scioglilingua_nella_glottodidattica

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Page 1: Scioglilingua_nella_glottodidattica

1edizioni Edilingua

INDICEEditoriale pag. 2Massimo Maggini

ARTICOLI

LINGUA E CULTURAGli scioglilingua nella glottodidattica: pag. 4cenni di analisi e proposte di attivitàAnthony Mollica

MULTIMEDIALITÀIl testo multimediale nella pag. 11didattica dell’italiano L2Massimo Maggini

EDUCAZIONE LINGUISTICALanguage awareness, pag. 15della consapevolezza linguisticaCamilla Salvi

ESPERIENZEUn’esperienza di volontariato pag. 21alla Caritas - Casa S. ChiaraMelinda Quintero

ATTIVITÀVuoi imparare a scrivere in italiano? pag. 24Lavinia Bracci e Antonella Filippone

LETTURAStudy Abroad and Second Language Use pag. 30Fiorenza Quercioli

Appuntamenti pag. 31

Libri e fiere pag. 32

Rivista quadrimestrale per l’insegnamento dell’italianocome lingua straniera/seconda

Numero 3luglio 2006

DirettoreMassimo Maggini

Comitato scientificoElisabetta JafrancescoMassimo MagginiCamilla SalviFiorenza Quercioli

Responsabile di redazione ILSAFiorenza Quercioli

Redazione EdilinguaAntonio Bidetti

EditoreEdizioni EdilinguaVia Paolo Emilio, 28 00192 RomaVia Moroianni, 65 12133 Atenetel. +30 210 5733900fax +30 210 [email protected]

Tiratura12.000 copie

ISSN 1790-5672

La Rivista ILSA italiano a stranieri viene spedita gratuitamente a insegnanti d’italiano, istituzio-ni e librerie in tutto il mondo. Per richiederne una copia inviate un’email a [email protected] l’indirizzo a cui vorreste riceverla.

Norme per l’invio di contributiEventuali contributi (articoli o attività) possono essere inviati come allegati di posta elettronica all’indiriz-zo [email protected] oppure [email protected]. Ogni contributo dovrebbe seguire queste caratteristiche:l essere un documento Wordl avere una lunghezza massima di 20.000 battute, spazi inclusi, che corrisponde a circa 3.000 parolel essere scritto in carattere Times New Roman o Ariall essere preceduto da un abstract di una lunghezza massima di 100 parole circal eventuali citazioni devono essere staccate dal testol per paragrafazione, bibliografia e note si dovrebbero seguire i modelli della Rivista

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2 Numero 3 - luglio 2006

Nel terzo numero di ILSA italiano a stranierisono presenti gli articoli di Anthony Mollica, diMassimo Maggini, di Camilla Salvi, l’esperien-za della studentessa statunitense Melinda Quin-tero e le attività didattiche elaborate da LaviniaBracci e Antonella Filippone.

Anthony Mollica, noto glottodidatta canade-se, ci ha inviato un originale contributo sugliscioglilingua, tratto da un suo volume di prossi-ma pubblicazione sulla ludolinguistica. Nella pri-ma parte del suo articolo lo studioso canadese cispiega la natura e le varie funzioni di questo di-vertente gioco di parole.

Gli scioglilingua si presentano in varie forme,ma, come afferma Mollica, spesso gli scioglilin-gua non hanno alcun senso e nella didattica dellelingue straniere sono utilizzati per dare enfasialla pronuncia. Nella seconda parte del suo arti-colo il glottodidatta canadese suggerisce agli in-segnanti di lingua varie applicazioni pedagogi-che degli scioglilingua. Prima di tutto queste fra-si allitterative possono essere adoperate in fase diriscaldamento (warm-up period) come attività dirilassamento e con la finalità di diminuire l’ansianei discenti; gli scioglilingua possono essere uti-lizzati in attività di completamento di parolemancanti, possono costituire l’occasione per in-dagini a carattere culturale, e soprattutto possonoessere sfruttati per la loro natura sonora come sti-molo alla creazione di nuove frasi allitterative opiù semplicemente di liste lessicali da cui poterricavare gli scioglilingua.

Massimo Maggini nel suo contributo sul te-sto multimediale illustra le differenze fra il con-cetto di testo alfabetico e quello di natura multi-mediale. Si analizzano i codici e i diversi siste-mi simbolici che costituiscono il linguaggiomultimediale:

- il testo scritto, le immagini statiche costitui-te da disegni e fotografie, le immagini cineticherappresentate da brevi filmati e animazioni, ilcodice sonoro-verbale e quello sonoro-musicale.

Il senso globale del testo multimediale, affer-ma Maggini, sarà determinato dall’orchestrazio-ne di tutti questi codici che esegue l’autore. Ildosaggio del peso di ogni codice deciso dall’au-tore multimediale è direttamente funzionale altipo di destinatario a cui ci si rivolge.

Nel caso di un testo multimediale progettatoper l’insegnamento/apprendimento di una se-conda lingua l’autore dovrà prestare particolareattenzione al codice scritto e a quello sonoro-verbale in quanto componenti fondamentali diun’opera a scopi didattici.

Il punto centrale della riflessione di Magginiriguarda le caratteristiche di comprensibilità chedeve avere un testo didattico multimediale desti-nato ad apprendenti stranieri. Tali caratteristichecoinvolgono sia gli aspetti di contenuto, siaquelli del layout grafico.

Nella scrittura multimediale sussiste un dop-pio registro retorico: quello grafico legato alvisuale e quello linguistico legato al codice scrit-to e parlato. L’unità di informazione di base perla scrittura elettronica è la schermata. L’autoredell’articolo analizza le caratteristiche di com-prensibilità che deve avere ogni schermata.

Nella parte finale del suo contributo Magginiesamina alcuni aspetti della lettura multimedia-le. In particolare ci si sofferma sui vari passaggiche l’occhio del lettore esegue quando si trova difronte alla schermata elettronica.

Camilla Salvi nel suo contributo affronta untema decisivo nella didattica delle lingue stra-niere: il ruolo della consapevolezza linguisticanel processo di apprendimento di una secondalingua.

Le riflessioni contenute nell’articolo si pon-gono in aperto contrasto con le teorie diKrashen, secondo il quale l’acquisizione incon-sapevole della lingua mediante il suo uso è ilvero e unico motore di ogni apprendimento lin-guistico. Salvi ricostruisce le posizioni storiche

editorialeMassimo Maggini

(Presidente ILSA; Università per Stranieri di Siena)

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del movimento educativo britannico di Langua-ge Awareness ed esamina i diversi approcci eprospettive culturali che hanno perseguito il co-mune obiettivo della consapevolezza linguistica.Il filone critico-sociologico, quello cognitivo piùattento al ruolo che la consapevolezza e la co-scienza rivestono nell’apprendimento e l’approc-cio della formazione individuale. La prospettivacritico-sociologica e quella cognitiva, affermaSalvi, hanno rivalutato il ruolo del soggetto ap-prendente nel suo rapporto con la lingua, nelmodo in cui la apprende e nel modo in cui la usae riflette su di essa. Nell’articolo vengono suc-cessivamente presi in esame i contributi di duestudiosi, C. James e P. Garrett, curatori del volu-me Language Awareness in the Classroom, chehanno individuato tre settori di sviluppo dellaLanguage Awareness: quello della formazionedegli insegnanti, quello dell’insegnamento sco-lastico a livello primario e secondario, quellodell’insegnamento a livello universitario.

Camilla Salvi differenzia in modo netto laconsapevolezza (awareness) della lingua dallaconoscenza esplicita delle forme linguisticheche, come studio della morfologia e della sintas-si, è da sempre oggetto dell’insegnamento lingui-stico e sostiene che la consapevolezza e la cono-scenza esplicita contribuiscono ad un apprendi-mento migliore e più efficace della L2 o LS.

Un dibattito e un contributo italiano alla Lan-guage Awareness è venuto dal movimento del-l’educazione linguistica (a partire dalla pubbli-cazione delle 10 Tesi di Tullio De Mauro), ma inparticolare, ricorda Salvi, è in chiave psicolin-guistica che si sono affrontate le questioni delruolo e la funzione della consapevolezza lingui-stica con i contributi di Renzo Titone. Si men-zionano successivamente le riflessioni sull’argo-mento di altri importanti studiosi italiani:Balboni, Ciliberti e Lo Duca. Il concetto di con-sapevolezza linguistica non interessa solo la L2o LS, ma anche la lingua madre e, afferma Salvi,produce una competenza interculturale «perchéinduce a riflettere sulla diversità come valorepositivo, relativizza la dominanza culturale dialcune lingue restituendo “dignità” a quelleminori/meno diffuse, spesso ignorate come ter-mine di riferimento comparativo nell’apprendi-

mento di una lingua straniera». Inoltre si sostie-ne che il discorso del LA movement diventa dinuovo attuale anche in Italia per la crescentepresenza di alunni immigrati nelle scuole.

Infine Salvi fa riferimento a due posizionipresenti nelle scienze cognitive in relazione al-l’argomento della consapevolezza, della coscien-za e conoscenza esplicita: si tratta dei contributidi due studiosi, di R. Schmidt e di R. Ellis. Illoro lavoro ha contribuito, secondo l’autrice del-l’articolo, a dare una risposta positiva sul ruolonell’apprendimento linguistico della LanguageAwareness.

Laura Tarabusi presenta un’interessante espe-rienza maturata dalla studentessa MelindaQuintero all’interno del programma CommunityService di New York University in Florence. Sitratta di un’attività di volontariato (50 ore) svol-ta presso una casa-famiglia della Caritas perdonne sole con figli. Queste ore di volontariatotrascorse a contatto con donne e bambini di altreculture hanno determinato nella studentessa pro-blematiche e coinvolgimenti emotivi con dellenotevoli implicazioni sul piano linguistico e cul-turale. La lingua italiana non è più stata unoggetto di studio, ma un mezzo vitale di comu-nicazione in un contesto ambientale completa-mente diverso da quello scolastico.

Lavinia Bracci e Antonella Filippone nellasezione delle attività della rivista descrivonoun’esperienza didattica svolta con studenti ame-ricani, di livello B2-C1 del Quadro Comune Eu-ropeo, che hanno frequentato nel semestre au-tunnale 2005 un corso di Tecniche di scrittura initaliano. L’obiettivo del corso (40 ore) era quel-lo di insegnare alcune tecniche di composizionedi testi in italiano L2 e di far elaborare testi scrit-ti, seguendo i criteri della tipologia testuale cor-rente. La presenza del computer in aula, affer-mano le due insegnanti, è stata fondamentale percomprendere l’attività di scrittura come proces-so e non solo come prodotto.

Il prossimo convegno nazionale I.L.S.A. siterrà all’Istituto Salvemini di Firenze il 10 e l’11novembre 2006 e riguarderà la formazione del-l’insegnante di lingue.

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Il termine scioglilingua si riferisce ad unasequenza di termini in cui sono presenti suoni,spesso ripetuti, che ne rendono difficile la pro-nuncia. Si presume che gli scioglilingua vedanola loro origine nella tendenza all’allitterazione,ovvero nel mettere insieme frasi che hannosuoni simili all’inizio di ogni parola. L’al-litterazione è un’espressione naturale e l’arteallitterativa, che addirittura anticipa l’uso dellarima, si ritrova in frasi familiari quali “o volereo volare”, “volere è potere”, e così via. Gli scio-glilingua, quindi, consistono in frasi allitterati-ve, in forma di domanda o in versi, che quandodeclamati richiedono una notevole sfida di pro-nuncia.

Oggi gli scioglilingua sono considerati undivertimento adatto ai bambini, ma al di là diquesta percezione, condivisa nel passato, sonostati usati con tutt’altro scopo. Logopedisti e docenti di dizione li usavano per insegnare e/o migliorare la pronuncia del paziente o del cliente.

Come dimenticare il famoso verso, “The rainin Spain falls mainly on the plain” (“La rana inSpagna gracida in campagna” che nei sottotitolidel DVD dello stesso musical si trova tradottocome “La pioggia in Spagna bagna tutta la cam-pagna”), che in My Fair Lady, la versione musi-cal del Pigmalione di George Bernard Shaw(1856-1950), consente infine all’incontentabileed esigente Professor Higgins di insegnare aEliza Doolitle una pronuncia impeccabile?

Gli scioglilingua sono costruiti tenendo con-to del fatto che la pronuncia corretta deve essereresa difficile dalla sequenza delle lettere, dellesillabe o delle parole; essi sono costruiti affin-ché chi li recita commetta errori di pronuncia.Nei celeberrimi scioglilingua “Sopra la panca lacapra campa, sotto la panca la capra crepa” e“Tigre contro tigre”, non c’è da stupirsi di sen-tire “crapa” invece di “capra” e “trigre” invecedi “tigre”.

Il termine scioglilingua ha il suo equivalentein inglese tongue twisters, in spagnolo trabalen-guas, e in tedesco Zungenbrecher, ma per ragio-ni che non ci è dato sapere, non ha un equiva-lente in francese che ne parafrasa il significatoin mots ou phrases difficiles à prononcer. Nelfrancese parlato nella provincia del Québec, inCanada, è comune il termine virelangue.

Gli scioglilingua possono variare per lun-ghezza e formato. Alcuni sono composti dapoche e semplici parole, altri possono esserelunghi e complessi. Si ritiene che quello chesegue sia lo scioglilingua italiano più lungo eforse più complesso, notizie del quale risalgonoalla fine del diciottesimo secolo:

Se l’arcivescovo di Costantinopolisi disarcivescostantinopolizzasseVoi, vi disarcivescostantinopolizzerestecome si è disarcivescostantinopolizzato lui?

Esistono delle varianti che sono altrettantodifficili da pronunciare:

Se l’arcivescovo di Costantinopolisi volesse arcivescovocostantinopolizzare,

GLI SCIOGLILINGUA NELLA GLOTTODIDATTICA:CENNI DI ANALISI E PROPOSTE DI ATTIVITÀ1

di Anthony Mollica(Professor emeritus,

Brock University, St. Catharines, Ontario, Canada)

Articoli - Lingua e cultura

1 Il presente testo fa parte di un lavoro in corso, un manualedi prossima pubblicazione su Ludolinguistica, creatività emotivazione nella glottodidattica.

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vi arcivescovocostantinopolizzereste voiper arcivescovoscostantinopolizzare lui?(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/scioglilingua.html?)

Se l’arcivescovo di Costantinopolisi disarcivescoviscostaninopolizzassetu ti disarcivescoviscostaninopolizzeresticome si è disarcivescoviscostaninopolizzato l’arcivescovo di Costantinopoli?(www.uebersetzung.at/twister/it.htm)

Tracce di questo scioglilingua si sono trova-te anche in Spagna, paese in cui subisce unasvolta regale oltre che una variazione:

El arzobispo de Constantinoplase quiere desarzobispoconstantinopolizar.El desarzobispoconstantinopolizadorque lo desarzobispoconstantinopolicebuen desarzobispoconstantinopolizadorserá.(www.filastrocche.it)

El Rey de Constantinopla está constantino-plizadoConsta que constanza, no lo pudo descon-stantinoplizar.El desconstantinoplizador que desconstantinoplizare al Rey deConstantinopla,buen desconstantinoplizador será.(www.acertijos.net/trabalenguas.htm)

1. Gli scioglilingua appaiono sottovarie forme

1. Possono apparire in versi:

Una vecchietta del Colle di Lanafilava di lena al lume di lunafilava fili di lino e di lanauna vecchietta del Colle di Lanafilava fili di lana e di linofili di lino filava dapprimaquella vecchietta del Colle di Lana.(I librotti, 1989, p. 33)

Pel ritratto del trattoretratteggiando in trattorianon ho chiesto, in fede mia,per compenso soldi assai.Chè dal conto gli ho detratto(ciò parendomi corretto)i tortelli, trote e torteche goloso mi sbafai.(www.filastrocche.it)

2. Possono apparire in forma di dialogo:

- Buona sera. Buona sera.- Ha il Corriere della sera di ieri sera?- No. Il Corriere della sera di ieri sera non ce

l’ho. Ho il Corriere della sera di stasera.- Buona sera. Buona sera.(I librotti, 1989, p. 24; http://digilander.libero.it/tatone2001/bambi-ni/scioglilingua.html?)

- O schiavo con lo schiaccianoci che cosaschiacci?

- Schiaccio sei noci del vecchio noce con loschiaccianoci.

(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/scioglilingua.html?)

- C’è il questore in questura a quest’ora?- No. Il questore in questura a quest’ora,

non c’è.

e la variante:

- C’è il questore in questura a quest’ora?- Non c’è il questore in questura a quest’o-

ra, perché se il questore fosse in questuraa quest’ora sarebbe questa la questura!

(www.multimediadidattica.it/dm2/scioglilin-gua.htm;http:/junior.virgilio.it/passatempi/scioglilingua/s5.htm)

3. Possono esprimere o descrivere l’ovvio:

La capra che crepa a Capri non è più una capra di Capri.(www.filastrocche.it)

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Ciò che è, è;ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è;ciò che non è, non è ciò che è.(I librotti, 1989, p. 41;www.locuta.com/gli_scioglilingua.htm;http://junior.virgilio.it/passatempi/ scioglilin-gua/s5.htm)

Chi sa che non sa, sa.Non sa, chi non sa, che non sa.(Lironi, 1994, p. 138)

Sono solo e so solodi non essere soload essere solo.(www.viandante.com)

Sotto le frasche del capannoquattro gatti grossi stanno;sotto quattro grossi sassiquattro gatti grossi e grassi.(www.filastrocche.it)

Invan si pesca se l’amo non ha l’esca, se l’amo non ha l’esca, invan si pesca.(I librotti, 1989, p. 43)

Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.(I librotti, 1989, p. 71)

Sul mare ci sononove navi nuoveuna delle novenon vuole navigare.(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/scioglilingua.html?)

4. Possono narrare un avvenimento “storico” ofittizio:

Paolo Pier Pancio pittore poco praticopromise pinger Padova per pure poco prezzo.Poi pentitosi perché poco pagatopartì per Parma, propria patria,poi perì.(www.ueberse tzung.a t / twis te r / i t .h tm;www.filastrocche.it)

Povero pittore padovano pitturava per papa Pio primo però pentitosi per poca paga partì per Porta Pia.(I librotti, 1989, p. 82)

Pietro Perrone,pregiato pittor perugino,pinse pittura per poco prezzo.Poi, pentitosipel poco prezzo percepito,partì per Perugia,proseguì per Palestina,perì per perfidia pagana.Pregategli perpetua pace.(www.multimediadidattica.it/dm2/scioglilin-gua.htm; http://junior.virgilio.it/passatempi/scioglilin-gua/s5.htm)

Pietro Paolo Prensi, povero pittore padovano,pingeva per papa Pio Primo.Pentitosi poi per poco prezzo pattuito,partì per Padova propria patria.Passando per Pisa, pugnalato, poco patì,

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presto perì: passeggeri pietosi, prego piccola prece per Pietro Paolo Prensi, povero pittore padovano.(www.filastrocche.it)

Un empio imperator di un ampio impero scoppiar fece una guerra per un pero. Credeva conquistar il mondo intero l’imperator ma perse l’ampio impero.(I librotti, 1989, p. 40;www.locuta.com/gli_scioglilingua.htm; www.filastrocche.it)

Trentatré trentinitrotterellandoentrarono a Trento.

con le sue molteplici varianti:

Trentatré trentinientrarono a Trento tutti e trentatré trotterellando.(www.ac-poitiers.fr/italien/peda/sciogli.htm)

Trentatré trentini,tutti e trentatré da Trento,venivanvo trottandoper le valli del Trentino.(www.ac-poitiers.fr/italien/peda/sciogli.htm)

Trentatré trentini transitavano per Trento,e tutti e trentatrétrainando trattori.(www.filastrocche.it)

Esiste anche una variante in cui il numerodei trentini sale a trecentotrentatré e in cuianziché trottando gli stessi stanno trotterel-lando rendendo così la pronuncia ancora piùardua!

5. Possono apparire in forma di domanda:

Se disconosciamo chi conosciamo ci riconosceranno i disconosciuti?(I librotti, 1989, p. 39)

Se tu non ti ritiri dai tre tirannichi si tirerà?(Gianduzzo, 1991, p. 84)

Quanti rami di rovereroderebbe un roditorese un roditore potesse rodererami di rovere?(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/scioglilingua.html?)

Triste la tigre grattadella grotta il serraglio.Fu grettezza o fu sbaglioasserragliarla lì?(www.filastrocche.it)

Sei tu quel barbaro barbiereche barbaramente barbastila barba a quel povero barbaro barbone?(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambi-ni/scioglilingua.html?;http://junior.virgilio.it/passatempi/ scioglilin-gua/s5.htm)

Ti ritiri tu?(www.filastrocche.it)

È la mamma che ti svegliao la sveglia che ti sveglia?E chi è che sveglia la mamma che ti sveglia?(www.filastrocche.it)

Se la serva che ti servenon ti serve come servaa che serve che ti servadi una serva che non serve?(www.uebersetzung.at/twister/it.htm)

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O la sua variante, in cui permane la do-manda:

Se la serva non ti serve,a che serve che ti servadi una serva che non serve?Serviti di una serva che serve,e se questa non serve,serviti dei miei servi.(www.aquino.it/scioglilingua.htm)

O una variante, in cui non appare la do-manda:

Se la serva che ti serve non ti serve,serviti di un serva che ti servee lascia che la serva che non serveserva chi si serve di una serva che non serve.(www.filastrocche.it)

6. Possono essere di carattere proverbiale o dinatura filosofica:

Pensa prima parla poi Perché parole poco pensate portano pena.(I librotti, 1989, p. 69)

7. Possono descrivere un avvenimento:

Apelle, figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo. Tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo, fatta da Apelle, figlio di Apollo.(I librotti, 1989, p. 12; Lironi, 1998, p. 137)

Ho in tasca l’esca ed esco per la pesca, ma il pesce non s’adesca, c’è l’acqua troppo fresca. Convien che la finisca, non prenderò una lisca!

Mi metto in tasca l’esca e torno dalla pesca.(I librotti, 1989, p. 44; www.locuta.com/gli_scioglilingua.htm)

8. Possono affermare un fatto:

Pasquale pescatoreè uno sprecone che pesca bene e poi la pesca spreca.(I librotti,1989, p. 74)

Barbaro barbiere sbarbò barbaramente la barba al Barbarossa.(I librotti, 1989, p. 17)

9. Possono apparire sotto forma di favola:

C’era una volta una cincibiriciaccola,che aveva centocinquanta cincibiriciaccolini.Un giorno la cincibiriciaccola disseai suoi centocinquanta cincibiriciaccolini:«Smettetela di cincibiriciaccolare sempre,altrimenti un giorno non cincibiriciaccolere-te più.»(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/scioglilingua.html?;http:/junior.virgilio.it/pas-satempi/scioglilingua/s5.htm)

10. Possono coinvolgere persone illustri o per-sone famose:

Torquato Tasso,andando a spasso,cadde in un fossoe si fece male all’ossodel dito grosso!(http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/scioglilingua.html?; www.filastrocche.it)

Per Robespierre,instauratore del Terrore,era un terribile erroreirrorare col verderame

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un raro ramarro marrone.(www.ac-poitiers.fr/italien/peda/sciogli.htm)

11. Alcuni scioglilingua sono costruiti in ma-niera tale che, recitati velocemente, dannoluogo a parolacce:

Andavo a Lionecogliendo cotonetornavo correndocotone cogliendo.(www.ac-poitiers.fr/italien/peda/sciogli.htm)

Stiamo bocconicogliendo cotoni,stiamo sedendo cotoni cogliendo.(www.locuta.com/gli_scioglilingua.htm;ww.ac-poitiers.fr/italien/peda/sciogli.htm)

12. Spesso gli scioglilingua non hanno nessunsignificato:

Fra le fresche frasche al frescofra freschi frati francescani.

Poiché si tratta di affermazioni prive di sen-so, lo scopo principale legato all’uso di sciogli-lingua nella classe di lingua straniera è dare en-fasi alla pronuncia.

Guglielmina sul tagliere l’aglio taglia. Non tagliare la tovaglia. La tovaglia non è aglio se la tagli fai uno sbaglio.(I librotti, 1989, p. 44)

2. Applicazioni pedagogicheSuggeriamo, qui di seguito alcune attività le-

gate all’uso di scioglilingua.1. Su bacheche di classe incollare dei cartellini

su cui si saranno scritti degli scioglilingua;di tanto in tanto chiedere agli studenti di leg-gerli.

2. Si possono organizzare gare tra due studenti

o due gruppi di studenti (dividendo la clas-se). Questa attività può essere utilizzata all’i-nizio della lezione, durante il periodo diriscaldamento (il cosiddetto “warm-upperiod”), su base quotidiana o saltuaria. Inogni caso tale attività favorisce il rilassa-mento e diminuisce l’ansia all’inizio dellalezione.

3. Si può dividere la classe in due gruppi. A cia-scun gruppo si affidano alcuni scioglilinguacompleti e alcuni in cui mancano delle paro-le opportunamente scelte. Alternativamenteuno studente di un gruppo recita uno sciogli-lingua mentre gli studenti dell’altro comple-tano la forma scritta che è stata loro conse-gnata. In questo modo lo scioglilingua è utileanche per il controllo ortografico (e così sipassa dall’attività orale all’attività scritta).

4. Gli insegnanti possono invitare gli studenti adocumentarsi sui riferimenti culturali con-tenuti negli scioglilingua che narrano fatti odescrivono persone (ad esempio i trentini:Trento e la regione Trentino, Capri,Barbarossa, Tasso, Apollo ecc…).

5. Si può chiedere agli studenti di illustrarequalcuno di questi scioglilingua. In questomodo, gli studenti potrebbero utilizzare iloro disegni in un secondo momento percontrollare se riescono a ricordarli. (Gliesempi del numero 4 della tipologia si pre-stano bene a questa attività.)

6. Gli insegnanti possono selezionare gli scio-glilingua allo scopo di evidenziare suonidiversi, come nella pronuncia del suono ‘z’:[dz] vs. [tz] nell’esempio che segue:Una zolletta di zucchero nella tazza di ziaZita.(www.filastrocche.it)

7. Per coinvolgere ulteriormente gli studenti inquesta attività linguistica, gli insegnanti pos-sono fornire un elenco di termini contenentisuoni simili che gli studenti possono utiliz-zare per creare degli scioglilingua.sciatore, sciacquare, sciagura, scialle, scia-

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me, scienza, scienziato, sciorinare, scimmia,scintilla, sciocco, scioglilingua, scioperare,scivolare.Un esempio di utilizzo dei termini nella listapresentata può essere:Lo sciocco sciatore sciava sciorinando scio-glilingua.

8. Un’attività alternativa o integrativa puòessere quella di chiedere agli studenti di sug-gerire sia il lessico che gli scioglilingua. Ilgruppo di lettere desiderato è facilmentereperibile. Basta consultare un dizionario“navigabile” in cd-rom quale il Disc(Dizionario italiano Sabatini Coletti) e farela ricerca o le ricerche necessarie.

In ogni caso, qualsiasi sia l’attività, l’uso discioglilingua in classe comporta momenti didivertimento e relax, oltre che di apprendi-mento2.

Riferimenti bibliografici e sitograficiGianduzzo, S..1991. Lieti passatempi.

Leumann (TO). Editrice Elle Ci Di.I librotti.1989. Scioglilingua. Disegni di Walter

Casiraghi. Milano. Vita e Pensiero.Lironi, M..1994. Filastrocche, scioglilingua,

canzoncine da leggere, recitare, imparare,cantare e ballare. Milano. De Vecchi editore.

www.filastrocche.it (questo sito offre centinaiadi scioglilingua, aneddoti, barzellette, poe-sie, proverbi, ricette ecc.)

http://digilander.libero.it/tatone2001/bambini/sciglilingua.html?

http:/junior.virgilio.it/passatempi/scioglilin-gua/s.htm

www.ac-poitiers.fr/italien/peda/sciogli.htm

Una ricerca della parola scioglilingua usandosia www.google.com che www.yahoo.com daràpiù di 400 siti sul tema.2 Un mio studente, Francesco Maria, durante un corso sulla

“Didattica delle lingue straniere” (nel Corso di laurea specia-listica in “Lingue e letterature moderne. Filologia, linguisti-ca, traduzione” della Facoltà di Lettere e Filosofia), tenutonel maggio del 2005, presso l’Università della Calabria adArcavacata (CS), ha preparato come progetto una serie discioglilingua in inglese musicandoli con la chitarra. Incisi sucd, una colonna sonora accompagna gli scioglilingua recitatidall’autore, nella seconda colonna, è incisa solo la musica,dando quindi allo studente l’opportuintà di declamarli.L’opera è inedita.