fra noi 1 gennaio 2015 a4

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ME MO L’angolo del Messaggio Messaggio del Ministro Provinciale O La sorella più piccola... quello di papa Francesco; se que- sto accadesse la vita perderebbe senso, direzione, come se ci tro- vassimo in mezzo ad un deserto senza nessun punto di riferimento. Il poeta francese Peguy, in un noto passaggio del poemetto “Il portico del mistero della seconda virtù”, descrive la speranza come la più piccola delle tre sorelle, che sono le virtù teologali: gni nuovo anno che si affaccia sulla storia suscita speranze. Se dal cuore dell’uomo scom- parissero le piccole e grandi speranze che lo abitano, l’umanità intera si troverebbe improv- visamente al buio. Le nostre speranze sono come mete luminose che ci stanno davanti e che ci invitano a camminare verso qualcosa di più bello e di più appagante questa esistenza terre- na, impedendo che ci rassegniamo a lasciarci intrappolare dalle sue fatiche e dai suoi falli- menti. Speranze, non illusioni, cioè attese che non po- tranno essere deluse, perché poste da Dio Padre nel cuore dei suoi figli. Il Natale di Gesù, in qualche modo, le rac- coglie tutte, perché è la realizzazione della grande speranza’ dei popoli di poter avere Dio quaggiù tra noi.“Non lasciamoci rubare la speranza!” (E.G. 86). E’ un invito, quasi gridato, “Il popolo cristiano non vede che le due sorelle maggiori, non ha occhi che per le due sorelle maggiori. Quella a destra e quella a sinistra. E quasi non vede quella ch’è al centro. La piccola, quella che va ancora a scuola. E che cammina. Persa fra le gonne delle sorelle. E ama credere che sono le due grandi a portarsi dietro la pic- cola per mano. Al centro. Fra loro due. Per farle fare questa strada accidentata della salvezza. Ciechi che sono a non veder invece Che è lei al centro a spinger le due sorelle maggiori. Se è vero che un giorno, terminato il suo compito di ac- compagnarmi fino alla soglia della casa di Dio, la ‘piccola speranza’ mi lascerà, sono certo che mi dispiacerà. La vorrei con me per sempre, per poterla ringraziare senza fine di avermi fatto vedere sulla terra attraverso i suoi luminosi occhi di bambina la felicità immensa che mi attendeva. Buon anno! Fr.Stefano Baldini Orlandini I CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE 2015 1° turno 12 - 15 gennaio Convento di 2° turno 19 - 22 gennaio S.Francesco - Fiesole 26-29 GENNAIO 2015: CORSO PER ASSISTENTI OFS E GIFRA Assisi - “Domus Pacis” di S.Maria degli Angeli Info: [email protected] - 349.4034990 Immagine tratta dal tema: Francesco sposa misticamente le tre Virtù teologali - Sassetta 1440.

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Pagine informative dei Frati Minori Cappuccini Toscani. News!!!

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Page 1: Fra noi 1 gennaio 2015 a4

ME MO

L ’ a n g o l o d e l M e s s a g g i oMessaggio del Ministro Provinciale

O La s o r e l l a p i ù p i c c o l a . . .quello di papa Francesco; se que-sto accadesse la vita perderebbe senso, direzione, come se ci tro-vassimo in mezzo ad un deserto senza nessun punto di riferimento. Il poeta francese Peguy, in un noto passaggio del poemetto “Il portico del mistero della seconda virtù”, descrive la speranza come la più piccola delle tre sorelle, che sono le virtù teologali:

gni nuovo anno che si affaccia sulla storia suscita speranze. Se dal cuore dell’uomo scom-parissero le piccole e grandi speranze che lo abitano, l’umanità intera si troverebbe improv-visamente al buio. Le nostre speranze sono come mete luminose che ci stanno davanti e che ci invitano a camminare verso qualcosa di più bello e di più appagante questa esistenza terre-na, impedendo che ci rassegniamo a lasciarci intrappolare dalle sue fatiche e dai suoi falli-menti.Speranze, non illusioni, cioè attese che non po-tranno essere deluse, perché poste da Dio Padre nel cuore dei suoi figli. Il Natale di Gesù, in qualche modo, le rac-coglie tutte, perché è la realizzazione della ‘grande speranza’ dei popoli di poter avere Dio quaggiù tra noi.“Non lasciamoci rubare la speranza!” (E.G. 86). E’ un invito, quasi gridato,

“Il popolo cristiano non vede che le due sorelle maggiori, non ha occhi che per le due sorelle maggiori.Quella a destra e quella a sinistra.E quasi non vede quella ch’è al centro.La piccola, quella che va ancora a scuola.E che cammina.Persa fra le gonne delle sorelle.E ama credere che sono le due grandi a portarsi dietro la pic-cola per mano.Al centro.Fra loro due.Per farle fare questa strada accidentata della salvezza.Ciechi che sono a non veder inveceChe è lei al centro a spinger le due sorelle maggiori.

Se è vero che un giorno, terminato il suo compito di ac-compagnarmi fino alla soglia della casa di Dio, la ‘piccola speranza’ mi lascerà, sono certo che mi dispiacerà. La vorrei con me per sempre, per poterla ringraziare senza fine di avermi fatto vedere sulla terra attraverso i suoi luminosi occhi di bambina la felicità immensa che mi attendeva. Buon anno! Fr.Stefano Baldini Orlandini

I C O R S I D I F O R M A Z I O N E P E R M A N E N T E 2 0 1 51° turno 12 - 15 gennaio Convento di2° turno 19 - 22 gennaio S.Francesco - Fiesole

26-29 GENNAIO 2015: C O R S O P E R A S S I S T E N T I O F S E G I F R A Assisi - “Domus Pacis” di S.Maria degli Angeli Info: [email protected] - 349.4034990

Immagine tratta dal tema: Francesco sposa misticamente le tre Virtù teologali - Sassetta 1440.

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l 6 Dicembre si è realizzato un progetto con l’inaugurazione di un monumento dedicato a S.Francesco, installato al centro di una rotatoria della variante alla Sr 71 di Camucia, presso Cortona. L’iniziativaerapartitadaqualcheannoedèstatavolutadallaProvincia di Arezzo, dal Comune di Cortona, dietro suggerimento edispirazionedeiFratiCappuccini,MinorieConventuali,tuttipre-sentinelterritoriocortonese.Progetto-sognocheavevaloscopodi riportare idealmente e visibilmente Francesco sulle strade che avevapercorso800annifa,nell’itinerarioaluicaro,ametàstradatra la Verna ed Assisi. “Con grande soddisfazione dedichiamo que-sto monumento - dichiara Roberto Vasai, presidente della Provincia di Arezzo - che riveste un grande valore religioso, turistico, e

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s i t u a z i o n e s a n i t a r i aFr.Amedeo Senesi,dopoilgraveincidentedimetàNovembre,ilcon-seguente ricovero in ospedale ad Arezzo prima e dopo la rimozione dell’ematoma cerebrale nell’Ospedale di Siena, da alcuni giorni è ricoverato presso la nostra Infermeria Provinciale in una soddisfa-centecondizionegenerale.Oradovràricuperareilmovimentodelginocchioedelpiedesinistro,conpazientefisioterapiadiriabilita-zione,per...dimenticaredefinitivamentelasuabruttaavventura.Un grave episodio è accaduto anche al confratello maltese Fr.Goffredo Zarb, che, alla guida dell’auto, si è improvvisamen-te accasciato per un infarto miocardico acuto, con conseguente bloccocardiacoperalcuniminuti.È stato provvidenziale l’imme-diatosoccorsoinospedaleedèaddiritturadaconsiderarsimira-colosa la condizione generale all’uscita dal coma, senza la presen-zadeitemutigravidannicerebraliperil lungoarrestocardiaco.E’tuttorainospedaleperunaprudenteevigilataconvalescenza

Fraternamente insieme al1al5Dicembre,aFatima,sièsvoltounincontrodeiMinistriProvinciali,CustodieDelegatid’EuropaconilMinistroGenerale,acuihapartecipatoancheilnostroMin.ProvincialeFr.StefanoBaldiniOrlandini.Iltema:IFratiperleviedell’EuropaedelMondo.Giorniintensidistudio:lerelazionideiPresidentidelleConferenzeeuropee,glidiscambidiesperienzeeditestimonianzeinreciprocoascoltoeinspiritodiverafraternità.Notevoleecaricodicarismal’interventodelMinistroGeneralechehadatoilsuocontributonelpromuoverel’impegnoelacostanzadivivereresponsabilmenteegioiosamenteilcarismafrancescanonelcontinenteeuropeo.

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CALENDARIO DI GENNAIO 2015 Dal Diario del Ministro Provinciale

05 Prato-CenacoloFrancescano:Cenapro Missioni08 Firenze-Montughi:31ªRiunionedelConsiglioProvinciale10 Pontedera:Inaugurazionedeilocalidelnuovoasiloinfantile12-15: Fiesole-S.Francesco:1°CorsodiFormazionePermanente19-22: Fiesole-S.Francesco:2°Corso di Formazione Permanente

ONOMASTICI DI GENNAIO

A U G U R I19 Fr.Mario Giovacchini 19 Fr.Mario Testa20 Fr.Fabiano Cutini28 Fr.Valerio Mauro

07 Fr.Luciano Meli09 Fr.Giuliano Nardi15 Fr.Mauro A. Costa19 Fr.Mario Maccarini19 Fr.Mario Folli

rICOrreNze g IubIlArI

30 fr.Giorgio Gherardini 85° Genetliaco

I N C O N T R O A F A T I M A D E I M I N I S T R I P R O V I N C I A L I , C U S T O D I E D E L E G A T I D ’ E U R O P A

F RANCE S C O R I TORNA SU L L E SUE S TRADEartistico, ad un Santo da sempre nei nostri cuori...”. L’operarealizzatadall’artistaAndreaRoggi,inbronzo,mar-moetravertino,èaltaoltre4metri.Francescosembravoler abbracciare l’universo e pronto a spic-careilvoloconquelsaiosbrin-dellato a mo’ di ali. “E’ un abbraccio figu-rato, che il Santo fa idealmente a tutto il territorio e a tutti i suoi cittadini, - dice Fran-cesca Basanieri, attua-le sindaco di Cortona - e questa Statua dà il benvenuto nella nostra città e ...vuole accom-pagnare i pellegrini nel loro passaggio”. Nel saio del Santo,l’artista ha voluto raffi-gurare il sole, le stelle, il vento,ilfuoco,l’acqua...simboli legati alla crea-zione, alla natura, alla vita, come per accom-pagnare l’uomo, peren-ne viandante sulle stra-de del mondo, con il suo CanticodelleCreature.

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Pastorale Giovanile Vocazionale

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(1984 - 1° novembre - 2014) Clarisse Cappuccine di Firenze e ogni anno ringraziamo il Signore per tutti i doni che sempre semina nella nostra esi-stenza, il 2014 appena trascorso è stato per me un anno particolare: ho festeggiato i 30 anni di vita monastica... Ho nel cuore solo un GRAZIE davvero GRANDE per tutto, a Colui che mi ha chiamata e sostenuta, per tante sorelle e fratelli che mi ha fatto cono-scere e con cui ho camminato e cammino, per il mistero della Sua vita che mi è stato rivelato ed ho cercato di accogliere da ‘so-rella povera’, in pieno abbandono a quella Provvidenza che si prende cura dei gigli del campo e degli uccelli del cielo... Ed ora non mi resta che cantare ad un Dio così meravi-glioso, per tutto il resto della mia vita... Suor Veronica, cappuccina felice

I giovani delle varie Fraternità GiFra della Toscana radunati a Calambrone (PI) per il Campo Regionale a fine anno 2014

l 10 Gennaio, il Ministro Provinciale parteciperà all’inaugurazione del Nido d’Infanzia ‘AntoniettA Delogu’ presso il Convento dei Frati Cappuccini di Pontedera. Un sogno, nato da una volontà testa-mentaria, che diventa finalmente realtà. Antonietta era una terziaria francescana, don-na semplice ed umile, dedita all’aiuto del prossi-mo, grande amante dei bambini, che purtroppo, in vita, non ha mai potuto avere, scomparsa re-centemente, lasciando in eredità ai frati Cappucci-ni tutti i suoi averi, divenuti Fondazione che porta il suo nome. “Antonietta, in vita, aveva un sorriso per tutti - spiega l’avvocato Maria Vergnano, che fin da bambina ha frequentato la chiesa dei Cap-puccini e la Gioventù Francescana e che oggi, da mamma e da legale, ha curato la nascita della Fondazione e la realizzazione del Nido -, le brilla-vano gli occhi quando poteva aiutare i bambini … Dopo la sua morte abbiamo deciso di dare vita alla Fonda-zione, con i soldi che la stessa aveva lasciato ai Frati affinché tutto il bene che ha fatto in vita e i progetti che voleva realizzare, non cadessero nel vuoto”.

Not i z i e . . .

G i F r a T O S C A N A a l C a M P O r E G i O N a l E

Corso di Francescanesimo 2°Anno.Inizieràsabato,10Gennaioconoltre150iscritti.Comel’annoscorso,lascuolaavràluogodalle15.30alle18.30pressolesaleparrocchialidellaParrocchiadiSanFrancesco,viaGiacomini,3inFirenze.LaprimalezionesaràtenutadaFr.GiovanniRoncari,cappuccino,docentediStoriadellaChiesapressolaFacoltàteo-logicadell’ItaliaCentrale.Latematicariguardalosviluppodellafamigliafrancescana,dopolamortediSanFrancesco.Perinformazioni: www.mofratoscana.it - [email protected] - suFacebook: Movimento Francescano Toscana

MoviMento francescano della toscana con il patrocinio della FAcoltà teologicA Dell’itAliA centrAle

SIGNORE, COSA VUOI CHE IO FACCIA?

Ma cosa significa davvero incontrare? Signifi-ca mettersi davanti all’altro, guardarlo negli occhi,prendersi cura di lui, volergli bene, aiutarlo, ascoltar-losulserio!Micafacileeh?Ecosìnoicristianisiamochiamatiadessere‘incontro’:siamoadimmagineesomiglianza di Dio d’altronde, che è ‘incontro’ per ec-cellenza, per sua natura! Per non parlare del nostro caroGesùcheèilDio-con-noi, il Dio che ci incontra nella carne e che si fa incontrare da tante persone lungotuttoilsuocammino!Ecosì,guidatidallaPa-rola, abbiamo considerato gli incontri che viviamo nel quotidiano:daquelli‘in strada’, con i nostri compagni dilavoroodistudioodiviaggio,aquelliunpo’piùlon-tani,daquelli‘in casa’, con la nostra famiglia naturale aquelli‘in sinagoga”’nelle nostre parrocchie e nelle nostrefraternità. (dagli appunti di Sara)

E’ la proposta di un Itinerario francesca-no alla ricerca di Dio nella propria vita, indirizzata a giovani, ragazzi e ragazze, dai 18 ai 35 anni, che desiderano intra-prendere un cammino di discernimento o di crescita spirituale. Gli incontri con-tinuano con Gennaio 2015 fino a Mag-gio e prevedono momenti di riflessione, tempi di preghiera e di lavoro personale e di condivisione fraterna. Si tengono negli ultimi fine-settimana presso l’Ere-mo ‘le celle’ di Cortona. Prossimo ap-puntamento: 24-25 Gennaio. Sempre a ‘le celle’ dal 3 al 6 Gennaio:esperienza di deserto per giovani

Per informazioni: 346.6242401 (fr.Marco) Oppure scrivi a: [email protected]

www.gifratoscana.it

SR.VERONICA, 30 ANNI DA ‘CAPPUCCINA FELICE’ P O N t E d E r a SognierealtàI

Lecosepiùbellesonoveramentequelleinaspet-tateeperquantomiriguarda,ilCampoRegionaleGi.Fra,èassolutamentedametterenel conteni-tore ‘inaspettatamente meraviglioso’. La presenza vivadelSignoreeilmagnificolavorosvoltodatut-tiinostriorganizzatorimihannofattoviverecomeinfamigliaper4giorniaffrontandounatematicadifficileequotidianacomequelladell’incontro... Eamehafattopropriobenealcuore!Tantissimiricordi, assolutamente connessi con il tema del campo:MaestroInsegnaciadIncontrare. Voltivecchionuovi,voltistanchioferitiosere-ni...tantissimivisichemiportodentroechepermehannosignificatodiveriIncontri. Si! Perché dovete sapere che nella nostra vita sonopiùgliincroci che facciamo, che gli incontri...

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Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

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ensiamo che a nessuno sia sfuggito, imboccando ‘Via dei Cappuccini’ da Via Vittorio, di alzare gli occhi sul ‘Tabernacolo’, all’inizio della ripida salita che porta al Convento dei Cappuccini di Montughi. Il Tabernacolo, oggi, custodisce un af-fresco raffigurante la scena del ‘Perdono di Assisi’: in alto, sopra le nubi, Gesù e la Madonna; in basso, con le braccia aperte e gli occhi fissi su di loro, S. Francesco. L’affresco è protetto da sportello con vetro, dentro una grande struttura in pie-tra serena, con due colonne in stile ionico. Tuttavia il Tabernacolo odierno non è quello seicentesco originario (1650), at-tribuito al pittore Giovan Battista Vanni (1599-1660). Da una stampa pervenutaci dell’incisore Giuseppe Zocchi (1711-1767) è stato facile cogliere i lineamenti del primitivo tabernacolo come l’affresco in esso impresso: ‘Gesù deposto dalla Croce’.

a cura di Fr.Giacomo Carlini

Data la profonda menomazione, alla metà del sec. XIX (1858), per iniziativa del Ministro Provinciale di allora, P.Leopoldo Corsellini da Firenze (1789-1865), il vetusto Tabernacolo e i resti dell’antico affresco fu-rono sottoposti ad un radicale rinnovamento. La parte architettonica fu curata da un esperto muratore pratese, Niccolò Berretti, mentre al pittore pratese Marini Antonio (1788-1861) fu assegnata la nuova scena sacra: ‘Il Perdono d’Assisi’. Sul basamento del Tabernacolo è ancora leggibile l’iscrizione apposta:

Tabernaculum Aevo.Inolescente.Sublabens.

Renovatum.Excultumq.Est.A.MDCCCLVIIIEx Diagrammate.Nicolai.Berrettii.Archit.

Et.Pictura.Antonii.MariniColoribus. Udo. Illitis.Pio IX.Pontifice.Maximo

Leopoldo II.M.D.E.ejusq.regia.DomoStipem.Conferentibus

Ob.Antiquam.Loci.Sanctitatem.

Ma la storia del Taber-nacolo non era conclusa. Nel giugno 1933, in occasione dell’allarga-mento di Via Vittorio Emanuele II, il Comu-ne di Firenze chiese ai Cappuccini la cessione di circa 700 metri di terreno, dove si trovava anche il Tabernacolo. Quest’ ultimo dové arretrare per circa tre metri. Il Comune, d’al-tra parte, si riservò il delicato compito del suo

T a b e r n a c o l o d e l P e r d o n o d i a s s i s iai Piedi della saliTa dei caPPuccini di MonTughi a Firenze

spostamento nella nuova sede e la costruzione del nuovo muro di cinta del convento. Nel 1960 si parlò di uno stato di conser-vazione “fatiscente; l’affresco è, forse, ormai irrecuperabile, causa l’umidità che filtra dal terreno sovrastante”.

Il pronto intervento di restauro scongiurò il perico-lo paventato, anche se poco dopo si ripresentarono i sin-tomi dei mali antichi. Il ricorso tempestivo alla “Fedeli Restauri” (1994) fu provvidenziale. L’intervento fu radica-le, centrato nell’opera-zione stacco dell’affre-sco, pulitura e ricolloca-zione (4 Ottobre). Tutto il lavoro si svolse sotto la supervisione del-la Soprintendenza. Questa volta le spese fu-rono a carico del Convento!

Nella foto a lato: Il Tabernacolo come si pre-senta oggi a chi si accinge a salire al Convento dei Cappuccini di Montughi. Sopra: Il Perdono di Assisi - affresco di Antonio Marini - 1858

PArte e memoria nei conventi dei cappuccini toscani