fra noi n° 11 novembre 2015 a4

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L’angolo del Messaggio Comunicazione sulla visita del S.Padre Papa Francesco al Convegno Benvenuto aFirenze! I ME MO 17 Nov. S.Elisabea d’Ungheria, Patrona dell’ OFS auguri a tutti i fratelli e sorelle francescani secolari 21 Nov. Ordinazione episcopale di Fr.Giovanni Roncari nella Caedrale fiorentina di S.Maria del Fiore alle ore 16:30 23 Nov. Giornata della memoria a Trespiano Commemorazione di tui i nostri frati defunti Il Papa non divide cultura e carità: in questo lo sentia- mo molto vicino alla nostra identità fiorentina. Donare cultura significa fare carità». Dopo il prezioso intervento in Cattedrale, sarà la vol- ta di una tappa speciale nella storia di Firenze con il suo volto religioso dalla radice mariana: la mirabile im- magine della Santissima Annunziata nella cappella della Basilica omonima, davanti alla quale reciterà l’Angelus con i disabili. Di lì, il pri- mo e unico breve percorso a piedi, fino al loggiato dei Serviti, per il pranzo alla mensa della Caritas di San Francesco Poverino, al ta- volo con i poveri di uno dei tre turni quotidiani. Nel primo pomeriggio, in papa-mobile, il Santo Padre percorrerà alcune vie del centro storico, toccando luoghi di rilie- vo nella ricca storia della città, per raggiungere lo Stadio Artemio Franchi dove, davanti a oltre 50 mila persone (dotate di biglietto gratuito, ma rigorosamente nominale per ga- rantire la massima sicurezza e distribuito solo dalle par- rocchie e dalle associazioni ecclesiali), Papa Francesco celebrerà la S.Messa sull’altare, costruito dai detenuti di Sollicciano e dai ragazzi di Villa Lorenzi. Sarà una parte- cipatissima concelebrazione alla quale saranno presenti anche alcune decine di Frati Cappuccini. Subito dopo il Papa farà ritorno a Roma, al termine di una onerosa gior- nata apostolica. «Oltre alla “gioia” – ha concluso il card. Betori –, la visita del Papa è una grande occasione per cominciare un cammino nuovo per la chiesa fiorentina, insieme a tutte le realtà religiose e civili del territorio». L SANTO PADRE PARTECIPERÀ AL CONVEGNO ECCLESIALE Sarà la Cattedrale di Santa Maria del Fiore ad ospitare l’incontro del Papa con i partecipanti al Convegno Eccle- siale Nazionale. Papa Francesco sarà a Firenze Martedì 10 Novembre, di fatto il primo giorno di lavori all’indomani dell’inaugurazione ufficiale del pomeriggio precedente. Arriverà dopo una breve visita mattutina a Prato, incen- trata sul mondo del lavoro. Dopo il saluto delle auto- rità, attraversando in auto coperta un lungo tratto della città di Firenze, dove non è mai stato prima d’o- ra, raggiungerà ‘il bel San Giovanni’ il celebre Battiste- ro fiorentino, ritornato allo splendore dei suoi marmi, dopo un recente intervento di pulitura e restauro. Poi, l’ingresso in Duomo: Papa Francesco incontre- rà la grande assemblea dei Delegati al Convegno e pro- nuncerà l’atteso Discorso alla Chiesa italiana. «Due gli aspetti da sottolineare in questa visita – ha detto il Cardinale Giuseppe Betori nel corso di una con- ferenza stampa –: il primo è che Francesco, incontran- do i 2.300 delegati del Convegno (vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici) incontra coloro che rappre- sentano la Chiesa italiana, potremmo dire la ‘base’; il secondo è l’incontro con l’identità propria di Firenze attraverso il luogo sorgivo dell’identità civile e religiosa della città: il Battistero e la Cattedrale. Incontrerà la sto- ria, il volto religioso e l’anima caritativa, che per lungo tempo è stata capace di farsi carico della povertà di tutti.

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Pagine informative dei Frati Cappuccini Toscani

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Page 1: Fra noi n° 11 novembre 2015 a4

L ’ a n g o l o d e l M e s s a g g i oComunicazione sulla visita del S.Padre

Papa Francesco al Convegno Benvenuto aFirenze!

I

ME MO17 Nov. S.Elisabetta d’Ungheria, Patrona dell’ OFS auguri a tutti i fratelli e sorelle francescani secolari21 Nov. Ordinazione episcopale di Fr.Giovanni Roncari nella Cattedrale fiorentina di S.Maria del Fiore alle ore 16:3023 Nov. Giornata della memoria a Trespiano Commemorazione di tutti i nostri frati defunti

Il Papa non divide cultura e carità: in questo lo sentia-mo molto vicino alla nostra identità fiorentina. Donare cultura significa fare carità».

Dopo il prezioso intervento in Cattedrale, sarà la vol-ta di una tappa speciale nella storia di Firenze con il suo volto religioso dalla radice mariana: la mirabile im-magine della Santissima Annunziata nella cappella della Basilica omonima, davanti alla quale reciterà l’Angelus

con i disabili. Di lì, il pri-mo e unico breve percorso a piedi, fino al loggiato dei Serviti, per il pranzo alla mensa della Caritas di San Francesco Poverino, al ta-volo con i poveri di uno dei tre turni quotidiani.

Nel primo pomeriggio, in papa-mobile, il Santo Padre percorrerà alcune vie del centro storico, toccando luoghi di rilie-vo nella ricca storia della città, per raggiungere lo Stadio Artemio Franchi dove, davanti a oltre 50 mila persone (dotate di

biglietto gratuito, ma rigorosamente nominale per ga-rantire la massima sicurezza e distribuito solo dalle par-rocchie e dalle associazioni ecclesiali), Papa Francesco celebrerà la S.Messa sull’altare, costruito dai detenuti di Sollicciano e dai ragazzi di Villa Lorenzi. Sarà una parte-cipatissima concelebrazione alla quale saranno presenti anche alcune decine di Frati Cappuccini. Subito dopo il Papa farà ritorno a Roma, al termine di una onerosa gior-nata apostolica. «Oltre alla “gioia” – ha concluso il card. Betori –, la visita del Papa è una grande occasione per cominciare un cammino nuovo per la chiesa fiorentina, insieme a tutte le realtà religiose e civili del territorio».

l Santo Padre ParteciPerà al convegno eccleSiale

Sarà la Cattedrale di Santa Maria del Fiore ad ospitare l’incontro del Papa con i partecipanti al Convegno Eccle-siale Nazionale. Papa Francesco sarà a Firenze Martedì 10 Novembre, di fatto il primo giorno di lavori all’indomani dell’inaugurazione ufficiale del pomeriggio precedente. Arriverà dopo una breve visita mattutina a Prato, incen-trata sul mondo del lavoro.

Dopo il saluto delle auto-rità, attraversando in auto coperta un lungo tratto della città di Firenze, dove non è mai stato prima d’o-ra, raggiungerà ‘il bel San Giovanni’ il celebre Battiste-ro fiorentino, ritornato allo splendore dei suoi marmi, dopo un recente intervento di pulitura e restauro.

Poi, l’ingresso in Duomo: Papa Francesco incontre-rà la grande assemblea dei Delegati al Convegno e pro-nuncerà l’atteso Discorso alla Chiesa italiana.

«Due gli aspetti da sottolineare in questa visita – ha detto il Cardinale Giuseppe Betori nel corso di una con-ferenza stampa –: il primo è che Francesco, incontran-do i 2.300 delegati del Convegno (vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici) incontra coloro che rappre-sentano la Chiesa italiana, potremmo dire la ‘base’; il secondo è l’incontro con l’identità propria di Firenze attraverso il luogo sorgivo dell’identità civile e religiosa della città: il Battistero e la Cattedrale. Incontrerà la sto-ria, il volto religioso e l’anima caritativa, che per lungo tempo è stata capace di farsi carico della povertà di tutti.

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nella foto: la feSta della fraternità Pro-vinciale è una occa-sione di incontri di viva emozione e di affetto fraterno: Fr.Ermanno e fr.Fabiano, una volta l’uno maestro e l’altro discepolo, e poi l’u-no per lunghi anni a servizio dell’Ordine e l’altro missionario, da una vita, in Tanzania.

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V i t a d i Fr a t e r n i t à 18 NOVEMBRE: Mancano 151 giorni al 1 7 2 ° C A P I T O L O P R O V I N C I A L E

C A L E N D A R I O D I N O V E M B R EDal Diario del Ministro Provinciale

5 - 6 Montepulciano: Visita Pastorale.12-13 Massa: Visita Pastorale.16-17 Poppi: Visita Pastorale.18 San Casciano: Sesto Incontro dei Guardiani e Vicari.19-20 San Casciano: Visita Pastorale.21 Firenze-Cattedrale: Ord. episcopale di Fr.Giovanni Roncari.23 Trespiano: Messa in suffragio dei nostri confratelli defunti.24-25 Montecasale: Visita Pastorale.26-27 Montughi: 40ª Riunione del Consiglio Provinciale.29 Pitigliano: Ingresso in diocesi di Fr.Giovanni Roncari.30-01/12 Pontedera: Visita Pastorale.

Il 26 Ottobre è iniziato l’ VIII CPO sulagraziadilavorare, nel nostro Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi. I fratelli delegati dell’Ordine, radunati con il Ministro Ge-nerale e suo Consiglio a Roma, proseguiranno il lavoro fino al 21 Novembre, per riflettere e proporre all’Ordine i modi concreti per “rendere più fruttuosa per noi e per gli altri la grazia del lavoro” (Costituzioni 81,4). Li seguiremo con la nostra preghiera fraterna, personale e comunitaria.Notizie e video sul sito dell’Ordine: www.ofmcap.org;

e sulla pagina Facebook: Curia Generale OFM Cap.

V I I I C o n s i g l i o P l e n a r i o d e l l’ O r d i n e

ÈAssemblea e festa fraterna

ONOMASTICI DI NOVEMBRE04 fr.Carlo Serafini26 fr.Leonardo Amadori30 fr.Andrea Pighini, fr.Andrea Massi

01 Tutti i Santi fr.Oneglio Bacci fr.Santi Rossi, fr.Mirko Guerri

ricorrenze g iubilari

05 fr.Egidio Calistri 70° di Professione 05 fr.Benedetto Mencucci 70° di Professione 28 fr.Gianfrancesco Dini 85° Genetliaco

he la nostra Provin-cia fosse costituita da uomini ‘forti’ non c’è mai stato dubbio, tanto più oggi, che a fine anno 2015, i frati che hanno raggiunto e superato alla gran-de gli ottanta anni sono ben 42: poco meno di un terzo!

Ma la Bibbia aggiunge che, oltre quella età, la vita è segnata da sofferenza e dolore!

... 80 anni «per i più forti»...

È vero che le condizioni di vita attuali ci promettono e in parte ci per-mettono di superare queste categorie temporali passate, ma rimane il fatto che in molti casi, anche nelle nostre fraternità, le energie dei più giovani, vengono in gran parte assorbite dall’accompagnamento fraterno e solidale delle precarietà dei confratelli più anziani.

Anche questo va considerato indubbiamente un elemento di forza della nostra vita fraterna. Durante l’anno presente molti confratelli hanno già festeggiato l’80° genetliaco con un giorno di festa in fraternità e circondati dall’affetto di parenti ed amici.

Tanto più che i frati ottantenni, è il caso di dire ‘quelli di una volta’, in più casi festeggiano anche il sessantesimo di professione religiosa. Alcuni confratelli sono restii a questi momenti di festa e quasi sgarbati all’offerta di auguri e complimenti; forse per evitare un test negativo nel raccogliere affetto e simpatia! Al contrario, se c’è da meravigliarci e gioire di gratitudine, è proprio quel bene che riceviamo, nonostante tutto...gratuitamente, anche da chi non ce lo avremmo aspettato. Auguri, allora, a tutti i new entry 80!

A Grosseto P.Samuele (nella foto) ha festeggiato la sua impor-tante tappa con i tanti parrocchiani e amici dell’OFS e Gifra e il bimbo perplesso ha capito che anche a 80 anni si può fare scintille!

C

a il coraggio vero è continuare a dire “Si, lo voglio” quo-ti-dia-na-men-te, per tutta la vita, con lo spirito, la ret-ta intenzione e la carica emotiva del giorno della pro-fessione perpetua.

Non ci saranno più gli applausi per il giovane novello Francesco, nè gli sguardi commossi e compiaciuti degli amici e amiche di giovinezza. Nep-pure il tappeto per quando ti sentirai ’steso a terra’... o l’incenso, i fiori, le

Qel ‘coraggio’ di dire ‘si, lo voglio’...

luci e i canti a affatturare i tuoi sensi! Allora sarà quel ‘Si’ nudo a piacere a Colui, che avrai reso ‘il Signore’ della tua vita e perfetto garante delle sue ben più preziose promesse.

M

Fr.Francesco Mori professo perpetuo

l’appuntamento che i frati toscani si danno ogni anno per cele-brare la Festa della Fraternità Provinciale: alcune ore di vita fra-terna che iniziano con la lunga e vivace accoglienza dei convenuti dai vari luoghi della Provincia, lo spazio dedicato all’Assemblea e la condivisione della mensa, in una gara di servizio e di cordia-le letizia. Il tema: La nostra vita e le Costituzioni, ha raccolto attenzione e partecipazione ed ha prodotto un clima precapitolare, adatto ad una preparazione emotiva e spirituale, per andare incontro alle cosidette sfide che ci attendono. Qualcuno suggerisce di organizzare momenti simili più volte all’anno. È indubbiamente buon segno questa voglia di fraternità!

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Luce e l e t t r i ca a Montugh i

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PastoraleGiovanileVocazionale

I nostrI luoghI orfanI dI fraternItà Il convento del ‘Paradiso’ a Sansepolcro

Dopo i Frati, ecco le Monache. Il convento dei Cappuccini, che guarda la città

di Sansepolcro dalla collina della frazione ‘Il Para-diso’, continuerà ad avere un ruolo spirituale, gra-zie alle Monache Benedettine Olivetane. Nei tre anni dal ritiro della fraternità, il Ministro Provinciale e suo Consiglio si sono dati da fare per dare a questo luogo una sistemazione dignitosa e anche coerente alla sua storia secolare.

Tra le varie richieste e proposte al vaglio è stata scelta e favorita la presenza di una comunità di monache, che senza stravolgere l’antico e carat-teristico impianto del convento cappuccino, ne ri-cavassero gli spazi utili per la nuova destinazione, con dei lavori adeguati e accurati. I lavori dunque, durati alcuni mesi, hanno riguardato gli ambienti da riadattare alla vita mona-stica benedettina, in particolare le stanze delle monache (le celle devono avere le loro prerogative), la sala capitolare e gli spazi

di lavoro comunitario. Anche il luogo ha cambiato denominazione: Monastero san Bernardo toloMei.

È stato inaugurato il 29 Sett. (vedi foto) con una solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Mons. Riccardo Fontana, presen-ti alcuni confratelli cappuccini, P.Diego Maria Rosa, Abate Generale della Congregazione Benedettina di Monte Oliveto, l’Abate priore di Camaldoli, vari sacerdoti del territorio. Assie-me alle autorità civili della città sono stati tan-tissimi i cittadini presenti all’evento. Una vera e propria festa, nel giorno dei Santi Arcangeli, che si è conclusa con il rito di insediamento

delle nuove ospiti: le Monache sono state accompagnate nel cuore della loro nuova dimora. Davvero una grande festa per tutta la comunità di Sansepolcro che ha ritrovato nel ‘Paradiso’ un luogo da continuare a venerare ed amare.

Il servizio di Animazione Giovanile of-fre la possibilità, a chi è interessato, di poter vivere seriamente, presso l’Eremo “LE CELLE” di Cortona (Ar), un cammino di discernimento o di cre-scita spirituale partecipando all’inizia-tiva: “Signore, cosa vuoi che io faccia? ” che si rinnova anche in questo nuovo anno sociale, cominciando dal fine-set-timana 24-25 Ottobre pv e conti-nuando fino al Maggio 2016. Per Informazioni: tel. dell’Eremo: 0575.601017 - fr. Marco 346.6242401Visita il sito: www.suisuoipassi.org e scrivi a: [email protected]

Nel primo pomeriggio del 26 Ottobre us, presso il Monastero delle Sorelle Clarisse Cappuccine di Firenze, si è svolto il loro Capitolo Elettivo, presiedu-to dal Ministro Provinciale dei Cappuccini Padre Stefano Baldini Orlandini e loro Superiore Regolare. Dal Capitolo sono risultate elette sr.Veronica Aldini come Abbadessa, sr.Francesca Barracca come Vicaria e sr.Concezione Ceja come consigliera. Auguri fraterni! A laude di Cristo e di Francesco e Chiara.

L E C L A R I S S E C A P P U C C I N E D I F I R E N Z E I N C A P I T O L O

a cura dell’Archivista Provinciale u uno degli eventi più vistosi e più importanti, che rallegrarono i frati all’inizio del sec. XX. L’impianto della luce elettrica cambiò la vita

dei frati e fece loro dimenticare “i puzzolenti lumi a petrolio in coro, dormitorio, refettorio ecc. e i miseri lumi a olio per le celle, che, se non si stava attenti, sporcavano vesti e libri”.Eravamo nel 1915: l’impianto della luce

elettrica ormai si imponeva anche a Montu-ghi. Il nuovo Guardiano, P.Felice da Porretta (1871-1945), forte dell’esempio di altre Pro-vince, “bruciò le tappe”, scrisse il cronista e mise mano all’opera. L’impianto fu ope-ra di due cappuccini trentini, uno dei quali, P.Ernesto da Tajo, era esperto di elettricità. Si trovavano in Toscana come rifugiati, in se-guito alla guerra mondiale.Il lavoro fu portato a termine con una cer-

ta rapidità e il 17 Novembre 1915, proprio 100 anni fa, si accesero le prime lampadine.La sera, nel refettorio di Montughi, il Mi-

nistro Provinciale, P.Ignazio da Seggiano (1859-1925) annunziò, a mensa, il lieto even-to della nuova illuminazione.L’antico cronista scrisse: “Con opportune pa-

role la giustificò anche dal lato della povertà per tranquillizzare anche quei frati, che, even-tualmente non la vedessero di buon occhio”.Concluse così: “Ben venga la luce elettri-

ca, che, illuminando la visione degli occhi, sublimerà quella dello spirito ad un’altra luce, a quella di Dio, che è lume di verità e viva fiamma d’amore”.“Indi, aperti gli interruttori, sfavillarono le 4

lampade elettriche del refettorio di luce splen-dente fra gli applausi della comunità religiosa e P.Sisto da Pisa (1867-1943), cronista dell’e-poca, declamò la sua immancabile poesia”: Quando giunsi novizio a Montughi, dissi: Covo da talpe è ben questo!Chi fia mai che le tenebre fughi,il buiore addensato quassù? Or, che luce! A ben cento candele! Fino agli antri più occulti, più bui! Inni ad Esso (Guardiano), con tutte le vele, che di luce inondava Montù!

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"L'orto degli ulivi " di Montughi di Fr.Giacomo Carlini

ono ormai una diecina di anni che il volto dell’orto di Montughi è cambiato: una estesa piantagione di giovani ulivi ha riempito, in gran parte, gli ubertosi campi e campetti. Queste giovani piante sembra che abbiano trovato il terreno adatto per la loro crescita e poi per i loro frutti. Da diversi anni, ormai, arrivano a Novembre carichi dei loro preziosi doni e ostentano la loro forte vitalità. Quando, in questa stagione, vengo-no raccolte le olive, esse, una sopra l’altra, possono raggiungere non pochi quintali e, spremute bene, regalano una preziosa quantità di olio. Non tutti gli ulivi sono uguali, più o meno ge-nerosi, ma, grandi o piccini, sembrano fare a gara nell’offerta del loro dono. Così è avvenuto nell’orto degli olivi di Montughi in questo anno: l’olivo più pic-colo e scalcinato è stato il più genero-so: ostenta più olive che foglie! I piccoli rami si piegano sotto il peso del dono!

S

S i è conclusa con una bella festa per il il 50°

di Sacerdozio di Fr.Fedele Brizzi, la Settimana Francesca-na nella parrocchia SS.Trinità, dei Cap-puccini di Livorno. Una settimana in-

tensa di animazione pastorale, voluta dal Parroco P.Mario (in foto con Fr.Fedele), con il sostegno dei frati responsabili per l’evangelizzazione di Poppi. Preziosa occasione per riproporre alla estesa e complessa realtà parrocchiale, un rinnovato spirito evangeli-co e francescano, che da secoli ha caratterizzato la presenza e l’opera dei frati di Borgo Cappuccini.

a Livorno Settimana franceScana

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a cura della Dott. Antonella Grassi L a chiesa dell’Eremo di Montecasale conserva, al centro dell’altare maggiore, tutto intagliato in noce, una statua di antica fattura in legno policromo raffigurante la Vergine Maria in trono col Bambino.

Ne è autore un ignoto scultore umbro-toscano. La tradizione vuole che fosse trasportata qui dal P. S. Francesco dalle ro-

vine abbandonate del vicino Castello di Montecasale, nel 1213. Questo episodio ha contribuito molto ad accrescerne la venerazione e

l’attaccamento da parte della popolazione, tanto che la Madonnina non mai fatto mancare nel tempo segni e favori.

Un’antica supplica da rivolgere alla Vergine recita: “Rimira, o pellegrin e umile inchina l’immagine divina, che in braccio tien la Prole sua beata, la qual fu qui portata dal Serafin d’Assisi: e dille: O pia Vergin, prega Gesù per l’alma mia”.

La statua è affiancata da due angeli adoranti, dipinti ai lati della nicchia. La Vergine Maria è seduta in trono e tiene il bambino non sul grembo, ma spostato sul ginocchio sinistro, a seguire le pieghe dell’abito della madre. La Vergine è coperta da un abito verde scuro, quasi blu, da un mantello marrone, da un velo bianco in testa e calza scarpette rosse; il Bambino benedicente indossa un abitino rosso, rifinito con minuziose bordature, a piedi nudi; da notare la capigliatura di entrambi, castana. Dietro al trono, poco visibile, una spalliera damascata. L’opera proviene dalla scuola di intaglio di alta qualità fiorita nel territorio di Sansepolcro a partire dal XII secolo: maestri legnaioli che hanno prodotto oltre a Madonne anche numerosi Crocifissi, a testimonianza del fervido cli-ma culturale che ha favorito la fioritura di queste espressioni di arte e di fede. Quest’opera richiama lo stile artistico che ritroviamo nella Madonna di Prete Martino (1199), che si trovava un tempo nel Duomo di Sansepolcro e che dal 1888 si trova presso la Skulpturengalerie di Berlino. Rispetto a quest’ultima, la nostra statua presenta maggior plasticità nelle vesti, e soprattutto nei lineamenti, che nell’altra si presentano duri e spigolo-si. Pur nella sua sobrietà l’immagine fa trasparire una forte vitalità e stabili-sce subito un intenso contatto con il fedele. La Soprintendenza fiorentina, nel 1967, effettuò un restauro conserva-

Legno policromo (105x30x20 cm.) Anon. del XII sec.

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

L’arte nei conventi dei cappuccini toscani

M A D O N N A C O L B A M B I N O D I M O N T E C A S A L E

tivo della statua, che si trovava in cattive condi-zioni: si fecero tornare a vivere numerose par-ti mancanti, furono rifatte in gesso e ridipinte, modificandone così l’aspetto originario e addi-rittura cambiando la posizione al Bambino, che dall’avambraccio sinistro della Vergine viene ricollocato sul ginocchio sinistro. La Madonna in trono col Bambino è stata oggetto di numerosi studi (Paola Refice) e di mostre, come quella tenuta ad Arezzo nel 2002 dal titolo “La bellezza del sacro. Sculture medievali policrome” o a Sansepolcro nel 2012 dal titolo “Mater amabilis: Madonne medievali della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro.

F r a n c e s c o d ’ A s s i s i e l a m i s e r i c o r d i a

Sommario I. Francesco d’Assisi e la misericordia. II. Misericordia e pace di un povero. III. Frate Francesco e la misericordia.

Pochi mesi prima della morte, Francesco d’Assisi lascia un testamento in cui, tra l’altro, riepiloga la sua esperienza cristiana. In una breve ma intesa narrazione racconta il cambiamento avvenuto nella sua vita e indica la misericordia nei confronti dei lebbrosi come il momento della svolta. A partire dagli scritti di Francesco e dalle successive narrazioni agio-grafiche, il libro indaga il significato dell’espressione «usare misericordia» e ne cerca le radici evangeliche e patristiche, note al santo attraverso la liturgia e soprattutto la recita del breviario. Proprio la misericordia – e non, ad esempio, la povertà o la minorità – è l’aspetto che, in prossimità della morte, Francesco definì come centrale nella sua vita e meritevole di essere trasmesso.

Paolo Martinelli - Pietro Messa

edB editore, Collana itinerari consta di 80 pagine.

IN ATTESA DEL 172°CAPITOLO. . . Con la lettera Circolare di Ottobre, il Ministro Provinciale ha convocato il 172° Capitolo Provinciale, che si terrà nel mese di Aprile 2016 a Montughi, cominciando dal giorno 18. Tutti i Frati con diritto di voto hanno ricevuto la scheda elettorale per l’elezione dei 29 Delegati. Le schede dovranno ritornare in Curia entro Mercoledì 25 Novembre. Per l’eventuale consegna manuale può essere considerata opportuna la celebrazione funebre del 23 Novembre al Cimitero di Trespiano. Per tale occasione si ricorda ai confratelli sacerdoti di portare camice e stola violacea ed essere solleciti per iniziare puntualmente la concelebrazione, presieduta dal confratello neo-Vescovo.