strumenti di management per centri sportivi e fitness club 113 · che cos’è il project...

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gennaio febbraio 2010 6,50 113 ISSN 1120-4931 www.fitnesstrend.com bimestrale anno XXI editrice il campo bologna Strumenti di Management per Centri Sportivi e Fitness Club In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa copia omaggio

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bimestrale anno XXI editrice il campo bologna

Strumenti di Managementper Centri Sportivi e Fitness Club

In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

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64 so il ricorso al capitale di debito, ossia i finanziamenti concessi da banche e/o da altre istituzioni fi-nanziarie. L’opera realizzata gene-ra successivamente flussi di cassa che consentono di ripagare il debi-to contratto per la sua costruzione e di remunerare l’investimento nel capitale di rischio. In parole povere, quando la pub-blica amministrazione intende re-alizzare un’opera o un servizio di pubblica utilità senza sostenerne gli oneri, inclusi quelli finanziari, la fa realizzare da privati attraver-so una società veicolo. Costoro finanziano il progetto sia con ca-pitale proprio (e di altri eventuali investitori) sia con capitale preso in prestito da banche ed eventua-li altri soggetti finanziatori, otte-nendo in cambio dall’ente pubbli-co la gestione dell’opera per un certo periodo di tempo durante il quale recuperano l’investimento e, normalmente, guadagnano gra-zie allo sfruttamento economico dell’opera.

la normativa di riferimento

Le operazioni di project finan-cing non costituiscono una catego-ria contrattuale tipica in quanto so-no il risultato dell’integrazione di più figure contrattuali. Dal punto di vista normativo, esse sono sta-te fatte oggetto delle disposizioni concernenti la disciplina delle ope-re e degli appalti pubblici. Le prime disposizioni sul project financing risalgono alla L. 11 febbraio 1994, n. 109 (legge quadro in materia di lavori pubblici). Successivamente la materia è stata regolamentata dalla L. 11 novembre 1998, n. 415 (c.d. Merloni-ter), dalla L. 1° agosto 2002, n. 166 (c.d. Merloni-quater), per finire al Codice dei Contratti Pubblici introdotto con il D. Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006, che rappre-senta la normativa attualmente in vigore sulla materia. Tali norme so-no integrate dalla giurisprudenza, soprattutto del Consiglio di Stato.

i soggetti coinvolti

I soggetti coinvolti in un’ope-razione di project financing sono molteplici. Il loro numero può va-riare a seconda del grado di diffi-

dell’impianto, fornitori delle ma-terie prime, consulenti, terze parti contrattuali ecc.).La normativa applicabile prevede che ogni bando di gara per l’affi-damento di una concessione a realizzare un progetto debba of-frire ai promotori la possibilità di realizzarlo attraverso una SPV. È invece lasciata alla discrezionalità dell’amministrazione che aggiudica il progetto la possibilità di stabilire che la costituzione della SPV sia un obbligo per i promotori e non una semplice facoltà. In ogni caso, che si tratti di una facoltà o di un obbli-go, la costituzione di una SPV non può mai essere impedita.Con l’espressione “finanziatori” si intendono tutti i soggetti che partecipano all’iniziativa metten-do a disposizione dei promotori i capitali necessari. Tra questi, i sot-toscrittori del capitale di rischio (azionisti della società di proget-to) o del capitale di debito (mutui, obbligazioni e altri prestiti). I primi sono meglio definiti come “inve-stitori”.Tra i fornitori di “capitale di debi-to” spiccano le banche le quali, a seconda della rilevanza dell’impe-gno finanziario richiesto, possono unirsi in un pool guidato da una di esse. Tra gli investitori possono comprendersi svariati soggetti tra i quali meritano di essere menziona-ti i promotori stessi, i fondi (fondi chiusi, fondi comuni d’investimen-

che cos’è il project financing?

Il project financing si presta a molteplici definizioni che dipen-dono dall’angolazione dalla quale lo si guarda e dal punto di vista dell’osservatore. La sua comples-sità risiede anche nei tanti aspet-ti – economici, finanziari, legali eccetera – che lo compongono. Sintetizzando, il termine project financing definisce una forma di collaborazione tra pubblico e pri-vato (partenariato pubblico pri-vato, ossia PPP) costituita da una complessa operazione economi-co-finanziaria con la quale la pub-blica amministrazione mira alla realizzazione di un’opera pubbli-ca o di pubblico interesse (il pro-getto) senza doverne solitamente sostenere gli oneri finanziari. Il progetto è realizzato da uno o più soggetti privati (promotori o spon-sor) che propongono l’iniziativa alla pubblica amministrazione. La realizzazione avviene attraverso la costituzione di una società di progetto (SPV - special purpose vehicle) che consente di separa-re i beni (asset) del progetto da quelli personali dei promotori, di modo che l’eventuale fallimento del progetto non incida sul loro patrimonio. Il finanziamento del progetto avviene sia attraverso il conferimento di capitale di rischio (equity) – fornito dai promotori o da altri investitori attraverso la sottoscrizione e il versamento del-le azioni della SPV – sia attraver-

I l tema del project financing – in italiano “finanza di proget-to” – è già stato affrontato sulle pagine di questa rivista. Luciano Rizzi, nel suo articolo pubblicato nel numero 91, si era soffermato principalmente sugli aspetti fi-nanziari, senza tuttavia omettere alcune preziose valutazioni sulle questioni gestionali e procedurali. In questa sede intendiamo illustra-re le caratteristiche fondamentali di questo istituto per consentire ai lettori di valutare con cognizione di causa questa opportunità di bu-siness.

coltà del progetto, specialmente con riferimento ai consulenti che vi partecipano. Tuttavia, un’opera-zione di questo tipo coinvolge, in genere, i seguenti soggetti: la pub-blica amministrazione, i promotori o sponsor, la società di progetto, i finanziatori/investitori.Con il termine pubblica ammini-strazione si intende il Governo o qualsiasi altro ente pubblico (re-gioni, comuni ecc.) che intendano promuovere un progetto e che sia-no in grado di rilasciare le relative licenze ed autorizzazioni. I promotori sono i soggetti pri-vati che considerano conveniente realizzare un progetto che la pub-blica amministrazione ha già pre-ventivamente individuato o che, viceversa, essi propongono alla pubblica amministrazione. I pro-motori costituiscono la società di progetto (SPV) e forniscono parte del capitale del rischio (solitamen-te non più del 20-25 per cento) mediante la sottoscrizione delle azioni di detta società.La società di progetto è la perso-na giuridica, costituita in forma di società per azioni, a responsabilità limitata o anche di tipo consortile, che rappresenta il veicolo giuridi-co attraverso il quale il progetto viene realizzato. Essa è al centro di tutti i rapporti con i terzi strumen-tali alla realizzazione del progetto (soggetti finanziatori, investitori, costruttore dell’impianto, gestore

di Giovanni Buccirossi

alla scoperta delproject financing

Le operazioni di project financing interessano un numero crescente di impianti sportivi

Che cos’è esattamente, e come

funziona, la “finanza di progetto”?

Un esperto in materia risponde a

questo e ad altri interrogativi per

chiarire gli aspetti fondamentali

di un istituto che, basandosi sulla

collaborazione tra pubblico e privato,

può rappresentare un’interessante

opportunità imprenditoriale

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Giovanni Buccirossi interverrà alla prossima edizione di ForumClub, a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2010.

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i tipi di project financing

Esistono diverse tipologie di operazioni di project financing che si distinguono tra loro essen-zialmente per il destino dell’opera, con riguardo alla sua operatività e proprietà. Lo schema classico di un’opera-zione di project financing è il BOT – acronimo di build operate and transfer, ovvero costruisci, gesti-sci e trasferisci – in base al quale vene concesso alla SPV di costru-ire e gestire un’opera mediante conferimento del diritto di utiliz-zo commerciale per un periodo di tempo determinato. Al termine di tale periodo, la SPV ha l’obbligo di trasferire al soggetto pubblico il possesso dell’opera realizzata o di rinnovare la concessione di ge-stione.Le altre tipologie di project finan-cing sono varianti dello schema BOT, soprattutto con riguardo ai termini della concessione. Il BOO (build, own, operate, costruisci, possiedi e gestisci) si caratterizza per il fatto che la SPV costruisce e gestisce una determinata opera rimanendo titolare della proprietà. Con il BRT (build, rent, transfer, costruisci, affitta e trasferisci) do-po la costruzione le opere vengono date in locazione a un gestore che si impegna a pagare un canone. Al termine del periodo, l’opera viene trasferita al gestore stesso o alla pubblica amministrazione.Il BTO (build, transfer, operate, costruisci, trasferisci e gestisci) è una trasposizione del BOT che non comporta la necessità di dare vita a una SPV. L’opera realizzata vie-ne subito trasferita alla pubblica amministrazione, ma l’operatore privato ha il diritto di gestirla per un determinato periodo. Questa forma di finanziamento rappre-senta un’eccezione allo schema “puro” di project financing perché l’opera viene interamente sovven-zionata dall’ente pubblico e non dal privato.

le fasi dell’operazione

Un’operazione di project finan-cing può essere divisa in due fasi principali: la progettazione e la realizzazione che, a loro volta, si articolano in tre sotto-fasi. La pro-

gettazione è composta da promo-zione, valutazione delle proposte, indizione della gara e aggiudica-zione della concessione, la rea-lizzazione da finanziamento e co-struzione, start up (avviamento) e gestione operativa dell’opera. Con la promozione i promotori presentano, all’ente pubblico in-teressato, le loro proposte circa la realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità tramite contratti di concessione, con risorse a carico, in tutto o in parte, loro. Tali propo-ste si riferiscono a lavori pubblici, o di pubblica utilità, inseriti nella programmazione triennale o ne-gli strumenti di programmazione formalmente approvati dall’ente pubblico in forza della vigente nor-mativa. Le proposte devono com-prendere una nutrita serie di infor-mazioni e documenti, tra i quali:

studio di inquadramento terri-• toriale e ambientale;studio di fattibilità;• progetto preliminare;• bozza di convenzione;• piano economico-finanziario • asseverato da un istituto di credito;specificazione delle caratteri-• stiche del servizio e della rela-tiva gestione;indicazione di elementi qua-• li prezzo, valore tecnico ed estetico dell’opera progettata, tempo di esecuzione dei lavori, rendimento, durata della con-cessione, modalità di gestio-ne, livello e criteri di aggiorna-mento delle tariffe da praticare all’utenza, ulteriori elementi individuati in base al tipo di lavoro da realizzare; indicazione dei parametri ne-• cessari per l’applicazione del criterio dell’offerta economi-camente più vantaggiosa e delle relative misure (da ef-fettuarsi sulla base del piano economico-finanziario);indicazione delle garanzie of-• ferte alla Pubblica Ammini-strazione.

Ricevute le proposte, l’ente pubbli-co ne valuta la fattibilità sotto il profilo costruttivo, urbanistico ed ambientale e ne considera la quali-tà progettuale. Verifica quindi l’as-

Numerose piscine comunali sono state realizzate con la formula del project financing

to, fondi pensione), i mercati bor-sistici (se la società di progetto è quotata), i costruttori dell’opera, i fornitori, gli enti pubblici coinvolti a vario titolo, gli istituti di credito, le società assicurative e addirit-tura gli stessi utenti del servizio erogato.

altri soggetti

In un’operazione di project fi-nancing possono essere coinvolti

– di solito lo sono – altri soggetti a vario titolo. Tra questi figurano:• i gestori, cioè coloro che gesti-

scono l’opera realizzata. Solita-mente questo ruolo è assunto dalla SPV ma, quando il pro-getto è realizzato in regime di concessione (articolo 19 Mer-loni-ter), si identificano con i costruttori;

• i garanti, che normalmente so-no i promotori e gli stessi organi pubblici che fanno affidamento sul successo dell’iniziativa;

• le società di certificazione e controllo, ossia le società di consulenza (marketing, legale, assicurativa, ingegneria) che forniscono assistenza ai sogget-ti coinvolti per la valutazione e realizzazione del progetto e per l’espletamento di tutti gli adem-pimenti;

• i costruttori dell’opera che vengono altresì definiti con-tractor;

• le controparti commerciali, ovvero i rappresentanti dei fu-turi utenti finali, con le quali vengono stipulati i contratti di acquisto del prodotto.

senza di ostacoli alla realizzazione, esamina le proposte in modo com-parativo con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, ove lo ritenga necessario o utile, sente i promotori. Infine, individua le proposte che considera di pub-blico interesse.Laddove abbia individuato pro-poste di pubblico interesse tra quelle presentate, bandisce una gara finalizzata a individuare, sempre con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, due concorrenti, da invitare a una successiva procedura negoziata al fine di aggiudicare ad uno di essi la concessione per la proposta in-dividuata.L’individuazione del soggetto al quale attribuire la concessione avviene mediante una procedura negoziata da svolgersi tra i due

le diverse tipologie di opere

Le opere realizzate con la formula del project finan-cing vengono classificate nelle seguenti tre catego-rie, a seconda della loro capacità di ripagarsi:

opere “calde• ” il cui progetto si ripaga autono-mamente attraverso la generazione di flussi di cassa. In questo tipo di operazioni, la pubblica amministrazione non effettua finanziamenti, limitandosi a verificare l’esistenza delle con-dizioni di fattibilità e convenienza dell’opera, provvedendo al rilascio delle necessarie auto-rizzazioni, alla indizione dei bandi di gara per l’assegnazione delle concessioni, alla fornitura dell’assistenza per le procedure autorizzative eccetera;opere “fredde”• che si ripagano attraverso pagamenti effettuati dalla pubblica amministra-zione. In questi casi il privato che realizza e gestisce l’opera fornisce servizi alla pubblica amministrazione e viene quindi remunerato at-traverso pagamenti effettuati da quest’ultima in base ad un accordo commerciale. L’onere a carico della pubblica amministrazione può essere attenuato prevedendo la concessione in gestione al privato di servizi collaterali che il privato fornisce a terzi estranei alla pubbli-ca amministrazione (ad esempio un bar o un parcheggio a pagamento) e dai quali riceve il ritorno di una parte dell’investimento.opere• “tiepide” che prevedono un certo gra-do di contribuzione da parte della pubblica am-ministrazione nel caso in cui l’opera non sia in grado di ripagarsi completamente attraverso i soli ricavi da utenza. In questi casi, la pub-blica amministrazione preferisce contribuire in considerazione dei benefici sociali generati dall’opera.

i pro…

La pubblica amministrazione può be-neficiare del vantaggio consistente nell’evitare l’onere finanziario e pro-gettuale della realizzazione dell’ope-ra, vantaggio al quale si aggiunge la garanzia di un’utilizzazione efficiente della stessa, posto che la gestione sia affidata a un soggetto che ab-bia una comprovata esperienza nel settore.I principali vantaggi, per il privato, sono: l’accesso a un’opportunità al-trimenti inesistente; benefici fiscali (laddove previsti, ad esempio attra-verso la non applicabilità dell’ICI); l’accesso a fonti di finanziamento anche grazie alle garanzie prestate dallo stesso ente pubblico e quindi nella possibilità di realizzare progetti di grandi dimensioni; il rilascio sensi-bilmente facilitato delle autorizzazio-ni e licenze amministrative da par-te della pubblica amministrazione; l’eventuale ripartizione dei rischi con la pubblica amministrazione e/o con altri operatori; la limitazione dell’im-patto sul proprio bilancio dell’even-tuale fallimento del progetto grazie all’imputazione alla SPV della realiz-zazione del progetto.

i contro

Tra gli svantaggi insiti in operazioni di questo tipo figurano: la complessità dell’operazione in sé e i conseguenti maggiori costi (premi assicurativi, commissioni, progettazione, legali eccetera); i maggiori controlli della pubblica amministrazione sulla rea-lizzazione dell’opera; la lunghezza della procedura a causa del coin-volgimento di diverse entità e della stipula di diversi contratti; il rischio della sospensione o dell’interruzione dell’operazione per la necessità di bilanciare gli interessi di numerose parti.

project financing

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migliori offerenti e il promotore presentatore della proposta. Nel caso in cui partecipi alla gara un solo concorrente, la procedura ne-goziata si svolge tra questi e il pro-motore. In caso di gara deserta, la proposta del promotore di-venta per lui vincolante.

la realizzazione

I soggetti finanziatori mettono a disposizione del progetto le risorse finanziarie necessarie alla sua rea-lizzazione. In caso di progetti di ri-levanti dimensioni la maggior par-te delle risorse finanziarie è messa a disposizione da un pool di banche finanziatrici attraverso contratti di finanziamento. Nella fase di start up, si effettua una serie di test volti a verificare i tempi e le modalità di realizzazione dell’opera. In caso di esito positivo, si procede con la gestione operativa.Una volta completata la fase di start-up, inizia le gestione dell’ope-ra finalizzata a generare i flussi di cassa necessari a rimborsare i fi-

nanziamenti e l’investimento. Tradizionalmente le operazioni di project financing hanno riguardato opere infrastrutturali di notevole entità (strade, ponti, viadotti, porti ecc.), ma la loro diffusione è in co-stante aumento, interessando un numero crescente di opere di mi-nore entità miranti a soddisfare un interesse pubblico (scuole, cimite-ri ecc.). Tra queste figurano anche gli impianti sportivi, con una certa preminenza dei centri natatori. Si è ad esempio fatto ricorso al project financing per la realizzazione di piscine comunali, campi da tennis, campi da calcio, centri sportivi po-lifunzionali, cittadelle dello sport, tutti casi in cui é sempre presente il fine pubblico consistente nell’inte-resse della pubblica amministrazio-ne a realizzare impianti al servizio della collettività. Fine che coincide con quello di lucro proprio delle società promotrici che hanno rea-lizzato, e successivamente gestito, gli impianti.

una decisione da ponderare

Prima di concludere, è bene prendere brevemente in considera-zione gli aspetti positivi e negativi – per la pubblica amministrazione e per le imprese che intendono rea-lizzare un impianto sportivo – della “formula project financing”. È as-solutamente evidente che la messa in atto di un’operazione di questo genere è molto più complicata del-la semplice stipula di un contratto

per l’ottenimento del godimento di un immobile, quale ad esempio un contratto di locazione. Un semplice contratto di locazione, per quanto possa risultare complicato a causa di particolari richieste delle parti o di particolari situazioni nelle quali versano le parti o l’immobile, non raggiunge mai la complessità di un’operazione di project financing che, oltre a raggruppare svariate tipologie di soggetti, comporta an-che la messa in atto di numerosi rapporti giuridici del tipo più vario (contratti finanziari, appalti, con-tratti commerciali, progettazione, valutazioni di fattibilità, garanzie eccetera).Viene pertanto spontaneo chiedersi se convenga ricorrere al project fi-nancing anziché a un semplice con-tratto di locazione, di compraven-dita o di un altro tipo che assicuri il godimento del bene. A nostro avvi-so, questa domanda dovrebbe por-sela la pubblica amministrazione, in quanto il privato non ha molta scelta. È la pubblica amministrazione che, di fronte alla necessità di mettere a disposizione della collettività un opera di pubblico interesse, dovrà decidere se realizzarla in proprio o se affidarne la realizzazione, e suc-cessivamente la gestione, a privati. Dal canto suo, il privato, posto di fronte all’inesistenza dell’opera, può solo aspettare che la pubblica amministrazione la realizzi per poi prenderla in locazione, gestione o quant’altro, ovvero proporre di re-alizzarla egli stesso con la formula del project financing.

Giovanni Buccirossi

Avvocato esperto di diritto in-ternazionale e commerciale, si è specializzato in tematiche giuridiche legate al mondo del fitness a partire dal 2000, quan-do i dirigenti di una delle princi-pali catene mondiali del fitness gli hanno affidato la costituzione della loro controllata in Italia e l’assistenza legale su tutte le problematiche giuridiche legate all’esercizio dell’attività e allo sviluppo del business nel no-stro Paese. Dal 2003 collabora anche con il secondo operatore multinazionale in Italia nel setto-re del fitness.

I soggetti finanziatori mettono a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del progetto

Alcuni esempi di avvisi pubblici di project financing di pubbliche am-ministrazioni che invitano i pro-motori interessati a presentare proposte per la realizzazione di impianti sportivi, sono disponibili nella sezione “gare e concorsi” del sito www.cittadeifiori.it del Comune di Taviano, in provincia di Lecce, e nel sito della Regione Veneto