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Provincia di Padova Comune di Padova Comune di Abano Comune di Montegrotto Tel. +39 049 8752077 - Fax +39 049 8755008 lun-sab 9.15-19.00 dom 9.00-12.00 lun-sab 9.00-13.30 / 15.00-19.00 11 3 8 2 9 8 9 4 0 9 3 + 5 5 0 9 6 6 8 9 4 0 9 3 + dell’eccellenza padovana I prodotti della tipicità garantita di Padova e del suo territorio I ristoranti della tradizione ARTA

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dell’eccellenza padovana I prodotti della tipicità garantita di Padova e del suo territorio I ristoranti della tradizione Tel. +39 049 8752077 - Fax +39 049 8755008 lun-sab 9.15-19.00 dom 9.00-12.00 113829894093+ 550966894093+ Provincia di Padova Comune di Padova Comune di Abano Comune di Montegrotto lun-sab 9.00-13.30 / 15.00-19.00

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Provincia di Padova

Comune di Padova

Comune di Abano

Comune di Montegrotto

Tel. +39 049 8752077 - Fax +39 049 8755008lun-sab 9.15-19.00 dom 9.00-12.00

lun-sab 9.00-13.30 / 15.00-19.00

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5509668 940 93+

dell’eccellenza padovanaI prodotti della tipicità garantita di Padova e del suo territorioI ristoranti della tradizione

ARTA

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Padova, città di antica origine (la sua Università è stata fondata nel 1222, seconda solo a Bologna la più antica d’Italia), è da sempre importante snodo commerciale e centro

di fiorenti attività agricole, sia per la sua posizione, tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza a Venezia sotto il cui dominio cadde nel 1405. Sotto il dominio veneziano costruì le basi per una crescente floridezza economica e a Venezia rimase legata politicamente, fino al dominio austriaco, amministrativamente e culturalmente, fino a costituirsi, attualmente, come vero baricentro della cultura veneta. Questa contaminazione si ritrova nelle tradizioni agro alimentarie ed enogastronomiche di Padova e del suo territorio, anche da un punto di vista della produzione agricola e delle relative trasformazioni, oscillando fra la raffinatezza della cucina ricca veneziana e quella più semplice, legata ai prodotti della terra propria della campagna veneta. Se da un lato dunque, la cucina padovana, si rifà a quella veneziana di cui conserva sapori e tradizioni, dall’altro per quanto riguarda la cucina di terra, legata alla campagna e alla fiorente agricoltura, la cucina padovana è più vicina a quella della Val Padana, dove abbondano gli ortaggi e gli animali da cortile, senza trascurare però il consumo di carni bovine e di maiale cucinato in vario modo fresco o lavorato per produrre ottimi insaccati, fra tutti il più famoso il Prosciutto di Montagnana.

L’autunno è tempo dell’uva come l’estate lo è del grano. Ogni prodotto della terra è intimamente legato alla successione delle stagioni, anzi ne rappresenta un elemento

di “scansione”. Anche la tipicità padovana scandisce il succedersi delle stagioni arricchendo la vita di ogni giorno con finestre che ci rimandano al nostro passato, alla nostra stessa tradizione, ai nostri avi che hanno saputo legare la loro esperienza ai doni della natura.Uomo e natura diventano l’estrema sintesi della tipicità: la capacità dell’uomo di identificarsi nei doni della propria terra per legarli alla propria virtù. Per questo abbiamo scelto le immagini sicuramente note delle personificazioni delle stagioni di Arcimboldo quali emblema e simbolo non solo della tipicità padovana (cosa ovviamente non possibile) ma del concetto proprio della tipicità e della stagionalità.

L’impegnoLa provincia di Padova è una terra feconda, per dono di una natura

generosa e prolifica ma anche per l’ingegno e l’operosità di chi la coltiva.

I frutti di questo connubio sono importanti: vini, carni della “corte”, ortaggi, frutta e formaggi. Tutti prodotti che appartengono alla nostra cultura e molti alla nostra tradizione e affermatisi perché portano dentro quanto di meglio natura e la nostra arte hanno saputo coniugare.

La mutevolezza e la varietà delle proposte nel mondo dell’offerta enogastronomia attuale ha generato la necessità da parte del territorio di Padova di manifestare il proprio impegno per garantire la qualità, la genuinità dei sapori propri, della propria originalità. La cultura dell’accoglienza a cui ambiamo deve potersi misurare anche nella garanzia di questo impegno.

Le tradizioni di un territorio: Padova

Vivere le stagioni nei prodotti che vi offriamo

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“Tipico” è l’appellativo di un prodotto che presenta attributi propri che lo rendono fa-cilmente riconoscibile, distinguibile e talvolta unico, se riferito ad un preciso “contesto” (sociale o territoriale).In questa prospettiva stanno i concetti di “tradizionale” (prodotto ottenuto con sistemi tramandati da generazioni) e di “provenienza” (prodotto collocabile in un’area geografi-camente ben definita). D’altra parte l’offerta di un territorio spesso propone prodotti che per denominazione o associazione comunicativa “appartengono”ad altre realtà, ma che per affermazione pro-duttiva e per livelli di “prestazione di prodotto” ne rappresentano vera eccellenza.Tale “eccellenza”, se riconosciuta e garantita nella sua consistenza, di fatto diventa ele-mento distintivo della vocazione di un territorio e quindi espressione della sua “tipicità”.

In un panorama certamente caotico nella diversità delle proposte è importante la chiarezza. E chiarezza per noi è anche introdurre ed applicare criteri riconosciuti e riconoscibili

per l’identificazione di una tipicità padovana a garanzia del consumatore. Accanto alle caratteristiche innanzi introdotte, che ne definiscono l’attribuzione di tipicità, riteniamo pregnante per la nostra proposta garantire tre ulteriori “specifiche” e cioè:

Genuinità a garanzia della salubrità per il consumatore e per l’ambiente.

Qualità a garanzia delle aspettative del consumatore e del visitatore.

Rintracciabilità a garanzia della produzione padovana del prodotto.

Per questo vogliamo ora condividere in modo univoco questi concetti fondamentali in modo da avere lo stesso “metro di misura” nel valutare impegni e quindi nel giudicare prestazioni.

Genuinità, Qualità, RintracciabilitàGenuinitàLa genuinità è giudicata come il principale valore dei prodotti: riflette il senso di un sana autenticità naturale inattaccata da sostanze o fattori estranei alla sua biologica essenza e all’ambiente originario.Conseguente è quindi il concetto di stagionalità: i prodotti hanno una loro stagione, sono “pronti” quando sono maturi o abbastanza cresciuti, quando il clima porta ai livelli migliori le caratteristiche che dovrebbero possedere.Il rispetto della stagionalità è quindi presupposto di garanzia della genuinità e quindi della qualità dei nostri prodotti.

Qualità La qualità esprime sia l’insieme delle caratteristiche che inducono il consumatore a preferire un prodotto sia la capacità di poter “garantire” queste caratteristiche nel tempo.In particolare, la qualità garantita è la rispondenza a determinati disciplinari o standard ufficiali che si riferiscono a caratteristiche del prodotto. Per questo la qualità si afferma attraverso gli stessi concetti di genuinità e tipicità con l’ulteriore riferimento a standard oggettivi ed alle esigenze del consumatore. RintracciabilitàLa rintracciabilità fa sì che tutto ciò che entra nella catena alimentare conservi traccia della propria storia, seguendone il percorso che va dalle materie prime fino alla erogazione al consumatore finale. Pertanto la rispondenza a regole di rintracciabilità ci consentirà di garantire l’ospite della provenienza padovana dei prodotti proposti.

Quale tipicità ?

Per una tipicità garantita

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Vuole essere espressione dell’impegno che abbiamo assunto nei vostri confronti: per questo è associato solo a quei prodotti tipici, a quelle preparazioni tipiche, a quei piatti tipici che avranno saputo rispondere ai requisiti di Genuinità, Qualità e Rintracciabilità che noi richiediamo ai nostri produttori ed ai nostri ristoratori.

Per questo abbiamo scelto di valorizzare le eccellenze codificate da disciplinari tecnici riconosciuti, siano essi conformi a norme volontarie ufficiali o nel rispetto delle

denominazioni d’origine ufficiali. Scegliere eccellenze codificate significa scegliere la massima “garanzia del controllo riconosciuta” perché svolte da enti o organismi riconosciuti ufficialmente. In questa prospettiva non tutti i prodotti che potrebbero essere qualificati come tipici saranno oggetto della nostra proposta ma solo quelli che sanno e sapranno rispettare queste “specifiche” (con una progressiva evoluzione dell’offerta). E’ una scelta difficile, impegnativa e forse scomoda ma tuttavia la sola che poteva garantire noi nell’accogliervi.

Un marchio che vi accompagnerà La tavola dell’ospitalità padovana

La Corte di PadovaI prodotti della corte esprimono la regalità della proposta padovana; la gallina padovana, la gallina di Polverara, il cappone, l’anatra rappresentano un patrimonio dove trovano sintesi storia, tradizioni e gastronomia.

La Gallina PadovanaUn gran ciuffo di penne lunghe e lanceolate che si aprono sul capo, dandole l’aspetto di un crisantemo, due basette piumate che le scen-dono sotto gli occhi, una buffa barba. Può essere nera, bianca, dorata, camosciate e argentata. La Gallina Padovana rientra tra le specie che hanno rischiato l’estinzione ma, grazie alla sua particolare bellezza, alcuni amatori hanno continuato ad allevarla.

La Gallina di “Polverara”Nella zona di Polverara si trovava una “sorella” della celebre Gallina Padovana, ovvero la Gallina di Polverara, diffusa soprattutto nella varietà nera piuttosto che in quella bianca e dotata di un ciuffetto ritto sulla testa. Era conosciuta fin dai secoli passati per la bontà delle sue carni.

> L’Autunno vi propone: • La Corte Padovana • L’Olio • I Vini

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L’Anatra e l’Oca di CorteL’Anatra Muta e l’Oca sono animali da cortile da sempre presenti nelle molte fattorie della nostra provincia, allevati in libertà e lasciati razzolare liberamente.L’Anatra è un animale da cortile presente già da moltissimi secoli, infatti è citata nel libro del medico padovano Michele Savonarola intitolato “Libretto de tutte le cosse che se manzano”, datato 1508.

I piatti della tradizioneConosciuta e rappresentata nell’immaginario

collettivo dalla Gallina Padovana e da quella di Polverara, la “corte padovana” propone una varietà di carni alternative -

il Pollo e il Cappone, la Faraona e l’Anatra, l’Oca e il Tacchino - che hanno segnato la storia delle contrade euganee e trovato,

ormai da qualche anno, rilancio nelle interpretazioni culinarie.

Se il Pollo fritto o ai ferri è ancora vanto di trattorie e ristorantini collinari e nella versione “in tocio”, piatto tipico al momento della

trebbiatura, il ricettario dell’Anatra è ricco di gustose soluzioni rica-vate da un’antica tradizione, ma anche frutto di recenti corrette rivi-sitazioni. Così accanto alla classica “Arna rosta” o lessata troviamo l’Anatra disossata e ripiena, il petto d’Anatra alle erbe aromatiche, il

ragù d’Anatra per i bigoli e il “magrone d’Anatra con marasche”.

Ma la cucina padovana deve molto anche ad un altro prodotto della “corte”: l’Oca. Con una sottolineatura particolare per quanto riguarda “l’Oca in onto”, peculiare ricetta della zona collinare eu-

ganea e della Bassa, con più specifico riferimento al Montagnanese, riproponendosi per una ricetta di alto profilo: “risi e bisi co’ l’Oca in onto”, piatto di primavera e di tempo di mietitura. L’Oca d’autunno - segnatamente per San Martino - richiede, invece, la soluzione “ar-

rosto”, secondo una tradizione che non è mai andata perduta.

La Corte di PadovaIl Generoso VinoPadova, al pari dell’intero Veneto, è terra di vitigni pregiati e riconosciuti. Cinque sono le aree riconosciute per l’eccellenza delle loro produzioni ed i cui prodotti sono insigniti del marchio DOC: l’area dei Colli Euganei, le campagne di Bagnoli e di Merlara, la corte di Correzzola e la Riviera del Brenta.Tra i molti vini proposti che possono pregiarsi della Denominazione di Origine Controllata vogliamo proporne trevper i quali è possibile riconoscere elementi di tipicità.

Il Rosso dei Colli EuganeiSui Colli Euganei produrre vino è da sempre un’arte, favorita dal-la morfologia delle vigne e dal clima particolarmente propizio: ci troviamo nei colli più a sud del Veneto. In questa zona uno dei vini d’eccellenza è il Rosso Colli Euganei che si ricava da un uvaggio di Merlot (due terzi circa), Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Bar-bera e Raboso veronese. Il colore è rosso rubino in gioventù; invec-chiando acquista riflessi granata, fino a raggiungere il color mattone.L’ odore è gradevolmente vinoso, con profumo tipico, caratteristico, persistente, mentre il sapore è generoso, caldo, rotondo, sapido. La temperatura di servizio è di 18°C. Da giovane si sposa bene con mi-nestre asciutte, bolliti umidi, arrosti di carni bianche e pollame, in-vecchiato accompagna piacevolmente la selvaggina e la cacciagione.

Friularo di BagnoliLa coltivazione della vite nel bagnolese ha origini romane. Nel 954 d.C. il duca longobardo Almerigo donò al Vescovado di Pa-dova il suo “Dominio”, che oggi corrisponde all’intero territorio del comune di Bagnoli di Sopra, zona di produzione del “Bagnoli Classi-co”. Dal XVII secolo i conti Widmann, che acquistarono le proprietà ecclesiastiche, resero famoso nella Serenissima ed all’estero il “vin Friularo”. Questo vino fu decantato da poeti quali Ruzzante, Goldoni e Pastò. Il vin friularo è un monovitigno: deriva da almeno il 90% di vitigni del Friularo e non più del 10% di altri vitigni locali. Il colore è rosso rubino carico, tendente al porpora se giovane; acquista riflessi granati con il prolungato affinamento in bottiglia o nella tipologia “Riserva”.

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Il profumo è vinoso da giovane, tipicamente con sentori di marasca e di violetta con il prolungarsi dell’invecchiamento. Il gusto è secco, austero, giustamente tannico, fresco tendente all’acidulo. Si serve ad una temperatura di 18°/20°C e di 20/22°C la tipologia “Riserva”. Si consiglia l’abbinamento con primi ragutati, cacciagione da pelo, grandi arrosti, insaccati di carne di maiale cotti, brasati, spezzatini, selvaggina, formaggi a pasta dura piccanti.

Moscato Fior d’ArancioIl vino Fior D’Arancio è un vitigno Moscato giallo. È uno spumante di colore giallo paglierino con riflessi dorati, dal profumo persistente, intenso, tipico dell’uva che ricorda i profumi citrini. Dal sapore dolce, equilibrato e piacevolmente aromatico, lo si può trovare nella versione dolce o passito. La temperatura di servizio è di 6°C per lo spumante e di 18°C per il passito.Lo spumante si abbina di preferenza a dolci di pasta sfoglia, focacce e crostate di frutta; il passito preferisce invece la pasticceria secca ed i biscotti.

Nei Colli Euganei la coltivazione dell’olivo ha lasciato, da epoca pre-romana ad oggi, i segni della sua costante presenza, legata alle sue preziose ed insostituibili funzioni ali-mentari ed alle sua valenza culturale. Alcuni di questi, sono facilmente leggibili nel ter-ritorio attraverso le sistemazioni agrarie dei “ronchi olivati”, che modellano importanti paesaggi agrari, risalenti al periodo gallo-romanico e negli antichi fabbricati rurali, che hanno ospitato parte della storia olivicola euganea. Attualmente si possono ancora ammirare i torchi di legno e le grosse macine di pie-tra, presenti nel Frantoio storico di Valnogaredo, risalente al 1600. L’olio Extra Vergine d’Oliva prodotto nell’areale dei Colli Euganei deriva unicamente dal territorio dei 15 comuni, sottoposti a tutela dell’Ente “Parco Regionale dei Colli Euganei” integralmente inserito, nella più ampia delimitazione geografica della Denominazione d’Origine Protet-ta, (DOP) “Olio Extra Vergine di Oliva Veneto Euganei e Berici”. Il suo colore è tipicamente verde oro, è un prodotto delicatamente fine, ottenuto con estra-zione a freddo, generalmente confezionato non filtrato, dopo accurate decantazioni.Ottimo per cuocere, friggere e amalgamare, gli ingredienti di quasi ogni piatto della tradi-zione mediterranea, in particolare pesce e pasta in genere, diventando insuperabile come condimento a crudo.

Il Prezioso Olio

La tavola dell’ospitalità padovana

> L’inverno vi propone: • I Radicchi • Il Prosciutto di Montagnana

Il Radicchio: Padova crocevia dell’eccellenzaPadova esprime una sua vocazione proprio nella produzione del ra-dicchio: nel suo territorio vengono principalmente coltivate tutte le varietà di questo che ormai è una bandiera della produzione veneta. Padova ha saputo quindi far sintesi dell’eccellenza veneta. Il radicchio è gusto e bellezza, povero di calorie ma ricco di ele-menti nutrizionali e digestivi.

Il Radicchio Variegato CastelfrancoIl Radicchio Variegato Castelfranco è una delle preziose delizie in-vernali che si producono nella provincia di Padova. Il colore bianco-crema presenta variegatura distribuita in modo equilibrato su tutta la foglia di tinte diverse che vanno dal viola chiaro al rosso violaceo e al rosso vivo. Le foglie hanno un sapore che va dal dolce all’amarognolo, molto delicato. Disponibile nei mesi tra novembre e marzo viene im-piegato sia in insalata che cotto per preparare fantasiose ricette.

Il Radicchio Rosso Precoce TrevisoSi presenta con cespo voluminoso, allungato, ben chiuso, corredato da modeste porzioni di radice. Le foglie sono caratterizzate da una nervatura principale molto accentuata di colore bianco che si dirama in molte piccole penninervie nel rosso intenso del lembo fogliare notevolmente sviluppato. Le foglie hanno sapore leggermente ama-rognolo e consistenza mediamente croccante.

Il Generoso Vino

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Il Radicchio Rosso Tardivo TrevisoGermogli regolari, uniformi e dotati di buona compattezza; fo-glie serrate, avvolgenti che tendono a chiudere il cespo nella par-te apicale, cespo corredato di una porzione di radice di lunghez-za proporzionale alla dimensione del cespo. Il lembo fogliare è rosso vinoso intenso con nervature secondarie appena accennate, costola dorsale completamente bianca e croccante nella consi-stenza.

Il Radicchio Rosso ChioggiaCaratteristica peculiare della tipologia “Rosso Chioggia” è la vi-cinanza della zona di coltivazione al mare: le particolari condizio-ni climatiche hanno conferito al “radicio ciosotto” caratteristiche del tutto particolari. Il Radicchio Rosso di Chioggia si presenta con cespo ben chiuso e di forma sferica medio piccola. Il colore è caratterizzato da una nervatura principale bianca che si dirama in molte penninervie nel rosso intenso del lembo fogliare.

Il Radicchio Rosso VeronaOriginario della provincia di Verona il “Radicchio Rosso Vero-na” può essere di tipo sia precoce che tardivo. La nervatura del cespo è di colore bianco mentre le foglie assumono la tipica co-lorazione rosso scuro favorita dalle basse temperature. La forma del cespo è di grumolo compatto.

I piatti della tradizioneI Radicchi sono estremamente presenti nelle proposte culinarie

padovane divenendo sia elemento principale che complemen-tare. Il gusto morbido ed amarognolo è esaltato nel risotto al

radicchio, preparazione che sempre più sta rappresentando la dignità e l’eccellenza della cucina veneta.

Il Radicchio: Padova crocevia dell’eccellenza

> La Primavera vi propone: • Gli Asparagi

L’AsparagoLa provincia di Padova è il principale produttore di asparagi sia per la tipologia bianca che per la verde. L’asparago bianco è ottenuto in terreni preparati a prose e i turioni vengono raccolti prima dell’emergenza, a differenza della tipologia verde raccolta quando i turioni sono emersi per circa 30 centimetri dal terreno di coltivazione. La colorazione verde è dovuta all’emergenza ed alla formazione di clorofilla per esposizione alla luce solare. La raccolta dell’asparago sia bianco che verde avviene tra inizio aprile e fine maggio/inizio giugno.

I piatti della tradizioneL’asparago, nella sua breve apparizione primaverile, accompagna il permanere a tavola in modo molto semplice ma diffuso. L’umiltà delle Uova e Asparagi e la delicatezza del Risotto con gli asparagi

(sia bianchi che verdi) non mancano mai sia nelle proposizioni commerciali che nelle tavole delle famiglie di tutta la provincia.

Il Prosciutto di Montagnana, paladino della dolcezzaOltre che per le suggestioni medioevali, Montagnana è famosa in tutto il mondo anche per i prosciutti, una tradizione che affonda le radici nelle stesse tradizioni rurali della sua pianura e che gli abitanti dell’an-tica cittadina veneta continuano orgogliosamente a chiamare prosciut-to crudo “dolze” di Montagnana.Il sapore dolce, la morbidezza, il colore rosato e l’inconfondibile pro-fumo garantiscono la delicatezza di un prodotto fatto con amore e ri-conosciuto per la Denominazione di Origine Protetta e la cui tutela è garantita dal Consorzio del Prosciutto Veneto Berico-Euganeo, che ha sede a Montagnana.

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La tavola dell’ospitalità padovana

> L’Estate vi propone: • I Formaggi

Ancora una volta Padova esprime una sua vocazione nella pro-duzione del formaggi: nel suo territorio, soprattutto nelle zone a nord della provincia, vengono prodotti alcuni tipi di formaggi tra i più ricercati della nostra regione e cioè il Grana Padano.Il Grana PadanoIl Grana Padano è un formaggio di tradizione millenaria diffuso in gran parte dei territori della pianura Padana. L’intera provincia di Padova rientra nell’area di produzione tipica del Grana Pa-dano. Ogni caseificio è identificabile da un numero posto sulla forma. È ideale sia come formaggio da tavola che da grattugia e insostituibile in quanto riunisce in sé tutte quelle caratteristiche che concorrono ad esaltare i sani sapori della cucina veneta. Il Grana Padano si fregia del marchio di tutela Europeo DOP dal giugno 1996.L’AsiagoLa zona classica di produzione è l’alta padovana e i sette co-muni dell’Altopiano omonimo dove alcune mandrie padovane vengono ancora oggi portate all’alpeggio. Dal 1996 il formaggio Asiago vanta il riconoscimento comunitario della DOP. Esistono due tipologie di Asiago, ottenute a partire dal latte vaccino semi-grasso con differenti tecniche casearie: Pressato e d’Allevo.Il MontasioIl Montasio deve il proprio nome all’omonimo Altopiano del Friuli, ma anche la provincia di Padova è riconosciuta nel disci-plinare di produzione come zona idonea a produrre questo for-maggio a Denominazione di Origine Protetta.Il Montasio è ottenuto con latte vaccino intero e assume caratte-ristiche diverse a seconda del grado di stagionatura. Il sapore passa nel contempo da dolce a leggermente piccante.

Il Formaggio: Padova crocevia dell’eccellenza

La ristorazione nel percorso verso l’eccellenzaLo stesso marchio contrassegna i ristoranti che, nel percorso ver-so l’eccellenza, si impegnano a proporre, pur nella diversità della propria offerta, piatti della vecchia e nuova tradizione padovana, ad utilizzare prodotti alimentari della provincia e a promuovere un adeguato servizio all’ospite.

Un impegno verificato a garanzia dell’ospite:I ristoranti che possono fregiarsi del marchio sono verificati da un ente di certificazione, internazionalmente riconosciuto, sulla base di un ri-goroso disciplinare i cui punti salienti sono:

• partecipazione ad una formazione annuale a garanzia della qualità dell’offerta e del servizio;

• formazione del personale di sala in modo da dare informazioni su piatti, prodotti e vini della tradizione padovana, sugli ingredienti dei piatti in modo da rapportarsi al meglio con gli ospiti in caso di richie-ste di informazioni;

• strutturare menu stagionali in modo tale da proporre, chiaramente identificati:

- per ogni sezione del menu almeno un piatto tipico legato alla vecchia e nuova tradizione padovana, costruito su un ingrediente principale sicuramente padovano con l’elencazione dei produttori padovani che riforniscono l’esercizio;

- almeno altri quattro ingredienti principali di produzione padovana utilizzati per la preparazione di altri piatti;

• offrire una carta dei vini che riservi uno spazio specifico ad almeno 7 etichette del territorio padovano (tra vini bianchi, rossi e da dessert, con almeno un’etichetta per ciascun tipo);

• dimostrare di identificare chiaramente nel menu gli eventuali piatti aventi ingredienti autoprodotti (ad es. pasta, pane e dolci, salumi fatti in proprio, ecc.);

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• impegnarsi ad effettuare una parte significativa degli acquisti di prodotti alimentari da pro-duttori padovani, eventualmente anche per il tramite di distributori commerciali fornitori abituali del ristorante;

• partecipare ad almeno due eventi collettivi all’anno legati alla tipicità e alla tradizione, dove viene servito unicamente un menu legato al territorio e all’ingrediente a tema;

• rendersi disponibile ad accettare, nei giorni di apertura del ristorante, le visite di un or-ganismo di ispezione incaricato (anche se preannunciate con breve anticipo) e di rendere disponibile all’organismo di ispezione stesso qualsiasi informazione e/o documentazione, nonché di dare la possibilità di accedere a magazzini e frigoriferi allo scopo di verificare la conformità ai requisiti.

Controllo della qualità dei prodotti locali acquistatiPer promuovere l’eccellenza della tipicità garantita, i ristoratori forniscono una valutazione sui prodotti locali acquistati con i nominativi dei produttori, in modo da condividerli con risultati positivi.

La ristorazione nel percorso verso l’eccellenzaI ristoranti della tradizione della provincia di PadovaAi PratiVia Prati 76/c - VigonzaTel. 049 8097408 - Fax 049 [email protected]

Al PalazzonVia Cà Onorai 2 - Galliera VenetaTel. 049 5965020 - Fax 049 [email protected]

Al PirioVia Pirio 10 - TorregliaTel. 049 5211085 - Fax 049 [email protected]

Antica Trattoria Ballotta dal 1605Via Carromatto 2 - TorregliaTel. 049 5212970 - Fax 049 [email protected]

Bastioni del MoroVia Bronzetti 18 - PadovaTel. 049 8710006 - Fax 049 [email protected]

BoccadoroVia della Resistenza 49 - Noventa PadovanaTel. 049 625029 - Fax 049 [email protected]

Da GiovanniPiazza XXIX aprile 213 - S. Giorgio in BoscoTel. 049 5994010 - Fax 049 [email protected]

Hostaria San BenedettoVia Andronalecca 13 - MontagnanaTel. 0429 800999 - Fax 0429 [email protected]

In Corte dal CapoVia Padova 38 - ConselveTel. 049 5384021 - Fax 049 5384021

La BulescaVia Fogazzaro 2 - RubanoTel. 049 8975297 - Fax 049 [email protected]

La FamigliaViale Melzi 7 - CorrezzolaTel. 049 9760059 - Fax 049 9760059

La MontanellaVia dei Carraresi, 9 - Arquà PetrarcaTel. 0429 718200 - Fax 0429 [email protected]

La MontecchiaVia Montecchia 12 - Selvazzano DentroTel. 049 8055323 - Fax 049 [email protected]

La Tavolozza Via Boschette 2 - TorregliaTel. 049 5211063 - Fax 049 [email protected]

Locanda AuriliaVia Aurelia 27 - LoreggiaTel. 049 9300677 - Fax 049 [email protected]

Piazza Insurrezione 1/a 35137 PADOVA Tel. + 39.049.8208333 Fax + 39.049.8208318 www.promopadova.it [email protected]

MeridianaVia Jacopo da Corte 45 - Piove di SaccoTel. 049 5842275 - Fax 049 [email protected]

MontegrandeVia San Giorgio 17 - RovolonTel. 049 5226248 - Fax 049 [email protected]

NerodiSeppiaVia San Francesco 161 - PadovaTel. 049 [email protected]

Taverna AzzurraVia Rocca Pendice 15 - Abano TermeTel. 049 667210 - Fax 049 [email protected]

Val PomaroVia Scalette 19 - Arquà PetrarcaTel. 0429 718229 - Fax 0429 [email protected]

I ristoranti della tradizione della provincia di Padova