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L’angolo del Messaggio Messaggio del III Consigliere Provinciale l Mercoledì delle Ceneri è la porta santa che conduce alla Quaresima, un tempo di quaranta giorni da vivere come occasione di conversione e di ritorno a Dio. Questo tempo è una pratica antichissima di preparazione al mi- stero pasquale di Cristo mediante la purificazione della nostra coscienza, il pentimento dei peccati commessi, la preghiera, il digiuno e la carità ai fratelli bisognosi. Come ci ricordano i vangeli delle ultime Domeniche ogni momento per noi cristiani è l’Oggi della salvezza, il tempo favorevole per accogliere la grazia di Dio, tuttavia la Chiesa, conoscendo la nostra difficoltà a vivere con perseveranza gli impegni del battesimo, ci viene incon- tro donandoci un tempo speciale per esercitarci in modo particolare nella lotta spirituale. Si tratta proprio di una battaglia contro le tentazioni astute e seducenti che l’av- versario ci presenta per confondere le nostre menti e i nostri cuori al fine di condurci lontano da Dio. Anche Gesù, pur essendo il Figlio di Dio, ha dovuto lottare contro le tentazioni mostrando la strada attra- verso la quale ogni battezzato deve passare per entrare nel Regno dei cieli. Anche se siamo immersi nel mon- do, noi credenti vogliamo essere dalla parte di Dio e vivere secondo il Vangelo. Siamo consapevoli però di una debolezza intima alla nostra volontà che, malgrado ripetuti sforzi, vacilla sotto la spinta delle passioni o del dolore o della stanchezza o dei cattivi esempi. La Quaresima è un periodo privilegiato per il raccoglimen- to dello spirito, per l’esercizio della mortificazione e della ri - nuncia. Se da una parte percepiamo la nostra fragilità, ci aiuta molto pensare alla vita dei santi che hanno conosciu- to anch’essi miserie e debolezze ma non si sono mai arresi e hanno perseverato nella lotta mediante la penitenza. La Quaresima deve aiutarci a riflettere sulla nostra con- dizione spirituale e, con la preghiera umile e fiduciosa, farci vedere la realtà con gli occhi di Dio per poter leggere i segni della sua misericordia nella nostra vita. Fr.Mario Testa Papa Francesco chiude l’anno santo della Vita Consacrata Un tempo ME MO GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 8 - 9 Febbraio Pellegrinaggio a Roma Con i Cappuccini del mondo parteciperemo alla concelebrazione con Papa Francesco 22-27 FEBBIO 2016: CORSO DI ESERCIZI SPIRITUALI Assisi - “Domus Laetitiae” con P.Ubaldo Terrinoni (vedi interno) I favorevole C ari fratelli e sorelle consacrati, grazie tante! Grazie per finire così, tutti insieme, quest’Anno della Vita Consacrata. E andate avanti! Ognuno di noi ha un posto, ha un lavoro nella Chiesa. Per favore, non di- menticate la prima vocazione, la prima chiamata. Fate memoria! E con quell’amore con cui siete stati chiamati, oggi il Signore continua a chiamarvi. Non abbassare, non abbassare quella bellezza, quello stu- pore della prima chiamata. E poi continuate a lavorare. E’ bello! Continuare. Sempre c’è qualcosa da fare. La cosa principale è pregare. Il midollo della vita con- sacrata è la preghiera: pregare! E così andare verso la vecchiaia, ma invecchiare come il buon vino! Vi dico una cosa. A me piace tanto quando trovo quelle religiose o quei religiosi anziani, ma con gli occhi brillanti, perché hanno il fuoco della vita spirituale acce- so. Non si è spento, non si è spento quel fuoco! Andate avanti oggi, ogni giorno, e continuate a la- vorare e guardare al domani con speranza, chiedendo sempre al Signore che ci mandi nuove vocazioni, così la nostra opera di consacrazione potrà andare avanti. La memoria: non dimenticatevi della prima chiama- ta! Il lavoro di tutti i giorni, e poi la speranza di andare avanti e seminare bene. Che gli altri che vengono dietro di noi possano ricevere l’eredità che noi lasceremo loro.

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Pagine informative dei Frati Minori Cappuccini Toscani

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Page 1: Fra noi 02 febbraio 2016 a4

L ’ a n g o l o d e l M e s s a g g i oMessaggio del III Consigliere Provinciale

l Mercoledì delle Ceneri è la porta santa che conduce alla Quaresima, un tempo di quaranta giorni da vivere come occasione di conversione e di ritorno a Dio. Questo tempo è una pratica antichissima di preparazione al mi-stero pasquale di Cristo mediante la purificazione della nostra coscienza, il pentimento dei peccati commessi, la preghiera, il digiuno e la carità ai fratelli bisognosi. Come ci ricordano i vangeli delle ultime Domeniche ogni momento per noi cristiani è l’Oggi della salvezza, il tempo favorevole per accogliere la grazia di Dio, tuttavia la Chiesa, conoscendo la nostra difficoltà a vivere con perseveranza gli impegni del battesimo, ci viene incon-tro donandoci un tempo speciale per esercitarci in modo particolare nella lotta spirituale. Si tratta proprio di una battaglia contro le tentazioni astute e seducenti che l’av-versario ci presenta per confondere le nostre menti e i nostri cuori al fine di condurci lontano da Dio. Anche Gesù, pur essendo il Figlio di Dio, ha dovuto lottare contro le tentazioni mostrando la strada attra-verso la quale ogni battezzato deve passare per entrare nel Regno dei cieli. Anche se siamo immersi nel mon-do, noi credenti vogliamo essere dalla parte di Dio e vivere secondo il Vangelo. Siamo consapevoli però di una debolezza intima alla nostra volontà che, malgrado ripetuti sforzi, vacilla sotto la spinta delle passioni o del dolore o della stanchezza o dei cattivi esempi. La Quaresima è un periodo privilegiato per il raccoglimen-to dello spirito, per l’esercizio della mortificazione e della ri-nuncia. Se da una parte percepiamo la nostra fragilità, ci aiuta molto pensare alla vita dei santi che hanno conosciu-to anch’essi miserie e debolezze ma non si sono mai arresi e hanno perseverato nella lotta mediante la penitenza. La Quaresima deve aiutarci a riflettere sulla nostra con-dizione spirituale e, con la preghiera umile e fiduciosa, farci vedere la realtà con gli occhi di Dio per poter leggere i segni della sua misericordia nella nostra vita. Fr.Mario Testa

P a p a F r a n c e s c o chiude l’anno santo della Vita ConsacrataUn tempo

ME MOG I U B I L E O D E L L A M I S E R I C O R D I A8 - 9 Febbraio Pellegrinaggio a Roma

Con i Cappuccini del mondo parteciperemo alla concelebrazione con Papa Francesco22-27 FEBBRAIO 2016: C O R S O D I E S E R C I Z I S P I R I T U A L I Assisi - “Domus Laetitiae” con P.Ubaldo Terrinoni (vedi interno)

Ifavorevole

C ari fratelli e sorelle consacrati, grazie tante! Grazie per finire così, tutti insieme, quest’Anno della Vita Consacrata. E andate avanti! Ognuno di noi ha un posto, ha un lavoro nella Chiesa. Per favore, non di-menticate la prima vocazione, la prima chiamata. Fate memoria! E con quell’amore con cui siete stati chiamati, oggi il Signore continua a chiamarvi.

Non abbassare, non abbassare quella bellezza, quello stu-pore della prima chiamata. E poi continuate a lavorare. E’ bello! Continuare. Sempre c’è qualcosa da fare. La cosa principale è pregare. Il midollo della vita con-sacrata è la preghiera: pregare! E così andare verso la vecchiaia, ma invecchiare come il buon vino! Vi dico una cosa. A me piace tanto quando trovo quelle religiose o quei religiosi anziani, ma con gli occhi brillanti, perché hanno il fuoco della vita spirituale acce-so. Non si è spento, non si è spento quel fuoco! Andate avanti oggi, ogni giorno, e continuate a la-vorare e guardare al domani con speranza, chiedendo sempre al Signore che ci mandi nuove vocazioni, così la nostra opera di consacrazione potrà andare avanti. La memoria: non dimenticatevi della prima chiama-ta! Il lavoro di tutti i giorni, e poi la speranza di andare avanti e seminare bene. Che gli altri che vengono dietro di noi possano ricevere l’eredità che noi lasceremo loro.

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V i t a d i Fr a t e r n i t à 18 FEBBRAIO: Mancano 59 giorni al 1 7 2 ° C A P I T O L O P R O V I N C I A L E

Fr.Luigi Ruggiero e Fr.Alfredo Maria Paladini Missionari della Misericordia

In occasione del Mercoledì delle Ceneri il Santo Padre investirà ufficialmente i Missionari della Misericordia (cfr. Misericordiae Vultus n. 18) del loro speciale mandato.

el pomeriggio del 19 Gennaio 2016 i Cappuc-cini hanno potuto, final-mente, assistere, nei locali della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, alla discussione di una tesi ad lauream presentata da un loro confratello. Era or-mai da qualche anno che Fr.Alfredo Maria Paladini lavorava, con fedeltà e im-pegno, alla seguente tesi: INSEGNACI A PREGARE

(Lc. 11, 1). Preghiera in relazione

ristretta L’ufficio affidatogli dai superiori di Cappellano nelle Carceri di Pistoia l’ha sospinto maggior-mente nella ricerca e nel-lo studio fino ad arrivare alla stesura definitiva della tesi dottorale. A lavoro completato,

Fr.Alfredo Maria ha potuto presentare un grosso volume, ben ordinato, sulle con-clusioni raggiunte. La tesi era pronta ed il 19 Gennaio fu sotto-posta al giudizio degli esaminatori. Quel giorno l’aula “Card. Benelli” del centro universitario accolse un nutrito gruppo di amici, co-noscenti del dotto-

Fr.Domenico Perrotti, sollecitato da rei-terati disturbi di salute diurni e notturni, ha ritenuto opportuno sottoporsi ad una serie di esami cliniche e visite mediche che hanno riscontrato una situazione im-portante nell’ambito addominale, che in-teressa l’intestino e il fegato. Si prospetta l’intervento chirurgico con le relative mi-sure di cautela, dopo una più appropriata

indagine sulla natura dei problemi riscontrati. Il confratello sta collaborando molto serenamente e amichevolmente con i medici che hanno preso molto a cuore la sua situazione.

s i t u a z i o n e s a n i t a r i a

N e o D o t t o r e i N S a c r a t e o l o g i a a cura di Fr.Giacomo Carlini

le foto: Non poteva mancare la corona di lauro sulla volumino-sa tesi del neo-Dottore. Sotto: Il suggestivo refettorio di Montu-ghi durante i corsi di Formazione.

A U G U R I

ONOMASTICI DI FEBBRAIO10 fr.Arnaldo Ferrantini, fr.Silvano Chiatti, fr.Silvano Vedovini, fr.Silvano Nardi

13 fr.Fosco Ceccherini 14 fr.Valentino Vuga 18 fr.Angelico Dell’Amico

el mese di Gennaio si sono svolte le consuete due settimane di Formazione Permanente con la partecipazione di oltre sessanta frati. Il tema scelto era in linea con le suggestioni che l’attuale pontificato sta offrendo alla comunità ecclesiale. Al passo con la chiesa di Papa Francesco ha voluto dire interrogarsi su vari punti, presentati da di-versi relatori, che hanno suscitato un dibattito interessato e aperto. In ordine sparso, ricordiamo prima di tutto la visita fraterna del vescovo P.Giovanni Roncari e come abbia inserito il recente Convegno ecclesiale di Firenze nel solco del cammino post-con-ciliare della Chiesa italiana. Il P.Dino Dozzi ha illustrato il valore della misericordia negli scritti di Francesco d’Assisi e nella nostra vita fraterna. Alternandosi fra le due settimane, Fr.Piero Vivoli e Fr.Valerio Mauro hanno offerto alcune chiavi di lettura della Rela-zione finale che i padri sinodali hanno consegnato al Papa, al ter-mine del Sinodo ordinario sulla famiglia. Infine, il prof. Piero Tani, già ordinario di Economia politica alla Facoltà di Economia e commercio di Firenze, ha presentato la Lau-dato si’, di Papa Francesco sulla custodia della terra, nostra casa comune. Ogni settimana di formazione, come al solito, è stata arric-chita dalle quotidiane celebrazioni liturgiche, dalla condivisione frater-na in un ritmo giornaliero serrato senza essere opprimente e dall’in-contro tradizionale con il Ministro Provinciale e i suoi Consiglieri. Un ringraziamento doveroso, come sempre, va rivolto al Guar-diano e alla Fraternità di Montughi che, insieme agli organizzatori, hanno permesso di vivere in serena fraternità questo momento tradizionale del nostro cammino.

FORMAZIONE PERMANENTEN a cura di Fr.Valerio Mauro

ANNIVERSARI DI FEBBRAIO80° Genetliaco

2 fr.Patrizio Baldini

90° Genetliaco2 fr.Michele Cafaggini

65° di sacerdozio2 fr.Michele Cafaggini

65° di sacerdozio2 fr. Bernardo mons. Gremoli

N

rando e soprattutto di frati Cappuccini. La presentazione ufficiale del lavoro compiuto e soprattutto l’esame criti-co, a cui fu sottoposto dagli esaminatori, attirarono l’at-tenzione dei presenti, rendendoli vivamente partecipi dell’erudito colloquio. Fr.Alfredo Maria aveva compiuto un ottimo lavoro ed il voto finale fu di radicale approvazio-ne, sancita anche dal meritato titolo di Dottore riservatogli.

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Pastorale Giovan i le vocaz ionaleIl servizio di Animazione Giovanile offre la possibilità, a chi è interes-sato, di poter vivere seriamente, presso l’Eremo “LE CELLE” di Cor-tona (Ar), un cammino di discernimento o di crescita spirituale par-tecipando alla proposta: “Signore, cosa vuoi che io faccia? ” iniziata con l’ultimo fine-settimana di Ottobre, che continua nel nuovo anno con il fine-settimana 27-28 Febbraio e che terminerà a Maggio.Per Informazioni: tel. dell’Eremo: 0575.601017 - fr. Marco 346.6242401Visita il sito: www.suisuoipassi.org e scrivi a: [email protected]

l’oFS toScaNo si prepara al Capitoloa cura di Matteo Claudione, Ministro reg. OFS

S . P I O e S . L E O P O L D O , PELLEGRINI DELLA MISERICORDIA DEL PADRE ono passati quasi due mesi da quando Papa France-sco ha aperto la Porta Santa di San Pietro.

Nel frattempo si sono aper-te le Porte della Misericordia in tutto il mondo e anche nel nostro piccolo mondo cappuc-cino toscano si è aperta quella dell’Eremo di Montecasale. L’incredibile partecipazione di popolo che questi eventi hanno registrato permette di verifica-re quanto l’intuizione del Giu-bileo Straordinario da parte di Papa Francesco corrispondesse a una genuina attesa del popolo di Dio, che ha accolto con gio-ia e grande entusiasmo questo evento di grazia. Tra i vari segni che Papa Fran-cesco nel frattempo ha compiuto con il suo stile imprevedibile e di indubbia efficacia, merita ora la nostra attenzione quel suo desi-derio, che interpella direttamen-te noi Cappuccini e che riguarda la presenza a Roma delle urne

contenenti le reliquie dei nostri santi confratelli Leopoldo e Pio. Si comprende l’importanza di questa intuizione, perché espri-me realmente una primizia, co-noscendo la storia di questi due santi che hanno speso la loro vita a servizio della misericordia di Dio. Fa pensare come P.Pio, che in vita da Roma ha ricevuto moti-vi di grande sofferenza, ora viene a Roma nel suo paziente silenzio, rivestito di santità, come segno di riconciliazione e di perdono. Il nostro Ministro Generale, Fr.Mauro Jöhri, comprendendo l’importanza simbolica e la rilevan-za storica di tale evento, ha convo-cato tutti i cappuccini, auspicando-ne una nutrita presenza, durante il ricco programma di celebrazioni, contestuali alla permanenza delle sacre reliquie in Roma, che avrà il suo culmine nella concelebrazio-ne del 9 Febbraio in S.Pietro, pre-sieduta da Papa Francesco. Anche la nostra Provincia non vorrà mancare a questo specialissimo appunta-mento e già una cinquantina di confratelli lo attendo-no con viva e comprensibile emozione. Sarà un modo concreto per esprimere al Santo Pa-dre tutta la nostra gratitudine, per averci benedetti e privilegiati con questa originale e quanto mai inattesa iniziativa. E saranno sicuramente le migliaia di pelle-grini, con le loro pazienti e interminabili code, in cerca di grazia e consolazione, a dirci quanto sia stata indo-vinata e ispirata l’intuizione del Papa.

TEMPO PER LO SPIRITO Corso di Esercizi Spiritualiper gentile disponibilità della Provincia Umbra

• ASSISI-Domus Laetitiae : 22 Pranzo - 27 Febbraio 2016 Animatore: Fr. Ubaldo Terrinoni, cappuccino Tema: Il Giubileo della Misercordia. Meditazioni bibliche Informazioni e prenotazioni presso il nostro Segretario Provinciale

l 27 e 28 Febbraio si celebrerà a Firenze, presso la struttura delle Suore dell’Immacolata in via Capo di Mondo 44, il Capitolo Regiona-le Elettivo OFS della Regione Toscana. L’importante momento è stato preceduto da due giornate pre-capito-lari. La prima si è tenuta domenica 11 Ottobre 2015 presso il Convento di Monte alle Croci a Firenze. I Ministri ed i Consiglieri delle Fraternità, con i loro contributi, hanno messo in evidenza le necessità delle Fraterni-tà. Durante questo importante momento di condivisione e di confronto, sono nate le proposte per individuare il programma da realizzare durante il prossimo triennio. Le proposte operative scaturite sono state poi di-scusse in Assemblea durante la seconda pre-capitolare che si è svolta domenica 17 Gennaio 2016 a Prato presso il Cenacolo Francescano dei Cappuccini. Formazione, Gifra, Araldini, metodiche di comunicazione, presenza nel mondo, evangelizzazione: sono questi gli argomenti in-dividuati da affidare per il prossimo triennio al nuovo Consiglio OFS. Stiamo vivendo l’Anno della Missione. Quello che viene chiesto all’OFS è di aprire le porte del cuore e, fisicamente, quelle delle Fraternità, per diventare annuncio. Non sono necessari gesti eclatanti e particolari, ma semplicemente far conoscere il Vangelo attraverso la nostra testimonianza, con le modalità che lo Spirito saprà suggerire a ciascuno. Cosa dobbiamo fare? essere poveri, liberarci cioè dal senso di possesso nelle Fraternità che spesso rimangono chiuse in se stesse con una vita autoreferenziale, liberarci dal possesso dei nostri ruoli e… dei nostri fratelli e divenire testimoni nel mondo. Cosa ci viene chiesto? di metterci innanzitutto in ascolto, dell’uomo e delle sue necessità. Poi di guardare all’essenziale. Infine, andare verso il fratello, uscire dai nostri luoghi e andare per le strade. Un ringraziamento al Consiglio OFS in scadenza di mandato e auguri di buon lavoro e di buon cammino al prossimo Consiglio.

6: Montughi-Cappella dell’Infermeria Prov.: conferimento del Lettorato a Fr. Fabio Nuvoli a Fr. Francesco Mori.8 – 9: Pellegrinaggio a Roma con i Cappuccini toscani.15: Montughi: 42ª Riunione del Consiglio Provinciale.22-26: Assisi: 40ª Assemblea dell’Unione Ministri Provinciali e 136ª Assemblea CIMPCap.

C A L E N D A R I O D I F E B B R A I O 2 0 1 6Dal Diario del Ministro Provinciale

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a cura della Dott. Antonella Grassi

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

P. Erick SamSon mwakibEtE ESSERE FELICE NELLA FAMIGLIA OGGI La cura e la medicinaUn libro semplice e pieno di saggezza nei contenuti e nei modi in cui sonoproposti.

Padre Erick mescola la sa pienza degli anziani della sua terra africana con l’esperien za e il contatto col nostro mondo occidentale nel quale si è pienamente inserito e del quale ha cercato e continua a scrutare i sentimenti e le maniere di vivere.

Lo fa in modo attivo e cordiale, entusiasta e chiaro come è il suo carattere, cer-cando di offrire a tutti una vi sione cristiana della famiglia e di quanto oggi essa deve affrontare. Lo fa con un sottile e utile filo di ottimismo e di fiducia. Una lettura piana di queste pagine aiuta a riflet tere e a gioire dei contenuti del libretto.

† Rodolfo,Vescovo di Grosseto (dalla Prefazione)

ESSERE FELICE NELLA FAMIGLIA OGGI Editrice effegi - consta di 190 pagine, form. cm 15x21.

Arte e tradizione nei conventi dei Cappuccini toscani a lavorazione del legno, per i Cap-puccini, è sempre stata una delle attivi-tà preferite, proprio perché questo tipo di materiale si confà perfettamente allo spirito francescano, molto amante della povertà e della natura. Nei piccoli ritagli di tempo, i frati ama-vano molto dedicarsi a lavori manuali che avevano il legno come materiale di base; S.Felice da Cantalice, per esempio, si dilettava a costruire piccole crocette di legno da distribuire alla gente.

Alcuni frati divennero specialisti nella lavorazione del legno (i “fabbri-legna-ri”), arrivando a dar vita ad un vero e proprio “stile cappuccino”, raggiungen-do nell’intaglio ligneo eccellenti risul-tati artistici. Dando uno sguardo alle Costituzioni dell’Ordine, in quelle del 1608, nel capitolo VI, si raccomandava che tutti i luoghi cappuccini fossero fi-gli di celeste e santa povertà, a comin-ciare dalla chiesa e dalla sacrestia. Le chiese cappuccine si caratteriz-zano, infatti, per la semplicità nell’im-pianto dell’altare, dei tabernacoli, delle suppellettili minori, dei candelieri, del-le cornici, delle carteglorie, dei vasi, dei reliquiari, tutti generalmente in legno. Per questo scopo ogni convento ave-va un proprio laboratorio, più o meno efficiente: in quelli più specializzati, vi sono intagliatori che danno vita a taber-nacoli e reliquiari di rara bellezza. Questo fenomeno ha interessato an-che la nostra Provincia Toscana, senza tuttavia raggiungere la raffinatezza di

I C a n d e l a b r I I n l e g n o

L materiali e di esecuzione riscontrabili in altre zone dell’Italia. La nostra ricerca non ha, al momen-to, individuato nessun nome di cap-puccino toscano eccellente nella lavo-razione del legno. Sicuramente ce ne saranno stati, data la copiosa presenza di manufatti diversi conservati nei no-stri depositi, come reliquiari, cornici intagliate, croci, e altri piccoli oggetti, di cui purtroppo non è stata conserva-ta alcuna memoria scritta. Riguardo agli arredi sacri, con partico-lare riguardo ai candelabri, ecco quanto si precisa sempre nel Cap. VI delle Co-stituzioni: “… li candelieri [siano] fatti al torno di semplice legno”. Nei depositi di Montughi è conservato un folto gruppo di candelabri, 157 per la precisione, tutti lavorati al tornio, al-cuni in legno di olivo e altri di castagno, suddivisi in tre serie, due pertinenti al convento e chiesa di Montughi (n. 88, n. 32), mentre la terza proviene dal con-vento di Borgo S.Lorenzo (n.37). La loro realizzazione è riferibile ad un arco temporale oscillante fra il XVII e il XIX secolo, e, come si evince dalle sche-de della Soprin-tendenza ai beni artistici, frutto di manifattura arti-gianale e tipologia diffusa nel terri-torio fiorentino e pistoiese. I can-delabri, di varie altezze, sono tutti di forma slanciata, con base sagomata

e modanata, nodo centrale a forma di vaso e vario ornamento di anelli; tut-ti con ampio boccaglio e alto puntale dotato di un piattino estraibile atto a raccogliere la cera delle candele. Attualmente le serie di candelabri sono state tutte accorpate in un unico locale in attesa di una definitiva siste-mazione e valorizzazione, oltre che di una bella disinfestazione dai tarli e un sostanzioso restauro. E’ pensabile an-che un loro riutilizzo come arredi sacri o semplici oggetti di arredamento.