giornalino della scuola primaria “enrico paini” · alla scoperta di tesori nascosti al museo...

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Giornalino della scuola primaria “Enrico Paini” Giugno 2018

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Giornalino della

scuola primaria

“Enrico Paini”

Giugno 2018

Noi delle seconde, alla scoperta di tesori nascosti

Al Museo Etnografico con Luca

“Al museo etnografico Luca, la nostra guida, ci ha spiegato

che gli oggetti erano esposti, a seconda delle attività che si

svolgevano un tempo in campagna nei diversi mesi

dell’anno”.

“Nelle sale del museo c’erano tantissimi oggetti antichi,

bellissimi e interessanti: vedendoli e ascoltando Luca, ho

imparato le abitudini dei contadini di una volta. Ho

scoperto ad esempio in che modo facevano il burro e il

vino”.

“In ogni stanza del museo dovevamo cercare degli indizi

rispondendo a degli indovinelli: ad ogni risposta giusta,

Luca ci dava un pezzo di puzzle”.

“Luca ci ha detto che tanto tempo fa i contadini a maggio

portavano le mucche nel maggengo e in estate in

alpeggio”.

“Al museo abbiamo anche visto come erano le camere da

letto di un tempo e come facevano a riscaldarsi le persone

che lì abitavano”.

Noi, piccoli casari

In biblioteca con Michele

“Michele, il bibliotecario, ci ha letto due

bellissime storie:

“KUBBE FA UN MUSEO” e

“L’ALBERO VANITOSO”.

“In biblioteca abbiamo anche scritto una

cartolina con il panorama di Ponte e Michele ci

ha insegnato a costruire un segnalibro a forma di

topolino”.

L’unico vero viaggio non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi. (Marcel Proust)

Tutti in trattoria

Con Guido per conoscere i segreti dell’uva e del vino

di un antico palazzo

E per finire... una gustosa merenda

“Infine siamo andati a casa dei nonni

di Chiara, dove ci siamo divertiti un sacco

e abbiamo gustato una merenda a Km 0:

torte casalinghe, panini a scelta, con

salsiccia, marmellata, crema di nocciole,

miele, zucchero e burro...quello che

avevamo preparato noi al mattino.

È stato supermegabellissimo!”

Siete pronti a tornare indietro nel tempo con il mulino di Valfurva?

Noi di terza della scuola Enrico Paini venerdì 20 aprile abbiamo

visitato questo luogo in cui nonni e bisnonni producevano la farina:

mietevano il grano saraceno e, con uno strumento chiamato trèsc, lo

battevano. I chicchi di grano e segale venivano portati al mulino

dove venivano inseriti in un grande imbuto. Qui venivano macinati e

si otteneva la farina. Il pane prodotto qui era di segale e a forma di

ciambella in modo che potesse essere appeso a una rastrelliera per

evitare che venisse rosicchiato dai topi, ma abbiamo visto che si

potevano fare panini di molte forme.

Vicino all’imbuto abbiamo notato una campanella che suonava

quando finivano i chicchi da macinare. Questo mulino è stato

costruito nel 1756 e veniva azionato dall’acqua. Oggi funziona

ancora, ma con l’elettricità. Abbiamo assaggiato il pane e alcuni di

noi lo hanno trovato buono.

(Martina R, Emma, Riccardo P. Franco, Alessandro C, Nicolò,

Alessandro P, Pablo) 3^A e 3^B

Tanto tempo fa le case erano interamente fatte in legno e al piano inferiore si

ospitavano gli animali d'allevamento.

Esistevano mestieri che oggi non sentiamo più: l'arrotino per esempio era una

persona che affilava forbici, coltelli e vari attrezzi.

La casa aveva caratteristiche particolari: a quei tempi si mangiava in camera da

letto perché qui vi era la stufa accesa ed era il locale più caldo della casa; si

passava il cibo dalla cucina attraverso una finestrella che collegava i due locali.

Si dormiva tutti in una sola stanza, sotto il letto matrimoniale era collocato il letto

dei bambini che era costruito con un ingegnoso sistema a scomparsa in modo che

non occupasse spazio durante il giorno.

I topi adorano il formaggio e il salame così i nonni costruivano in legno e metallo

piccole trappole per roditori.

La scuola al tempo dei bisnonni era uno degli edifici più importanti.

All'interno di questo luogo c’erano: una cattedra rialzata per permettere di

sorvegliare la classe, in genere molto numerosa, i banchi e la lavagna girevole. con

la panchetta su cui i bambini più piccoli potevano salire per riuscire a scrivere.

Ancora oggi i ragazzi di allora ricordano le loro cartelle di legno, di cartone, di

stoffa.

Tutto questo si può vedere al museo Vallivo di Valfurva.

(Gabriele, Alberto, Gioele, Sofia G, Ginevra, Alessandro B, Filippo, Sofia C, Samuele)

Il mulino di Valfurva

Al Museo Vallivo di Valfurva

Al laboratorio delle incisioni rupestri, abbiamo incontrato un signore di nome

Gotfried con cui abbiamo realizzato delle incisioni simili a quelle sulla Rupe

Magna.

Vuoi farlo anche tu?

Questo è il materiale:

- un foglio di rame

- dei cartoncini colorati

- un sasso appuntito

- fotocopie con modelli di incisioni

- la colla

- una matita

- delle forbici

Ora ti spieghiamo come procedere:

prendi Il foglio di rame e ponilo sopra il foglio con il modello; ricalca

l’incisione a matita e questa comparirà sul rame.

Batti il quarzo sul rame con la tecnica della martellina.

Incolla il tuo lavoro sul cartoncino.

Utilizza un secondo cartoncino con una finestrella come cornice …

Il gioco è fatto!

(Maia, Alessandro D, Edoardo, Elisa F, Camilla, Anna, Luca, Rocco, Silvio)

3^A e 3^B

La storia della Rupe Magna di Grosio nasce

molti anni fa, quando il professor Pace trovò

delle “coppelle” su una grande roccia a forma

di schiena di balena. Le coppelle sono dei fori

incisi dagli uomini nella preistoria e, secondo il

professore, potevano rappresentare delle

stelle.

Questa roccia è lunga 84 metri di lunghezza e

35 m di larghezza e riporta più di cinquemila

figure incise tra cui animali, uomini e oggetti.

Le figure sono state incise con blocchetti di

quarzo utilizzando la tecnica della martellina,

cioè battendo il minerale sulla roccia.

La rupe è incisa solo da un lato perché in quel

punto batteva il sole: di mattina. Infatti le

incisioni si vedono di più alla mattina.

(Elisa C, Martina R, Elena, Nicola, Pietro, Elisa

M, Tomaso, Riccardo C.) 3^A e 3^B

La Rupe Magna

Le incisione rupestri fatte da noi

Le classi terze e quarte della scuola primaria

“Enrico Paini”, dopo aver sperimentato

praticamente, attraverso la guida di istruttori

esperti nel settore, in che cosa consiste il gioco

dell’EASYBASKET, hanno aderito all’iniziativa

gratuita promossa dalla Federazione Italiana

Pallacanestro. A conclusione del progetto

didattico, gli alunni hanno prodotto, con il

supporto del docente di ed. motoria, un

elaborato artistico che consisteva nella

realizzazione, con creatività e fantasia, della

canotta della Squadra Nazionale di

Pallacanestro. Successivamente, gli elaborati

sono stati pubblicati sul sito ufficiale del

progetto per concorrere, insieme a numerose

scuole italiane, all’estrazione di numerosi

premi. Nessuna classe si è classificata tra le

prime posizioni, ma quel che conta è che tutti

gli alunni hanno partecipato con entusiasmo,

in modo costruttivo e collaborativo ad un

progetto comune.

Tema: il fiume

Noi bambini di terza per

la festa del gemellaggio

abbiamo realizzato

delle barchette che

portavano dei messaggi

di richiesta alle persone

ad avere cura

dell’acqua, fonte di vita.

Sul palco in piazza

Garibaldi abbiamo

danzato e ci siamo

divertiti insieme ad

alcuni compagni e ai

nostri genitori.

Quest'anno abbiamo conosciuto i responsabili del progetto +++PIÙSEGNIPOSITIVI e loro ci

hanno guidato attraverso delle attività, in classe e fuori, ad avvicinarci a una realtà del nostro

territorio. Il percorso del progetto ha avuto come finalità la conoscenza del tessuto sociale

dell’ambiente in cui viviamo e l’individuazione delle modalità in cui ognuno di noi può attivarsi

positivamente nei confronti degli altri.

Venerdì 27 aprile le classi quarte sono andate a visitare, in località Agneda, l'Emporio

+++PIÙSEGNI POSITIVI.

Appena arrivati, Daniela ci ha accolti facendoci sedere su degli sgabelli. Noi ci siamo guardati

intorno e abbiamo notato che nell'ambiente spiccava un po' dappertutto il colore giallo.

I responsabili del progetto +++PIÙSEGNI POSITIVI ci hanno spiegato che hanno scelto questo

colore perchè è solare e trasmette serenità.

Poco dopo noi bambini siamo stati divisi in tre gruppi: ognuno doveva rispondere a delle

domande scritte al centro di un cartellone posto su un grande tavolo.

A prima vista i tre quesiti sembravano semplici ma poi ci siamo accorti che erano difficili e ci

stimolavano a riflettere sul significato del dono e del donare.

Dopo esserci confrontati nei gruppi, aver scritto e disegnato sui cartelloni abbiamo gustato le

nostre merende arricchite da patatine, popcorn, succhi di frutta e caramelle gentilmente offerti

da chi ci ha seguito con pazienza in questo progetto. Samanta infine ci ha illustrato come

funziona l'Emporio e abbiamo simulato l'acquisto di alcuni prodotti con la carta punti.

Per noi questa esperienza è stata importante perchè ci ha stimolato a riflettere sulla vita, a

capire il significato profondo di donare, amare, includere, aiutare e a conoscere meglio la realtà

che ci circonda. Ognuno di noi può vivere, nel corso della sua vita, dei periodi di vulnerabilità

ma non deve vergognarsi anzi deve sempre essere positivo e vedere negli altri una risorsa e

una ricchezza, per poter superare serenamente questi momenti difficili.

CLASSI QUARTE

Progetto Peggy

Gesti, movimenti, musica…

ed altro ancora

.

Siamo stati bravi anche

se a volte eravamo un

po’ scoordinati.

IL TASSO HA PERSO LA MEMORIA E NON

TROVA PIÙ LA STRADA DI CASA.

DOVE SARÀ FINITO?

IN GIRO PER IL MUSEO CERCHIAMO LE

TRACCE PER RITROVARLO.

RISOLVIAMO ALCUNI INDOVINELLI E …

FINALMENTE RITROVIAMO E ACCAREZZIAMO

La signora Roberta ci ha

letto alcune storie.

C’era un leone in

biblioteca, c’era un

bambino che non riusciva

a togliersi la maglietta,

c’era Cecino che correva a

comprare le cose che

servivano alla mamma.

NEL CASTELLO DEI LIBRI

Noi abbiamo aperto il nostro giardino

delle storie.

Quando un bambino trova una bella

storia, la legge ai suoi compagni.

Il nostro giardino e la nostra classe si

riempiono di principesse, di gatti, di

mostri, di draghi…

Siamo arrivati in cima alla torre.

Ci sono libri antichi, hanno uno

strano odore. Non vediamo quello

delle pozioni magiche.

CLASSI PRIME

CLASSI PRIME

CLASSI PRIME

A SPASSO CON IL VIGILE…

… A SCUOLA LE STRISCE SONO

DIVENTATE

PER ATTRAVERSARE LA STRADA IN

SICUREZZA USO LE STRISCE PEDONALI.

CON CAPPELLO, PALETTA E PETTORINA

CI SIAMO DIVERTITI A FARE I VIGILI.

INSIEME AL VIGILE ANGELO ABBIAMO RICORDATO LE REGOLE DEL BUON PEDONE.

CLASSI PRIME

MANI IN PASTA

Una mattina siamo andati nei locali

della mensa e abbiamo provato a

fare il pane.

É stato divertente impastare

seguendo le indicazioni delle cuoche

e scegliere le forme dei nostri panini!

A mezzogiorno i nostri panini sono

usciti dal forno belli croccanti e

pronti per essere mangiati! CLASSI PRIME

Noi di seconda, nel mese di marzo, abbiamo visitato il panificio “La bottega del dolce” in via Fiume. Ad accoglierci c’erano Mario, il simpatico il panettiere, e un profumino che ci ha fatto subito venire l’acquolina in bocca!

PANINI A … MERENDA Le classi seconde al panificio

Mario ci ha distribuito un cappellino da panettiere e ci siamo messi tutti al lavoro! Abbiamo preparato la pasta per il PANE versando nell’impastatrice 6 kg. di farina, 200 gr. di lievito, tre litri e mezzo di

acqua e 150 gr. di sale. Alla fine abbiamo aggiunto un ingrediente segreto che ha reso il nostro PANE più goloso: il BURRO.

Eccoci

nel laboratorio ad ascoltare con attenzione … quante

cose interessanti!

Ora che la pasta del PANE è pronta… rimbocchiamoci le maniche! Rosette, tartarughe… faccine… ci è piaciuto tantissimo dare varie forme al PANE ma, soprattutto assaggiarlo! Infatti, mentre aspettavamo che cuocessero i nostri panini, ci siamo seduti sulle ceste rovesciate e ci è stata offerta una deliziosa merenda … naturalmente con PANE fresco, burro e marmellata.

Quando Mario ha tolto i PANINI dal forno li ha rovesciati in grandi ceste per farli raffreddare. Per portarli a casa noi li abbiamo messi, ancora caldi, nei sacchetti di carta.

È stata una bellissima esperienza, abbiamo scoperto tante curiosità sul PANE e soprattutto abbiamo capito che l’ingrediente più importante per fare un PANE veramente speciale è …

FARE IL PROPRIO LAVORO CON PASSIONE!

Se ripensiamo a quel giorno, sentiamo ancora il profumo del PANE … Vorremmo

fare una proposta al signor Mario: <<Perchè ogni giorno all’intervallo non vieni a

portarci i tuoi deliziosi PANINI appena sfornati?>>

, ,

,

(Classi V A e V B)

In base alla normativa vigente sulla tutela della privacy dei minori e sulla

prevenzione degli episodi di cyberbullismo è tassativamente vietato trasferire e

postare le foto sui profili dei social network (Facebook, Instagram, profili

WhatsApp, ecc…). Grazie per l’attenzione.