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24 S ettembre Incontro regionale degli Assistenti OFS e Gifra con gli Assistenti nazionali nel convento dei Frati Minori Conventuali a S.Miniato dalle ore 9:30 fino a pranzo 25 Settembre AssembleA ProvinciAle - FestA dellA ProvinciA nella sala-teatro della Parrocchia di Montughi dalle ore 9:30 fino a pranzo 08 S ettembre Convento dei Cappuccini di Montecatini: Inizio dell’Anno Fraterno OFS e Gifra Vivere con fede la fraternità... ME MO l Ministro Provinciale ci invita a vivere la fede in fraternità cioè aiutare il fratello a crescere nella fede, per una crescita reciproca. Purtroppo nella vita di fraternità noi facciamo tanti errori e il peccato ricorrente è quello di guardare la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vedere la trave nel proprio occhio; cioè si mette in evidenza i difetti degli al- tri e si nasconde i propri; si giudica e si condanna gli altri come peccatori, mentre ci industriamo a presentarci come esenti dal peccato o noncuranti dei nostri difetti. In questo modo scoraggiamo il fratello e non lo aiutia- mo a crescere nella fede. Per aiutare il fratello, dobbiamo invece portare misericordia verso i suoi difetti ed acco- gliere il biasimo verso i propri. Allora anche il fratello sarà disposto a riconoscere i propri difetti e a fare un pas- so avanti nella fede e nella carità. Se ciascun confratello farà così, allora con l’aiuto di Dio, riusciremo a vivere la fede in fraternità. Non dobbiamo aver paura di riconoscerci peccatori di- nanzi al fratello, perché essendo nella verità di noi stessi, piaceremo a Dio e Lui, con la sua grazia ci aiuterà a fare buoni progressi. Ricordiamo che nella via della fede Gesù ci ha detto: “senza di me non potete far nulla…Si può obbiettare: ma non si potrebbe fare a meno di riconoscere i propri difetti dinanzi agli altri? Di fatto se non li riconosciamo dinanzi agli altri, non li riconosciamo neanche dinanzi a noi stessi e quindi non cresciamo nella fede e non ci emendiamo mai. Ricordia- mo che la nostra vita religiosa è una continua conversio- ne a Dio: “la fede senza le opere è morta…” e l’opera che conferma la sincerità della tua fede è l’umile accoglienza della correzione fraterna dei nostri difetti e peccati. Teniamo presente che la nostra vocazione alla vita fra- terna, non è quella di giudicare e condannare il fratello, ma di considerarlo un figlio di Dio; solo se impariamo ad amarlo come fratello, riconosceremo, nella verità, che Dio ci è Padre. fr.Francesco Chiatante, della fraternità di Lucca I dal vangelo alla fraternità Nel suo Testamento, dopo aver ricordato la conversione grazie all’incon- tro con il lebbroso, Francesco prosegue dicendo: “Dopo che il Signore mi diede dei fratelli, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Alssimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo”. Insieme ai fratelli che il Signore gli ha donato, Francesco capisce che è chiamato a vivere e tradurre il Vangelo nella quo- dianità della vita fraterna. Nella sua epoca, come nella nostra epoca, segnate da divisioni sociali, economiche e poliche, la vocazione di Francesco appare come un invito forte e suadente a edificare una ‘società fraterna’, nella quale la relazione tra le persone e i gruppi non siano regola dalla logica del profio o della sopraffazione, ma dal riconoscimento dell’inviolabile dignità di ogni essere umano, perché amato e custodito da Dio. Ed è proprio dalla scoperta della paternità di Dio che in Francesco nasce lo spirito di fraternità universale: non vede le differenze di ceto sociale, di cultura, di vocazione, persino di religione, come minacce, ma come possi- bilità inedite per creare legami nuovi e arricchen. Così come in ogni creatura riconosce il segno della presenza dell’Alssi- mo, che vi ha lasciato una traccia luminosa della sua bontà. Araverso Francesco il Signore ha riportato al centro della vita della Chiesa il carisma della fraternità. E il dono della fraternità diventa per tu noi, un appello auale e urgente. Francesco ci chiede di non stancarci mai di essere tesmoni umili e corag- giosi del Vangelo della fraternità! Ci chiede di essere costruori di relazioni fraterne, libere e responsabili, ricche di umanità; pron ad accoglierci e ad accogliere tu con cordiale gratuità, nella sma e nella crescita reciproca.

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Pagine informative dei Cappuccini Toscani

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24 Settembre Incontro regionale degli Assistenti OFS e Gifra con gli Assistenti nazionalinel convento dei Frati Minori Conventuali a S.Miniato dalle ore 9:30 fino a pranzo

25 Settembre A s s e m b l e A P r o v i n c i A l e - F e s t A d e l l A P r o v i n c i A n e l l a s a l a - t e a t r o d e l l a P a r r o c c h i a d i M o n t u g h i d a l l e o r e 9 : 3 0 f i n o a p r a n z o

08 Settembre Convento dei Cappuccini di Montecatini: Inizio dell’Anno Fraterno OFS e Gifra

Vivere con fede la fraternità...

ME MO

l Ministro Provinciale ci invita a vivere la fede in fraternità cioè aiutare il fratello a crescere nella fede, per una crescita reciproca. Purtroppo nella vita di fraternità noi facciamo tanti errori e il peccato ricorrente è quello di guardare la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vedere la trave nel proprio occhio; cioè si mette in evidenza i difetti degli al-tri e si nasconde i propri; si giudica e si condanna gli altri come peccatori, mentre ci industriamo a presentarci come esenti dal peccato o noncuranti dei nostri difetti. In questo modo scoraggiamo il fratello e non lo aiutia-mo a crescere nella fede. Per aiutare il fratello, dobbiamo invece portare misericordia verso i suoi difetti ed acco-gliere il biasimo verso i propri. Allora anche il fratello sarà disposto a riconoscere i propri difetti e a fare un pas-so avanti nella fede e nella carità. Se ciascun confratello farà così, allora con l’aiuto di Dio, riusciremo a vivere la fede in fraternità. Non dobbiamo aver paura di riconoscerci peccatori di-nanzi al fratello, perché essendo nella verità di noi stessi, piaceremo a Dio e Lui, con la sua grazia ci aiuterà a fare buoni progressi. Ricordiamo che nella via della fede Gesù ci ha detto: “senza di me non potete far nulla…” Si può obbiettare: ma non si potrebbe fare a meno di riconoscere i propri difetti dinanzi agli altri? Di fatto se non li riconosciamo dinanzi agli altri, non li riconosciamo neanche dinanzi a noi stessi e quindi non cresciamo nella fede e non ci emendiamo mai. Ricordia-mo che la nostra vita religiosa è una continua conversio-ne a Dio: “la fede senza le opere è morta…” e l’opera che conferma la sincerità della tua fede è l’umile accoglienza della correzione fraterna dei nostri difetti e peccati. Teniamo presente che la nostra vocazione alla vita fra-terna, non è quella di giudicare e condannare il fratello, ma di considerarlo un figlio di Dio; solo se impariamo ad amarlo come fratello, riconosceremo, nella verità, che Dio ci è Padre. fr.Francesco Chiatante, della fraternità di Lucca

I

dal vangelo alla fraternità Nel suo Testamento, dopo aver ricordato la conversione grazie all’incon-tro con il lebbroso, Francesco prosegue dicendo: “Dopo che il Signore mi diede dei fratelli, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo”. Insieme ai fratelli che il Signore gli ha donato, Francesco capisce che è chiamato a vivere e tradurre il Vangelo nella quo-tidianità della vita fraterna. Nella sua epoca, come nella nostra epoca, segnate da divisioni sociali, economiche e politiche, la vocazione di Francesco appare come un invito forte e suadente a edificare una ‘società fraterna’, nella quale la relazione tra le persone e i gruppi non siano regolati dalla logica del profitto o della sopraffazione, ma dal riconoscimento dell’inviolabile dignità di ogni essere umano, perché amato e custodito da Dio. Ed è proprio dalla scoperta della paternità di Dio che in Francesco nasce lo spirito di fraternità universale: non vede le differenze di ceto sociale, di cultura, di vocazione, persino di religione, come minacce, ma come possi-bilità inedite per creare legami nuovi e arricchenti. Così come in ogni creatura riconosce il segno della presenza dell’Altissi-mo, che vi ha lasciato una traccia luminosa della sua bontà. Attraverso Francesco il Signore ha riportato al centro della vita della Chiesa il carisma della fraternità. E il dono della fraternità diventa per tutti noi, un appello attuale e urgente. Francesco ci chiede di non stancarci mai di essere testimoni umili e corag-giosi del Vangelo della fraternità! Ci chiede di essere costruttori di relazioni fraterne, libere e responsabili, ricche di umanità; pronti ad accoglierci e ad accogliere tutti con cordiale gratuità, nella stima e nella crescita reciproca.

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Alla scoperta ...dell’America

s i t u a z i o n e s a n i t a r i a L’Ospedale fiorentino di Careggi, oltre Fr.Fabio Piccini, che a metà Luglio, è stato sottoposto ad un intervento di colicistictomia in laparoscopia, ha soccorso anche Fr.Antonino Fortuna, che nell’ulti-ma settimana di Agosto, ha subito un intervento a cuore aperto per applicazione di tre by-pass. Ancora ricoverato presso l’ospedale citta-dino, ha tuttavia iniziato una serena e proficua fase di ricupero.

23fr.PioLaghi26fr.DamianoBanchieri27fr.VincenzoBrunini29fr.MicheleCafaggini, fr.GabrieleTagliaferri

01fr.EgidioCalistri08fr.AdrianoBenini17fr.RobertoArcangeli19fr.FrancescoM.Benincasa22fr.MaurizioGranai23fr.LinoBrocchi

A n n i v e r s A r i 80° Genetliaco 01 fr.EugenioElmo

25° diProf.religiosa 24 fr.MarcoFantappié

OnOMAsTiCi Di seTTeMBre

CALenDAriO Di seTTeMBre

Dal Diario del Ministro Provinciale

04 Ritorno dalla visita in Nigeria06 Camerino (ore 16,30): Vestizione di Francisco07 Camerino (ore 16,30): Professioni temporanee.08 Fi-Montughi: Festa dei 50 anni di servizio ospedaliero di Fr.Ivo Bartolozzi.15 San Casciano: Festa annuale della Madonna.16-17 Fi-Montughi: 19ma Riunione del Definitorio Provinciale.22 Pontremoli: Celebrazione dei 400 anni della presenza dei Frati Cappuccini.24 S.Miniato (pi): incontro degli Assistenti OFS e Gifra con gli Assistenti Generali.25 Fi-Montughi: Festa della Provincia-Assemblea Provinciale.29 Grosseto-Barbanella: Conclusione della festa di S.Lucia.

C a p u c h i n c u s t o d y o f N i g e r i aC o u n C i l o f t h e C u s t o d y

Cento anni fa, l’11 Settembre 1913,Fr.Raimondo da Sera-vezza e Fr.Michele da Pratovecchio, due sacerdoti cappuc-cini toscani, si imbarcarono a Napoli per raggiungere a fine mese New York in America. Fu l’inizio di un servizio accanto ai nostri emigrati, un servizio che si è rivelato fecondo e ha creato legami di amicizia fraterna fra le due sponde dell’At-lantico. Nacque la Provincia cappuccina del New Jersey, che il 7 Settembre celebra il centenario di quell’inizio. Il nostro Vicario Provinciale partecipa a questa memoria significativa a nome di tutti i frati che hanno vissuto questo legame con ricordi ancora vivi nella memoria. La presenza cappuccina nel mondo si modifica nei luoghi e nei modi, ma resta sempre attuale e capace di essere segno di quel Regno di Dio verso il quale siamo tutti in cammino.

Un centenario da ricordare... di Fr.Valerio Mauro

C e n t r o I t a l I a : E s E r c i z i s p i r i t u a l i I n t e r p r o v I n C I a l I07 - 11 ottobre: a ‘le celle’ di cortona . p r e d : d o m s a n d r o r o t I l I , camaldolese - tema: “C o m e d I v e n t a r e d I s C e p o l I d I G e s ù ”

26 - 30 novembre: a v i t e r b o p r e d I C a t o r I : F r . m a r I o C u C C a o F m C a p - F r . m a r C o G a b a l l o o F m C a p t e m a d a d e C I d e r e

6 ° C A p I t O l O O r d I n A r I O Nelle elezioni di Venerdì, 30 Agosto 2013, durante il 6° Capitolo Ordinario della CustOdiA s.FrANCesCO & s.ChiArA in Nigeria (tenutosi presso la Casa di Noviziato di Nostra Signora degli Angeli di Okokhuo (Benin City) e presieduto dal Ministro Provinciale della Toscana fr.Stefano Baldini Orlandini), sono risultati eletti il seguenti fratelli (da sinistra a destra): Br.James Okafor 4°Consigliere, Br.Anthony Udemba 3°Consigliere, Br.Charles Chigbata Custode (rieletto), Br.Fredrick Ifeanyi 1° Consigliere, Br.Charles Mary Eke 2°Consigliere.i confratelli toscani si congratulano con i nuovi eletti ed augurano al rieletto Custode una fraterna e illu-minata collaborazione, per il bene di tutta la Custodia Nigeriana, della Provincia Madre e dell’intero Ordine.

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E’ tornato al Padre...

L a g r a n d e c r o c e d e l P r a t o m a g n o r e s t a u r a t a

Pa s t o r a l e G i o va n i l e Vo c a z i o n a l eL’ attività pastorale giovanile continua infaticabile nel mese di Settembre e nel prossimo anno sociale:

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N Presso l’ Eremo di Montecasale (AR) dal 2 al 6, insieme ai giovani della Par-rocchia SS.Trinità dei Cappuccini di Li-vorno. Presso camerino (mc)Casa di noviziato: il 6 e il 7 per l’animazione fraterna e li-turgica nel contesto dei riti della vesti-zione e delle professioni religiose. Dal’8 al 13, fr.Marco Bernardi animerà gli Esercizi Spirituali per il Noviziato di Morano Calabro, presso il Convento dei Cappuccini di Vietri (PZ). Dal 20 al 26 sarà presente alla Festa di San-ta Lucia presso la Parrocchia dei Cappuccini di Grosseto . Dal 30 Settembre al 6 Ottobre anime-rà la Settimana Francescana presso la Parrocchia dei Cappuccini di Vittoria Apuana , in occasione della Solennità del Serafico Padre Francesco.

Per ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni

el mese di Luglio la Fraternità Provinciale dei Cappuccini toscani insieme ai confratelli della Pro-

vincia Nossa seNhora da PeNha do Nordeste do Brasil, ha salutato il ritorno al Padre del confratello Fr.FerdinandoRoss i

era nato a Massa nel Giu-gno del 1918. A trent’an-ni partì per il nord-est del Brasile per una missione destinata ad un vastissimo territorio e a numerose popolazioni poverissime. tra le varie attività svolte, per quasi 50 anni è stato aiuto, compagno, segre-tario, amico ed autista, del grande missionario P.damiano Giannotti. da suo fedele collabo-ratore, che l’ha cosciuto

da vicino più di ogni altro e che gli è stato accanto nelle numerose avventure missionarie in quella terra, è divenuto anche il testimone più autorevole e pro-ficuo dell’enorme materiale raccolto per il processo diocesano per la beatificazione e la canonizzazione. Molti successi dell’enorme apostolato del santo mis-sionario, si devono anche allo spirito infaticabile ed all’intraprendenza di Fr.Ferdinando. era piacevole ascoltarlo mentre raccontava le varie vicende della sua vita con frei Damião, confidando vivezza di particolari con compiaciuta complicità, e con una straordinaria semplicita da ‘fioretti’. dopo la morte del santo confratello, avvenuta a 99 anni, nel maggio del 1997, si ritirò in un piccolo san-tuario francescano nel villaggio “Vila são Francisco”, dove è vissuto fino alla morte.

Parliamo di questo evento perché porta il sigillo francescano-cappuccino di un nostro grande confratello e dei suoi Terziari. Quella Croce, di cui la prima pietra fu posta il 14 Agosto 1927, fu inaugurata il 02 Set-tembre 1928. Protagonisti di quell’evento furono la Congregazione del Terz’Ordine di Poppi e soprattutto il suo direttore: PLuigi Quadrelli da Pietrasanta (1897-1974). La Croce fu eretta in onore di S.Francesco d’Assisi, in occasione del VII° centenario della sua morte (1926).Ecco perché il giornalista ha potuto scrivere: “Padre Luigi da Pietrasanta ne sarebbe proprio orgoglioso e insieme a lui tutti coloro che, negli anni 20, hanno contribuito alla costruzione della Croce del Pratomagno”.La nuova inaugurazione del restauro, tenuta il 27 Luglio 2013, ha fatto rivivere il grandioso evento del 1928 e il cronista ha potuto annunziare: “Torna a splendere la Croce del Pratomagno! All’inizio era così, come la vediamo oggi, nella sua grandezza e magnificenza”. Ed è tornato a risplendere con i suoi colori originali anche la terracotta raffigurante S.Francesco, ad onore del quale è eretta la Croce, dentro la cappella restaurata e protetta… Il cronista conclude, commosso: Noi vo-gliamo che la Croce continui a risplendere per un altro secolo e che S.Francesco continui a vegliarci dall’alto..

Lux perpetua luceat ei!

Per chi desidera intraprendere un cammino di discerni-mento o di crescita spirituale sarà possibile partecipare all’iniziativa:

I n c e r c a d i T e . . .è un itinerario francescano, che si protrarrà mensilmente presso il Convento di Borgo S.Lorenzo fino al Maggio 2014, con momenti di riflessione, tempi di preghiera, di la-voro personale e condivisione, per camminare nella fede in fraternità. Il primo appuntamento si terrà nel fine settima-na 26-27 ottobre prossimo. Per informazioni

Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) di Borgo San Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385,

e-mail:[email protected], oppure fr.Marco Bernardi al cell. 346.6242401.

sito: www.suisuoipassi.org (su Facebook e su Twitter)

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Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

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A cura di Fr.Giacomo Carlini

iamo lieti di poter presentare alcuni elementi storici sulla “Natività” murata nel coro del convento di S.Casciano Val di Pesa (fi). Ne abbiamo ritrovata la descrizione in un reso-conto di P.Giacinto Agati da Pistoia (1896-1964), che, trovan-dosi in quel convento, l’apprese dal racconto di un anziano confratello: P.Gregorio da Casteldelpiano (1879-1960). La graziosa e devota Madonna, che guarda estatica Gesù Bambino adagiato ai suoi piedi, verso la metà del secolo XIX, apparteneva ad una famiglia di S.Casciano.

Dinanzi a quella Madonnina era solita, ogni giorno, reci-tare le sue preghiere la giovane figlioletta. La sua immatura morte creò una profonda costernazione nei genitori, e poi-ché la presenza della Madonnina robbiana, dinanzi alla qua-le la figlia pregava, accresceva il dolore, decisero di porla, al cimitero, sopra la tomba della figlia. Passato qualche anno, per non esporre l’artistico bassorilievo alla rovina, lo tolsero e lo regalarono ai Cappuccini di S.Casciano, nella cui chiesa la defunta era solita recarsi e dove aveva ricevuto i sacramenti. In occasione della soppressione del 1866, i frati, mentre si preoccuparono di salvare i libri della biblioteca, non eb-bero il coraggio di nascondere la bella Madonna robbiana, dato che era conosciuta come opera d’arte. Il convento, in base alle leggi eversive della soppressione, passò al demanio, anche se era di proprietà dei Principi Corsini. Sollecitato dai Cappuccini, il Principe Tommaso Corsini (1835-1919) riscattò il convento con il bosco, compreso tutto quello che vi era dentro, riservandone l’uso pieno e libero ai frati. Per questo riscatto pieno ed universale, anche la pre-ziosa terracotta di Della Robbia passò civilmente in proprie-tà dei Principi Corsini. La “Natività”, in un primo tempo, era collocata, non murata, nella parete, in cornu Evangelii del primo altare, a sinistra entrando in chiesa. Si rivelò più tardi una collocazione molto rischiosa, quan-do il latrocinio delle opere d’arte divenne particolarmente vigoroso. Il Principe Andrea Carlo Corsini (1866-1952), che, oltretutto, aveva avuto qualche vicenda in proposito di opere

n a t I v I t à

camerino: casa di noviziato

d’arte, corse ai ripari. La Madonna robbiana fu tolta dall’anti-ca cappella e trasferita in coro, non più pendente libera dal muro, ma murata nella parete a destra di chi entra, con l’ag-giunta di un fregio all’intorno in pietra dura della Gonfolina. Fu una scelta felicissima: la dolcissima Madonna è ancora al suo posto. Il suo sguardo estatico ed adorante sul Bambino sembra trasmettere la tenerezza di un incontro indicibilmente gioioso. Per quanto poi riguarda la paternità dell’opera, c’è la massima concordia nel riconoscerne l’origine robbiana e non manca chi ha precisato lo stesso artista in Andrea della Robbia (1435-1525), che la particolarità di terracotta invetria-ta sembra testimoniare.

nAtIvItà Terracotta invetriata (Andrea della Robbia ?)

L’arte nei conventi dei cappuccini toscani

7 Settembre: (16:30)

Francisco H. Sánchez inizia l’anno di Novizato con la Vestizione

8 Settembre: (16:30)

Fr.Luca Papini emette la Professione temporanea

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