fra noi 09 settembre 2015 a4

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ME MO L’angolo del Messaggio Messaggio del Vicario Provinciale A Ecologia integrale... sogno o ...utopia? 12 Settembre: Camerino: Chiesa di S.Maria in Via Professione temporanea di Fr.Luca Bruno 04 Ottobre: Borgo S.Lorenzo Chiesa di S.Francesco ore 16:30 Professione Perpetua di Fr.Francesco Mori bbiamo appena celebrato la giornata di pre- ghiera per la salvaguardia del Creato. Colgo l’oc- casione, allora, per riflettere insieme su alcuni aspetti di quella francescana ecologia integrale alla quale siamo invitati dalla recente enciclica del papa: “Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia ed autenticità” (Laudato sii, 10). Francesco d’Assisi non invocato solo come pa- trono, ma portato ad esempio di uno stile di vita ecologico e integrale. Le parole del papa ci invitano a comprendere l’ecologia con un’attenzione un po’ al di fuori dei nostri schemi abituali. In particola- re siamo chiamati a rivedere le nostre relazioni, coniugando sobrietà e cura, fra- ternità e bellezza (cf Laudato sii, 11), cominciando da quel terribile quotidiano che costitu- isce il tessuto della nostra vita. Mi domando in che modo so- brietà e cura, fraternità e bellezza possano costituire lo stile del- la nostra convivenza. Potrebbe essere una preghiera comune fatta in modo sobrio ma cura- to. Potrebbe essere il modo di condividere i pasti, mettendo in luce la bellezza della fraternità. Sono sogni destinati a restare utopie? Credo che, sotto sotto, ci sia sempre una tensione fra il desiderio istintivo dell’indi- pendenza e la realtà inevitabile della dipendenza. Siamo sempre dipendenti da qualcosa o da qualcuno e l’istin- to umano, non aperto al Vange- lo, cerca sempre una indipen- denza impossibile. Un esempio. Il diffondersi dei cellulari ci fa ripercorrere la medesima traiettoria di quando iniziarono a moltiplicar- si le automobili: utilissimi mezzi che ci rendono indipen- denti dalla fraternità ma dipendenti dal loro uso. I cellulari aprono spazi enormi di indipendenza dalla vita fraterna. E ne paghiamo un conto salato, perché prendono possesso del nostro cuore. Abbagliati dall’illusione di una indipendenza malata, scambiata per libertà evangelica, riduciamo gli spazi della vita comune, del nostro essere uomini. Di esempi del genere poi, ne potremmo fare molti altri! Forse una vera ecologia integrale comincia dall’aprire gli occhi su certi aspetti della nostra vita quotidiana. Fr.Valerio Mauro

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pagine informative dei Frati Minori cappuccini Toscani

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Page 1: Fra noi 09 settembre 2015 a4

ME MO

L ’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o Messaggio del Vicario Provinciale

A Ecologia integrale... sogno o ...utopia?

12 Settembre: Camerino:Chiesa di S.Maria in Via Professione temporanea di Fr.Luca Bruno04 Ottobre: Borgo S.Lorenzo Chiesa di S.Francesco ore 16:30 Professione Perpetua di Fr.Francesco Mori

bbiamo appena celebrato la giornata di pre-ghiera per la salvaguardia del Creato. Colgo l’oc-casione, allora, per riflettere insieme su alcuni aspetti di quella francescana ecologia integrale alla quale siamo invitati dalla recente enciclica del papa: “Francesco sia l’esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia ed autenticità” (Laudato sii, 10). Francesco d’Assisi non invocato solo come pa-trono, ma portato ad esempio di uno stile di vita ecologico e integrale. Le parole del papa ci invitano a comprendere l’ecologia con un’attenzione un po’ al di fuori dei nostri schemi abituali. In particola-re siamo chiamati a rivedere le nostre relazioni, coniugando sobrietà e cura, fra-ternità e bellezza (cf Laudato sii, 11), cominciando da quel terribile quotidiano che costitu-isce il tessuto della nostra vita. Mi domando in che modo so-brietà e cura, fraternità e bellezza possano costituire lo stile del-la nostra convivenza. Potrebbe essere una preghiera comune fatta in modo sobrio ma cura-to. Potrebbe essere il modo di condividere i pasti, mettendo in luce la bellezza della fraternità. Sono sogni destinati a restare utopie? Credo che, sotto sotto, ci sia sempre una tensione fra il desiderio istintivo dell’indi-pendenza e la realtà inevitabile della dipendenza. Siamo sempre dipendenti da qualcosa o da qualcuno e l’istin-to umano, non aperto al Vange-lo, cerca sempre una indipen-denza impossibile.

Un esempio. Il diffondersi dei cellulari ci fa ripercorrere la medesima traiettoria di quando iniziarono a moltiplicar-si le automobili: utilissimi mezzi che ci rendono indipen-denti dalla fraternità ma dipendenti dal loro uso. I cellulari aprono spazi enormi di indipendenza dalla vita fraterna. E ne paghiamo un conto salato, perché prendono possesso del nostro cuore. Abbagliati dall’illusione di una indipendenza malata, scambiata per libertà evangelica, riduciamo gli spazi della vita comune, del nostro essere uomini. Di esempi del genere poi, ne potremmo fare molti altri! Forse una vera ecologia integrale comincia dall’aprire gli occhi su certi aspetti della nostra vita quotidiana.

Fr.Valerio Mauro

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nche questa estate, dopo gli im-pegni scolastici, noi postnovizi cap-puccini dello studentato di Borgo S.Lorenzo, abbiamo avuto la possi-bilità di alternarci nel servizio ai nostri confratelli anziani e ma-lati dell’Infermeria Provinciale di Montughi. È stata una bella e preziosa esperienza di servizio e di carità, che abbiamo svolto, cercando di aiutare e servire al meglio i nostri fratelli, che ci precedono nell’esperienza della malattia e della vecchiaia. Quella del servizio in Inferme-ria è un’occasione che non solo serve a dare una mano ai nostri malati e al personale laico, ma è una opportunità che aiuta noi stessi ad esercitare quella carità che il cristiano è chia-mato a prestare a chi è nel bisogno. La nostra vocazione francesca-na poi ci chiede di curare questo aspetto in modo speciale, con un amore che superi quello mater-no, come ci suggerisce Francesco, per essere sensibili ai bisogni del fratello spirituale in qualsiasi sta-to di necessità. L’Infermeria ci da poi la possibilità di conoscere i

V i t a d i Fr a t e r n i t à

Nuovo numero telefonico:0575 733695

PER L’EREMO DI MONTECASALE

sono stati contenti di spendere fino in fondo, come frati di Francesco. Insomma noi abbiamo aiutato loro e loro hanno aiutato noi, giova-

ni in formazione. Riconosciamo la ricchezza di questo appor-to fraterno e concreto, per la nostra crescita nella vita cap-puccina, soprattutto nel racco-gliere la memoria della nostra storia, del nostro passato, cosi importante per costruire il no-stro futuro, coerente alle no-stre radici. Aspettiamo quindi di tornare ben motivati a fare ser-vizio in Infermeria appena gli impegni ce lo permetteranno e nel frattempo continueremo il nostro aiuto con la preghiera e il reciproco affetto fraterno. n

a cura di fr. Luca Papini

18 SETTEMBRE: Mancano 244 giorni al 172° CAPITOLO PROVINCIALE

C A L E N D A R I O D I S E T T E M B R EDal Diario del Ministro Provinciale

02 Borgo S.Lorenzo: rinnovo della prof. temp. dei postnovizi.05 Borgo S.Lorenzo: incontro con la Fraternità locale.06 Siena: Partecipazione al pellegrinaggio dell’OFS regionale alle Sacre particole di Siena. 07 Montughi: 38ª Riunione del Consiglio Provinciale.12 Camerino: Professione temporanea di Fr.Luca Bruno della nostra Provincia e Fr.Alessandro Ricchioni di Abruzzo.20 Careggi, 25º di Prof. relig. di Fr.Moses Agent e Fr. Michael Okolo.27 Grosseto-Barbanella: Festa di S. Lucia. Sansepolcro: 50º di fondazione del gruppo Scout locale.

Fr.Ivo Bartolozzi: è stato ricoverato a Careggi per infezione urinaria, bron-co polmonite e altre complicanze. Fr.Giorgio Gherardini: per una cadu-ta nella propria stanza (11 Luglio) è stato ricoverato in ospedale a Pon-tedera. In seguito a peggioramento è stato trasferito in rianimazione. Attualmente si trova a Volterra in un

centro riabilitativo. Fr.Samuele Duranti: breve ricovero all’ospe-dale di Grosseto per problemi all’apparato urinario. Fr.Domenico Remaggi: Ricoverato a Cisanello per asportazione di un calcolo al coledoco. E’ stato operato il 21 Agosto, e tutto è andato bene.

s i t u a z i o n e s a n i t a r i a

frati, confratelli più anziani, che con i loro racconti, come nostri nonni, ci parlano della loro vita, delle loro esperienze, delle attività svolte nei vari campi di apostolato o di servizio nell’Ordine, nelle gioie e nel dolore, nella loro lunga avventura cappuccina, spesa nel servizio di Dio e della Chiesa. È bello sen-tire e condividere la loro preghiera e i loro canti, un po’ stentati di fiato ma non di spirito e di fede (nella foto: la cappellina dell’Infermeria). Commuove vedere la serenità che traspare dai loro volti, per una vita che

La grazia di curare i fratelli in necessità...

A

ONOMASTICI DI SETTEMBRE

23 fr.Lino Brocchi, fr.Pio Laghi26 fr.Damiano Banchieri27 fr.Vincenzo Brunini29 fr.Michele Cafaggini fr.Michael Fernadez fr.Michael M. Okolo

01 fr.Egidio Calistri 04 fr. Moses Agent Itopa17 fr.Roberto Arcangeli19 fr.Mariano Alberti, fr.Francesco M. Benincasa22 fr.Maurizio Granai

A N N I V E R S A R I25° di Professione religiosa

17 fr.Moses Agent Itopa 17 fr.Michael Mary Okolo

TEMPO PER LO SPIRITO Corsi di Esercizi spirituali • ASSISI-Domus Laetitiae: 27 Settembre- 02 Ottobre Animatore: Fr.Raniero Cantalamessa. Tema: Beati i poveri in spirito. Le beatitudini evangeliche, autoritratto di Cristo e ideale del cristiano.• CORTONA-Le Celle: 12 p.m. -16 a.m. Ottobre 2015 Animatore: Fr. Claudio Passavanti, segr. pr. del Piemonte• FOSSOMBRONE: 19 – 23 Ottobre 2015. Animatore: P.Luigi Guccini, dehoniano. Per iscrizioni, telefonare entro il 4 Ottobre a Fr.Giuseppe Settembri (340.7459794).• FIRENZE Montughi: 02 – 06 Novembre 2015 Animatore: Fr.Samuele Duranti.

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Not i z i e . . . a cura di Fr.Marco Bernardi

P a s t o r a l e G i o v a n i l e V o c a z i o n a l e

Fe stva l Fr a n c e sc a n o “Sorella Terra”

Dal 3 al 9 Agosto us, presso l’eremo “LA MADDALENA” di Monte-pulciano, le PGV di Toscana, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria, hanno accompagnato i ragazzi che hanno concluso il cammino di discernimento per l’ultima tappa prima di decidere di abbracciare il nostro ordine nel-le rispettive province. Un momento molto intenso che ha portato molti frutti nei giovani che vi hanno partecipato. (nella foto: alcuni dei partecipanti)

Nel mese di Ottobre riprenderanno i weekend vocazionali presso l’Eremo de “Le Celle” di Cortona (AR) e continueranno fino al Maggio 2016.

Il prossimo si terrà il 24 - 25 Ottobre pv .Per Informazioni: tel. dell’Eremo: 0575.601017 - fr. Marco 346.6242401Visita il sito: www.suisuoipassi.org e scrivi a: [email protected]

I nostrI luoghI orFanI dI FraternItà Il complesso conventuale di Pistoia, via degli Armeni iù confratelli si chiedono come vengono utilizzati i no-stri conventi, dove non vi è più presente la fraternità.

Iniziamo con il Convento dei Cappuccini di via degli Ar-meni a Pistoia. La graziosa chiesetta assicura il servizio liturgico festivo per la premura della fraternità di Monte-catini. Il grande complesso conventuale è già stato desti-nato a servizi sociali a plurigestione e plurifunzioni. Il pia-no terra e il mezzanino, messi a disposizione al consorzio CO&SO, sono già in piena funzione con il progetto di prima accoglienza, assegnato dalla Prefettura di Pisto-ia, per quei cittadini stranieri, che richiedono protezione internazionale. Le notizie ci vengono ampiamente fornite dai notiziari cittadini, che evidenziano con attenzione il notevole movimento umano, che, da più mesi, è presente presso il Convento. Prezioso servizio sociale e umano per una piccola parte di quei migranti di quotidiana notizia, reduci da tra-versate, spesso dalla conclusione fatale e, in tutti i casi, con esperienze che segnano per la vita; chi arriva qui è spesso affetto da disturbi acuti da stress e post traumatici. Lo spazio destinato a questo servizio può ospitare una trentina di persone per 30, 40 giorni. Questa attività ha avuto inizio a metà Aprile 2015 e a oggi ha soccorso 200 migranti. Nei mesi invernali precedenti lo stesso consorzio ha gestito il servizio “emergenza freddo” per quei soggetti che si trovavano in condizione di senza fissa dimora. Ne hanno usufruito 65 persone. Gli spazi del piano superiore del convento, a breve, saranno ristrutturati con i finanziamen-ti della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia e

ALMANACCO Fra’ PACE E BENE 2016E’ disponibile il nostro nuovo almanacco 2016, preparato dalla redazione di Proposta Tau. Per le richieste e la distribuzione contattare fr.Marco Bernardi (346.6242401) a Cortona e Fr.Emanuele Aceto (339.5494632) a San Casciano Val di Pesa.

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É ormai prossimo il grande evento francescano annualeche quest’anno si terrà a Bologna , Piazza Maggiore, dal 25 al 27 Settembre con un ricchissimo programma. Il secondo giorno 26 Settembre sono invitati per il

Capitolo delle Stuoie l’OFS e la GIFRA italiana. Vai sul Sito: www.bolognawelcome.com/festivalfrancescano2015

Info e prenotazioni: Bologna Welcome, tel. 051 6583190, [email protected].

Lux perpetua luceat e i ! Fr. MARIO MACCARINI (1930-2015)

Nacque in Comune di Castiglion Fiorentino, nella Val di Chiana, il primo Marzo 1930.

Nel Settembre del 1943 fu accolto nel Seminario serafico dei Cappuccini di Ponte a Poppi, ove compì gli studi ginnasiali.

Ammesso alla vita re-ligiosa, compì l’anno di noviziato nel convento di Cortona. I primi anni del suo sacerdozio lo troviamo particolarmen-

te impegnato nell’assistenza pastorale delle varie Comuni-tà del Terz’Ordine, Arezzo, Poppi ecc… A Pisa, fu delegato all’assistenza all’Opera delle prime COmuniOni, fondata da Carolina Bellandi, terziaria francescana.

Finalmente, aperta nel 1963 la nuova Missione del Tanza-nia (allora Tanganika), P.Mario chiese ed ottenne di poterci partecipare. Fece parte della seconda spedizione ed arrivò a Dar Es Salaam il 24 Maggio 1965. Possiamo annoverarlo tra i pionieri della Missione dei Cappuccini Toscani di Mpwapwa e Kongwa, (Tanzania). Vi lavorò per ben 45 anni, fino all’Agosto 2009! Nella Missione ebbe uffici di grande responsabilità.

Fu Superiore Regolare ed anche Vicario Generale della Diocesi per la zona di Mpwapwa. Conobbe personalmente le varie stazioni della Missione (Mlali, Kinusi, Rudi, Lumuma ecc.) e in tutte lasciò un grato ricordo del lavoro francesca-no missionario compiuto. Nel 1994 fu nominato parroco di Upanga (Dar Es Salaam). Vi rimase fino al 2009, quando liberamente decise di ritornare nella Madre-Provincia di To-scana. Dopo tanti anni di vita missionaria, desiderò di vivere quelli che gli rimanevano, come egli disse, nella solitudine e nella preghiera; quello spirito, di preghiera e di unione a Dio, “che è sempre in pericolo nelle attività direttamente apostoliche della missione”.

E fu esemplare frate cappuccino prima nel convento di Prato e poi in quello di Arcidosso, dove lo sorprese la malat-tia, che il 2 Agosto lo ha condotto alla morte.

destinati all’accoglienza dei detenuti in semilibertà, essendo già stato stipulato un contratto di comodato gratuito con il Ministero della Giustizia. In questo modo la struttura potrà continuare a mantenere una tradizionale attenzione verso il mon-do carcerario, al quale ormai da decenni i Cappuccini assicurano l’assistenza spiri-tuale. Per quanto riguarda invece i locali dell’adiacente Casa della Carità, anch’essi

ben presto vedranno una radicale ristrutturazione, sempre ad opera della stessa fondazione Fondazio-ne Cassa di Risparmio, per essere poi dati in gestio-ne alla onlus Il DelfIno, ed accogliere detenuti a fine pena e parenti degli stessi in visita al carcere. Gratuitamente abbiamo ricevuto, gratuitamente diamo… in sintonia con Papa Francesco.

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a cura della Dott. Antonella Grassi

A proposito della LAUDATO SI’ L’Ufficio generale di Giustizia, Pace e Integrità del Creato così ha salutato la promulgazione dell’ultima Enciclica di Papa Francesco: “L’Ordine dei Frati Minori Cappuccini celebra e ringrazia il Santo Padre Francesco per l’enciclica sull’ambiente: “Laudato si’, sulla cura della casa comune”. Incorag-giamo tutti i nostri confratelli a leggere l’enciclica e a diffonderla tra tutti i loro fedeli e gli uomini di buona volontà”.

P aolo Piazza, in religione Fr.Cosmo da Castelfranco Veneto, fu un illustre frate cappuccino pittore. Nato nel 1565, si dedicò allo studio della pittura a Venezia, con autori come Palma il Giovane, Paolo Veronese, i Bassa-no. Al suo rientro al paese di origine si cimentò subito nell’attività pittorica, eseguendo varie pitture e affreschi in chiese e ville del suo territorio. Abbiamo segni del suo passaggio anche a Venezia, dove eseguì Il battesimo di Costantino e la Predicazione di S. Paolo.

Nel 1598 entrò nell’Ordine Cappuccino e questo fa-vorì il suo peregrinare per l’Italia e l’Europa, lasciando importanti testimonianze della sua arte pittorica: lavorò in Boemia alla corte imperiale di Rodolfo II, presso gli Asburgo a Graz, presso i Wittelsbach a Monaco di Bavie-ra, Innsbruck, a Roma per conto di papa Paolo V Borghe-se (Palazzo Borghese), Borgo S. Sepolcro, Reggio Emilia, a Parma presso Ranuccio Farnese, Piacenza, a Mantova presso Vincenzo Gonzaga, Terni, Mestre, Rovigo. Morì a Venezia nel 1620, mentre stava decorando un corridoio per conto del Doge Antonio Priuli. Fu proficuo diffuso-re, in Italia e in Europa, dell’arte pittorica tardo manie-ristica veneziana, pur non sottraendosi agli influssi del caravaggismo che seppe sapientemente mitigare. La sua figura è stata negli ultimi tempi ampiamente rivalutata come pittore nell’età della Controriforma, tra conventi e corti d’Europa: ebbe infatti un grande ventaglio di com-mittenti e divenne espressione tipica di quell’epoca.

Molte sue opere sono state trascurate o distrutte o re-staurate con la poca cura che si riserva agli autori mino-ri, altre ci sono giunte nel loro immenso splendore, come appunto la pala di San Michele Arcangelo che campeg-gia sopra l’altar maggiore nella Chiesa dei Cappuccini di S.Sepolcro. Di notevoli dimensioni, l’opera fu dipinta, nel 1608. Si contraddistingue per la presenza di arditi virtuosismi e soluzioni originali che generano un con-nubio perfetto tra l’esperienza veneta e quella nordeu-ropea dell’autore. Numerosissimi i personaggi che affio-rano dalla tela, principalmente San Michele Arcangelo e S.Sebastiano, la Madonna rivestita di paramenti sacri (una vera rarità); alcuni di quelli disseminati sui bordi della pala e lungo la centina risultano tagliati, mentre gli altri risultano “abbarcati” come in un collage.

Lo spettatore in un primo momento ne rimane scon-certato, ma poi passa subito all’identificazione dei per-sonaggi e ad interpretarne i contenuti.

Nell’esecuzione Piazza dimostra di essere fedele ai dettami della Controriforma, specialmente nella raffigu-razione dei santi e nei loro abbinamenti, e offre precisi esempi da seguire per la conduzione di una vita secondo i principi del Vangelo. La pala presenta un’ideale suddi-visione in cinque zone: il Paradiso, San Michele Arcan-gelo che scaccia Satana, i Dottori della Chiesa, la città infernale, i Santi e Martiri. La zona centinata, contornata

I l P a r a d i s o - G r a n d e P a l a d ’ a l t a r e d i P a o l o P i a z z a - 1 6 0 8

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

L’arte nei conventi dei cappuccini toscani

SAN MICHE LE E IL PA R A DISO

da angeli, cherubini e serafini rappresenta l’Empireo, con Dio Padre, il Figlio e la colomba dello Spirito Santo, alla sinistra Ma-ria Vergine. Poi a seguire San Giovanni Battista, San Giuseppe, i quattro Evangelisti, i quattro Dottori della Chiesa, tre gruppi di conversazione, San Sebastiano, San Michele, San Francesco, San Domenico, un gruppo di martiri, S. Gregorio Magno, S. Giro-lamo, altri santi e sante. La pala offre una chiave di lettura che si incentra su cinque grandi tematiche: la potestà divina, gli in-segnamenti di Cristo trasmessi dai Vangeli, gli esempi delle vite dei santi, la giustizia divina con la contrapposizione di paradiso e inferno, la saldezza della Chiesa militante e la difesa dei dogmi contro le eresie e il protestantesimo.

Altre potranno essere le interpretazioni che ne scaturiranno, poiché un’opera di simile levatura si presta ad approfondimenti tali da far emergere sfumature di cui a volte neanche l’autore è cosciente, dando vita ad un inesauribile processo interpretativo.

Vale davvero la pena soffermarsi in contemplazione e medita-zione davanti a questa pala, testimonianza di fede vissuta, una lectio divina in pittura del cappuccino pittore Cosmo da Castel-franco. Ci onora sapere che nel Corridoio Vasariano degli Uffizi, è conservato un suo autoritratto.