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Il Giornale del Congresso SIRM 2010 numero 3TRANSCRIPT
F o g l i o d ’ i n f o r m a z i o n e i n t e r n o d e l 4 4 ° C o n g r e s s o N a z i o n a l e S I R M | 1 3 g i u g n o 2 0 1 0
LA • 13 giugnoAula Oro • ore 15
Pag. 313 giugno • Aula Rossaore 18.30
Pag. 4TR • 13 giugno
Aula Blu • ore 10.15
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DOMENICA
La lettura è dedicata alla memoria diCarlo Procacci, nella città dove eglisi affermò come uno dei più noti e ap-
Con queste parole Roberto Maroldiricordava sul Radiologo e sullaRadiologia Medica la figura di
Antonio Chiesa. “Innovatore anche sulversante societario, al Prof. Chiesa va ilcredito di avere promosso nuovi modelliorganizzativi che innescano la trasforma-zione della SIRM negli anni ’90.Contribuisce così a far sì che nel DNAdella SIRM, ai geni della SocietàScientifica si affianchino quelli dellaSocietà Professionale. Ne è testimone ilsuccesso del Congresso Nazionale aMilano nel 1994. Capacità organizzative edideative che lo portano, poi, a collaborare allosviluppo, all’affermazione scientifica e profes-sionale dell’ECR, del quale è Presidente nel2005. Nel 2006 diviene Vice-presidente dellaneo-nata European Society of Radiology. Lanomina a membro onorario di numerose SocietàScientifiche Nazionali è un meritato e gradito
riconoscimento del suo valore. Oltre alla SIRM,la RSNA, la ESR e la Société Française deRadiologie lo annoverano tra i propri SociOnorari.” La tavola rotonda a Lui intitolata vedecoinvolte le Società Scientifiche radiologicheeuropee e quelle sud americane, con particola-re riguardo al Brasile ed all’Argentina, incentra-ta sul training formativo e sull’aggiornamento
professionale continuativo (APC). Nellatavola rotonda odierna il Presidente dellaSocietà di radiologia argentina prof.Alfredo Buzzi risponderà ad una serie didomande formulate dal prof. NickGourtsoyiannis riguardanti l’attuale trai-ning formativo, l’APC in Argentina ecome le Società Scientifiche possanointervenire sulla programmazione. Verràaffrontato il tema relativo alle macchineibride ed alla doppia presenza di speciali-sti, ipotizzando la possibilità della crea-zione di una nuova figura professionale
in cui confluiscano le competenze che ora sonodistinte. Relativamente all’APC verrannoaffrontati poi i punti di forza ed i punti deboli didebolezza ed infine quale può essere il lorodelle Società Scientifiche nel processo globaledi educazione medica ed i rapporti con gli orga-ni di informazione.
TR • 13 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 12
molto apprezzato a livello internazionale. Car-lo diede un importante impulso alla crescita
della Diagnostica per Im-magini con nuove osser-vazioni e applicazioni chehanno contribuito in mo-do significativo alla evo-luzione della Radiologiain questo campo. Eraquindi giusto dedicarequesta lettura a CarloProcacci per ricordare lasua opera in questa città.Ma al di là di queste con-
siderazioni ho voluto dedicare questa letturaa Carlo per la nostra amicizia e l’ammirazio-ne che avevo nei suoi confronti. La diagno-stica per immagini del pancreas oggi è pro-fondamente cambiata.
prezzati Radiologi, sia in Italia sia in campointernazionale. Carlo Procacci svolse la suaattività professionale nell’Isti-tuto di Radiologia del Policli-nico G. B. Rossi di Verona do-ve aveva iniziato il suo percor-so come Medico specializzan-do nel 1974. Lavorando conpassione, costanza e compe-tenza divenne dapprima Pro-fessore associato e poi Profes-sore ordinario fino a diventareDirettore dell’Istituto di Radio-logia del Policlinico nel 1999,concludendo prematuramente la sua brillan-te carriera nel gennaio 2004. La sua attività è ricca di successi e afferma-zioni, non solo accademiche ma anche pro-fessionali, in particolare nel campo della Ra-diologia del Pancreas dove divenne esperto
La “giovinezza” del 44°congressoera sottolineata nell’intervista al“Radiologo” del giugno 2009. Co-
me si è concretizzata?Innanzitutto dalla scelta dei temi congressua-li realmente corrispondenti sia alle esigenzeformative (i corsi monotematici ,le temati-che inerenti allo screening), sia a quelle co-noscitive circa il progresso scientifico e tec-nico anche nei punti più critici come nelle ta-vole pro e contro ma anche e soprattutto conla partecipazione attiva congressuale delleleve più giovani: il più giovane comitatoscientifico della storia dei congressi SIRM,l’età dei relatori e degli autori delle comuni-cazioni selezionate ed i primi dati sulla etàmedia dei partecipanti confermano e raffor-zano quella sensazione provata nelle rifles-sioni iniziali del 2009.
Quali sono state le novità scientifiche chehanno caratterizzato questo congresso?Quelle che hanno riguardato tre tra le evolu-zioni principali del futuro della medicina equindi della radiologia:- L’evoluzione anagrafica: l’aumento dell’etàmedia ha reso fondamentale l’aggiornamen-to circa le innovazioni in continua evoluzio-ne sulla prevenzione cardiovascolare ed on-cologica.- L’evoluzione tecnica con l’aggiornamentocirca le nuove tecnologie: quelle di cui co-minciamo a parlare oggi sono forse già su-perate domani con l’incalzare della evoluzio-ne informatica e digitale.
Segue a pag. 3
Alessandro Del Maschio
Intervista al Presidentedel Comitato ScientificoAlessandro Del Maschio“Giovani e Congresso”
Lettura Carlo Procacci “La diagnostica per immaginidel pancreas oggi: cosa è cambiato per il radiologo”
Segue a pag. 6
Lettura Antonio Chiesa “Formazione aggiornamento delRadiologo nel XXI sec.: Italia, Europa e America Latina”
Roberto Pozzimucelli
Carlo Procacci
ESR 2009: Consegna della medaglia d’oro al Prof. Chiesa.Alla sua sinistra il Prof. Jain McCall, a destra il Prof. Borut Marincek
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news 3
Nella Medicina moderna “image gui-
ded” non è possibile rinunciare
all’impiego dei mdc!I mdc,che sono “farmaci“ sono tra i prodottifarmaceutici di più largo impiego a livellomondiale. In questo momento “storico” siassiste ad una crescente attenzione alle pro-blematiche etiche, deontologiche e medico-legali , in un contesto che può portare ad unesasperato allarmismo, con un atteggiamento“difensivo”. In concreto, non ci sono novitàin tema di responsabilità da utilizzo dei mdcdovendosi ancora oggi fare riferimento allaCirc. del MdS del 17/9/1997. La proposta diun modello comportamentale condiviso con-sente un “modus operandi” quanto più omo-geneo possibile nel Territorio Nazionale.Il presupposto, indispensabile è quello di unaadeguata ed aggiornata conoscenza di quelleche sono le caratteristiche di base dei mdc .La Circolare vigente sottolinea l’esigenza di“specifiche iniziative per l’aggiornamentoobbligatorio sulle tecniche rianimatorie diemergenza. (BLS)”. E l‘accordo raggiuntocon la SIAARTI sul tema conferma peraltrola necessità culturale e professionale di unasempre maggiore collaborazione con le altreSocietà Scientifiche nel reciproco rispettodelle competenze professionali. È bene riba-dire, anche per le ovvie ricadute in terminimedicolegali, che l’obiettivo non è assoluta-
mente quello di sostituire il rianimatore in
questo momento “storico”, è parso indispen-sabile sottolineare anche quelli che sono i“Profili di responsabilità del medico radiolo-go” che vanno dalla fase pre-esame, all’ese-cuzione dello stesso ed all’osservazione post-esame. Nel sottolineare che “l’unica vera
controindicazione all’impiego di mdc è l’as-
senza di giustificazione clinica”, sono ribadi-ti quelli che possono essere i motivi di even-
tuale responsabilità professionale del medi-
co radiologo nell’impiego dei mdc per via
iniettiva. Comunque, queste raccomandazio-ni e precauzioni, conosciute e rispettate, pos-sono e devono consentire lo svolgimento del-l’atto medico radiologico con l’impiego dimdc in tranquillità.
LA • 13 GIUGNO • AULA ORO • ORE 15
Reazioni avverse raccomadazioni per l’uso
che. Il continuo perfezionamento dei softwarespecifici ha progressivamente portato ad unaestensione delle applicazioni cliniche a moltiorgani (rene, pancreas, prostata, linfonodi,mammella, testicolo...) e all’introduzione del-l’ecocontrastografia nei protocolli oncologicidi monitoraggio dell’efficacia delle nuove te-rapie anti-vascolari ed anti-angiogenetiche. IMdC in TC coniugano morfologia e funzione,attraverso la perfusione TC che si affaccia or-mai prepotentemente nello scenario radiologi-co, partecipando alla realizzazione di quelloche oggi viene definito “imaging funzionale”.Questa tecnologia consente infatti di analizza-re la perfusione di un tessuto. La perfusione èoggi considerata come un possibile marcatoredella neoangiogenesi tumorale. I MdC in RMhanno indicazioni legate sempre di più alla lo-ro intrinseca specificità. In ambito epatologi-co, ad esempio, la RM epatica si avvale oggidi sostanze non solo con target vasculo-inter-stiziale, ma anche con bersaglio epatocellula-re. Sono ottenibili pertanto informazioni nonsolo di tipo prettamente morfologico ma anchedi tipo funzionale che considerano la capacitàfunzionante dell’epatocita. La semeiotica RMquindi, altre a considerare la fase dinamica va-scolare, prevalentemente morfologica, si com-pleta con quella maggiormente funzionale ot-tenibile con una acquisizione tardiva definitafase epatobiliare.
LA • 13 GIUGNO • AULA ORO • ORE 16.45
In tutte le metodiche di imaging l’utilizzodel mezzo di contrasto rappresenta un ele-mento integrante e fondamentale per il rag-
giungimento della diagnosi. La scelta del mez-zo di contrasto più idoneo è inequivocabilmen-te demandata allo Specialista Radiologo: so-lo questi, infatti, alla base della personale espe-
rienza, delle conoscenze scientifiche, è in gra-do di scegliere il MdC più idoneo nel singolocaso. La conoscenza di protocolli e linee gui-da è di fondamentale importanza per garanti-re la “safety” nell’utilizzo del mdc. I MdC inEcografia sono sospesi tra diagnosi e terapia.Per alcuni anni le principali applicazioni del-l’ecocontrastografia sono state quelle epati-
Paolo Ricci
- L’evoluzione dell’analisi biochimica che hareso indispensabile nel quotidiano e non piùsolo futuribile l’imaging funzionale, cellula-re, molecolare di cui si è parlato per la primavolta in modo esteso con numerose relazio-ni. L’aspetto più e quello meno positivo diquanto realizzato.Al segno più ascriverei l’assegnazione meri-tocratica dei temi dopo complessa discussio-
ne nei sottocomitati ed in comitato scientifi-co e la completezza tematica per aggiorna-mento ed avanzamento unita al forte imprin-ting clinico (Clinical Radiology). Al segnomeno la impossibilità organizzativa di met-tere a disposizione separatamente temi ugual-mente importanti (sovrapposizioni anche permotivi di politica societaria) con parziale sa-crificio della integrazione tra tematiche affi-ni come una maggiore integrazione con la de-finizione dei bersagli in Radioterapia e unamaggiore integrazione sull’imaging ibrido incollaborazione con la Medicina Nucleare. Quali saranno le “nuove frontiere” dellaricerca radiologica in Italia?L’avanzamento tecnologico. Il definitivo pas-saggio dall’imaging morfologico e struttu-rale all’imaging funzionale, cellulare e mo-lecolare cioè interprete della fisiopatologia,at-tento alla prevenzione ed alla predizione. Latrasformazione del radiologo di macchinae/o d’organo in radiologo tematico:oncolo-go,cardiovascolare,etc conservando la mas-sima attenzione a tutto quello che succedein medicina. Essere radiologi vuol dire anche vedere sem-pre prima e più in la.
Alessandro Del Maschio
Oscar Tamburrini
Intervista al Presidentedel Comitato ScientificoAlessandro Del Maschio
I Mezzi di Contrasto, oggi
Segue dalla prima
SIRMOGGI foglio d’informazione interna
del 44° Congresso Nazionale SIRM
PRESIDENTEGiacomo Gortenuti
GRUPPO DI COMPILAZIONEGermano ScevolaStefano Canitano
Barbara SessaRoberto Malagò
coordinati daCorrado Bibbolino
SEGRETERIAAntonella Bellacqua
PROGETTO GRAFICOSabrina Controne
IMPAGINAZIONESabrina ControneAurora Milazzo
STAMPACortella Poligrafica
Lungadige Antonio Galtarossa, 22 - Verona
FOTOGRAFIALuciano Masotto
Bollettino d’informazione interna ad uso esclusivodel 44° Congresso Nazionale SIRM
L’HTA (Health TechnologyAssessment) è un approccio multi-dimensionale e multidisciplinare
per l’analisi delle implicazioni medico-clini-che, sociali, organizzative, economiche, eti-che e legali di una tecnologia (apparecchiatu-re biomedicali, dispositivi medici, farmaci,procedure cliniche, modelli organizzativi,programmi di prevenzione e promozionedella salute), attraverso la valutazione di piùdimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, icosti, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti realie/o potenziali della tecnologia, sia a priori chedurante l’intero ciclo di vita, nonché le conse-guenze che l’introduzione o l’esclusione di unintervento ha per il sistema sanitario, l’econo-mia e la società. L’HTA si sviluppa comerisposta all’esigenza di trovare percorsi chepermettano di basare le scelte di politica sani-taria e sanità pubblica, ai vari livelli, sullemigliori evidenze, e si pone come strumentovolto a creare un ponte tra mondo della ricer-ca e mondo della politica (Batista R., 2006),tra i ricercatori ed i decisori, al fine di otti-mizzare l’impiego delle risorse, sempre piu’scarse, disponibili per il nostro SistemaSanitario. L’HTA ha avuto un livello di realizzazione,formalizzazione e istituzionalizzazione moltodiverso (e con gradi diversi di trasparenza) aseconda dei Paesi in cui è stato implementato.In Italia l’HTA è ancora relativamente giova-ne. Il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008ha individuato nella valutazione sistematica
delle tecnologie sanitarie una delle prioritàrispetto alla quale è necessario sviluppare lapromozione dell’ HTA. Per questa ragione la funzione di coordina-mento delle attività di valutazione, è condot-ta dagli organi tecnici centrali del ServizioSanitario Nazionale, quali l’Agenzia nazio-nale per i servizi sanitari regionali (all’epocaASSR, oggi Agenas) e l’Istituto Superiore diSanità (ISS). Successivamente, la LeggeFinanziaria 2007, ha attribuito al Ministerodella Salute – Direzione Generale deiFarmaci e dei Dispositivi Medici (DGFDM)e alla Commissione Unica DispositiviMedici (CUD), con la collaborazione istitu-zionale di ISS e Agenas, “la realizzazione distudi sull’appropriatezza nell’impiego dispecifici dispositivi medici anche mediantela comparazione dei costi rispetto a ipotesialternative”. Infine, la Conferenza Unificata per i rapportitra lo Stato le regioni e le province autonomeha definito tra gli obiettivi strategicidell’Agenzia quello di “Supporto alle regioniper la promozione di attività stabili a livelloregionale e locale di programmazione e valu-tazione dell’introduzione e gestione delleinnovazioni tecnologiche (Health TechnologyAssessment - HTA) e diffusione in ambitoregionale dei risultati degli studi e delle valu-tazioni effettuate a livello centrale, favorendol’adozione di comportamenti coerenti con talirisultati.”
TR • 13 GIUGNO • AULA AZZURRA • ORE 13.45
Healt Technology Assessment: di che cosa si tratta?
SIRM_OGGI n°5 - 6 ok 12-06-2010 19:28 Pagina 3
4 news
Perché ha pensato ad una tavola rotonda
dal titolo “Pari Opportunità e Donne in
Radiologia: il Futuro in Rosa”?
Negli ultimi anni si è osservata una progressiva
femminilizzazione della Facoltà di Medicina e delle
Scuole di Specializzazione, compresa quella in
Radiologia, dove le iscritte sono circa il 58%. Dal
2009, inoltre, si è avuto anche il sorpasso tra le
iscritte alla SIRM, con una percentuale che supera
il 60%. Quindi è evidente che noi siamo la forza
maggiore, almeno numericamente!
Quindi la strada per le Donne in Radiologia è
tutta in discesa?
Assolutamente no, anzi. A fronte di questa predo-
minante presenza femminile, salendo progressiva-
mente nella carriera sia universitaria che ospedalie-
ra, le cose si invertono. Infatti vi è un’unica
Professore Ordinario e solo 5 Professori Associati
donne e, negli ospedali, 5 Capi Dipartimento e 11
Direttori di Struttura Complessa. Una goccia rosa
in un oceano azzurro! Anche all’interno della
SIRM vi è scarsa partecipazione femminile.
Nel Consiglio Direttivo ci sono solo io (anche se
presto dovrebbero esserci 2 nuove colleghe) e solo
5 o 6 sono presenti rispettivamente nelle Sezioni di
Studio o nei Gruppi Regionali.
Come spiega questo divario?
Nel 2009 è stato proposto un questionario SIRM
rivolto alle Colleghe. Tra le varie domande poste, è
risultato che nel 60% dei casi il fatto di essere
donne è ancora giudicato uno svantaggio nella car-
riera, mentre nel lavoro quotidiano non è percepita
alcuna differenza con i colleghi maschi sia
Radiologi che di altre specialità. Questo significa
che la nostra preparazione e la nostra professionali-
tà sono ad alto livello, ma che nel momento di sce-
gliere i Capi, si è orientati diversamente. C’è anche
da dire che sulla maggioranza delle donne ricade
anche l’onere della gestione familiare (figli, genito-
ri anziani ecc.) e quindi non si è del tutto libere e
disponibili nel momento in cui professionalmente
viene richiesto un maggior impegno, a differenza
dei colleghi che sono sempre “liberi”!
Cosa deve emergere da questa tavola rotonda?
È ovvio che in questa sede non si possono risolve-
re tutti i problemi. L’importante è cominciare ad
affrontarli: portarli alla luce e parlarne rende consa-
pevoli tutte noi che forse assieme possiamo modifi-
care le cose e ci rende più forti e più visibili, anche
a livello professionale. Inoltre vorrei mettere in evi-
denza che la femminilizzazione della medicina
porta anche dei vantaggi nei rapporti con i pazienti
e con i loro parenti (sono quasi sempre donne quel-
le che seguono i familiari ammalati). Infatti la
nostra indubbia maggiore sensibilità ci porta ad
avere con loro un rapporto più umano e “affettuo-
so” e questo è senza dubbio un valore aggiunto.
TR • 13 GIUGNO • AULA BLU • ORE 10.15
I l Sindacato Nazionale dell’AreaRadiologica SNR è l’unico sindacatoche negli ultimi anni abbia visto aumen-
tare i propri iscritti nonostante desindacaliz-zazione e pensionamenti.Ha inoltre acquista-to parte della Casa Comune,avviato unaFondazione che ha edito con la collaborazio-ne delle sezioni della società scientifica unmanuale di management radiologico.Tuttidati che stanno ad indicare e descrivere unaprofonda vitalità. Purtuttavia i successi non possono nasconde-re la difficoltà generale del momento. Mentrele giovani generazioni sembrano distratte epreferire subire più che costruire il propriofuturo è tempo di recuperare partecipazione econdivisione sulle scelte future. Gli avveni-menti di quest’ultimo mese hanno modificatoe frastagliato il panorama dei provvedimentie per pensioni e precari lo scenario è in con-tinuo cambiamento.In occasione dell’assemblea Francesco Lucàcercherà di dare certezze ed interpretazioniautentiche a tutti gli interessati. Il contratto recentemente firmato con il nuovo
sistema disciplinare. I pochi aumenti saranno bloccati? Cosa succederà nei prossimi quattro anni?Chi potrà e chi non potrà andare in pensione?Chi pagherà di più per la manovra di cui lostesso ministro Fazio si è detto qualche gior-no fa preoccupato? Sarà penalizzante per il pubblico o per il pri-vato? E i precari manterranno o no il posto di lavo-
ro? E quando potranno stabilizzarlo? Cosa fa e cosa farà l’SNR per i giovani radio-logi? A questi ed altri quesiti si risponderà nelcorso della assemblea SNR che tradizional-mente si tiene in occasione del congressonazionale della SIRM.Anche a Verona il sin-dacato ha partecipato con i suoi iscritti con-fermano la tradizione e la peculiarità delmondo radiologico cn una organizzazione
che tipica della nostra radiologia trova peròanalogie con quella dell’ACR americano.Proprio in virtù di questa analogia e dei pros-simi mutamenti della contrattualità nell’SNRè stata aperta la possibilità di iscrizione ai fisi-ci dipendenti del SSN. Dipendenti e liberiprofessionisti: diverse sezioni sindacali adifesa della radiologia italiana.
13 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 18.30
Perché partecipare a una lezione di
aggiornamento sulla Colonscopia
Virtuale? Perché la Colonscopia Virtuale è
una metodica in continuo progresso, nonostante i
successi ottenuti già nel 2008, quando l’American
Cancer Society la ha ufficialmente inserita tra le
metodiche ufficialmente proponibili per lo scree-
ning del cancro colo-rettale, e nello scorso Marzo
2010 quando anche il Presidente degli Stati Uniti
Obama si è sottoposto a una colonscopia virtuale a
scopo preventivo. Un continuo progresso sul quale
è, però, necessario tenersi aggiornati per affinare la
tecnica di studio e migliorare, di conseguenza, la
compliance del Paziente.
Quali saranno le tematiche trattate?
Si discuterà di avanzamenti in ambito di tecnica di
studio e dei risultati dei nuovi trial clinici. Per quan-
to riguarda la tecnica i tre principali temi saranno le
nuove preparazioni intestinali, l’ottimizzazione
della modalità di scansione anche alla luce delle
nuove apparecchiature disponibili e lo sviluppo dei
sistemi di supporto alla diagnosi, i CAD.
Che cosa ci si aspetta da una nuova preparazio-
ne intestinale?
Innanzitutto una migliore tollerabilità da parte dei
Pazienti, ma anche una maggiore semplicità nello
schema di assunzione del farmaco e un più elevato
profilo di sicurezza.
E per la tecnica di studio? Ci sono novità circa
l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, che sem-
bra essere uno dei possibili fattori limitanti l’uso
nello screening?
Già oggi la dose alla quale si è esposti con la colon-
scopia virtuale è bassissima (circa 5 mSv), lieve-
mente superiore al fondo naturale annuo di radiazio-
ni (circa 3 mSv). Quindi l’impatto delle radiazioni è
minimo, soprattutto se si considera che è raccoman-
dato ripetere l’esame ogni 5 anni.
Nonostante ciò, con le apparecchiature di ultimissi-
ma generazione è possibile scendere al di sotto di 1
mSv per esame.
E dai CAD, dei quali si sente parlare da diverso
tempo, cosa ci possiamo attendere?
Un chiaro ausilio nella diagnosi, grazie alla eviden-
te riduzione degli errori di percezione, i più temibi-
li e anche i più numerosi, in particolare se si consi-
derano i polipi di piccole dimensioni, tra i 6 e i 9
mm. D’altra parte due lettori vedono meglio di uno!
Per concludere: quali novità nei risultati?
Dall’ultimo Congresso Nazionale di Roma del
2008, sono stati finalmente pubblicati tre trial clini-
ci internazionali, tra i quali lo studio sponsorizzato
dalla SIRM, l’IMPACT, che hanno ribadito il ruolo
centrale della colonscopia virtuale nella diagnosti-
ca del colon. E ci saranno pure anticipazioni sui
risultati del primo studio clinico randomizzato,
condotto in Gran Bretagna, il SIGGAR, presentati
la scorsa settimana al congresso dell’ESGAR, la
società europea di radiologia addominale e
gastrointestinale.
LA • 13 GIUGNO • AULA AZZURRA • ORE 10.15
Colonscopia virtualeIntervista ad Andrea Laghi
Appuntamenti Societari di oggi
Radiologia Pediatrica dom 13 giugno 13.30-14 Meeting 2
Radiologia Vascolare
e Interventistica dom 13 giugno 13.30-14 Blu
Risonanza Magnetica dom 13 giugno 13.30-14 Verde
Radioprotezione e Radiobiologia dom 13 giugno 14-14.30 Meeting 2
Radiologia Informatica dom 13 giugno 14-14.30 Gialla
Neuroradiologia dom 13 giugno 14.30-15 Verde
Radiologia Toracica dom 13 giugno 14.30-15 Blu
Roberta Polverosi
Pari opportunità in Radiologia:il futuro in rosa
Francesco Lucà
Assemblea SNRContratto, Manovra, Pensioni, Precari
SIRM_OGGI n°5 - 6 ok 12-06-2010 19:28 Pagina 4
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Poster didattici
CUM LAUDE
CERTIFICATO DI MERITO
Radiologia Addominale-GastroenterologicaLa diagnostica per immagini delle manifestazioni addominali della malattia di VonHippel-Lindau M. Vigo, G. Opocher*, V. De Biasio, G. Tomasella, P. Renda, R. Manfredi** (Abano Terme PD,*Padova, **Verona) Radiologia Addominale-GastroenterologicaNeoplasie cistiche del pancreas: pattern radiologici in TC multidetettore e Risonanza MagneticaL. Mauro, S. Palmucci, M. Zagarella, M. Messina, P. Milone, G. Ettorre (Catania)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportImaging integrato della mano reumatologica F. Paparo, G. Ferrero, R. Piccazzo, M. Giannoni, A. Muda, G. Garlaschi (Genova)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportSemeiotica TC e RM dei tumori ossei e delle parti molli del piedeT. Robba, M. Stefanica, A. Gallo, G. Regis, S. Marone, C. Faletti (Torino)Senologia Ruolo della RM nella predizione dello stato linfonodale nelle pazienti affette da tumoremammario. E. Bufi, M. Costantini, P. Belli, D. Di Stefano, C. Ierardi, L. Bonomo (Roma)
MOMENTI CONGRESSUALI
MAGNA CUM LAUDECardioradiologia Valutazione dell’area valvolare aortica (AVA): confronto fra risonanza magneticacardiaca (RMC), ecocardiografia transtoracica (ETT) e transesofagea (ETE)C. Mantini, B. Feragalli, J. Pizzicannella, G. Di Giammarco, A. Tartaro, M. Storto (Chieti)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportSemeiotica TC e RM fondamentale dei TGC osseiT. Robba, M. Stefanica, A. Gallo, G. Regis, E. Boux, C. Faletti (Torino)Radiologia Urgenza-emergenza Sindromi aortiche acute: Rivalutazione delle differenti entità patologiche con l’ausilio dell’an-gio-TC con cardiosincronizzazione.P. Sedati, R. Del Vescovo, F. Grasso, B. Beomonte Zobel (Roma)
CERTIFICATO DI MERITO
M. Quarenghi, A. Masetto, G. Cantone, T. Khouri, F. Leoci, S. Sironi (Monza MI)Cardioradiologia La RM nel follow-up postchirurgico delle cardiopatie congenite L. Salvolini, M. Pelliccia, E. Gasparri, N. Schicchi, F. Diroma, A. Giovagnoni (Ancona)CardioradiologiaValutazione RM nella patologia congenita valvolare ed arteriosa polmonareL. Salvolini, P. Esposto Pirani, F. Diroma, L. Balzano, C. Urbinati, A. Giovagnoni (Ancona)CardioradiologiaTecnica di studio RM delle cardiopatie congeniteL. Salvolini, N. Schicchi, P. Esposto Pirani, E. Gasparri, S. Mecozzi, A. Giovagnoni (Ancona)Radiologia Addominale-GastroenterologicaBilancio di estensione e rivalutazione dopo trattamento medico o chirurgico dei processi flo-gistici ano-perianali mediante risonanza magnetica con mezzo di contrasto M. Tonolini, A. Campari, G. Matacena, S. Alineri, R. Bianco (Milano)Radiologia Addominale-GastroenterologicaValvola Ileo Cecale (VIC) e Colonscopia Virtuale: aspetto normale, varianti anatomiche easpetti patologiciF. Vecchietti, M. Rengo, P. Lucchesi, D. Bellini, D. Giansante, A. Laghi (Latina)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportStudio radiografico delle mummie antico-egiziane: dalla prima “lastra” all’immagine 3D.P. Cosmacini, P. Piacentini*, C. Orsenigo*, D. Lauretti**, M. Sabato**, G. Fornaciari**(Roma RM, *Milano MI, **Pisa PI)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportLe diverse facce del condrosarcoma: correlazione radio-patologicaP.P. Saturnino, O. Catalano, F. Sandomenico, F. Fazioli, A. Gallipoli D’Errico (Napoli)Radiologia Pediatrica La RM addominale e la colangio-wirsungrafia con RM (CPRM) nell’età pediatrica: pictorialessayC. Mollica, M. Panico, G. Capuano, N. Di Cosmo, P. Vajro, M. Salvatore (Napoli)Radiologia Toracica Linee Mediastiniche e Silhouette Cardiaca: Correlazione Radiografica e TC Multidetettore A. Alexandre, C. Liguori, G. Savino, R. Marano, L. Natale, L. Bonomo (Roma)Radiologia ToracicaL’Ecoendoscopia nel Carcinoma Polmonare Non a Piccole Cellule: Cosa Deve Conoscere ilRadiologo per Guidare la Mano dell’Endoscopista A. Caulo, F. Maggi, F. Varone, A. Larghi, T. Pirronti, L. Bonomo (Roma)TCCAD Colon: cosa deve sapere il radiologoR. Ferrari, P. Paolantonio, M. Rengo, M. Maceroni, F. Vecchietti, A. Laghi (Latina)SenologiaLesioni iperecogene della mammella: non sempre benigne!A. Linda, M. Lorenzon, C. Molinari, S. De Stefani, C. Zuiani, M. Bazzocchi (Udine) Radiologia Uro-genitale Aspetti TC e RM dei reni sottoposti a trattamenti chirurgici e ablativiG. Cardone, C. Iabichino, G. Guazzoni, G. Balconi (Milano)
CardioradiologiaReperti occasionali non coronarici in cardio-TC: cosa il radiologo deve sapereP. Renda, V. De Biasio, X. Raspanti, M. Vigo, L. Salvolini*, A. Giovagnoni* (Abano TermePD, *Ancona)CardioradiologiaAngio TC-coronarica a 64 strati a bassa dose dell’intero torace: protocolli di acquisizione,suggerimenti e possibili trabocchetti.
SIRM_OGGI n°5 - 6 ok 12-06-2010 19:58 Pagina 5
“Una Società che mi rimarrà nelcuore”, con queste commosseparole il Presidente uscente
Alfredo Siani conclude il suo discorsoall’Assemblea Generale della SIRM, un
discorso che era iniziato con i ringraziamentia tutti i componenti del Consiglio Direttivoche con lui hanno collaborato nella gestionedella nostra Società. Un particolare ringrazia-mento è andato a Roberto Grassi, che termina
il suo mandato di Segretario Amministrativoessendo candidato per il futuro ConsiglioDirettivo. Sono stati elencati i principali temiaffrontati sotto la Presidenza Siani, alcuni deiquali verranno proseguiti e portati a terminedal futuro Presidente Antonio Rotondo.Sottolineando il contributo delle altre SocietàScientifiche dell’Area Radiologica (AIRO,AINR) e del SNR che con la SIRM hannocontribuito all’acquisto e stanno collaborandoalla gestione della Casa Comune dell’AreaRadiologica nella sede del Teatro del Cardelloa Roma. È stata ricordata la campagna distampa sul nuovo ruolo del RadiologoClinico, iniziata sulle pagine del Corrieredella Sera a cui altri organi di informazionehanno chiesto di partecipare, a testimonianzadella grande attenzione che anche la stampanon specializzata pone al problema della dia-gnostica per immagini. Altra pietra miliaredella Presidenza è stato il lavoro di censimen-to delle apparecchiature radiologiche sotto laspinta del Past-President Lagalla, che presto
verrà distribuito attraverso gli organi societa-ri. È stato infine rimarcato lo stretto contattocon il Ministero della Salute ringraziandoGiovanni Simonetti, Alessandro Del Maschioe Antonio Orlacchio per la loro opera di colle-gamento. Nonostante un futuro che si presen-ta incerto per le nuove normative che regole-ranno l’ECM e le sponsorizzazioni, anche acausa del difficile momento economico delPaese che impone una razionalizzazione dellespese, l’auspicio con cui il Presidente conclu-de la sua relazione è quello di riunire le animedell’Area Radiologica sotto una unicaFederazione ove ogni società mantenga leproprie specificità.
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Questo cambiamento si deve a due ra-gioni fondamentali, l’evoluzione tec-nologica, che potremmo definire la
rivoluzione tecnologica, e l’evoluzione delleconoscenze. L’evoluzione tecnologica ha ri-guardato l’ecografia, la tomografia compute-rizzata, la risonanza magnetica e, più di recen-te, l’imaging di fusione PET-TC. L’ecografia,fino a non molti anni fa considerata limitata davari fattori proprio a livello pancreatico, rag-giunge oggi, grazie miglioramento della qua-lità dell’immagine b-mode, all’aumento deicanali di trasmissione, all’incremento del po-tere di risoluzione spaziale, alle metodicheDoppler, alla seconda armonica, ai mezzi dicontrasto, risultati di notevole rilievo. La to-mografia computerizzata è evoluta in questi ul-timi anni con la tecnologia multistrato miglio-rando in modo impressionante la qualità del-l’immagine e si è arricchita di nuove applica-zioni. Analogamente la risonanza magnetica è
progredita consentendo la visualizzazione delpancreas e del sistema duttale con qualità diimmagine impareggiabile. Le conseguenze del-l’evoluzione tecnologica sono riassumibili intre punti: il riconoscimento più precoce dellelesioni pancreatiche, la migliore visualizzazio-ne delle lesioni pancreatiche con una più chia-ra definizione dei rapporti anatomici e una mi-gliore stadiazione, e l’identificazione di lesio-ni in fase ancora asintomatica. Il secondo aspet-to riguarda l’evoluzione delle conoscenze. Que-sta lettura si focalizzerà sulla patologia neo-plastica del pancreas dove l’impatto della evo-luzione delle conoscenze è stato più sensibilee cercherà di definire il ruolo e le conoscenzeche il Radiologo deve avere per affrontare que-sta patologia. Nel pancreas l’adenocarcinomaduttale è la neoplasia con la maggiore inciden-za essendo all’11° posto tra le neoplasie neimaschi e al 10° posto tra le neoplasie nelle don-ne con 17,2 casi /100000 fra gli uomini e 16,9casi /100000 fra le donne (8283 nuovi casi an-nuali). L’incidenza è stimata in crescita. Si trat-ta di una neoplasia la cui prognosi rimane sfa-vorevole, strettamente dipendente dal grado diinfiltrazione, con sopravvivenza del 22% a 1anno, del 7% a 3 anni e del 5% a 5 anni. Ac-canto all’adenocarcinoma duttale esistono pe-rò un numero di neoplasie, alcune delle qualibenigne, altre maligne, che devono essere ri-conosciute in quanto hanno una prognosi bendiversa e più favorevole rispetto a quella del-l’adenocarcinoma pancreatico. Queste neopla-sie comprendono i tumori della papilla, i tu-mori neuroendocrini, i tumori cistici e altre va-rietà rare e, nell’insieme, rappresentano circail 50% di tutti i casi operati nell’esperienza ve-ronese. Vale la pena di sottolineare che i tumo-ri della papilla hanno una prognosi a 5 anni del40% mentre per i tumori neuroendocrini la per-centuale arriva al 50%. Per i tumori cistici laprognosi è ancora più favorevole. Il Radiolo-go deve quindi saper identificare, stadiare ma
anche caratterizzare le diverse masse pancrea-tiche. Vi sono degli elementi di diagnosi dif-ferenziale che vanno valutati attentamente dalRadiologo. Nel caso dei tumori della papillava valutata la sede della neoplasia e i suoi rap-porti con il duodeno, anche ricorrendo alle ri-costruzioni multiplanari della TC multistrato;nel caso dei tumori neuroendocrini, oggi rap-presentati prevalentemente dalle forme nonfunzionanti rispetto alle forme funzionanti, glielementi caratterizzanti sono l’ipervascolariz-zazione, le grandi dimensioni, i margini rego-lari, l’aspetto relativamente omogeneo. Nel ca-so dei tumori cistici è fondamentale la distin-zione tra le varie forme, i tumori mucinosi pa-pillari intraduttali (a loro volta distinti in tu-mori del dotto principale, tumori dei dotti col-laterali e tumori misti), i cistoadenomi e i ci-stoadenocarcinomi mucinosi e i cistoadenomisierosi. Anche qui la caratterizzazione è im-portante perche le diverse forme hanno diver-si comportamenti: i tumori mucinosi intradut-tali del dotto principale sono maligni o poten-zialmente maligni e quindi vanno operati, i tu-mori mucinosi dei dotti collaterali sono beni-gni nella maggior parte dei casi e quindi van-no seguiti nel tempo. I cistoadenomi mucino-si sono potenzialmente maligni al punto cheesiste la varietà maligna – cistoadenocarcino-ma mucinoso – e quindi vanno trattati chirur-gicamente. I cistoadenomi sierosi sono beni-gni anche quando voluminosi e vengono se-guiti nel tempo. È quindi evidente come la no-stra diagnosi ha un peso importante sulle scel-te terapeutiche. Oltre alla evoluzione tecnolo-gica e alla evoluzione delle conoscenze va con-siderato anche un cambiamento per quanto ri-guarda il trattamento delle neoplasie pancrea-tiche e in particolare dell’adenocarcinoma dut-tale. Oggi si distingue il trattamento degli sta-di iniziali che prevede la resezione chirurgica,il trattamento della malattia localmente avan-zata che prevede la chemioradioterapia di dow-
nstaging e, in caso di risposta, la resezione chi-rurgica, il trattamento della malattia metasta-tica che prevede la terapia palliativa e, infine,le terapie ablative loco-regionali. Anche in que-ste scelte le informazioni della Diagnostica perImmagini sono di fondamentale importanzaper le decisioni terapeutiche e il follow-up. Nelprimo caso il Radiologo deve saper fornire alChirurgo la stadiazione loco regionale più ac-curata possibile per poter stabilire la resecabi-lità o meno della neoplasia. Nel caso di pazien-ti sottoposti a chemioradioterapia di dowsta-ging sarà altrettanto importante una accuratarivalutazione al follow-up della resecabilità do-po il trattamento terapeutico. Le terapie abla-tive loco-regionali sono metodiche che hannol’obiettivo di indurre una citoriduzione dellamassa tumorale tale da renderla maggiormen-te suscettibile alla combinazione radiochemio-terapica attraverso la terapia intrarteriosa o latermoablazione con radiofrequenze. Quest’ul-tima procedura, di recente introduzione a li-vello pancreatico, viene effettuata in sala ope-ratoria dal Chirurgo in collaborazione con ilRadiologo che, mediante ecografia intraope-ratoria, fornisce una guida per il trattamento.La Diagnostica per Immagini è inoltre fonda-mentale per il follow-up di questi trattamentimediante imaging ecografico con mezzo dicontrasto e tomografia computerizzata con tec-nica di perfusione. In conclusione, la Diagno-stica per Immagini del pancreas ha avuto unaimportante evoluzione e sotto certi profili unatrasformazione. Questi progressi sono avve-nuti grazie alla passione, all’impegno, alla co-stanza e allo spirito interdisciplinare che coin-volge noi Radiologi insieme con i nostri col-leghi Chirurghi, Gastroenterologi, Anatomo-patologi, nel segno della continuità di quantoCarlo Procacci aveva tracciato con grande ca-pacità e professionalità.
SP • 13 GIUGNO • AULA ROSSA • ORE 13
Lettura Carlo Procacci“La diagnostica per immagini delpancreas oggi: cosa è cambiatoper il radiologo”
Segue dalla prima
Roberto Pozzimucelli
Assemblea della SIRMSiani: la Società nel mio cuore
SIRM_OGGI n°5 - 6 ok 12-06-2010 19:28 Pagina 6
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Settore addominale
1. Storia clinicaDonna di 36 anni, nullipara, sottoposta a pregressa chirurgia videolaparoscopicaper endometriosi pelvica. Attualmente riferisce algie al fianco destro, saltuarie, chesi sommano a condizione clinica di dolore pelvico cronico, da almeno un anno. Interapia estro-progestinica da due anni. Recentemente la sintomatologia sembrapeggiorata. Esegue clisma-TC del colon (1,2,3). Successivamente a questa indagi-ne viene eseguita ecografia con eco-color-Doppler (7,8), il giorno successivo è sot-toposta a RM addominale (4,5,6)
Casi quizIl Quiz di
Le piantine Il Quiz diRisposta del caso del 12 giugno
Risposta corretta
2) Emorragia
Commento al caso
La prima TC mostra aree di tenue e dif-
fuso aumento della densità parenchi-
male polmonare con aspetto “a vetro
smerigliato” e relativo risparmio delle
basi e delle porzioni periferiche.
Stand istituzionali
Stand istituzionaliAINR Pad.9 Stand 58AIFM Pad.9 Stand 57AIMN Pad.9 Stand 59ESGAR Pad.9 Stand 53ESR Pad.9 Stand 54IHE Pad.9 Stand 52Il Radiologo Pad.9 Stand 55La Radiologia Medica Pad.9 Stand 66S.N.R. Pad.9 Stand 56
2. Possibili soluzioni del Caso 1) Endometriosi non infiltrante il colon;2) Lesione endometriosica tipo ‘cisti cioccolato’, in sede anomala;3) Duplicazione intestinale;4) Ascesso appendicolare; 5) Mucocele appendicolare;6) Cistoadenoma mucinoso dell’appendice.
Il quadro TC descritto è aspecifico e
potenzialmente riconducibile a tutte le
diverse opzioni proposte; la terapia
anticoagulante a cui il Paziente è sotto-
posto, l’anamnesi positiva per episodi
di emottisi e la risoluzione del quadro
TC dopo opportuna sospensione del
trattamento farmacologico supportano
la diagnosi di emorragia polmonare.
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