanto affermato dalla sentenza Cas-sazione Civile n.6402 del 21.03.2011.Invero, tale pronuncia, lungi dal nega-re l’ammissibilità di un rapporto di col-laborazione, afferma semplicemente il principio generale di insanabilità di un progetto redatto da un geometra al di fuori delle proprie competenze me-diante intervento collaborativo dell’in-gegnere in sede di redazione del pro-getto esecutivo; ciò in ragione del fatto che quest’ultimo non potrebbe far altro che conformarsi al progetto di mas-sima redatto dal tecnico diplomato.Nulla dice la sentenza sui rapporti di collaborazione tra tecnici laureati e diplomati, né esclude in alcun modo l’apporto collaborativo dei primi in que-gli ambiti dell’attività di progettazio-ne sottratti ai geometri e dai quali gli stessi si siano legittimamente astenuti.In questi termini si è pronunciato il Consi-glio di Stato con sentenza n.3068/2003.Illegittimo e contra legem, anche se non integra gli estremi di alcuna fattispecie penale, è il tentativo adombrato nella più volte citata circolare di impedire siffatta collaborazione professionale, minac-ciando sanzioni che, a prescindere dagli aspetti disciplinari interni all’Ordine degli Ingegneri, si rivelano del tutto infondate.L’ Avv. Paniz ritiene poi censurabile la condotta tenuta da alcuni Uffici Tec-nici Comunali in sede di valutazio-ne dei progetti redatti da geometri e allegati alle istanze per la conces-sione di permessi a costruire che, in vario modo, tende a mettere in dubbio la competenza dei citati professionisti.Al riguardo, ferma la responsabilità de-gli Uffici Tecnici ex art.1 della Legge 241/1990 per aggravamento del proce-dimento amministrativo, evidenti sono le ricadute di siffatta prassi sull’imma-gine della categoria professionale dei Geometri, di cui l’Amministrazione e gli altri organi istituzionali potranno essere chiamati a rispondere avanti alle compe-tenti Autorità Giudiziarie sotto il triplice aspetto penale, amministrativo e civile.

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ECOLOGIA E SALUTELa casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, il legno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.

PROPRIETÀ MECCANICHELe case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, materiale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico.

DURABILITÀLa casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli e ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.

ANTISISMICA E RESISTENZA AL FUOCOLa resistenza delle case in legno ai terremoti è stata più volte collaudata in Paesi ad elevato rischio sismico come America e Giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Inoltre, adottando una serie di accorgimenti, si può ottenere un’ottima resistenza al fuoco.

ELEVATO RAPPORTO QUALITÀ PREZZOLa casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.

VANTAGGI ECONOMICI E RAPIDITÀ DI MONTAGGIORisparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. Fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.

ATTESTAZIONE SOA

CATEGORIA OS32 CLASSE IV OS33 CLASSE II

1999/2009

SISTEMA QUALITà

CERTIFICAZIONE ISO 9001

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

CERTIFICAZIONE ISO 14001

SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE

SUI LUOGHI DI LAVORO

CERTIFICAZIONE OHSAS 18001

chi ci abita lo savantaggi e qualità di una casa in legno Subissati

SUBISSATI s.r.l. Via F.lli Lombardi n. 2-6 S.P. Arceviese km 16,600 - 60010 Ostra Vetere (AN), Italy

Tel. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01

www.subissati.it - download pdf case subissati

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Fatti di SOStaNZaSideral PrO | L’evoluzione della tipologia costruttiva Sideral www.grupposicap.it

Sideral PrO è il frutto di una tecnologia produttiva di ultimissima generazione che garantisce, grazie anche all’uso di materie prime di elevata qualità, una maggiore leggerezza a fronte di un incremento di prestazioni strutturali senza precedenti con conseguente abbattimento dei costi industriali.

ImpermealIzzazIone ed Isolamento teGolo sIderal

manto In allumInIo InattaccabIle daGlI aGentI atmosferIcI preaccoppIato a coIbentazIone In polIuretano

lucernarI a sHed con profIlI In allumInIo e speccHIature In polIcarbonato alveolare

coppella “strutturale” In c.a. precompresso assemblataIn stabIlImento con barrIeraal vapore e coIbentazIone.

I componenti di questa tipologia costruttiva sono tutti “strutturali” così da permettere la totale pedonabilità e la facile installazione di qualsiasi tipo di impianto. La doppia coibentazione consente la totale eliminazione dei ponti termici ed il facile raggiungimento dei valori di trasmittanza termica stabiliti dalla vigente normativa sul risparmio energetico. La tipologia SIDERAL PRO può essere dotata di lucernai zenitali oppure a shed, in grado di sfruttare e potenziare notevolmente la luce naturale proveniente dall’esterno. Resistenza al fuoco, sicurezza antintrusione, fonoassorbenza e semplicità di montaggio sono ulteriori plus della struttura.

Sideral PrO è funzIonaLItà, eStetIca e deSIgn.