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Avere la barba, dal movimento nasce un concorso. Racconti, foto e opere d’arte sui barbuti: l’esperienza social diventa un libro...continua a pagina XIV Il Veneto raccontato da Pietro Parolin nel film “Leoni”. Neri Marcorè e Piera degli Esposti nell’opera prima del regista rosatese... continua a pag. II RENZO ROSSO DEVOLVE 555 MILA EURO ALLA FONDAZIONE OTB Diesel festeggia i suoi primi 35 anni investendo nella sostenibilità A pag.X Tezze s.Br. - Inquinamento Il sindaco di Tezze sul Brenta dichiara guerra alla Provincia. Contro l’apertura di un impianto di smaltimento di rifiuti metallici… Continua a pag. XII Pove d.Gr. - Viabilità Entro fine novembre partirà il progetto “zona 30 all’ora” che prevede l’obbligo di limitazione della velocità di transito nell’area compresa... Continua a pag. XVI l’App gratuita che ti fa vivere la tua città! Per il tuo Smartphone, iPhone e iPod. Già disponibile su: App Store, Google Play e Windows Phone Store D O W N L O A D 3.213

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Le notizie del territorio bassanese

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Avere la barba, dal movimento nasce un concorso. Racconti, foto e opere d’arte sui barbuti: l’esperienza social diventa un libro...continua a pagina XIV

Il Veneto raccontato da Pietro Parolin nel film “Leoni”.Neri Marcorè e Piera degli Esposti nell’opera prima del regista rosatese... continua a pag. II

RENZO ROSSODEVOLVE 555 MILA EURO ALLA FONDAZIONE OTBDiesel festeggia i suoi primi 35 anni investendo nella sostenibilitàA pag.X

Tezze s.Br. - Inquinamento

Il sindaco di Tezze sul Brenta dichiara guerra alla Provincia. Contro l’apertura di un impianto di smaltimento di rifiuti metallici… Continua a pag. XII

Pove d.Gr. - Viabilità

Entro fine novembre partirà il progetto “zona 30 all’ora” che prevede l’obbligo di limitazione della velocità di transito nell’area compresa... Continua a pag. XVI

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rosà | personaggi

NERI MARCORÈ E PIERA DEGLI ESPOSTI NELL’OPERA PRIMADEL REGISTA ROSATESE

Il Veneto raccontato daPietro Parolin nel film “Leoni”

na troupe di sessanta

persone che si è spostata

tra il centro storico

di Treviso, Susegana,

Piombino Dese, Cartigliano, e il

Cansiglio. Dopo cinque settimane

di lavoro, sono terminate le

riprese del film “Leoni”,

sceneggiato e diretto da Pietro

Parolin, il trentacinquenne

di Rosà che ha vinto il bando

di 700 mila euro promosso

dall’Assessorato regionale

alle politiche giovanili.

Neri Marcorè, protagonista del

lungometraggio, sarà Gualtiero

Cecchin, un ricco imprenditore

veneto con moglie e amanti, che

perde tutto e si reinventa uomo

d’affari. Insieme a lui, sul

set, Piera degli Esposti, Anna

Dalton e Stefano Pesce, oltre a

molti altri attori veneti.

“Il film metterà in scena il Veneto vivo e attuale di oggi, che si muove con forza senza abbassare la testa nel doloroso contesto della crisi economica. Sarà una commedia feroce con personaggi descritti al modo di Pietro Germi e Woody Allen, uno

spaccato di un certo tipo di ‘italianità’” ha dichiarato Pietro Parolin

durante la conferenza stampa di

presentazione di “Leoni”, che

sarà distribuito da Rai cinema

nelle sale cinematografiche

italiane e successivamente in

televisione.

Cosa hai fatto prima di

conquistare la sedia del

regista?

Mi sono laureato in Lettere e Filosofia a Padova con una tesi in Storia del Cristianesimo, niente di più distante dal cinema… poi, per passione e sperando di poter lavorare nel settore, ho provato ad entrare ad un Master in produzione televisiva e cinematografica e da lì è cominciata la mia avventura. Sono finito a Cinecittà, a lavorare presso un noleggio di macchine da presa e materiale fotografico. Facevo il video assist per produzioni indipendenti, è stato molto formativo vivere tanti set differenti e conoscere tutti i materiali tecnici che servono per “fare” il cinema. Poi mi sono spostato a Milano, dove ho frequentato un corso intensivo di scrittura e produzione per fiction

al Centro Sperimentale di Cinematografia. Sono tornato a Roma, nella redazione de “La Squadra” come sceneggiatore ed editor, e da allora ho lavorato principalmente come scrittore: Disney, Fox, Lux, con qualche puntatina a Milano di tanto in tanto.

Hai sempre avuto l’ambizione

della regia? Cosa ti aspetti e

cosa ti preoccupa?

No. Non ho mai avuto ambizioni da regista! Era un sogno quasi irraggiungibile. Mi sento fortunatissimo e onorato di avere questa grande opportunità. L’idea di dirigere è nata proprio grazie alla vittoria nel 2012 del bando regionale, una cosa incredibile, il premio era un grosso finanziamento per realizzare un film che raccontasse in qualche modo il Veneto. Le mie preoccupazioni sono le normali tensioni che si hanno quando si fa qualcosa di importante per la prima volta. Quello che spero è di trasmettere il sapore intenso e bello di una terra magnifica e piena di contraddizioni come è il Veneto.

Come sono andate le riprese?

Le riprese sono andate benissimo, sebbene il ritmo sia stato frenetico. Un’organizzazione spaventosa, tutto deve essere già prestabilito, è un’orchestra che si muove e segue un

U

di Cristina Lunardon

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programma ben preciso. Non ci sono tempi artistici, nel senso che quando si arriva al mattino non c’è spazio per divagazioni o ripensamenti. Fortunatamente non abbiamo avuto contrattempi, tutto è filato liscio anche in centro a Treviso, dove l’accoglienza è stata straordinaria ed abbiamo avuto la massima collaborazione sia delle autorità che della polizia locale.

Come è stato lavorare con Neri

Marcorè?

Neri è un professionista pazzesco, con una visione totale del cinema, un attore così ti facilita il lavoro, perché non serve spiegargli cosa deve fare. Arrivava sul set e non sbagliava nulla. Inoltre è sempre disponibile con tutti, affabile, educatissimo, e tra di noi si è creata da subito una grande sintonia. Ci sentiamo ancora spesso al telefono.

E con Piera degli Esposti?

Lei è una leggenda del cinema italiano, vengono i brividi al pensiero di quanti e quali film ha interpretato. E in effetti a volte gli altri attori si sentivano in soggezione. Malgrado l’età, la sua dedizione al lavoro è totale. A Piera degli Esposti non si potevano non concedere ampi margini di interpretazione. Ho fatto il casting a 150 attori, alla fine ho scelto di cuore e ne sono felice, perché abbiamo lavorato davvero bene tutti insieme, anche con Anna Dalton e Stefano Pesce.

Quando uscirà il film?

Non ne ho la minima idea. Potrebbe essere il prossimo anno per la Biennale del cinema di Venezia, ma non sono io a decidere il programma della distribuzione.

Quali sono le tue ambizioni

professionali nel futuro?

Mi piacerebbe continuare a lavorare sul mio territorio comunque, anche impegnandomi nella formazione dei giovani che vogliono intraprendere questo lavoro.

Intervista a Neri MarcorèLo si riconosce subito, tra il gruppo di attori e comparse che si aggirano davanti alle gabbie delle scimmie e i pappagalli dello zoo Cappeller di Cartigliano. Neri Marcorè appare molto rilassato, scherza con i colleghi sorseggiando mezzo bicchiere di prosecco in attesa di essere chiamato in scena. Qualcuno gli offre uno scialle, che accetta volentieri e indossa subito, vista la temperatura autunnale che accompagna il primo sabato di ottobre.

Come stanno andando le riprese?Benissimo. A parte oggi, siamo stati anche molto fortunati con le condizioni meteo.

E’ la prima volta che vieni in Veneto?Ci sono stato altre volte, ma mai per un periodo così lungo. Ci tornerò sicuramente. Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro, questa sera parto per Genova e poi torno a Roma.

Cosa ti ha spinto ad accettare questa parte?Ho letto il copione e la storia mi è piaciuta subito, fin dalla prima scena, che apre in maniera folgorante. E’ una commedia davvero originale, ironica, intelligente. Credo che il film avrà un buon successo, non passerà inosservato.

Come ti sei trovato con Pietro Parolin alla regia?E’ bravo, molto determinato, non sembra essere alla sua prima esperienza.

Il lavoro riprende, si gira una scena insieme ad Anna Dalton. L’aiuto regista coordina attori e comparse, Pietro Parolin segue le riprese dalla sua postazione e attorno al set cala il silenzio. Qualche minuto, poi arriva il segnale di stop. Che per Marcorè sarà anche quello finale,festeggiato con applausi, cori, strette di mano e abbracci con tutta la troupe, che gli chiede anche l’ultima imitazione, una delle tante che ha sempre concesso durante le pause di lavoro. Ed è con una bella risata e tanta emozione, che Marcorè esce di scena.

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P 76PIV

presentazione | indice

ALLEGATO GRATUITO ALA PIAZZA - IL QUINDICINALE

DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI

ANNO 0 - NUMERO 91 NOVEMBRE 2013

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEDI BASSANO DEL GRAPPA

N°7/94 DEL 7/10/94

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L ECristina Lunardon

E D I T R I C ETabloid

R E S P O N S A B I L E N O T I Z I ECristina Lunardon

[email protected]

P E R L A P U B B L I C I T À0424.219185

P E R I N V I A R E F O T O E / O T E S T [email protected]

IndiceII Il Veneto raccontato da Pietro Parolin nel fi lm “Leoni” NERI MARCORÈ E PIERA DEGLI ESPOSTI NELL’OPERA PRIMA DEL REGISTA ROSATESE

VI Inaugurata la cantina dell’Istituto agrario Parolini AUMENTA L’OFFERTA FORMATIVA,MA MANCANO LE AULE

VIII Il Comitato “Adotta un terrazzamento” raggiunge quota 100 IN CRESCITA L’ADESIONE DEI GIOVANI AL PROGETTO

X Renzo Rosso devolve 555 mila euro alla Fondazione OTB DIESEL FESTEGGIA I SUOI PRIMI 35 ANNI INVESTENDO NELLA SOSTENIBILITÀ

XII Il sindaco di Tezze sul Brenta dichiara guerra alla Provincia CONTRO L’APERTURA DI UN IMPIANTO DI SMALTIMENTO DI RIFIUTI METALLICI

XIV Avere la barba, dal movimento nasce un concorso RACCONTI, FOTO E OPERE D’ARTE SUI BARBUTI: L’ESPERIENZA SOCIAL DIVENTA UN LIBRO

XVI In centro a Pove si transiteràa 30 km all’ora ULTIMI RITOCCHI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL PAESE

XVIII Turismo e volo libero, a Borso oltre 60.000 decolli l’anno PROPOSTA LA CREAZIONE DI UNA RETE IN VENETO PER GLI APPASSIONATI DI TUTTO IL MONDO

XX “Raccontami una storia” apre con la Gabbianella di Sepulveda AL VIA LA NUOVA STAGIONE TEATRALE PER BAMBINI E FAMIGLIE

XXI L’Associazione Nazionale Carabinieri ha trovato una sede IN USO GRATUITO PER QUINDICI ANNI IL CASELLO IDRAULICO DI NOVE

XXII I “Velo Ok” centrano l’obiettivo e rendono le strade più sicure PROMOSSI A PIENI VOTI DALLA POLIZIA LOCALE DI ROSÀ, TEZZE SUL BRENTA E UNIONE DEL MAROSTICENSE

Editoriale

Perchè è il Veneto.C’È UN IMPRENDITORE VENETO, PROTAGONISTA NEGLI ULTIMI 35 ANNI DELLA CRESCITA ECONOMICA DELLA SUA REGIONE, CHE DECIDE DI INVESTIRE NELLA SOLIDARIETÀ E DI FESTEGGIARE LA PROPRIA IMPRESA DEVOLVENDO PARTE DEI SUOI PROFITTI IN UN PROGETTO A SOSTENGO DEI PAESI PIÙ POVERI, MA ANCHE DELLE EMERGENZE STRUTTURALI E FINANZIARIE DEL PAESE. PERCHÉ,DICE, È GIUSTO CHE LE AZIENDE RESTITUISCANO AL TERRITORIO QUELLO CHE IN QUALCHE MODO RICEVONO.

C’È CHI NON SI RASSEGNA A VEDER MORIRE LA SUA TERRA E RIESCE A COINVOLGERE NELLA SUA VISIONE OLTRE CENTO PERSONE, CHE IN POCHI ANNI SI RIMETTONO A COLTIVARE UNA MONTAGNA DA TEMPO ABBANDONATA, PRESERVANDONE LA STABILITÀ ED ONORANDONE LA STORIA, FATTA DI FATICA, SACRIFICI E TANTO LAVORO.

C’È UN RAGAZZO CHE HA INSEGUITO IL SOGNO DI LAVORARE NEL MONDO DEL CINEMA E SI RITROVA – PROPRIO COME SUCCEDE NEI FILM - DIETRO AD UNA MACCHINA DA PRESA A DIRIGERE IL SUO PRIMO LUNGOMETRAGGIO, GRAZIE AD UN BANDO REGIONALE CHE HA PREMIATO L’ORIGINALITÀ DELLA STORIA CHE LUI STESSO HA PRESENTATO. UNA STORIA CHE PARLA DEL VENETO, DELLE SUE CONTRADDIZIONI, DELLA CRISI E DI UNA CLASSE IMPRENDITORIALE CHE NON SI RASSEGNA A PERDERE LA RICCHEZZA ACCUMULATA.

CI SONO PERSONE CHE NON VOGLIONO ANDARSENE DA QUESTO PAESE, PERCHÉ CREDONO CHE QUALCOSA SI POSSA ANCORA FARE PER RIDARE DIGNITÀ E VOCE AD UN TERRITORIO CHE TANTO HA SORTITO NON SOLO A LIVELLO ECONOMICO, MA ANCHE CULTURALE, ARTISTICO, SOCIALE. E’ IL VENETO DOVE SIAMO CRESCIUTI, MALGRADO TUTTO E TUTTI. DEL QUALE CONOSCIAMO LA LINGUA E CONDIVIDIAMO LE TRADIZIONI. E’ UN PAESE CHE FORSE NON MERITA LE SUE ECCELLENZE, TROPPO SPESSO COSTRETTE DA UN SISTEMA CORROTTO A FUGGIRE ALL’ESTERO, MA CHE LE HA COMUNQUE PRODOTTE. E CHI NE È CONSAPEVOLE, PUÒ ANCHE DECIDERE DI RIMANERE AD AIUTARLO.

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P 78PVI

bassano | istruzione

AUMENTA L’OFFERTA FORMATIVA,MA MANCANO LE AULE

Inaugurata la cantinadell’Istituto agrario Parolini

All’istituto agrario

Parolini si fa il

vino, nella nuova

cantina realizzata

durante l’estate anche grazie

al contributo economico

dell’attivissimo comitato

genitori. La struttura, ricavata

in uno spazio che era prima

adibito a magazzino, è dotata

di un moderno macchinario per

la pigiatura dell’uva e di

cinque contenitori che verranno

utilizzati per la micro

vinificazione. A settembre

gli studenti hanno partecipato

con entusiasmo, anche in

orario extrascolastico, alla

vendemmia ed alle prime fasi

di trasformazione dell’uva

raccolta nella vigna che

circonda la scuola, dove si

coltivano dal 1970 le varietà

di Cabernet, Merlot, Marzemino,

Groppello, Pinot e Moscato.

Si tratta di una nuova

opportunità didattica, che ha

lo scopo di arricchire in futuro

l’offerta formativa della scuola

con un corso di “Maestro di

cantina”, una specializzazione

attualmente inesistente negli

altri istituti del territorio.

Peccato che a frenare questa

continua crescita qualitativa

del Parolini ci sia una cronica

mancanza di spazi, alla quale

si è cercato di fare fronte

negli anni adottando una serie

di soluzioni che però non hanno

risolto, ma solo tamponato,

l’emergenza.

Attualmente la scuola è dotata di

28 aule che ospitano 28 classi:

sono stati sacrificati tutti gli

uffici, compresa la presidenza

che è stata traslocata in uno

sgabuzzino, mancano alcuni

laboratori, gli spazi per il

sostengo, un’aula lettura, non

c’è un deposito per i prodotti

che si coltivano, uno spazio

per ricevere i genitori né una

foresteria per gli alunni del

rientro pomeridiano; come non

bastasse, a fronte delle quattro

quinte che usciranno il prossimo

giugno si prevede l’attivazione

di sei, forse sette classi

prime. Insufficienti finora

le soluzioni trovate dalla

Provincia, come il trasferimento

della sede staccata nel plesso

dell’ex istituto Remondini in via

di Cristina Lunardon

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P 79PVII

Sonda a Bassano, frequentato da

320 studenti che per tre giorni

alla settimana si alternano

nella sede centrale di Pove

con gli altri 350 compagni di

scuola. E non sono mancate le

azioni di protesta da parte di

dirigenza, comitato genitori

e ragazzi, che lo scorso anno

hanno lanciato una petizione

raccogliendo oltre tremila

firme e minacciando una marcia

pacifica fino a Vicenza a bordo

dei trattori.

L’ultima azione eclatante

è stata annunciata nelle

scorse settimane dallo stesso

dirigente, Francesco Frigo,

che non si rassegna all’idea

di dover limitare l’offerta

formativa della scuola a causa

delle sue carenze strutturali,

e che ormai da otto anni chiede

un ampliamento definitivo della

sede di Pove con la realizzazione

di almeno venti aule nuove.

A quanto pare, la minaccia di

campeggiare per sette giorni

in una tenda montata davanti

all’istituto centrale, ha sortito

un primo risultato positivo.

«Subito dopo l’annuncio della mia protesta

contro la Provincia - commenta il

dirigente - sono stato contattato da Vicenza e mi è stata fatta la promessa formale dell’avvio dei lavori di ampliamento entro il 2014. Le nuove aule non saranno a disposizione prima del 2015».

Il dirigente però non canta

vittoria.

“Ringrazierò chi di dovere solo ad ampliamento concluso – ha dichiarato ancora alla stampa - e la promessa del campeggio di protesta resta”.

SI TRATTA DI UNA NUOVA OPPORTUNITÀ DIDATTICA, CHE HA LO SCOPO DI ARRICCHIRE IN FUTURO L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA CON UN CORSO DI “MAESTRO DI CANTINA”,

UNA SPECIALIZZAZIONE ATTUALMENTE INESISTENTE NEGLI ALTRI ISTITUTI DEL TERRITORIO.

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P 80PVIII

valstagna | iniziative

IN CRESCITA L’ADESIONE DEI GIOVANI AL PROGETTO

Il Comitato “Adotta un terrazzamento” raggiunge quota 100

Nato nel 2010, il Comitato

“Adotta un terrazzamento in Canale di Brenta” ha visto in tre anni crescere fino

a cento il numero dei terreni

in abbandono affidati a nuovi

coltivatori. Più di trenta sono

state le adesioni negli ultimi

sei mesi. Un bel traguardo,

festeggiato con un pranzo sociale

che è stato anche l’occasione per

ripercorrere il cammino compiuto

e considerare possibili nuove

prospettive di intervento.

Tra queste, l’allargamento

del progetto ad altri Comuni

oltre a Valstagna, la messa a

disposizione di attrezzature

condivise che permettano più

facilmente ai nuovi coltivatori

la manutenzione del territorio e

il possibile avvio di un’attività

che possa anche offrire lavoro a

qualche giovane della valle.

I campi terrazzati, ben visibili

percorrendo la Valsugana, dopo

essere stati coltivati a tabacco

fino agli anni sessanta sono

stati abbandonati in seguito

al collasso dell’agricoltura di

montagna e ridotti in uno stato

di degrado tale, da rischiare di

compromettere la stabilità e la

sicurezza degli stessi versanti

montani. Il Comitato, sorto

proprio per fronteggiare questa

emergenza, svolge il ruolo

di tramite tra i proprietari

dei terrazzamenti emigrati

all’estero o troppo anziani per

prendersene cura, e quanti si

rendono disponibili alla loro

manutenzione, utilizzandoli in

comodato d’uso gratuito come

orti privati.

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P 81PIX

“Il risultato raggiunto fi nora dimostra che questo progetto risponde ad un bisogno sentito dalla gente – ha dichiarato il portavoce Luca Lodatti – perché pur nel rispetto del diritto di proprietà si possono coltivare ad orto delle terre altrimenti abbandonate. E’ così che alcune contrade storiche intorno a Valstagna, nel Canale di Brenta, sono tornate ad essere frequentate e i loro terrazzamenti coltivati, in un modo diverso dalla tabacchicoltura di un tempo, ma comunque capace di provvedere alla manutenzione di un territorio altrimenti a rischio di frana e crollo”.

Senza dimenticare che le

coltivazioni orticole come la

patata e i fagioli,  oppure i

piccoli frutti, offrono in

queste zone risultati di alta

qualità e il terreno, ricco

di ferro, rende gli ortaggi

particolarmente saporiti.

Al momento il Comitato è alla

ricerca di altri terrazzamenti,

per soddisfare le numerose

richieste ricevute negli ultimi

mesi: a questo scopo si stanno

contattando nuovi proprietari

di terreni incolti disponibili

ad aderire al progetto.

A coordinarne le attività è

stata chiamata Cinzia Zonta,

la neo-eletta presidentessa

del Comitato, che da un anno ha

ripreso a coltivare i terreni

sul Col 22 Ore, a 500 m sopra

Valstagna. Un avvicendamento

che porta nuove forze al

progetto di rinascita di questo

paesaggio, ancora bisognoso di

cure.

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P 82PX

breganze | personaggi

DIESEL FESTEGGIA I SUOI PRIMI 35 ANNIINVESTENDO NELLA SOSTENIBILITÀ

Renzo Rosso devolve 555 mila euro alla Fondazione OTB

Una torta da 555.000

euro per festeggiare

i primi 35 anni della

Diesel, l’azienda

di Breganze che in

tutto il mondo è sinonimo di

creatività, coraggio, passione

e divertimento. Una torta

virtuale, che sarà suddivisa

tra i diversi progetti sostenuti

dalla Only The Brave Fundation,

la fondazione no profit voluta

e creata da Renzo Rosso, deus ex

machina e presidente dell’impero

OTB che oltre a Diesel detiene

altri importanti marchi del

mondo della moda.

Nessuna festa, nessun fuoco

d’artificio: al loro posto,

l’azienda ha deciso di investire

in sostenibilità spiegando in

una lettera i motivi di questa

scelta.

“35 anni fa è cominciata la più incredibile avventura della mia vita: Diesel – ha

dichiarato Renzo Rosso.

“Abbiamo cambiato le regole del mercato, del marketing, delle vendite, del design: abbiamo dato il nostro contributo per cambiare l’industria della moda. Siamo cresciuti giorno dopo giorno, anno dopo anno, sempre cercando di raggiungere nuovi orizzonti e di restare un passo più avanti degli altri, in modo fresco e moderno. E’ noto che quando si parla di feste, non abbiamo eguali – prosegue - ma questa volta abbiamo deciso di celebrare

questo anniversario cosi importante in un modo diverso. Così, per celebrare questa pietra miliare della nostra storia,abbiamo donato 555,000 euro a Only The Brave Foundation, l’organizzazione no-profit del nostro gruppo che supporta progetti sostenibili innovativi e concreti in tutto il mondo, con un focus speciale nell’Africa sub sahariana. Perchè – conclude - non

c’è nulla di più coraggioso che cercare di rendere il mondo un posto migliore”.

Dal 2008 ad oggi, la Only The

Brave Foundation ha investito

in più di 100 progetti di

sviluppo sociale nel mondo,

con un impatto diretto sulla

vita di oltre 40.000 persone. I

principali criteri di selezione

dei progetti supportati sono

infatti un impatto sociale

diretto, la sostenibilità e

l’innovazione. Solo nel 2013 ha

promosso il restauro del Ponte

di Rialto a Venezia, sostenuto

un progetto di microcredito

rivolto alle aziende colpite

dal terremoto in Emilia Romanga

e dato supporto alla filiera

produttiva del tessile con il

progetto C.A.S.H, ovvero un

accesso al credito a condizioni

agevolate ai fornitori del

“Made in Italy”.

Renzo Rosso ha raccontato in

più occasioni di essere stato

ispirato nel suo progetto di dare

vita ad una fondazione benefica

dal Dalai Lama, che durante un

volo aereo lo avrebbe spronato

ad utilizzare il suo nome e

l’azienda per fare qualcosa di

concreto per le popolazioni più

disagiate. Da qui, l’impegno per

l’Africa e l’utilizzo di parte

dei proventi della Diesel e

degli altri marchi del gruppo per

farli confluire nella onlus Only

The Brave Fundation. Rimanendo

fedele alla sua filosofia,

secondo la quale “le aziende che producono ricchezza devono ridistribuire i loro profitti in ambito sociale, non solo nel proprio business e restituire al territorio quello che in qualche modo ricevono.”Buon compleanno, Diesel

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tezze sul brenta | lavori pubblici

CONTRO L’APERTURA DI UN IMPIANTO DI SMALTIMENTODI RIFIUTI METALLICI

Il sindaco di Tezze sul Brentadichiara guerra alla Provincia

“Un provvedimento ad opera di meri tecnici che non solo va a gravare una zona già martoriata

dall’inquinamento da cromo esavalente della ex Galvanica P.M., ma che letteralmente calpesta la volontà espressa da ben due consigli comunali”.

Questo l’amaro

commento del sindaco

di Tezze sul Brenta,

Valerio Lago, in

riferimento alla

delibera disposta

dal commissario

straordinario della

Provincia di Vicenza

Attilio Schneck, che

prendendo atto e

facendo proprio il

parere favorevole

della Commissione

Valutazione Impatto

Ambientale (VIA)

provinciale, autorizza

l’insediamento di un impianto

di recupero di rifiuti metallici

nelle vicinanze della tristemente

nota ex Tricom Galvanica P.M.

“Si tratta di un’attività insalubre di 1° classe – spiega il primo

cittadino – pericolosa per l’ambiente e per chi ci vive. E su questo tipo di insediamento si era già espressa in modo chiaro la precedente amministrazione nel 2002, quando l’osservazione della ditta interessata alla realizzazione dell’impianto era stata bocciata perché l’attività rientrava

nell’elenco delle industrie ritenute a rischio per la popolazione”.

Nell’aprile del 2012 la ditta in

questione depositava in Comune

la necessaria documentazione

per iniziare la procedura

di Valutazione dell’Impatto

Ambientale e chiedere la

contestuale approvazione del

progetto di trasferire la

propria attività di recupero di

rifiuti metallici all’interno

del Piano Particolareggiato

Produttivo in località Baracche

– via Tre Case. Lo stesso

Piano Particolareggiato che nel

marzo del 2009 aveva ottenuto

l’approvazione consigliare

proprio con l’espresso divieto

di insediamento per le industrie

insalubri.

Sulla scorta di una relazione

istruttoria redatta dall’ufficio

ecologia, dalla quale emergono

l’incompatibilità del progetto

con il PRG e la sua inadeguatezza

rispetto all’attuale viabilità,

oltre ai potenziali rischi per

l’atmosfera, il sottosuolo e

il clima acustico, il consiglio

comunale ribadiva il proprio

parere contrario al trasferimento

di questa attività.

Era il 27 giugno

2012. Pochi mesi

dopo, a fine gennaio

2013, la Commissione

Provinciale VIA

rilasciava il proprio

parere favorevole.

Secondo quanto

riferito dal sindaco,

a nulla sono valsi

gli ulteriori elementi

ostativi evidenziati

a più riprese negli

ultimi mesi alla stessa commissione

a suon di relazioni da parte degli

uffici comunali competenti.

E conclude: “Non posso e non permetterò che il volere della comunità di Tezze che rappresento sia letteralmente violentato dalle decisioni di una qualsivoglia commissione, qualsiasi siano le logiche cui risponde. Per questo, con la mia Giunta, ho deciso di impugnare questo assurdo provvedimento: non lascerò nulla di intentato per evitare l’insediamento di questa industria insalubre. La Ex Tricom -Galvanica P.M insegna. Ma evidentemente, per qualcuno, la storia non è maestra”.

“NON POSSO E NON PERMETTERÒ CHE IL VOLERE DELLA COMUNITÀ DI TEZZE CHE RAPPRESENTO SIA LETTERALMENTE VIOLENTATO DALLE DECISIONI DI UNA QUALSIVOGLIA COMMISSIONE, QUALSIASI SIANO LE LOGICHE CUI RISPONDE. PER QUESTO, CON LA MIA GIUNTA, HO DECISO DI IMPUGNARE QUESTO ASSURDO PROVVEDIMENTO: NON LASCERÒ NULLA DI INTENTATO PER EVITARE L’INSEDIAMENTO DI

QUESTA INDUSTRIA INSALUBRE”

di Cristina Lunardon

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P 85PXIII

LaPiazzaAnimalsOttobre.pdf 1 22/10/13 14:49

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P 86PXIV

web | personaggi

RACCONTI, FOTO E OPERE D’ARTE SUI BARBUTI:L’ESPERIENZA SOCIAL DIVENTA UN LIBRO

Avere la barba,dal movimento nasce un concorso

Che fosse un’idea

dirompente, lo si era

capito fin dall’inizio.

A confermarlo, ci

sono le migliaia di contatti

che sui social network, oltre

all’omonimo sito, il progetto

Avere la barba ha raccolto in

pochi mesi. E solo scorrendo

le interviste, le parole, i

commenti del popolo del web si

capisce il perché.

“Avere la barba nasce come cristallizzazione di un fenomeno esistente, una moda, una mania, uno stato mentale. La barba è qualcosa di intimo, trasversale, antico: noi vogliamo permettere a tutti di raccontarla. Perché quando inizi a farla crescere, c’è sempre un motivo” dicono Claudio Traina, event manager

bassanese con la passione dei

tatuaggi, Alessandro Toso di

Cittadella, innamorato dell’arte

contemporanea, e Diego Santi di

Castello di Godego, fotografo

per diletto. Sono loro i tre

giovani barbuti ideatori del

progetto, impegnati in questi

giorni a girare l’Italia per

registrare interviste e pareri.

E questi sono i temi al

• Personal Fitness

• Rassodamento e Rimodellamento

• Dimagrimento localizzato

• Adipometria

• Esame Termografi co

• Trattamenti mirati

Il piacere di piacersi

Chiamaci allo 0424.568452Via Asiago 77, Cassola VI SS Bassano/Rosà

O r a r i o C o n t i n u a t o 1 0 . 0 0 / 2 0 . 0 0 v e n e r d ì 9 . 0 0 / 1 5 . 0 0

www.benesseref i t l ine . i t

Page 15: Lapiazzanotizie457

P 87PXV

centro del concorso letterario

e artistico lanciato dai tre

per raccogliere in un libro

l’esperienza web di questi mesi.

Il concorso, che si concluderà

il prossimo 31 gennaio, è aperto

a opere letterarie (massimo

15.000 caratteri), artistiche

o fotografiche incentrate

appunto sulla barba, “che può essere vista come emozione sia dal punto di

vista maschile che femminile” si legge sul bando.

“Il premio? È il fatto stesso di partecipare nel creare la filosofia condivisa dell’Avere la barba” dichiarano Claudio, Alessandro e Diego, e questo

la dice lunga sullo stile del

gruppo e sul perché i fan si

sommano ad ogni ora.

Tutte le opere saranno diffuse

tra la community dei barbuti,

ma solo quelle ritenute più

originali o emblematiche

entreranno a far parte del

libro che sarà pubblicato entro

la prossima estate.

L’iscrizione al concorso è

gratuita, i dettagli si trovano

nel bando reperibile su

www.averelabarba.it.

AVERE LA BARBA NASCE COME CRISTALLIZZAZIONE DI UN FENOMENO ESISTENTE, UNA MODA, UNA MANIA, UNO STATO MENTALE. LA BARBA È QUALCOSA DI INTIMO, TRASVERSALE, ANTICO: NOI VOGLIAMO PERMETTERE A TUTTI DI RACCONTARLA. PERCHÉ QUANDO INIZI A FARLA

CRESCERE, C’È SEMPRE UN MOTIVO

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pove del grappa | viabilità

ULTIMI RITOCCHI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL PAESE

In centro a Pove si transiteràa 30 km all’ora

cittadini sono stati

informati e per la

nuova segnaletica si sta

procedendo con l’appalto

dei lavori: entro fine

novembre partirà a Pove il

progetto “zona 30 all’ora”

che prevede l’obbligo di

limitazione della velocità di

transito nell’area compresa tra

le vie Fossà, Ca’ Morolazzaro,

Annibale da Bassano, Rivagge,

Marcadella e Roma.

“La limitazione era già in vigore da tempo nelle due strade che attraversano il centro del paese – spiega il

sindaco Orio Mocellin – e l’esigenza di estenderla è nata dopo che anche a Pove i genitori dei bambini che frequentano le scuole hanno attivato in via sperimentale il “piedibus” alla fine dell’anno scolastico. A questo si aggiunga anche la volontà di limitare al massimo i rumori molesti per chi vive in quella zona e di rendere più vivibile e sicuro il paese”.

Un paese piccolo, ma densamente

abitato, nel quale non è

poi così facile spostarsi

camminando, vista la penuria

di marciapiedi lungo le strade.

“Mi auguro che i cittadini comprendano che diminuendo la velocità e sacrificando solo pochi secondi di tempo rispetto al limite dei 50 chilometri che vige in tutti i centri cittadini – prosegue il primo cittadino - si ottiene anche l’effetto di ridurre l’inquinamento da gas di scarico. Minore inquinamento e maggiore tranquillità per i residenti, per una migliore qualità della vita.”

E ancora in tema di sicurezza

partirà a breve un progetto di

asfaltatura delle strade del

centro, che stanno per essere

rimesse a nuovo nei punti più

carenti e danneggiati, con

relativi adeguamenti della

segnaletica stradale, per un

costo complessivo di circa

settantamila euro.

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borso del grappa | sport

PROPOSTA LA CREAZIONE DI UNA RETE IN VENETOPER GLI APPASSIONATI DI TUTTO IL MONDO

Turismo e volo libero, a Borso del Grappa oltre 60.000 decolli l’anno

Il Veneto si propone come

meta degli appassionati

di volo libero di tutto

il mondo, grazie alla

presenza di associazioni e

luoghi bellissimi, ideali per

praticare questo affascinante

sport dell’aria.

E’ questa la conclusione

dell’incontro svoltosi a Malcesine

tra l’assessore regionale al

turismo e i rappresentanti dei club

di volo libero veneti, durante

il quale è stata approfondita la

possibilità di mettere in rete

impianti, conoscenze, località,

per realizzare una proposta

turistico-sportiva unitaria in

questo settore, tenuto conto

che la regione è già meta di

appuntamenti internazionali.

E’ il caso di Borso del Grappa,

uno dei siti di volo più famosi

in Europa e molto apprezzato a

livello mondiale. A renderlo

così speciale concorrono le

condizioni meteorologiche

ottimali in tutte le stagioni con

circa trecento giorni volabili

all’anno, l’accessibilità dei

decolli ed atterraggi, la

presenza di correnti adatte a

qualsiasi tipologia di pilota e

la possibilità di effettuare voli

di distanza. Borso del Grappa è

anche sede della più importante

fiera italiana del settore,

nata nel 1982 come Meeting

Internazione di Volo Libero, che

si tiene nel periodo pasquale e

conta la partecipazione dei più

forti piloti al mondo.

“La Regione intende creare un circuito di località in cui si pratica il volo, una sorta di percorso per turisti come può essere ad esempio la strada del prosecco” spiega Alessando Olin, presidente dell’Associazione

Sport Montegrappa che si occupa

di promuovere tutte le attività

sportive legate alla montagna,

con un occhio di riguardo per il

volo libero. “La proposta era partita da noi nel 2009 – prosegue – per poter

di Cristina Lunardon

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P 91PXIX

offrire ai turisti dell’aria anche altri servizi nel territorio.”

E’ dagli anni settanta che si

vola sul Montegrappa, dapprima

con i deltaplani e poi con i

parapendio. Attualmente il sito

conta sette punti di decollo, due

atterraggi ed un campo scuola in

località Camol.

Qual è il profilo del pilota turista?

“Nel sessanta per cento dei casi ha tra i 30 e i 50 anni, spesso predilige sistemazioni come il campeggio ed il bed and breakfast, soggiorna mediamente dai tre ai cinque giorni e spesso viaggia con la famiglia.”

Un vero toccasana per l’economia

di tutta l’area.

“Nel solo comune di Borso ci sono 450 posti letto, e continuano ad aumentare. Non male,

per un paese di seimila abitanti”

Quali sono i paesi di provenienza?

“Principalmente Germania, Polonia, Svizzera ed Europa del Nord. Sono in crescita i flussi dalla Francia, Ungheria e Russia. Qualcuno è arrivato pure dalle Hawaii, dalla Groenlandia e dall’Australia, ma si tratta di casi sporadici.”

Il volo libero risente della crisi?

“Nonostante la crisi, negli ultimi anni le presenze registrate a Borso sono in aumento, nel 2013 abbiamo superato quota trentamila senza contare i comuni limitrofi ed i piloti del Triveneto che non pernottano. In un anno abbiamo tesserato più di cinquemila piloti con fly card elettronica, che serve appunto per monitorare i flussi e controllare i documenti di volo.”

Quanti sono i voli stimanti in

un anno?

“Se ne stimano circa sessantamila”

BORSO DEL GRAPPA, UNO DEI SITI DI VOLO PIÙ FAMOSI IN EUROPA E MOLTO APPREZZATO A LIVELLO MONDIALE. A RENDERLO COSÌ SPECIALE CONCORRONO LE CONDIZIONI METEOROLOGICHE OTTIMALI IN TUTTE LE STAGIONI CON CIRCA TRECENTO GIORNI VOLABILI ALL’ANNO, L’ACCESSIBILITÀ DEI DECOLLI ED ATTERRAGGI, LA PRESENZA DI CORRENTI ADATTE A QUALSIASI TIPOLOGIA DI PILOTA E

LA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE VOLI DI DISTANZA.

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bassano | teatro

AL VIA LA NUOVA STAGIONE TEATRALE PER BAMBINI E FAMIGLIE

“Raccontami una storia” apre con la Gabbianella di Sepulveda

Riparte a Bassano la rassegna di teatro per famiglie “Raccontami una storia”, sette appuntamenti domenicali da novembre a

febbraio organizzati da oltre un decennio da Ullallà Teatroanimazione presso l’auditorium dell’istituto Graziani.

E sarà proprio la compagnia di Pippo Gentile e Angela Graziani ad inaugurare la nuova stagione, portando in scena domenica 10 novembre alle 17 la “Storia di una gabbianella e di un gatto”, raccontata con una tecnica mista di danza,teatro e video. Ullallà Teatroanimazione nasce a Bassano nell’aprile del 1999 e riunisce attorno ai suoi progetti attori, musicisti, danzatori, scrittori, videoartisti, professionisti nell’animazione, tutti con diverse esperienze alle spalle.

Tra le sue finalità rientrano la tutela e la promozione del diritto alla crescita culturale dei ragazzi, per i quali si creano occasioni ed opportunità culturali, contribuendo a divulgare una diversa cultura dell’infanzia ed a sensibilizzare anche gli enti pubblici ad una maggiore attenzione ed investimento nel settore.

L’associazione propone cicli di letture per tutti gli ordini di scuole, ed in collaborazione con l’associazione di volontariato

“L’Abbraccio”, Ullallà ha dato vita al laboratorio teatrale con

ragazzi disabili “Din Don Down”, che alla data attuale vede la produzione di tre spettacoli che hanno ottenuto riconoscimenti e plausi anche a livello nazionale.

La rassegna proseguirà in dicembre con “Ciripiripì la vita è una festa” della compagnia Gianni Franceschini e poi con Il teatro del Vento ed il suo “Natale al calduccio”. Oltre alla rassegna teatrale, Pippo e Angela inaugureranno il 2 novembre una serie di incontri di narrazione musica dal vivo, sempre per bambini, presso la sede del consiglio di quartiere Margnan in collaborazione con World Caffè Bassano. Il primo sabato sarà dedicato alle “Storie da brivido” per il fine settimana dedicato ad Halloween.

Apre a Tezze sul Brenta lo sportello intercomunale Spazio DonnaSi inaugura con un una serata dal titolo “Le donne oggi tra il silenzio e la parola”, in programma Venerdì 8 novembre alle 20.30 presso la sala consigliare del comune di Rosà, il nuovo sportello intercomunale Spazio Donna, nato dalla volontà delle amministrazioni di Tezze sul Brenta, Rossano, Rosà e Cartigliano e gestito insieme all’associazione Questacittà onlus di Bassano del Grappa. Il servizio nasce dalla volontà di promuovere la cultura di genere, accogliere i disagi femminili e contrastare il fenomeno della violenza contro

le donne. E’ rivolto a tutte le donne che vivono situazioni di disagio personale, famigliare e relazionale, alle quali vengono offerti gratuitamente ascolto e sostegno, oltre alla massima riservatezza. Lo sportello sarà attivo ogni 1° e 3°martedì del mese in via Nazionale n. 1 Tezze sul Brenta. Alla serata di presentazione parteciperà la presidente dell’associazione bassanese Maria Pia Mainardi, Maria Antonietta Spiller della Commissione pari opportunità di Vicenza e LIna Scarpari, psicologa dello Sportello Donna di Schio.

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marostica | associazioni

IN USO GRATUITO PER QUINDICI ANNI IL CASELLO IDRAULICO DI NOVE

L’Associazione Nazionale Carabinieri ha trovato una sede

nche l’Associazione

Nazionale Carabinieri

dell’Unione dei comuni

del Marosticense avrà

la sua sede operativa. La

giunta regionale ha infatti

deliberato di concedere al

gruppo il casello idrico che

si trova nel comune di Nove,

in uso gratuito per un periodo

di quindici anni. In cambio,

l’associazione si impegna a

ripristinare il manufatto per

renderlo abitabile a norma di

legge.

Con il trasferimento alle regioni

di tutte le funzioni amministrative

in materia di gestione dei beni

del demanio idrico, sono stati

consegnati anche gli immobili

adibiti a magazzini per il deposito

dei materiali per il corretto e

puntuale svolgimento dei compiti

di vigilanza, guardia e custodia

dei corsi d’acqua, nonchè ad

alloggi per i tecnici dipendenti.

Ed è in questa tipologia di

immobili, chiamati “caselli

idraulici”,che rientra l’edificio

di Nove, non più utilizzato dal

personale dipendente.

“Era da tempo che cercavamo una base

fi ssa – racconta il presidente

Marco Carlesso – ma a Marostica non c’erano più spazi disponibili. Due anni fa abbiamo anche acquistato dei mezzi, e fi nalmente avremo un unico posto dove parcheggiarli, insieme a tutta l’attrezzatura di cui disponiamo.”Oltre al casello, l’associazione

carabinieri disporrà delle

aree adiacenti, destinate agli

addetti della protezione civile,

disponibili a collaborare con

il Genio civile nel servizio

di sorveglianza sulla rete

idraulica o in particolari

situazioni in cui sia richiesto

un suo intervento.

“Diventerà anche la base per le unità cinofi le regionali – conclude Carlesso –

che saranno coordinate sul luogo”.Ora manca solo la firma della

convenzione.

A

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comprensorio | sicurezza

PROMOSSI A PIENI VOTI DALLA POLIZIA LOCALE DI ROSÀ,TEZZE SUL BRENTA E UNIONE DEL MAROSTICENSE

I “Velo Ok” centrano l’obiettivoe rendono le strade più sicure

Finalmente arriva una

buona notizia dalle

strade del Veneto: la

Regione informa che i

dati relativi agli incidenti con

lesioni a persone, rilevati nei

primi mesi del 2013 da Polizia

Stradale, Carabinieri e Polizie

Locali, registrano la tendenza

ad una diminuzione del fenomeno

rispetto ai due anni passati, in

linea con l’andamento nazionale

ed europeo dell’ultimo decennio.

Ed essendo la velocità una delle

cause principali degli scontri,

c’è da pensare che forse gli

strumenti utilizzati sulle strade

allo scopo di rallentare la corsa

degli automobilisti abbiano

sortito, malgrado polemiche e

proteste, un risultato positivo.

Tra gli ultimi prodotti sul

mercato ci sono i “Velo ok”, box

mobili predisposti per alloggiare

gli autovelox, installati a

bordo strada e ben riconoscibili

grazie al loro colore arancione.

In ordine di tempo, i primi

“Velo ok” sono apparsi lungo

la strada che attraversa il

centro di Nove, ente precursore

nel territorio per l’utilizzo di

questi dispositivi.

“Devo essere sincero – dichiara il

comandante della polizia locale

dell’Unione dei comuni del

Marosticense Crestani – all’inizio

ero scettico, è stata l’amministrazione a volere che fossero installati, ma visti i risultati mi sono dovuto ricredere. Si tratta poi dell’unico strumento utilizzabile lungo le provinciali, dove non è pensabile posizionare altri tipi di dissuasori, come i dossi. Ai primi cinque box ne sono stati aggiunti subito altri sei, su richiesta degli stessi cittadini. Anche a Marostica c’è l’intenzione di posizionarli sulle strade di collegamento. Sono un ottimo deterrente, gli automobilisti rallentano e dai nostri controlli sono davvero rari i casi di infrazione che riscontriamo.”

Il comandante della polizia

locale di Rosà, Alex Scalco,

nel commentare i dati della

Regione individua anche nel

generale miglioramento della

viabilità, grazie alle nuove

rotatorie, un possibile

motivo della diminuzione degli

incidenti. Oltre ai frequenti

pattugliamenti e soprattutto

all’educazione stradale, che

viene impartita dagli stessi

vigili rosatesi ai bambini, fin

dalla scuola materna, da oltre

quindici anni.

“Attualmente a Rosà sono in funzione sette “Velo ok” – dichiara – e nelle arterie interessate la situazione è decisamente migliorata, soprattutto per i residenti, che ora possono uscire di casa senza temere di essere travolti. Dai nostri controlli si riscontra al massimo la media di una violazione del limite di velocità al giorno, cosa che prima dell’installazione dei box arancioni era impensabile.”

Stesso risultato anche a Tezze

sul Brenta, dove si è in attesa

dell’autorizzazione provinciale

per posizionare nuovi box

arancione su altre arterie

comunali e di collegamento.

“Sicuramente il comportamento degli automobilisti è cambiato – spiega il comandante Luca Franceschini –

e la velocità media è diminuita in maniera evidente grazie ai “Velo ok”. L’abbiamo riscontrato dai controlli effettuati sulle migliaia di passaggi che interessano queste vie, dove la velocità media non raggiunge neppure i cinquanta chilometri all’ora, mentre prima si aggirava tra i sessantacinque e gli ottanta chilometri orari.”

Promozione piena dunque per le

famigerate colonnine arancioni,

anche se che a quanto pare poco

fruttano alle casse comunali.

Ma l’investimento economico

per il loro acquisto, in questo

caso, ha ottenuto una rendita

ben più importante.

di Cristina Lunardon

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