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Mercato ETF Semestre record per gli ETF, cresce la voglia di emergenti 2 Nuove emissioni Nel cuore della Cina con gli ETF. Arriva il primo replicante sull’MSCI China A 4 Focus Banca IMI Mercati, tutti in altalena appassionatamente 6 ETF in cifre ETF Plus: migliori, peggiori e più scambiati a uno e sei mesi 9 Pillole ETF Lyxor amplia la propria gamma di ETF sulle mid e small cap 3 10 Commento agli ETF Semestre avanti tutta per gli ETF su India e Indonesia Nel cuore della Cina NUMERO 168 - 0 8 - 08 LUGLIO 2014 È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!

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Mercato ETFSemestre record per gli ETF, cresce la voglia di emergenti

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Nuove emissioniNel cuore della Cina con gli ETF. Arriva il primo replicante sull’MSCI China A

4

Focus Banca IMIMercati, tutti in altalena appassionatamente

6

ETF in cifre ETF Plus: migliori, peggiorie più scambiati a uno e sei mesi

9

Pillole ETFLyxor amplia la propria gamma di ETF sulle mid e small cap

3

10Commento agli ETFSemestre avanti tutta per gli ETFsu India e Indonesia

Nel cuore della Cina

NUMERO 168 - 08 - 08 LUGLIO 2014

È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis!

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MERCATO ETFa

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Mai così bene negli ultimi 5 anni. Nel secondo trimestre l’industria degli ETF ha messo il piede sull’accelerato-re con afflussi per oltre 90 miliardi di dollari, segnando il miglior trimestre dal 2009. Poderosa crescita che ha portato il totale delle masse gestite ai nuovi livelli re-cord. Secondo quanto riportato dal Global ETF and ETP industry insights report di ETFGI a fine giugno gli asset risultano pari a 2,64 mila miliardi di dollari. Considerando i primi 6 mesi dell’anno gli afflussi sono stati pari a 126,6 miliardi, superando il precedente record semestrale che risaliva al 2012. A trainare la crescita, soprattutto a giugno, sono stati ancora una volta gli afflussi sui replicanti legati a Wall Street, ma importanti afflussi sono arrivati da tutte le principali asset class con red-

dito fisso, azionario europeo, azionario giapponese ed equity globale ex-Usa che sono stati i contributori mag-giori nei primi sei mesi dell’anno. Semestre boom confermato anche dai dati dell’ETP Lan-dscape – Industry Highlights di BlackRock che rimarca come gli afflussi da inizio anno sono stati superiori di ben il 25 per cento rispetto all’analogo trimestre del 2013. La parte del leone ancora una volta l’hanno fatta i flussi sui prodotti azionari, che superano gli 80 mld (82,6 mld) nel primo semestre con 30,9 miliardi sull’equity Usa e 21 mld

su quello europeo. Nono-stante la frenata di giu-gno, con solo +0,4 mld, il reddito fisso ha archiviato il semestre con afflussi

per 40,3 mld rispetto ai soli 17,8 mld di tutto il 2013. A giugno boom di afflussi su Wall Street ed emergenti Nel corso del secondo trimestre dell’anno si è progressi-vamente accentuato il ritorno di fiamma sugli ETF emer-genti che con l’avanzata dell’ultimo mese hanno riportato in territorio positivo il saldo 2014 dopo un inizio d’anno alquanto difficile. “Agli investitori hanno investito molto in esposizioni azionarie con i mercati emergenti e gli Usa che costituiscono le allocazioni preferite - commenta De-borah Fuhr, Managing Partner di ETFGI - . A livello inter-nazionale, i mercati sviluppati hanno guadagnato il 2% e i mercati emergenti sono in crescita del 4%. L’andamento positivo del mercato azionario ha contribuito a migliorare la fiducia degli investitori nel corso del primo semestre”.

Semestre record per gli ETF, cresce la voglia di emergenti

iShares supera i 1.000 mld $ di masse gestite Asset oltre la soglia dei 1.000 miliardi di dollari per iShares. L’emittente di ETF leader a livello globale ha chiuso il secondo trimestre dell’anno superando tale soglia e portando a +351 mld di dollari le masse gestite negli ultimi due anni con una quota di mercato del 37,9%. Da inizio anno iShares risulta anche l’emittente con maggiore raccolta netta (38 miliardi), seguita da Vanguard con 34,7 mld, First Trust con 6,51 mld e Nomura AM con 4,66 mld.

Finale della prima metà dell’anno in crescendo

per l’industria degli ETF. A fare da traino sono gli affl ussi sui

mercati sviluppati, ma risale l’interesse

sugli emergenti

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NEWS DAL MONDO ETF

News

Deutsche Asset& Wealth Management

Prima dell’adesione leggere il documento di quotazione, il prospetto ed il KIID del comparto rilevante.Avvertenze – Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Turati 27, 20121 Milano e sul sito www.dbxtrackers.com. db x-trackers è un marchio commerciale di proprietà di Deutsche Bank AG. Gli ETF descritti nel presente opuscolo informativo sono azioni di db x-trackers, una società d’investimento costituita ai sensi del diritto lussemburghese nella forma di Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Deutsche Bank AG e lo sponsor degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. Le informazioni contenute nel presente documento sono destinate esclusivamente all’utilizzo in Italia. La pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. Deutsche Asset & Wealth Management racchiude in sé tutte le attività di asset management and wealth management condotte da Deutsche Bank AG e dalle sue filiali e succursali. Deutsche Asset & Wealth Management fornisce prodotti e servizi alla propria clientela tramite una o più soggetti giuridici che possono essere indentificati dai clienti all’interno dei contratti, accordi, materiali di offerta o altra documentazione pertinente a tali prodotti o servizi.

Internet: www.dbxtrackers.it Numero verde: 800 90 22 55

ISIN TER Dividendi Replica

LU0875160326 1,10% Distribuzione Diretta

Il primo ETF fisico in Europa sull’indice di azioni A cinesi CSI300db x-trackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR)

ETF Securities lancia a Londra 5 nuovi ETP su panieri di valute ETF Securities ha lanciato la prima serie di ETP sui panieri di valute sulla London Stock

Exchange e dal 14 luglio replicherà il lancio sulla Deutsche Boerse. La nuova gamma di ETP sui panieri di valute comprendono 4 panieri tattici di valute e 1 paniere strategico di valute. I panieri di valute tattici sono offerti sia con ETP in versione rialzista che ribassista. L’ETF Securities US Dollar G10 Basket, l’ETF Securities Euro G10 Basket e l’ETF Securities Pound Sterling Basket sono basati su un indice Morgan Stanley progettato per seguire le performance, rispettivamente del dollaro americano e della sterlina britannica, contro le valute G10. L’ETF Securities Commodity Currency Basket è basato su un indice Morgan Stanley realizzato per replicare le performance delle valute le cui economie dipendono pesantemente dall’esportazione di commodity (dollaro australiano, il dollaro della Nuova Zelanda, la corona norvegese e il dollaro canadese). Il paniere strategico di valute, l’ETF Securities Multi-FX Basket, è invece basato su un indice Morgan Stanley progettato cogliere opportunità di rendimento tra una selezione di valute G10 contro il Dollaro statunitense.

Ubs porta a Londra due nuovi ETF azionari UBS Global Asset Management ha quotato sulla Borsa di Londra due nuovi ETF azionari.

L’UBS MSCI Europe ex-UK OICVM ETF fornisce esposizione ai titoli azionari dei 14 principali mercati dell’Europa continentale, mentre l’UBS FTSE 250 OICVM ETF si rifà alle società a media capitalizzazione del Regno Unito. Il primo ETF presenta un TER dello 0,20%, mentre il Ter del secondo è pari allo 0,25%.

Lyxor amplia la gamma di ETF su small e mid cap Lyxor Asset Management ha ampliato la sua gamma di ETF azionari con il lancio di sei

nuovi ETF small e mid cap diventando l’unico gestore ad offrire un’esposizione ai titoli di società a media capitalizzazione francesi, italiane e spagnole. L’emittente francese ha quotato sul NYSE Euronext i seguenti prodotti: LYXOR UCITS ETF MSCI Europe Small Cap; LYXOR UCITS ETF MSCI Europe Mid Cap; LYXOR UCITS ETF MSCI EMU Mid Cap; LYXOR UCITS ETF Germany Mid-Cap MDAX; LYXOR UCITS ETF FTSE Italia Mid Cap; LYXOR UCITS ETF IBEX Mid. “In un momento in cui i dati segnalano un miglioramento del contesto economico e l’opportunità per l’Europa di beneficiare dell’azione della BCE e di riforme strutturali, riteniamo appropriato proporre soluzioni ad alto beta che colgano la performance dei titoli di società a bassa e media capitalizzazione”, ha commentato Marlene Hassine, Head of ETF research presso Lyxor.

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NUOVE EMISSIONIa

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La Cina guarda al futuro aprendo sempre più le porte agli investitori esteri. In attesa che lo storico sorpasso ai danni degli Stati Uniti come prima economia mondiale si concretizzi, Pechino non è più ossessionata dalla necessità di mantenere ritmi di crescita economica record con una graduale transazione verso un modello di sviluppo tipico di un Paese avanzato. Intanto si implementa anche una graduale liberalizzazione valutaria con la transizione da un’economia basata principalmente sull’export a una più orientata ai consumi interni.Quest’anno il Pil cinese potrebbe segnare il tasso di crescita più basso dal 1990 poco sopra la soglia del 7%. Anche l’eventuale mancato raggiungimento del target del +7,5% non sembra per il momento preoccupare le autorità cinesi che sono chiamate a mediare le misure di stimolo economico con quelle

volte al contenimento del rischio di una bolla immobiliare. La politica monetaria rimane comunque espansiva e anche gli investimenti pubblici sono in accelerazione al fine di sostenere l’urbanizzazione e la modernizzazione del Paese.

Buone indicazioni dal Pmi in attesa del PilIn attesa dei dati relativi al secondo trimestre dell’anno in arrivo tra una settimana (16 luglio la lettura del Pil), buone indicazioni sono pervenute dal sentiment dei direttori degli acquisti del manifatturiero cinese, con l’indice Pmi salito a giugno ai massimi da inizio anno a quota 51 punti. A questo si aggiunge l’incremento dei consumi del Dragone stimato all’11,2% annuo dagli esperti dell’Economist intelligence unit (Eiu). Ottimismo sulla seconda metà dell’anno per la Cina da parte della Banca Mondiale che vede nei prossimi

trimestri un’accelerazione economica grazie a consumi robusti, una ripresa della domanda esterna e le nuove misure a sostegno della crescita, tra cui investimenti in infrastrutture e incentivi fiscali per le piccole e medie imprese”. La World Bank lo scorso mese ha stimato un +7,6% del Pil nel 2014 e del 7,5% nel 2015. “Elemento chiave della crescita futura sarà il processo di urbanizzazione – rimarca Simona Gambarini, associate director of

Nel cuore della Cina con gli ETF. Arriva il primo replicante sull’MSCI China AA Piazza Affari il

primo ETF europeo sull’indice MSCi

China A. Rispetto ad altri indici presenta

una maggiore diversificazione

e un’esposizione più contenuta sui

finanziari

Caratteristiche del nuovo ETF sulle A-Shares cinesi Nome ETF ETFS-E Fund MSCI China A GO UCITS ETF

Categoria Azionario Cina

Codice di negoziazione CASH

Codice Isin IE00BHBFDF83

Armonizzato Sì (UCITS IV)

Indice di riferimento MSCI China A

Valuta dell'ETF Euro

Costi totali annui (TER) 0,88% l’annoDividendi / Interessi Capitalizzati

Fonte: ETF Securities

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NUOVE EMISSIONIa

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research per ETF Securities – con Pechino che ha a disposizione un ampio margine di manovra per un ulteriore stimolo fiscale, il rapporto debito/Pil è molto basso e le riserve valutarie molto elevate”. Prospettive economiche moderatamente positive per la restante parte dell’anno che stanno contribuendo al rimbalzo del mercato azionario. Da inizio maggio l’indice Msci China segna un progresso di oltre l’8% con il saldo da inizio anno tornato sulla parità.

A Milano il primo ETF a replica fisica sull’Msci China A La progressiva liberalizzazione del mercato dei capitali promette di attirare nuovi investitori in Cina. In tal senso tra le novità dell’ultimo anno c’è la possibilità di accedere indirettamente a una porzione di mercato precedentemente preclusa agli investitori esteri quali le azioni classe A. Di questa possibilità beneficiano anche gli ETF con la possibilità ora di proporre strumenti a replica fisica di indici composti da A-Shares cinesi. A gennaio a fare da apripista sono stati il Csop Source Ftse China A50 Ucits ETF e il db x-trackers Harvest CSI300 Index UCITS ETF (DR), entrambi a replica fisica su indici A-Shares ed entrambi tra i migliori ETF per afflussi da inizio anno (rispettivamente +368 mln $ e +198 mln al 30/6/2014).Settimana scorsa si è aggiunto l’ETFS-E Fund MSCI China A GO UCITS ETF, novità proposta da ETF Securities in partnership con E Fund. E’ il primo ETF in Europa sull’indice Msci China A. “Con l’accelerazione dell’apertura del mercato azionario cinese, gli investitori stanno cercando un maggiore accesso alla regione, e l’indice MSCI China A fornisce una base per i prodotti passivi legati al mercato A-share”, ha spiegato Deborah Yang, Managing Director and Head of the MSCI Index Business in EMEA and India. L’ETFS-E Fund MSCI China A GO UCITS ETF,

quotato anche su Borsa Italiana, è il primo ETF ad essere lanciato sulla piattaforma di ETF Securities CANVAS dalla sua apertura settembre 2013. Durante il 2014 è previsto il lancio di altri prodotti. Il metodo di replica del nuovo ETF è fisico e non viene effettuata attività di prestito titoli.

Minor esposizione ai finanziari Rispetto ad altri indici sulle azioni classe A cinesi, l’MSCI China A presenta una maggiore diversificazione in virtù dei 462 titoli presenti rispetto ai 300 del CSI 300 e i soli 50 del Ftse China A50. Minore concentrazione che porta anche a un’allocazione settoriale più equilibrata: il comparto finanziario pesa per il 33% rispetto al 38% nel CSI 300 e al 64% del Ftse China A50; aumenta così il peso di altri settori, in particolare gli industriali (16%) e quello dei beni di consumo discrezionali (12%). Le azioni

China A, come misurato dall’indice MSCI China A, sono ora vicine al minimo del loro valore (in termini di rapporto prezzo/utili) dal momento più nero della crisi finanziaria globale nel 2008. Il P/E risulta poco sopra 10. “A questi livelli le azioni cinesi appaiono decisamente sottovalutate - rimarca Simona Gambarini - considerando anche le valutazioni tirate a cui viaggia invece Wall Street e i fondamentali

economici che vedono da un lato la Cina crescere al ritmo del 7% e gli Usa invece reduci da un Pil in calo nel primo trimestre 2014”. Da ricordare che gli ETF sulle azioni A sono esposte al rischio cambio con l’ETF quotato in euro, l’indice sottostante in dollari Usa e le azioni dell’indice in Renminbi. Gli investitori beneficiano quindi di un eventuale apprezzamento del renminbi.

Cosa sono le A-Shares?Le azioni di classe “A” cinesi sono quotate sulle borse di Shanghai e Shenzhen in Renminbi cinesi e rappresentano il segmento di azioni cinesi più ampio. Attualmente sono circa 2.500 le azioni di tipo “A” e soltanto un centinaio quelle di tipo “B” quotate in dollari Usa (Shanghai) o dollari di Hong Kong (Shenzhen) e 178 azioni di tipo “H”, quotate sulla Borsa di Hong Kong. Solo gli investitori stranieri designati dall’Authority Cinese come Qualified Foreign Institutional Investors (QFII) o Renminbi Qualified Foreign Institutional Investors (RQFII) possono investire in azioni “A”.

P/E a Confronto (24/06/2014)

Fonte: Bloomberg, ETF Securities

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Russia RTSStandard

HangSeng

ChinaMSCI AShare

Korea StockExchange

BrazilBovespa

India Nifty USS&P 500

TaiwanStock

Exchange

IndonesiaJakarta

CompositeIndex

Due replicanti sulle A-shares cinesi

lanciati a inizio anno figurano tra gli ETF

con maggiori afflussi a livello globale nella prima metà del 2014

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FOCUS BANCA IMI Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio PodcastL’APPROFONDIMENTO

DI BANCA IMI

Mercati, tutti in altalena appassionatamenteLa liquidità garantita dalla BCE si conferma un driver fondamentale per l’andamento del mercato azionario europeo: “la politica del rigore” è stata decisamente bocciata da parte degli elettori e ora la Banca centrale è più che mai legittimata a sostenere l’economia a scapito dell’austerità. A questo si aggiunge una timida apertura della Germania verso una maggior flessibilità nel Patto di Stabilità. Inoltre, la mancanza di alternative attraenti sostiene gli investimenti a maggior rischio come l’azionario. Di contro, alcuni dati macro dell’eurozona inferiori alle attese e le tensioni geopolitiche presenti in vari Paesi innervosiscono gli operatori. Se a Wall Street si assiste a un record dopo l’altro, in Europa, dopo il rally delle scorse settimane, gli indici attraversano una fase di stallo con qualche presa di beneficio; gli operatori guardano con attenzione ai dati per capire la portata della ripresa e alle tensioni geopolitiche in Iraq e Ucraina. I periferici restano fortemente volatili, con repentini cambi di fronte anche a livello intraday. Il FTSE MIB perde forza relativa nel brevissimo, in preda a un’eccessiva volatilità soprattutto sui singoli titoli. Il mercato azionario domestico, in qualità di periferico continuerà a risentire di una maggiore volatilità rispetto agli indici core, alternando fasi di sovraperformance ad altre di ritracciamento anche di una certa entità, pur mantenendo nel medio periodo il trend rialzista in cui è incanalato. Sui fondamentali si ribadisce la view Moderatamente

La liquidità offerta dalla Bce sostiene l’azionario Europa

anche se la volatilità si mantiene

sostenuta tra le Borse periferiche

Positiva sul FTSE MIB. La liquidità garantita dalla BCE, confermata dai nuovi dettagli delle operazioni di T-LTRO, e il processo delle riforme in atto da parte del Governo italiano si confermano driver di rilievo. In merito alle riforme, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), vista la ripresa fragile e la disoccupazione così elevata, invita il Governo italiano a definire rapidi e coraggiosi interventi di politica economica, che apportino cambiamenti strutturali e profondi per un Paese più dinamico e capace di attrarre imprenditori

innovativi. Una voce importante per il nostro mercato resta quella delle esportazioni, con la domanda di prodotti italiani in aumento per il quinto mese consecutivo pur in un momento in cui numerosi mercati extra-UE rallentano gli acquisti, per effetto del calo della domanda interna o di tensioni geopolitiche. Pur rimanendo su livelli elevati rispetto a quelli pre-crisi, il premio al rischio sta gradatamente scendendo e al momento è pari all’8,1%, dall’8,7% di fine 2013. L’eventuale proseguimento della convergenza verso i

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FOCUS BANCA IMI Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio PodcastL’APPROFONDIMENTO

DI BANCA IMI

valori dell’Eurostoxx pari al 7,1% dovrebbe consentire un nuovo apprezzamento delle quotazioni. A livello globale i rischi si concentrano nelle tensioni geopolitiche presenti in vari paesi, nel rallentamento del ritmo di crescita in alcuni Paesi emergenti, nei risultati non brillanti dei gruppi europei e in qualche dato macro inferiore alle attese. In merito ai conflitti geopolitici, alla già difficile situazione in Ucraina si aggiungono la violenze in Iraq. Relativamente al temuto rallentamento del ritmo di crescita in Cina il premier cinese Li Keqiang ha confermato un’economia in aumento del 7,5%, a fronte di un’inflazione che non dovrebbe superare il 3,5%. Il Governo non incorrerà in stimoli robusti ma adotterà interventi mirati per garantire gli obiettivi di crescita.Relativamente ai fondamentali dell’Euro Stoxx, salgono leggermente i multipli di utili per l’anno in corso a 15,6x e vengono riviste lievemente al ribasso le attese di aumento degli utili da parte del consenso a 19,04%, confermando un rapporto crescite/multipli (PEG) inferiore all’1. Le attese di crescita del PIL per l’anno in corso sono pari all’1,1%, sostenute dalle esportazioni, alle quali si aggiunge un debole recupero della domanda interna. A livello settoriale europeo, si ribadisce positività sugli Industriali: il comparto resta poco sotto i massimi assoluti registrati lo scorso gennaio, risentendo nel brevissimo di IFO, ZEW e produzione industriale inferiori alle attese. Nei prossimi mesi le nuove decisioni della BCE a sostegno della crescita economica dovrebbero generare effetti positivi sul settore. Sui fondamentali si conferma il buon rapporto crescite/multipli. Recuperano forza relativa le Utilities, che sembrano aver ormai pienamente scontato il rallentamento degli utili atteso dal consenso per quest’anno rispetto all’anno precedente. Fase di stallo

Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (€)Valore P/E (x) Var. EPS % PEG

2013E 2014E 2015E 2013E 2014E 2015E Media2014-15E

(P/E 14E su var.EPS 2015E)

Euro Stoxx 327,74 17,61 15,60 13,36 3,56 19,04 16,81 17,93 0,93 Euro Stoxx 50 3.252,31 14,94 14,66 12,84 -3,26 12,50 14,20 13,35 1,03 Stoxx 600 341,94 16,33 15,49 13,70 5,59 10,01 13,06 11,54 1,19 DAX 9.867,75 15,22 14,16 12,38 -1,68 10,31 14,40 12,35 0,98 CAC 40 4.460,60 16,31 14,85 13,09 6,92 13,34 13,38 13,36 1,11 FTSE 100 6.733,62 15,11 14,30 13,23 -4,47 6,48 8,15 7,32 1,75 Ibex 35 10.966,74 20,01 18,35 15,04 High 29,94 22,04 25,99 0,83 FTSE MIB 21.469,10 20,01 16,64 13,05 2,43 36,44 24,93 30.68 0,67 FTSE All Share 22.769,35 20,32 17,00 13,25 -2,17 38,56 25,96 32.26 0,65 SMI 8.581,96 17,02 16,94 15,16 12,62 2,63 11,72 7,18 1,45 S&P500 1.959,53 16,99 16,46 14,79 5,24 7,47 11,35 9,41 1,45 NASDAQ Composite 4.379,76 24,21 21,37 17,94 5,48 17,89 18,96 18,42 1,13 Dow Jones Industrial 16.867,51 15,53 15,08 13,89 3,83 6,88 8,54 7,71 1,76 Nikkei 225 15.266,61 21,04 17,85 16,00 37,79 21,25 11,59 16,42 1,54 Hang Seng 22.866,70 10,64 10,61 9,82 9,64 4,54 8,05 6,29 1,32 Bovespa 53.425,00 11,52 11,65 10,17 High 24,69 14,60 19,64 0,80 RTS Interfax 1.383,02 5,26 5,53 5,31 33,45 2,54 4,26 3,40 1,30

Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con un valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet

per il Lusso, che conferma il trend laterale dopo il recupero dei mesi precedenti. Il settore mantiene multipli a premio e resta soggetto a volatilità, avendo ridimensionato le elevate crescite degli utili degli anni precedenti, che allora giustificavano la sovraquotazione. Moderata positività sull’Energia che recupera forza relativa violando i massimi di periodo, grazie ai rialzi del petrolio sulla scia delle tensioni geopolitiche. Di contro, i prezzi del petrolio elevati impattano negativamente sul Turismo e Tempo libero, che perde forza nel breve. Analizzando il breakdown degli indici, permane Positività sul DAX. L’economia tedesca si conferma in accelerazione e i PMI si mantengono sopra la soglia

di 50, livello spartiacque tra recessione e espansione, anche se gli ultimi indicatori di fiducia come IFO e ZEW hanno deluso le attese. L’indice mostra ancora multipli di utile e di EBITDA a sconto rispetto al benchmark europeo, con crescite degli utili attese a doppia cifra per quest’anno. Nell’ultimo mese l’indice ha recuperato forza relativa rispetto agli altri Paesi core, grazie al contributo positivo dei settori Auto, Chimico e Industriali, che hanno un peso sull’intero indice rispettivamente pari al 18%, 24% e 14,8%. In questo periodo l’indice risente della mancanza di titoli Energetici, che hanno sovraperformato a causa delle tensioni geopolitiche. Il DAX resta in prossimità dei massimi storici del 10 giugno, in un mercato favorito

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L’APPROFONDIMENTODI BANCA IMI

dall’atteggiamento espansivo adottato dalla BCE, ma prudente per le tensioni in Iraq e Ucraina.Gli indici statunitensi restano in prossimità dei massimi di periodo con l’S&P500 sui record assoluti, sulla scia della conferma da parte della Fed di una politica accomodante a lungo. La volatilità resta in prossimità dei minimi storici di fine 2006 e le crisi geopolitiche per il momento non sembrano preoccupare troppo gli investitori. In tale contesto, l’attenzione sembra essere posta sulle indicazioni che emergono dai dati macro, che in questo periodo sono contrastanti. La liquidità sostiene la propensione al rischio sul

mercato, in attesa delle nuove indicazioni sul fronte delle trimestrali, i cui primi risultati sono in calendario a inizio luglio. La Federal Reserve abbassa le aspettative di crescita dell’economia statunitense nel range 2,1-2,3% per l’anno in

corso, mentre conferma quella del 2015 al 3-3,2% e rassicura in merito a una politica monetaria accomodante nel lungo termine. In tale contesto, prosegue il tapering, con la riduzione del programma di acquisto titoli di altri 10 miliardi al mese, portando a 35 miliardi al mese gli acquisti di titoli. Di questo passo, la chiusura del QE3 è attesa per fine ottobre. I verbali confermano che, dopo la frenata invernale dovuta anche a fattori climatici, la crescita si sta riprendendo anche se non coinvolge in modo analogo tutti i settori. Sul fronte occupazionale, si evidenziano miglioramenti a una media di 200mila posti al mese, anche se il tasso di disoccupazione resta

elevato al 6,3%, comunque ai minimi da settembre 2008. La previsione sul timing dei rialzi dei tassi si valuterà seguendo l’evoluzione dei dati sul lavoro e sull’inflazione, attesi rispettivamente al 6,1% e al 2%. I fed fund sono previsti bassi ancora a lungo e stimati poco sopra all’1% a fine 2015 e al 2,5% per fine 2016.

Ci attendiamo il primo rialzo a metà del 2015.Relativamente ai dati macro, sorprendono decisamente al rialzo quelli sul lavoro; la domanda privata appare in netta ripresa, accelerano i consumi e le attività nel settore manifatturiero. L’unica eccezione giunge dalle costruzioni residenziali che si confermano deboli: la richiesta di mutui è calata del 9,2% dopo il precedente aumento del 10,3%, che aveva fatto ben sperare. In termini di PIL, dopo la pausa del 1° trimestre ci aspettiamo un secondo tonico, in aumento del 3,7% t/t annualizzato, con una crescita annua del 2,2% per l’anno in corso e del 3% per il 2015. Per quanto riguarda i fondamentali dell’S&P500, come di consueto permangono P/E e multipli di EBITDA superiori rispetto agli indici europei, giustificati da un’economia a maggior crescita e da attese di aumento dell’EBITDA decisamente più elevate. Al momento, il consenso stima una crescita media degli utili nel 2° trimestre pari al 5,3%, che sale al 7,2% escludendo i Financials (Fonte Bloomberg).A livello settoriale statunitense, confermiamo il giudizio Moderatamente Positivo per l’Energia sulla scia degli apprezzamenti del petrolio dovuti alle tensioni geopolitiche che ne sostengono i prezzi, favorendo la forza relativa del comparto. Riportiamo a Moderatamente Positivo il Tecnologico, che mostra forza relativa, favorito anche dalla revisione al rialzo dell’Outlook per l’esercizio in corso da parte di alcuni importanti gruppi. Recupera forza nel breve l’Auto che si riporta sui massimi pre-crisi, dopo il ritracciamento degli ultimi mesi. Recuperano forza relativa anche le Utilities, dopo il ritracciamento del mese scorso. Il comparto si riporta sui massimi, sulla scia di previsioni di incremento di EBITDA ed EBIT, mentre l’alto indebitamento mantiene su livelli bassi l’aumento atteso degli utili.

A livello globale i rischi si concentrano

nelle tensioni geopolitiche presenti

in vari paesi e nel ritmo di crescita di alcune realtà

emergenti

Page 9: ETF - 168immagini.spystocks.com/immagini/etf/etfnews168.pdfl’industria degli ETF ha messo il piede sull’accelerato-re con afflussi per oltre 90 miliardi di dollari, segnando il

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Europa - Indice EuroStoxx 50

CHIUSURA VARIAZIONE% 3 MESI 6 MESI 12 MESIEurostoxx50 3231 1,88 4,07 22,12Ftse Mib 21273 -1,67 9,62 34,85Dax30 9906 4,46 4,39 24,42Ftse100 6824 3,52 1,50 5,78

Far East - Indice Nikkei

CHIUSURA VARIAZIONE% 3 MESI 6 MESI 12 MESIGiappone 15379 4,84 -5,01 8,54Cina 851 3,46 1,02 15,40Russia 1385 17,13 0,73 9,65Brasile 54056 4,21 6,38 19,36

Usa - Indice S&P 500

CHIUSURA VARIAZIONE% 3 MESI 6 MESI 12 MESIDow Jones 17068 4,72 3,41 11,82S&P 500 1985 6,79 7,63 20,55Nasdaq 3923 10,53 9,62 31,85Russell 2000 1208 3,71 2,53 17,59

Commodity - Indice CRB

CHIUSURA VARIAZIONE% 3 MESI 6 MESI 12 MESICrb 307 -1,37 10,51 7,47Petrolio Wti 104 0,89 12,07 0,32Oro 1317 0,81 7,65 6,83Cacao 409 -19,13 -1,68 -40,73

PREZZO € VOLUMI PER % 1 MESE PER % 6 MESI TREND BT TREND MT

I MIGLIORI A 1 MESE

Etfs Daxglobal Gold Mining G 16,87 9554 15,11 26,18

Rbs Market Access Nyse Arca 72,93 1537 14,20 17,67

Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh 10,865 1286668 7,57 -24,76

Etfx Ftse Mib Super Sh St 2X 23,465 19503 7,56 -25,64

Db X-Trackers Msci Taiwan 16,69 2580 6,71 17,25

I MIGLIORI A 6 MESI

Db X-Trackers Cnx Nifty Ucit 97,54 1369 0,86 31,60

Lyxor Etf Msci Indonesia 98,73 829 2,79 31,25

Db X-Trackers Msci Indonesia 10,80 16904 3,55 31,23

Lyxor Etf Msci India 12,22 151296 1,41 27,64

Amundi Etf Msci India Ucits 383,08 848 0,96 27,63

I PEGGIORI A 1 MESE

Etfx Ftse Mib Leveraged 2X 98,07 5399 -8,25 20,29

Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev 10,78 1825507 -7,90 21,33

Ishares Euro Stoxx Small 28,00 12122 -7,10 0,25 =

Lyxor Etf Stoxx Banks 21,23 48801 -6,36 -2,21 =Db X-Trackers Stxx Eur 600 B 40,41 4136 -6,13 -2,04 =I PEGGIORI A 6 MESI

Etfx Ftse Mib Super Sh St 2X 23,465 19503 7,56 -25,64

Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh 10,865 1286668 7,57 -24,76

Lyxor Ucits Etf Daily Double 41,25 20066 -1,17 -17,98

Db X-Trackers S&P 500 2X Inv 3,8825 291347 -3,12 -17,48

Lyxor Ucits Etf Euro Stoxx 5 10,505 33281 2,54 -15,89 =

I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev 10,78 1825507 -7,90 21,33

Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh 10,87 1286668 7,57 -24,76

Lyxor Etf Ftse Mib 21,69 966990 -3,90 11,35

Ishares S&P 500-Inc 14,50 402258 1,88 7,61

Db X-Trackers S&P 500 2X Inv 3,88 291347 -3,12 -17,48

I PIÙ SCAMBIATI / VALORE Lyxor Etf Ftse Mib 21,69 19897140 -3,90 11,35

Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev 10,78 19340860 -7,90 21,33

Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh 10,87 11366430 7,57 -24,76

Ishares Euro Stoxx 50 Ucits 33,21 5657359 -1,67 6,27 =

Ishares Msci World-Inc 27,45 3361071 1,54 6,77 Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 08/07/2014

La pagina dei numeri di ETF News

Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.

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OSSERVATORIO ETF

La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. Il presente Documento è distribuito per posta elettronica a chi è iscritto ai servizi di newsletter di Finanza.com ed a chi ne ha fatto richiesta, è destinato al pubblico indistinto e non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in una sua parte, senza la preventiva autorizzazione scritta di Brown Editore S.p.a. Qualsiasi informazione, opinione, valutazione e previsione contenute nel presente Documento è stata ottenuta da fonti che gli Editori ritengono attendibili, ma della cui accuratezza e precisione l’editore non potrà essere ritenuto responsabile né possono assumersi responsabilità alcuna sulle conseguenze finanziarie, fiscali o di altra natura che potrebbero derivare dall’utilizzazione di tali informazioni.

Il Commento agli ETFProsegue a ritmo spedito la cavalcata del settore aurifero con gli ETF legati a indici composti da titoli di società attive nel settore dell’oro che segnano rialzi a doppia cifra nell’ultimo mese. Sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana gli strumenti migliori a un mese risultano quindi l’Etfs Daxglobal Gold Mining (+15,11%) e l’Rbs Market Access Nyse Arca Gold Bugs (+14,20%), seguite a distanza dal Lyxor ETF Ftse Mib Daily 2X Short (+7,57%). A sei mesi svettano invece i replicanti che si rifanno agli inidici azionari di India e Indonesia che occupano tutte le prime cinque posizioni della classifica semestrale. In prima posizione il Db X-trackers Cnx Nifty Ucits ETF con un balzo del 31,6%, seguito dal Lyxor ETF Msci Indonesia (+31,25%) e dal Db X-trackers Msci Indonesia (+31,23%). Volgendo lo sguardo ai peggiori dell’ultimo mese spicca il calo degli ETf leva 2 su Piazza Affari. L’Etfx Ftse Mib Leveraged 2X ha ceduto oltre l’8,25%, mentre il Lyxor

Etf Ftsemib Daily Leverage il 7,90%. A sei mesi cali di circa il 25% invece per l’Etfx Ftse Mib Super short 2X e il Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xshort. Tra i prodotti più scambiati per numero di

pezzi spiccano ancora una volta i prodotti legati a Piazza Affari. Il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily Leverage primeggia con una media giornaliera di 1,82 milioni di pezzi. Seguono il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily 2X Short con transazioni medie per 1,28 milioni di pezzi

e poi il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib con scambi per 0,97 milioni di pezzi. Tra i più scambiati per controvalore emerge il Lyxor UCITS Etf Ftsemib con transazioni per 19,9 milioni di euro. Seconda e terza piazza rispettivamente per il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily Leveraged con 19,3 milioni di euro e per il Lyxor UCITS Etf Ftse Mib Daily 2X Short con transazioni per 11,36 milioni di euro.

Si è consolidato a cavallo tra giugno e inizio luglio il rally

degli ETF legati agli indici sulle

principali società aurifere. A sei mesi dominano quelli su

India e Indonesia