giardinaggioindoor numero 0

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    3/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 3

    Numero ZERO - Settembre/Ottobre 2006

    Giardinaggio [email protected]

    Pubblicazione e distribuzione gratuita

    ----------------------------Responsabile di redazione

    Andrea Sommariva

    Caporedattore

    Massone Giada

    RedazioneMassone Giada

    Cantabrina GlaucoManzilli Clementina

    Lodi LidiaRoccatagliata Giustina

    Collaboratori di redazioneNoucetta KehdiWilliam TexierFabio Troya

    Mal LaneAndrea Sommariva

    Christian Cantelli

    ----------------------------

    Contatti:redazione ed informazioni [email protected]

    Pubblicit:[email protected]

    Giardinaggio Indoor una pubblicazionebimestrale a distribuzione gratuita

    edita da Giardinaggio IndoorVia Varenna, 121 R. - 16155 Genova ITALY

    P. Iva 01564900999

    ----------------------------

    I contenuti della pubblicazione sono dipropriet delleditore, nessuna parte dellarivista pu essere utilizzata senza espressoconsenso delleditore. Le opinioni contenute

    nella pubblicazione ed espresse negli articolidai giornalisti partecipanti alla redazione

    sono da considerarsi personali e nonnecessariamente condivise dalleditore.

    SOMM R OSOMMARIO

    EDITORIALE...................................4

    NUOVI PRODOTTI.........................6

    LESPERTO RISPONDE.................10

    LARTE DELLIDROPONICA..........15

    LE TALEE.......................................17

    IDROPONICA O TERRA?..............19

    LORTO IN CITTA..........................24

    LABC DELLIDROPONICA............25

    NEWS ............27

    IDROPONICA: LA STORIA 28

    LA MISURAZIONE DELLEC..........29

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    NU OVI PRO OTTINUOVI PRODOTTI

    HIGROMITENATURAL GARDEN WHOLESALE

    La National Garden Wholesale presenta higromite, un

    medium di concezione innovativa: si tratta di mate-riale estratto da depositi vulcanici in Nord America, inuna zona dove milioni di anni fa si trovava un lago.Le alghe hanno lasciato ingenti quantit di silicati, cheritroviamo in questo substrato e che aiutano le piantea sviluppare un sistema radicale pi forte e sano e acrescere rigogliose.

    E un prodotto assai versatile: pu essere usato inqualunque tipo di coltivazione, mescolato al cocco,alla terra o allargilla, aumentandone la capacit diassorbimento dell acqua e dei nutrienti; ottimo anchenella tecnica a strati, posto in fondo ai vasi.

    Higromite altamente poroso ed capace di assor-bire fino a 150% del proprio peso in acqua, per poirilasciarla gradualmente: questo elimina qualsiasi ri-schio di sovrairrigazione; inoltre la porosit favoriscelaerazione.

    Si tratta di un substrato completamente riutilizzabi-le, che mantiene le sue caratteristiche inalterate neltempo, sterile e non contiene batteri, semi estraneio malattie, ma rilascia attivamente microelementiutili.

    BIOSEVIA

    GENERAL HYDROPONICS EUROPE

    BIOPONICABrevetto internazionale n 05.11569, 15/11/05

    100% IDROPONICAORGANICA

    Per molti anni i ricercatori di GeneralHydroponics hanno studiato inten-samente con prove sperimentali epratiche la via organica allidroponica

    e grazie al lavoro svolto da WilliamTexier nel 2004 si giunti oggi nel2006 ad avere un prodotto prontoalluso, semplice ed efficace per col-tivare con i vantaggi tecnici dellidro-ponica e la genuinit del risultatobiologico: BIOSEVIA infatti rispondeal regolamento europeo N 2092/91sulla coltura biologica.

    Nutrimento per le piante 100% or-ganico, adatto sia alla coltura bio-logica in terra che come nutrimento

    biologico per colture idroponiche.

    La sua formula speciale studiataper essere solubile al 100% in acquasenza lasciare tracce e odori nocivi,principale problema dei tradizionalifertilizzanti organici in coltura idro.

    Non lascia quindi depositi nei goccio-latori n intasa il sistema di pompag-gio, si degrada molto velocemente

    impedendo cos la prolificazione dibatteri patogeni nella riserva.

    Contiene acidi umici che miglioranola salute della pianta.

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    R SSEGN DELLE PI INTERESS NTI NOVIT SUL MERC TORASSEGNA DELLE PI INTERESSANTI NOVIT SUL MERCATO

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    BUDLINKHYDROPONIC GENERATIONS

    Dopo anni di ricerca nasce Budlink,un pratico prodotto in grado di for-nire alle vostre piante i silicati chenecessitano, direttamente in formaliquida. Una soluzione concreta al-lannoso problema della mancanzadi questi elementi, che abbondanonel terreno ma che tanto difficileapportare correttamente in idropo-nica.I silicati aiutano la pianta a difen-dersi dagli insetti e dai batteri, in-tegrandosi nelle pareti delle cellulemigliorandone e rinforzandone la

    struttura.

    Aiutano inoltre ad evitare nocivi ac-cumuli di nutrienti nei tessuti e a ri-durre la perdita dellacqua attraver-so la traspirazione.Utilizzato in forma di spray foliareBudlink costituir una barriera par-ticolarmente efficace contro batterie affini.

    B i o s ev i a n u t r i m e n t o b i o l o g i c o

    FYTOCELL

    Direttamente da Melbourne, Austra-

    lia, arriva un nuovo substrato per ilfuori suolo: si tratta di un materialebianco, leggero, spugnoso, sterile,dal pH neutro, completamente bio-degradabile.Linterno e ricco di minute bolledaria che rendono impossibile lasovrairrigazione e mantengono ossi-genate le radici: in questo materialeinfatti stabile la proporzione 37%aria e 60% acqua, ideale per qua-lunque pianta.

    Si tratta di un substrato facile damaneggiare, prodotto in diversi for-mati per venire incontro ad ogni esi-genza, dalla propagazione alla colti-vazione di fiori o ortaggi, sia a livellohobbistico che commerciale.

    LORTO IDROPONICOROBERTO DE RISI

    Il testo propone tecniche di impiantoper colture fuori suolo, studiate persoddisfare le esigenze degli appas-sionati di orticultura, ai quali offreun concreto strumento operativo persfruttare spazi domestici di ogni di-mensione. Si tratta di un manuale dicoltivazione idroponica di ortaggi aduso casalingo, che propone tecnichelungamente sperimentate desunteda quelle industriali, riadattate inmaniera da permettere allappassio-nato di disporre del proprio orticellobiologico e magari trarne un piccolo

    profitto. Corredato di schede di colti-vazione dei singoli ortaggi e consiglipratici, con foto a colori e tabelle, sirivela un utile strumento anche perstudenti e tecnici del settore.Roberto de Risi considerato unodei pionieri nel settore dellidrocol-tura in Italia, e dal 1986 direttoretecnico di unazienda del settore.In italiano.

    Fy t o c e l l s u b s t r a t o ( s o t t o )

    NEEM REPELHYDROGARDEN

    Lolio di Neem viene estratto dai semidella Azadirachta Indica, un albero

    che cresce in India e Sud America eche da sempre utilizzato nella me-dicina Ayurveda e in omeopatia.

    Vengono utilizzate anche foglia, cor-teccia e legno, tuttavia il seme rima-ne lelemento pi attivo.

    In grado di contrastare batteri, fun-ghi e insetti, resta uno dei pi validialleati per sconfiggere le infestazio-ni: utilizzato in via preventiva siaper via radicale che per via foliare.

    I metaboliti che la pianta elabora apartire da questa sostanza sono par-ticolarmente sgraditi agli insetti no-civi senza essere dannosi per quelliutili, ed inoltre un riequilibratore euno stimolatore della crescita dellepiante.

    Neem Repel, puro olio di neem, un prodotto utilissimo per preveniredeleterie infestazioni e contribuire altempo stesso a migliorare la salutedella pianta: non ha nessuna con-

    troindicazione.

    Tenere una buona scorta di questoprodotto pu letteralmente salva-re le piante e il raccolto, ed evitarespiacevoli lotte con i parassiti.

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    NU OVI PRO OTTINUOVI PRODOTTI

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    Vorrei sapere se giovani piantecoltivate nel terreno possono es-sere trasferite in idroponica.

    Non impossibile, ma spesso diffi-coltoso e il risultato incerto.Innanzitutto devi estrarre la piantacon tutta la zolla facendo attenzio-ne a non spezzare le radici e a nondanneggiarle.

    Poi scuotila delicatamente, e sciac-quala per rimuovere ogni residuo diterriccio e impurit: unoperazione

    molto importante, che va fatta congrande attenzione e cautela.

    Se la pianta ha molte foglie rimuo-vi quelle pi in basso, poi mettila inun vaso pieno dacqua tiepida, conle radici completamente immerse,meglio sarebbe se con un ossigena-tore.

    Dopo circa 24 ore, tirala fuori, sciac-quala ancora, e mettila nel tuo idro-sistema.

    Non vi problema alcuno invece perinterrare giovani piante nate in idro-ponica, che saranno pi forti e rigo-gliose di quelle nate in terra.

    LESPERTO RISPON ELESPERTO RISPONDE

    Le piante cresciute in un

    sistema idroponico

    hanno uno sviluppo radicalemigliore e pi

    veloce, e sono generalmente

    pi sane e resistenti: germinare

    e sviluppare le giovani piantine

    fuori suolo per poi

    trapiantarle in terra una

    tecnica molto diffusa.

    Anche in caso di talee si pu

    procedere nello stesso modo.

    Passare invece dalla terra

    allidroponica difficoltoso.

    Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 10

    HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?SCRIVI QUI: redazione@gardinaggioindoor itSCRIVI QUI: [email protected]

    Mi piacerebbe sapere che tipo disubstrato necessita unorchideadel genere phalaenopsis.

    Largilla espansa e perlite sonosenzaltro i substrati pi economici,e inoltre trattengono lumidit.

    Ricorda che si tratta di materia-li inerti, quindi fai molta attenzionealla quantit di fertilizzante: inoltrese non usi un nutrimento foliare ri-corda di lavare spesso il substrato,in modo da evitare accumulo di sali.

    In alternativa, puoi ricorrere allacorteccia, che decomponendosi libe-ra microelementi utili alla pianta.In ogni caso lultima parola va al vi-vaista di fiducia che ti ha venduto lasingola pianta e ne conosce bene lecaratteristiche.

    Per il mio impianto idroponicodi medie dimensioni uso lacquadel rubinetto, che per ho notatoessere additivata con una certaquantit di cloro.Pu essere un problema?Cosa posso fare per mitigarne glieffetti?

    Il cloro viene aggiunto come disin-fettante dallacquedotto, in dosi va-riabili da zona a zona.

    Non si tratta di un problema insor-

    montabile, basta che ti ricordi dilasciare lacqua a decantare in inrecipiente aperto, meglio se con unossigenatore, per 48 ore prima diaggiungerla al tuo idrosistema.

    Alcune persone, avendo sistemi pococapienti, si orientano addirittura sul-lacqua in bottiglia, in modo da pote-re avere subito sottocchio composi-zione e pH, e senza linconvenientedel cloro.

    Per chi coltiva in grande invece, puessere interessante un impianto perlosmosi inversa, utilizzato anche inacquariologia e per lalimentazioneumana: permette infatti lelimina-zione di particelle inquinanti ancheinfinitesimali, compresi virus, batteried impurit in genere, arrivando allatotale purezza batteriologica.

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    LESPERTO RISPON ELESPERTO RISPONDE

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    Posso utilizzare la bra di coccoPosso utilizzare la fibra di cocconel mio nuovo sistema idroponinel mio nuovo sistema idroponi-co a secchio?co a secchio?Assolutamente no, il cocco un ot-timo sostituto del terriccio, a cui sipu anche mischiare per renderlo pidrenante e leggero, ma non adattocome medium del tuo sistema: corriil rischio di otturare i tubi e ti ritrove-resti con una poltiglia fangosa a farmarcire la tua pianta.Usa largilla, o il silicato fossile, dopoaverli ben sciacquati sotto acqua

    corrente, e ricorda di lavarli dopoogni ciclo di coltivazione.

    Ho una piccola serra in cui col-tivo a livello amatoriale diver-si tipi di verdura in idroponica,e recentemente ho notato unapreoccupante infestazione di ra-gnetti rossi.Ho provato a risolvere con pro-dotti biologici in spray, ma nonsembra essere sufficiente.Esiste un altro sistema biocom-patibile per stroncare definitiva-mente questo parassita?

    Affidati agli antagonisti naturali, in

    questo caso il Phytoseiulus persimi-lis, un insetto poco pi grande delragnetto rosso, molto mobile e as-sai aggressivo, che ti liberer dallosgradito ospite.Lo puoi reperire in grandi garden opresso i fornitori dei vivaisti, i qualihanno un apposito settore denomi-nato appunto controllo biologico,dove allevano questi ed altri utili in-setti.Il controllo naturale dei parassiti co-stituisce un argomento affascinante

    che approfondiremo in futuro.

    Annaffia spesso, anche tutti i gior-ni se fa molto caldo e il terreno siasciuga in fretta: contrariamente aquanto si pensa infatti, anche i cac-tus necessitano di molta acqua.Attenzione che non si formino rista-gni nel sottovaso e che il terreno nonresti zuppo, e cerca di non bagnare

    mai la pianta direttamente, per evi-tare che marcisca.

    Ho acquistato recentemente unapalma da cocco, alta una settan-tina di centimetri, in un super-mercato.Il vaso mi pareva molto piccolo,cos lho trapiantata, ma in pochigiorni le foglie si sono riempitedi puntini gialli e marroni, e han-no iniziato a seccare ai bordi.Pu essere un fenomeno legato

    allo stress?Come posso intervenire?

    Senza vedere la pianta e senza datisul terriccio n sullesposizione dif-ficile farsi unidea precisa: potrebbetrattarsi di carenza di potassio, manon da escludersi lo stress per irepentino spostamento e travaso.In futuro evita di comprare piantenei supermercati: non offrono alcu-na garanzia n assistenza e spesso ivegetali arrivano gi provati dal tra-

    sporto.

    Vorrei reinvasare una piccolapianta grassa: quale il periododellanno pi adatto?Inoltre vorrei sapere se devo in-naffiarla ed eventualmente conche frequenza.

    Il periodo migliore per il reinvaso

    marzo, quando la ripresa vegetativadella pianta sar al massimo. E im-portante scegliere il terriccio apposi-to, molto drenante, e posizionare lapianta in una zona ben soleggiata.

    Ca c t u s i n c o l t i v a zi o n e i d r o p o n i c a

    Esistono diversitipi di coccinella,tutte impiegate

    nella lotta controgli insetti dannosidi cui si cibano,

    sia allo statoadulto che inquello larvale.

    Ideali percontrastare

    infestazioni di

    acari, coccinigliae ragno rosso,sono reperibili

    nella biofabbriche.

    HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?HAI UNA DOMANDA PER LESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?SCRIVI QUI: redazione@gardinaggioindoor itSCRIVI QUI: [email protected]

    Posso utilizzare la fibra di cocconel mio nuovo sistema idroponi-co a secchio?

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    d i W i l l ia m T e x i er

    Durante gli ultimi 20 anni, i progres-si nella tecnica della coltivazione in-door sono stati talmente notevoli daottenere sistemi idroponici di prezzoe dimensioni contenuti, idonei ancheal semplice appassionato, che potrtranquillamente utilizzarli sul balco-ne, sulla veranda, oppure in casadavanti ad una finestra o sotto unaluce artificiale.

    Se lo spazio a disposizione mol-to, non manca lofferta di sistemi daserra, per permettere un ricco, sanoe abbondante raccolto, da distribuiretra amici e conoscenti o da rivende-re.

    E fatto noto che in idroponica laqualit del prodotto superiore persapore, resa, rapidit di sviluppo,sfruttamento delle potenzialit del-la pianta, e che ovviamente offre lacertezza di una pianta non trattatacon sostanze pericolose per la salute.

    Poich questi sistemi hanno unagrande scorta di acqua, si potreb-be pensare che le piante siano qua-si autosufficienti, e che scegliendoquesta tecnica di coltivazione si nonsia necessario dedicare molto tempoalle nostre piantine, ma non cos: illoro metabolismo infatti pi velocee richiede cure.

    Le motivazioni che spingono versolidroponica non vanno cercate nellamancanza di tempo per badare al-lorto tradizionale, ma nella ricercadi un risultato di qualit superiore.

    In effetti, largomento spesso fon-te di una certa confusione, dovutaanche ad un certo uso disinvolto deitermini: per idro coltura, ad esem-pio, sintende di solito un sistemapassivo, che si avvale di accessoriquali gocciolatori.

    Lidroponica una tecnica dinamica,che sfrutta luso di pompe per creareun ricircolo di soluzione nutritiva e di

    ossigeno.Vediamo quali sono i sistemi picomuni, classificati approssimativa-mente in quattro categorie a secon-da della tecnologia usata:

    Sistemi a gocciolamento

    Partendo da una linea principale,piccoli tubi di plastica portano ad in-tervalli regolari, scanditi da un timer,lelemento nutritivo ad ogni singolapianta.Si tratta di un sistema sviluppato inlunghezza, composto da vassoi ret-tangolari contenenti lastre di sub-strato neutro, come la fibra di coc-

    co, sulle quali sono adagiati cubi dirockwool in cui la pianta radicata.Un serbatoio posto nella parte infe-riore convoglia lacqua in eccesso ea seconda del sistema, la rimette incircolo o la espelle.

    Questo tipo di sistema pu essereanche molto piccolo, 30x55 cm, ed versatile e semplice da utilizzareanche per un principiante, in quantoentro certi limiti il medium proteggele radici dagli sbalzi di temperaturae dumidit, e dagli errori dellope-ratore.

    Lirrigazione la parte pi comples-

    sa: troppa acqua e le radici si de-comporranno per mancanza di ossi-geno, non abbastanza ed i sali si siaccumuleranno nel cubo di rockwoolimpedendo lassorbimento dei nu-trienti.

    Esiste inoltre un problema ecologi-co: necessario cambiare il mediumad ogni ciclo di coltivazione, produ-cendo rifiuti non riciclabili; se perlamatore una piccola noia, diventaun fattore assai importante nei pae-si con una massiccia produzione inserra, come lOlanda, dove la lana diroccia impiegata in quantit indu-striali sia nella coltivazione dei fioriche dellortofrutta.

    L RTE de llIDROPONICLARTE dellIDROPONICA

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    Larte dellidroponica

    Ebb e flood

    Il sistema solitamente di formaquadrata, composto da un vassoioforato e da un serbatoio sottostan-te.

    Ad intervalli regolari una pompatemporizzata riempie dacqua fer-

    tilizzata il vassoio colmo di mate-riale di ancoraggio (lana di rocciao, meglio, argilla, meno incline alleinfestazioni dalghe e pi ecologica),dal quale poi defluisce dagli appositifori, tornando nel serbatoio.

    Un sistema alternativo prevede cheil vassoio resti vuoto e che le piantesiano direttamente inserite in appo-siti buchi.

    Alzando e abbassando lentamente il

    livello dellacqua si produce uneccel-lente ossigenazione, fondamentaleper la buona riuscita di una coltiva-zione idroponica, ma resta indispen-sabile una buona gestione idrica perevitare danni alla piante: nellinsie-me si tratta di un sistema che pudare grandi soddisfazioni, ma nonadatto ai principianti e che richiedeun po di pratica per un risultato ot-timale.

    N.F.T. (Nutrient Film Technique)

    Sviluppato in Inghilterra da A. Coo-per negli anni 60, si tratta del primovero sistema idroponico, sempliceda assemblare con pezzi reperibilinei negozi di ferramenta.

    Lelemento nutritivo distribuito informa di sottile pellicola dacqua dalflusso costante, grazie ad un sempli-ce ma ingegnoso metodo: si trattadi una tavola leggermente inclinata,

    montata su una struttura metallica ericoperta da un foglio di plastica, sucui vengono disposte le piantine neicubi di rockwool.

    La plastica piegata e fissata inmodo da formare una depressionecentrale in cui lacqua pu scorrere,e sul fondo presente una canalet-ta che convoglia il liquido irriguo nelserbatoio, da dove rientrer in cir-colo.Il sistema offre buona buona ossige-

    nazione, ma in caso di guasto lau-tonomia delle piante di poche ore,ed sconsigliato per coltivazioni divegetali di grandi dimensioni per lascarsa possibilit di gestione di gros-se masse radicali.

    Idro aeroponica

    Questa tecnologia stata sviluppatasimultaneamente in Israele e alluni-versit del Davis in California, neglianni 70, ed un metodo di coltiva-zione molto apprezzato e diffuso.

    E un sistema a ricircolo, ecologicoe senza sprechi, con unalta auto-nomia. Il movimento continuo del-la soluzione fertilizzante garantisce

    ossigenazione e evita ristagni nocivinella zona radicale. Questi sistemisono costituiti da due secchi, inca-strati luno nellaltro: quello superio-re, dal fondo bucherellato, contieneun medium dancoraggio, come lar-gilla, mentre quello inferiore svolgela funzione di serbatoio.

    Nella colonna dirrigazione che colle-ga i due contenitori viene pompataaria attraverso un ossigenatore: illivello dellacqua sale e bagna lar-gilla.Poi, per effetto della gravit stessa,il liquido si convoglia verso il fondoforato e torna nel serbatoio, doveviene rimesso in circolo.

    Questo tipo di vasi attivi sono idealiper singole piante, che possono svi-lupparvici per anni e raggiungere di-mensioni impressionanti, ma hannounautonomia di pochi giorni se nonvengono dotati di un serbatoio sup-plementare.

    Per operare su pi larga scala, ci sipu orientare su unit modulari: sitratta di tubi, con fori in cui inserirecestelli forati colmi di argilla espansa

    per lancoraggio della piante, in cuiscorre un flusso consistente (dellaprofondit di circa 8 cm.) di soluzio-ne nutriente.

    Lacqua fertilizzata viene erogata ingetti, che permettono la forte ossi-genazione da cui deriva il termineaeroponica, e che garantiscono unacrescita realmente impressionante.Questo tipo di sistema, proposto inunampia variet di misure (da 2x1metro a 30x7 metri), permette il ri-ciclo di tutti i materiali impiegati, e

    un ottimale controllo diretto del flus-so dacqua (con la pompa sempreaccesa o spenta durante la notte).

    Richiede tuttavia una certa attenzio-ne per la temperatura del liquido, incui le radici sono immerse totalmen-te, e un ambiente ben arieggiato.

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    QUALE SCEGLIERE?

    Per una scelta ponderata, bisognaprendere in considerazione diversifattori: lo spazio a disposizione, gliobbiettivi da raggiungere, i mezzi fi-nanziari ed il tempo a disposizioneper il progetto.

    Come regola generale, migliore il

    sistema e pi veloce la crescita,ma anche pi impegnativa la manu-tenzione.E da prevedere una spesa inizialeconsiderevole, ma che verr in frettaammortizzata dai risultati ottenuti.

    Qualunque sia la scelta finale, cisono alcune regole fondamentali acui attenersi:

    - ventilazione: la stanza in cui te-nete le vostre piante deve essere

    arieggiata molto bene per elimi-nare leccesso di umidit e perapportare CO2.

    - alcuni ventilatori saranno daiutoper eliminare le tasche daria cal-da e umida e per rendere il fustodelle piante pi robusto.

    - in caso di luci artificiali va ricor-dato che il loro raggio dazione piuttosto limitato, quindi andran-no tenute il pi possibile vicino

    alle piante, facendo per atten-zione a non bruciarle.La distanza consigliata varia a se-conda del tipo di bulbo utilizzato.Pu essere utile potare i rami pibassi che ricevono poca luce.

    - in estate, se coltivate in uno spa-zio ristretto, pu essere una buo-na idea accendere le luci di notte,approfittando del fresco.

    - La soluzione nutriente deve esse-re mantenuta pi fredda possibi-le per tenere alta lossigenazionedelle radici: la temperatura ideale attorno ai 18 C, e il ph deve

    avere un valore compreso tra 5,5e 6,5.

    Il valore ideale dellEC tra 0,4 e0.8 per le talee, 1,6 per le pianti-ne giovani, 2,0 per lo stadio vege-tativo, e tra 1 e 1,8 per lo stadiodi fioritura o fruttificazione.

    - La scelta dei nutrenti molto im-portante: per definizione il me-dium deve essere neutro, quindifertilizzanti costituiscono la solafonte di nutrimento per la pianta.

    Deve essere completo e bilancia-

    to, i sali devono essere puri perun migliore assorbimento, ed dapreferirsi liquido perch non intasile canaline.

    Leggete con attenzione le etichette enon esitate a fare qualche test com-parativo personale: la fertilizzazione un fattore che influir moltissimosulla vostra coltivazione.

    Per pi di 20 anni ho coltivato le miepiante in idroponica: pianto semprealcuni esemplari in terra, per com-parare gli sviluppi.La differenza nei risultati non smet-te di stupirmi. Solo poche specie

    non danno grandi soddisfazioni conquesta tecnica: di solito si tratta dipiante difficili da trapiantare e chenecessitano di essere seminate egerminate nello stesso posto dovecresceranno.

    La qualit della produzione lobiet-tivo principale del coltivatore dome-stico: purtroppo nessun fertilizza-te specifico, che io sappia, statocertificato come organico (anche sealcuni si fregiano di tale caratteristi-ca). Infatti, perch un nutrimentosia organico, deve essere prodottoda organismi viventi e poi reso di-sponibile per il sostentamento dellapianta; in idroponica, questi orga-nismi competono con le piante perlossigeno, prosperano e si sviluppa-no al punto di colonizzare il sistemae le radici impedendone le funzionivitali.

    Sono tuttavia in commercio prodottiad alto valore nutritivo, con una resapari o superiore ai migliori terricci.

    In questi anni ho fatto il possibileper ottenere un tipo di coltivazioneil pi possibile biologica, per quantoun intrico di tubi di plastica non ri-chiami alla mente qualcosa di vicinoalla natura: non ho mai fatto ricor-so ad antiparassitari (o, ovviamenteai diserbanti), ricorrendo agli insettipredatori per ricreare un microco-smo biologicamente differenziato.E una sfida affascinante.

    La coltivazione delle piante, nel-lequilibrio tra tecnologia e rispettodella natura, dona grandi soddisfa-zioni e grandi risultati: spero possia-te scoprirlo in prima persona.

    Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 16

    Esistono moltissimi generidi Orchidea, la maggior

    parte dei quali si prestaparticolarmente bene

    alla coltivazione fuori suolo.

    Larte dellidroponica

    PER CONCLUDERE

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    L a p r o p a g a z i o n e p e r t a l e a u n m e t o d o m o l t o v a l i d o ,

    u s a t o s i a i n o r t i c o l t u r a c h e i n flo r i c o l t u r a , p e r o t t e n e r e

    c l o n i p e r f e t t i d e l l a p i a n t a m a d r e . L a s e m p l i c i t d i q u e s t a

    t e c n i c a la r e n d e a d a t t a a n c h e a i n e o fit i e p u d a r e g r a n d i s o d d i s f a z io n i . P e r a v e r e c o n s i g l i s u l l a l a t i p o l o g i a d i

    c l o n a z i o n e ch e p i s i a d d i c e a l l e v o s t r e p i a n t e ,

    c h i e d e t e a l v o s t r o n e g o z i a n t e d i fid u c i a .

    LA PROPAGAZIONE PER TALEA

    La talea un metodo di propaga-zione molto utilizzato, poich offrenotevoli vantaggi: da una singolapianta, anche piccola, si possono ot-tenere innumerevoli talee che diven-teranno identiche alla pianta madre.

    Da ogni pianta si possono produrretalee di tipo differente: ad esempio igerani radicano molto facilmente pertalea erbacea, nelle rose si procedequasi esclusivamente per talea le-

    gnosa,ficus e begonie si propaganorapidamente per talea fogliare.

    Prima di prelevare il materiale perprocedere quindi bene informarsisul tipo di talea che ci pu garanti-re maggiori successi a seconda dellavariet che vogliamo propagare.

    Vediamo in breve le tipologie:

    Talee erbaceeLe talee erbacee si praticano in pri-mavera su piante perenni e piccoliarbusti, prelevando un piccolo ra-metto, e avendo laccortezza di stac-care con esso anche una piccola por-zione laterale del fusto.

    Talee semilegnoseLe talee semilegnose si praticano in

    estate su alberi e arbusti, prelevan-do porzioni di ramo giovane di 10-15cm., gi parzialmente lignificate.Si interrano per alcuni centimetri,inserendo nel composto di radicazio-ne almeno un nodo, punto da cui si

    svilupperanno le nuove radici, aven-do la cura di rimuovere le foglie nellaparte bassa.

    Talee legnoseLe talee legnose si praticano in au-tunno, prelevando porzioni di ramidellanno precedente, bastano 10-15 cm., badando di scorticare leg-germente la corteccia alla base e ditogliere le foglie alla base: le foglierestanti vanno tagliate circa a met.Questo tipo di talea si pratica so-prattutto con le piante ad alto fusto.

    Talee di fogliaLe talee di foglia si praticano in pri-mavera o a fine estate, prelevandofoglie con picciolo oppure porzioni difoglia, come nel caso della begonia.

    In genere queste talee si praticanocon piante dalle foglie succulente,scegliendo le foglie pi sane, possi-bilmente tra quelle prodotte gi daalcune settimane.

    Talee di radice

    Si tratta di un metodo poco utiliz-zato: si procede a fine inverno o in

    primavera, prelevando una porzionedi radice comprendente un apice ra-dicale, e la si interra poco profonda-mente.

    Talee di cactaceeLe talee di cactus e di piante succu-lente radicano con tale facilit, chequesto metodo di propagazione vie-ne utilizzato anche nel caso di pian-te malate, dalle quali si prelevano leparti sane con un taglio netto.

    Le parti ottenute vanno lasciate

    asciugare qualche giorno e sempli-cemente interrate.

    l e T L E El e T A L E E

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    18/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 18

    COME PROCEDERE

    Una volta prelevate le porzioni di fu-sto, foglia o radice, dovremo porle inun contenitore, in cui avremo messoil substrato che preferiamo.

    Coltivando in idroponica consiglia-bile utilizzare cubetti di rockwool: sitratta di materiale inerte, pratico damaneggiare e da gestire.

    Sar sufficiente prenderne uno pertalea, lasciarlo in ammollo in acqua

    tiepida per qualche ora, strizzarlobene ed infine inserire il gambo perun paio di centimetri nel foro pree-sistente.

    Se coltiviamo in terra, bisogna ri-cordare che la miscela deve esse-re leggera, arieggiata e non troppodrenante: in genere si utilizza unmiscuglio di sabbia e torba, a cui siaggiunge una piccola parte di perli-te, per aumentare laerazione, e divermiculite, per conservare lumidi-t.

    Per evitare lo sviluppo di muffe consigliabile sterilizzare il terreno,con vapore o in forno, a 100-120Cper alcuni minuti.

    E possibile rivolgersi ad un negoziospecializzato e acquistare diretta-mente il terriccio adatto gi precon-fezionato.

    Le porzioni di stelo vanno interratedi alcuni centimetri, premendo con

    delicatezza la terra intorno alla base,mentre le talee di foglia si appoggia-

    COSA SERVE : MATER I AL I

    I n n a n z it u t t o u n o s t r u m e n t o m o l t o af fil a t o , m e g l i o u n b i s t u r i o u n a c e s o ia a p p o s i t a ,p e r p r a t i c a r e i n c is i o n i n e t t e , d e c is e , s e n z a s t r a p p i o s f r a n g i am e n t i d e l t e s s u t o :

    s i p r o c e d e co n u n t a g l i o o b l iq u o , c om e n e l l e p o t a t u r e . D o p o o g n i u s o , s t e r i l i z za r e i l m a t e r i a l e.

    I n u n n e g o z i o sp e c i a li z za t o p o s s i am o t r o v a r e l in d i s p e n s a b i l e o rm o n e r a d i ca n t e , i n g e l o i n p o l v e r e , in c u i v a i n t i n t a

    l a p a r t e i n f e r i o r e d e l l a t a le a p r i m a d i m e t t e r l a a d im o r a .

    Q u e s t o t r a t t a m e n t o , a t o s s ic o e b i o l o g i cam e n t e c om p a t i b i l e ,a um e n t e r e s p o n e n z i a l m e n t e l e p r o b a b i l i t d i b u o n a r i u s c i t a .

    Co n t e n i t o r i p o c o p r o f o n d i e p e r f e t t a m e n t e p u l it i ,m e g l i o s e s t e r i l iz z a t i , i n c u i p o r r e l e n o s t r e p i c co l e t a l e e .

    Es is t o n o i n c om m e r c i o

    s i st em i p e n s a t i

    a p p o s i t a m e n t e p e r l e t a l e e ,

    p o c o i n g o m b r a n t i

    e p a r t i c o la r m e n t e e f fic a c i .

    P r e v e d o n o a s e c o n d a d e l

    m o d e l l o , l u s o d i o s s i g e n a t o r i ,

    r i s c a l a t o r i , o c o p e r c h i , e

    p e rm e t t o n o l a c ce s so

    e l a m a n u t e n z io n e

    d e l l e s in g o l e t a l e e .

    no solamente sul substrato di radi-cazione.

    Il substrato va mantenuto costante-mente umido, e per evitare un ec-cesso dacqua che farebbe marcirele piante bene vaporizzare pi vol-te al giorno piuttosto che bagnaredirettamente.

    Se lumidit ambientale fosse insuf-ficiente, si pu ricorrere a miniser-re di plastica o coperture con teli dinylon, facendo grande attenzione

    alleventuale insorgere di patologiee funghi.

    E importante che i cloni siano postiin un luogo luminoso ma non espostidirettamente alla luce solare, in casodi coltivazione indoor andranno be-nissimo i tubi al neon o le lampadeapposite.

    Il clima deve essere caldo e venti-lato.

    Avremo la certezza che le talee han-no attecchito quando le radici spun-teranno dal lato inferiore del cubettodi lana di roccia o vedremo spunta-re le prime nuove foglie: sar alloragiunto il momento del primo travasoper le giovani piantine.

    l e T L E El e T A L E E

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    19/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 19

    LIDROPONICA SFIDA LACOLTIVAZIONE IN TERRA:VANTAGGI

    Se fino a non molti anni fa lideadi coltivare senza la terra suscita-va perplessit, oggi anche in pae-si come lassolata e fertile Spagnalidroponica diffusa: la gente sene interessa, vuole saperne di pi,si pone domande. Quali sono i van-taggi rispetto alle coltivazioni tradi-zionali? Si tratta di un metodo or-ganico? Come si spiegano i risultati

    sorprendenti ottenuti?

    Iniziamo con una panoramica deivantaggi:

    - Niente terra significa che potretecoltivare dove volete, non impor-ta dove vi troviate: in una grandecitt, in un paesino, in periferia,

    non importa che abbiate un giar-dino, o un balcone, o che il terre-no sia povero e arido.

    - Nessun problema di vermi, minorrischio di infestazioni, e nessunseme indesiderato nelle coltiva-zioni fuori suolo: quindi nienteerbicidi e pochissimi pesticidi, ditipo biologico.

    - Il ricircolo permette di risparmia-reingenti quantit dacqua e difertilizzanti: meno sprechi dun-

    que.

    - In terra le piante devono fare unosforzo supplementare per assimi-lare il nutrimento, che trovano in-vece pronto alluso in idroponica.

    Dovranno solo assorbire e cresce-re, ecco perch lo sviluppo pirapido.

    - Nel terreno la pianta deve svilup-pare un grande apparato radicaleper andare alla ricerca dei nutrien-ti, mentre in acqua concentrer lerisorse nelle foglie, nei fiori e neifrutti, con risparmio di spazio eraccolti di qualit migliore.

    - Nelle coltivazioni tradizionali molto difficile provvedere adegua-tamente allareazione delle radici.

    - Lidroponica rende possibile uncontrollo diretto sulle necessit

    della pianta e la stimolazione del-la crescita, sfruttando appieno lepotenzialit dei vegetali.

    - Il vigore e la forza delle piantinenate in acqua noto: spesso si ri-corre a talee idroponiche che ver-ranno poi trapiantate in terra, perassicurarsi risultati migliori.

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    20/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 20

    Una volta assemblato e messo inopera, il sistema idroponico pu an-dare avanti per molto tempo senzaulteriori investimenti: pulito e sen-za sprechi, e garantisce risparmio ditempo, lavoro e denaro. In breve,ricorrendo a questa tecnica si pumettere in conto un aumento del-le prestazioni del 30%: 30% in pinel numero delle piante, del 30%pi veloce la loro crescita, del 30%maggiore il raccolto, e principi attivipresenti nelle piante del 30% supe-riori. Ma c ancora una questione

    importante da affrontare: tutti sap-piamo che nel terreno ci sono circa100 differenti elementi che giovanoalla salute delle piante e alla nostra,e che non tutti sono presenti nei nu-trienti per idroponica. Come per ilvino, le qualit intrinseche del terric-cio determinano la qualit del raccol-to. Anni di ricerca hanno portato allacreazione di integratori di minerali edi microelementi che rendono lali-mentazione delle piante vicinissimaa quella delle coltivazioni tradizionali,introducendo di fatto elementi tipici

    della terra nella coltivazione idro-ponica. I fertilizzanti specifici sonocomposti da sali minerali purificati:un mix di macro elementi primari esecondari, pi microelementi e trac-ce di elementi. Non sono tutti ugualitra loro, alcune compagnie produ-cono fertilizzanti essenziali, mentrealtri propongono formule ricche ecomplesse, disponibili anche nellaversione per acque dure o leggere,per venire totalmente incontro alleesigenze del coltivatore. Purtropponon facile operare distinzioni tra

    le varie marche, e spesso la letturadelletichetta non basta a dissiparei dubbi: lunica strada da seguire chiedere al negoziante di fiducia ecompiere i propri test. Anche i pro-duttori stessi si rendono disponibili achiarimenti sulla lista dei componen-ti e sulla ricetta alla base dei loroprodotti. Quando la formula benrealizzata, i fertilizzanti sono im-mediatamente solubili e assimilabilidalle radici: si trovano sul mercatoin forma liquida o in polvere, in con-fezioni singole o bi-tricomponenti, a

    volte anche in quattro separati ele-menti da usare contemporaneamen-

    te. Pu sembrare difficile, ma non cos: dosi e modalit di utilizzo sonosempre riportate in etichetta conlausilio di pratiche tabelle. La divi-sione nella somministrazione dei nu-trienti basata su studi che hannodimostrato le diverse esigenze dellapianta nei vari stadi della crescita,principalmente radicazione, vegeta-tiva e fioritura/fruttazione. Come re-gola generale, una pianta consumapi azoto durante la fase formativao vegetativa e pi fosforo, potassio

    e magnesio quandofi

    orisce.

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    21/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 21

    Pur non essendo propriamenteparassiti, le formiche possono

    danneggiare le foglie e aumentare ilrischio di infestazioni da afidi.

    La loro presenza quindi da evitare.

    Sono reperibili sul mercato molti tipidi fertilizzanti, per ogni esigenza:

    liquidi, in polvere o granulari, singolio multicomponenti; il negoziante difiduca potr consigliare quello piadeguato al vostro tipo di coltura.E interessante anche lofferta di

    booster e additivi, assolutamente nontossici, disponibili in commercio peraccelerare la crescita o migliorare laproduzione. In caso di problemi disorta, ci si pu affidare ai consiglidellesperto per somministare un

    prodotto correttivo o per lacquisto distrumenti di misurazione professionalein grado di monitorare con precisione

    e semplicit tutti i parametrifondamentali per uno sviluppo ottimale.

    Annotando con cura tutte le fasi dellacrescita, i nutrienti somministrati, i

    valori di temperatura e umidit, sar pisemplice fare una diagnosi nel caso chequalcosa non vada per il verso giusto.

    Durante il ciclo di sviluppo, la piantainoltre consumer calcio, zolfo e mi-cronutrienti quali ferro, manganese,boro, molibdeno e rame.La somministrazione dei nutrientisi adatter ad ogni ciclo, fornendoalla pianta esattamente quello di cuiha bisogno, quando ne ha bisogno,

    sfruttandone cos al meglio il poten-ziale genetico.

    Molti si chiedono tuttoggi se i ferti-lizzanti idroponici siano organici: larisposta no.

    Ma vediamo la differenza tra orga-nico e idroponico. Un nutrimentosi dice organico quando nessunprodotto chimico creato dalluomoo artificiale stato usato per la suarealizzazione: in idroponica i fertiliz-

    zanti sono costituiti da sali mineralipurificati. Nella terra, miliardi (pa-recchi milioni per grammo di terra)di microorganismi decompongonola materia organica (concime) e netrasformano le molecole (non assi-

    milabili dalle piante) in ioni che lepiante possono assorbire.Anche in acqua la pianta si sostentaattraverso gli ioni, che sono per diorigine minerale e non organica.

    Ai fini del consumo dei vegetali pro-dotti non si riscontra alcuna diffe-

    renza: in entrambi i casi si trattadi fertilizzare al meglio le piante edevitare qualunque sostanza danno-sa; gli elementi che forniamo comenutrimento sono gli stessi, solo pro-venienti da fonti diverse (organichein un caso, minerali nellaltro).C da considerare anche un fatto-re rischio presente nel fertilizzantetradizionale organico: trattandosi diprocedimento naturale, possibileincappare in pesticidi o metalli pe-santi tossici come nichel, mercurio,

    piombo o zinco, presenti nei fanghi odagli scarti di pesce usati come con-cime, o provenienti da precedentiraccolti usati nel compost. In idropo-nica, gli elementi minerali sono for-niti tramite sali minerali sotto forma

    di ioni, che possono essere ottenutinaturalmente o in maniera artificiale,ma che sono stati purificati e raffina-ti. Visti i vantaggi molti usano ferti-lizzanti idroponici nella coltivazionein terra, con ottimi risultati: bastaattenersi scrupolosamente alle dosiindicate in etichetta.

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    22/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 22

    IDROPONIIDROPONICACONTRO L F ME NEL MONDOCONTRO LA FAME NEL MONDO

    Si tratta di un progetto, partito nel2002, supportato da diverse asso-ciazioni e produttori indipendenti,che si propone di portare ai popolidei Paesi in via di sviluppo le cono-scenze e gli strumenti per rendersiautonomi attraverso luso di sistemiidroponici semplici e pratici, in mododa produrre cibo sano e abbondan-te. Gli strumenti concepiti per que-sto programma non prevedono lusodi elettricit, o di strumenti sofisti-cati, e nemmeno di fertilizzanti chi-mici: vengono invece adattati allerisorse locali come bat-guano, wormcasting, bamboo, fibra di cocco, sab-bia. Viene sfruttata la gravit per isistemi a gocciolamento o la manu-tenzione manuale quotidiana: frai Paesi gi coinvolti la Colombia, ilBrasile, il Messico, lo Zimbawe e laTanzania.

    Negli ultimi tre anni HFH ha raccoltooltre 37.000 dollari per contrasta-re la fame nel mondo, attraversosponsorizzazioni, donazioni private,

    e attraverso la vendita di una lineadi fertilizzanti e prodotti per la col-tivazione creata appositamente; ildenaro raccolto viene donato al-lassociazione Institute of SimplifiedHydroponics, che sta attualmentelavorando in 17 Paesi, con priorit inAfghanistan e Sri Lanka.

    LInstitute of Simpliefied Hydroponi-cs nasce nel 1995, si tratta di unas-sociazione no profit non governativa,che simpegna nella produzione dimateriale e strumenti per linsegna-mento e lapplicazione delle tecnicheidroponiche semplificate, che si sti-ma potrebbero aiutare 200 milioni difamiglie in difficolt. Questassocia-zione agisce in collaborazione con laFAO e con i Ministeri dellAgricolturae dello Sviluppo dei Paesi coinvolti.Attualmente allo studio un proget-to di microfattoria, pensato per unacro di terreno povero o degradato,semi arido o montagnoso, in grado diaumentare sensibilmente il raccoltodi quelle famiglie che vivono dagri-

    coltura utilizzando le risorse locali.La sperimentazione viene condottain Messico, e tutto calcolato peressere assolutamente funzionale eperformante, ed entrare a far par-

    te di un ciclo continuo di produttivi-t senza nessuno spreco di risorse.

    Ogni punto del progetto seguito daun team, ma laiuto esterno gradi-to: sono dunque ben accetti sugge-rimenti e collaborazioni.A seguire, i punti principali del pro-gramma, che potrete trovare ripor-tati in maniera molto dettagliata econ tutte le specifiche del caso (ininglese) sulla pagina:http://www.carbon.org/microfarms/microfarmpage1.htm

    P r o g e t t a z i o n e d i u n a c a s a f u n - z i o n a l e d i 4 0 0 m e t r i q u a d r a t i ,c om p r e n s i v i d i p a t i o e a i a , co nm a t e r i a l i r e p e r i b i l i i n l o c o e f a - c i lm e n t e t r a s p o r t a b i l i a d o r s o d im u l o , c o m e i l b a m b o o .E previsto anche un approfondimen-to sui mezzi per convogliare i raggisolari e utilizzarli per cucinare.

    P r o g e t t a zi o n e d i u n o r t o d o v ep o t e r e c o lt i v a r e 2 0 d i v e r s e v a - r i e t v e g e t a l i a d u s o f am i l i a r e .Si prevede luso di 20 casse appog-giate su bancali da spedizione, riem-

    pite con substrati locali. Ogni adultodeve avere almeno 1 kg. di prodottoper s, e ogni bambino mezzo kg.,per cui si calcola che circa 6 kg. algiorno vengano consumati dalla fa-miglia. Gli scarti nutriranno le capree i vermi.

    P r o g e t t a zi o n e d i u n c a m p o d i 4 0m e t r i q u a d r a t i p e r p r o d u r r e v e - g e t a l i a d a t t i a l l a v e n d i t a , d a c u it r a r r e g u a d a g n o .Utilizzando lidroponica semplificata,su uno spazio di 300 metri quadra-ti si possono ottenere 300 lattugheal giorno, che rivendute a 3 pesosognuna frutteranno 900 pesos (90dollari).P r o g e t t a z i o n e d i u n o s p a z i o p e rl a ll e v am e n t o d e l l e ca p r e .100 metri quadrati vengono dedica-te alle capre, tre femmine, che pro-durranno latte molto nutriente edimportantissimo per la sopravviven-za dei bambini. I rifiuti solidi prodottidalle capre alimenteranno i vermi.

    A conti fatti, una capra rende fra i54 e 104 pesos per metro di terraoccupato.

    P r o g e t t a z i o n e d i u n o s p a z i o p e r

    l al l ev am e n t o d e i v e rm i .I vermi trasformano i rifiuti in fer-

    tilizzante e costituiscono un ottimocibo per i pesci.

    P r o g e t t a zi o n e d i u n l a g h e t t o p e ri p e s c i .Forse la parte pi difficile da realizza-re. Si stima una produzione mensiledi 200 pesci tilapia, ricchi di pro-teine, del peso di circa 1 kg. luno,per il consumo della famiglia e perla vendita. I pesci vengono alimen-tati con i vermi e con le alghe dellaghetto, che misura circa 500 metriquadrati per uno di profondit. Vi siprelever lacqua per irrigare, cosda provvedere contemporaneamen-te alla fertilizzazione delle piante ead un ricambio dacqua per i pesci.

    P r o g e t t a zi o n e d i u n c am p o d im a i s .Il campo misurer 1200 metri qua-drati e produrr 1200 kg. di maisallanno e 3600 kg. di foraggio pergli animali, e verr fertirrigato dallaghetto dei pesci. Il mais costitui-sce la base della dieta ed molto

    versatile.

    P r o g e t t a z i o n e d i u n c am p o d i l e - g u m i .Sviluppato su 2700 metri quadri,viene fertirrigato con lacqua del la-ghetto nella misura di 2700 litri algiorno. I legumi sono ricchi di pro-teine, di lisina e di ferro, e comple-tano perfettamente la dieta a basedi mais.

    P r o g e t t a z i o n e d i u n a s i e p e p e r i - m e t r a l e d i m o r e .Lungo il perimetro esterno sono pre-visti 390 metri di siepe di more, unapianta per metro. La siepe viene fer-tirrigata dal laghetto, e produce trai 7 e i 9 kg. di frutti per pianta, apartire dal terzo anno.

    P r o g e t t a z io n e s i st em a d i a p p r o v - v i g io n a m e n t o i d r ic o .Da questo dipende lesistenza stes-sa della fattoria. Dove cercare: fiumio ruscelli, falde sotterranee, acquapiovana, o una fonte che filtra attra-

    verso al terreno.

    LINK:http://www.hydroforhunger.org/http://www.carbon.org/

    HYDRO FOR HUNGER

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    23/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 23

    ORTO IN ITTORTO IN CITTSiamo abituati a vedere far capolinoda balconi e terrazzi cittadini bellepiante che rallegrano il grigio circo-stante, magari gerani o ciclamini,piccole palme o piante grasse; ulti-mamente per ci si pu imbattere inuna nuova tendenza: quella dellor-ticoltura casalinga.

    Nata negli Stati Uniti negli anni 90,ha attecchito recentemente nel no-stro Paese la moda degli ortaggiauto prodotti, una tendenza dovutaalla necessit di avere un prodotto

    sano e genuino ad un prezzo conte-nuto, ma anche alla voglia di ritornoalla terra, ad un hobby che permettadi staccare dalla vita frenetica dellacitt per ristabilire un contatto conla natura.

    Da non sottovalutare, il fattore sem-plicit: si tratta di investire pochedecine di euro, non necessarianessuna attrezzatura particolare,n conoscenze specifiche e vi si pudedicare il tempo che si desidera,senza grossi impegni od obblighi disorta.

    Il mercato offre diversi spunti per chiha deciso di dedicarsi a questo pro-duttivo passatempo: molte varietdi ortaggi e di frutta sono state pro-poste in un formato mignon ottenu-to tramite selezione, ottimo per glispazi ristretti di un vaso, ma anchemolte tra le verdure di formato tra-dizionale si possono adattare perfet-tamente al giardinetto domestico.

    Le variet pi gettonate sono quel-le pi classiche e versatili in cucina:pomodori di ogni tipo, melanzane,cetrioli, peperoni, fagiolini, zucchinee i pi trendy peperoncini, rilanciatianche dalla cosmetica e dallindu-stria dolciaria, declinati in tutte lefogge possibili.

    E molto alta e costante nel tempola richiesta di basilico, ormai diffu-sissimo per il buon profumo e lim-piego culinario, e di menta, piantasemplice e versatile molto amatadagli italiani e radicata nella nostratradizione.

    Anche la classica insalata a foglia

    ha un gran mercato, grazie al costodavvero bassissimo, alle poche curerichieste e alla velocit di crescita,attorno ai 40 giorni dal seme alla ta-vola: ideale anche per i principiantie per chi pu dedicare poco tempo alsuo orticello.

    Regine del mercato restano le erbearomatiche, da sempre diffuse nellecampagne nel nostro Paese e risco-perte anche nelle vie cittadine.

    La frutta poi esercita un fascino par-

    ticolare, tant che sono comparseinfinite variet di piante studiateappositamente per le esigenze delprivato con spazi ristretti a dispo-sizione: troviamo fragole giganti erampicanti, alberelli di mele precociche, grazie alla tecnica dellinnesto,producono due diverse variet dimela sulla stessa pianta, frutti di bo-sco con produzione doppia rispettoalle variet selvatiche.

    La reperibilit di queste piante varia,ma sempre bene rivolgersi ad unvivaio o ad un garden per avere in-dicazioni precise e pi possibilit discelta, magari optando per giovanipiantine, pi care ma pi semplici eveloci da coltivare, piuttosto che peruna busta di semi.

    Inoltre, bisogna informarsi adegua-tamente sul tipo di terreno necessa-rio, sui fertilizzanti, sulla necessit diluce e quindi su quale sia lesposizio-ne ottimale: si rischia altrimenti di

    avere risultati deludenti e di rimane-re scoraggiati.

    Lorticoltura casalinga praticata dacirca un italiano su quattro, e sebbe-ne linteresse sembri aumentare conlet, anche i giovani si appassiona-no a questo hobby.

    Si tratta di unottima notizia, sia peril benessere psicofisico che la curadelle piante indiscutibilmente porta,sia per lincentivo ad una dieta pisana e ricca di vegetali.

    FRUTTA E VERDURA COST I TU I SCON OUNA FON T E PREZ I O SA D I V I T AM I N E

    FON TI D I V I T AM I N A A : carote, zucca gialla, peperoni, spinaci, biete,

    broccoli, cicoria, indivia, lattuga, radicchio verde,

    albicocche, pesche, kaki, melone giallo

    FON TI D I V I T AM I N A C:

    pomodori, peperoni, cavolfi

    ori, broccoli, cavoletti di Bruxelles,patate novelle, la frutta di sapore acidulo,

    (come limoni, arance, mandarini, pompelmi, clementine)

    ananas, fragole, kiwi, lamponi.

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

    24/32Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 24

    ABC DELLIDROPONICAABC DELLIDROPONICAI vegetali nascono e crescono anchedove la terra manca oppure incol-tivabile, purch si fornisca loro unasoluzione nutritiva bilanciata, con unpH (grado di acidit) adeguato allatipologia di pianta.

    Per provvedere alle funzioni di an-coraggio e di protezione della radicidalla luce vengono impiegati mate-riali inerti, come largilla, la lana diroccia o la perlite.

    Attraverso un sistema di gocciola-

    tori e canalette, lacqua fertilizzataviene fatta circolare in maniera daeliminarne ogni spreco, e sebbeneal non addetto ai lavori questo pos-sa sembrare un piccolo risparmio, siparla in realt di erogazione idricadimezzata.

    Oltre a questo, importante consi-derare il lato delligiene e della salu-te: il terreno, oltre ad offrire il nutri-mento, ospita anche una complessa

    comunit di piccoli animali e micror-ganismi nocivi, i cosiddetti parassiti:nella coltivazione idroponica le radicisono separate dal terreno e dai pa-rassiti presenti impedendo la loroproliferazione ai danni della coltura.Le piante coltivate con questa tec-nica si trovano perci in un migliorestato sanitario senza dover ricorrereallimpiego di prodotti tossici.

    Unaltra importante considerazioneriguarda il controllo sulla nutrizionedelle piante.

    Somministrando alle piante un nutri-mento controllato si pu ottimizzareil rapporto fra qualit e quantit:ogni elemento nutritivo ha specificicompiti allinterno della pianta.

    Ad esempio, lazoto indispensabileper la crescita e influisce sulla quan-tit di prodotto che dar la pianta,il calcio permette di produrre frutticonsistenti e meno acquosi, il ma-gnesio e il potassio influiscono sulla

    sapidit del frutto, il potassio influi-sce sulla colorazione dei frutti e sulcontenuto in zuccheri, eccetera.

    Un eccesso di azoto rispetto ad altrielementi determina una produzioneabbondante in termini di quantit,ma di qualit poco elevata, un ec-cesso di calcio sul potassio determi-na una colorazione sbiadita dei frut-ti, e cos via.

    Nella coltivazione tradizionale, con lepiante nutrite attraverso il terreno,

    Fr e q u e n t l y s k e d Q u e s t i o n sFr e q u e n t l y A s k e d Q u e s t i o n s Posso coltivare in idroponica allaperto?

    E possibile, ma gli idrosistemi rendono al meglio in ambienti indoor.

    Esiste un metodo biologico per combattere le infestazioni?

    Si trovano in commercio prodotti e rimedi assolutamente biocompatibili, e se si

    tratta di una coltivazione estesa possibile intervenire immettendo nella serra insetti predatori.

    Ho acquistato un fertilizzante biologico non specifico per idroponica, lo posso utilizzare?No, fondamentale luso di prodotti concepiti appositamente.

    Nel serbatoio c ancora molta acqua, come posso sapere se devo aggiungere i nutrienti?

    Devi misurare lelettroconduttivit: utilizza lapposito strumento digitale, semplice e immediato.

    Ho constatato che lacqua ha un ph non idoneo alle mie piante. Che fare?

    Esistono in commercio appositi regolatori del ph, in forma liquida o in polvere.

    Segui attentamente le istruzioni per luso, e dopo avere aggiunto il correttore

    lascia al ph il tempo di variare prima di effettuare la misurazione di controllo.

    Ricorda comunque che se il ph differisce soltanto leggermente da quello ideale

    per la tua tipologia di coltivazione, preferibile lasciare che la pianta vi si abitui piuttosto

    che ricorrere a repentine, continue correzioni che stresserebbero i vegetali.

    Se si necessita di una misurazione precisa, coltivando magari una specie

    particolarmente sensibile, bene ricorrere ad un misuratore digitale.

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    molto difficile controllare nel det-taglio la fertilizzazione; il risultatoproduttivo dipende quindi dalle ca-ratteristiche del terreno solo in partecorrette con la concimazione.

    Nella coltura idroponica, invece, possibile controllare e deciderecon precisione cosa e quanto som-ministrare alle piante, guidando laproduzione verso determinate ca-ratteristiche merceologiche: si pupertanto decidere di puntare sullaqualit a scapito della quantit oviceversa, bilanciando in modo ade-guato la formula usata nella pre-parazione della soluzione nutritiva.

    Si pu monitorare costantementela quantit di fertilizzante presentenella soluzione ricorrendo alla misu-razione dellEC (elettro conduttivi-t). Questo vale non solo nella pro-

    duzione alimentare, come nel casodei pomodori, ma anche nella pro-duzione di piante e fiori.

    Nonostante siano stati fatti tentativicon impianti allaperto, la coltivazio-ne fuori suolo reca vantaggi assaipi apprezzabili in serra: in questomodo possibile infatti sviluppa-re una completa indipendenza dalclima, dalle stagioni e dai repentinimutamenti meteorologici, attraver-

    so pochi accorgimenti supplementarie lattrezzatura idonea.

    Si tratta innanzitutto di unadeguatailluminazione con lampade specifi-che (ai vapori di sodio o agli iodurimetallici), che simulino lo spettrosolare: ne esistono di adatte sia perla fase della crescita, sia della fio-ritura/fruttazione. Lutilizzo di riflet-tori permette di convogliare la lucee moltiplicarne lintensit senza di-spersioni, facendo s che le piantecrescano molto in fretta e particolar-mente rigogliose: variando il numero

    delle ore luce/buio, si pu simulare ilcambio di stagione ed indurre quindilo stadio successivo di sviluppo dellapianta.

    Le lampade emettono calore, influen-zando un altro parametro fonda-mentale: la temperatura, che vienemonitorata attentamente e correttaquando necessario, con lausilio diun termostato collegato allimpiantodi climatizzazione.

    Anche la ventilazione va effettuatacon cura: il ristagno influisce infattinegativamente sui vegetali, per cuila serra viene dotata di una ventolaper il ricambio dellaria ed per evita-re laccumulo di anidride carbonica,e di un ventilatore oscillante che si-muli il vento, contribuendo cos an-che ad abbassare la temperatura,a rinforzare i fusti e a diminuire il

    tasso di umidit, rendendo pi sanolambiente e inibendo lo sviluppo dimuffe e marcescenze.

    Pianta di banano cresciuta inidroponica: si nota chiaramente ilrigoglioso sviluppo nonostante ledimensioni ridotte del sistema

    che la ospita. La razionalizzazionedegli spazi uno dei punti fortidi questo tipo di coltivazione.

  • 8/12/2019 Giardinaggioindoor Numero 0

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    WSNEWSSAN FRANCISCO INDOORGARDENING EXPO

    Si terr il 5 e il 6 Agosto nellacco-gliente Festival Pavilion del multi-funzionale Fort Mason Center il se-condo expo annuale del giardinaggioindoor.

    Sponsorizzato dalla famosa rivistainternazionale Maximum Yield eda marchi leader nel settore, qualiGeneral Hydroponics e Hydrofarm,questo evento si prennuncia il pigrande ed interessante di sempre.Produttori e distributori sarannopresenti per mostrare i pi recentiprodotti e le pi innovative tecnichedisponibili nel campo della coltiva-zione al coperto.

    I rivenditori, e gli appassionati po-tranno osservare dal vivo le novitproposte e ottenere consigli su comeutilizzarle al meglio.

    La giornata di Sabato 5 Agosto sar

    GIARDINO IDROPONICO NELCENTRO DI TOKIO

    Nel bel mezzo della caotica To-kio, nelle fondamenta di un grat-tacielo del centralissimo quartierefinanziario di Otemachi, statainaugurata a Febbraio unarea di

    1000 metri quadrati interamentededicata ad un bellissimo giardinoidroponico.

    Lesperimento stato lanciato dauna compagnia di reclutamentopersonale, la Pasona, ed miratoa mettere a contatto il pubblico colmoderno mondo agrario, con par-ticolare attenzione ai disoccupati(molti dei quali hanno perso il la-voro durante la grande crisi banca-ria giapponese) i quali potrebberoreinserirsi proprio in questo setto-

    re, che necessista di operatori.

    Spiega il portavoce dellagenzia,Keisuke Nemoto, che si tratta diuno spazio articolato in sei stanze,

    distribuite su due piani sotterraneidelledificio dove ha sede la Pasonastessa.

    In questo giardino trovano spazio pidi cento specie di piante, tra cui fiorie verdure come i pomodori, riso, elattuga.

    La luce prodotta dai neon fluore-scenti viene riflessa dalla specialepellicola argentata applicata alle pa-reti, e tre giardinieri si occupano atempo pieno del giardino.

    Tutto lambiente gestito e monito-rato attraverso sistemi elettronici,per provvedere in maniera impecca-bile ai fabbisogni delle coltivazioni; iprodotti ottenuti vengono poi impie-gati nei ristoranti delledificio.

    Il progetto sta riscuotendo moltosuccesso: la Pasona riceve nume-rosi contatti da persone che hannoavuto la possibilit di osservare davicino un mondo che gli era scono-

    sciuto e che desiderano lavorare inquel campo.

    dedicata agli operatori del settore,cui verranno proposti minicorsi e ag-giornamenti professionali sulle inno-vazioni presenti in fiera.

    E prevista anche una serata socialeper favorire i contatti fra i rivenditorie i fornitori presenti.

    Domenica 6 Agosto la fiera saraperta a tutto il pubblico. Leventosupporta la campagna Hydro ForHunger, per sostenere la quale ver-ranno richiesti cinque dollari di do-nazione allingresso, devoluti allIn-stitute for Semplified Hydroponics.

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    IDROPONICAIDROPONICA: L STORILA STORIA

    Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 27

    Con il termine idroponica (dal gre-co coltivazione in acqua) si indicauna tecnica agronomica che escludeil contatto delle radici con il terreno.Lidroponica garantisce rispetto al-lagricoltura tradizionale produzionipi ricche, costi minori, qualit con-trollata, risparmio di acqua e rispet-to per lambiente.E diffusa soprattutto in paesi, comelOlanda, in cui vigono norme seve-re per impedire linquinamento del-le falde idriche, e se ne sperimentalapplicazione particolari contesti:

    nelle aree inquinate o radioattive(come Chernobyl), nelle zone aridedellAfrica, nella basi in Antartide enelle missioni aerospaziali.

    Si tratta di una tecnica antica: notaai babilonesi e agli aztechi, fu de-scritta anche da Marco Polo nellaCina del 1200: luomo scopre que-sta possibilit in maniera piuttostocasuale, e la impiega dove la naturalo consente.I primi tentativi di riprodurre in la-boratorio una coltivazione idroponi-ca li ritroviamo in alcuni grossolani

    esperimenti belgi del 1600, ma an-cora nessuno ha capito che lacquada sola non basta alla sopravviven-za della pianta, ma sono necessarianche nutrimento, ossigeno e ani-dride carbonica.

    Alla fine dello stesso secolo, in In-ghilterra, la prima effettiva scoper-ta: mischiando la terra allacqua eutilizzando la mistura come soluzio-ne nutritiva le piante sopravvivono.Ci vorr ancora qualche decennioperch vengano comprese le di-namiche primarie della vita e dellosviluppo delle piante, e il ruolo ri-coperto dallinterazione di elementiesterni (luce, calore, umidit), e solo

    alla fine del 1700 si avranno chiarele basi del processo di fotosintesiclorofilliana.Per tutto il secolo successivo largo-mento non ha smesso di interessaregli scienziati e i ricercatori, ma solonel 1930 ci sar una svolta epocale:da argomento di ricerca riservatoa biologi e botanici, questa genialemetodologia di coltivazione diventafinalmente un mezzo per la produ-zione su larga scala, e nasce il ter-mine idroponica.Questo evento storico porta la fir-

    ma del Dr. William F. Gericke, do-cente delluniversit californiana diBerkeley, considerato il padre del-lidroponica moderna: notissimele foto dellepoca che fecero il girodellAmerica, in cui appare ritrattoaccanto ad enormi piante di pomo-doro.Limpianto era ancora troppo com-plesso per un impiego effettivo deicoltivatori e negli anni successivifu rielaboratoe rivisto, mi-gliorandone ilsistema di os-sigenazione ealleggerendonela struttura ge-nerale.Nel 1945, perprovvedere alsostentamen-to dei soldati,lesercito co-struisce im-pianti idroponi-ci ad Okinawa,

    Iwo Jima e nel-le Hawaii, ga-rantendo rifor-nimenti di frutta e verdura frescheai suoi soldati: il risultato talmenteincoraggiante da spingere lesercitoad investire nel settore, sviluppan-do estesissime coltivazioni dislocateun po dovunque nel mondo.

    Simili progressi hanno incoraggiatola diffusione della coltivazione fuorisuolo nel mondo intero, soprattut-to in Olanda, Spagna, Francia, In-ghilterra, Germania, Svezia, URSS eIsraele. I Paesi aridi con terreno po-vero o con poca superficie coltiva-bile erano particolarmente allettati

    dai benefici che lidroponica potevaportare: si iniziarono negli anni 60a studiare sistemi per uso domesti-co, sebbene inizialmente le difficoltnon fossero poche.

    Alla fine degli anni 70, con lavventodel PVC e delle plastiche moderne,la concezione stessa degli impian-ti compie un balzo tecnologico, e inuovi materiali consentono di rive-dere completamente parti essenzia-li come le pompe, i tubi, i serbatoidellacqua, rendendoli pi pratici ed

    economici: lidroponica torna sullacresta dellonda dove, tra alti e bas-si, non ha pi smesso di essere finoai nostri giorni.

    Pomodori e peperoni sonotra i vegetali che meglio siadattano alla coltivazione

    idroponica. Purtroppo in Italiaquesta tecnica ancora pocodiffusa nel settore ortofrutta,ma la situazione sembra incostante miglioramento.

    Frutta e verdura prodotti nelnostro Paese attraverso

    tecniche fuori suolo vengonoattualmente destinati in altissima

    percentuale allesportazione.

    A sinistra, una coltivazioneidroponica di pomodori: un

    sistema pratico, redditizio, edecocompatibile, praticabileanche a livello amatoriale

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    nelle colture idroponiche

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    L MISUR ZIONE DELLECLA MISURAZIONE DELLECa cura di Christian Cantelli

    La conducibilit elettrica o EC, acro-nimo dellequivalente inglese electricconductivity, un fattore fondamen-tale per il corretto sviluppo dellepiante allinterno di un sistema idro-ponico automatizzato.

    La conducibilit elettrica (EC) del-la soluzione nutriente per irrigare espressa in siemens per centimetro(S/cm), millisiemens per centimetro(mS/cm) oppure microsiemens percentimetro (S/cm). Con specia-le attenzione per le piante diodiche

    da resina a ciclo breve, questo va-demecum inteso per fornire infor-mazioni utili e soprattutto praticheper un efficiente settaggio e control-lo dei livelli di conducibilit elettrica.

    Ad un elevato valore di EC corrispo-de unelevata densit e durezza delliquido di irrigazione, e dato che lepiante non sono in grado di assorbi-re le sostanze nutrienti oltre ad unacerta densit a seconda della speciee dello stadio di vita, e consideratoil fatto che nelle colture idroponichenon si ha un medium di coltivazio-ne che faccia da tampone (come adesempio nella coltivazione in terra),la misurazione dellEC risulta essereindispensabile per un corretto svilup-po e controllo delle nostre colture.

    Per capire se si stanno utilizzandotroppi fertilizzanti o troppo pochi, sufficiente monitorare il valore ECdella soluzione presente nel serba-toio. La misurazione della conduci-bilit elettrica dei liquidi potrebbe

    sembrare un analisi impossibile dacompiere a casa, nella privacy del-le mura domestiche, sarebbe inoltredifficoltoso, oltrech sconveniente,portare un campione del nostro li-quido di irrigazione al laboratorioogniqualvolta ce ne fosse bisogno.

    Fortunatamente oggi esistono stru-menti semplici ed estremamenteeconomici che ci permettono di ef-fettuare tali misurazioni a casa intutta comodit.Prima di tutto meglio stabilire duepunti chiave: la base del nostro liqui-do di irrigazione sar fondamentaleper la conducibilit elettrica finale,quindi avremo un differente grado di

    EC se useremo per esempio acquadel rubinetto, acqua minerale, acquademineralizzata o acqua distillata.

    Secondariamente sar bene tenerea mente che ogni elemento aggiun-

    to al nostro liquido di irrigazione nefar inevitabilmente salire il livello diEC, quindi a volte luso di pi prodotticontemporaneamente potrebbe es-sere decisamente controproducente.Ogni prodotto, dai nutrienti fino adarrivare a tutti i vari additivi oggi incommercio per la coltivazione idro-ponica, ha una sua specifica condu-cibilit elettrica, e far quindi variarelEC del nostro liquido di irrigazionein modo differente. Sar bene dun-que, oltre che attenersi ai dosaggiprescritti, non abbondare mai e con-trollare lEC del liquido di irrigazio-ne ogni volta che sar aggiunta unanuova sostanza. Lacqua del rubinet-to, seppur pi economica e pratica

    da reperire, presenta solitamente unelevato EC, che pu variare da 0,4-0,5 mS/cm2 fino a valori proibitivicome 0,7-0,8 mS/cm2.

    Considerando le piante a ciclo bre-ve per esempio, esse avranno biso-gno di un basso valore di EC nelleloro prime fasi di vita per riuscire adassorbire le sostanze nutritive, cheidealmente si aggirerebbe intornoai 0,5-0,6 mS/cm2 valido sia perle nuove nate che per le talee, masempre e comunque inferiore a 1,0mS/cm2.Successivamente le piante saranno

    in grado di tollerare valori di EC su-periori, da 1,0 mS/cm2 nella fase dipre-fioritura fino ad 1,5-1,8 mS/cm2durante la maturazione, ma sempree comunque inferiori a 2,0 mS/cm2.

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    Moltissime acque minerali hanno ilvalore di conducibilit elettrica spe-cifica riportato sulletichetta, le pi

    leggere hanno valori di durezzaottimi per i nostri scopi, se infat-ti avremo un basso valore di EC inpartenza, potremo aggiungere i nu-trienti necessari nelle dovute quanti-t senza doverci preoccupare di con-ferire eccessiva durezza alla nostrasoluzione di irrigazione con conse-guenti risultati disastrosi per la no-stra coltura.

    Se per esempio la nostra acqua avrun valore di EC di 0,13-0,18 mS/cm2 potremo in tutta tranquillitpreparare una soluzione completadi nutrienti, additivi radicanti e vita-mine per le nostre talee senza su-perare lEC complessivo di 0,5-0,6mS/cm2. Nel caso invece dellacquademineralizzata i valori di EC sono

    pressoch inesistenti e si aggiranointorno a i 0,01-0,03 mS per cen-timetro. Lacqua demineralizzata

    viene venduta nei supermercati ed solitamente utilizzata per ferri dastiro, batterie per auto, deumidifica-tori ecc. pu anche essere prodot-ta in casa mediante un processo diosmosi inversa, sono in commerciostrumenti relativamente economiciper poterne avere in quantit.

    Tutto ovviamente in proporzione allenecessit individuali. Lacqua demi-neralizzata potr essere usata perabbassare un troppo elevato valo-re di EC nel liquido di irrigazione oaddirittura come base se per esem-pio si volessero utilizzare compostiminerali bilanciati in polvere oggiin commercio per le colture idropo-niche, partendo da una base quasicompletamente neutra si potr lette-ralmente costruire un liquido idealeper lirrigazione delle nostre piante.

    Un corretto e costante monitoraggiodei valori di conducibilit elettricadella nostra soluzione di irrigazione una delle chiavi per uno stupefacen-te risultato nelle coltivazioni idropo-niche, sottovalutare le conseguenzedi un troppo elevato o troppo bassovalore di EC pu portare a risultatimolto deludenti e conseguente ab-bandono della tecnica idroponica perla maggior parte dei principianti.

    Se consideriamo un impianto idro-ponico medio-piccolo dotato di unacisterna da 30-40 litri, ideale per lacoltivazione domestica delle piante aciclo breve in spazi ristretti, dovre-mo preparare il liquido di irrigazionee quindi calibrarne la conducibilitelettrica solamente tre volte: allini-zio, al passaggio dalla fase vegetati-va alla fase di fioritura e alla fine peril risciacquo finale.

    In caso di piante particolarmentegrandi ed assetate sar sufficienterabboccare la cisterna ed in tali oc-casioni sar altres necessario misu-rare lEC del liquido di irrigazione.

    Nel caso infausto di un nutrientslockout, cio se per qualche ragionele nostre piante dovessero interrom-pere lassunzione dei nutrienti peruna qualche disfunzione, o nel casodi un errato livello di PH, la piantaassorbir solamente acqua ed il li-quido di irrigazione diverr semprepi saturo di elementi, facendo con-seguentemente aumentare il valoredi EC dello stesso.

    In tale situazione un misuratore diEC un vero e proprio salvavita inquanto sarete in grado di accorgerviin tempo della situazione e correg-gere gli eventuali problemi primache le vostre piante subiscano dannipermanenti a causa di una inestin-guibile fame di un certo elemento

    che non sono in grado di assorbireper un qualche motivo.

    Il lavoro necessario sar comunqueminimo e largamente, enormemen-te ripagato dai risultati.

    In queste pagine: la misurazionedellEC effettuata con un

    misuratore digitale reperibilein tutti i negozi specializzati.

    Esistono diverse fasce di prezzoper questo strumento, disponibile

    anche in versione combinatacon altri apparecchi. Monitorareil valore dellEC essenziale per

    ottenere buoni risultati in idroponica.

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    L F O T O D E L M E S ELAFOTODELMESE

    ADVANCED HYDROPONICSATAMI

    EASTSIDE IMPEXELICENT

    ENVIROLITEGENERAL HYDROPONICS EUROPE

    GIBHN BLOOM

    INDOORLINEITALGROW CAGLIARI

    ITALGROW ITALIA

    ITALGROW MILANO GENOVAJOIN SOFTWARE

    MCKNUTRICULTURE

    PLAGRON

    La foto del mese di

    GI U L I O NESI d i P r a t o .

    Potete inviare le vostrefotografie, in grande formato e

    alta risoluzione, allindirizzo email:

    [email protected]

    INDI E DEGLIINDICE DEGLIINSERZIONISTIINSERZIONISTI

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