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Page 1: SOCIOLOGIA2

SOCIOLOGIAParte 2: principali teorie sociologiche------Lo storicismo tedesco contemporaneoContro il positivismo:

autonomia delle “scienze dello spirito” – o delle “scienze della cultura” o delle “scienze umane” – nei confronti delle scienze naturali;

“unicità” e “irripetibilità” dei fenomeni storico-sociali;

le scienze sociali come scienze idiografiche.per capire WeberConoscere la realtà sociale significa spiegarla in termini causali, riferendo effetti concreti a cause concrete.La storia è indeterminata, quindi per analizzare il mondo sociale è importante cercare di comprendere l’azione degli uomini, non soltanto a partire dalle sue cause e dai suoi vincoli esterni, ma anche dal punto di vista della soggettività e dei valori dei suoi protagonisti.Pensa il sociale nella sua totalità e affronta temi che riguardano: rapporti tra l’economico e il sociale; analisi delle forme di potere; sociologia comparata delle religioni; razionalità dei comportamenti; burocratizzazione delle società moderne; rapporto tra scienza e politica.--------Il metodo delle scienze storico-sociali secondo M. Weber(Die “Objectivität” sozialwissenschaftlicher und sozialpolitischer Erkenntnis, 1904)Il “metodo comprendente”:

la realtà sociale come “infinità priva di senso in continuo divenire”;

il “riferimento ai valori” e il “punto di vista” del ricercatore;

la costruzione del “tipo ideale”; l’ “oggettività” della spiegazione sociologica come interpretazione “corretta” del fenomeno

indagato;

i requisiti dell’ “oggettività”: a. la “libertà dai valori; b. la “correttezza” logico-metodologica del processo di costruzione del tipo ideale; c. l’ “avalutatività”.-----La logica della spiegazione scientifica: il modello nomologico-inferenziale C1, C2, C3 ….. CnExplanans L1, L2, L3 ….. Ln

___________________________

Explanandum E

Durkheim Approccio empirico-analitico Fatti sociali esterni, coercitivi, cristallizzati Ricercatore “passivo”, scartare le prenozioni Formulazione di leggi

Page 2: SOCIOLOGIA2

Caratteristiche oggettive dei fatti socialiWeber

Approccio critico-ermeneutico Infinità priva di senso in continuo divenire Ricercatore attivo, dimensione soggettiva Comprensione dei fenomeni attraverso costruzioni ideal-tipiche Correttezza logico-metodologica del procedimento esplicativo

(Osservazione empirica, rigore metodologico, sapere nomologico )--------Divisione del lavoro e solidarietà sociale secondo E. Durkheim(De la division du travail social, 1893)In ogni società, la divisione del lavoro sociale svolge la funzione di produrre solidarietà sociale.

Il diritto – sia formale sia informale - è espressione delle principali forme di solidarietà sociale.

Esistono due diverse specie di diritto:

il diritto a sanzione repressiva; il diritto a sanzione restitutiva.

A diverse specie di diritto corrispondono diverse forme di solidarietà sociale:

le norme del diritto a sanzione repressiva sono espressione di istanze “forti” della coscienza collettiva, nelle quali tutti si identificano;

sull’esistenza e sull’osservanza delle norme del diritto a sanzione repressiva si fonda la “solidarietà meccanica”;

la “solidarietà meccanica” è analoga alla coesione che tiene uniti gli elementi costitutivi dei corpi materiali;

le norme del diritto a sanzione restitutiva sono espressione delle esigenze di regolazione funzionale della società, derivanti dalla divisione del lavoro sociale

sull’esistenza e sull’osservanza delle norme del diritto a sanzione restitutiva si fonda la “solidarietà organica”

la “solidarietà organica” è analoga alla coesione che tiene uniti gli elementi costitutivi dei corpi viventi.

Sono cause primarie della divisione del lavoro sociale: il “volume” della società; la “densità materiale” della società; la “densità dinamica” della società.

Sono cause secondarie della divisione del lavoro sociale i mutamenti della coscienza collettiva

Page 3: SOCIOLOGIA2

Il funzionalismo: la cultura come sistema

La cultura è la risultante di vari elementi interdipendenti, materiali e immateriali, in un rapporto reciproco del tipo mezzo-fine.

Gli elementi di una cultura svolgono la funzione di soddisfare bisogni individuali e collettivi, primari e secondari.

(B. Malinowski, A Scientific Theory of Culture and other Essays, 1944)--------Il funzionalismo: la società come sistema “Un sistema sociale (la struttura sociale totale di una società, insieme alla totalità delle usanze sociali in cui tale struttura si manifesta e da cui dipende per la continuità della propria esistenza) ha un certo tipo di unità che potremmo chiamare unità funzionale. La possiamo definire come una condizione in cui tutte le parti del sistema sociale operano insieme con un sufficiente grado di armonia e di coerenza interna, cioè senza produrre conflitti duraturi che non possano essere né risolti né regolati”. (A.R. Radcliffe-Brown, Structure and Function in Primitive Society, 1952)---------I “postulati” del funzionalismo(R.K. Merton, Social Theory and Social Structure, 1949)Gli assunti di base del funzionalismo possono essere ricondotti a tre “postulati”:

postulato dell’ “unità funzionale”; postulato del “funzionalismo universale”; postulato dell’ “indispensabilità funzionale”.

Principio dell’equivalenza funzionale

-------------Il sistema generale d’azione secondo T. Parsons(T. Parsons, The Social System, 1951)L’azione sociale con carattere di continuità può essere analizzata secondo un modello che la assimila a un sistema generale d’azione (SGA):

un sistema d’azione assume una forma organizzata e sussiste e si conserva se vengono soddisfatti i bisogni relativi al suo funzionamento;

alla soddisfazione di tali bisogni provvedono quattro funzioni del sistema d’azione, ciascuna svolta da un suo sottosistema (paradigma A-G-I-L).

Il sistema comportamentale è la base biologica dell’azione e corrisponde all’organismo per quella parte di esso che determina l’insieme dei comportamenti consapevoli degli attori (risorse fisiche e psicologiche);

il sistema della personalità corrisponde all’insieme organizzato delle componenti psichiche degli attori, in base alle quali si definiscono gli obiettivi dell’azione e si mobilitano le motivazioni necessarie per conseguirli;

il sistema sociale è il risultato dell’interazione della pluralità di attori coinvolti nell’azione; il sistema culturale è l’insieme di conoscenze, credenze, valori e di tutto ciò che costituisce

l’apparato simbolico che orienta l’azione. il sistema comportamentale svolge la funzione A di adattamento all’ambiente esterno

(Adaptive function); il sistema della personalità svolge la funzione G di definizione e conseguimento degli scopi

necessari per il funzionamento del SGA (Goals attainment function); il sistema sociale svolge la funzione I di integrazione del SGA (Integrative function);

Page 4: SOCIOLOGIA2

il sistema culturale svolge la funzione L di produzione e mantenimento del modello latente di base (Latent-pattern maintenance function).

Gerarchia “cibernetica” dei sottosistemi: nel determinare l’efficacia di un sistema intervengono due elementi (risorse):

informazione e energia

tra le diverse componenti di un sistema alcune sono più ricche di informazione, altre di energia;

le componenti più ricche di informazione esercitano un controllo sulle altre, con una conseguente disposizione gerarchica delle componenti stesse all’interno del sistema.

Gerarchia “cibernetica” dei sottosistemi del sistema d’azione:max informazione: sistema culturale ( L) sistema sociale ( I ) sistema della personalità (G)max energia: sistema comportamentale (A) -------------La struttura del sistema sociale:Il sistema sociale ha una struttura le cui componenti (componenti strutturali) sono – o si basano su – modelli culturali istituzionalizzati:

i ruoli svolgono la funzione A; le collettività svolgono la funzione G; le norme sociali svolgono la funzione I; gli orientamenti di valore svolgono la funzione L.

Gerarchia cibernetica delle componenti strutturali del sistema sociale:

max informazione: orientamenti di valore (L) norme sociali ( I ) collettività (G)max energia: ruoli (A)

Nel sistema sociale rappresentato dalla società globalmente intesa: il sistema economico svolge la funzione A

produzione e circolazione di risorse, beni e servizi necessari per il funzionamento della società (istituzioni economiche);

il sistema politico svolge la funzione G mobilitazione, organizzazione e gestione delle risorse di cui la società dispone (istituzioni politiche);

il sistema normativo svolge la funzione I tutela delle norme sociali, controllo dell’osservanza di esse e salvaguardia della coesione sociale (istituzioni giuridiche e comunità e organizzazioni che promuovono la solidarietà sociale);

il sistema della socializzazione svolge la funzione L trasmissione e interiorizzazione della struttura valoriale e motivazionale della società (agenzie di socializzazione).

Gerarchia “cibernetica” dei sottosistemi del sistema sociale rappresentato dalla società:

max informazione: sistema della socializzazione ( L ) sistema normativo ( I ) sistema politico (G)max energia: sistema economico (A)

Page 5: SOCIOLOGIA2

I SOTTOSISTEMI DELL’AZIONE

1 Funzioni nei

sistemi generali d’azione

2 3 Ambienti intra-

azione dei sistemi sociali

4 Ambienti

dell’azione

5 Relazioni cibernetiche

“Realtà ultima” Alta informazione (controlli)

Mantenimento del modello

------------------------- Sistema culturale

Integrazione

Sistema sociale

Gerarchia dei fattori

condizionanti

Gerarchia dei fattori di controllo

Raggiungimento dei fini

------------------------- Sistema della personalità

Adattamento

--------------------------

Organismo agente

Ambiente fisico-organico

Alta energia (condizioni)

Il cambiamento evolutivo del sistema:

aumento della capacità di adattamento (A) nei confronti di un ambiente sempre più ricco di risorse;

crescente differenziazione interna del sistema, con una moltiplicazione e specializzazione delle funzioni e dei ruoli e una conseguente maggiore efficacia nel conseguimento degli scopi (G);

messa in atto di nuove modalità d’integrazione (I) per consentire l’inclusione nel sistema di nuovi e più numerosi elementi e la coesione tra essi;

adeguamento del modello latente (L) alla maggiore complessità del sistema.

---------Divisione sociale del lavoro e conflitto sociale: il marxismo Dalla divisione naturale alla divisione sociale del lavoro. Divisione del lavoro, disuguaglianza sociale e divisione della società in classi. Il modello dicotomico della struttura di classe e il conflitto sociale.

Il modello dicotomico della struttura di classe Finalità esplicativa del modello:

individuare le classi che si impongono come protagoniste del conflitto sociale.

Finalità predittiva del modello:

Page 6: SOCIOLOGIA2

prefigurare l’accentuarsi della polarizzazione della struttura di classe nella società industriale, in ragione della logica dello sviluppo capitalistico che impone un inevitabile processo di “proletarizzazione” degli strati intermedi.Divisione sociale del lavoro e alienazione

Alienazione della cosa”: estraniazione del lavoratore dal prodotto del proprio lavoro.

“Alienazione di sé” o autoalienazione: estraniazione del lavoratore dal proprio lavoro.

“Alienazione della specie”: estraniazione del lavoratore dalla propria specifica essenza di uomo.Il taylorismo

Avvento della produzione di massa, intesa come produzione di beni in quantità rilevanti e a basso costo unitario caratterizzata da:

meccanizzazione integrale e sincronizzazione del processo produttivo;

ricorso a cicli continui di lavorazione;

standardizzazione del prodotto, risultato dell’assemblaggio di parti tra esse adattabili e intercambiabili.

Razionalizzazione del processo produttivo per consentire lo sfruttamento intensivo e

sistematico delle macchine e del lavoro.

Analisi e organizzazione “scientifica” del lavoro: - progettazione, realizzazione e utilizzazione razionale dei macchinari; - suddivisione del processo lavorativo in unità elementari; - determinazione sperimentale e standardizzazione del modo ottimale (the one best way) e del tempo minimo necessario di esecuzione per ogni “unità” lavorativa elementare.

Stratificazione sociale e conflitto:classi economiche e ceti sociali secondo M. Weber(M. Weber, Wirtschaft und Gesellschaft, 1922)

Una classe economica è un insieme di individui che condividono una condizione di possesso o di guadagno, in relazione alle possibilità offerte dal mercato dei beni e dal mercato del lavoro.

Un ceto sociale è un insieme di individui che condividono un particolare stile di vita, oggetto di una valutazione sociale – positiva o negativa – espressa in termini di attribuzione di prestigio.

La possibilità di esercitare un dominio, in varie forme, su altri uomini dipende dall’appartenenza di ceto e non dall’appartenenza di classe.

Protagonisti del conflitto sociale sono i ceti e non le classi.Potere e conflitto: potenza e potere secondo M. Weber(M. Weber, Wirtschaft und Gesellschaft, 1922)

POTENZA → possibilità di far valere entro una relazione sociale, anche di fronte ad una opposizione, la propria volontà – COERCIZIONE

Page 7: SOCIOLOGIA2

Obbedienza non obbligatoria

POTERE → possibilità di trovare obbedienza ad un comando che abbia un determinato contenuto – CONSENSO.

Obbedienza obbligatoria – riconoscimento sociale della legittimità del comando.

Potere e conflitto: tipi di potere secondo M. Weber(M. Weber, Wirtschaft und Gesellschaft, 1922)

Potere razionale o legale, legittimato da leggi si basa sul riconoscimento sociale della legalità di ordinamenti statuiti, e del diritto di comando di coloro che sono chiamati a esercitarlo.

Potere tradizionale, legittimato dalla tradizione si basa sulla credenza del carattere sacro delle tradizioni valide da sempre e sul riconoscimento della legittimità di coloro che sono chiamati a rivestire un’autorità in base a tali tradizioni.

Potere carismatico, legittimato dal carisma si basa sul riconoscimento sociale di un requisito eccezionale – carattere sacro, valore esemplare, forza eroica, ecc. - attribuito a un individuo e sulla sottomissione incondizionata all’autorità che ad esso deriva dall’attribuzione di tale requisito.---------Le funzioni del conflitto sociale secondo G. Simmel(G. Simmel, Soziologie, 1908)

Ogni interazione sociale è ambivalente: in essa coesistono armonia e contrasto.Integrazione e conflitto sono in un rapporto di reciprocità: la sintesi dell’una e dell’altro è l’elemento dinamico che caratterizza ogni realtà sociale.Il conflitto può svolgere una funzione sociale positiva.

Conflitto nei gruppi: rafforza l’identità sociale del gruppo; consente il controllo delle tensioni interne; risolve l’opposizione tra tendenze contrastanti.

Conflitto tra gruppi:

rafforza la coesione interna di ciascuno dei gruppi contendenti;

attiva nuove interazioni tra gruppi in precedenza privi di ogni rapporto, quando si conviene di definire e rispettare norme regolatrici del conflitto stesso;

consente un’effettiva valutazione dei rapporti di forza tra i contendenti;

promuove alleanze tra gruppi altrimenti privi di rapporti reciproci.La nuova società industriale e il conflitto socialeL’avvento della società di massa e la fine del conflitto sociale:

teorie critiche della società di massa. teorie a difesa della società di massa. stratificazione e mobilità sociale nella società di massa. nuovi protagonisti e nuove forme di conflitto sociale nella società postindustriale.

Teorie critiche della società di massa Scuola di Francoforte (Horkheimer, Adorno, 1947)

Contraddizione più evidente della moderna società industriale capitalistica: all’apice del suo sviluppo nega se stessa, si trasforma in barbarie.

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Società di massa – società dei consumi di massa, funzionale alle esigenze delle produzioni di massa.I mass media sono strumenti per la produzione e la riproduzione di un consenso acritico e generalizzato, in una società incapace di esprimere qualunque forma di opposizione e conflitto sociale.Società ad una dimensione → Uomo ad una dimensioneIndividuo isolato in una massa anonima, indottrinato e manipolato, abilitato a lavorare e consumare (Marcuse, 1964)

Charles Wright Mills (1951, 1956)Denuncia della struttura piramidale della società statunitense: élite del potere al vertice e larga fascia di esclusi alla base. Al suo interno la folta schiera dei “colletti bianchi” (eunuchi della politica, apatica retroguardia), che vivono come privilegio l’essere diversi dai “colletti blu”.

David Riesman (1950)

Società opulenta, folla solitaria, bisogni fittizi artificiosamente indotti. Comportamenti di consumo che prescindono dal valore funzionale e dall’utilità dei prodotti (Consumo vistoso, Veblen, 1928)

Teorie a difesa della società di massa Edward A. Shils (1960)

Ridimensionamento del poter coercitivo della tradizione, enfasi più accentuata sulla dignità e i diritti umani, maggiore coesione sociale.Reciproca integrazione tra il “centro” della società (l’élite) e la “periferia” (la massa), con la conseguente tendenziale scomparsa delle forme più radicali e distruttive del conflitto sociale.“Credo americano”, “american way o life” – Stratificazione sociale aperta e permeabile

Stratificazione e mobilità sociale nella società di massa (Sorokin 1927) Stratificazione sociale = società suddivisa in strati sociali sovrapposti in una struttura gerarchica sulla base di una diseguale distribuzione di diritti e privilegi, influenza sociale, potere, responsabilità

Mobilità sociale orizzontale (all’interno di uno stesso strato sociale) e verticale (da uno strato all’altro)

Modello di Warner e Lunt (1941)1. Upper upper, posizione economica e prestigio elevati2. Lower upper, famiglie facoltose, minore prestigio parvenus3. Upper middle, media borghesia (piccoli imprenditori)4. Lower middle, piccola borghesia (impiegati) 5. Upper lower,operai e lavoratori manuali6. Lower lower,poveri, disoccupati, marginali

Nuovi protagonisti e nuove forme di conflitto sociale nella società postindustrialeTendenziale omogeneizzazione dei redditi dei lavoratori dipendenti: aumento dei salari collegato allo sviluppo tecnologicoAttività operaia non più attività manuale faticosa, ma attività di controllo e regolazione di sistemi di produzione altamente automatizzati → tecnici.Tendenziale “imborghesimento” della classe operaiaDahrendorf (1957), “gruppi di conflitto”, distribuzione ineguale del potere e dell’autorità, antagonismo che si traduce in un’azione limitata all’ambito istituzionale e espressa in canali legali.

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Conflitto – componente “normale” del sistema sociale

Nella società postindustriale il dominio si manifesta sempre meno come sfruttamento economico e sempre più come manipolazione culturale e controllo sulla società degli apparati economici e politici. (Touraine, 1967)

Le categorie sociali emarginate, escluse dalle distribuzione delle risorse sociali, possono solo fare lotte settoriali limitate alla difesa delle condizioni materiali di esistenza.