fra noi 01 gennaio 2016 a4

4
ci sto.. . L’angolo del Messaggio Saluto del Ministro Provinciale 2 016 Per noi Frati Cappuccini toscani questo sarà l’anno del Capitolo Provinciale. Al Passo... con la Chiesa di Papa Francesco C ORSO DI F ORMAZIONE P ERMANENTE 2016 PER RISPONDERE INSIEME AI NUMEROSI INVITI DEL MAGISTERO DALLANNO DEI CONSACRATI ALLANNO GIUBILARE io ME MO IL CORS0 DI FORMAZIONE PERMANENTE 2016 1° turno 11 - 14 gennaio Presso il Convento di 2° turno 25 - 28 gennaio Montughi - Firenze 18-21 GENNAIO 2016: CORSO PER ASSISTENTI OFS E GIFRA Assisi - Domus Pacis - S.Maria degli Angeli E’ un appuntamento che attendiamo con grande in- teresse, ma soprattutto con speranza. Ognuno di noi conserva nel cuore delle aspettative, che forse non troveranno mai pieno adempimento, ma che è importante coltivare perché la disillusione e il conformismo non abbiano il sopravvento. Ricordo di aver letto questa frase: “Sulla terra ci sono poche persone più belle di giovani con una vocazione; ma ci sono pochissime esperienze più tristi di vede- re quelle vocazioni sfiorire una volta diventate adulte” (Avvenire del 9.2.2015). E’ vero: stiamo diminuendo di numero ed invecchian- do di età. Non possediamo formule magiche per argi- nare questo declino. Possiamo solo dire: ‘io ci sto’ a rimettermi in gioco, perché il volto della mia fraternità cappuccina sia più evangelico. ‘Io ci sto’, qualunque sia la mia età, la salute che mi ritrovo, il posto che occu- però, gli impegni che mi saranno affidati: ‘ci metto la faccia, ci metto la testa, ci metto il mio cuore’, come dice una canzone. Questo perché il declino (connaturale ad ogni istituzione umana) non si trasformi in deca- denza (stile di vita sempre più distante dal carisma di Francesco). Ecco, sarebbe bello se il nostro Capitolo riuscisse nell’impresa di risvegliare ancora una volta in noi la passione per il Vangelo di Gesù, senza che ci attanagli l’eccessiva preoccupazione per i problemi che ci assil- lano. Non si fa niente senza passione, senza quel tra- sporto verso qualcosa o qualcuno che mi colpisce fuori di me, senza quell’impulso da dentro che nonostante tutto mi spinge a giocarmi la vita per Colui che l’ha data per me. Prego il Signore che, al Capitolo, ci doni un fratello ca- pace di aiutarci-guidarci nell’attizzare il fuoco di questa santa passione che cova nel cuore di tutti. Buon anno! Fr.Stefano Baldini Orlandini

Upload: fra-marco-bernardi

Post on 01-Aug-2016

222 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

Pagine informative dei Frati Minori Cappuccini Toscani

TRANSCRIPT

Page 1: Fra noi 01 gennaio 2016 a4

ci sto...

L ’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o Saluto del Ministro Provinciale

2016 Per noi Frati Cappuccini toscani questo sarà l’anno del Capitolo Provinciale.

A l P a s s o . . . con la Chiesa di Papa Francesco

C o r s o d i F o r m a z i o n e P e r m a n e n t e 2 0 1 6per rispondere insieme ai numerosi inviti del magistero

dall’anno dei ConsaCrati all’anno giubilare

io

ME MOI L C O R S 0 D I F O R M A Z I O N E P E R M A N E N T E 2 0 1 6

1° turno 11 - 14 gennaio Presso il Convento di2° turno 25 - 28 gennaio Montughi - Firenze

18-21 GENNAIO 2016: C O R S O P E R A S S I S T E N T I O F S E G I F R A Assisi - Domus Pacis - S.Maria degli Angeli

E’ un appuntamento che attendiamo con grande in-teresse, ma soprattutto con speranza.

Ognuno di noi conserva nel cuore delle aspettative, che forse non troveranno mai pieno adempimento, ma che è importante coltivare perché la disillusione e il conformismo non abbiano il sopravvento.

Ricordo di aver letto questa frase: “Sulla terra ci sono poche persone più belle di giovani con una vocazione; ma ci sono pochissime esperienze più tristi di vede-re quelle vocazioni sfiorire una volta diventate adulte” (Avvenire del 9.2.2015).

E’ vero: stiamo diminuendo di numero ed invecchian-do di età. Non possediamo formule magiche per argi-nare questo declino. Possiamo solo dire: ‘io ci sto’ a rimettermi in gioco, perché il volto della mia fraternità cappuccina sia più evangelico. ‘Io ci sto’, qualunque sia la mia età, la salute che mi ritrovo, il posto che occu-però, gli impegni che mi saranno affidati: ‘ci metto la faccia, ci metto la testa, ci metto il mio cuore’, come dice una canzone. Questo perché il declino (connaturale ad ogni istituzione umana) non si trasformi in deca-denza (stile di vita sempre più distante dal carisma di Francesco).

Ecco, sarebbe bello se il nostro Capitolo riuscisse nell’impresa di risvegliare ancora una volta in noi la passione per il Vangelo di Gesù, senza che ci attanagli l’eccessiva preoccupazione per i problemi che ci assil-lano. Non si fa niente senza passione, senza quel tra-sporto verso qualcosa o qualcuno che mi colpisce fuori di me, senza quell’impulso da dentro che nonostante tutto mi spinge a giocarmi la vita per Colui che l’ha data per me.

Prego il Signore che, al Capitolo, ci doni un fratello ca-pace di aiutarci-guidarci nell’attizzare il fuoco di questa santa passione che cova nel cuore di tutti. Buon anno! Fr.Stefano Baldini Orlandini

Page 2: Fra noi 01 gennaio 2016 a4

2

V i t a d i Fr a t e r n i t à 18 GENNAIO: Mancano 90 giorni al 1 7 2 ° C A P I T O L O P R O V I N C I A L E

Fr. Mauro Jöhri è il nuovo Presidente dell’Unione Superiori Generali

Fr.Mauro Jöhri, Ministro Generale dei Frati Minori Cappuc-cini, è il nuovo presidente dell’Unione Superiori Generali (USG). E’ stato eletto nel corso dell’ottantaseiesima Assem-blea dell’USG. Succede ad Adolfo Nicolás Pachón, Preposi-to Generale della Compagnia di Gesù. Fr.Jöhri ha accolto con “francescana disponibilità” l’invito della stragrande maggioranza dei Superiori Generali ad ac-compagnarli, come Presidente, per il prossimo triennio.

Dalla Toscana al Brasile Fr.Efrem, al secolo Renato Camagni di Bagno di Romagna, è ben conosciu-to da molti frati toscani e non solo, perché appartiene a quella genera-zione del ‘68’, che visse grandi speran-ze, subì grandi conflitti generazionali, interpretò attese e delusioni, si inna-morò di nuovi angeli e nuovi demoni, lottò con vittorie e sconfitte nei nuovi parametri di difficile discernimento. Ma per noi Cappuccini del Centro Italia erano i mitici anni di Viterbo, dell’esperienza degli studi interpro-vinciali, dove i giovani erano una forza e una grande promessa, un in-vestimento di speranze per un futuro incerto ma ricco di sogni. Era l’epoca de ‘The Franci’s Boys’, delle nuove esperienze, della fragilità delle anti-che sicurezze, e delle ambiguità tra entusiasmi e defezioni. Un’epoca che ha segnato la vita di chi l’ha vissuta. Efrem ci lasciò dopo anni di vita fra-terna, da tre anni professo solenne. La sua fu una scelta sofferta e ostinata per una vita francescana più semplice e più radicale, meno condizionata dal pe-sante fardello dell’istituzione. Non vole-va esse un fuggire, ma un volare più lon-tano. Continuerà la formazione per il sacerdozio e dopo pochi anni sarà missionario Fidei donum in Brasile.

Fr. Efrem ritornerà nella Fraternità Toscana con la sua ricca esperienza missionaria nella foresta amazzonica

XVII CORSO NAZIONALE PER ASSISTENTI OFS-GIFRA

18 - 21 GENNAIO

Fr.Gianfranco Macconi ha terminato l’an-no con ricovero nell’Ospedale di Careggi, dopo un periodo di visite mediche e di indagini diagnostiche su problemi respira-tori. Si è trattato di un intervento chirur-gico di resezione polmonare parziale per presenza di tessuti tumorali. L’operazione piuttosto delicata ha richiesto tempi sup-plementari per assicurare una perfetta ed

efficace riuscita. Il confratello ha abbordato l’evento con la sua tipica baldanza, sicuro di poter partecipare al primo turno del corso di Formazione Permanente, premurosamente prenotato.

s i t u a z i o n e s a n i t a r i a

LA CONFERENZA DEI MINISTRI GENERALI del 1° Ordine francescano e del Tor ci comunica un progetto che sta prendendo avvio: una nuova Pontificia Università Francescana in Roma. Nasce da un cammino che da tempo i Ministri Generali del I° Ordine, hanno intrapreso, ascoltan-do lo Spirito che dice come in questi tempi di divisione e frammentazione, siamo chiamati a fare emergere l’identità unitaria dovuta al nostro essere figli di S.Francesco, ugualmente eredi della sua esperienza e intuizione di vita evangelica. Ha avuto inoltre un peso significativo l’esortazione di Papa Francesco che il 4 Ottobre 2013, ad Assisi, ci ha sollecitati, nella nuova evangelizzazione, ad essere segno di unità della comune identità francescana.

ONOMASTICI DI GENNAIO

A U G U R I19 Fr.Mario Giovacchini 19 Fr.Mario Testa20 Fr.Fabiano Cutini28 Fr.Valerio Mauro

07 Fr.Luciano Meli09 Fr.Giuliano Nardi15 Fr.Mauro A. Costa19 Fr.Mario Maccarini19 Fr.Mario Folli

« D A M M E U M I LT À P R O F O N D A »ASSISTENTE E ASSISTENZA:

VOLTO DI MISERICORDIA«Non mi stancherò mai di insistere perché i confessori [assistenti]

siano un vero segno della misericordia del Padre. Non ci si improv-visa confessori. Lo si diventa quando, anzitutto, ci facciamo noi per primi penitenti in cerca di perdono. Non dimentichiamo mai che es-sere confessori significa partecipare della stessa missione di Gesù ed essere segno concreto della continuità di un amore divino che perdona e che salva» (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, 17). ASSISI - Domus Pacis (s.Maria degli Angeli)

Corso di Francescanesimo 3° Anno consecutivo. Inizierà sabato, 16 Gennaio e, come l’anno scorso, la scuola avrà luogo dalle 15:30 alle 18:00 presso le sale parrocchiali della Parrocchia di San Francesco, via Giaco-mini, 3 in Firenze. - [email protected]

Dal Brasile alla Toscana In Brasile porterà il nome di frei Ga-briel. Lo Stato di Acre, e la Diocesi di Rio Branco sarà la sua nuova patria e il suo campo di lavoro. Da qualche tempo, persi i compagni che lo ave-vano ispirato a uscire dai Cappuccini e con cui aveva condiviso una nuova vita fraterna, si è accesa la svolta.“Dopo ...(questi eventi ndr) ho rilet-to la mia storia fra i Cappuccini e le motivazioni che mi spinsero ad uscire ...ho letto le attuali Costitu-zioni dell´Ordine e vi ho trovato tut-to l´ideale che ci eravamo proposti nel 1971. Dentro di me é sempre stato vivo il desiderio di rientrare ed ora sono serenamente arrivato a comprendere che invece di usci-re, per fare la mia volontá, era con-forme alla Regola di san Francesco, restare nell´Ordine. Per grazia di Dio ho sempre vissuto povero tra i poveri e mantenuto l´ideale che mi era stato consegnato nella lunga e sempre rimpianta permanenza nell´Ordine Cappuccino. Per questo umilmente chiedo di essere riam-messo a fare penitenza nell´amato ordine Cappuccino della Provincia Toscana”. (Dalla lettera di domanda di riammissione all’Ordine).

la foto: In barca sul Rio Acre per gli spostamenti pastorali Il ritorno in mezzo a noi di ‘Fr.Efrem’ è imminente, avendo ottenuto il Decreto di riammissione dal Mi-nistro Generale, dopo opportuno incontro e un fit-to carteggio elettronico con il Ministro Provinciale.

Buon Ritornofratello!...

Page 3: Fra noi 01 gennaio 2016 a4

3

Pastorale Giovan i le vocaz ionale

Il Ministro della Provincia Roma-na, Fr.Gianfranco Palmisani, ci chiede la disponibilità per assi-curare il servizio della Riconcilia-zione con cadenza settimanale, presso la chiesa dei Cappuccini di Via Vittorio Veneto, in Roma, dal 23 Febbraio al Sabato di Penteco-ste (con questo orario: dal Mar-tedì al Sabato, ore 9-12; 15-18). Per eventuali comunicazioni, rivolgersi alla nostra Curia.

8 - 9 Firenze-Montughi: 41a Riunione del Consiglio Provinciale11- 14 Firenze-Montughi: Corso di Form. Permanente (1° turno)19 Firenze-FTIC: Presenzia alla difesa della tesi di dottorato del confratello Fr.Alfredo Maria Paladini20 Visita Pastorale alla Fraternità di Vittoria Apuana21 Visita Pastorale alla Fraternità di Arezzo25 -28 Firenze-Montughi: Corso di Form. Permanente (2° turno)29 Assisi: Incontro dei Ministri Provinciali del Centro Italia con i Formatori

Il servizio di Animazione Giovanile offre la possibilità, a chi è inte-ressato, di poter vivere seriamente, presso l’Eremo “LE CELLE” di Cortona (Ar), un cammino di discernimento o di crescita spirituale partecipando alla proposta: “Signore, cosa vuoi che io faccia? ” iniziata con l’ultimo fine-settimana di Ottobre, che continua nel nuovo anno con il fine-settimana 30-31 Gennaio e che terminerà a Maggio.Per Informazioni: tel. dell’Eremo: 0575.601017 - fr. Marco 346.6242401Visita il sito: www.suisuoipassi.org e scrivi a: [email protected]

C A L E N D A R I O D I G E N N A I O 2 0 1 6Dal Diario del Ministro Provinciale

an Francesco e il Prese-pio è un classico della Tradizione e della Pietà cristiana. Anche Papa Francesco lo ha sottoli-neato con il suo recen-te pellegrinaggio, quasi clandestino, a Greccio. Certi luoghi francescani sono particolarmente evocativi di questa tradizione. L’Eremo di Montecasale (Sansepolcro, AR), è uno di questi, per la sua storia, per le sue caratteristiche, per la sua struttura. Nella piccola grotta dove si conserva e si mostra ai pellegrini il ‘letto’ di S.Francesco, l’attuale Guardiano della Fraternità, Fr.Francesco Bolo, ha realizzato e allestito un presepio con i personaggi a grandezza naturale, inserendovi Francesco e Chiara, per sottolineare il legame tra la Natività e l’esperien-za francescana. Questa notevole opera vuole coronare il dono che Mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo della chiesa locale (Arezzo-Cortona-Sansepolcro), ha fatto alla nostra Fraternità e a tutti i Frati Cappuccini di Toscana, scegliendo l’Eremo di Mon-tecasale come ‘Luogo del Giubileo’ nella Valle Tiberina, per l’Anno della Misericordia. I Cappuccini hanno accolto con gra-titudine questo dono, offrendo la propria disponibilità all’ac-coglienza dei pellegrini che vorranno varcare la ‘porta santa’ dell’Eremo, aperta dal Vescovo il 20 Dicembre e, nel sacramen-to della Riconciliazione, incontrare il Padre della Misericordia.

G i F r a T O S C A N A a l C a m P o r e G i o n a l e www.gifratoscana.it

O gni campo regionale della gifra è un’occasione gigantesca per avere nuovi punti di partenza per il proprio cammino cristiano e francescano, per rinsaldare i legami con gifrini di altre fraternità e per crearne di nuovi. Personalmente penso che anche il campo di quest’anno non abbia deluso le aspettative. Sono rimasto particolarmente colpito dai tanti spunti di riflessione che ci hanno donato i relatori che sono intervenuti. In modo particolare mi porto a casa due riflessioni, che possono essere anche propositi per il mio cammino futuro: 1)- Affondare sempre le nostre radici in Cri-sto: così potremo avere la linfa vitale, sia per essere luce nella società, nelle famiglie, a scuola e dove Dio ci vorrà, sia per affrontare tutte le difficoltà che si presentano nella quo-tidianità del cammino personale e fraterno (in-comprensioni, svogliatezza, pigrizia, ecc...). 2) - Ascoltare il Signore nella preghiera: S.Chiara ci è maestra in questo. Mi sono accorto di quanto, nei miei momenti di preghiera personale, sono abituato a parlare solo io, ma così mi precludo la possibilità di ascoltare cosa Dio ha da dirmi, perché se parlo io, non può farlo Lui. Chiara ci insegna a fare silenzio, per ascoltare la voce di Dio, in modo da prendere la ‘strada giusta da seguire’ (cf. l’inno del campo), così, forse, non ci sarebbero più tante paure ed ansie che ci bloccano nelle scelte di ogni giorno. Dal punto di vista dell’esperienza di frater-nità mi hanno riempito il cuore di gioia due aspetti: il primo riguarda la mia fraternità locale: l’ho percepita molto più unita, in questi giorni, ed ho avuto la netta sensazione che ‘il ricostituente’ sia stato proprio quell’affondare le radici in Cristo. Il secondo aspetto è stato il vedere tanti ex araldini, che ho avuto il dono di animare, ormai adolescenti, che hanno partecipato a questo campo. Ringrazio Dio che abbiano questo forte senso della fraternità e spero che lo coltivino sempre, perché è proprio nei loro volti, e in tutti i volti che si affacciano a que-sto cammino, che la Gifra si rinnova. Se tale rinnovamento non ci fos-se, la GiFra andrebbe inevitabilmente a morire, come un organismo che non rinnova le proprie cellule, e le cellule della GiFra siamo noi, nati da quel DNA Francesco, che ispira il titolo del nostro campo. Si può solo ringraziare il Signore del dono di tutti questi nuovi fratel-li. Non posso concludere senza ringraziare tutti i numerosi frati che

eremo di monteCasale presepe e ‘porta santa’a cura di fr. Nicola Cappella

considerazioni di David, gifrino di S.Casciano

ci hanno accompagnato in que-sti giorni: è una sicurezza poter contare sulla loro paterna e fraterna assistenza spirituale.

S

TEMPO PER LO SPIRITO Corso di Esercizi Spirituali p e r i f r a t i d e l l e P r o v i n c e d e l C e n t r o I t a l i a • ASSISI-Domus Laetitiae : 22 Pranzo - 27 Febbraio 2016 Animatore: Fr. Ubaldo Terrinoni, cappuccino Tema: Il Giubileo della Misercordia. Meditazioni bibliche Informazioni e prenotazioni presso il nostro Segretario Provinciale

DNA FrANcesco

a s e r v i z i o d e l l a r i c o n c i l i a z i o n e

MANDATO AI MISSIONARI DELLA MISERICORDIA Martedì 9 Febbraio, nel pomeriggio, il Santo Padre incontrerà i Missionari della Misericordia per un momento di preparazione alla loro missione. Per la nostra Provincia sono stati nominati per questo servizio Fr.Alfredo M. Paladini e Fr.Luigi Ruggiero e due frati per la Custodia della Nigeria. Il 10 Febbraio, alle ore 17, il Papa conferirà il mandato ai Missionari durante la concelebrazione della Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri.

G R A Z I E Pa p a F r a n c e s c o !Quale segno di gratitudine verso il Santo Padre, che ha voluto grati-ficare il nostro Ordine, scegliendo due suoi figli quali testimoni del ministero della riconciliazione per questo anno giubilare, il 9 Febbraio saremo oltre 50 frati della Toscana, insieme ai tanti confratelli prove-nienti da tutto il mondo, presenti alla concelebrazione, presieduta da Papa Francesco in S.Pietro.

Page 4: Fra noi 01 gennaio 2016 a4

4

a cura della Dott. Antonella Grassi

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

Arte e tradizione nei conventi Cappuccini toscani

p. samuele duranti LE MIE PAROLE NON PASSERANNO Il Pentateuco evangelico di Matteo Il vangelo secondo Matteo nella chiesa delle origini è il più letto e commentato; certa-mente perché è di un apostolo, mentre Marco e Luca non lo sono... A specchio del Pentateuco Matteo riporta cinque grandi discorsi di Gesù. Sono collocati tra i primi quattro capitoli che introducono la vita pubblica e gli ultimi tre che la concludono. Sono il Pentateuco evangelico. Questi cinque discorsi intendo presentare con brevi spie-gazioni e applicazioni, perché la parola di Gesù abbia una ricaduta sulla nostra vita.Ne scopriremo insieme la perenne attualità e la trascinante potenza. Come Maria custodia-mo tutte queste cose meditandole nel cuore, e lo Spirito santo ci aiuti a viverle.Ai benevoli lettori l’augurio del santo curato d’Ars: Verrà un tempo in cui gli uomini saranno cosi delusi degl’altri uomini che basterà parlare loro di Cristo-Dio per vederli piangere. (dalla Prefazione dell’Autore) LE MIE PAROLE NON PASSERANNO Editrice il Mio aMico - consta di 180 pagine, form. cm 14,5x21.

ella nostra Chiesa di Montughi, in una nicchia nella prima cappella a si-nistra, possiamo ammirare un antico Presepe in terracotta di raffinata ma-nifattura che fu donato ai Cappuccini dalla Granduchessa di Toscana Maria Antonietta di Borbone (1814-1898), sposa di Leopoldo II (1797-1870). Le fonti d’archivio (P.SiSto da PiSa Memorie Intermedie, I, p. 104 e P.Giacinto da PiStoia, Memorie del Convento dei Cappuccini, I, c. 2r) ci informano che molti furono gli oggetti donati dalla casa granducale ai Cappuc-cini, quando i Granduchi abbandonaro-no per sempre la Toscana. Si ritiene che questo Presepe sia giunto da Napoli alla corte fiorentina proprio insieme a Maria Antonietta di Borbone.

Si tratta di un ensemble di 21 sta-tuette, che facevano parte di un Pre-sepe molto più numeroso di perso-naggi, molti dei quali purtroppo an-dati perduti nel tempo: uno dei pezzi più ‘ambiti’, mancante, è proprio la statuina di Gesù Bambino, che è sta-to sostituita con una più recente.

Sono scomparse anche le antiche decorazioni scenografiche ed or-namentali: oggi infatti il presepe è adagiato in un ambiente semplice, costituito da roccia, muschio e da una grotta di sassi sulla parte destra.

Sebbene i personaggi non rechino alcuna siglatura di artista, sono tutta-via facilmente attribuibili a Giuseppe Sammartino (1720-1793) illustre scul-

tore napoletano e famoso figurinaio di Presepi. I materiali usati per la fattura sono la terracotta, il legno, il metallo, la stoffa, la pelle e la cera.

Si tratta di un Presepe cosiddetto ‘cortese’ napoletano della secon-da metà del XVIII secolo, molto in voga tra l’aristocrazia e la ricca borghesia settecentesca, proprio per distinguerlo dai vecchi Presepi di chiesa, molto semplici e dominati esclusivamente dalla scena sacra: nel Presepe cortese, invece, l’atten-zione si sposta su altre scene di vita quotidiana, come il mercato, l’oste-ria, le botteghe artigiane, portate allo stesso livello della Natività.

I volti dei personaggi sono molto espressivi, la loro mimesi è reale fin nei minimi particolari: questa è la grandezza del Sammartino: saper riprodurre con impressionante reali-smo le espressioni dell’animo uma-no, nell’esaltare la condizione so-ciale degli uomini anche attraverso la ricercatezza del vestiario, molto curato. Le statuette infatti si presen-tano ornate di stoffe preziose come velluti, rasi, pizzi, in molti colori e motivi, con dovizia di particolari, come grembiuli e panciotti.

Nel Presepe di Montughi la vigoro-sa plasticità espressiva del Sammarti-no è più pacata ed equilibrata e viene meno quel tono un po’ caricaturale e satirico tipico delle sue figurine pre-sepiali. Per questo si è pensato che questo ensemble presepiale fosse frutto non solo del Sammartino ma anche della sua bottega.

Nonostante questo Presepe risie-

da stabilmente nella Chiesa di Montughi tutto l’anno, sarebbe auspicabile che, specialmente nel tempo natalizio, fosse de-gnato di maggiore cura e risal-to, per ammirarne l’antica bel-lezza e per suscitare preghiera e contemplazione davanti al divino mistero che rappresenta.

I l P r e s e P e N a P o l e t a N od I M o N t u g h I

N